“Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia“.

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
iospero
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Re: “Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia“.

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I Partiti vanno bene se anche loro accettano il principio che " Uno vale Uno " e sulle decisioni importanti sentano il dovere di conoscere le scelte almeno degli iscritti, da iscritto ho solo pagato la quota e partecipato a qualche assemblea . Non va bene.
iospero
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Re: “Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia“.

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La TUA FIRMA per chiedere:

Quorum zero nei referendum
Revoca degli eletti in qualsiasi momento se non corrispondono al mandato ricevuto
Indennità dei parlamentari stabilita dai cittadini
Referendum propositivo
Iniziativa di legge popolare a voto popolare
Referendum confermativi
Referendum obbligatori
iospero
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Re: “Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia“.

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Se vuoi contare qualcosa e poter decidere con la maggioranza dei cittadini devi pretendere che si realizzino gli strumenti della democrazia Diretta previsti dalla Costituzione e aggiornati ai tempi nostri , tutto ciò sarà possibile se chiederemo di impegnarsi in questo senso ai prossimi candidati alle politiche.
E allora firma e fai firmare “Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia“.,
mobilitati nel tuo Comune per aprire la Lista da firmare
iospero
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Re: “Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia“.

Messaggio da iospero »

Vi aggiorno sulle Firme

"iniziativaquorumzeropiudemocrazia" ( non ha il sostegno di nessun partito) fino al 12/04 ha raccolto 948 firme . Va detto che la raccolta vera e propria incomincierà con le tre giornate “Quorum Zero e Più Democrazia Day” del 14 aprile, 5 maggio e 2 giugno 2012 in decine di città italiane contemporaneamente. Questa proposta di Legge di iniziativa popolare propone un Disegno di Legge di modifiche della Costituzione per portare la Democrazia diretta anche in Italia. La raccolta di Firme deve seguire tutte le norme previste, essere autenticate da funzionari designati sui protocolli definiti, possibilità di firmare presso la segreteria Generale di Comuni o fare banchetti con la presenza dei funzionari ecc.ecc...
Personalmente devo dire che non sono mai andato a firmare nei Comuni per i referendum o le proposte, ma ho sempre firmato nei banchetti allestiti dai promotori.
Ricordo che nessun referendum o proposta di legge popolare è riuscito a raccogliere le firme necessarie senza il sostegno organizzativo finanziario-mediatico di qualche partito.
iospero
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Re: “Iniziativa Quorum Zero e Più Democrazia“.

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L'Agora telematica, la democrazia diretta per mezzo del computer

Così, come nell'Agorà - la piazza - dell'Atene di Pericle chi ne aveva diritto esercitava la democrazia diretta, così anche noi uomini del XXI° secolo possiamo esercitarla nell'Agorà telematica che la tecnologia informatica ed "internettiana" mette a nostra disposizione!

Il problema per l'esercizio della democrazia diretta era come radunare in un luogo fisico, una piazza ad esempio, milioni di persone, come contare il loro voto tramite alzata di mano. Fino a 30 anni fa ciò era impossibile.

Ora no, ora la piazza è telematica!!!

Come si spostano miliardi di soldi in pochi secondi per speculare, così in qualche secondo possiamo votare e conteggiare i voti degli aventi diritto su temi più e meno importanti: abbiamo la piazza telematica, la piazza web, la piazza online ed in rete!!!

Ora possiamo riunire in questa piazza virtuale milioni, miliardi di persone, tutte quelle che hanno diritto al voto e che hanno intenzione di votare!

È un incentivo, inoltre, all'informazione e all'assunzione di responsabilità e competenze di tutti quelli che hanno intenzione di dire la loro sulle cose pubbliche al di là di ogni rappresentanza.

È il sogno della democrazia diretta - desiderato, inseguito e teorizzato da tanti nostri grandi politici e pensatori nel corso di 2.500 anni - che si fa realtà!

The times are changing per dirla alla Bob Dylan!

Cosa serve? Servono pochissimi strumenti: un codice del tipo o-key come quelli della banca online, il proprio codice fiscale o altro codice e, per mantenere segreto il voto, un software che dopo il login di un qualsiasi votante lo nasconda/lo mescoli/qualsiasi altra cosa si voglia (lasciamo i dettagli ai tecnici) per non farlo rilevare dagli interessati a sapere l'identità del votante. Anche un ufficetto apposito, del tipo piccolo ufficio delle poste, in ogni quartiere della città andrebbe bene, una specie di seggio elettorale permanente che costerebbe a noi cittadini, lo Stato, assai poco.

E il gioco è fatto!

Vogliamo aumentare le tasse ai ceti ricchi anziché rivalerci sulle pensioni dei ceti medio-bassi? Chiediamo a tutti gli aventi diritto al voto!

Non decidano solo i 1.000 o i 350 o i 620 parlamentari.

Tramite la telematica possono decidere tutti gli aventi diritto al voto... possiamo decidere noi tutti ed in pochissimi minuti, quasi in tempo reale e con pochissimi costi!

Attenzione, non è la fine della democrazia rappresentativa! È solo l'inizio della convivenza fra questa e la democrazia diretta dove il piatto della bilancia con l'andar del tempo penderà maggiormente verso quest'ultima. È l'avverarsi dei sogni di Pericle, dei Keynes, dei Wilson, Roosevelt, dei Berlinguer, dei Moro, dei Mitterand, dei veri democratici, insomma...

Elementi della democrazia rappresentativa servono! Ad esempio per stabilire l'agenda, od in seguito semplicemente per organizzarla. Servono il governo della cosa pubblica, i meccanismi istituzionali e legislativi, la gestione della pubblica amministrazione, ma il voto non deve per forza essere rappresentativo. Deve invece, poiché ve ne sono - ora! - le condizioni e le possibilità, essere diretto e partecipativo. E consapevole, oltre ad essere volontario e competente!

Le strade per arrivare alla democrazia diretta possono essere, anzi saranno assolutamente poco lineari e non conseguenti, varieranno da Paese a Paese e da popolo a popolo, come tutti i processi storici ma di fatto ora, in questo momento, la cosa è assolutamente realizzabile ed il processo sta già partendo!

Gli elettori inizialmente potrebbero essere chiamati a votare su questioni importanti e piano piano, acquisendo consapevolezza e conoscenza unita alla padronanza e alla competenza dei temi e dei mezzi, essere chiamati ad esprimere pareri su argomenti più delicati e complessi, un po' come fanno i sindacati quando mettono a referendum da parte dei sloro iscritti gli accordi contrattati con gli industriali!

Un partito dovrebbe porsi questo obietttivo nel suo programma, perché è fattibile ed assai democratico e può rappresentare un importante passo, non l'unico, verso la vera Democrazia.

Un recente rapporto del Censis ha dimostrato che il 53% degli italiani naviga in rete, per comunicare, informarsi, cercare lavoro, un aumento del 6% negli ultimi 2 anni e una rete web che vede sempre più italiani presenti sulla rete.In Svezia il 93% è presente sulla rete. Questo è il futuro.

Quindi, se ancora non possiamo passare all'agorà della rete a livello istituzionale perchè non sono presenti in rete tutti gli italiani, credo che si potrebbe benissimo iniziare ad estendere la democrazia diretta almeno agli iscritti ai vari partiti , che al 100% sono presenti sulla rete. Per adesso gli iscritti devono solo pagare la tessera e sono invitati a partecipare e a discutere nelle assemblee locali.
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