A proposito di pensioni

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iospero
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A proposito di pensioni

Messaggio da iospero »

Ho scritto altrove il mio pensiero sulle pensioni e non ha trovato adeguate risposte in merito.
Quindi ripropongo il tema pensioni cercando di uscire dagli attuali schemi perchè anche il sistema contributivo , meglio del retributivo, non tiene conto della realtà umana, delle differenze innate, delle esigenze comuni della vecchiaia, di quanto realmente uno abbia dato alla società in base alle sue possibilità. In fine alla pensione si chiede per tutti di vivere gli ultimi anni della propria vita con dignità e senza troppe preoccupazioni economiche.

Oggi con la pensione retributiva non si fa altro che confermare quella diffferenza fra le persone che in parte deriva da meriti personali , ma che in gran parte deriva da doti naturali e più spesso da raccomandazioni e favori speciali .
Non credo che uno possa vantarsi per il fatto che la natura lo abbia dotato di capacità eccezionali, ritengo giusto che queste capacità le abbia sfruttate al meglio a favore della comunità e che la comunità gli abbia dato la possibilità di esprimerle al meglio, ma oltre ad avere avuto una vita lavorativa abbondantemente ricompensata non ritengo giusto che debba pretendere una pensione di gran lunga superiore a quella minima prevista per i più sfotunati.
Quindi , pur prevedendo una certa differenziazione in base ai contributi versati, le differenze fra le pensioni massime e le minime ( comprendendo i cumuli o più pensioni) non dovrebbero essere superiori a 10 ( dieci ) volte...possiamo concordare ?
Lo sappiamo tutti che alcuni si sono sacrificati al massimo, hanno lavorato 24 ore su 24 mentre altri hanno battuto la fiacca ecc.ecc. ma giunti ad una certa età possiamo anche dire che ormai le differenze ,le soddisfazioni, i risultati possono accontentarci del vissuto e accettare una tranquilla pensione senza dover preoccuparci per il futuro degli altri.




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paolo11
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Re: A proposito di pensioni

Messaggio da paolo11 »

Caro iospero .Hai sentito delle pensioni ai soldati dopo 50 anni vanno in pensione con 85% o 80%Dello stipendio.Non ho capito se contributivo o retributivo.Poi possono lavorare altro senza che gli vengano sommate le due entrate.Dicono che sono vecchi per la guerra.Si può essere, ma si possono utilizzare in altri vari campi, tramite corsi di aggiornamento.Potrebbero andare nelle questure se bisogno, o in altri campi.Questa mi sembra la solita presa per il fondelli. Magari aprono una tabaccheria un Bar ecc......
Che ne dici!
Come ho riportato molte volte.Bisogna separare la previdenza da l'assistenza.
1 la prima serve per le persone che hanno lavorato portando i loro contributi.
2La seconda si deve prendere una somma fra tutti i cittadini in base al proprio reddito per sostenere quelli che non hanno le pensioni da lavoro o disabili.
Ciao
Paolo11
paolo11
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Re: A proposito di pensioni

Messaggio da paolo11 »

caro elio .Se si vuole li si possono impiegare ovunque con dei corsi.
Sai cosa penso: questi politici eccc.....vogliono distruggere l'Italia di proposito.
Ieri trasmissione la Gabbia c'era un documento che diceva. le pensioni,possono essere pagate ancora per 3 anni.Poi.........
Dopo che la Fornero ha scaricato i debiti della mancata contribuzione dei dipendenti pubblici INDAP a INPS.mi sembra fossero 12 miliardi di euro.
Ciao
Paolo11
iospero
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Re: A proposito di pensioni

Messaggio da iospero »

Sarebbe interessante paragonare alcuni lavori usuranti a quelli dei militari , mentre certi lavori usuranti lo sono sempre , quelli dei militari , quando non vanno in missione di "pace" o in prima linea, invece sono lavori tranquilli, specie quelli dei generali.
iospero
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Re: A proposito di pensioni

Messaggio da iospero »

Ma tornando al tema delle pensioni, siete convinti che quelle contributive siano le migliori ?
mariok

Re: A proposito di pensioni

Messaggio da mariok »

iospero ha scritto:Ma tornando al tema delle pensioni, siete convinti che quelle contributive siano le migliori ?
Dipende. Quelle attuali basate su un tasso di rivalutazione dei contributi pari all'andamento del Pil, sono una truffa.

Vorrei sapere chi è il pazzo che investirebbe i suoi risparmi ad un tale tasso, oggi addirittura sotto lo zero.
iospero
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Re: A proposito di pensioni

Messaggio da iospero »

Ritorno sul tema pensioni:
Un giovane nato intorno alla metà degli anni ottanta, tanto per fare un esempio, che ha fatto regolarmente gli studi fino all’università, senza perdere un solo anno, trovando un impiego il giorno dopo aver conseguito la laurea e lavorando ininterrottamente per 42 anni con uno stipendio di media entità, dopo i sessant’anni con questa riforma potrebbe ricevere una pensione più o meno dignitosa. Ma quanti sono in Italia i giovani con diploma o con laurea che immediatamente dopo il conseguimento del titolo di studio iniziano a lavorare con contratti a tempo indeterminato, per mansioni corrispondenti alla propria specializzazione? E’ noto a tutti: non più del 10%.

Cosa si deve dedurre, quindi, da questo stato di cose? Che l’esecutivo Monti, proseguendo su un sentiero già battuto dai precedenti governi, ha fatto una riforma del sistema pensionistico per il 10% dei giovani italiani, punendo il restante 90%. Ma non è finita qui. Questa riforma ha aggiunto al danno la beffa. I precari sono sì precari, ma i contributi, sebbene a spezzatino, li versano anche loro. Sia che abbiano contratti di lavoro a tempo determinato, sia che abbiano contratti di collaborazione a progetto con partita Iva.

Negli ultimi anni sono aumentate abbondantemente le partite Iva nel nostro paese, ma non solo e non tanto perché sono nate nuove aziende o sono cresciuti vistosamente gli studi professionali: dietro la maggior parte di queste partite Iva ci sono lavoratori subordinati mascherati.
Solo nel 2012 sono state circa 549.000 le nuove aperture di partita Iva (+2,2% rispetto al 2011) e più della metà di queste sono riferite a giovani di età inferiore ai 35 anni
A differenza di un lavoratore dipendente tradizionale, un collaboratore a progetto è tenuto a versare esso stesso i propri contributi, in rapporto al fatturato. E dove vanno questi contributi? C’è un fondo dell’Inps, il Fondo Gestione Separata, in cui confluiscono i contributi di tutti i titolari di partite Iva non iscritti a particolari albi professionali. Si tratta di un salvadanaio che raccoglie di tutto, un pozzo profondo in cui finiscono ogni anno circa 8 miliardi di Euro.

Dovrebbe essere il salvadanaio in cui i precari, tanti lavoratori atipici e parasubordinati, ripongono i loro soldini per garantirsi una pensione domani. Ma, purtroppo per loro, non è così. Perché quei soldi serviranno certamente a tenere in ordine i conti della previdenza italiana ed a pagare l’assegno ai pensionati di oggi, ma non serviranno a pagare la pensione a chi ce li ha messi, sacrificando mediamente il 20% del proprio reddito.
iospero
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Re: A proposito di pensioni

Messaggio da iospero »

dal Blog di Grillo:
I contributi all'INPS sono pagati OGGI da lavoratori che in pensione NON ci andranno mai. Servono a pagare le baby pensioni, le super pensioni, le doppie e triple pensioni, le pensioni dei parlamentari. La pensione di 32.000 euro al mese di Amato, dei consiglieri regionali, il "vitalizio" di 9014 euro di Veltroni, le pensioni di chi sta a casa da quando aveva 40 anni. Perché pagare le pensioni per gli altri senza andare in pensione? Non ha alcun senso. Un limite massimo di 3.000 euro al mese e un'età di 65 anni mi sembrano ragionevoli. Se il tetto venisse applicato lo Stato risparmierebbe 7 miliardi di euro all'anno e tutti potrebbero accedere alla pensione senza quote. Non vedo alcuna ragione per cui un ragazzo debba pagare i contributi all'INPS sapendo che la pensione non l'avrà mai. Il versamento obbligatorio all'INPS deve essere abolito, ognuno risparmia ciò che vuole per usarlo in vecchiaia. L'INPS è un baraccone che ha usato i soldi per le pensioni per farci di tutto, un'istituzione politica non di garanzia dei contribuenti. I soldi dell'INPS sono stati impiegati, tra le altre cose, per la cassa integrazione. Quando per decenni la Fiat perdeva, i suoi dipendenti li pagava l'INPS, cioè noi. Chissà se Minchionne ne è al corrente?
Sulle pensioni bisogna essere chiari. Deve esserci un minimo per gli indigenti (1.000 euro?) e un tetto massimo per tutti gli altri e nessun innalzamento dell'età pensionabile. Se così non sarà è meglio che l'INPS chiuda i battenti e le giovani e quasi giovani generazioni smettano di pagare contributi per una pensione che non riceveranno mai.
Ci sono 19 milioni di pensionati in Italia e circa altrettanti lavoratori che gli pagano la pensione attraverso i contributi mensili. Chi non è in pensione lavorerà (se avrà la fortuna di essere in salute e di avere un lavoro) fino alla morte. Questa situazione non può durare, lo capirebbe anche un bambino e chi paga i contributi INPS lo ha già capito. I contributi sono diventati una tassa per i vecchi più fortunati. La riforma delle pensioni si deve fare per tutti o per nessuno. Per chi è già in pensione e per chi ha il diritto di andarci. Non possono esistere in questo momento diritti acquisiti.

€ 3.000 al mese di pensione più servizi adeguati per assistere chi abbisogna di particolari aiuti dovrebbe andar bene per tutti. Chi durante la vita lavorativa ha avuto la fortuna e le capacità per avere successo può benissimo accontentarsi di quanto ha accumulato e di una modesta pensione.
mariok

Re: A proposito di pensioni

Messaggio da mariok »

L'ultimo reddito conosciuto di Grillo è di 4 milioni 272 mila euro annui = 356.000 euro al mese.

Come intende contribuire alla pensione dei precari?
iospero
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Re: A proposito di pensioni

Messaggio da iospero »

Beato Grillo che ha quel reddito. Dai redditi alti senzaltro deve essere previsto un contributo di solidarietà per un fondo pensioni, ma quello è un altro discorso.
Da quanto visto sopra la riforma Fornero NON soddisfa il futuro del mondo delle pensioni, quindi bisogna fin d'adesso prevedere un altro sistema pensionistico che dia il minimo necessario anche ai più disgraziati e tolga il superfluo a chi non ha bisogno.
Ritorno a quanto scritto fin dall'inizio, con il sistema contributivo non si fa altro che avallare quanto fatto nella vita lavorativa di ciascuno, ossia chi ha avuto dei favori, delle raccomandazioni ( vedi un po' i figli di persone rispettabili che dopo la laurea entrano subito come menager o nei consigli di amministrazione subito con emolumenti milionari) chi colpi di fortuna ecc.ecc ., ha avuto la possibilità di versare corposi contributi, altri , magari con capacità e meriti superiori, ma meno intraprendenti e più ligi alle leggi non hanno fatto un gran carriera e hanno versato contributi minimali.
Sarebbe auspicabile che tutti si accontentassero di quanto chiedono con "il Padre Nostro", cioè "dacci oggi il nostro pane quotidiano"" e invece avessero a disposizione tutti i mezzi per poter fare al meglio il proprio lavoro in modo da migliorare il benessere comune.
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