La Questione Monti
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Re: La Questione Monti
E la Lombardia???
Borghezio: «Vendere Sicilia
e Campania a miliardari russi»
«Inutile negare che la mafia in Sicilia e la Camorra in Campania sono saldamente radicate nel territorio, quindi una soluzione potrebbe essere che Monti la venda a uno stato estero o a qualche miliardario visto che non si riesce ad estirpare il malaffare troppo radicato. Nonostante i numerosissimi siciliani e campani onesti non c'è speranza», è l'idea che il europarlamentare leghista Mario Borghezio lancia a KlausCondicio, il talk show di Klaus Davi su You Tube.
GUARDA IL VIDEO
«Fossi al posto del premier Monti - spiega - venderei la Sicilia agli Usa o a qualche pool di miliardari russi o americani. E se per esempio, come sembrava che si potesse fare nell'immediato dopo guerra, gli Stati Uniti volessero aggiungere una stellina alla loro bandiera, allora molto volentieri la Sicilia, ma prima ancora la Campania, perchè‚ siamo di fronte a zone completamente improduttive. Sarebbe un pò alleggerita quella palla al piede che finchè siamo tutti insieme appesantisce il nord».
Secondo Borghezio la vendita potrebbe anche avere effetti positivi sui conti dello stato italiano così disastrati: «Fossi in Monti metterei sul mercato anche Napoli e la Sardegna. Con quei soldi potremmo alleggerire il nostro debito che, tra l'altro, mica l'han fatto gli operai della Fiat o i piccoli imprenditori del Veneto o del Nord est. L'hanno fatto loro, con le loro pensioni facili di invalidità, con gli amici politici, con le loro mafie, il loro assalto alla diligenza, le loro finanziarie che ogni anno spolpavano un pò di più le casse dello Stato. E naturalmente Roma ladrona, che ha coperto tutto questo danneggiando la gente onesta del sud. Soprattutto, chiudendo le speranze alle giovani generazioni del sud».
L'Unità
Borghezio: «Vendere Sicilia
e Campania a miliardari russi»
«Inutile negare che la mafia in Sicilia e la Camorra in Campania sono saldamente radicate nel territorio, quindi una soluzione potrebbe essere che Monti la venda a uno stato estero o a qualche miliardario visto che non si riesce ad estirpare il malaffare troppo radicato. Nonostante i numerosissimi siciliani e campani onesti non c'è speranza», è l'idea che il europarlamentare leghista Mario Borghezio lancia a KlausCondicio, il talk show di Klaus Davi su You Tube.
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«Fossi al posto del premier Monti - spiega - venderei la Sicilia agli Usa o a qualche pool di miliardari russi o americani. E se per esempio, come sembrava che si potesse fare nell'immediato dopo guerra, gli Stati Uniti volessero aggiungere una stellina alla loro bandiera, allora molto volentieri la Sicilia, ma prima ancora la Campania, perchè‚ siamo di fronte a zone completamente improduttive. Sarebbe un pò alleggerita quella palla al piede che finchè siamo tutti insieme appesantisce il nord».
Secondo Borghezio la vendita potrebbe anche avere effetti positivi sui conti dello stato italiano così disastrati: «Fossi in Monti metterei sul mercato anche Napoli e la Sardegna. Con quei soldi potremmo alleggerire il nostro debito che, tra l'altro, mica l'han fatto gli operai della Fiat o i piccoli imprenditori del Veneto o del Nord est. L'hanno fatto loro, con le loro pensioni facili di invalidità, con gli amici politici, con le loro mafie, il loro assalto alla diligenza, le loro finanziarie che ogni anno spolpavano un pò di più le casse dello Stato. E naturalmente Roma ladrona, che ha coperto tutto questo danneggiando la gente onesta del sud. Soprattutto, chiudendo le speranze alle giovani generazioni del sud».
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Re: La Questione Monti
camillobenso ha scritto:
Secondo Borghezio la vendita potrebbe anche avere effetti positivi sui conti dello stato italiano così disastrati: «Fossi in Monti metterei sul mercato anche Napoli e la Sardegna. Con quei soldi potremmo alleggerire il nostro debito che, tra l'altro, mica l'han fatto gli operai della Fiat o i piccoli imprenditori del Veneto o del Nord est.
L'hanno fatto loro, con le loro pensioni facili di invalidità, con gli amici politici, con le loro mafie, il loro assalto alla diligenza, le loro finanziarie che ogni anno spolpavano un pò di più le casse dello Stato. E naturalmente Roma ladrona, che ha coperto tutto questo danneggiando la gente onesta del sud. Soprattutto, chiudendo le speranze alle giovani generazioni del sud».
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Tion...tu che abiti in zona...mentri riporti i diamanti di stamattina a Calderoli...potresti mica far presente a Borghezio che 1/3 del totale del nostro debito pubblico (600 miliardi) l'hanno fatto loro insieme al maniaco di hardcore in 11 anni di "governo del fare"...???
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Re: La Questione Monti
Secondo la mia modesta opinione il "governo tecnico di Monti" in continuità al precedente governo e nel solco dell'attuale "governo dell'europa secondo Merkosy" INTRODUCE il concetto assi pericoloso nell'ordinamento democratico, cioè:
I DIRITTI NELLE DEMOCRAZIE NON SONO VALORI FONDANTI E ASSOLUTI MA DEVONO ESSERE NEGOZIATI DI VOLTA IN VOLTA IN FUNZIONE DEL CICLO ECONOMICO CONGIUNTURALE SIA A LIVELLO STATALE CHE MONDIALE.
In altre parole il duro attacco di questo governo al Diritto alla Pensione e al Diritto di Reintegro del Lavoratore è stato sempre giustificato seguendo 2 assiomi ERRATI:
1- I diritti dei lavoratori vanno intesi come PRIVILEGI
2- I diritti dei lavoratori in fabbrica come Variabili Dipendenti da Ciclo Economico
Aziendale (vedi Marchionne e la Fiat)
Secondo me assoggettare i diritti dei cittadini/lavoratori ai cicli congiunturali dell'economia è un esercizio pericoloso che può portare alla distruzione delle democrazie libere e sovrane a democrazie tecnocratiche e sovranazionali.
Dobbiamo mandare al più presto Monti a casa, respingere questo concetto che anche nel PD è passato per bocca di Bersani "Monti sta facendo qualcosa di buono al Paese" ma anche di esponenti di spicco del partito tal Veltroni, Franceschini ed altri.
Monti è ed incarna la democrazia tecnocratica.
L'arroganza del PdC e suoi ministri (in primis la Fornero) la dice lunga sul fatto che non è vero che Monti sia il "governo del presidente Napolitano" quanto un governo sostenuto dalla commissione europea e dalla BCE di Draghi.
Dobbiamo lavorare sui "nostri amici" del PD per aprirgli gli occhi su questa questione fondante.
Per nostri amici intendo quelli che aderisco idealmente al PD senza avere tessera e senza essere coinvolti nella nomenclatura di questo partito.
un saluto
I DIRITTI NELLE DEMOCRAZIE NON SONO VALORI FONDANTI E ASSOLUTI MA DEVONO ESSERE NEGOZIATI DI VOLTA IN VOLTA IN FUNZIONE DEL CICLO ECONOMICO CONGIUNTURALE SIA A LIVELLO STATALE CHE MONDIALE.
In altre parole il duro attacco di questo governo al Diritto alla Pensione e al Diritto di Reintegro del Lavoratore è stato sempre giustificato seguendo 2 assiomi ERRATI:
1- I diritti dei lavoratori vanno intesi come PRIVILEGI
2- I diritti dei lavoratori in fabbrica come Variabili Dipendenti da Ciclo Economico
Aziendale (vedi Marchionne e la Fiat)
Secondo me assoggettare i diritti dei cittadini/lavoratori ai cicli congiunturali dell'economia è un esercizio pericoloso che può portare alla distruzione delle democrazie libere e sovrane a democrazie tecnocratiche e sovranazionali.
Dobbiamo mandare al più presto Monti a casa, respingere questo concetto che anche nel PD è passato per bocca di Bersani "Monti sta facendo qualcosa di buono al Paese" ma anche di esponenti di spicco del partito tal Veltroni, Franceschini ed altri.
Monti è ed incarna la democrazia tecnocratica.
L'arroganza del PdC e suoi ministri (in primis la Fornero) la dice lunga sul fatto che non è vero che Monti sia il "governo del presidente Napolitano" quanto un governo sostenuto dalla commissione europea e dalla BCE di Draghi.
Dobbiamo lavorare sui "nostri amici" del PD per aprirgli gli occhi su questa questione fondante.
Per nostri amici intendo quelli che aderisco idealmente al PD senza avere tessera e senza essere coinvolti nella nomenclatura di questo partito.
un saluto
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: La Questione Monti
Monti: “Crisi, per i cittadini prezzo altissimo Ma lottiamo per evitare la fine della Grecia”
Il governo presenta il Def. "La crisi esce dalla crisi, ma a fatica" e che il disagio occupazionale tocca metà delle famiglie italiane. La crescita non tornerà prima del 2013, ma l'evasione ha raggiunto "livelli inaccettabili". Ma il recupero servirà per abbassare le tasse“
Ci battiamo ogni giorno per continuare a evitare il drammatico destino come quello della Grecia”. Il governo ha oggi presentato il Documento economico e finanziario approvato dal consiglio dei ministri e il presidente del Consiglio Mario Monti ha usato queste parole. Prima ha parlato di vite drammaticamente interrotte e poi ha evocato direttamente il termine “suicidi”, aggiornandone il numero di quelli avvenuti nel Paese ellenico. Monti non si nasconde che “le conseguenze drammatiche della crisi” e disegna il drammatico quadro che “in Italia stiamo cercando di invertire, in condizioni molto difficili”. La crisi “sta imponendo un prezzo altissimo alle famiglie, ai giovani, ai lavoratori, alle imprese, e qualche volta porta ad esperienze che “si chiudono nella disperazione – ha aggiunto Monti – ma pensiamo a quale disperazione ci sarebbe stata con il default del debito sovrano”.
“E’ stato evitato uno shock distruttivo”, si legge nella relazione di Monti che accompagna il Def, ma “non possiamo aspettare che la tempesta passi”, perché la crisi potrebbe avere “un impatto duraturo sulla crescita” del Paese.
Secondo Monti l’Italia “ha subito un impatto più forte della crisi e ne esce ma con fatica”. Un periodo di grande difficoltà che “nasce da fattori esterni all’economia italiana e legati al quadro europeo internazionale, ma anche dal fatto che per lungo tempo non sono state affrontate debolezze strutturali di fondo della nostra economia”. “Il cuore del problema italiano – chiarisce il premier – è come tornare a crescere. Non c’è ragione per accettare che l’Italia sia condannata ad avere una crescita sotto la media dell’Eurozona da oltre dieci anni. In questo momento, la crescita non può venire da stimoli espansivi della spesa pubblica”. Crescita, secondo le previsioni del capo del governo, che non tornerà almeno fino al 2013. Quanto al prodotto interno lordo il Def indica da dicembre “un ulteriore deterioramento delle condizioni economiche: il Governo stima che il Pil nel 2012 si contrarrà di 1,2% per tornare positivo nel 2013 (+ 0,5%) e accelerare ulteriormente nel biennio successivo (1,0 e 1,2 rispettivamente)”.
Passera: “Fare di tutto perché la bolletta scenda”. Alle difficoltà dei cittadini pensa anche il ministro dello Sviluppo Corrado Passera: “Dobbiamo fare di tutto perché la bolletta smetta di crescere e vada a scendere: quello del gas, è un mercato da rendere molto più competitivo, dobbiamo lavorare su rigassificatori e gli stoccaggi. Abbiamo già separato Eni da Snam. C’è anche il grande tema delle rinnovabili: è un’area dove sono già impegnati 170 miliardi nei prossimi 20 anni. C’era da spostare l’enfasi verso filiere più interessanti per creare occupazione: abbiamo messo 60 mld per favorire crescita di questi settori. C’è inoltre molto di più da fare nel campo dell’efficienza energetica”.
Passera ha indicato anche le iniziative del governo per dare ossigeno alle imprese: “Sono al lavoro due bellissime taskforce: una è sulle start up. Nascere è difficile. Non c’è solo la società con 1 euro. Entro l’estate arriveranno misure che permettano di facilitare la nascita di nuove aziende di tipo innovativo. L’altra task force è sugli investimenti esteri per attrarre capitali. Ci saranno interventi in pochi mesi”.
Infine il prezzo della benzina. “Se ci sarà un calo del prezzo del petrolio dovrà riflettersi sul costo: valutiamo il meccanismo tra i prezzi di mercato e i prezzi alla pompa”. “Siccome sulle accise c’è stato unintervento molto forte – ha aggiunto – è possibile che quando parleremo di sgravi con la lotta all’evasione se ne discuta. Si valuterà se tornare parzialmente indietro”.
Def: “Debito verso la riduzione”. “L’Italia ha messo in sicurezza i conti pubblici – si legge nella relazione – e avrà nel 2013 un avanzo primario pari al 3,9%. Il debito è stato posto su un sentiero di riduzione progressiva e durevole. E’ uno sprint realizzato con un sforzo collettivo del Parlamento, delle parti sociali e di tutta la parte produttiva del Paese oltreché del governo. Ma molto resta da fare per risolvere ritardi accumulati negli anni e debolezze radicate”. Tra queste, promette, anche la revisione della spesa pubblica.
E’ necessario, quindi, “un graduale ma duraturo percorso di rientro”: una scelta obbligata per evitare al Paese di mettere a repentaglio la sua sicurezza economica anche se a costo di sacrifici pesanti per i cittadini, le famiglie e le imprese”. Sacrifici che passano anche dalle riforme sulle quali, precisa Monti, “occorre sgombrare il campo da qualche scetticismo: nel breve periodo comportano costi aggiuntivi, mentre i benefici si producono solo nel lungo e medio-lungo termine. Le riforme hanno sì bisogno di pazienza, ma poi pagano”.
Monti nella relazione traccia di nuovo il sentiero che il governo deve percorrere: “L’esperienza di questo governo nasce sotto il segno dell’urgenza di agire ma si fonda sulla consapevolezza che per superare la fase critica non è sufficiente guardare al breve termine. La fiammata dei premi al rischio sovrano che ha portato il Paese sull’orlo di una crisi drammatica non è una causa ma il sintomo di un malessere più profondo”.
“Il mercato del lavoro ha ingiustizie e disfunzioni”. Da qui l’urgenza di una riforma del lavoro, spiega Monti, per tamponare “la preoccupante crescita della disoccupazione e il basso livello di occupazione, in particolare di giovani e donne” e per modificare un mercato del lavoro “segnato da ingiustizie e disfunzioni”. Cambiare è necessario “per aiutare lavoratori e imprese ad affrontare una fase duratura di riorganizzazione di mutamento della specializzazione produttiva e per aggredire il problema drammatico dell’alta disoccupazione giovanile. E’ un mercato duale in cui alcuni, titolari di un contratto tempo indeterminato, godono di tutele elevate, altri con contratti precari hanno modeste prospettive di miglioramento, poca formazione, tutele scarse”. La tutela dei giovani è anche il rafforzamento del Paese, che “investe ancora troppo poco in ricerca, ha un numero insufficiente di brevetti e perde troppi talenti per l’alto numero di giovani che emigrano all’estero”.
“Occupazione disagio per metà delle famiglie”. Un problema, quello occupazionale, che provoca, dice Monti, un “disagio direttamente o indirettamente a quasi la metà delle famiglie italiane”. “La crisi – continua – ha colpito con particolare durezza i lavoratori meno istruiti, i più giovani, quelli con contratti a termine, le donne”. Monti ha anche riservato passaggi sulle difficoltà delle imprese (“Risolvere il problema dei ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione”) e sul Meridione (”Valorizzare il potenziale di crescita inutilizzato del Mezzogiorno”).
“Evasione a livelli inaccettabili”. Sotto il profilo della pressione fiscale, nei giorni successivi alla mancata introduzione di sgravi fiscali attraverso il recupero dell’evasione, il presidente del Consiglio garantisce che “in futuro i proventi della lotta all’evasione fiscale dovranno essere utilizzati anche per ridurre le aliquote fiscali”. “A ragioni di equità risponde l’impegno per contrastare l’evasione che in Italia ha raggiunto livelli inaccettabili”. L’evasione è “concorrenza sleale tra imprese e un modo in cui alcuni cittadini disonesti provocano un danno ad altri cittadini, causando per tutti una pressione più elevata”. ”La fiscalità – prosegue Monti – è un altro tassello fondamentale della strategia per uscire dalla crisi e tornare alla crescita. Il sistema fiscale deve essere più flessibile, innovativo e capace di dare incentivi agli investimenti nei nuovi settori portatori di crescita. Le regole fiscali devono essere semplificate per rendere più facile la vita al cittadino-contribuente onesto”.
“La classi dirigente deve fare di più”. Monti proprio stamani aveva parlato durante la cerimonia, al Coni, di assegnazione dei collari d’oro al merito sportivo e dei diplomi d’onore: “Sono profondamente grato a tutti gli italiani per la consapevolezza con cui stanno affrontando questo momento difficile” ha detto. Un Monti in versione “motivatore”, dopo il lungo vertice di ieri sera con i leader dei partiti di maggioranza, Alfano (Pdl), Casini (Udc) e Bersani (Pd). Per restituire speranza al Paese, ha aggiunto il presidente del Consiglio, “è la classe dirigente a dovere fare di più: è l’impegno che condivido con tutti ed è un messaggio di speranza anche quello che voi donate agli italiani con le vostre imprese”. Monti ha poi ricordato l’anno appena trascorso, all’insegna dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia: “Durante tutto l’anno milioni di bandiere hanno sventolato dalle finestre delle case degli italiani e più volte ha risuonato l’inno di Mameli. La speranza è che anche nel 2012 il tricolore e l’inno di Mameli continuino a sventolare e risuonare nelle case degli italiani”.
Agli atleti dei Giochi: “Il Paese deve essere competitivo come voi”. Il capo del Governo, poi, è tornato sul passo indietro dell’esecutivo per quanto riguarda la candidatura olimpica di Roma. Stupefatto dall’accoglienza ricevuta nel salone d’onore del Coni dalle massime autorità sportive, Monti si è chiesto: “Quale sarebbe stata la vostra accoglienza se avessi accordato l’apporto finanziario a quella che, sicuramente, sarebbe stata la candidatura vincente” alle Olimpiadi 2016. Sempre per restare in tema ‘olimpico’, il professore ha sottolineato che “il Paese sta cercando di vivere la sua competizione per non essere guardato con disattenzione dal resto d’Europa, per non essere gradualmente emarginato dalla produzione e dagli scambi economici internazionali e per essere un paese che sempre di più si inserisce in una posizione centrale in Europa capace di creare lavoro per i giovani e di essere competitivo come siete stati competitivi voi”.
Il Fatto Quotidiano
Il governo presenta il Def. "La crisi esce dalla crisi, ma a fatica" e che il disagio occupazionale tocca metà delle famiglie italiane. La crescita non tornerà prima del 2013, ma l'evasione ha raggiunto "livelli inaccettabili". Ma il recupero servirà per abbassare le tasse“
Ci battiamo ogni giorno per continuare a evitare il drammatico destino come quello della Grecia”. Il governo ha oggi presentato il Documento economico e finanziario approvato dal consiglio dei ministri e il presidente del Consiglio Mario Monti ha usato queste parole. Prima ha parlato di vite drammaticamente interrotte e poi ha evocato direttamente il termine “suicidi”, aggiornandone il numero di quelli avvenuti nel Paese ellenico. Monti non si nasconde che “le conseguenze drammatiche della crisi” e disegna il drammatico quadro che “in Italia stiamo cercando di invertire, in condizioni molto difficili”. La crisi “sta imponendo un prezzo altissimo alle famiglie, ai giovani, ai lavoratori, alle imprese, e qualche volta porta ad esperienze che “si chiudono nella disperazione – ha aggiunto Monti – ma pensiamo a quale disperazione ci sarebbe stata con il default del debito sovrano”.
“E’ stato evitato uno shock distruttivo”, si legge nella relazione di Monti che accompagna il Def, ma “non possiamo aspettare che la tempesta passi”, perché la crisi potrebbe avere “un impatto duraturo sulla crescita” del Paese.
Secondo Monti l’Italia “ha subito un impatto più forte della crisi e ne esce ma con fatica”. Un periodo di grande difficoltà che “nasce da fattori esterni all’economia italiana e legati al quadro europeo internazionale, ma anche dal fatto che per lungo tempo non sono state affrontate debolezze strutturali di fondo della nostra economia”. “Il cuore del problema italiano – chiarisce il premier – è come tornare a crescere. Non c’è ragione per accettare che l’Italia sia condannata ad avere una crescita sotto la media dell’Eurozona da oltre dieci anni. In questo momento, la crescita non può venire da stimoli espansivi della spesa pubblica”. Crescita, secondo le previsioni del capo del governo, che non tornerà almeno fino al 2013. Quanto al prodotto interno lordo il Def indica da dicembre “un ulteriore deterioramento delle condizioni economiche: il Governo stima che il Pil nel 2012 si contrarrà di 1,2% per tornare positivo nel 2013 (+ 0,5%) e accelerare ulteriormente nel biennio successivo (1,0 e 1,2 rispettivamente)”.
Passera: “Fare di tutto perché la bolletta scenda”. Alle difficoltà dei cittadini pensa anche il ministro dello Sviluppo Corrado Passera: “Dobbiamo fare di tutto perché la bolletta smetta di crescere e vada a scendere: quello del gas, è un mercato da rendere molto più competitivo, dobbiamo lavorare su rigassificatori e gli stoccaggi. Abbiamo già separato Eni da Snam. C’è anche il grande tema delle rinnovabili: è un’area dove sono già impegnati 170 miliardi nei prossimi 20 anni. C’era da spostare l’enfasi verso filiere più interessanti per creare occupazione: abbiamo messo 60 mld per favorire crescita di questi settori. C’è inoltre molto di più da fare nel campo dell’efficienza energetica”.
Passera ha indicato anche le iniziative del governo per dare ossigeno alle imprese: “Sono al lavoro due bellissime taskforce: una è sulle start up. Nascere è difficile. Non c’è solo la società con 1 euro. Entro l’estate arriveranno misure che permettano di facilitare la nascita di nuove aziende di tipo innovativo. L’altra task force è sugli investimenti esteri per attrarre capitali. Ci saranno interventi in pochi mesi”.
Infine il prezzo della benzina. “Se ci sarà un calo del prezzo del petrolio dovrà riflettersi sul costo: valutiamo il meccanismo tra i prezzi di mercato e i prezzi alla pompa”. “Siccome sulle accise c’è stato unintervento molto forte – ha aggiunto – è possibile che quando parleremo di sgravi con la lotta all’evasione se ne discuta. Si valuterà se tornare parzialmente indietro”.
Def: “Debito verso la riduzione”. “L’Italia ha messo in sicurezza i conti pubblici – si legge nella relazione – e avrà nel 2013 un avanzo primario pari al 3,9%. Il debito è stato posto su un sentiero di riduzione progressiva e durevole. E’ uno sprint realizzato con un sforzo collettivo del Parlamento, delle parti sociali e di tutta la parte produttiva del Paese oltreché del governo. Ma molto resta da fare per risolvere ritardi accumulati negli anni e debolezze radicate”. Tra queste, promette, anche la revisione della spesa pubblica.
E’ necessario, quindi, “un graduale ma duraturo percorso di rientro”: una scelta obbligata per evitare al Paese di mettere a repentaglio la sua sicurezza economica anche se a costo di sacrifici pesanti per i cittadini, le famiglie e le imprese”. Sacrifici che passano anche dalle riforme sulle quali, precisa Monti, “occorre sgombrare il campo da qualche scetticismo: nel breve periodo comportano costi aggiuntivi, mentre i benefici si producono solo nel lungo e medio-lungo termine. Le riforme hanno sì bisogno di pazienza, ma poi pagano”.
Monti nella relazione traccia di nuovo il sentiero che il governo deve percorrere: “L’esperienza di questo governo nasce sotto il segno dell’urgenza di agire ma si fonda sulla consapevolezza che per superare la fase critica non è sufficiente guardare al breve termine. La fiammata dei premi al rischio sovrano che ha portato il Paese sull’orlo di una crisi drammatica non è una causa ma il sintomo di un malessere più profondo”.
“Il mercato del lavoro ha ingiustizie e disfunzioni”. Da qui l’urgenza di una riforma del lavoro, spiega Monti, per tamponare “la preoccupante crescita della disoccupazione e il basso livello di occupazione, in particolare di giovani e donne” e per modificare un mercato del lavoro “segnato da ingiustizie e disfunzioni”. Cambiare è necessario “per aiutare lavoratori e imprese ad affrontare una fase duratura di riorganizzazione di mutamento della specializzazione produttiva e per aggredire il problema drammatico dell’alta disoccupazione giovanile. E’ un mercato duale in cui alcuni, titolari di un contratto tempo indeterminato, godono di tutele elevate, altri con contratti precari hanno modeste prospettive di miglioramento, poca formazione, tutele scarse”. La tutela dei giovani è anche il rafforzamento del Paese, che “investe ancora troppo poco in ricerca, ha un numero insufficiente di brevetti e perde troppi talenti per l’alto numero di giovani che emigrano all’estero”.
“Occupazione disagio per metà delle famiglie”. Un problema, quello occupazionale, che provoca, dice Monti, un “disagio direttamente o indirettamente a quasi la metà delle famiglie italiane”. “La crisi – continua – ha colpito con particolare durezza i lavoratori meno istruiti, i più giovani, quelli con contratti a termine, le donne”. Monti ha anche riservato passaggi sulle difficoltà delle imprese (“Risolvere il problema dei ritardi dei pagamenti della Pubblica Amministrazione”) e sul Meridione (”Valorizzare il potenziale di crescita inutilizzato del Mezzogiorno”).
“Evasione a livelli inaccettabili”. Sotto il profilo della pressione fiscale, nei giorni successivi alla mancata introduzione di sgravi fiscali attraverso il recupero dell’evasione, il presidente del Consiglio garantisce che “in futuro i proventi della lotta all’evasione fiscale dovranno essere utilizzati anche per ridurre le aliquote fiscali”. “A ragioni di equità risponde l’impegno per contrastare l’evasione che in Italia ha raggiunto livelli inaccettabili”. L’evasione è “concorrenza sleale tra imprese e un modo in cui alcuni cittadini disonesti provocano un danno ad altri cittadini, causando per tutti una pressione più elevata”. ”La fiscalità – prosegue Monti – è un altro tassello fondamentale della strategia per uscire dalla crisi e tornare alla crescita. Il sistema fiscale deve essere più flessibile, innovativo e capace di dare incentivi agli investimenti nei nuovi settori portatori di crescita. Le regole fiscali devono essere semplificate per rendere più facile la vita al cittadino-contribuente onesto”.
“La classi dirigente deve fare di più”. Monti proprio stamani aveva parlato durante la cerimonia, al Coni, di assegnazione dei collari d’oro al merito sportivo e dei diplomi d’onore: “Sono profondamente grato a tutti gli italiani per la consapevolezza con cui stanno affrontando questo momento difficile” ha detto. Un Monti in versione “motivatore”, dopo il lungo vertice di ieri sera con i leader dei partiti di maggioranza, Alfano (Pdl), Casini (Udc) e Bersani (Pd). Per restituire speranza al Paese, ha aggiunto il presidente del Consiglio, “è la classe dirigente a dovere fare di più: è l’impegno che condivido con tutti ed è un messaggio di speranza anche quello che voi donate agli italiani con le vostre imprese”. Monti ha poi ricordato l’anno appena trascorso, all’insegna dei festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’unità d’Italia: “Durante tutto l’anno milioni di bandiere hanno sventolato dalle finestre delle case degli italiani e più volte ha risuonato l’inno di Mameli. La speranza è che anche nel 2012 il tricolore e l’inno di Mameli continuino a sventolare e risuonare nelle case degli italiani”.
Agli atleti dei Giochi: “Il Paese deve essere competitivo come voi”. Il capo del Governo, poi, è tornato sul passo indietro dell’esecutivo per quanto riguarda la candidatura olimpica di Roma. Stupefatto dall’accoglienza ricevuta nel salone d’onore del Coni dalle massime autorità sportive, Monti si è chiesto: “Quale sarebbe stata la vostra accoglienza se avessi accordato l’apporto finanziario a quella che, sicuramente, sarebbe stata la candidatura vincente” alle Olimpiadi 2016. Sempre per restare in tema ‘olimpico’, il professore ha sottolineato che “il Paese sta cercando di vivere la sua competizione per non essere guardato con disattenzione dal resto d’Europa, per non essere gradualmente emarginato dalla produzione e dagli scambi economici internazionali e per essere un paese che sempre di più si inserisce in una posizione centrale in Europa capace di creare lavoro per i giovani e di essere competitivo come siete stati competitivi voi”.
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Re: La Questione Monti
I commenti dei lettori de Il Fatto Quotidiano all’articolo precedente
Giuseppe Leone 6 ore ago
Probabilmente vivo su un altro pianeta...
Vedo gente incaxxata, disoccupati, aumento senza controllo dei beni di prima necessità, aziende che delocalizzano andando via dall' Italia, ricchi sempre più ricchi, politica sfacciatamente privilegiata, suicidi di imprenditori in difficoltà, imposte che aumentano vertiginosamente...
Cosa significa prova esemplare quando il sacrificio ti viene imposto da quella politica marcia e quella finanza che non pagano MAI dazio.
Mah
*****
Francesco Balli 5 ore ago in risposta a Giuseppe Leone
Monti e il suo governo infame e criminale sta perdendo consenso a rotta di collo: nel giro di pochi giorni ha penso il 10% della fiducia degli Italiani! La gente sta aprendo gli occhi e comincia a capire che la parola "equità" era solo uno spot, una barzelletta, e capisce che al governo c'è una banda di rapinatori delle persone perbene e dei poveracci mentre a monopoli, banche, super ricchi vengono chiesti a malapena pochi spiccioli. Caro Monti la tua arroganza e prosopopea ("gli Italiani maturi sono con me", ma come si permette!) non funziona più
*****
cinzia 2 ore ago in risposta a Francesco Balli
Vedo che dopo tante leggi ingiuste il popolo italiano reagisce...la folla sotto il parlamento che chiede giustizia sociale si fa sentire tutti giorni.....
invece noi non reagiamo ci mettono alla prova togliendoci, il lavoro , la casa e il pane, cos'altro ci devono fare per reagire non otterremo mai niente se ci limitiamo ad urlare la nostra indignazione solo su una tastiera
*****
MadchesterRaveON 1 ora ago in risposta a cinzia
Il problema è che non avete gli attributi e che la stragrande maggioranza degli Italiani è disinformato e ignorante. Io ho la sensazione che il passaggio dalla tastiera alle piazze non ci sarà mai. Siete un popolo strano, soffrite in milioni della sindrome di Stoccolma? Ma come fate a guardare ancora in faccia i vostri figli.
*****
scettico 1 ora ago in risposta a MadchesterRaveON
Italiani attenzione: dall'estero ci giudicano così
*****
Gianfranco1 1 ora ago in risposta a MadchesterRaveON
caro RAVE ecc. io ti sfido a seguirmi nella lotta cui accenn
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MadchesterRaveON 23 minuti ago in risposta a Gianfranco1
Io ci sarò se la lotta ci sarà.. mia moglie è Italiana, uno dei miei due figli è nato in Italia. Ma non si muove niente, i vostri connazionali si suicidano, molti di voi non arrivano a fine mese, come potete rimanere impassibili, quì parlando con tanti miei amici Inglesi, con tanti Italiani ( tanti ragazzi giovani sono arrivati negli ultimi mesi per lavorare) ci domandiamo tutti la stessa cosa. Sapete chi è Monti, cosa vi sta facendo e sotto i vostri occhi, la scusa "stiamo ancora troppo bene" con me non funziona. Siete tutti ricchi sfondati? non mi...
mostra altro
*****
Gaio Telesino Ponzio 1 ora ago in risposta a Gaio Telesino Ponzio
...eppoi, scusa, abbiamo tirato monetine a Craxi , esiliandolo, vuoi che non possiamo prendere a calci nel sedere chi ci ha governato male.... rubando ??
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cinzia 1 ora ago in risposta a Gaio Telesino Ponzio
Mi dispiace contraddirti ma noi chi ci ruba lo premiamo alle elezioni 20anni di mr B li abbiamo già dimenticati e i programmi di maria de filippi e ballando con le stelle, i pacchi ecc continuano ad essere trasmessi ed a catturare e formare migliaia di allocchi, il calcio viene seguito come fossero partite vere. Subire e diventare idioti ci piace.
*****
mosquito 1 ora ago in risposta a cinzia
ripristinare la ghigliotttina amputando mani braccia e testa ai ladrimalaffarosi nullafacenti della criminalpolitik
Giuseppe Leone 6 ore ago
Probabilmente vivo su un altro pianeta...
Vedo gente incaxxata, disoccupati, aumento senza controllo dei beni di prima necessità, aziende che delocalizzano andando via dall' Italia, ricchi sempre più ricchi, politica sfacciatamente privilegiata, suicidi di imprenditori in difficoltà, imposte che aumentano vertiginosamente...
Cosa significa prova esemplare quando il sacrificio ti viene imposto da quella politica marcia e quella finanza che non pagano MAI dazio.
Mah
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Francesco Balli 5 ore ago in risposta a Giuseppe Leone
Monti e il suo governo infame e criminale sta perdendo consenso a rotta di collo: nel giro di pochi giorni ha penso il 10% della fiducia degli Italiani! La gente sta aprendo gli occhi e comincia a capire che la parola "equità" era solo uno spot, una barzelletta, e capisce che al governo c'è una banda di rapinatori delle persone perbene e dei poveracci mentre a monopoli, banche, super ricchi vengono chiesti a malapena pochi spiccioli. Caro Monti la tua arroganza e prosopopea ("gli Italiani maturi sono con me", ma come si permette!) non funziona più
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cinzia 2 ore ago in risposta a Francesco Balli
Vedo che dopo tante leggi ingiuste il popolo italiano reagisce...la folla sotto il parlamento che chiede giustizia sociale si fa sentire tutti giorni.....
invece noi non reagiamo ci mettono alla prova togliendoci, il lavoro , la casa e il pane, cos'altro ci devono fare per reagire non otterremo mai niente se ci limitiamo ad urlare la nostra indignazione solo su una tastiera
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MadchesterRaveON 1 ora ago in risposta a cinzia
Il problema è che non avete gli attributi e che la stragrande maggioranza degli Italiani è disinformato e ignorante. Io ho la sensazione che il passaggio dalla tastiera alle piazze non ci sarà mai. Siete un popolo strano, soffrite in milioni della sindrome di Stoccolma? Ma come fate a guardare ancora in faccia i vostri figli.
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scettico 1 ora ago in risposta a MadchesterRaveON
Italiani attenzione: dall'estero ci giudicano così
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Gianfranco1 1 ora ago in risposta a MadchesterRaveON
caro RAVE ecc. io ti sfido a seguirmi nella lotta cui accenn
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MadchesterRaveON 23 minuti ago in risposta a Gianfranco1
Io ci sarò se la lotta ci sarà.. mia moglie è Italiana, uno dei miei due figli è nato in Italia. Ma non si muove niente, i vostri connazionali si suicidano, molti di voi non arrivano a fine mese, come potete rimanere impassibili, quì parlando con tanti miei amici Inglesi, con tanti Italiani ( tanti ragazzi giovani sono arrivati negli ultimi mesi per lavorare) ci domandiamo tutti la stessa cosa. Sapete chi è Monti, cosa vi sta facendo e sotto i vostri occhi, la scusa "stiamo ancora troppo bene" con me non funziona. Siete tutti ricchi sfondati? non mi...
mostra altro
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Gaio Telesino Ponzio 1 ora ago in risposta a Gaio Telesino Ponzio
...eppoi, scusa, abbiamo tirato monetine a Craxi , esiliandolo, vuoi che non possiamo prendere a calci nel sedere chi ci ha governato male.... rubando ??
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cinzia 1 ora ago in risposta a Gaio Telesino Ponzio
Mi dispiace contraddirti ma noi chi ci ruba lo premiamo alle elezioni 20anni di mr B li abbiamo già dimenticati e i programmi di maria de filippi e ballando con le stelle, i pacchi ecc continuano ad essere trasmessi ed a catturare e formare migliaia di allocchi, il calcio viene seguito come fossero partite vere. Subire e diventare idioti ci piace.
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mosquito 1 ora ago in risposta a cinzia
ripristinare la ghigliotttina amputando mani braccia e testa ai ladrimalaffarosi nullafacenti della criminalpolitik
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Re: La Questione Monti
Csc: “Disoccupazione continuerà a crescere”.
Istat: “A febbraio edilizia giù 20,3%”
Dal centro studi degli industriali un messaggio chiaro per il governo: "Perdita dei posti di lavoro rimarrà perché permarranno le condizioni che l'hanno causata". Per Unioncamere sono 26mila le attività produttive perse nel solo primo trimestre dell'anno”La brusca impennata della disoccupazione italiana proseguirà perché permarranno le condizioni che l’hanno causata”. E’ lo scenario prospettato nell’ultima analisi mensile dal Centro studi di Confindustria, secondo cui le “perdite di posti di lavoro che si coniugano alla maggiore ricerca di impiego per compensare la caduta del reddito reale”. Non solo. Per gli industriali, infatti, “lo scenario globale è di crescita, rivista un pò all’insù, ma con enorme incertezza, segnali spesso contradditori e dinamiche molto differenziate. Tra le incognite ci sono tempi e modi di rientro degli enormi deficit e debiti pubblici, aggravati dall’invecchiamento della popolazione, in alcuni dei maggiori paesi avanzati”.
Cattive notizie, inoltre, arrivano anche dall’edilizia A febbraio 2012 la produzione nelle costruzioni è crollata del 20,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2011. Lo comunica l’Istat, precisando che il dato corretto per il calendario mostra un calo ancora peggiore, pari a -23 per cento. Ma il comparto edile è solo uno dei tanti a soffrire della frenata dell’economia. Nel primo trimestre del 2012, si è allargata la forbice della vitalità delle imprese tra chi sceglie di entrare sul mercato creando una nuova attività (sono stati in 120.278 tra gennaio e marzo) e chi, al contrario, ne è uscito (in tutto, 146.368). In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2011, le iscrizioni sono diminuite di 5mila unità mentre le cessazioni sono aumentate di ben 12mila unità, con il risultato di un saldo del periodo pari a -26.090 imprese. Praticamente il triplo in meno rispetto ai primi tre mesi del 2011.Questo il quadro dipinto stamani dal presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello. “La riduzione del numero delle imprese in Italia è dovuta per oltre la metà al calo di 13.335 unità registrare in agricoltura” afferma la Coldiretti.
Tornando alla nota dell’Istat, inoltre, a febbraio scorso l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è diminuito, rispetto a gennaio 2012, del 9,9 per cento. Nella media del trimestre dicembre-febbraio l’indice è sceso del 6,3 per cento rispetto al trimestre precedente. L’indice corretto per gli effetti di calendario a febbraio 2012 ha registrato una diminuzione del 23 per cento rispetto allo stesso mese del 2011 (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2011). Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è diminuita del 17,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’indice grezzo ha segnato infine un calo tendenziale del 20,3 per cento rispetto a febbraio del 2011. Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è diminuita del 14,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Seppur in una congiuntura da tempo negativa, la produzione del settore costruzioni ha mostrato a febbraio un netto peggioramento rispetto ai mesi precedenti. A gennaio il calo tendenziale grezzo era stato infatti del 7,4 per cento e a dicembre del 6,7 per cento.
Il Fatto Qutodiano
Istat: “A febbraio edilizia giù 20,3%”
Dal centro studi degli industriali un messaggio chiaro per il governo: "Perdita dei posti di lavoro rimarrà perché permarranno le condizioni che l'hanno causata". Per Unioncamere sono 26mila le attività produttive perse nel solo primo trimestre dell'anno”La brusca impennata della disoccupazione italiana proseguirà perché permarranno le condizioni che l’hanno causata”. E’ lo scenario prospettato nell’ultima analisi mensile dal Centro studi di Confindustria, secondo cui le “perdite di posti di lavoro che si coniugano alla maggiore ricerca di impiego per compensare la caduta del reddito reale”. Non solo. Per gli industriali, infatti, “lo scenario globale è di crescita, rivista un pò all’insù, ma con enorme incertezza, segnali spesso contradditori e dinamiche molto differenziate. Tra le incognite ci sono tempi e modi di rientro degli enormi deficit e debiti pubblici, aggravati dall’invecchiamento della popolazione, in alcuni dei maggiori paesi avanzati”.
Cattive notizie, inoltre, arrivano anche dall’edilizia A febbraio 2012 la produzione nelle costruzioni è crollata del 20,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2011. Lo comunica l’Istat, precisando che il dato corretto per il calendario mostra un calo ancora peggiore, pari a -23 per cento. Ma il comparto edile è solo uno dei tanti a soffrire della frenata dell’economia. Nel primo trimestre del 2012, si è allargata la forbice della vitalità delle imprese tra chi sceglie di entrare sul mercato creando una nuova attività (sono stati in 120.278 tra gennaio e marzo) e chi, al contrario, ne è uscito (in tutto, 146.368). In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2011, le iscrizioni sono diminuite di 5mila unità mentre le cessazioni sono aumentate di ben 12mila unità, con il risultato di un saldo del periodo pari a -26.090 imprese. Praticamente il triplo in meno rispetto ai primi tre mesi del 2011.Questo il quadro dipinto stamani dal presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello. “La riduzione del numero delle imprese in Italia è dovuta per oltre la metà al calo di 13.335 unità registrare in agricoltura” afferma la Coldiretti.
Tornando alla nota dell’Istat, inoltre, a febbraio scorso l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è diminuito, rispetto a gennaio 2012, del 9,9 per cento. Nella media del trimestre dicembre-febbraio l’indice è sceso del 6,3 per cento rispetto al trimestre precedente. L’indice corretto per gli effetti di calendario a febbraio 2012 ha registrato una diminuzione del 23 per cento rispetto allo stesso mese del 2011 (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2011). Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è diminuita del 17,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’indice grezzo ha segnato infine un calo tendenziale del 20,3 per cento rispetto a febbraio del 2011. Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è diminuita del 14,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Seppur in una congiuntura da tempo negativa, la produzione del settore costruzioni ha mostrato a febbraio un netto peggioramento rispetto ai mesi precedenti. A gennaio il calo tendenziale grezzo era stato infatti del 7,4 per cento e a dicembre del 6,7 per cento.
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Re: La Questione Monti
Csc: “Disoccupazione continuerà a crescere”.
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Dal centro studi degli industriali un messaggio chiaro per il governo: "Perdita dei posti di lavoro rimarrà perché permarranno le condizioni che l'hanno causata". Per Unioncamere sono 26mila le attività produttive perse nel solo primo trimestre dell'anno”La brusca impennata della disoccupazione italiana proseguirà perché permarranno le condizioni che l’hanno causata”. E’ lo scenario prospettato nell’ultima analisi mensile dal Centro studi di Confindustria, secondo cui le “perdite di posti di lavoro che si coniugano alla maggiore ricerca di impiego per compensare la caduta del reddito reale”. Non solo. Per gli industriali, infatti, “lo scenario globale è di crescita, rivista un pò all’insù, ma con enorme incertezza, segnali spesso contradditori e dinamiche molto differenziate. Tra le incognite ci sono tempi e modi di rientro degli enormi deficit e debiti pubblici, aggravati dall’invecchiamento della popolazione, in alcuni dei maggiori paesi avanzati”.
Cattive notizie, inoltre, arrivano anche dall’edilizia A febbraio 2012 la produzione nelle costruzioni è crollata del 20,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2011. Lo comunica l’Istat, precisando che il dato corretto per il calendario mostra un calo ancora peggiore, pari a -23 per cento. Ma il comparto edile è solo uno dei tanti a soffrire della frenata dell’economia. Nel primo trimestre del 2012, si è allargata la forbice della vitalità delle imprese tra chi sceglie di entrare sul mercato creando una nuova attività (sono stati in 120.278 tra gennaio e marzo) e chi, al contrario, ne è uscito (in tutto, 146.368). In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2011, le iscrizioni sono diminuite di 5mila unità mentre le cessazioni sono aumentate di ben 12mila unità, con il risultato di un saldo del periodo pari a -26.090 imprese. Praticamente il triplo in meno rispetto ai primi tre mesi del 2011.Questo il quadro dipinto stamani dal presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello. “La riduzione del numero delle imprese in Italia è dovuta per oltre la metà al calo di 13.335 unità registrare in agricoltura” afferma la Coldiretti.
Tornando alla nota dell’Istat, inoltre, a febbraio scorso l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è diminuito, rispetto a gennaio 2012, del 9,9 per cento. Nella media del trimestre dicembre-febbraio l’indice è sceso del 6,3 per cento rispetto al trimestre precedente. L’indice corretto per gli effetti di calendario a febbraio 2012 ha registrato una diminuzione del 23 per cento rispetto allo stesso mese del 2011 (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2011). Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è diminuita del 17,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’indice grezzo ha segnato infine un calo tendenziale del 20,3 per cento rispetto a febbraio del 2011. Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è diminuita del 14,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Seppur in una congiuntura da tempo negativa, la produzione del settore costruzioni ha mostrato a febbraio un netto peggioramento rispetto ai mesi precedenti. A gennaio il calo tendenziale grezzo era stato infatti del 7,4 per cento e a dicembre del 6,7 per cento.
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Istat: “A febbraio edilizia giù 20,3%”
Dal centro studi degli industriali un messaggio chiaro per il governo: "Perdita dei posti di lavoro rimarrà perché permarranno le condizioni che l'hanno causata". Per Unioncamere sono 26mila le attività produttive perse nel solo primo trimestre dell'anno”La brusca impennata della disoccupazione italiana proseguirà perché permarranno le condizioni che l’hanno causata”. E’ lo scenario prospettato nell’ultima analisi mensile dal Centro studi di Confindustria, secondo cui le “perdite di posti di lavoro che si coniugano alla maggiore ricerca di impiego per compensare la caduta del reddito reale”. Non solo. Per gli industriali, infatti, “lo scenario globale è di crescita, rivista un pò all’insù, ma con enorme incertezza, segnali spesso contradditori e dinamiche molto differenziate. Tra le incognite ci sono tempi e modi di rientro degli enormi deficit e debiti pubblici, aggravati dall’invecchiamento della popolazione, in alcuni dei maggiori paesi avanzati”.
Cattive notizie, inoltre, arrivano anche dall’edilizia A febbraio 2012 la produzione nelle costruzioni è crollata del 20,3 per cento rispetto allo stesso mese del 2011. Lo comunica l’Istat, precisando che il dato corretto per il calendario mostra un calo ancora peggiore, pari a -23 per cento. Ma il comparto edile è solo uno dei tanti a soffrire della frenata dell’economia. Nel primo trimestre del 2012, si è allargata la forbice della vitalità delle imprese tra chi sceglie di entrare sul mercato creando una nuova attività (sono stati in 120.278 tra gennaio e marzo) e chi, al contrario, ne è uscito (in tutto, 146.368). In particolare, rispetto allo stesso periodo del 2011, le iscrizioni sono diminuite di 5mila unità mentre le cessazioni sono aumentate di ben 12mila unità, con il risultato di un saldo del periodo pari a -26.090 imprese. Praticamente il triplo in meno rispetto ai primi tre mesi del 2011.Questo il quadro dipinto stamani dal presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello. “La riduzione del numero delle imprese in Italia è dovuta per oltre la metà al calo di 13.335 unità registrare in agricoltura” afferma la Coldiretti.
Tornando alla nota dell’Istat, inoltre, a febbraio scorso l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è diminuito, rispetto a gennaio 2012, del 9,9 per cento. Nella media del trimestre dicembre-febbraio l’indice è sceso del 6,3 per cento rispetto al trimestre precedente. L’indice corretto per gli effetti di calendario a febbraio 2012 ha registrato una diminuzione del 23 per cento rispetto allo stesso mese del 2011 (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 20 di febbraio 2011). Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è diminuita del 17,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’indice grezzo ha segnato infine un calo tendenziale del 20,3 per cento rispetto a febbraio del 2011. Nella media dei primi due mesi dell’anno la produzione è diminuita del 14,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Seppur in una congiuntura da tempo negativa, la produzione del settore costruzioni ha mostrato a febbraio un netto peggioramento rispetto ai mesi precedenti. A gennaio il calo tendenziale grezzo era stato infatti del 7,4 per cento e a dicembre del 6,7 per cento.
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Re: La Questione Monti
Crisi: Camusso, i problemi veri sono la crescita e il fisco.
Basta rinvii.
Il Segretario Generale della CGIL, parlando a Firenze a margine del convegno "L'Italia di mezzo",
denuncia i mancati interventi sulla crescita e la giustizia fiscale.
"Continua ad esserci l'idea che si interviene su qualunque cosa ma non si danno mai risposte al lavoro e quindi non si danno risposte alla crescita".
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18881
--------------------------------------------
come non c'è crescita???
è cresciuta la benzina, i suicidi, l'età pensionabile, la disoccupazione,gli esodati,gli utili delle banche,la miseria ,le tasse,l'IMU,le utenze ,l'autostrada,le sigarette...
Basta rinvii.
Il Segretario Generale della CGIL, parlando a Firenze a margine del convegno "L'Italia di mezzo",
denuncia i mancati interventi sulla crescita e la giustizia fiscale.
"Continua ad esserci l'idea che si interviene su qualunque cosa ma non si danno mai risposte al lavoro e quindi non si danno risposte alla crescita".
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18881
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come non c'è crescita???
è cresciuta la benzina, i suicidi, l'età pensionabile, la disoccupazione,gli esodati,gli utili delle banche,la miseria ,le tasse,l'IMU,le utenze ,l'autostrada,le sigarette...
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Re: La Questione Monti
Tg3 - Ore 19,00
Sangalli (Confcommercio) : L'aumento dell'Iva comporterà una riduzione di 36 miliardi nei consumi
Sangalli (Confcommercio) : L'aumento dell'Iva comporterà una riduzione di 36 miliardi nei consumi
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Re: La Questione Monti
Il commento dei lettori dell’Corriere all’articolo delle dichiarazioni di Monti. De Bortoli che sostiene una certa area sembra destinato a ingoiare “Bocconi” amari leggendo i vari pareri :
Montimario e' ora entrato in politica
18.04|19:31 amfamf
e ha cominciato a dimenticare quel che ha detto la settimana prima.. Non avevamo gia' evitato di finire come la Grecia? Non dovevamo aver gia' intrapreso la crescita gloriosa grazie ai grandi provvedimenti (taxi, farmacie, professionisti..) che il Governo ci ha donato? Che buffonata sarebbe una crescita del 2,4 % in otto anni? (Equivale al 2,97 PER MILLE all'anno!). Peccato che quest'anno saremo in recessione (piu' o meno MENO 4 PERCENTO). Montimario ci promette quindi una crescita del 6,4 % in sette anni, ovvero lo 0,89 % all'anno. Abbiamo proprio fatto bene a chiamare al potere questa cricca di sapientoni!!
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Che tristezza questo Monti
18.04|19:28 né-destra-né-sinistra
.... pretende pure di fare accettare come giusto e accettabile che ormai i paesi debbano essere alla mercé dei mercati... che poi i mercati sono manovrati da pochi burattinai. E' una dittatura ma ancora pochi lo capiscono. E allora, avanti verso l' abisso.
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SARAMAGO AVEVA VISTO GIUSTO
18.04|19:27 argentovivo
Nel suo libro"Il quaderno" del 2009 aveva paragonato questa crisi mondiale ad un crimine contro l'umanità e che i responsabili sono impuniti. Oggi il popolo soffre in tutto il mondo: disoccupazione, corruzione, suicidi, stipendi da fame, ricchezza concentrata in poche mani... Nello stesso libro scrive."...il Mercato è lo strumentto per eccellenza dell'autentico, unico e indiscutibile potere, il potere economico e finanziario mondiale, che non è democratico perchè non è stato eletto dal popolo, che non è democratico perchè non è retto dal popolo, che infine non è democratico perchè NON MIRA ALLA FELICITA'DEL POPOLO".
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E C'ERA BISOGNO DI MONTI?
18.04|19:27 compagno sovietico
Per dire che il governo lavora per evitare la fine della grecia non c'era bisogno di Monti.La domanda sorge spontanea:ma Monti non era quello che aveva ristabilito la rispettibalità dell'Italia?Tuttgo quello che dicono le irrispettabili autorità sono strumentali a che gli italiani abbaino paura del domani.Io non credo in Monti credo nella capacità degli Italiani di adeguarsi a tutte le situazioni e risorgere onti o non Monti.Oggi il nostro presidente compagnuccio firma tutti i decreti legge. Vi ricordate che rimproverava continuamente il passato governo perchè andava avanti a decreti legge.Non firmò nemmeno queloo che il Monti ha presentato dopo e appropvato con Monti. Vergopgna
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@lettore2177342; ho parlato della speranza, per il futuro; finche la Grecia costa di più della
18.04|19:26 deutscheeiche
Bulgaria e della turchia non sarà niente da fare; ma presto arriveremo a questi livelli.
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@ Lettore_2177342
18.04|19:22 Lettore_721733
Riesce a spiegare come mai Monti non attacca gli enti inutili, le spese clientelari dei ministeri, i benefit dei politici e dei dirigenti statali, l'oligarchia bancaria che prende e non dà, e tutto ciò che è la palla al piede degli italiani? Solo tasse? Solo aumento Iva? Solo accise sulla benzina? Solo Imu sulla prima casa? Solo mano libera a comuni e regioni alle addizionali Irpef? La gente comune le cose che succedono le guarda, eccome. Lei sembra di no! Ha una barca di soldi per cui tutto questo le va bene oppure non vive da noi?
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costi quel che costi
18.04|19:22 signoralalla
I mandanti ABC hanno incaricato il sicario Monti (& C.-fedelissimi) di fare lavoro sporco. La colpa è, ovviamente, dei precedenti governi se siamo sull'orlo del baratro. Non si può incolpare Monti di ciò che fa: la responsabilità è sempre di chi lo lascia fare (A, B & C), i quali, nel lungo colloquio preliminare di "inciuciamento & intrallazzamenti " a porte chiuse, devono aver tramato pure di approfittare di questa latitanza per far fuori gli altri partiti,portando a galla le malefatte dei dirigenti leghisti (malefatte che sono state scoperte anche da altre parti, mi pare) e, impossibilitati a far fuori IDV nello stesso modo (a quanto pare i suoi bilanci sono assolutamente in ordine),li hanno fatto sparire "fisicamente" (chi li vede più in televisione, se non per qualche secondo). Ormai è ovvio. Si sono scordati di Grillo forse pensando che gli italiani ne avessero avuto abbastanza di comicità al potere. A quanto pare, anche lì si sbagliavano.
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@XiaoWei !!!!!!!!
18.04|19:26 Lettore_2177342
mi rogo il fegato a leggere tante stupidita'... Lei ha per caso la soluzione in mano? Soluzione politica? Guardi non la voglio neanche sapere...e grazie a gente come lei che l'Italia si ritrova nel baratro...
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La credibilità di Monti......
18.04|19:20 XiaoWei
Se per gli stranieri Monti va bene ed è credibile...allora per carità dobbiamo allinearci alle loro posizioni! Come si fa a dire che Monti ha credibilità! Ma non ci rendiamo conto che siamo noi italiani a dover valutare il suo operato mica gli stranieri? E a tal proposito, come si fa a considerare credibile un governo che compra cacciabombardieri, mantiene i privilei mentre aumenta tutti i generi di tasse, bollette sui poveri italiani? Come si fa ad ignorare che l'unica pensata del genio di Monti sia quella di aumentare le tasse ignorando la situazione di migliaia di imprese che chiudono? E noi dobbiamo considerarlo credibile perchè gli stranieri lo fanno?
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Il novissimo "Libro dei sogni", con illustrazioni d' epoca
18.04|19:07 fa___en
Ho letto il DEF. Che dire a proposito? Nell' ambito della categoria di lavoro cui appartengo noi chiamiamo questi documenti "Libro dei sogni". --- Per inciso, appartengo ad una categoria di lavoratori abituata a progettare, e poi realizzare.
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Ci battiamo per non fare la fine della Grecia!!!!!
18.04|18:58 marzia88
Con queste parole egregio Professor Monti lei ci dice chiaramente che la sua manovra "Salva Italia" è stata un enorme flop. Questo governo di tecnici ha solo colpito i ceti medio bassi ma i signori i veri ricchi se la stanno ridendo a partire dai nostri politici, dai banchieri, petrolieri e tutte le varie lobby che stanno dietro la politica. VERGOGNA signori professori avete sbagliato ed è ora che corriate ai ripari tagliando, tagliando e ancora tagliando tutti i privilegi della politica, gli stipendi milionari dei dirigenti pubblici e tutti gli sprechi dello stato, altrimenti veramente faremo la fine della Grecia. Ed i signori politici Alfano, Bersani e Casini inizino a comportarsi seriamente e rinuncino al finanziamento pubblico per i loro partiti.
*****
Madre mia
18.04|18:57 Lettore_2177342
che il Signore ci aiuti...povera Italia, nel vero senso della parola... Una nazione ed un popolo orgoglioso, con capacita' uniche al mondo per fantasia, inventiva, genialità, stile e gusto sull'orlo del baratro...mi viene da piangere...sono triste. "La Germania colloca 4,2 miliardi in bond tedeschi a 2 anni. Rendimento allo 0,25%, minimo storico" (il sole 24 ore) ---Queste sono le notizie da paura !!!!!
*****
Vorrei tanto credere
18.04|18:53 Lettore_2586242
Vi è sfiducia nelle parole di chiunque stia al governo, ormai. Semplicemente: non riusciamo più ad andare avanti. Abbiamo bisogno di una leadership forte che veramente lavori per tutti: ce ne renderemo conto quando ciò avverrà e lavoreremo per il successo.
*****
Agli illusi che dicono che Monti ci porta fuori dal baratro.
18.04|18:51 Lettore_721733
Pagherete altre tasse e poi ancora altre tasse, fino alla paralisi dei consumi ed al fallimento della nazione. Napolitano l'ha messo lì (ed al senato a vita) con lo scopo di rastrellare denaro ma non fermare il fiume di spese inutili sulle quali campano 15 milioni di sanguisughe Tutti amici e amici degli amici), che se la passano da re senza lavorare. Gli altri si impicchino pure, pensione risparmiata.
E’ un fiume in piena quello che si legge nei commenti del Corriere
Ce ne sono altre 14 pagine.
http://www.corriere.it/dilatua/Primo_Pi ... full.shtml
Montimario e' ora entrato in politica
18.04|19:31 amfamf
e ha cominciato a dimenticare quel che ha detto la settimana prima.. Non avevamo gia' evitato di finire come la Grecia? Non dovevamo aver gia' intrapreso la crescita gloriosa grazie ai grandi provvedimenti (taxi, farmacie, professionisti..) che il Governo ci ha donato? Che buffonata sarebbe una crescita del 2,4 % in otto anni? (Equivale al 2,97 PER MILLE all'anno!). Peccato che quest'anno saremo in recessione (piu' o meno MENO 4 PERCENTO). Montimario ci promette quindi una crescita del 6,4 % in sette anni, ovvero lo 0,89 % all'anno. Abbiamo proprio fatto bene a chiamare al potere questa cricca di sapientoni!!
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Che tristezza questo Monti
18.04|19:28 né-destra-né-sinistra
.... pretende pure di fare accettare come giusto e accettabile che ormai i paesi debbano essere alla mercé dei mercati... che poi i mercati sono manovrati da pochi burattinai. E' una dittatura ma ancora pochi lo capiscono. E allora, avanti verso l' abisso.
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SARAMAGO AVEVA VISTO GIUSTO
18.04|19:27 argentovivo
Nel suo libro"Il quaderno" del 2009 aveva paragonato questa crisi mondiale ad un crimine contro l'umanità e che i responsabili sono impuniti. Oggi il popolo soffre in tutto il mondo: disoccupazione, corruzione, suicidi, stipendi da fame, ricchezza concentrata in poche mani... Nello stesso libro scrive."...il Mercato è lo strumentto per eccellenza dell'autentico, unico e indiscutibile potere, il potere economico e finanziario mondiale, che non è democratico perchè non è stato eletto dal popolo, che non è democratico perchè non è retto dal popolo, che infine non è democratico perchè NON MIRA ALLA FELICITA'DEL POPOLO".
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E C'ERA BISOGNO DI MONTI?
18.04|19:27 compagno sovietico
Per dire che il governo lavora per evitare la fine della grecia non c'era bisogno di Monti.La domanda sorge spontanea:ma Monti non era quello che aveva ristabilito la rispettibalità dell'Italia?Tuttgo quello che dicono le irrispettabili autorità sono strumentali a che gli italiani abbaino paura del domani.Io non credo in Monti credo nella capacità degli Italiani di adeguarsi a tutte le situazioni e risorgere onti o non Monti.Oggi il nostro presidente compagnuccio firma tutti i decreti legge. Vi ricordate che rimproverava continuamente il passato governo perchè andava avanti a decreti legge.Non firmò nemmeno queloo che il Monti ha presentato dopo e appropvato con Monti. Vergopgna
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@lettore2177342; ho parlato della speranza, per il futuro; finche la Grecia costa di più della
18.04|19:26 deutscheeiche
Bulgaria e della turchia non sarà niente da fare; ma presto arriveremo a questi livelli.
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@ Lettore_2177342
18.04|19:22 Lettore_721733
Riesce a spiegare come mai Monti non attacca gli enti inutili, le spese clientelari dei ministeri, i benefit dei politici e dei dirigenti statali, l'oligarchia bancaria che prende e non dà, e tutto ciò che è la palla al piede degli italiani? Solo tasse? Solo aumento Iva? Solo accise sulla benzina? Solo Imu sulla prima casa? Solo mano libera a comuni e regioni alle addizionali Irpef? La gente comune le cose che succedono le guarda, eccome. Lei sembra di no! Ha una barca di soldi per cui tutto questo le va bene oppure non vive da noi?
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costi quel che costi
18.04|19:22 signoralalla
I mandanti ABC hanno incaricato il sicario Monti (& C.-fedelissimi) di fare lavoro sporco. La colpa è, ovviamente, dei precedenti governi se siamo sull'orlo del baratro. Non si può incolpare Monti di ciò che fa: la responsabilità è sempre di chi lo lascia fare (A, B & C), i quali, nel lungo colloquio preliminare di "inciuciamento & intrallazzamenti " a porte chiuse, devono aver tramato pure di approfittare di questa latitanza per far fuori gli altri partiti,portando a galla le malefatte dei dirigenti leghisti (malefatte che sono state scoperte anche da altre parti, mi pare) e, impossibilitati a far fuori IDV nello stesso modo (a quanto pare i suoi bilanci sono assolutamente in ordine),li hanno fatto sparire "fisicamente" (chi li vede più in televisione, se non per qualche secondo). Ormai è ovvio. Si sono scordati di Grillo forse pensando che gli italiani ne avessero avuto abbastanza di comicità al potere. A quanto pare, anche lì si sbagliavano.
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@XiaoWei !!!!!!!!
18.04|19:26 Lettore_2177342
mi rogo il fegato a leggere tante stupidita'... Lei ha per caso la soluzione in mano? Soluzione politica? Guardi non la voglio neanche sapere...e grazie a gente come lei che l'Italia si ritrova nel baratro...
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La credibilità di Monti......
18.04|19:20 XiaoWei
Se per gli stranieri Monti va bene ed è credibile...allora per carità dobbiamo allinearci alle loro posizioni! Come si fa a dire che Monti ha credibilità! Ma non ci rendiamo conto che siamo noi italiani a dover valutare il suo operato mica gli stranieri? E a tal proposito, come si fa a considerare credibile un governo che compra cacciabombardieri, mantiene i privilei mentre aumenta tutti i generi di tasse, bollette sui poveri italiani? Come si fa ad ignorare che l'unica pensata del genio di Monti sia quella di aumentare le tasse ignorando la situazione di migliaia di imprese che chiudono? E noi dobbiamo considerarlo credibile perchè gli stranieri lo fanno?
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Il novissimo "Libro dei sogni", con illustrazioni d' epoca
18.04|19:07 fa___en
Ho letto il DEF. Che dire a proposito? Nell' ambito della categoria di lavoro cui appartengo noi chiamiamo questi documenti "Libro dei sogni". --- Per inciso, appartengo ad una categoria di lavoratori abituata a progettare, e poi realizzare.
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Ci battiamo per non fare la fine della Grecia!!!!!
18.04|18:58 marzia88
Con queste parole egregio Professor Monti lei ci dice chiaramente che la sua manovra "Salva Italia" è stata un enorme flop. Questo governo di tecnici ha solo colpito i ceti medio bassi ma i signori i veri ricchi se la stanno ridendo a partire dai nostri politici, dai banchieri, petrolieri e tutte le varie lobby che stanno dietro la politica. VERGOGNA signori professori avete sbagliato ed è ora che corriate ai ripari tagliando, tagliando e ancora tagliando tutti i privilegi della politica, gli stipendi milionari dei dirigenti pubblici e tutti gli sprechi dello stato, altrimenti veramente faremo la fine della Grecia. Ed i signori politici Alfano, Bersani e Casini inizino a comportarsi seriamente e rinuncino al finanziamento pubblico per i loro partiti.
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Madre mia
18.04|18:57 Lettore_2177342
che il Signore ci aiuti...povera Italia, nel vero senso della parola... Una nazione ed un popolo orgoglioso, con capacita' uniche al mondo per fantasia, inventiva, genialità, stile e gusto sull'orlo del baratro...mi viene da piangere...sono triste. "La Germania colloca 4,2 miliardi in bond tedeschi a 2 anni. Rendimento allo 0,25%, minimo storico" (il sole 24 ore) ---Queste sono le notizie da paura !!!!!
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Vorrei tanto credere
18.04|18:53 Lettore_2586242
Vi è sfiducia nelle parole di chiunque stia al governo, ormai. Semplicemente: non riusciamo più ad andare avanti. Abbiamo bisogno di una leadership forte che veramente lavori per tutti: ce ne renderemo conto quando ciò avverrà e lavoreremo per il successo.
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Agli illusi che dicono che Monti ci porta fuori dal baratro.
18.04|18:51 Lettore_721733
Pagherete altre tasse e poi ancora altre tasse, fino alla paralisi dei consumi ed al fallimento della nazione. Napolitano l'ha messo lì (ed al senato a vita) con lo scopo di rastrellare denaro ma non fermare il fiume di spese inutili sulle quali campano 15 milioni di sanguisughe Tutti amici e amici degli amici), che se la passano da re senza lavorare. Gli altri si impicchino pure, pensione risparmiata.
E’ un fiume in piena quello che si legge nei commenti del Corriere
Ce ne sono altre 14 pagine.
http://www.corriere.it/dilatua/Primo_Pi ... full.shtml
Chi c’è in linea
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