Chi sale, chi scende
Re: Chi sale, chi scende
@paolo11 Ho spostato per la seconda volta un tuo post su Grillo nell'apposito topic.
Il prossimo lo cancello.
Il prossimo lo cancello.
Re: Chi sale, chi scende
Sondaggio Emg per Tg La7: Forza Italia al 20% dopo la decadenza di Berlusconi, metà dell’elettorato indeciso o verso l’astensione
Pubblicato il 3 dicembre 2013 da Francesco Anania
Sondaggio Emg per Tg La7: Forza Italia al 20% dopo la decadenza di Berlusconi, metà dell’elettorato indeciso o verso l’astensione
Nella settimana del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, il sondaggio realizzato da Emg presentato come ogni lunedì durante il Tg La7 di Enrico Mentana evidenzia come, per quel che concerne le intenzioni di voto ai partiti, l’ultima possa considerarsi tutto sommato una settimana di transizione o (per quel che riguarda in particolare il centrodestra) di assestamento, dopo i piccoli “terremoti” dell’ultimo mese.
Forza Italia infatti avanza ancora di qualche decimale per attestarsi al 20% (+0,4%) dopo il voto in Senato, il Nuovo Centrodestra viene accreditato invece questa settimana del 5,3% (-0,5%); pressoché stabile la Lega Nord al 4,1% (-0,2%), mentre Fratelli d’Italia e il Movimento per AN si attestano rispettivamente al 2,7% e all’1,4%: complessivamente la variazione della coalizione (ora al 34,3%) si può ritenere non significativa.
Nel centrosinistra guadagna qualcosa il Partito Democratico rispetto a sette giorni fa, passando dal 28,2% al 28,7%, mentre è invariato il dato di SEL al 3,4% e minime sono le altre variazioni all’interno della coalizione, che nel complesso si attesta al 33,7%. Al contrario arretra dal 23,6% al 23,2% il Movimento 5 Stelle, il quale ancora non risente nei dati di questa rilevazione degli effetti del V-Day tenutosi domenica
Non cambia nulla fra i centristi, con l’UDC stabile al 2,4% e Scelta Civica al 2%; aumenta invece il peso del totale degli altri partiti, anche se nessuno va oltre l’1% toccato attualmente da Rifondazione Comunista.
Secondo il sondaggio Emg si restringe rispetto alla scorsa settimana l’area dell’astensione, ora al 32,2% (-1,9%), ma al contrario aumentano gli indecisi al 15,8% (+1,7%), facendo sì che nel complesso coloro che non esprimono oggi un’intenzione di voto rimanga circa del 50%. Infine, rimane invariata (e quindi bassa) la fiducia in Enrico Letta al 29%.
Pubblicato il 3 dicembre 2013 da Francesco Anania
Sondaggio Emg per Tg La7: Forza Italia al 20% dopo la decadenza di Berlusconi, metà dell’elettorato indeciso o verso l’astensione
Nella settimana del voto sulla decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, il sondaggio realizzato da Emg presentato come ogni lunedì durante il Tg La7 di Enrico Mentana evidenzia come, per quel che concerne le intenzioni di voto ai partiti, l’ultima possa considerarsi tutto sommato una settimana di transizione o (per quel che riguarda in particolare il centrodestra) di assestamento, dopo i piccoli “terremoti” dell’ultimo mese.
Forza Italia infatti avanza ancora di qualche decimale per attestarsi al 20% (+0,4%) dopo il voto in Senato, il Nuovo Centrodestra viene accreditato invece questa settimana del 5,3% (-0,5%); pressoché stabile la Lega Nord al 4,1% (-0,2%), mentre Fratelli d’Italia e il Movimento per AN si attestano rispettivamente al 2,7% e all’1,4%: complessivamente la variazione della coalizione (ora al 34,3%) si può ritenere non significativa.
Nel centrosinistra guadagna qualcosa il Partito Democratico rispetto a sette giorni fa, passando dal 28,2% al 28,7%, mentre è invariato il dato di SEL al 3,4% e minime sono le altre variazioni all’interno della coalizione, che nel complesso si attesta al 33,7%. Al contrario arretra dal 23,6% al 23,2% il Movimento 5 Stelle, il quale ancora non risente nei dati di questa rilevazione degli effetti del V-Day tenutosi domenica
Non cambia nulla fra i centristi, con l’UDC stabile al 2,4% e Scelta Civica al 2%; aumenta invece il peso del totale degli altri partiti, anche se nessuno va oltre l’1% toccato attualmente da Rifondazione Comunista.
Secondo il sondaggio Emg si restringe rispetto alla scorsa settimana l’area dell’astensione, ora al 32,2% (-1,9%), ma al contrario aumentano gli indecisi al 15,8% (+1,7%), facendo sì che nel complesso coloro che non esprimono oggi un’intenzione di voto rimanga circa del 50%. Infine, rimane invariata (e quindi bassa) la fiducia in Enrico Letta al 29%.
Re: Chi sale, chi scende
L'effetto primarie questa volta non si vede.
Anche l'effetto Renzi mi sembra afflosciato.
La teoria secondo cui Renzi farà vincere il centrosinistra mi pare faccia un po' acqua.
Sondaggio SWG: Forza Italia si stabilizza, NCD sotto il 5%
Pubblicato il 6 dicembre 2013 da Stefano Silvani
Il sondaggio condotto da Swg e pubblicato oggi sul sito dell’istituto mostra come sempre le intenzioni di voto degli Italiani, registrando alcuni cambiamenti rilevanti in particolare nel Centrosinistra e nel Movimento 5 Stelle.
Partendo dal Centrosinistra, la coalizione che si trovava in parità col centrodestra solo una settimana fa perde oggi più di un punto percentuale, scendendo al 33,9% con il 29,6% del PD (in calo, nonostante le primarie siano alle porte) ed il 3,5% di SEL (che perde mezzo punto). La coalizione avversaria, con i contributi di Forza Italia e del Nuovo Centrodestra ottiene il 35,6%, leggermente in crescita rispetto alla scorsa settimana, ma è importante analizzare cosa sta succedendo al suo interno: Forza Italia sembra aver raggiunto la stabilità intorno al 21% (ha il 21,6% questa settimana), mentre il Nuovo Centrodestra è in calo e scende al di sotto del 5% (4,6% registrando -0,6%). Lega Nord, al contrario, cresce raggiungendo il 5% mentre Fratelli d’Italia (2,3%) e La Destra (1%) rimangono sostanzialmente stabili e gli altri partiti di Centrodestra raggiungono l’1,1%.
Dopo il terzo V-Day organizzato a Genova lo scorso 1 Dicembre, il Movimento 5 Stelle riesce a recuperare quasi due punti ottenendo il 21,1% delle preferenze, mentre la crescita dell’area di Centro è molto più limitata: Scelta Civica registra +0,1% con il 2,7% e UDC guadagna lo 0,3% raggiungendo l’1,6%. Sia Rifondazione Comunista che IDV sono in calo e ottengono rispettivamente 1,8% e 1,1%, ma perdono punti anche gli altri partiti (-0,8%).
Nell’ultima settimana troviamo in calo anche il cosiddetto partito del non-voto: dal 40,5% della scorsa settimana la somma di indecisi ed astenuti scende oggi al 38,7%, una flessione di quasi due punti percentuali registrata anche da altri istituti.
Anche l'effetto Renzi mi sembra afflosciato.
La teoria secondo cui Renzi farà vincere il centrosinistra mi pare faccia un po' acqua.
Sondaggio SWG: Forza Italia si stabilizza, NCD sotto il 5%
Pubblicato il 6 dicembre 2013 da Stefano Silvani
Il sondaggio condotto da Swg e pubblicato oggi sul sito dell’istituto mostra come sempre le intenzioni di voto degli Italiani, registrando alcuni cambiamenti rilevanti in particolare nel Centrosinistra e nel Movimento 5 Stelle.
Partendo dal Centrosinistra, la coalizione che si trovava in parità col centrodestra solo una settimana fa perde oggi più di un punto percentuale, scendendo al 33,9% con il 29,6% del PD (in calo, nonostante le primarie siano alle porte) ed il 3,5% di SEL (che perde mezzo punto). La coalizione avversaria, con i contributi di Forza Italia e del Nuovo Centrodestra ottiene il 35,6%, leggermente in crescita rispetto alla scorsa settimana, ma è importante analizzare cosa sta succedendo al suo interno: Forza Italia sembra aver raggiunto la stabilità intorno al 21% (ha il 21,6% questa settimana), mentre il Nuovo Centrodestra è in calo e scende al di sotto del 5% (4,6% registrando -0,6%). Lega Nord, al contrario, cresce raggiungendo il 5% mentre Fratelli d’Italia (2,3%) e La Destra (1%) rimangono sostanzialmente stabili e gli altri partiti di Centrodestra raggiungono l’1,1%.
Dopo il terzo V-Day organizzato a Genova lo scorso 1 Dicembre, il Movimento 5 Stelle riesce a recuperare quasi due punti ottenendo il 21,1% delle preferenze, mentre la crescita dell’area di Centro è molto più limitata: Scelta Civica registra +0,1% con il 2,7% e UDC guadagna lo 0,3% raggiungendo l’1,6%. Sia Rifondazione Comunista che IDV sono in calo e ottengono rispettivamente 1,8% e 1,1%, ma perdono punti anche gli altri partiti (-0,8%).
Nell’ultima settimana troviamo in calo anche il cosiddetto partito del non-voto: dal 40,5% della scorsa settimana la somma di indecisi ed astenuti scende oggi al 38,7%, una flessione di quasi due punti percentuali registrata anche da altri istituti.
Re: Chi sale, chi scende
Sondaggi: effetto Matteo Renzi segretario sul Pd. Sorpasso centrosinistra sul centrodestra
L'Huffington Post | Pubblicato: 13/12/2013 11:17 CET | Aggiornato: 13/12/2013 11:31 CET
Ciclone Renzi sulle intenzioni di voto degli italiani. Il nuovo Pd del nuovo segretario guadagna - secondo le rilevazioni di Swg - sei punti in una settimana. Sale anche la Lega Nord di Matteo Salvini (pur se solo di mezzo punto). Calo nell'ordine dei tre punti, invece, sia per Forza Italia che per il Movimento 5 Stelle. La crescita del Pd corrisponde anche ad un sorpasso netto del centrosinistra sul centrodestra: 40,5% contro 33,6%.
Un effetto Renzi che mette d'accordo i sondaggisti, seppur con lievi differenze di percentuale. Secondo Ixe (per Agorà) il Pd guadagna più di due punti (+2,1%) e si conferma primo partito con il 29,5 percento di consensi. Perde invece quasi un punto e mezzo (-1,4%) il Movimento 5 Stelle, che segue con il 21,9 percento. In crescita Forza Italia (+0,4%), al 21,3 percento, mentre perde mezzo punto il Nuovo Centrodestra, che scende sotto la soglia del 5 percento (4,8%). La fiducia incassata alle camere ha avuto un influsso positivo sul governo letta, che guadagna 3 punti in una settimana e sale al 28 percento.
http://www.huffingtonpost.it/2013/12/13 ... de=3223935
L'Huffington Post | Pubblicato: 13/12/2013 11:17 CET | Aggiornato: 13/12/2013 11:31 CET
Ciclone Renzi sulle intenzioni di voto degli italiani. Il nuovo Pd del nuovo segretario guadagna - secondo le rilevazioni di Swg - sei punti in una settimana. Sale anche la Lega Nord di Matteo Salvini (pur se solo di mezzo punto). Calo nell'ordine dei tre punti, invece, sia per Forza Italia che per il Movimento 5 Stelle. La crescita del Pd corrisponde anche ad un sorpasso netto del centrosinistra sul centrodestra: 40,5% contro 33,6%.
Un effetto Renzi che mette d'accordo i sondaggisti, seppur con lievi differenze di percentuale. Secondo Ixe (per Agorà) il Pd guadagna più di due punti (+2,1%) e si conferma primo partito con il 29,5 percento di consensi. Perde invece quasi un punto e mezzo (-1,4%) il Movimento 5 Stelle, che segue con il 21,9 percento. In crescita Forza Italia (+0,4%), al 21,3 percento, mentre perde mezzo punto il Nuovo Centrodestra, che scende sotto la soglia del 5 percento (4,8%). La fiducia incassata alle camere ha avuto un influsso positivo sul governo letta, che guadagna 3 punti in una settimana e sale al 28 percento.
http://www.huffingtonpost.it/2013/12/13 ... de=3223935
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Re: Chi sale, chi scende
Anche in questo settore la confusione è totale
Sondaggi: il centrodestra supera di 4,6 punti il centrosinistra
L'ultimo sondaggio Euromedia Research evidenzia un ottimo stato di salute per la possibile coalizione Forza Italia-Lega-Nuovo centrodestra
Raffaello Binelli - Lun, 16/12/2013 - 18:39
La crisi che continua a schiacciare gli italiani, con la protesta che - vedi il movimento dei Forconi - sale da ogni angolo del Paese, produce un risultato politico inequivocabile: il centrodestra sale nei sondaggi e distacca sensibilmente il centrosinistra.
L'ultima rilevazione Euromedia Research del 13 dicembre 2013 assegna alle forze politiche del centrodestra il 36,1% dei consensi. Il 5 dicembre erano al 35,9%. Si evidenzia, quindi, un piccolo ma significativo aumento. Anche il centrosinistra cresce, passando dal 30,7% al 31,5%, grazie alla forte esposizione mediatica derivante dalle primarie del Pd. Il partito di Renzi, infatti, si rinforza di 1,2 punti, passando dal 26,8% al 28%. Ma vediamo meglio i risultati, lista per lista, confrontati con le ultime elezioni politiche.
Forza Italia guida lo schieramento del centrodestra con il 23,1% (il precedente sondaggio di Euromedia la collocava al 22,8%). La crescita è sotto gli occhi di tutti. Alle ultimer politiche il Pdl si era fermato al 21,6%, ora siamo al 23,1% con la sola forza politica di Berlusconi. Il Nuovo centrodestra di Alfano è dato al 5,6% (precedente stima al 5,4%). Ora, se è vero che allo stato attuale le due formazioni politiche sono su posizioni distanti, una nella maggioranza, l'altra all'opposizione, è prevedibile ipotizzare che, in caso di ritorno alle urne, ci sia un riavvicinamento. Peraltro lo stesso Alfano ha più volte detto di essere alternativo alla sinistra e di volersi collocare nel centrodestra, auspicando una futura alleanza con Forza Italia. IN crescita anche la Lega Nord, che sull'onda del congresso che ha visto l'elezione del nuovo segretario, Matteo Salvini, si colloca al 3,6%, in calo rispetto al 4,1% delle politiche ma pur sempre in ripresa rispetto all'ultima rilevazione (3,3%). Sostanzialmente stabili i Fratelli d'Italia, al 2,6% (prima al 2,8%), in aumento rispetto alle politiche (2,0%). Gli altri partiti collegati al centrodestra si fermano all'1,2%. Complessivamente, dicevamo, la coalizione di centrodestra si fermerebbe al 36,1% (alle politiche ha preso il 29,2%).
Vediamo ora come se la cava la sinistra. Il Pd guadagna un punticino, portandosi al 28%, in sensibile crescita rispetto alle politiche (25,4%). In calo, invece, Sel, che si aggira intorno al 3%, arretrando rispetto all'ultima rilevazione (3,4%) ed anche rispetto al dato di febbraio (3,2%). Centro democratico più altre liste non vanno oltre lo 0,5% (alle elezioni erano all'1%). Complessivamente il centrosinistra è al 31,5%, a meno 4,6 punti dal centrodestra.
Il centro praticamente dimezza i propri voti. Alle elezioni Udc-Fli e Scelta civica presero il 10,6%. Ora siamo al 4,9%. Vediamo nello specifico: l'Udc è al 3,2%, Scelta Civica è all'1,7%. Futuro e libertà, com'è noto, è sparita. L'ultima rilevazione (5 dicembre) registrava il centro al 5,1. Quindi i centristi continuano a scendere nei consensi.
Per chiudere il Movimento 5 Stelle. Il calo è evidente (anche se non fortissimo) rispetto alle politiche: siamo al 23,2% rispetto al 25,6% delle politiche. L'ultima rilevazione registrava il M5S al 23,8%. Il "vaffa", insomma, continua a tirare ma, forse, la protesta dei Forconi premia altre forze rispetto ai Cinque stelle.
Sondaggi: il centrodestra supera di 4,6 punti il centrosinistra
L'ultimo sondaggio Euromedia Research evidenzia un ottimo stato di salute per la possibile coalizione Forza Italia-Lega-Nuovo centrodestra
Raffaello Binelli - Lun, 16/12/2013 - 18:39
La crisi che continua a schiacciare gli italiani, con la protesta che - vedi il movimento dei Forconi - sale da ogni angolo del Paese, produce un risultato politico inequivocabile: il centrodestra sale nei sondaggi e distacca sensibilmente il centrosinistra.
L'ultima rilevazione Euromedia Research del 13 dicembre 2013 assegna alle forze politiche del centrodestra il 36,1% dei consensi. Il 5 dicembre erano al 35,9%. Si evidenzia, quindi, un piccolo ma significativo aumento. Anche il centrosinistra cresce, passando dal 30,7% al 31,5%, grazie alla forte esposizione mediatica derivante dalle primarie del Pd. Il partito di Renzi, infatti, si rinforza di 1,2 punti, passando dal 26,8% al 28%. Ma vediamo meglio i risultati, lista per lista, confrontati con le ultime elezioni politiche.
Forza Italia guida lo schieramento del centrodestra con il 23,1% (il precedente sondaggio di Euromedia la collocava al 22,8%). La crescita è sotto gli occhi di tutti. Alle ultimer politiche il Pdl si era fermato al 21,6%, ora siamo al 23,1% con la sola forza politica di Berlusconi. Il Nuovo centrodestra di Alfano è dato al 5,6% (precedente stima al 5,4%). Ora, se è vero che allo stato attuale le due formazioni politiche sono su posizioni distanti, una nella maggioranza, l'altra all'opposizione, è prevedibile ipotizzare che, in caso di ritorno alle urne, ci sia un riavvicinamento. Peraltro lo stesso Alfano ha più volte detto di essere alternativo alla sinistra e di volersi collocare nel centrodestra, auspicando una futura alleanza con Forza Italia. IN crescita anche la Lega Nord, che sull'onda del congresso che ha visto l'elezione del nuovo segretario, Matteo Salvini, si colloca al 3,6%, in calo rispetto al 4,1% delle politiche ma pur sempre in ripresa rispetto all'ultima rilevazione (3,3%). Sostanzialmente stabili i Fratelli d'Italia, al 2,6% (prima al 2,8%), in aumento rispetto alle politiche (2,0%). Gli altri partiti collegati al centrodestra si fermano all'1,2%. Complessivamente, dicevamo, la coalizione di centrodestra si fermerebbe al 36,1% (alle politiche ha preso il 29,2%).
Vediamo ora come se la cava la sinistra. Il Pd guadagna un punticino, portandosi al 28%, in sensibile crescita rispetto alle politiche (25,4%). In calo, invece, Sel, che si aggira intorno al 3%, arretrando rispetto all'ultima rilevazione (3,4%) ed anche rispetto al dato di febbraio (3,2%). Centro democratico più altre liste non vanno oltre lo 0,5% (alle elezioni erano all'1%). Complessivamente il centrosinistra è al 31,5%, a meno 4,6 punti dal centrodestra.
Il centro praticamente dimezza i propri voti. Alle elezioni Udc-Fli e Scelta civica presero il 10,6%. Ora siamo al 4,9%. Vediamo nello specifico: l'Udc è al 3,2%, Scelta Civica è all'1,7%. Futuro e libertà, com'è noto, è sparita. L'ultima rilevazione (5 dicembre) registrava il centro al 5,1. Quindi i centristi continuano a scendere nei consensi.
Per chiudere il Movimento 5 Stelle. Il calo è evidente (anche se non fortissimo) rispetto alle politiche: siamo al 23,2% rispetto al 25,6% delle politiche. L'ultima rilevazione registrava il M5S al 23,8%. Il "vaffa", insomma, continua a tirare ma, forse, la protesta dei Forconi premia altre forze rispetto ai Cinque stelle.
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Re: Chi sale, chi scende
Gli ultimi due post sono un po' contradditori fra loro, dov'è la verità?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Chi sale, chi scende
Sondaggio Tecné per Tgcom24: centrodestra in testa, i piccoli partiti sono in difficoltà
Pubblicato il 22 gennaio 2014 da Francesco Anania
Diffuso dal Tgcom24 di Mediaset l’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto realizzato dall’istituto Tecné. Dai risultati del sondaggio si evidenzia un rafforzamento delle tre maggiori forze politiche italiane ai danni delle formazioni minori dopo una settimana caratterizzata in primo luogo dalla discussione sulla legge elettorale. Rispetto alla rilevazione del 7 gennaio guadagnano consenso infatti il Partito Democratico, primo partito con il 30,3% (+0,6%), Forza Italia, salita al 23,9% (+1%), il Movimento 5 Stelle, accreditato del 21,2% (+0,6%). Tutte le altre forze politiche mostrano invece il segno “meno”, con una flessione di qualche decimale di punto: nel caso dei vari partiti appartenenti all’area di centrodestra, arretra al 3,4% (-0,4%) la Lega Nord e ancora più contenuta risulta la variazione per il Nuovo Centrodestra di Alfano scende al 4,8% (-0,2%) e Fratelli d’Italia al 2,9% (-0,2%), così come è minima la variazione i centristi dell’UDC (2,4%, -0,2); più significativo è il ribasso invece di SEL, ora al 2,5% (-0,6%), che sembra perdere consenso a favore del PD o del M5S.
Complessivamente, analizzando il dato per le coalizioni che si erano presentate alle elezioni del febbraio 2013, il centrodestra rinsalda il proprio vantaggio: si attesta infatti al 37,1% a fronte del 33,4% del centrosinistra. Sempre più marginale è il consenso dell’area di centro, ormai al 3,8% e della sinistra extraparlamentare, che si era presentata sotto le insegne di Rivoluzione Civile, accreditata del 2,7%. Da evidenziare, infine, come secondo il sondaggio Tecné questa settimana si registri una leggera restrizione dell’area degli astenuti e indecisi dal 49,7% al 48,4%: è però necessario attendere le successive settimane per comprendere se sia il segnale di una maggiore fiducia degli elettori verso l’attuale offerta politica.
Pubblicato il 22 gennaio 2014 da Francesco Anania
Diffuso dal Tgcom24 di Mediaset l’ultimo sondaggio sulle intenzioni di voto realizzato dall’istituto Tecné. Dai risultati del sondaggio si evidenzia un rafforzamento delle tre maggiori forze politiche italiane ai danni delle formazioni minori dopo una settimana caratterizzata in primo luogo dalla discussione sulla legge elettorale. Rispetto alla rilevazione del 7 gennaio guadagnano consenso infatti il Partito Democratico, primo partito con il 30,3% (+0,6%), Forza Italia, salita al 23,9% (+1%), il Movimento 5 Stelle, accreditato del 21,2% (+0,6%). Tutte le altre forze politiche mostrano invece il segno “meno”, con una flessione di qualche decimale di punto: nel caso dei vari partiti appartenenti all’area di centrodestra, arretra al 3,4% (-0,4%) la Lega Nord e ancora più contenuta risulta la variazione per il Nuovo Centrodestra di Alfano scende al 4,8% (-0,2%) e Fratelli d’Italia al 2,9% (-0,2%), così come è minima la variazione i centristi dell’UDC (2,4%, -0,2); più significativo è il ribasso invece di SEL, ora al 2,5% (-0,6%), che sembra perdere consenso a favore del PD o del M5S.
Complessivamente, analizzando il dato per le coalizioni che si erano presentate alle elezioni del febbraio 2013, il centrodestra rinsalda il proprio vantaggio: si attesta infatti al 37,1% a fronte del 33,4% del centrosinistra. Sempre più marginale è il consenso dell’area di centro, ormai al 3,8% e della sinistra extraparlamentare, che si era presentata sotto le insegne di Rivoluzione Civile, accreditata del 2,7%. Da evidenziare, infine, come secondo il sondaggio Tecné questa settimana si registri una leggera restrizione dell’area degli astenuti e indecisi dal 49,7% al 48,4%: è però necessario attendere le successive settimane per comprendere se sia il segnale di una maggiore fiducia degli elettori verso l’attuale offerta politica.
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