From Sicily with love

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Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

Sabato scorso, il governo di Rosario Crocetta e la sua maggioranza sono stati battuti in aula all’Ars. Con 33 voti a favore e 32 contrari l'Assemblea regionale siciliana ha approvato l'emendamento che sopprime il disegno di legge di proroga dei commissari delle Province, che scadranno il 31 dicembre. La norma dava tempo al governo di completare la riforma che cancella le Province e istituisce i Liberi consorzi di Comuni. Tutto è avvenuto con voto segreto.
"In un certo senso è stata fatta chiarezza - ha sostenuto il governatore -: non voglio parlare di questa o di quell'altra forza politica, ma è evidente che ci sono stati franchi tiratori. Si scava un solco culturale fra chi è per la modernità e il cambiamento, e chi si abbandona a un rigurgito parassitario e vuole un ritorno al passato. La riforma delle Province non me la sono inventata un giorno, mentre ero in diretta Rai da Massimo Giletti: era un punto del mio programma elettorale".


Il voto di sabato di fatto obbliga governo e parlamento a varare la riforma entro 45 giorni di proroga ordinaria dei commissari, altrimenti si dovranno indire le elezioni e ripristinare i precedente assetto istituzionale. "Per questa sessione, che è la sessione di Bilancio, la legge non potrà più essere discussa. Evidentemente durante la prossima sessione l'Assemblea dovrà tornare a legiferare. C'è un voto di soppressione che riguarda le proroghe dei commissari, ma questo può significare tutto e niente", ha detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone.
"Lo dico anche per non creare confusione nell'opinione pubblica - ha spiegato Antonello Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali, intervenendo in aula -: non è stata bocciata l'abrogazione delle Province, ma la proroga dei commissari. Questo significa che dobbiamo completare la riforma in teoria entro il 31 dicembre, o comunque entro i 45 giorni di proroga 'ordinaria' dei commissari".

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- See more at: http://www.guidasicilia.it/crocetta-bat ... ulNsl.dpuf
mariok

Re: From Sicily with love

Messaggio da mariok »

Amadeus ha scritto:Sabato scorso, il governo di Rosario Crocetta e la sua maggioranza sono stati battuti in aula all’Ars. Con 33 voti a favore e 32 contrari l'Assemblea regionale siciliana ha approvato l'emendamento che sopprime il disegno di legge di proroga dei commissari delle Province, che scadranno il 31 dicembre. La norma dava tempo al governo di completare la riforma che cancella le Province e istituisce i Liberi consorzi di Comuni. Tutto è avvenuto con voto segreto.
"In un certo senso è stata fatta chiarezza - ha sostenuto il governatore -: non voglio parlare di questa o di quell'altra forza politica, ma è evidente che ci sono stati franchi tiratori. Si scava un solco culturale fra chi è per la modernità e il cambiamento, e chi si abbandona a un rigurgito parassitario e vuole un ritorno al passato. La riforma delle Province non me la sono inventata un giorno, mentre ero in diretta Rai da Massimo Giletti: era un punto del mio programma elettorale".


Il voto di sabato di fatto obbliga governo e parlamento a varare la riforma entro 45 giorni di proroga ordinaria dei commissari, altrimenti si dovranno indire le elezioni e ripristinare i precedente assetto istituzionale. "Per questa sessione, che è la sessione di Bilancio, la legge non potrà più essere discussa. Evidentemente durante la prossima sessione l'Assemblea dovrà tornare a legiferare. C'è un voto di soppressione che riguarda le proroghe dei commissari, ma questo può significare tutto e niente", ha detto il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone.
"Lo dico anche per non creare confusione nell'opinione pubblica - ha spiegato Antonello Cracolici, presidente della commissione Affari istituzionali, intervenendo in aula -: non è stata bocciata l'abrogazione delle Province, ma la proroga dei commissari. Questo significa che dobbiamo completare la riforma in teoria entro il 31 dicembre, o comunque entro i 45 giorni di proroga 'ordinaria' dei commissari".

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L'unico modo per venirne fuori sarebbe una salutare dittatura militare per una decina d'anni.

Ma anche questo è impossibile, perché i nostri generali sono parte integrante della casta.
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

http://www.corriere.it/cronache/14_genn ... dd47.shtml

Sicilia, mutui agevolati alle coppie gay
Crocetta: «Svolta storica, siamo i primi in Italia». Protesta il centrodestra: «Solo propaganda»

PALERMO - Nell’affannata cavalcata della Finanziaria, dopo notti insonni, liti e tensioni interne ai gruppi per evitare l’esercizio provvisorio, tappare buchi di bilancio e governare i forestali, salvare i precari e ridurre le tasse ai petrolieri, la Sicilia guadagna un primato per le coppie gay. Con il governatore Rosario Crocetta che ieri sera esultava perché d’ora in poi, grazie a una norma contestata dal centrodestra, le coppie di fatto, comprese quelle omosex, avranno diritto ai mutui agevolati per la casa.


Nella terra di Brancati e di tanti stantii stereotipi, al di là della polemica politica, questa bandierina arcobaleno issata dal profondo Sud scatena la gioia di un presidente che non ha mai ostentato ma neanche celato la sua omosessualità e che, appena approvato l’articolo inserito in manovra, lascia Sala d’Ercole, fila veloce lungo i corridoi dei viceré e, sfiorando i ritratti imbronciati dei vecchi inquilini di Palazzo dei Normanni, corre felice in sala stampa per il grande annuncio: «Approvato l’articolo 26. È legge. Una svolta storica, una iniziativa di grande civiltà e umanità. Siamo i primi in Italia. Cominciamo a far parlare bene della Sicilia».
Euforia comprensibile visto che l’articolo è passato con 48 voti a favore e solo 24 contrari. Un rapporto che Crocetta, ignaro delle stilettate del leader del centrodestra Nello Musumeci, interpreta come il segno di una grande novità insistendo sul «48»: «Un numero spaventoso per una legge così. I franchi tiratori erano anche nel centrodestra. La verità e che pure tanti dell’opposizione erano favorevoli alla legge e per questo hanno chiesto voto segreto. Siamo sulla buona strada. Vedrete cosa accadrà con l’articolo 39...».


La battaglia per assicurare diritti a tutti, gay compresi, infatti continua con quest’altro articolo che estende benefici e agevolazioni previste per la famiglia «alle coppie di fatto iscritte negli appositi registri...». Sarà oggi materia di contesa per una domenica di battaglia annunciata da Musumeci, già indispettito dalla norma varata ieri perché «i benefici per l’accesso alla prima casa bisognerebbe assicurarli prima alle coppie con figli, invece di dare precedenza alle coppie gay». Pregiudizi? «Grande rispetto, ma con le risorse limitate della Regione occorre fissare criteri di priorità. Crocetta non può discriminare le coppie eterosessuali, anche quelle non sposate, a favore dei gay. Avevamo proposto di dare priorità alle famiglie numerose e ai conviventi con prole, spesso costretti ad abitare in tuguri... Ma la demoniaca volontà del governo...».
Controreplica immediata del governatore, certo che «demoniaco è non riconoscere i diritti sociali delle persone, di giovani coppie che adesso troveranno più conveniente fare un mutuo invece di pagare l’affitto».


Propaganda, per Musumeci: «A Crocetta servono i titoloni dei giornali. E cerca di forzare i sindaci a istituire i registri delle coppie di fatto. Molti però si rifiutano. E con questa norma li si induce... Ecco il primo demoniaco obiettivo. Il secondo è quello di equiparare le coppie gay alle famiglie».
Respinge le critiche uno dei pilastri del Pd siciliano, Antonello Cracolici parlando di «una norma di grande valenza sociale» e citando Papa Francesco: «Chi siamo noi per giudicare?». Quesito che preferisce ignorare uno degli ex cuffariani passati nell’Udc, Nino Dina, seduto alla buvette, su una poltrona della sala cinese, disinteressato all’argomento: «Non partecipo a questo dibattito».

12 gennaio 2014
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

gazzetta del sud

Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, eletto nell'ottobre 2012, e' ultimo nella classifica del gradimento dei governatori pubblicata dal Sole24ore col 35% dei consensi.

Ma Crocetta é il secondo presidente, tra gli unici quattro, come aumento di consenso: e' salito del 4,5% in un anno essendo stato eletto col 30,5% dei voti in un confronto elettorale che vedeva dieci candidati alla presidenza della regione. Tra cui due di sinistra, area in cui l'ex sindaco di Gela comunque si collocava. Più di lui aumenta i consensi solo il governatore del Friuli Debora Serracchiani che sale dal 39,4% al 47,5 (+ 7,6%). Crocetta quindi pur rimanendo ultimo nella classifica, con le preferenze del giorno delle elezioni, potrebbe anche essere soddisfatto per l'aumento dei consensi che ha secondo il sondaggio Ipr marketing fatto su un campione di 2 mila elettori. Per quanto riguarda i sindaci il sondaggio vede quello di Agrigento, Marco Zambuto, primo fra i siciliani al nono posto con un consenso del 60% (-14,74% rispetto al giorno delle elezioni). Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e' al 12/mo posto e perde il 13,43% rispetto al giorno delle elezioni. Il sindaco di Catania Enzo Bianco,é al 53/mo posto in classifica col 51,5% in lievissimo aumento rispetto al giorno dell'elezione (+0,88%). Anche il sindaco di Messina, il pacifista Renato Accorinti perde il 4,67% dei consensi rispetto all'elezione ed é al 76/mo posto. Ultimo sindaco tra i siciliani e' quello di Trapani Vito Damiano, all'89/mo posto, che perde 7,6 punti percentuali rispetto all'elezione.

corriere mezzogiorno

PALERMO - Nella classifica di gradimento, stilata dal «Sole 24Ore», Rosario Crocetta guadagna 4,5 per cento ma è all'ultimo posto tra i governatori più graditi (guarda il pdf dei presidenti).
CROCETTA - «Bisogna pensare da dove si è partiti. Aumentare di quasi 5 punti in un anno mi sembra un risultato di grande prospettiva. Con questi numeri oggi sarei super eletto». Così il governatore della Sicilia, commenta il sondaggio del Sole24Ore. «Sono uno dei pochi presidenti di Regione che aumenta in termini di consenso - aggiunge - bisogna saper leggere i dati. Sono cresciuto rispetto a un trend che per molti altri è negativo»

I SINDACI - Tra i sindaci la «Governance Poll 2013» (guarda il pdf dei sindaci) piazza il primo cittadino di Agrigento, Marco Zambuto al nono posto anche se con uno score negativo di dieci punti rispetto alla rilevazione di un anno fa. Scende anche Leoluca Orlando che perde anche lui dodici punti percentuali rispetto a un anno fa e si piazza al dodicesimo posto. Al quindicesimo posto c'è Federico Piccitto del M5S che non ha raffronti rispetto a un anno fa, ma perde dieci punti rispetto al consenso elettorale conquistato al momento del voto. Al 36 esimo posto c'è Giancarlo Garozzo con un consenso inalterato rispetto al passato, mentre Enzo Bianco, primo cittadino di Catania, pur piazzandosi al 53 esimo posto conquista consensi rispetto al voto, quasi un punto percentuale. Non va bene il «movimentista» Renato Accorinti che oltre a piazzarsi al 73esimo posto, perde quasi cinque punti rispetto al giorno delle elezioni, scendendo di due punti sotto il 50%.
Amadeus

Re: From Sicily with love

Messaggio da Amadeus »

Cuffaro Torna!!!!! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: :D :D :D

Sicilia, segreteria regionale PD: cinque i candidati


In Sicilia Renzi trova l’accordo con Cuperlo e lancia il giovane turco Fausto Raciti per la segreteria del Pd, ma l’alleanza finisce per spaccare il partito creando mal di pancia tra gli stessi renziani e facendo saltare l’intesa con Areadem che qualche mese fa aveva consentito l’elezione a Palermo del renziano Carmelo Miceli. Il risultato è che i candidati alle primarie del 16 febbraio sono cinque, in una sfida di “tutti contro tutti”.
Il tentativo di un accordo unitario tra tutte le anime democratiche, portato avanti da Davide Faraone, è fallito davanti all’impossibilità di comporre un puzzle complesso, mettendo a posto i tasselli dell’elezione del nuovo segretario, il rimpasto nel governo Crocetta e le candidature alle Europee. Così nell’area Renzi, così come tra i cuperliani non sono pochi i dissenzienti rispetto alla linea e qualcuno parla di tentativo di “commissariamento” da parte di Renzi, che avrebbe chiuso l’intesa sulla Sicilia nell’ambito dell’accordo con i Giovani Turchi sulla legge elettorale.
Succede così che Davide Faraone e l’ex senatore Vladimiro Crisafulli si ritrovino alleati, quando fino a pochi mesi fa erano ai ferri corti; Faraone occupò persino il seggio di Enna, roccaforte di Crisafulli, gridando al sabotaggio contro Renzi durante le primarie, mentre l’ex senatore lo definì il suo “stalker personale”.
In questo quadro, Areadem ha deciso di appoggiare il segretario uscente Giuseppe Lupo, al quale i renziani avevano offerto il posto di capogruppo all’Assemblea siciliana per evitare lo scontro, tentativo vano. Corrono da soli anche i civatiani che schierano Antonella Monastra, consigliere comunale a Palermo e sostenuta da numerose associazioni civiche per il suo impegno nel sociale.
I malpancisti ‘renziani’ sostengono invece Antonio Ferrante, tra i primi sostenitori del ‘big bang’ del sindaco di Firenze, mentre il quinto è Giuseppe Lauricella. Adesso i riflettori sono puntati sui dissenzienti dei vari schieramenti. A cominciare dal deputato regionale renziano Fabrizio Ferrandelli, tra i più delusi dell’accordo.
“Sono molto preoccupato per il futuro della Sicilia – dice – Lavoro da mesi affinché il Pd siciliano sia unito, aperto, e serio. Stasera dimostra di essere una forza divisa tra correnti, non aperta alla società e poco adatta ad affrontare i problemi gravi che ha la nostra Sicilia”.
Per Ferrandelli “qui l’8 dicembre sembra non esserci mai stato e il vento di cambiamento sembra essersi fermato nello Stretto di Messina”. Proprio a Messina i ‘cuperlianì sono in rivolta, l’asse Renzi-Giovani Turchi ha bruciato la candidatura del costituzionalista Antonio Saitta, su cui c’era un’intesa di massima fino a stamattina. Poi l’ha spuntata Raciti, nome sul quale anche tra i sostenitori del governatore Crocetta c’era qualche perplessità.
........

33 articoli sui 50 totali della Finanziaria regionale sono stati impugnati dal Commissario dello Stato per la Sicilia, Carmelo Aronica. Tra questi l’articolo relativo ai benefici destinati alle “coppie di fatto” e quello che prevedeva la proroga degli ex lavoratori Pip.
( e quello che scontava le royalties alle aziende petrolifere )
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