Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
"La parola sinistra rischia di essere equivoca oggi. Paradossalmente non usarla è meno equivoco che usarla".
Se si vuole creare una forza politica che ha come obiettivo un'Europa diversa dall'attuale e che sia un'Europa solidale dei popoli credo valga la pena anche rinunciare alla parola sinistra, e Tsipras potrebbe essere rappresentativo di un paese , la Grecia, che a ragione può reclamare a voce alta a nome di tutti i paesi del sud un modo nuovo di concepire questo continente.
Se si vuole creare una forza politica che ha come obiettivo un'Europa diversa dall'attuale e che sia un'Europa solidale dei popoli credo valga la pena anche rinunciare alla parola sinistra, e Tsipras potrebbe essere rappresentativo di un paese , la Grecia, che a ragione può reclamare a voce alta a nome di tutti i paesi del sud un modo nuovo di concepire questo continente.
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
Perché dovremmo rinunciare anche a questo termine sebbene sappiamo che viene usato spesso impropriamente?iospero ha scritto: "La parola sinistra rischia di essere equivoca oggi. Paradossalmente non usarla è meno equivoco che usarla".
Se si vuole creare una forza politica che ha come obiettivo un'Europa diversa dall'attuale e che sia un'Europa solidale dei popoli credo valga la pena anche rinunciare alla parola sinistra, e Tsipras potrebbe essere rappresentativo di un paese , la Grecia, che a ragione può reclamare a voce alta a nome di tutti i paesi del sud un modo nuovo di concepire questo continente.
A chi potrebbe dar fastidio?
Alle alleanze?
Quali alleanze ce lo impedirebbero?
Cmq, caro amico, non e' un termine che fa un partito ma la sostanza delle sue idee e dei suoi programmi.
Se in questo esisterà una cultura egualitaria(si guardi bene al termine), son pronto ad accettarlo e di conseguenza condividerlo.
Quindi, chiamatelo come volete. Sara' poi il popolo a dare dei giudizi.
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
A Juan
concordo : non e' un termine che fa un partito ma la sostanza delle sue idee e dei suoi programmi.
ma A chi potrebbe dar fastidio?
Alle alleanze?
Quali alleanze ce lo impedirebbero?
-“Il MoVimento 5 Stelle entrerà in Europa per cambiarla, renderla democratica, trasparente, con decisioni condivise a livello referendario. Il manifesto del M5S per le elezioni europee è di sette punti. Nelle prossime settimane ne illustreremo i motivi. ( rappresenta il 25% dei votanti)
- anche nel PD attuale la parola sinistra non sempre è ben zccetta
Quindi guardiamo alla sostanza e al programma per un'Europa solidale , e
come affermi chiamatelo come volete. Sara' poi il popolo a dare dei giudizi.
concordo : non e' un termine che fa un partito ma la sostanza delle sue idee e dei suoi programmi.
ma A chi potrebbe dar fastidio?
Alle alleanze?
Quali alleanze ce lo impedirebbero?
-“Il MoVimento 5 Stelle entrerà in Europa per cambiarla, renderla democratica, trasparente, con decisioni condivise a livello referendario. Il manifesto del M5S per le elezioni europee è di sette punti. Nelle prossime settimane ne illustreremo i motivi. ( rappresenta il 25% dei votanti)
- anche nel PD attuale la parola sinistra non sempre è ben zccetta
Quindi guardiamo alla sostanza e al programma per un'Europa solidale , e
come affermi chiamatelo come volete. Sara' poi il popolo a dare dei giudizi.
Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
I sette punti del M5S sull'Europa sono l'ennesima boiata di Grillo, lanciata lì a scopo unicamente propagandistico e per adescare un po' di merli.
Il punto 1) è la ormai vecchia idea del referendum per l'uscita dall'euro. A parte il fatto che tale referendum richiederebbe una modifica della nostra costituzione (che all'art. 75 esclude espressamente la ratifica dei trattati internazionali dalla materia referendaria), il suo semplice annuncio provocherebbe la fuga dei depositi bancari, mettendo in crisi il sistema bancario prima ancora del voto.
Per quanto riguarda gli altri punti (abolizione del fiscal compact, adozione degli eurobond ecc.) sono tutti materia intergovernativa, che richiedono cioè accordi tra i governi degli stati membri.
Nessuno quindi dei punti è attualmente gestibile dal parlamento europeo, a cui si riferiscono le prossime elezioni, e pertanto nemmeno nell'ipotesi assurda che il M5S prendesse il 100% dei voti potrebbe realizzare ciò che promette.
Né d'altra parte è fatto alcun cenno all'allargamento dei poteri del parlamento o ad alcuna forma di rafforzamento democratico delle istituzioni europee.
Si tratta cioè della solita propaganda irresponsabile, inutile se non dannosa.
Il punto 1) è la ormai vecchia idea del referendum per l'uscita dall'euro. A parte il fatto che tale referendum richiederebbe una modifica della nostra costituzione (che all'art. 75 esclude espressamente la ratifica dei trattati internazionali dalla materia referendaria), il suo semplice annuncio provocherebbe la fuga dei depositi bancari, mettendo in crisi il sistema bancario prima ancora del voto.
Per quanto riguarda gli altri punti (abolizione del fiscal compact, adozione degli eurobond ecc.) sono tutti materia intergovernativa, che richiedono cioè accordi tra i governi degli stati membri.
Nessuno quindi dei punti è attualmente gestibile dal parlamento europeo, a cui si riferiscono le prossime elezioni, e pertanto nemmeno nell'ipotesi assurda che il M5S prendesse il 100% dei voti potrebbe realizzare ciò che promette.
Né d'altra parte è fatto alcun cenno all'allargamento dei poteri del parlamento o ad alcuna forma di rafforzamento democratico delle istituzioni europee.
Si tratta cioè della solita propaganda irresponsabile, inutile se non dannosa.
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
https://www.facebook.com/photo.php?v=10151852781886545
Almeno oggi abbiamo una opposizione, che prima non abbiamo mai avuto.
Il PD non ha niente di sinistra da quando è nato.
Approposito di merli spero ve ne siano molti io sono uno di quelli.
Ciao
Paolo11
Almeno oggi abbiamo una opposizione, che prima non abbiamo mai avuto.
Il PD non ha niente di sinistra da quando è nato.
Approposito di merli spero ve ne siano molti io sono uno di quelli.
Ciao
Paolo11
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
Ri-proposta
Ri, perché questa proposta l’ho già fatta anni fa sul forum dell’Ulivo.it, senza ricevere risposta.
Oggi è cambiato il forum e pure è cambiato fortemente il contesto socio politico di questo dannato Paese.
Hanno scritto, in ordine alfabetico :
aaaa42
caro conte camillo
ho cancellato il mio post
perchè il titolo era secondo me : COME ORGANIZZARE SOTTO IL PROFILO POLITICO E PROGRAMMATICO UNA LISTA DI SINISTRA ( AGGIUNGO IO SOCIALISTA) ALLE EUROPEE.
quindi per capirci come mobilitarci come sviluppare partecipazione e io dico militanza.
erding
Caro Uncle,
è dal 06/04/2012, ore19:00 e 4395 interventi che ci poniamo, e ci perseguita, la fatale domanda:
Come se ne viene fuori?
Finora non abbiamo trovato risposte esaurienti e decisive.
La crisi non è soltanto economica è sopratutto crisi morale.
Forse che, stando le cose come stanno, con i soliti mezzucci, con gli attori politici che sono attualmente in scena,
possiamo solo dire ...NON se ne viene fuori.
Per come tutto è degradato non ci si può affidare a piccoli espedienti, non basta una brezza ci vorrebbe un vento impetuoso.
Non bastano piccole manovre, occorrerebbero azioni forti e radicali.
Occorrerebbe una rivoluzione!
Il fatto è che la rivoluzione non è nel carattere dell'italiano medio,
le rivoluzioni hanno bisogno di uomini forti, generosi, liberi, risoluti, scevri da compromessi, ma purtroppo,
noi italiani siamo lontani da tutto questo.
E' amaro riconoscerlo ma saggezza vorrebbe che ci si rassegnasse.
Non avrei mai pensato, dopo una vita ormai per lo più spesa, ritrovarmi a ragionare così e cedere alla resa.
un saluto erding
Flores D’arcais
In Italia – a livello politico organizzato – la sinistra non esiste. Ma non esiste da molti anni. Esiste invece nella società civile. E la distanza e lo scarto tra una sinistra sempre meno esistente nella politica ufficiale e una sinistra sempre più forte nella società civile continua ad aumentare.
iospero
"La parola sinistra rischia di essere equivoca oggi. Paradossalmente non usarla è meno equivoco che usarla".
Se si vuole creare una forza politica che ha come obiettivo un'Europa diversa dall'attuale e che sia un'Europa solidale dei popoli credo valga la pena anche rinunciare alla parola sinistra, e Tsipras potrebbe essere rappresentativo di un paese , la Grecia, che a ragione può reclamare a voce alta a nome di tutti i paesi del sud un modo nuovo di concepire questo continente.
lucfig
Come se ne viene fuori?
Dopo 4.228 messaggi non sono riuscito a trovare una risposta.
E' solo colpa della classe politica?
E' solo colpa di Berlusconi?
Io credo che il punto centrale sia che non riusciamo più a parlare di futuro e stiamo sempre girati a guardare il passato. Per questo inciampiamo!
Inoltre questo egoismo che ci fa guardare solo e solamente il nostro orticello ha fatto si che adesso viviamo in un deserto.
Aggiungici la lobitizzazione fatta dai mass media ... e il gioco è fatto.
Ma come se ne viene fuori?
mariok:
Se prenderà corpo e non ci si fionderanno i vecchi personaggi in cerca d'autore, questa intorno a Tsipras è una proposta da tenere d'occhio.
*
L'interesse per una possibile aggregazione a sostegno della candidatura di Tsipras a presidente della commissione europea, è motivata da alcune semplici considerazioni:
1) La novità costituita dalla nomina del presidente della commissione attraverso elezione del parlamento, e non più per designazione degli stati, è una innovazione che, sebbene non risolutiva, merita comunque di essere sfruttata.
2) Tale candidatura rappresenta un possibile elemento di novità, che, rispetto alla crisi europea, superi il dilemma tra un ritorno indietro verso le sovranità nazionali, già foriere di grandi sciagure del passato, e l'accettazione fatalistica del predominio delle banche e dei banchieri sulla scena europea.
*
camillobenso ha scritto:
Arriviamo tardi a questo appuntamento e ne dovremo subire le conseguenze, come se non ne avessimo di troppo delle grane casalinghe.
Penso che stia proprio qui l'errore. Lasciamo che l'Europa resti in mano al PPE, o peggio venga distrutta da Le Pen Grillo Lega e Berlusconi, mentre intanto ci concentriamo (o ci rifuggiamo?) sulle nostre grane casalinghe.
Sconfitta sicura. E quel che è peggio, senza nemmeno provare a difenderci.
*
Queste analisi mi sembrano caratterizzate da una grande miopia, che impedisce di vedere oltre il cortile di casa e culla nell'illusione che la partita fra due diverse concezioni socio-economiche si possa giocare dentro l'ambito nazionale.
Maucat:
Le domande che poni caro Camillobenso sono tante e tutte per adesso senza una valida risposta tranne questa: non la Sinistra ha fallito ma gli uomini e soprattutto i leader della Sinistra si.
pancho:
Ora siamo arrivati alla fine di questo traguardo e quindi occorre una drastica svolta.
....sempre se il popolo ne e' consapevole, contrariamente non ci resta che appellarci al Padreterno che ce la mandi buona..
*
La percezione verso la politica, come si e' letto in un post precedente, e' un po in tutta Europa ed e' appunto x questo che dovremmo avere una sensibilita' diversa verso un cambiamento di rotta.
Il compito certamente sara' arduo ma se non siamo convinti di questo allungheremo questa agonia e ci troveremo poi ad essere proiettati tutti, buoni e cattivi, verso un decadimento socio culturale e politico dal quale non sara' piu' possibile uscirne se non dopo assere divenuti noi il 3°-4° mondo.
Il futuro quindi, come e' giusto che sia, dipendera' da queste ns. consapevolezze e quindi dalla ns. capacita di attrarre in un unico movimento politico tutte quelle forze che ora manifestano in ordine scoordinato non solo in Italia ma in Europa e non solo( es: viewtopic.php?p=29246#p29246)
Saremo capaci?
Questo e' il dilemma che abbiamo difronte.
Alternative non ci sono se non quelle di adagiarsi a questa situazione ed aspettare che siano gli altri a trovare delle soluzioni e.... succeda quel che succeda aspettando che i piccoli Berlusconi crescano.
*
Certo, come detto anche in qualche post prima, ci vorrebbe una rivoluzione culturale che riuscisse a cambiar le menti atrofizzate ed appiattite in un unico sistema sociale che non puo' essere diverso da quello attuale……
*
La domanda allora che dovremmo porci potrebbe essere proprio quella su qui e' stato gia' aperto un tema:Come venirne fuori?
Su questo tema dovrei spostarmi nell'altro ma visto che sono qui e per non interrompere il discorso, qui proseguo.
A questa domanda pertinente si potrebbe ipotizzare:
1- O far scoppiare il sistema come ha detto lo stesso Pintor e poi ricominciare
2- O adottare il sistema dei piccoli passi e quindi far pulizia di questo marciume anche con chi potrebbe avere obiettivi diversi dai nostri. Anche se i dubbi non sono tanti ma tantissimi(http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01 ... ga/830042/)
3- O ritornare ai vecchi tempi in cui, pur essendo all'opposizione, siamo riusciti con le lotte a conquistarci quei diritti che ora pian piano se li stanno riprendendo con troppa facilita' poiché e' lo stesso sistema che non permette di fare altrimenti. Quindi, lotta dura senza paura e infischiarsene se poi qualcuno ci fara' passare per populisti o rivoluzionari. Dovremmo aspettare le direttive della EU?
Crediamo ancora che in questo sistema si possa dar valore all'essere umano e non al capitale economico/finanziario/lobbies ?
Se si', allora le soluzioni non possono essere che le ultime due che ho citato se invece siamo per il no, allora dobbiamo scegliere la soluzione di Pintor.
Continua
Ri, perché questa proposta l’ho già fatta anni fa sul forum dell’Ulivo.it, senza ricevere risposta.
Oggi è cambiato il forum e pure è cambiato fortemente il contesto socio politico di questo dannato Paese.
Hanno scritto, in ordine alfabetico :
aaaa42
caro conte camillo
ho cancellato il mio post
perchè il titolo era secondo me : COME ORGANIZZARE SOTTO IL PROFILO POLITICO E PROGRAMMATICO UNA LISTA DI SINISTRA ( AGGIUNGO IO SOCIALISTA) ALLE EUROPEE.
quindi per capirci come mobilitarci come sviluppare partecipazione e io dico militanza.
erding
Caro Uncle,
è dal 06/04/2012, ore19:00 e 4395 interventi che ci poniamo, e ci perseguita, la fatale domanda:
Come se ne viene fuori?
Finora non abbiamo trovato risposte esaurienti e decisive.
La crisi non è soltanto economica è sopratutto crisi morale.
Forse che, stando le cose come stanno, con i soliti mezzucci, con gli attori politici che sono attualmente in scena,
possiamo solo dire ...NON se ne viene fuori.
Per come tutto è degradato non ci si può affidare a piccoli espedienti, non basta una brezza ci vorrebbe un vento impetuoso.
Non bastano piccole manovre, occorrerebbero azioni forti e radicali.
Occorrerebbe una rivoluzione!
Il fatto è che la rivoluzione non è nel carattere dell'italiano medio,
le rivoluzioni hanno bisogno di uomini forti, generosi, liberi, risoluti, scevri da compromessi, ma purtroppo,
noi italiani siamo lontani da tutto questo.
E' amaro riconoscerlo ma saggezza vorrebbe che ci si rassegnasse.
Non avrei mai pensato, dopo una vita ormai per lo più spesa, ritrovarmi a ragionare così e cedere alla resa.
un saluto erding
Flores D’arcais
In Italia – a livello politico organizzato – la sinistra non esiste. Ma non esiste da molti anni. Esiste invece nella società civile. E la distanza e lo scarto tra una sinistra sempre meno esistente nella politica ufficiale e una sinistra sempre più forte nella società civile continua ad aumentare.
iospero
"La parola sinistra rischia di essere equivoca oggi. Paradossalmente non usarla è meno equivoco che usarla".
Se si vuole creare una forza politica che ha come obiettivo un'Europa diversa dall'attuale e che sia un'Europa solidale dei popoli credo valga la pena anche rinunciare alla parola sinistra, e Tsipras potrebbe essere rappresentativo di un paese , la Grecia, che a ragione può reclamare a voce alta a nome di tutti i paesi del sud un modo nuovo di concepire questo continente.
lucfig
Come se ne viene fuori?
Dopo 4.228 messaggi non sono riuscito a trovare una risposta.
E' solo colpa della classe politica?
E' solo colpa di Berlusconi?
Io credo che il punto centrale sia che non riusciamo più a parlare di futuro e stiamo sempre girati a guardare il passato. Per questo inciampiamo!
Inoltre questo egoismo che ci fa guardare solo e solamente il nostro orticello ha fatto si che adesso viviamo in un deserto.
Aggiungici la lobitizzazione fatta dai mass media ... e il gioco è fatto.
Ma come se ne viene fuori?
mariok:
Se prenderà corpo e non ci si fionderanno i vecchi personaggi in cerca d'autore, questa intorno a Tsipras è una proposta da tenere d'occhio.
*
L'interesse per una possibile aggregazione a sostegno della candidatura di Tsipras a presidente della commissione europea, è motivata da alcune semplici considerazioni:
1) La novità costituita dalla nomina del presidente della commissione attraverso elezione del parlamento, e non più per designazione degli stati, è una innovazione che, sebbene non risolutiva, merita comunque di essere sfruttata.
2) Tale candidatura rappresenta un possibile elemento di novità, che, rispetto alla crisi europea, superi il dilemma tra un ritorno indietro verso le sovranità nazionali, già foriere di grandi sciagure del passato, e l'accettazione fatalistica del predominio delle banche e dei banchieri sulla scena europea.
*
camillobenso ha scritto:
Arriviamo tardi a questo appuntamento e ne dovremo subire le conseguenze, come se non ne avessimo di troppo delle grane casalinghe.
Penso che stia proprio qui l'errore. Lasciamo che l'Europa resti in mano al PPE, o peggio venga distrutta da Le Pen Grillo Lega e Berlusconi, mentre intanto ci concentriamo (o ci rifuggiamo?) sulle nostre grane casalinghe.
Sconfitta sicura. E quel che è peggio, senza nemmeno provare a difenderci.
*
Queste analisi mi sembrano caratterizzate da una grande miopia, che impedisce di vedere oltre il cortile di casa e culla nell'illusione che la partita fra due diverse concezioni socio-economiche si possa giocare dentro l'ambito nazionale.
Maucat:
Le domande che poni caro Camillobenso sono tante e tutte per adesso senza una valida risposta tranne questa: non la Sinistra ha fallito ma gli uomini e soprattutto i leader della Sinistra si.
pancho:
Ora siamo arrivati alla fine di questo traguardo e quindi occorre una drastica svolta.
....sempre se il popolo ne e' consapevole, contrariamente non ci resta che appellarci al Padreterno che ce la mandi buona..
*
La percezione verso la politica, come si e' letto in un post precedente, e' un po in tutta Europa ed e' appunto x questo che dovremmo avere una sensibilita' diversa verso un cambiamento di rotta.
Il compito certamente sara' arduo ma se non siamo convinti di questo allungheremo questa agonia e ci troveremo poi ad essere proiettati tutti, buoni e cattivi, verso un decadimento socio culturale e politico dal quale non sara' piu' possibile uscirne se non dopo assere divenuti noi il 3°-4° mondo.
Il futuro quindi, come e' giusto che sia, dipendera' da queste ns. consapevolezze e quindi dalla ns. capacita di attrarre in un unico movimento politico tutte quelle forze che ora manifestano in ordine scoordinato non solo in Italia ma in Europa e non solo( es: viewtopic.php?p=29246#p29246)
Saremo capaci?
Questo e' il dilemma che abbiamo difronte.
Alternative non ci sono se non quelle di adagiarsi a questa situazione ed aspettare che siano gli altri a trovare delle soluzioni e.... succeda quel che succeda aspettando che i piccoli Berlusconi crescano.
*
Certo, come detto anche in qualche post prima, ci vorrebbe una rivoluzione culturale che riuscisse a cambiar le menti atrofizzate ed appiattite in un unico sistema sociale che non puo' essere diverso da quello attuale……
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La domanda allora che dovremmo porci potrebbe essere proprio quella su qui e' stato gia' aperto un tema:Come venirne fuori?
Su questo tema dovrei spostarmi nell'altro ma visto che sono qui e per non interrompere il discorso, qui proseguo.
A questa domanda pertinente si potrebbe ipotizzare:
1- O far scoppiare il sistema come ha detto lo stesso Pintor e poi ricominciare
2- O adottare il sistema dei piccoli passi e quindi far pulizia di questo marciume anche con chi potrebbe avere obiettivi diversi dai nostri. Anche se i dubbi non sono tanti ma tantissimi(http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01 ... ga/830042/)
3- O ritornare ai vecchi tempi in cui, pur essendo all'opposizione, siamo riusciti con le lotte a conquistarci quei diritti che ora pian piano se li stanno riprendendo con troppa facilita' poiché e' lo stesso sistema che non permette di fare altrimenti. Quindi, lotta dura senza paura e infischiarsene se poi qualcuno ci fara' passare per populisti o rivoluzionari. Dovremmo aspettare le direttive della EU?
Crediamo ancora che in questo sistema si possa dar valore all'essere umano e non al capitale economico/finanziario/lobbies ?
Se si', allora le soluzioni non possono essere che le ultime due che ho citato se invece siamo per il no, allora dobbiamo scegliere la soluzione di Pintor.
Continua
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- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
Continua
^^^^^^^^^^^^^^^^
E’ evidente che pur girandoci continuamente intorno siamo finiti in un cul de sac senza via di scampo.
Se tiene ancora per un anno il governo di Enrico l’imbalsamatore, l’agonia sarà lunga, molto lunga e molto dura.
Se invece prevarrà Matteo il demolitore, come sembra dall’agitazione del pupetto fiorentino, il governo ha le settimane contate e si andrà ad elezioni anticipate.
Matteo il demolitore ha avanzato tre proposte di legge elettorale, ma serve poco o niente, perché ognuno alla fine sceglie sempre quella che conviene a lui e che danneggia gli avversari.
Siamo quindi a capo e dodici perché quella legge elettorale che va bene a Berlusconi non va bene a Grillo e viceversa. Agli attuali parlamentari del Piddì, l’idea di essere sbattuti fuori solo dopo un anno perché Matteuccio deve consolidare la sua posizione per diventare premier, è piuttosto indigesta.
Le elezioni poi non promettono nulla di buono, perché si scontreranno i tre simboli dell’Italia dei piazzisti.
Non c’è scelta per la ripartenza.
Berlusconi sul viale del Tramonto che propone la mummia Toti contro Renzi, oppure arriverà Marina (un Berlusconi è per sempre). Grillo che spera di buttare fuori tutti ed iniziare un nuovo corso, e Renzi pure.
C’è poco da stare allegri per il futuro.
Se non dobbiamo restare con le mani in mano come sostengono pancho, mariok e aaaa42, allora suggerisco di dare un’impronta nuova al forum, invitando i protagonisti della vita italiana e non solo, per approfondire il tema di una nuova sinistra che inizia il suo secondo ciclo storico viaggiando di conserva con l’Europa.
Mi riferisco a personaggi come Barbara Spinelli, Flores D’Arcais, Stefano Rodotà, Ilvo Diamanti, Gianfranco Pasquino, Milena Gabanelli, Concita de Gregorio, Massimo Gramellini,……tanto per iniziare.
Il forum ha una potenzialità enorme rispetto agli altri mezzi di comunicazione perché funziona a schemi non prestabiliti e il confronto avviene giorno e notte senza soluzione di continuità 365 giorni all’anno.
Se si deve ripartire da zero con un nuovo ciclo della sinistra, quando l’Europa sta virando verso la destra estrema, è meglio mettere insieme chi conosce più di noi la materia.
Per il momento non mi risulta che esista niente di simile. Occorre quindi sfruttare le potenzialità della sinistra che sta in mezzo alla cittadinanza, se è vero come dite che la sinistra non è morta.
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E’ evidente che pur girandoci continuamente intorno siamo finiti in un cul de sac senza via di scampo.
Se tiene ancora per un anno il governo di Enrico l’imbalsamatore, l’agonia sarà lunga, molto lunga e molto dura.
Se invece prevarrà Matteo il demolitore, come sembra dall’agitazione del pupetto fiorentino, il governo ha le settimane contate e si andrà ad elezioni anticipate.
Matteo il demolitore ha avanzato tre proposte di legge elettorale, ma serve poco o niente, perché ognuno alla fine sceglie sempre quella che conviene a lui e che danneggia gli avversari.
Siamo quindi a capo e dodici perché quella legge elettorale che va bene a Berlusconi non va bene a Grillo e viceversa. Agli attuali parlamentari del Piddì, l’idea di essere sbattuti fuori solo dopo un anno perché Matteuccio deve consolidare la sua posizione per diventare premier, è piuttosto indigesta.
Le elezioni poi non promettono nulla di buono, perché si scontreranno i tre simboli dell’Italia dei piazzisti.
Non c’è scelta per la ripartenza.
Berlusconi sul viale del Tramonto che propone la mummia Toti contro Renzi, oppure arriverà Marina (un Berlusconi è per sempre). Grillo che spera di buttare fuori tutti ed iniziare un nuovo corso, e Renzi pure.
C’è poco da stare allegri per il futuro.
Se non dobbiamo restare con le mani in mano come sostengono pancho, mariok e aaaa42, allora suggerisco di dare un’impronta nuova al forum, invitando i protagonisti della vita italiana e non solo, per approfondire il tema di una nuova sinistra che inizia il suo secondo ciclo storico viaggiando di conserva con l’Europa.
Mi riferisco a personaggi come Barbara Spinelli, Flores D’Arcais, Stefano Rodotà, Ilvo Diamanti, Gianfranco Pasquino, Milena Gabanelli, Concita de Gregorio, Massimo Gramellini,……tanto per iniziare.
Il forum ha una potenzialità enorme rispetto agli altri mezzi di comunicazione perché funziona a schemi non prestabiliti e il confronto avviene giorno e notte senza soluzione di continuità 365 giorni all’anno.
Se si deve ripartire da zero con un nuovo ciclo della sinistra, quando l’Europa sta virando verso la destra estrema, è meglio mettere insieme chi conosce più di noi la materia.
Per il momento non mi risulta che esista niente di simile. Occorre quindi sfruttare le potenzialità della sinistra che sta in mezzo alla cittadinanza, se è vero come dite che la sinistra non è morta.
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
documento sinistra europea
http://www.liberazione.it/uploads/docs/ ... c---IT.pdf
a) ritengo sbagliato il metodo calato dall' alto
b) ritengo sbagliato il linguaggio 'buio'
c) l' analisi progettuale mi sembra condivisibile
d) il programma inteso come progetti da fare manca
e) sinistra greca e sinistra tedesca mi sembrano realtà culturali molto piu complesse di questo documento.
per dirla con il filosofo hegeliano gino bartali ' L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare! '
http://www.liberazione.it/uploads/docs/ ... c---IT.pdf
a) ritengo sbagliato il metodo calato dall' alto
b) ritengo sbagliato il linguaggio 'buio'
c) l' analisi progettuale mi sembra condivisibile
d) il programma inteso come progetti da fare manca
e) sinistra greca e sinistra tedesca mi sembrano realtà culturali molto piu complesse di questo documento.
per dirla con il filosofo hegeliano gino bartali ' L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare! '
Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
Possibile che in un documento di 17 pagine non ci sia nessun riferimento esplicito al fatto che questa è l'Europa dei governi nazionali (l'Europa delle "patrie" di memoria gaullista) e nessuna iniziativa che affronti la questione delle istituzioni europee e della loro democratizzazione?aaaa42 ha scritto:documento sinistra europea
http://www.liberazione.it/uploads/docs/ ... c---IT.pdf
a) ritengo sbagliato il metodo calato dall' alto
b) ritengo sbagliato il linguaggio 'buio'
c) l' analisi progettuale mi sembra condivisibile
d) il programma inteso come progetti da fare manca
e) sinistra greca e sinistra tedesca mi sembrano realtà culturali molto piu complesse di questo documento.
per dirla con il filosofo hegeliano gino bartali ' L'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare! '
Il tutto si riduce inevitabilmente ad un approccio esclusivamente movimentista ed alquanto astratto e velleitario.
Si persevera nell'errore storico della sinistra di sottovalutare l'aspetto costituzionale della costruzione europea, in assenza del quale sono inevitabili derive burocratiche ed autoritarie, in cui la fanno da padroni la finanza e le classi dominanti.
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità
Fino a quando non si adotterà anche in Europa una Costituzione Federale simile a quella USA (soprattutto per quanto riguarda i trasferimenti di risorse tra uno stato membro e l'altro) formando un vero unico Governo centrale che decida su economia, fiscalità, difesa, sicurezza, lavoro e sanità non avremo alcuna speranza in Europa. 28 teste a cantare sono troppe e si fa la fine dei polli di manzoniana memoria. Togliere poteri ai governi nazionali e metterli tutti allo stesso livello, quello tedesco e quello greco pari devon essere...
Solo allora potremo parlare di promuovere un vero movimento di sinistra che possa avere basi in tutti gli stati e puntare a governare l'Unione.
Solo allora potremo parlare di promuovere un vero movimento di sinistra che possa avere basi in tutti gli stati e puntare a governare l'Unione.
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