CRISI DI GOVERNO

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soloo42000
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Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da soloo42000 »

Quelli che non sanno che pesci prendere sono i Letta, Fassina & C. che si sono fatti ancora una volta incastrare.
Gia', ma bisognava dirglielo ad aprile-maggio.
Non dopo, a disastro compiuto.
Ma invece era piu' divertente dare delle "anime belle" a chi si opponeva all'inciucio suicida.
E adesso si paga.

Anche Vendola, ormai prossimo all'estinzione, straparla di maggioranze alternative che non sa nemmeno lui quali dovrebbero essere.
Veramente la formula unica e possibile e' la stessa gia' pensata da Bersani.
Maggioranza da Monti a Vendola.
Sono quelli che vedono rosso ovunque, dentro e fuori dal PD, che si sono sempre opposti
accusando chiunque non sia liberista di "pericoloso estremismo" (che tra l'altro erano e
sono gli stessi ritornelli del Berlusconi cui vorrebbero essere alternativi...).

Adesso i numeri ci sono?
Forse no, mariok.
Ma ci sarebbero stati.
Se Monti non avesse fatto la campagna elettorale per spaccare il CSX.
O se almeno il PD gli avesse risposto a tono.
Ma ci si e' divertiti alla caccia al rosso.
E adesso si paga.


soloo42000
mariok

Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da mariok »

Del senno di poi "son piene le fosse".

Si potrebbe dire, ma non lo dico perché ormai è inutile, che con Renzi candidato premier, con un possibile compromesso onorevole sui contenuti con Sel, la storia forse sarebbe stata tutta un'altra.

La triste realtà è che il caimano ha raggiunto il suo scopo ancora una volta. Quello di tenere il paese sotto ricatto.

Ad oggi, è inutile illudersi su maggioranze ancor più strane ed improbabili delle larghe intese.

Berlusconi, Grillo, la Lega vogliono le elezioni con questa legge elettorale. E non vedo come glielo si possa impedire. Con quale maggioranza: quella con qualche altro scilipoti? e poi per fare cosa?

Ve la vedete una maggioranza fatta con Quagliariello, Monti, Letta, Vendola e qualche grillino sparso?

Quale finanziaria, quale legge elettorale sarebbe in grado di fare?

Se i lettiani-bersaniani-mariniani ecc. non si inventano qualche altro inconfessabile inciucio col cavaliere, cosa da non escludere, l'unica sono le elezioni con il porcellum.

E la partita la giocheranno i due avventurieri di cui parla Scalfari nel suo editoriale di oggi.
iospero
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Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da iospero »

"Ora tutto è nelle mani di Napolitano: sarà il Presidente a valutare le se ci sono le condizioni perchè in Parlamento si trovino nuove (un po' meno larghe) intese. E in effetti, immediatamente dopo l'annuncio delle dimissioni dei ministri Pdl, si è cominciato a fare i conti in vista di un Letta-bis, magari con ministri tecnici al posto dei dimissionari Pdl. I numeri potrebbero già esserci, ancora una volta con un accordo tra Pd e parte del Pdl. Secondo Mario Ajello del Messaggero "numerosi senatori azzurri non di primissimo piano" sarebbero pronti "a smarcarsi riservatamente da Berlusconi e a diventare disponibili a dare la fiducia a Letta o a un Letta bis". In tutto ci sarebbero circa 20 transfughi tra Pdl, Gal e Gruppo misto. Per Andrea Malagutti de La Stampa, potrebbe nascere "un partito largo, trasversale, moderato, cattolico, che non si dimentichi dei liberali" e che "abbia prima la forza di sostenere questa sgangherata diciassettesima legislatura (...) e poi di sopravviverle, presentandosi al Paese come la calamita buonsensista del futuro". Insomma, dal crollo delle larghe intese potrebbe addirittura emergere una nuova formazione politica, un centrodestra moderato ed europeo, che includa anche Monti, Casini, il ministro di scelta Civica Mario Mauro e il ministro del Pdl Gaetano Quagliariello, forse anche Montezemolo. Un progetto cui si starebbe lavorando da qualche tempo e che potrebbe farsi forte di una possibile scissione nel Pdl, anche in vista del ritorno a Forza Italia che non convince tutti."

Sembra che i numeri per un Letta bis ci siano:
Senza il Popolo della libertà, i numeri non lasciano scampo al governo: l'asticella è fissata a 161 (dopo la nomina dei nuovi quattro senatori a vita l'Assemblea è composta da 321 membri) e se si sommano i senatori del Pd (108), delle Autonomie (10) e di Scelta civica (20) si arriva appena a 138. Tredici in meno di quelli richiesti. Fine della storia e subito al voto, dunque? No, almeno a sentire alcune voci che si sono levate ieri. Come quella del viceministro Stefano Fassina. «Non si andrà a elezioni perché troveremo una soluzione in Parlamento: sono sicuro che in Parlamento c'è una maggioranza in grado di evitarlo».

Nella caccia ai numeri mancanti il primo posto dove si va a guardare è il gruppo misto: lì ci sono per esempio cinque senatori a vita che potrebbero dare il loro supporto a Letta per non far morire il Governo. Un aiuto utile ma non risolutivo (siamo a 143). Sempre nel gruppo dei "senza gruppo" ci sono quattro ex esponenti del Movimento 5 Stelle potenzialmente non sfavorevoli a una prosecuzione dell'Esecutivo. Un atteggiamento che può contagiare qualche loro ex collega grillino? «Qualche Scilipoti ci può essere anche nel Movimento 5 Stelle, qualcuno che aiuti a formare una nuova maggioranza di governo per restare attaccati alla poltrona» mette le mani avanti il capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera Riccardo Nuti. Quanti? «Ci potrebbe essere una fuoriuscita di dieci voti» è la sua previsione. Che, anche se si avverasse, non permetterebbe comunque al Governo di incassare la fiducia: si arriverebbe infatti "solo" a 157 sì.

Non resta, perciò, che capire quello che bolle nella pentola del Pdl & associati. Tra cui è compreso "Gal" (Grandi autonomie e libertà), gruppo che raccoglie senatori provenienti da Grande Sud e Mpa (cinque), "in prestito" dalla Lega (due) e dal Pdl (tre). Dieci voti da cui potrebbe spuntare l'"aiutino" all'Esecutivo. Ma a muovere il pallottoliere potrebbe contribuire anche qualche dissidente del Pdl, poco incline a lasciare il proprio posto al Senato dopo appena cinque mesi.

Molti "se". Forse troppi per considerare lo scenario plausibile. C'è un'alternativa alle urne immediate. L'ha indicata Nichi Vendola, leader di Sel (sette senatori): «Non dico no a un governo Letta bis» ha affermato il governatore pugliese. Ma solo per «trovare in questo Parlamento le forze disponibili per cambiare il Porcellum».
iospero
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Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da iospero »

Continando :
se si veisse a costituire un gruppo del centrodestra senza Berlusconi sarebbe già un ottimo risultato, bisogna vedere fino a che punto sarebbero liberi e indipendenti nelle scelte.

Nel complesso un Letta -bis per fare la legge di stabilità ,la legge elettorale e le altre cose urgenti in sospeso, senza Berlusconi di mezzo, per poi andare alle elezioni in primavera sarebbe una valida soluzione.

Senza i fuoriusciti da Forza Italia si arriva a 157
escludendo SEL e 4 ex M5S servono una ventina di ex PDL
tuttavia non so se tutti assieme sono in grado di trovare una legge elettorale che vada bene
soloo42000
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Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da soloo42000 »

Se i lettiani-bersaniani-mariniani ecc. non si inventano qualche altro inconfessabile inciucio col cavaliere, cosa da non escludere, l'unica sono le elezioni con il porcellum.
E la partita la giocheranno i due avventurieri di cui parla Scalfari nel suo editoriale di oggi.

Pazzesco.
Qualunque cosa pur di non contarsi in Parlamento.
Mai contarsi.

E' con questo modo di fare "politica" nei sottoscala
che alla fine le maggioranze vengono costruite
non alla luce del sole su una piattaforma possibile
(magari da costruire insieme col tempo), ma su accordi
impronunciabili "ad personam".

Come si dice: chi non combatte ha gia' perso?

Qui e' lo stesso.

Per quanto improbabile dati i numeri (grazie agli elettori
e agli errori del PD in campagna elettorale) l'unica via
era quella delineata da Bersani.
Maggioranza di scopo almeno da Monti a Vendola.
E possibilemente a un pezzo di M5S.

Purtroppo il PD per primo non ci ha creduto.
Ed e' cosi' che siamo finiti nella tela del ragno.
Per la terza volta in 2 anni.
La prima quando con Monti ci siamo imbarcati a risolvere il buco lasciato da Berlusconi.
La seconda quando Berlusconi ha fato cadere Monti e ha addossato sul solo PD la responsabilita' dei sacrifici.
La terza con questo governo Letta.

E non e' "senno di poi".
E' "senno di allora".
E' che c'e' qualcuno, molti, nel PD e non solo, che sfida le leggi dell'universo.
In particolare il principio di "azione e reazione".
Tu ti esponi a Berlusconi. Quello ti frega.
Tu fai il generoso. E quelli ti inc...no.

Non c'e' bisogno di "provare e riprovare".
Sai perfettamente prima dell'esperimento quello che sara' l'esito.
Nel nostro caso si sapeva perfettamente, perche' il personaggio
Berlusconi e' conosciuto da oltre 20 anni, quale sarebbe stato
l'esito inevitabile.

Ma a noi piace giocare.
E adesso si paga.


soloo42000
Amadeus

Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da Amadeus »

Alfano: 'Sarò diversamente berlusconiano'


ma che battuta è? :shock:
ma che voleva dire ? :D

:mrgreen:
mariok

Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da mariok »

Sono nullità che non possono che dire nullità.
mariok

Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da mariok »

Quagliariello, Lupi e gli altri: la favola del ‘berlusconismo dal volto umano’

di Flavia Perina | 29 settembre 2013

Nasce una nuova categoria politica, i “diversamente berlusconiani”. Sono quelli che dicono che Berlusconi ha ragione ma è mal consigliato: Quagliariello, Lupi e la Lorenzin, innanzitutto. «La mia lealtà al presidente Berlusconi è longeva e a prova di bomba. La lealtà non è malattia dalla quale si guarisce», dice Quagliariello, dopo essersi dissociato dalla scelta di ritirare i ministri. E Lupi: «Noi vogliamo stare con Berlusconi, con la sua storia e con le sue idee, ma non con i suoi cattivi consiglieri». E la Lorenzin: «Silvio Berlusconi è un perseguitato e il suo dramma personale è diventato il dramma di tutti noi, di un intero partito, dell’Italia. Comprendo fino in fondo il suo stato d’animo, ma non giustifico né condivido la linea di chi lo consiglia in queste ore».

I diversamente berlusconiani sono i ma-anchisti di destra: con Silvio vittima dei giudici, “ma anche” con il governo e col Pd. Sono la versione cabarettistica delle utopie sul “comunismo dal volto umano”, epigoni di un “berlusconismo buono” e patriottico che non esiste in natura. Sono l’alibi dei terzisti, che quando il Pdl di Berlusconi fa sfracelli si appellano alla ragionevolezza del “Pdl di Alfano”, questa mitologica creatura che mai si è vista alla prova dei fatti:

Alfano, per dirne un paio, è quello quello che andò in aula a insultare Monti dodici ore dopo averlo rassicurato sulla fedeltà al governo; lo stesso che due giorni fa si è fatto dettare da Capezzone il comunicato delle dimissioni e lo ha girato all’Ansa dopo aver modificato un paio di virgole.

Ora tocca al Pd e a Scelta Civica decidere se vogliono impigliarsi in una ennesima trattativa con i “diversamente berlusconiani”, proseguendo nella finzione che intrappola da mesi il Paese, o se hanno il coraggio di tagliare questo nodo gordiano. Ne hanno la possibilità e i motivi. Ci hanno provato fino in fondo. E credo che il loro elettorato non aspetti altro che sentirgli dire: con questi qui, falchi o colombe, pitonesse o nemici delle pitonesse, moderati o estremisti, berlusconiani doc o diversamente berlusconiani, mai più.
soloo42000
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Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da soloo42000 »

con questi qui, falchi o colombe, pitonesse o nemici delle pitonesse, moderati o estremisti, berlusconiani doc o diversamente berlusconiani, mai più.

Ecco.
Questo avrebbero potuto dirlo gia' allora.
Napolitano, Monti e Bersani prima di tutto.

Ma noi giochiamo.
Coi "diversamente berlusconiani".
Giochiamo agli "immancabilmente coglioni irresponsabili".


soloo42000
mariok

Re: CRISI DI GOVERNO

Messaggio da mariok »

soloo42000 ha scritto:
con questi qui, falchi o colombe, pitonesse o nemici delle pitonesse, moderati o estremisti, berlusconiani doc o diversamente berlusconiani, mai più.

Ecco.
Questo avrebbero potuto dirlo gia' allora.
Napolitano, Monti e Bersani prima di tutto.

Ma noi giochiamo.
Coi "diversamente berlusconiani".
Giochiamo agli "immancabilmente coglioni irresponsabili".


soloo42000
chi scrive è Flavia Perina, una dei maggiori supporter di Fini e di Fli. Ed abbiamo visto la fine che hanno fatto.

La verità, secondo me, è che una destra deberlusconizzata in Italia non esiste.
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