Berlusconi è ancora armato e pericoloso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Giulianone ci ricorda tanto Bombacci.
Chi era costui???
Nicola Bombacci
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nicola Bombacci, detto Nicolò o Nicolino[1] (Civitella di Romagna, 24 ottobre 1879 – Dongo, 28 aprile 1945), è stato un politico e rivoluzionario italiano della prima metà del XX secolo.
Dirigente socialista durante la Prima guerra mondiale e il primo dopoguerra, entusiasmato da Lenin e dalla rivoluzione d'ottobre, fu nel 1921 uno dei fondatori del Partito Comunista d'Italia, assieme ad Antonio Gramsci ed Amadeo Bordiga. Dopo l'instaurazione della dittatura fascista rimase in Italia e negli anni trenta si avvicinò al fascismo in maniera indipendente, dirigendo la rivista La Verità. Partecipò alla Repubblica Sociale Italiana (RSI), convinto sinceramente che la socializzazione dell'economia fosse la realizzazione della rivoluzione in favore dei lavoratori[2], ma venne catturato dai partigiani alla fine della seconda guerra mondiale insieme a Benito Mussolini, e fucilato come traditore a Dongo assieme ad Alessandro Pavolini, nell'aprile del 1945.
*****
Giuliano Ferrara
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giuliano Ferrara (Roma, 7 gennaio 1952) è un giornalista, conduttore televisivo e politico italiano.
Dopo la militanza nel PCI e nel PSI, negli anni novanta è diventato un sostenitore di Silvio Berlusconi e del centro-destra e infine uno degli intellettuali di riferimento del movimento Teocon italiano
*****
Il popolo di Silvio è con lui
Anticomunismo, libertà dall'oppressione fiscale, questione della giustizia. E sulla moneta unica europea e il suo governo finalmente parole chiare
Giuliano Ferrara - Dom, 17/11/2013 - 15:43
La nascita di una destra di Sua Maestà, irreprensibile e perbene nel senso in cui la intende e la desidera la sinistra, è rinviata a data da destinarsi. Due ore di discorso di Berlusconi hanno riproposto in ogni dettaglio il mito delle origini del suo movimento: anticomunismo, libertà dall'oppressione fiscale, questione della giustizia.
E sulla moneta unica europea e il suo governo finalmente parole chiare, non secessioniste ma anzi interventiste: ci sono cose da fare per evitare un egemonismo della Germania e della burocrazia di Bruxelles, e il catalogo è questo. La scissione di un gruppo di ministeriali non cambia molto. Berlusconi è stato politicamente sottile, non ha concesso troppa importanza alla faccenda, e ha messo in campo, oltre la sua amarezza personale, un appello per l'unità futura. D'altra parte bisogna che noi italiani impariamo ogni volta a riconoscerci nella nostra essenza psicologica: con un leader azzoppato da una condanna giudiziaria, almeno virtualmente, non è nulla di eccezionale una consorteria che lo molla e si aggrappa a un governo purchessia in nome della stabilità della legislatura. E ben si attaglia a questa storia che a Roma si direbbe un po' loffia il verso di Giovanni Giudici: C'è più gusto a tradir per intero che a esser fedeli a metà.
Ho visto una riunione scalcagnata di giornalisti e osservatori in tv, mentre Berlusconi finiva di parlare, che lo trattava irridente da cane morto, da oratore confuso, anticomunista in ritardo. Si muovevano a loro agio nel salottone televisivo, agguantavano la chiacchiera di sinistra con agilità e qualche speranza, per una volta, di avere infine la ragione dei fatti dalla loro parte. Invece quello che parlava era il solito eroe popolare, uomo di consensi e di unanimismi, piacione con vocazione melodrammatica, e anche ormai un esperto delle trappole politiche, capace di fissare la media frequenza di una sintonia non fanatica con il suo popolo rinato al fastigio del movimento originario, del nome e della cosa originaria. La domandina che sfuggiva ai salottieri era in realtà semplice: c'è ancora il suo popolo? Tutto il resto conta poco. Fino a prova contraria, c'è. Un pezzettino di nomenclatura meridionale, con l'appendice del ciellismo nomade, scroccone e opportunista, si è separata e si è legata con l'adesivo a Enrico Letta, un galantuomo che ha vinto la lotteria di Palazzo Chigi, finendoci per caso e un po' grazie a Berlusconi, e fino ad ora non ha dimostrato di saper spendere il malloppo ricevuto in sorteggio. Hanno idee? Hanno voti? Hanno carattere? Hanno qualche traino emozionale? Sono freschi? Sono autonomi? Sono competitivi? Vedremo. Per adesso è lecito dubitare. Il massimo che si possono permettere è di chiosare le sentenze insicure di Fabrizio Saccomanni, e i piccoli passi senza direzione della compagine ministeriale.
Questo Berlusconi qui, che sceglie la via di un percorso di nuovo autonomo, senza fare lo sfasciacarrozze e il populista straccione, ma senza concedere alcunché a quanti lo vorrebbero rassegnato e inerte di fronte alla tremenda mazzata giudiziaria che gli hanno inferto, porrà qualche problema, nonostante tutto, anche alla sinistra e ai qualunquisti e demagoghi. Grillo e Casaleggio si sono accorti di avere mandato in giro via web una quantità di forchettoni e di paraministeriali, a parte l'eccesso illetterato che si constata ogni giorno; Vendola dovrà farsi perdonare, lui che ha una spiritualità così teneramente e populisticamente narrativa, la banale trascrizione audio di una telefonata con il missus della famiglia Riva, una conversazione da servo sciocco di cui mi vergognerei perfino io che sono uno svergognato. E Renzi? O si sbriga a rimuovere l'ingombro del governo Letta, con tutta la pattuglia degli ultimi arrivati, trascinando il Paese a elezioni politiche serie, oppure lo vedo cotto. Nel Partito democratico non sarà accettato come leader effettivo, le premonizioni minacciose di D'Alema fanno testo. E nel Paese bipolarizzato, con un centro fragile e chimicamente dissolvente, con un Berlusconi che scrive la sceneggiatura della vendetta, ci sarà poco da ridere, giovanilismo a parte.
Può essere che l'interdizione forzosa dalla corsa in prima persona porti a un decadimento della capacità combattiva dell'esercito di Berlusconi. Può essere. Ma le radici del fenomeno sono ormai rinsaldate nel tempo, nelle abitudini, nei comportamenti sociali e nel mito della libertà, e solo una credibile alternativa può risolversi in qualcosa che prescinda da lui e che vada oltre la sua esperienza personale. Per ora, a guardare come stanno le cose senza illusioni e senza opacità, sembra perfino cullarsi, nel caos dell'Italia, l'ipotesi di un berlusconismo che sopravvive a sorpresa.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/p ... 68119.html
******
La vox populi mussulmana
ilvillacastellano
Dom, 17/11/2013 - 09:18
Viva Silvio! Viva l'Italia!
angelomaria
Dom, 17/11/2013 - 09:28
E CI POTETE CONTARE!!!
puntoebasta
Dom, 17/11/2013 - 13:02
COSI'SIA! E... COSI'SARA'! FORZA ITALIA, FORZA SILVIO ! LO DOBBIAMO ALLA NOSTRA PATRIA, ALLE NOSTRE FAMIGLIE AI NOSTRI FIGLI, AI NOSTRI IMMUTATI VALORI.
dukestir
Dom, 17/11/2013 - 16:10
Il sedicente popolo di Silvio e' un popolaccio tristo e triste, vieppiu' in minoranza nel Paese.
paolonardi
Dom, 17/11/2013 - 16:31
sono con Silvio senza se e semza ma. Mi preoccupa la scarsa preveggenza di tanti moderati che si asterranno perche' nauseati dalla politica, non accorgendosi che si tratta di una ben orchestrata manovra dei sinistri che cerca di convincerli, e in parte riuscendoci, che andare a votare non cambia niente. Bisogna convincerli mostrando la trappola in cui stanno cadendo.
erasmo
Dom, 17/11/2013 - 16:35
dukestir, tristo e triste sarai tu e gli altri craniovuoti come te. Non potrete mai capire il messaggio di LIBERTA' di Berlusconi , perché la libertà vi fa paura.
marione1944
Dom, 17/11/2013 - 16:43
dukestir: ma non rompa.
lamiaterra
Dom, 17/11/2013 - 16:52
ALFANO!!!!! SE TU SEI IL CENTRODESTRA, ALLORA NOI SIAMO MARZIANI!!!! ----- ASPETTA LE PROSSIME ELEZIONI E VEDRAI IL POPOLO DI CENTRO DESTRA A CHI DARA' I PROPRI VOTI!!!! ---- PRENDERAI SONORE BATOSTE DA NOI, POPOLO DI CENTRO DESTRA, E PRENDERAI PURE PEDDATE NEL **** DAI TUOI NUOVI SINISTRATI COMPAGNI.
Renatino-DePedis
Dom, 17/11/2013 - 17:02
libertà dall'oppressione fiscale? ma se l'ultimo governo del nano, quello Pdl/lega, è stato il più tassarolo che storia ricordi? ma cosa state dicendo?
Chi era costui???
Nicola Bombacci
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nicola Bombacci, detto Nicolò o Nicolino[1] (Civitella di Romagna, 24 ottobre 1879 – Dongo, 28 aprile 1945), è stato un politico e rivoluzionario italiano della prima metà del XX secolo.
Dirigente socialista durante la Prima guerra mondiale e il primo dopoguerra, entusiasmato da Lenin e dalla rivoluzione d'ottobre, fu nel 1921 uno dei fondatori del Partito Comunista d'Italia, assieme ad Antonio Gramsci ed Amadeo Bordiga. Dopo l'instaurazione della dittatura fascista rimase in Italia e negli anni trenta si avvicinò al fascismo in maniera indipendente, dirigendo la rivista La Verità. Partecipò alla Repubblica Sociale Italiana (RSI), convinto sinceramente che la socializzazione dell'economia fosse la realizzazione della rivoluzione in favore dei lavoratori[2], ma venne catturato dai partigiani alla fine della seconda guerra mondiale insieme a Benito Mussolini, e fucilato come traditore a Dongo assieme ad Alessandro Pavolini, nell'aprile del 1945.
*****
Giuliano Ferrara
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Giuliano Ferrara (Roma, 7 gennaio 1952) è un giornalista, conduttore televisivo e politico italiano.
Dopo la militanza nel PCI e nel PSI, negli anni novanta è diventato un sostenitore di Silvio Berlusconi e del centro-destra e infine uno degli intellettuali di riferimento del movimento Teocon italiano
*****
Il popolo di Silvio è con lui
Anticomunismo, libertà dall'oppressione fiscale, questione della giustizia. E sulla moneta unica europea e il suo governo finalmente parole chiare
Giuliano Ferrara - Dom, 17/11/2013 - 15:43
La nascita di una destra di Sua Maestà, irreprensibile e perbene nel senso in cui la intende e la desidera la sinistra, è rinviata a data da destinarsi. Due ore di discorso di Berlusconi hanno riproposto in ogni dettaglio il mito delle origini del suo movimento: anticomunismo, libertà dall'oppressione fiscale, questione della giustizia.
E sulla moneta unica europea e il suo governo finalmente parole chiare, non secessioniste ma anzi interventiste: ci sono cose da fare per evitare un egemonismo della Germania e della burocrazia di Bruxelles, e il catalogo è questo. La scissione di un gruppo di ministeriali non cambia molto. Berlusconi è stato politicamente sottile, non ha concesso troppa importanza alla faccenda, e ha messo in campo, oltre la sua amarezza personale, un appello per l'unità futura. D'altra parte bisogna che noi italiani impariamo ogni volta a riconoscerci nella nostra essenza psicologica: con un leader azzoppato da una condanna giudiziaria, almeno virtualmente, non è nulla di eccezionale una consorteria che lo molla e si aggrappa a un governo purchessia in nome della stabilità della legislatura. E ben si attaglia a questa storia che a Roma si direbbe un po' loffia il verso di Giovanni Giudici: C'è più gusto a tradir per intero che a esser fedeli a metà.
Ho visto una riunione scalcagnata di giornalisti e osservatori in tv, mentre Berlusconi finiva di parlare, che lo trattava irridente da cane morto, da oratore confuso, anticomunista in ritardo. Si muovevano a loro agio nel salottone televisivo, agguantavano la chiacchiera di sinistra con agilità e qualche speranza, per una volta, di avere infine la ragione dei fatti dalla loro parte. Invece quello che parlava era il solito eroe popolare, uomo di consensi e di unanimismi, piacione con vocazione melodrammatica, e anche ormai un esperto delle trappole politiche, capace di fissare la media frequenza di una sintonia non fanatica con il suo popolo rinato al fastigio del movimento originario, del nome e della cosa originaria. La domandina che sfuggiva ai salottieri era in realtà semplice: c'è ancora il suo popolo? Tutto il resto conta poco. Fino a prova contraria, c'è. Un pezzettino di nomenclatura meridionale, con l'appendice del ciellismo nomade, scroccone e opportunista, si è separata e si è legata con l'adesivo a Enrico Letta, un galantuomo che ha vinto la lotteria di Palazzo Chigi, finendoci per caso e un po' grazie a Berlusconi, e fino ad ora non ha dimostrato di saper spendere il malloppo ricevuto in sorteggio. Hanno idee? Hanno voti? Hanno carattere? Hanno qualche traino emozionale? Sono freschi? Sono autonomi? Sono competitivi? Vedremo. Per adesso è lecito dubitare. Il massimo che si possono permettere è di chiosare le sentenze insicure di Fabrizio Saccomanni, e i piccoli passi senza direzione della compagine ministeriale.
Questo Berlusconi qui, che sceglie la via di un percorso di nuovo autonomo, senza fare lo sfasciacarrozze e il populista straccione, ma senza concedere alcunché a quanti lo vorrebbero rassegnato e inerte di fronte alla tremenda mazzata giudiziaria che gli hanno inferto, porrà qualche problema, nonostante tutto, anche alla sinistra e ai qualunquisti e demagoghi. Grillo e Casaleggio si sono accorti di avere mandato in giro via web una quantità di forchettoni e di paraministeriali, a parte l'eccesso illetterato che si constata ogni giorno; Vendola dovrà farsi perdonare, lui che ha una spiritualità così teneramente e populisticamente narrativa, la banale trascrizione audio di una telefonata con il missus della famiglia Riva, una conversazione da servo sciocco di cui mi vergognerei perfino io che sono uno svergognato. E Renzi? O si sbriga a rimuovere l'ingombro del governo Letta, con tutta la pattuglia degli ultimi arrivati, trascinando il Paese a elezioni politiche serie, oppure lo vedo cotto. Nel Partito democratico non sarà accettato come leader effettivo, le premonizioni minacciose di D'Alema fanno testo. E nel Paese bipolarizzato, con un centro fragile e chimicamente dissolvente, con un Berlusconi che scrive la sceneggiatura della vendetta, ci sarà poco da ridere, giovanilismo a parte.
Può essere che l'interdizione forzosa dalla corsa in prima persona porti a un decadimento della capacità combattiva dell'esercito di Berlusconi. Può essere. Ma le radici del fenomeno sono ormai rinsaldate nel tempo, nelle abitudini, nei comportamenti sociali e nel mito della libertà, e solo una credibile alternativa può risolversi in qualcosa che prescinda da lui e che vada oltre la sua esperienza personale. Per ora, a guardare come stanno le cose senza illusioni e senza opacità, sembra perfino cullarsi, nel caos dell'Italia, l'ipotesi di un berlusconismo che sopravvive a sorpresa.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/p ... 68119.html
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Dom, 17/11/2013 - 09:18
Viva Silvio! Viva l'Italia!
angelomaria
Dom, 17/11/2013 - 09:28
E CI POTETE CONTARE!!!
puntoebasta
Dom, 17/11/2013 - 13:02
COSI'SIA! E... COSI'SARA'! FORZA ITALIA, FORZA SILVIO ! LO DOBBIAMO ALLA NOSTRA PATRIA, ALLE NOSTRE FAMIGLIE AI NOSTRI FIGLI, AI NOSTRI IMMUTATI VALORI.
dukestir
Dom, 17/11/2013 - 16:10
Il sedicente popolo di Silvio e' un popolaccio tristo e triste, vieppiu' in minoranza nel Paese.
paolonardi
Dom, 17/11/2013 - 16:31
sono con Silvio senza se e semza ma. Mi preoccupa la scarsa preveggenza di tanti moderati che si asterranno perche' nauseati dalla politica, non accorgendosi che si tratta di una ben orchestrata manovra dei sinistri che cerca di convincerli, e in parte riuscendoci, che andare a votare non cambia niente. Bisogna convincerli mostrando la trappola in cui stanno cadendo.
erasmo
Dom, 17/11/2013 - 16:35
dukestir, tristo e triste sarai tu e gli altri craniovuoti come te. Non potrete mai capire il messaggio di LIBERTA' di Berlusconi , perché la libertà vi fa paura.
marione1944
Dom, 17/11/2013 - 16:43
dukestir: ma non rompa.
lamiaterra
Dom, 17/11/2013 - 16:52
ALFANO!!!!! SE TU SEI IL CENTRODESTRA, ALLORA NOI SIAMO MARZIANI!!!! ----- ASPETTA LE PROSSIME ELEZIONI E VEDRAI IL POPOLO DI CENTRO DESTRA A CHI DARA' I PROPRI VOTI!!!! ---- PRENDERAI SONORE BATOSTE DA NOI, POPOLO DI CENTRO DESTRA, E PRENDERAI PURE PEDDATE NEL **** DAI TUOI NUOVI SINISTRATI COMPAGNI.
Renatino-DePedis
Dom, 17/11/2013 - 17:02
libertà dall'oppressione fiscale? ma se l'ultimo governo del nano, quello Pdl/lega, è stato il più tassarolo che storia ricordi? ma cosa state dicendo?
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
I giorni dell'anarchia - 3
Il parere di Giampaolo Rossi
Era tutto scritto
L’epilogo era scritto da prima che nascesse il governo Letta; da quando il 16 dicembre del 2012, Alfano e coloro che lo hanno seguito nella rottura con Berlusconi, diedero vita a quella strana ma già chiara operazione che si chiamava Italia Popolare
Giampaolo Rossi - Dom, 17/11/2013 - 16:40
commenta
Era tutto scritto, nonostante queste settimane gli incontri frenetici, le riunioni, i pranzi, facessero immaginare che possibilità di mediazione ci fossero ancora; era tutto scritto da molto tempo, e su questo giornale l’abbiamo detto più volte.
L’epilogo era scritto da prima che nascesse il governo Letta; da quando il 16 Dicembre del 2012, Alfano e coloro che lo hanno seguito nella rottura con Berlusconi, diedero vita a quella strana ma già chiara operazione che si chiamava Italia Popolare. Allora c’era ancora il governo Monti e i moderati del Pdl provarono a creare una nuova aggregazione con l’intento di sostituire la leadership del Cavaliere con quella del grigio tecnocrate imposto da Bruxelles. A benedire quell’operazione c’erano già tutti i protagonisti di oggi: c’era Alfano ovviamente, c’era lo stato maggiore di CL (Lupi, Formigoni), c’erano Cicchitto e Quagliariello, c’era l’inossidabile Giovanardi, c’era la Lorenzin e gli esponenti di An improvvisamente convertiti al moderatismo.
Fu allora che nel Pdl si scavò un solco incolmabile tra i berlusconiani e i non ancora "diversamente berlusconiani" accusati di fare il doppio gioco: utilizzare i voti di Berlusconi per garantirsi il dopo Berlusconi sulla pelle di Berlusconi. E fu allora che al Cavaliere scappò di bocca un’amara verità che poi avrebbe provato nei mesi successivi: “ci sono persone che ho inventato io e che ora si sentono statisti”.
Quello che fu scritto quel giorno, continuò ad essere scritto nei mesi successivi: lo vedevano tutti, tranne Berlusconi che non voleva capacitarsi di ciò che stava succedendo. Quando fu composto il governo Letta, non pochi osservatori notarono che tra i ministri e i viceministri del Pdl non ce n’era uno di diretta emanazione berlusconiana, uno che fosse stato scelto direttamente dal Cavaliere (eccezion fatta per lo stesso Alfano). Insomma, in quel governo voluto da Berlusconi, e tenuto in piedi grazie ai suoi voti, il Pdl non aveva esponenti a lui riconducibili ma solo seguaci di Alfano, cavalier serventi di Napolitano e ciellini. A volte la politica prende percorsi obbligati che solo la paura, l’ostinazione, la rimozione impediscono di vedere. E la frattura che si era aperta in quest’ultimo anno nel Pdl, aspettava solo di essere consumata. Quando il 2 Ottobre Berlusconi fu costretto all’umiliazione di tornare sui suoi passi, nel voto di sfiducia al governo, il voltafaccia di Schifani e quella stretta di mano pubblica tra Letta e Alfano di fronte alla sconfitta del Cavaliere, sancirono il punto di non ritorno. Non a caso, poche ore dopo, Fabrizio Cicchitto, il più falco tra le colombe, depositò alla Camera la richiesta di formare gruppi separati. L’epilogo era scritto. Cosa succederà nei prossimi mesi sembra chiaro: Alfano non farà la fine di Gianfranco Fini.
Davanti a lui si apriranno le porte di una nuova formazione moderata e centrista, alla quale già ha dato disponibilità Casini e nella quale si attende magari anche l’arrivo in pompa magna di Enrico Letta e dei cattolici del Pd. Il Nuovo Centrodestra annunciato da Alfano è solo un momento di passaggio per arrivare al tanto desiderato Nuovo Vecchio Centro. Perché l’obiettivo è questo: costruire una nuova Democrazia Cristiana senza democristiani ma composta da ciellini, ex socialisti, ex missini, cattolici di sinistra e tecnocrati dell’europeismo ideologico. Una formazione che dietro la retorica del popolarismo europeo, sarà il naturale punto di convergenza per i poteri forti di Bruxelles. Il berlusconismo andava archiviato con quest’orizzonte. La Merkel e gli eurocrati non hanno mai smesso di cercare maggiordomi in Italia.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/e ... 68139.html
Il parere di Giampaolo Rossi
Era tutto scritto
L’epilogo era scritto da prima che nascesse il governo Letta; da quando il 16 dicembre del 2012, Alfano e coloro che lo hanno seguito nella rottura con Berlusconi, diedero vita a quella strana ma già chiara operazione che si chiamava Italia Popolare
Giampaolo Rossi - Dom, 17/11/2013 - 16:40
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Era tutto scritto, nonostante queste settimane gli incontri frenetici, le riunioni, i pranzi, facessero immaginare che possibilità di mediazione ci fossero ancora; era tutto scritto da molto tempo, e su questo giornale l’abbiamo detto più volte.
L’epilogo era scritto da prima che nascesse il governo Letta; da quando il 16 Dicembre del 2012, Alfano e coloro che lo hanno seguito nella rottura con Berlusconi, diedero vita a quella strana ma già chiara operazione che si chiamava Italia Popolare. Allora c’era ancora il governo Monti e i moderati del Pdl provarono a creare una nuova aggregazione con l’intento di sostituire la leadership del Cavaliere con quella del grigio tecnocrate imposto da Bruxelles. A benedire quell’operazione c’erano già tutti i protagonisti di oggi: c’era Alfano ovviamente, c’era lo stato maggiore di CL (Lupi, Formigoni), c’erano Cicchitto e Quagliariello, c’era l’inossidabile Giovanardi, c’era la Lorenzin e gli esponenti di An improvvisamente convertiti al moderatismo.
Fu allora che nel Pdl si scavò un solco incolmabile tra i berlusconiani e i non ancora "diversamente berlusconiani" accusati di fare il doppio gioco: utilizzare i voti di Berlusconi per garantirsi il dopo Berlusconi sulla pelle di Berlusconi. E fu allora che al Cavaliere scappò di bocca un’amara verità che poi avrebbe provato nei mesi successivi: “ci sono persone che ho inventato io e che ora si sentono statisti”.
Quello che fu scritto quel giorno, continuò ad essere scritto nei mesi successivi: lo vedevano tutti, tranne Berlusconi che non voleva capacitarsi di ciò che stava succedendo. Quando fu composto il governo Letta, non pochi osservatori notarono che tra i ministri e i viceministri del Pdl non ce n’era uno di diretta emanazione berlusconiana, uno che fosse stato scelto direttamente dal Cavaliere (eccezion fatta per lo stesso Alfano). Insomma, in quel governo voluto da Berlusconi, e tenuto in piedi grazie ai suoi voti, il Pdl non aveva esponenti a lui riconducibili ma solo seguaci di Alfano, cavalier serventi di Napolitano e ciellini. A volte la politica prende percorsi obbligati che solo la paura, l’ostinazione, la rimozione impediscono di vedere. E la frattura che si era aperta in quest’ultimo anno nel Pdl, aspettava solo di essere consumata. Quando il 2 Ottobre Berlusconi fu costretto all’umiliazione di tornare sui suoi passi, nel voto di sfiducia al governo, il voltafaccia di Schifani e quella stretta di mano pubblica tra Letta e Alfano di fronte alla sconfitta del Cavaliere, sancirono il punto di non ritorno. Non a caso, poche ore dopo, Fabrizio Cicchitto, il più falco tra le colombe, depositò alla Camera la richiesta di formare gruppi separati. L’epilogo era scritto. Cosa succederà nei prossimi mesi sembra chiaro: Alfano non farà la fine di Gianfranco Fini.
Davanti a lui si apriranno le porte di una nuova formazione moderata e centrista, alla quale già ha dato disponibilità Casini e nella quale si attende magari anche l’arrivo in pompa magna di Enrico Letta e dei cattolici del Pd. Il Nuovo Centrodestra annunciato da Alfano è solo un momento di passaggio per arrivare al tanto desiderato Nuovo Vecchio Centro. Perché l’obiettivo è questo: costruire una nuova Democrazia Cristiana senza democristiani ma composta da ciellini, ex socialisti, ex missini, cattolici di sinistra e tecnocrati dell’europeismo ideologico. Una formazione che dietro la retorica del popolarismo europeo, sarà il naturale punto di convergenza per i poteri forti di Bruxelles. Il berlusconismo andava archiviato con quest’orizzonte. La Merkel e gli eurocrati non hanno mai smesso di cercare maggiordomi in Italia.
http://www.ilgiornale.it/news/interni/e ... 68139.html
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
I FATTI A SETTEMBRE 2009
Protesta anti-burqa: il pm chiede
un mese di arresto per Daniela Santanché
Chiesti 2.000 euro per Ahmed El Badry, accusato di lesioni ai danni della parlamentare
Un mese di arresto e 100 euro di multa: è la richiesta di pena formulata dal pubblico ministero nel processo che vede imputata la parlamentare Daniela Santanché per una protesta anti-burqa da lei promossa a Milano nel settembre 2009, alla cerimonia di chiusura del Ramadan. Duemila euro di multa sono stati invece chiesti per Ahmed El Badry, l’egiziano imputato insieme alla Santanché, accusato di lesioni per averla aggredita, sempre in occasione della cerimonia di chiusura della manifestazione.
ATTENUANTI GENERICHE - Il pm ha chiesto che vengano riconosciute le attenuanti generiche alla Santanchè per il suo corretto comportamento processuale, anche perché «si è fatta interrogare», e per la sua incensuratezza. Poi ha spiegato che per il reato di manifestazione non autorizzata «non è previsto il dolo» ma solo la colpa e quella della Santanchè sarebbe stata quella di non chiedere l’autorizzazione t al Questore nelle modalità previste dalla legge. Per quanto riguarda il suo aggressore, El Badry, il magistrato ritiene che vada punito senza la concessione delle generiche e nemmeno dell’attenuante della provocazione, perche «ha colpito una persona, oltre tutto di sesso femminile, che esprimeva delle opinioni e non c’era motivo di colpirla». La sentenza sarà pronunciata dal giudice monocratico dell’ottava sezione penale Elena Balzarotti il 2 dicembre prossimo.
LA PROTESTA - Il 20 settembre 2009, una domenica mattina, Daniela Santanchè aveva deciso di manifestare contro l’uso del burqa davanti al Teatro Ciak, alla Fabbrica del Vapore di Milano, dove si stava svolgendo la festa islamica per la fine del Ramadan. La protesta era contro il volto coperto delle donne musulmane: si chiedeva il rispetto della legge 152 del 1975, che vieta di nascondere la testa. « Non ce l’ho con queste povere donne ma con chi le manda e le soggioga. Il burqa è un’umiliazione per le donne», aveva dichiarato Santanchè.
L’AGGRESSIONE - All’improvviso un uomo le si era scagliato contro, con insulti e minacce. Alcuni esponenti avevano dichiarato che era stata invece la Santanchè ad aggredire per prima, «strappando il velo alle donne e gettandosi a terra». La Santanchè era finita al pronto soccorso del Fatebenefratelli, uscendone con un referto nel quale risultavano contusioni toraciche estese con una prognosi di venti giorni. «Sono stata aggredita, colpita da un uomo con un braccio ingessato, gettata a terra e dopo andrò in ospedale per vedere se ho una costola rotta- aveva raccontato la parlamentare-. Verso le 9 mi hanno aggredita e mi hanno detto che sono una puttana, che domani sarò morta, che faccio schifo. Ma chi mi ha colpito, mi hanno spiegato le forze dell’ordine, è stato individuato. Un altro voleva usare contro di me un cartello stradale divelto».
L’ATTENTATORE DI VIA PERRUCCHETTI - Tra i partecipanti ai disordini nei quali era rimasta coinvolta l’onorevole Santanché, in occasione della preghiera per la fine del Ramadan, anche il libico Mohamed Game, l’attentatore della caserma di via Perrucchetti a Milano, riconosciuto dalla Digos proprio in alcune immagini della manifestazione.
18 novembre 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Redazione Milano online
http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 31e3.shtml
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Il contributo più votato
Andrea75 18 NOVEMBRE 2013 | 15.33
Il burqa dovrebbe essere proibito. E anche la santanchè.
Protesta anti-burqa: il pm chiede
un mese di arresto per Daniela Santanché
Chiesti 2.000 euro per Ahmed El Badry, accusato di lesioni ai danni della parlamentare
Un mese di arresto e 100 euro di multa: è la richiesta di pena formulata dal pubblico ministero nel processo che vede imputata la parlamentare Daniela Santanché per una protesta anti-burqa da lei promossa a Milano nel settembre 2009, alla cerimonia di chiusura del Ramadan. Duemila euro di multa sono stati invece chiesti per Ahmed El Badry, l’egiziano imputato insieme alla Santanché, accusato di lesioni per averla aggredita, sempre in occasione della cerimonia di chiusura della manifestazione.
ATTENUANTI GENERICHE - Il pm ha chiesto che vengano riconosciute le attenuanti generiche alla Santanchè per il suo corretto comportamento processuale, anche perché «si è fatta interrogare», e per la sua incensuratezza. Poi ha spiegato che per il reato di manifestazione non autorizzata «non è previsto il dolo» ma solo la colpa e quella della Santanchè sarebbe stata quella di non chiedere l’autorizzazione t al Questore nelle modalità previste dalla legge. Per quanto riguarda il suo aggressore, El Badry, il magistrato ritiene che vada punito senza la concessione delle generiche e nemmeno dell’attenuante della provocazione, perche «ha colpito una persona, oltre tutto di sesso femminile, che esprimeva delle opinioni e non c’era motivo di colpirla». La sentenza sarà pronunciata dal giudice monocratico dell’ottava sezione penale Elena Balzarotti il 2 dicembre prossimo.
LA PROTESTA - Il 20 settembre 2009, una domenica mattina, Daniela Santanchè aveva deciso di manifestare contro l’uso del burqa davanti al Teatro Ciak, alla Fabbrica del Vapore di Milano, dove si stava svolgendo la festa islamica per la fine del Ramadan. La protesta era contro il volto coperto delle donne musulmane: si chiedeva il rispetto della legge 152 del 1975, che vieta di nascondere la testa. « Non ce l’ho con queste povere donne ma con chi le manda e le soggioga. Il burqa è un’umiliazione per le donne», aveva dichiarato Santanchè.
L’AGGRESSIONE - All’improvviso un uomo le si era scagliato contro, con insulti e minacce. Alcuni esponenti avevano dichiarato che era stata invece la Santanchè ad aggredire per prima, «strappando il velo alle donne e gettandosi a terra». La Santanchè era finita al pronto soccorso del Fatebenefratelli, uscendone con un referto nel quale risultavano contusioni toraciche estese con una prognosi di venti giorni. «Sono stata aggredita, colpita da un uomo con un braccio ingessato, gettata a terra e dopo andrò in ospedale per vedere se ho una costola rotta- aveva raccontato la parlamentare-. Verso le 9 mi hanno aggredita e mi hanno detto che sono una puttana, che domani sarò morta, che faccio schifo. Ma chi mi ha colpito, mi hanno spiegato le forze dell’ordine, è stato individuato. Un altro voleva usare contro di me un cartello stradale divelto».
L’ATTENTATORE DI VIA PERRUCCHETTI - Tra i partecipanti ai disordini nei quali era rimasta coinvolta l’onorevole Santanché, in occasione della preghiera per la fine del Ramadan, anche il libico Mohamed Game, l’attentatore della caserma di via Perrucchetti a Milano, riconosciuto dalla Digos proprio in alcune immagini della manifestazione.
18 novembre 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Redazione Milano online
http://milano.corriere.it/milano/notizi ... 31e3.shtml
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Andrea75 18 NOVEMBRE 2013 | 15.33
Il burqa dovrebbe essere proibito. E anche la santanchè.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Perché non crepano tutti quanti?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Una picconata al giorno toglie l’Italia di torno - 1
Silviuzzo e i suoi avvocati potevano immaginarsi quale tipo di motivazione avrebbero depositato i giudici della 4° Sezione Penale del Tribunale di Milano.
Avevano raccontato balle per tutto il tempo del processo. Anche tre giudici presi tra i serafini e i cherubini avrebbero perso la pazienza davanti alla montagna di balle montata ad arte dal collegio di difesa del Caimano.
Alla fine gli hanno rifilato 7 anni, con la motivazione che Silviolo, ormonicamente esuberante, era lo Zavattini, il Fellini, il Bertolucci, il Visconti, l’Antonioni, il Rossellini, il Ferreri, l’Olmi, il Rosi, il Monicelli, il De Sica, Il Germi, il Comencini, il Tinto Brass del bunga bunga.
In fondo, a parte i sette anni, è una bella soddisfazione.
*
Sentenza Ruby, “Provato sesso con Karima. Berlusconi regista del bunga bunga”
Il leader del Pdl era stato condannato a 7 anni. "La valutazione unitaria del materiale probatorio illustrato evidenzi lo stabile inserimento" di Karima "nel collaudato sistema prostitutivo di Arcore" scrivono i giudici. Con questo deposito oggi nasce ufficialmente l'inchiesta Ruby ter perché i giudici hanno trasmesso gli atti alla Procura per valutare le dichiarazioni di quasi tutti i testimoni della difesa. Molti dei quali "stipendiati" dal Cavaliere
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 21 novembre 2013Commenti (1904)
IFQ già fotocopiato la sentenza
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... ni/785446/
Silviuzzo e i suoi avvocati potevano immaginarsi quale tipo di motivazione avrebbero depositato i giudici della 4° Sezione Penale del Tribunale di Milano.
Avevano raccontato balle per tutto il tempo del processo. Anche tre giudici presi tra i serafini e i cherubini avrebbero perso la pazienza davanti alla montagna di balle montata ad arte dal collegio di difesa del Caimano.
Alla fine gli hanno rifilato 7 anni, con la motivazione che Silviolo, ormonicamente esuberante, era lo Zavattini, il Fellini, il Bertolucci, il Visconti, l’Antonioni, il Rossellini, il Ferreri, l’Olmi, il Rosi, il Monicelli, il De Sica, Il Germi, il Comencini, il Tinto Brass del bunga bunga.
In fondo, a parte i sette anni, è una bella soddisfazione.
*
Sentenza Ruby, “Provato sesso con Karima. Berlusconi regista del bunga bunga”
Il leader del Pdl era stato condannato a 7 anni. "La valutazione unitaria del materiale probatorio illustrato evidenzi lo stabile inserimento" di Karima "nel collaudato sistema prostitutivo di Arcore" scrivono i giudici. Con questo deposito oggi nasce ufficialmente l'inchiesta Ruby ter perché i giudici hanno trasmesso gli atti alla Procura per valutare le dichiarazioni di quasi tutti i testimoni della difesa. Molti dei quali "stipendiati" dal Cavaliere
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 21 novembre 2013Commenti (1904)
IFQ già fotocopiato la sentenza
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... ni/785446/
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
La vox populi (disinteressata)
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Daemon • 33 minuti fa
il PD cerca di far sembrare pure che non ha un governo con il partito di Berlu
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Liwang • 33 minuti fa
E ad Arcore è tutto solo ad un piano.
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Liwang • 34 minuti fa
Peccato che a palazzo grazioli non c'è l'altezza giusta.
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lupo de lupis • 35 minuti fa
e'e'e',..il berlusca ha fretta di ritornare a Capo del Governo,...per insabbiare il tutto......circa le false testimonianze dei testimoni...
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cecco1 • 35 minuti fa
Ancora passiamo giornate intere a parlare di questi fatti dopo anni e anni.
Poi ci lamentiamo che non c'è la crescita.
Peggio delle comari davanti le scale nelle calde sere d'estate....
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===
Perché la crescita dipende da chi commenta? Forse l'ardito autore non sarà uno dell'esercito di Silvio.
===
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Giovanna cecco1 • 31 minuti fa
E perchè lei passa di qui solo? Solo per farci la predica e darci delle comari?
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i never cecco1 • 34 minuti fa
Che romanticismo!
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NIKO • 36 minuti fa
paolini si è difeso dicendo che il minorenne era il suo fidanzato, non capisco perche B non ha detto la stessa cosa di ruby, sarebbe stato piu' credibile che la nipote di mubarak
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VaLuigi • 36 minuti fa
Mubarak ha fatto sapere che è dispiaciuto, parlamentari e senatori pdl gli hanno comunicato piena solidarietà.
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Ricky • 36 minuti fa
Ragazzi...chi sia questo essere e' noto a tutti, quanto sia infimo e vuoto, fetente e pericoloso anche.
Ma lo troviamo ancora che vaga nelle istituzioni, che detta regole, che impone inciuci.
Cosa mai dovra' fare una persona di potere , in questo inqualificable paese, per MERITARE LA GALERA?!
E se, come nel suo caso, LA MERITA, cosa cavolo dbbiamo inventarci perche' la pena sia eseguita e quindi la condanna scontata?
Come si fa a rimuovere condannati, venduti, amichetti di mafiosi o corruttori, inetti e cialtroni dalla nostra politica?
Come possiamo noi, popolo sovrano DI STI CAZ..., ripulire le istituzioni dal marciume che le impesta?
La risposta l'ha data anche Monicelli...
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Metal Meccanico • 36 minuti fa
Le false testimonianze (persino Gasparri se ne sarebbe accorto), le motivazioni capziose, il danaro elargito a tonnellate, dimostrano la vacuità dell'avvocato Paniz che, con la forza dei voti-dipendenti, ha vinto in Parlamento. Ma senza i voti dei "nominati", in tribunale, si è ristabilita la verità.
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Liwang • 37 minuti fa
CHE CI METTANO UNA PEZZA, come si dice a ROMA.
In questo squallore, peraltro noto a tutti, quello che che mi lascia sbalordito, provando pietà, è vedere come grazie ad una collaudata regia di "marketing", il pregiudicato ha messo su con la Pascale l'idea di una coppia + cane = famiglia.
Coppia che poverina cerca mestamente di porsi in società, riguadagnando consensi, cosi come dovettero fare i Clinton, ed altri, dopo scandali a sfondo sessuale o di corna palesi.
Così i Giudici:
Berlusconi ha una ”capacità a delinquere (…) consistita nell’attività sistematica di inquinamento probatorio,..............
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cuoreballerino • 38 minuti fa
A mio parere... prima che il DELINQUENTE tiri le cuoia
il duo comico " Legal Venethia" Mortimer e il Pistolero longus
chiederanno "l'infermità mentale"... così il Bananao
potrà morirà "tirato" e scontento ma con la patta aperta.....
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gerone82 • 38 minuti fa
Ma come condanna?Ma non le aveva dato solo una mano?
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F82 gerone82 • 38 minuti fa
Anche qualcos'altro....
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beepper • 39 minuti fa
Napolitano farà un comunicato in cui magnificherà il perfetto ossequio procedurale del tribunale di Milano?
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rudy49 • 40 minuti fa
io credevo che la ragazza era innamorata del berlusca,e non lo faceva per soldi,credevo anche che d'alema e bersanov erano comunisti,credo che sono molto ingenuo
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nondormo rudy49 • 40 minuti fa
nooooo... non è grave....
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Vecchio Cammello • 41 minuti fa
Il Cavaliere definisce quelle serate come “cene eleganti”.
Il più elegante, ovviamente, era Priapo.
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Sergio Passiglia • 43 minuti fa
ingratitudine...
mentre lo zio langue, il nipotame se la spassa....
Ruby o Letta ?
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i never Sergio Passiglia • 33 minuti fa
Che zzuzzurellone è lei! eheheheheheeh....
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NIKO • 44 minuti fa
stranamente non c'e ancora nessunma dichiarazione da parte di FI/NCD , c'e lo sciopero degli zerbini oggi?
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Davide NIKO • 34 minuti fa
tranquillo... si stanno solo riorganizzando....
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beepper • un'ora fa
Berlusconi ha pagato Ruby per mentire. Con i suoi soldi può fare quello che vuole! grida il PD...
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Davide beepper • 43 minuti fa
peccato che questo si chiami "reato di corruzione".
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beepper Davide • 42 minuti fa
Mi sa che la battuta era troppo sottile...
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Davide beepper • 34 minuti fa
hai ragione, scusami, ho preso troppo sul serio la battuta ;-)
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Vecchio Cammello beepper • 41 minuti fa
Per D'Alema non è nemmeno una battuta...
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beepper Vecchio Cammello • 41 minuti fa
D'Alema la battuta la raccoglie...
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Cruxxx • un'ora fa
ora pdini della cippa risalvatelo mi raccomando.
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bardotto Cruxxx • 38 minuti fa
non fate come noi 5pippe che l'abbiamo salvato subito dopo le elezioni,quando aveva già un piede nella fossa...
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Daemon bardotto • 36 minuti fa
c'è il PD con il Berlu al governo se ancora non te ne sei accorto!
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bardotto Daemon • 34 minuti fa
grazie a voi grullini .Ancora mi ricordo come si agitava Casalpeggio all'idea di abbandonare al suo destino il suo mentore.
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Daemon bardotto • 31 minuti fa
ahahahah sì certo adesso la colpa è dei 5stelle certo che ne fai di capriole per salvare il tuo pd
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F82 bardotto • 31 minuti fa
Ma poi l'ha abbandonato mentre tu e il tuo Pd ci state ancora assieme!
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F82 bardotto • 37 minuti fa
Già "il M5S" deve smetterla di votargli tutto e farci governi assieme!!!
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bardotto F82 • 35 minuti fa
Non ti preoccupare,ha già fatto abbastanza,infatti i risultati si vedono ad ogni elezione. Caro vi costò quel salvataggio....
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F82 bardotto • 34 minuti fa
Infatti il Pd continua a fare elezione dopo elezione accordi col Pd+ L... ma è sicuramente colpa di Grillo! Anche col governo Monti in cui il M5S neppure c'era!
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my login Cruxxx • un'ora fa
stavolta è un po' dura.
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rewind my login • 33 minuti fa
hanno salvato anche la ciciona adiposa serva dei Ligresti ...
niente di abbastanza laido è troppo per loro
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my login rewind • 31 minuti fa
Non lo possono salvare, non per un giudizio 'morale', ma per pura convenienza.
Sarebbe un suicido. Il PD si spaccherebbe, il governo cadrebbe, salverebbero solo B. per qualche mese, fino all'interdizione. Perché mai dovrebbero farlo
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Snake_Plisskeen my login • 43 minuti fa
Le vie dell'inciucio sono infinite, fratello!
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my login Snake_Plisskeen • 42 minuti fa
Converrebbe solo ai 5S. Per questo non lo salveranno.
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I
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F82 my login • 40 minuti fa
Ma per cosa credi che Napo e Letta abbiano messo e mantenuto lì la Cancellieri? Deve lavorare per salvare il loro socio Silvio con una bella amnistia!
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my login F82 • 38 minuti fa
Seriamente. Che vantaggio ne avrebbero? Sarebbe un suicido. Il PD si spaccherebbe, il governo cadrebbe, salverebbero solo B. per qualche mese, fino all'interdizione. Perchè mai dovrebbero farlo
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Davide my login • 33 minuti fa
il PD è unito? Scusami se non l'avevo notato. Ma secondo te noi elettori abbiamo ancora la possibilità di decidere qualcosa finché abbiamo sta ›
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F82 my login • 36 minuti fa
Il Pd ne ha fatte di cotte e di crude eppure gli italioti lo votano lo stesso, fossi in loro mi darei alla pazza gioia!
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Cruxxx my login • 37 minuti fa
allora non l'hai proprio capito, se B. non viene salvato "parla".
Aumma aumma ed il pd ne ha di cose da nascondere. Voi pdini cadete dal pero ogni volta.
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Daemon • 33 minuti fa
il PD cerca di far sembrare pure che non ha un governo con il partito di Berlu
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Liwang • 33 minuti fa
E ad Arcore è tutto solo ad un piano.
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Liwang • 34 minuti fa
Peccato che a palazzo grazioli non c'è l'altezza giusta.
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lupo de lupis • 35 minuti fa
e'e'e',..il berlusca ha fretta di ritornare a Capo del Governo,...per insabbiare il tutto......circa le false testimonianze dei testimoni...
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cecco1 • 35 minuti fa
Ancora passiamo giornate intere a parlare di questi fatti dopo anni e anni.
Poi ci lamentiamo che non c'è la crescita.
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Perché la crescita dipende da chi commenta? Forse l'ardito autore non sarà uno dell'esercito di Silvio.
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Giovanna cecco1 • 31 minuti fa
E perchè lei passa di qui solo? Solo per farci la predica e darci delle comari?
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i never cecco1 • 34 minuti fa
Che romanticismo!
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NIKO • 36 minuti fa
paolini si è difeso dicendo che il minorenne era il suo fidanzato, non capisco perche B non ha detto la stessa cosa di ruby, sarebbe stato piu' credibile che la nipote di mubarak
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VaLuigi • 36 minuti fa
Mubarak ha fatto sapere che è dispiaciuto, parlamentari e senatori pdl gli hanno comunicato piena solidarietà.
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Ricky • 36 minuti fa
Ragazzi...chi sia questo essere e' noto a tutti, quanto sia infimo e vuoto, fetente e pericoloso anche.
Ma lo troviamo ancora che vaga nelle istituzioni, che detta regole, che impone inciuci.
Cosa mai dovra' fare una persona di potere , in questo inqualificable paese, per MERITARE LA GALERA?!
E se, come nel suo caso, LA MERITA, cosa cavolo dbbiamo inventarci perche' la pena sia eseguita e quindi la condanna scontata?
Come si fa a rimuovere condannati, venduti, amichetti di mafiosi o corruttori, inetti e cialtroni dalla nostra politica?
Come possiamo noi, popolo sovrano DI STI CAZ..., ripulire le istituzioni dal marciume che le impesta?
La risposta l'ha data anche Monicelli...
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Metal Meccanico • 36 minuti fa
Le false testimonianze (persino Gasparri se ne sarebbe accorto), le motivazioni capziose, il danaro elargito a tonnellate, dimostrano la vacuità dell'avvocato Paniz che, con la forza dei voti-dipendenti, ha vinto in Parlamento. Ma senza i voti dei "nominati", in tribunale, si è ristabilita la verità.
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Liwang • 37 minuti fa
CHE CI METTANO UNA PEZZA, come si dice a ROMA.
In questo squallore, peraltro noto a tutti, quello che che mi lascia sbalordito, provando pietà, è vedere come grazie ad una collaudata regia di "marketing", il pregiudicato ha messo su con la Pascale l'idea di una coppia + cane = famiglia.
Coppia che poverina cerca mestamente di porsi in società, riguadagnando consensi, cosi come dovettero fare i Clinton, ed altri, dopo scandali a sfondo sessuale o di corna palesi.
Così i Giudici:
Berlusconi ha una ”capacità a delinquere (…) consistita nell’attività sistematica di inquinamento probatorio,..............
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cuoreballerino • 38 minuti fa
A mio parere... prima che il DELINQUENTE tiri le cuoia
il duo comico " Legal Venethia" Mortimer e il Pistolero longus
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potrà morirà "tirato" e scontento ma con la patta aperta.....
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gerone82 • 38 minuti fa
Ma come condanna?Ma non le aveva dato solo una mano?
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F82 gerone82 • 38 minuti fa
Anche qualcos'altro....
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beepper • 39 minuti fa
Napolitano farà un comunicato in cui magnificherà il perfetto ossequio procedurale del tribunale di Milano?
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rudy49 • 40 minuti fa
io credevo che la ragazza era innamorata del berlusca,e non lo faceva per soldi,credevo anche che d'alema e bersanov erano comunisti,credo che sono molto ingenuo
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nondormo rudy49 • 40 minuti fa
nooooo... non è grave....
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Vecchio Cammello • 41 minuti fa
Il Cavaliere definisce quelle serate come “cene eleganti”.
Il più elegante, ovviamente, era Priapo.
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Sergio Passiglia • 43 minuti fa
ingratitudine...
mentre lo zio langue, il nipotame se la spassa....
Ruby o Letta ?
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i never Sergio Passiglia • 33 minuti fa
Che zzuzzurellone è lei! eheheheheheeh....
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NIKO • 44 minuti fa
stranamente non c'e ancora nessunma dichiarazione da parte di FI/NCD , c'e lo sciopero degli zerbini oggi?
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Davide NIKO • 34 minuti fa
tranquillo... si stanno solo riorganizzando....
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beepper • un'ora fa
Berlusconi ha pagato Ruby per mentire. Con i suoi soldi può fare quello che vuole! grida il PD...
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Davide beepper • 43 minuti fa
peccato che questo si chiami "reato di corruzione".
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beepper Davide • 42 minuti fa
Mi sa che la battuta era troppo sottile...
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Davide beepper • 34 minuti fa
hai ragione, scusami, ho preso troppo sul serio la battuta ;-)
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Vecchio Cammello beepper • 41 minuti fa
Per D'Alema non è nemmeno una battuta...
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beepper Vecchio Cammello • 41 minuti fa
D'Alema la battuta la raccoglie...
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Cruxxx • un'ora fa
ora pdini della cippa risalvatelo mi raccomando.
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bardotto Cruxxx • 38 minuti fa
non fate come noi 5pippe che l'abbiamo salvato subito dopo le elezioni,quando aveva già un piede nella fossa...
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Daemon bardotto • 36 minuti fa
c'è il PD con il Berlu al governo se ancora non te ne sei accorto!
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bardotto Daemon • 34 minuti fa
grazie a voi grullini .Ancora mi ricordo come si agitava Casalpeggio all'idea di abbandonare al suo destino il suo mentore.
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Daemon bardotto • 31 minuti fa
ahahahah sì certo adesso la colpa è dei 5stelle certo che ne fai di capriole per salvare il tuo pd
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F82 bardotto • 31 minuti fa
Ma poi l'ha abbandonato mentre tu e il tuo Pd ci state ancora assieme!
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F82 bardotto • 37 minuti fa
Già "il M5S" deve smetterla di votargli tutto e farci governi assieme!!!
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bardotto F82 • 35 minuti fa
Non ti preoccupare,ha già fatto abbastanza,infatti i risultati si vedono ad ogni elezione. Caro vi costò quel salvataggio....
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F82 bardotto • 34 minuti fa
Infatti il Pd continua a fare elezione dopo elezione accordi col Pd+ L... ma è sicuramente colpa di Grillo! Anche col governo Monti in cui il M5S neppure c'era!
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my login Cruxxx • un'ora fa
stavolta è un po' dura.
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rewind my login • 33 minuti fa
hanno salvato anche la ciciona adiposa serva dei Ligresti ...
niente di abbastanza laido è troppo per loro
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my login rewind • 31 minuti fa
Non lo possono salvare, non per un giudizio 'morale', ma per pura convenienza.
Sarebbe un suicido. Il PD si spaccherebbe, il governo cadrebbe, salverebbero solo B. per qualche mese, fino all'interdizione. Perché mai dovrebbero farlo
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Snake_Plisskeen my login • 43 minuti fa
Le vie dell'inciucio sono infinite, fratello!
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Converrebbe solo ai 5S. Per questo non lo salveranno.
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F82 my login • 40 minuti fa
Ma per cosa credi che Napo e Letta abbiano messo e mantenuto lì la Cancellieri? Deve lavorare per salvare il loro socio Silvio con una bella amnistia!
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my login F82 • 38 minuti fa
Seriamente. Che vantaggio ne avrebbero? Sarebbe un suicido. Il PD si spaccherebbe, il governo cadrebbe, salverebbero solo B. per qualche mese, fino all'interdizione. Perchè mai dovrebbero farlo
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Davide my login • 33 minuti fa
il PD è unito? Scusami se non l'avevo notato. Ma secondo te noi elettori abbiamo ancora la possibilità di decidere qualcosa finché abbiamo sta ›
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F82 my login • 36 minuti fa
Il Pd ne ha fatte di cotte e di crude eppure gli italioti lo votano lo stesso, fossi in loro mi darei alla pazza gioia!
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Cruxxx my login • 37 minuti fa
allora non l'hai proprio capito, se B. non viene salvato "parla".
Aumma aumma ed il pd ne ha di cose da nascondere. Voi pdini cadete dal pero ogni volta.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Berlusconi: una trappola ad orologeria
(LIANA MILELLA).
22/11/2013 di triskel182
La paura dell’ex premier per nuove inchieste. Il voto sulla decadenza confermato il 27.
Lo scontro
ROMA— È in collera come poche volte, in questi vent’anni di guerra giudiziaria, gli è capitato di essere.
Contro i magistrati, ovviamente.
Perché Berlusconi addebita alle toghe di Milano, stavolta, «un’inaudita perfidia ».
Non solo quella, scontata, di farlo diventare il protagonista di un porno fotoromanzo, ma di renderlo pubblico, «con dettagli che violano clamorosamente la mia privacy», a una manciata di giorni dalla seduta del Senato sulla decadenza.
Mercoledì 27. Perché tutto può slittare, come dice il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda, «ma non quello».
Il Cavaliere, come fosse un’ossessione, ripete lo stesso concetto per tutto il pomeriggio: «Lo hanno fatto apposta, lo hanno studiato a tavolino, avevano aspettato cinque mesi, potevano aspettare ancora dieci giorni. Invece niente, le motivazioni escono giusto meno di una settimana prima della discussione in aula, solo per mettere la m…nel ventilatore…».
Berlusconi vede rosso.
E ha paura. Paura di essere arrestato.
Sono settimane che l’incubo è in continuo crescendo.
Convinto che le motivazioni del processo Ruby escano proprio adesso solo per deteriorare ulteriormente la sua immagine, per fare in modo che in aula mercoledì prossimo i senatori siano convinti di aver davanti non solo uno che ha frodato il fisco, ma anche un incallito libertino.
«Ancora una volta i magistrati fanno politica con le loro sentenze». Quella su Ruby diventa, nelle parole delle Cavaliere, una «bomba ad orologeria ».
Pronta a deflagrare giusto il 27 dicembre.
Berlusconi oramai sa bene che la seduta non si sposta.
Si farà, e stamattina la capigruppo del Senato la confermerà definitivamente.
I suoi nemici potranno dire: «Avete visto? È un delinquente abituale. Dobbiamo cacciarlo perché macchia anche l’onore del Parlamento».
La collera per le motivazioni si mescola alla paura per quello che gli potrà succedere quando non avrà più lo scudo protettivo di parlamentare sulla sua testa.
===============================================
Il punto dolente è questo.
La «trappola» sta nel reato di corruzione di testimone.
È scritta nelle carte inviate dai giudici alla procura di Milano.
Che potrebbero costare un arresto non solo per lui, ma anche per i suoi legali Niccolò Ghedini e Piero Longo.
Che avrebbero spinto le 24 imputate a non dire tutta la verità con l’unico obiettivo di difendere l’indifendibile Berlusconi ».
===============================================
Indaga il pm Ilda Boccassini, uno dei magistrati che Berlusconi teme, perché ne conosce il carattere spigoloso e soprattutto l’incorruttibilità.
===============================================
«Se Boccassini decide di muoversi, per me non c’è più niente da fare»,
===============================================
Da ieri Berlusconi sa bene di essere ancora più debole e vulnerabile.
Sono lontani i tempi in cui, da presidente del Consiglio, poteva ordinare norme a sua misura.
I lodi Schifani e Alfano? Un miraggio.
Peraltro, proprio quei due ormai sono dall’altra parte, nel Nuovo Centro Democratico. Mentre Berlusconi sa che deve subire pure quella legge che lui stesso ha fatto approvare, la Severino.
Un dettaglio che lo fa schiumare di rabbia.
Freneticamente, l’ex premier sta cercando di capire se c’è una via d’uscita in corner per evitare la gogna della decadenza.
Ma il muro del Pd ormai non è più valicabile. Oggi, dopo la conferenza dei capigruppo, si avrà ufficialmente la definitiva conferma della data del dibattito prossimo, il 27 ottobre. Nessuna negoziazione in programma.
La maggioranza che il 4 ottobre ha deciso in giunta per le Immunità — Pd, Sel, Sc, Psi, con M5S — tiene ancora perfettamente. E vuole chiudere una per tutte la pagina della decadenza.
Berlusconi parlerà, ma sarà il suo ultimo intervento da senatore.
Da La Repubblica del 22/11/2013.
(LIANA MILELLA).
22/11/2013 di triskel182
La paura dell’ex premier per nuove inchieste. Il voto sulla decadenza confermato il 27.
Lo scontro
ROMA— È in collera come poche volte, in questi vent’anni di guerra giudiziaria, gli è capitato di essere.
Contro i magistrati, ovviamente.
Perché Berlusconi addebita alle toghe di Milano, stavolta, «un’inaudita perfidia ».
Non solo quella, scontata, di farlo diventare il protagonista di un porno fotoromanzo, ma di renderlo pubblico, «con dettagli che violano clamorosamente la mia privacy», a una manciata di giorni dalla seduta del Senato sulla decadenza.
Mercoledì 27. Perché tutto può slittare, come dice il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda, «ma non quello».
Il Cavaliere, come fosse un’ossessione, ripete lo stesso concetto per tutto il pomeriggio: «Lo hanno fatto apposta, lo hanno studiato a tavolino, avevano aspettato cinque mesi, potevano aspettare ancora dieci giorni. Invece niente, le motivazioni escono giusto meno di una settimana prima della discussione in aula, solo per mettere la m…nel ventilatore…».
Berlusconi vede rosso.
E ha paura. Paura di essere arrestato.
Sono settimane che l’incubo è in continuo crescendo.
Convinto che le motivazioni del processo Ruby escano proprio adesso solo per deteriorare ulteriormente la sua immagine, per fare in modo che in aula mercoledì prossimo i senatori siano convinti di aver davanti non solo uno che ha frodato il fisco, ma anche un incallito libertino.
«Ancora una volta i magistrati fanno politica con le loro sentenze». Quella su Ruby diventa, nelle parole delle Cavaliere, una «bomba ad orologeria ».
Pronta a deflagrare giusto il 27 dicembre.
Berlusconi oramai sa bene che la seduta non si sposta.
Si farà, e stamattina la capigruppo del Senato la confermerà definitivamente.
I suoi nemici potranno dire: «Avete visto? È un delinquente abituale. Dobbiamo cacciarlo perché macchia anche l’onore del Parlamento».
La collera per le motivazioni si mescola alla paura per quello che gli potrà succedere quando non avrà più lo scudo protettivo di parlamentare sulla sua testa.
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Il punto dolente è questo.
La «trappola» sta nel reato di corruzione di testimone.
È scritta nelle carte inviate dai giudici alla procura di Milano.
Che potrebbero costare un arresto non solo per lui, ma anche per i suoi legali Niccolò Ghedini e Piero Longo.
Che avrebbero spinto le 24 imputate a non dire tutta la verità con l’unico obiettivo di difendere l’indifendibile Berlusconi ».
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Indaga il pm Ilda Boccassini, uno dei magistrati che Berlusconi teme, perché ne conosce il carattere spigoloso e soprattutto l’incorruttibilità.
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«Se Boccassini decide di muoversi, per me non c’è più niente da fare»,
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Da ieri Berlusconi sa bene di essere ancora più debole e vulnerabile.
Sono lontani i tempi in cui, da presidente del Consiglio, poteva ordinare norme a sua misura.
I lodi Schifani e Alfano? Un miraggio.
Peraltro, proprio quei due ormai sono dall’altra parte, nel Nuovo Centro Democratico. Mentre Berlusconi sa che deve subire pure quella legge che lui stesso ha fatto approvare, la Severino.
Un dettaglio che lo fa schiumare di rabbia.
Freneticamente, l’ex premier sta cercando di capire se c’è una via d’uscita in corner per evitare la gogna della decadenza.
Ma il muro del Pd ormai non è più valicabile. Oggi, dopo la conferenza dei capigruppo, si avrà ufficialmente la definitiva conferma della data del dibattito prossimo, il 27 ottobre. Nessuna negoziazione in programma.
La maggioranza che il 4 ottobre ha deciso in giunta per le Immunità — Pd, Sel, Sc, Psi, con M5S — tiene ancora perfettamente. E vuole chiudere una per tutte la pagina della decadenza.
Berlusconi parlerà, ma sarà il suo ultimo intervento da senatore.
Da La Repubblica del 22/11/2013.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
“ORA B. HA PAURA DI FINIRE IN CARCERE” (E PER QUESTO TACE)
(Fabrizio d’Esposito).
22/11/2013 di triskel182
PER ADESSO EVADE DA PALAZZO GRAZIOLI E PASSA L’INTERA GIORNATA NELLA SEDE DI FORZA ITALIA. I FALCHI: “SE FINISCE DENTRO, IL COLLE PER PAURA DEL BOOM ELETTORALE LO SALVA.
"È pazzesco”. Silvio Berlusconi scorre il corposo faldone delle motivazioni e serra i denti in un ghigno di rabbia.
Batte il pugno sulla scrivania mentre tenta di leggere qualche brano del nuovo mattone contro di lui. Il Condannato è disperato e rassegnato.
Ripete: “È pazzesco”. Aggiunge, intontito: “Mi convinco sempre di più che finirò in galera, solo così si fermeranno”.
Le motivazioni della sentenza Ruby investono come un ciclone Palazzo Grazioli, a meno di una settimana dal voto sulla decadenza di B. al Senato. Nella Capitale il tempo è pazzo, anzi pazzesco. Alterna grandine e sole nel giro di cinque minuti.
INSEGUITO dall’incubo di nuove inchieste, da Milano (Ruby ter per corruzione di testimoni) e da Napoli (il filone Lavitola sugli appalti a Panama), atterrito dalla prospettiva di perdere seggio e libertà il prossimo 27 novembre, il Cavaliere alle quattro e mezzo del pomeriggio esce da Palazzo Grazioli e va alla sede di Forza Italia, in piazza san Lorenzo in Lucina.
Per il secondo giorno consecutivo. Mai accaduto sinora.
Casa sua è sempre stata la vera base del partito carismatico.
È come se B. volesse evadere (questo il verbo giusto) dall’abitazione che condivide con la fidanzata Francesco Pascale.
Nella nuova sede, con lui, ci sono Denis Verdini, Raffaele Fitto, Saverio Romano. Si fa vivo anche Marcello Dell’Utri. Una riunione fiume sull’organizzazione dei club Forza Silvio in tutta italia.
Esce la data dell’otto dicembre, l’Immacolata: una grande manifestazione di questi club a Milano, nell’illusione di oscurare le primarie del Pd, che decreteranno il trionfo di Matteo Renzi. Il conto alla rovescia procede spietamente (ieri il Pd ha sentenziato: “Si vota il 27 e basta”) e il Condannato si dedica ai club, anzi cloeb, nella sua pronuncia.
Dettaglio che agli occhi sgranati dei suoi fedelissimi fanno pensare: “Che cos’ha in testa il presidente?”.
Forse niente. È solo la speranza nelle sue presunte virtù taumaturgiche. I “fuochi d’artificio”, altra espressione circolata ieri nel cerchio magico di B., verranno solo dopo il 27.
Uno strano, pazzesco pomeriggio. Tra la furia e la rimozione.
Gli avvocati parlamentari, Longo e Ghedini, stendono la solita nota: “Sentenza surreale”.
Ma di surreale c’è solo la lucida disperazione del Condannato che rimane in silenzio, ipnotizzato dall’eloquio dellutriano che gli illustra la strategia su come ringiovanire la rinata Forza Italia.
Daniela Santanchè parla di “femminicidio giudiziario”: “Donne magistrato che bollano a vita giovani donne come prostitute per avere chiesto o accettato regali da un uomo.
Questa sentenza, oltre che falsa, è odiosa perché usa la fragilità di donna e le uccide socialmente con l’unico intento di colpire per di più ingiustamente un uomo”.
Gianfranco Rotondi, ex ministro del Pdl rimasto berlusconiano, allude al peggio: “Le motivazioni preparano la mossa finale”.
Il Cavaliere in galera.
A bassa voce, lo ripetono tutti i falchi rimastigli vicini e che gridano al fango e alla volgarità: “Finirà in carcere”.
====================================================
Il che, cinicamente, può essere anche un’opportunità elettorale: “Berlusconi martire in prigione ci farà volare”.
====================================================
Tutto questo però partorisce un paradosso incredibile, a detta di due lealisti: “Napolitano non consentirà mai che il presidente finisca in carcere, proprio perché teme un boom elettorale”.
SCENARI DA UN BUNKER che vive la vigilia del “patibolo” di mercoledì prossimo senza dare l’impressione di combattere.
I falchi non si capacitano del silenzio berlusconiano.
Per un motivo: “Gianni Letta gli sta vendendo ancora la teoria alfaniana del rinvio del voto. È merce avariata, ma lui ci crede”.
O fa finta di crederci. Ieri, almeno fino a sera, Alfano non ha detto una parola sulle motivazioni.
Da qui al 27 non sono ancora in programma incursioni televisive. Porta a Porta per esempio, lunedì, che è il primo giorno utile a questo punto, ha previsto già una puntata dedicata al Pd.
Restano le tv di casa, ma non c’è nulla di certo.
Unici punti fissi sono: il no alla legge di stabilità (sotto forma di astensione, forse, che al Senato vale come un voto contrario), il discorso da pronunciare in aule (e le fatidiche carte americane che lo scagionerebbero sulla frode fiscale Mediaset), il sit-in che stanno organizzando i fedelissimi per il 27 attorno a Palazzo Madama.
Manca il guizzo del Condannato, la pennellata che dà colore alla lotta e alla resistenza.
Quella non c’è, per il momento.
C’è l’immagine triste del Satiro del Bunga Bunga che non convoca più le riunioni a Palazzo Grazioli e rimane fuori casa per tutto il giorno, come un qualunque marito insofferente.
Ieri, nel giorno in cui si sono conosciute le motivazioni della sua condanna per prostituzione minorile, il Cavaliere si è concesso una cena, sempre a san Lorenzo in Lucina, coi giovani del movimento azzurro guidato da Annagrazia Calabria.
Da Il Fatto Quotidiano del 22/11/2013.
(Fabrizio d’Esposito).
22/11/2013 di triskel182
PER ADESSO EVADE DA PALAZZO GRAZIOLI E PASSA L’INTERA GIORNATA NELLA SEDE DI FORZA ITALIA. I FALCHI: “SE FINISCE DENTRO, IL COLLE PER PAURA DEL BOOM ELETTORALE LO SALVA.
"È pazzesco”. Silvio Berlusconi scorre il corposo faldone delle motivazioni e serra i denti in un ghigno di rabbia.
Batte il pugno sulla scrivania mentre tenta di leggere qualche brano del nuovo mattone contro di lui. Il Condannato è disperato e rassegnato.
Ripete: “È pazzesco”. Aggiunge, intontito: “Mi convinco sempre di più che finirò in galera, solo così si fermeranno”.
Le motivazioni della sentenza Ruby investono come un ciclone Palazzo Grazioli, a meno di una settimana dal voto sulla decadenza di B. al Senato. Nella Capitale il tempo è pazzo, anzi pazzesco. Alterna grandine e sole nel giro di cinque minuti.
INSEGUITO dall’incubo di nuove inchieste, da Milano (Ruby ter per corruzione di testimoni) e da Napoli (il filone Lavitola sugli appalti a Panama), atterrito dalla prospettiva di perdere seggio e libertà il prossimo 27 novembre, il Cavaliere alle quattro e mezzo del pomeriggio esce da Palazzo Grazioli e va alla sede di Forza Italia, in piazza san Lorenzo in Lucina.
Per il secondo giorno consecutivo. Mai accaduto sinora.
Casa sua è sempre stata la vera base del partito carismatico.
È come se B. volesse evadere (questo il verbo giusto) dall’abitazione che condivide con la fidanzata Francesco Pascale.
Nella nuova sede, con lui, ci sono Denis Verdini, Raffaele Fitto, Saverio Romano. Si fa vivo anche Marcello Dell’Utri. Una riunione fiume sull’organizzazione dei club Forza Silvio in tutta italia.
Esce la data dell’otto dicembre, l’Immacolata: una grande manifestazione di questi club a Milano, nell’illusione di oscurare le primarie del Pd, che decreteranno il trionfo di Matteo Renzi. Il conto alla rovescia procede spietamente (ieri il Pd ha sentenziato: “Si vota il 27 e basta”) e il Condannato si dedica ai club, anzi cloeb, nella sua pronuncia.
Dettaglio che agli occhi sgranati dei suoi fedelissimi fanno pensare: “Che cos’ha in testa il presidente?”.
Forse niente. È solo la speranza nelle sue presunte virtù taumaturgiche. I “fuochi d’artificio”, altra espressione circolata ieri nel cerchio magico di B., verranno solo dopo il 27.
Uno strano, pazzesco pomeriggio. Tra la furia e la rimozione.
Gli avvocati parlamentari, Longo e Ghedini, stendono la solita nota: “Sentenza surreale”.
Ma di surreale c’è solo la lucida disperazione del Condannato che rimane in silenzio, ipnotizzato dall’eloquio dellutriano che gli illustra la strategia su come ringiovanire la rinata Forza Italia.
Daniela Santanchè parla di “femminicidio giudiziario”: “Donne magistrato che bollano a vita giovani donne come prostitute per avere chiesto o accettato regali da un uomo.
Questa sentenza, oltre che falsa, è odiosa perché usa la fragilità di donna e le uccide socialmente con l’unico intento di colpire per di più ingiustamente un uomo”.
Gianfranco Rotondi, ex ministro del Pdl rimasto berlusconiano, allude al peggio: “Le motivazioni preparano la mossa finale”.
Il Cavaliere in galera.
A bassa voce, lo ripetono tutti i falchi rimastigli vicini e che gridano al fango e alla volgarità: “Finirà in carcere”.
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Il che, cinicamente, può essere anche un’opportunità elettorale: “Berlusconi martire in prigione ci farà volare”.
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Tutto questo però partorisce un paradosso incredibile, a detta di due lealisti: “Napolitano non consentirà mai che il presidente finisca in carcere, proprio perché teme un boom elettorale”.
SCENARI DA UN BUNKER che vive la vigilia del “patibolo” di mercoledì prossimo senza dare l’impressione di combattere.
I falchi non si capacitano del silenzio berlusconiano.
Per un motivo: “Gianni Letta gli sta vendendo ancora la teoria alfaniana del rinvio del voto. È merce avariata, ma lui ci crede”.
O fa finta di crederci. Ieri, almeno fino a sera, Alfano non ha detto una parola sulle motivazioni.
Da qui al 27 non sono ancora in programma incursioni televisive. Porta a Porta per esempio, lunedì, che è il primo giorno utile a questo punto, ha previsto già una puntata dedicata al Pd.
Restano le tv di casa, ma non c’è nulla di certo.
Unici punti fissi sono: il no alla legge di stabilità (sotto forma di astensione, forse, che al Senato vale come un voto contrario), il discorso da pronunciare in aule (e le fatidiche carte americane che lo scagionerebbero sulla frode fiscale Mediaset), il sit-in che stanno organizzando i fedelissimi per il 27 attorno a Palazzo Madama.
Manca il guizzo del Condannato, la pennellata che dà colore alla lotta e alla resistenza.
Quella non c’è, per il momento.
C’è l’immagine triste del Satiro del Bunga Bunga che non convoca più le riunioni a Palazzo Grazioli e rimane fuori casa per tutto il giorno, come un qualunque marito insofferente.
Ieri, nel giorno in cui si sono conosciute le motivazioni della sua condanna per prostituzione minorile, il Cavaliere si è concesso una cena, sempre a san Lorenzo in Lucina, coi giovani del movimento azzurro guidato da Annagrazia Calabria.
Da Il Fatto Quotidiano del 22/11/2013.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Il colpo segreto di Silviolo
Ieri mister Mascara ha annunciato un colpo segreto contro Renzi. Sono curioso di vedere il colpo del Caimano.
Visto che la destra in questo momento lo considera molto pericoloso in caso di elezioni, diventa ovvio che tenti di neutralizzarlo perchè fa parte del gioco della politica.
Solo che non c'è bisogno di tanti segreti.
La casalinga di Voghera che non ha frequentato l'Accademia Militare di Modena, né la Scuola di Guerra di Civitavecchia, arriva a comprendere che basta mandare l'8 dicembre ai gazebo una paio di milioni di elettori di FI e altri pagati facendoli votare per Cuperlo.
In questo modo neutralizzerebbe con estrema facilità il pericolo pubblico numero uno.
Gianburrasca, preso dalla fregola di sfondare allargando agli amici di destra Briatore, Ventura, Zanicchi e similia, pretendendo le primarie "APERTE" potrebbe impiccarsi con le sue stesse mani.
Non ci ha pensato????
****
SUL «MATTINO»
Berlusconi: contro Renzi un colpo segreto
Cavaliere sibillino in un’intervista. E sulla decadenza: «Non ho intenzione di dimettermi prima»
Silvio Berlusconi, ha in serbo un «colpo segreto» contro Matteo Renzi, probabile futuro segretario del Pd. Lo ha spiegato lo stesso ex premier in una intervista a Il Mattino, in cui ribadisce di non potere stare al governo con chi «vuole uccidermi» e che, dopo la decadenza, probabilmente, staccherà la spina al governo. Perlomeno verrà meno il sostegno di Forza Italia, mentre gli alfaniani dovrebbero continuare a sostenere l’esecutivo nonostante la diversa posizione con il resto della maggioranza sulla posizione del Cavaliere. Venerdì lo stesso vicepremier Angelino Alfano era tornato a dire che sulla vicenda «la nostra posizione non cambia di un millimetro».
«NON MI DIMETTO» - Berlusconi ha poi ribadito di non voler anticipare le decisioni dell’aula con un proprio passo indietro. «Non mi dimetto prima, non ci penso nemmeno - ha spiegato al quotidiano napoletano -. Aspetterò che votino. Che si assumano la responsabilità di una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre». Quanto alla posizione che verrà assunta sulla legge di stabilità spiega: «Decideremo quando potremo finalmente studiarla». E sulle future alleanze, con riferimento in particolare alla scissione degli alfaniani : «Se capiscono di aver sbagliato, pronti a riaccoglierli».
23 novembre 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Redazione Online
http://www.corriere.it/politica/13_nove ... b992.shtml
****
La guerra impone colpi e contraccolpi.
Renzi: «La partita di Berlusconi è finita, game over»
«Chi pensa che va tutto bene, non mi voti alle primarie» - Rcd
(Immagino che questa furbata della comunicazione verrà ritirata, per il semplice fatto che avrà bisogno di ogni tipo di voto, dopo la minaccia dell'ultimo colpo di coda del Caimano-ndt)
http://video.corriere.it/renzi-porta-po ... 7543f2d611
Ieri mister Mascara ha annunciato un colpo segreto contro Renzi. Sono curioso di vedere il colpo del Caimano.
Visto che la destra in questo momento lo considera molto pericoloso in caso di elezioni, diventa ovvio che tenti di neutralizzarlo perchè fa parte del gioco della politica.
Solo che non c'è bisogno di tanti segreti.
La casalinga di Voghera che non ha frequentato l'Accademia Militare di Modena, né la Scuola di Guerra di Civitavecchia, arriva a comprendere che basta mandare l'8 dicembre ai gazebo una paio di milioni di elettori di FI e altri pagati facendoli votare per Cuperlo.
In questo modo neutralizzerebbe con estrema facilità il pericolo pubblico numero uno.
Gianburrasca, preso dalla fregola di sfondare allargando agli amici di destra Briatore, Ventura, Zanicchi e similia, pretendendo le primarie "APERTE" potrebbe impiccarsi con le sue stesse mani.
Non ci ha pensato????
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SUL «MATTINO»
Berlusconi: contro Renzi un colpo segreto
Cavaliere sibillino in un’intervista. E sulla decadenza: «Non ho intenzione di dimettermi prima»
Silvio Berlusconi, ha in serbo un «colpo segreto» contro Matteo Renzi, probabile futuro segretario del Pd. Lo ha spiegato lo stesso ex premier in una intervista a Il Mattino, in cui ribadisce di non potere stare al governo con chi «vuole uccidermi» e che, dopo la decadenza, probabilmente, staccherà la spina al governo. Perlomeno verrà meno il sostegno di Forza Italia, mentre gli alfaniani dovrebbero continuare a sostenere l’esecutivo nonostante la diversa posizione con il resto della maggioranza sulla posizione del Cavaliere. Venerdì lo stesso vicepremier Angelino Alfano era tornato a dire che sulla vicenda «la nostra posizione non cambia di un millimetro».
«NON MI DIMETTO» - Berlusconi ha poi ribadito di non voler anticipare le decisioni dell’aula con un proprio passo indietro. «Non mi dimetto prima, non ci penso nemmeno - ha spiegato al quotidiano napoletano -. Aspetterò che votino. Che si assumano la responsabilità di una cosa di cui si dovranno vergognare per sempre». Quanto alla posizione che verrà assunta sulla legge di stabilità spiega: «Decideremo quando potremo finalmente studiarla». E sulle future alleanze, con riferimento in particolare alla scissione degli alfaniani : «Se capiscono di aver sbagliato, pronti a riaccoglierli».
23 novembre 2013
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Redazione Online
http://www.corriere.it/politica/13_nove ... b992.shtml
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La guerra impone colpi e contraccolpi.
Renzi: «La partita di Berlusconi è finita, game over»
«Chi pensa che va tutto bene, non mi voti alle primarie» - Rcd
(Immagino che questa furbata della comunicazione verrà ritirata, per il semplice fatto che avrà bisogno di ogni tipo di voto, dopo la minaccia dell'ultimo colpo di coda del Caimano-ndt)
http://video.corriere.it/renzi-porta-po ... 7543f2d611
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Meno quattro
http://www.youtube.com/watch?v=DvQM_3hlQHw
Decadenza, Berlusconi prepara discorso in stile Craxi: “Vi vergognerete”
Mentre i suoi tentano di far slittare la votazione, il Cavaliere prepara la strategia per salvarsi: manifestazioni di piazza, maratone televisive "per spiegare agli italiani" le sue ragioni. Pronta anche la difesa da pronunciare in Senato il 27 novembre
di Sara Nicoli | 23 novembre 2013Commenti (1005)
http://www.youtube.com/watch?v=dyjc5N6sepU
Pronto alla manifestazione di piazza, a tornare in tv, prima del voto sulla decadenza, per spiegare le sue ragioni agli italiani. Ma, soprattutto, a difendersi come un leone in aula al Senato, mercoledì prossimo, per mettere in mora i suoi avversari politici inchiodandoli alla poltrona:
“Consegnando me – dirà Berlusconi – state consegnando voi stessi alla magistratura; avete una responsabilità storica, di mettere la politica, tutta, nelle mani dei giudici e non più del popolo rosso o azzurro che sia; da questo momento i leader democratici li sceglierà non più il popolo ma i pm”.
UN DISCORSO per fare colpo, per “passare alla storia”, per “non fare la fine di Craxi” mentre continua a temere, in cuor suo, di fare, invece, “la fine della Tymoshenko” e che appena verrà votata la decadenza lo arresteranno. Lasciandolo “solo”, a combattere anche con il “Ruby ter”, un processo che lui definisce “farsa” dove si troverà dalla stessa parte dei suoi avvocati per difendersi dall’accusa di aver comprato testimoni. C’è chi giura che questo momento sarà in contemporanea con il voto sulla decadenza, “a ennesima riprova, se ce ne fosse bisogno – alzava la voce ieri alla Camera un falco di primo piano – che quella contro Berlusconi è una vera e propria persecuzione giudiziaria”. La tesi, ancora oggi, resta convinzione forte anche dei “traditori” di Alfano, che non a caso hanno messo in campo ogni arma a disposizione per rimandare il voto, ma Grasso è stato inamovibile: si vota il 27 novembre. E non se ne parli più. Lunedì la capigruppo dirà la parola definitiva.
A questo punto, messo alle strette, Alfano ha tirato per la giacca Enrico Letta, ventilando una sottile minaccia: “No alla fiducia alla legge di Stabilità per accelerare la decadenza”. Altrimenti? Chissà. Intanto, però, si dice che “non si può mettere la fiducia e votarla in due giorni perché mercoledì il Pd vuole far decadere Berlusconi da senatore”.
Il quadro generale, infatti, regala l’intenzione dei relatori della Stabilità e del Tesoro di chiudere il ddl in commissione tra domenica sera e lunedì mattina per mandare il testo in aula già lunedì sera. A questo punto, l’unico modo per non modificare il calendario del Senato è mettere la fiducia e sbrigare la pratica nella giornata di martedì 26. Alfano e con lui numerosi senatori del Ncd, giudicano questa soluzione “inaccettabile”.
ORA, è il ragionamento di Alfano, porre la questione di fiducia solo per accelerare i tempi e magari rinviare alcuni nodi in seconda lettura alla Camera appare un gesto di sfida non solo al Nuovo centrodestra, ma nei confronti di tutto il Senato. Nel Pd, al momento, preferiscono non alzare polvere, ma un esponente di governo democratico, sempre ieri alla Camera, si è lasciato sfuggire un’apertura: “Vediamo, non siamo obbligati a mettere la fiducia. Per il momento pensiamo a finire in commissione e poi deciderà la capigruppo del Senato”. Insomma, la prova di forza di Alfano potrebbe non restare lettera morta, ma portare alla mediazione di uno slittamento (una settimana) del voto su B.
Gli ex pidiellini sul punto saranno ancora compatti. Ma solo su quel punto.
Sul resto, siamo ai colpi bassi.
È ancora una volta il Mattinale a regalare inquadrature da un divorzio gestito male.
Ieri i ministri alfaniani venivano immortalati come “Quid, Quod e Quad”, ovvero “l’esaltazione di Alfano e dei suoi trasformati in statisti dal bacio ‘de sinistra’”.
Monito finale iettatorio: “Dura minga”.
“Dalla polvere al cielo. Dallo squid al quiddissimo – si leggeva – basta fare una mossetta timida in allontanamento da Berlusconi, e colui che era considerato un equino spelacchiato, diventa uno statista, olè”.
La rissa tra gli ex Pdl rasserena Enrico Letta che da Berlino afferma: “Berlusconi non è piu un pericolo perché dopo la scissione del nuovo centrodestra c’è una chiara maggiorana e ora sono più forte”.
Da Il Fatto Quotidiano del 23 novembre 2013
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... ci/788203/
http://www.youtube.com/watch?v=DvQM_3hlQHw
Decadenza, Berlusconi prepara discorso in stile Craxi: “Vi vergognerete”
Mentre i suoi tentano di far slittare la votazione, il Cavaliere prepara la strategia per salvarsi: manifestazioni di piazza, maratone televisive "per spiegare agli italiani" le sue ragioni. Pronta anche la difesa da pronunciare in Senato il 27 novembre
di Sara Nicoli | 23 novembre 2013Commenti (1005)
http://www.youtube.com/watch?v=dyjc5N6sepU
Pronto alla manifestazione di piazza, a tornare in tv, prima del voto sulla decadenza, per spiegare le sue ragioni agli italiani. Ma, soprattutto, a difendersi come un leone in aula al Senato, mercoledì prossimo, per mettere in mora i suoi avversari politici inchiodandoli alla poltrona:
“Consegnando me – dirà Berlusconi – state consegnando voi stessi alla magistratura; avete una responsabilità storica, di mettere la politica, tutta, nelle mani dei giudici e non più del popolo rosso o azzurro che sia; da questo momento i leader democratici li sceglierà non più il popolo ma i pm”.
UN DISCORSO per fare colpo, per “passare alla storia”, per “non fare la fine di Craxi” mentre continua a temere, in cuor suo, di fare, invece, “la fine della Tymoshenko” e che appena verrà votata la decadenza lo arresteranno. Lasciandolo “solo”, a combattere anche con il “Ruby ter”, un processo che lui definisce “farsa” dove si troverà dalla stessa parte dei suoi avvocati per difendersi dall’accusa di aver comprato testimoni. C’è chi giura che questo momento sarà in contemporanea con il voto sulla decadenza, “a ennesima riprova, se ce ne fosse bisogno – alzava la voce ieri alla Camera un falco di primo piano – che quella contro Berlusconi è una vera e propria persecuzione giudiziaria”. La tesi, ancora oggi, resta convinzione forte anche dei “traditori” di Alfano, che non a caso hanno messo in campo ogni arma a disposizione per rimandare il voto, ma Grasso è stato inamovibile: si vota il 27 novembre. E non se ne parli più. Lunedì la capigruppo dirà la parola definitiva.
A questo punto, messo alle strette, Alfano ha tirato per la giacca Enrico Letta, ventilando una sottile minaccia: “No alla fiducia alla legge di Stabilità per accelerare la decadenza”. Altrimenti? Chissà. Intanto, però, si dice che “non si può mettere la fiducia e votarla in due giorni perché mercoledì il Pd vuole far decadere Berlusconi da senatore”.
Il quadro generale, infatti, regala l’intenzione dei relatori della Stabilità e del Tesoro di chiudere il ddl in commissione tra domenica sera e lunedì mattina per mandare il testo in aula già lunedì sera. A questo punto, l’unico modo per non modificare il calendario del Senato è mettere la fiducia e sbrigare la pratica nella giornata di martedì 26. Alfano e con lui numerosi senatori del Ncd, giudicano questa soluzione “inaccettabile”.
ORA, è il ragionamento di Alfano, porre la questione di fiducia solo per accelerare i tempi e magari rinviare alcuni nodi in seconda lettura alla Camera appare un gesto di sfida non solo al Nuovo centrodestra, ma nei confronti di tutto il Senato. Nel Pd, al momento, preferiscono non alzare polvere, ma un esponente di governo democratico, sempre ieri alla Camera, si è lasciato sfuggire un’apertura: “Vediamo, non siamo obbligati a mettere la fiducia. Per il momento pensiamo a finire in commissione e poi deciderà la capigruppo del Senato”. Insomma, la prova di forza di Alfano potrebbe non restare lettera morta, ma portare alla mediazione di uno slittamento (una settimana) del voto su B.
Gli ex pidiellini sul punto saranno ancora compatti. Ma solo su quel punto.
Sul resto, siamo ai colpi bassi.
È ancora una volta il Mattinale a regalare inquadrature da un divorzio gestito male.
Ieri i ministri alfaniani venivano immortalati come “Quid, Quod e Quad”, ovvero “l’esaltazione di Alfano e dei suoi trasformati in statisti dal bacio ‘de sinistra’”.
Monito finale iettatorio: “Dura minga”.
“Dalla polvere al cielo. Dallo squid al quiddissimo – si leggeva – basta fare una mossetta timida in allontanamento da Berlusconi, e colui che era considerato un equino spelacchiato, diventa uno statista, olè”.
La rissa tra gli ex Pdl rasserena Enrico Letta che da Berlino afferma: “Berlusconi non è piu un pericolo perché dopo la scissione del nuovo centrodestra c’è una chiara maggiorana e ora sono più forte”.
Da Il Fatto Quotidiano del 23 novembre 2013
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/11 ... ci/788203/
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