Forum per un "Congresso della Sinistra" ... sempre aperto
La libertà è il diritto dell’anima a respirare. E noi, partecipando malgrado tutto, vogliamo continuare a respirare.Lo facciamo nel modo più opportuno possibile all’interno di questo forum che offre spazio a tutti coloro che credono nella democrazia
mariok
Oggetto del messaggio: Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x laMessaggioInviato: 30/12/2013, 22:48
Grillo è un fascista. Basta guardare i suoi atti concreti e non le chiacchiere per rendersene conto.
Come definire uno che crea un movimento nel quale lui (ed il suo socio) è il capo/proprietario per statuto? (In cosa si distingue da Berlusconi?)
Che espelle chiunque si permette di criticarlo?
Che vagheggia una democrazia senza partiti, roba che non si è mai vista nella storia se non nelle dittature?
Che pubblica liste di proscrizione di politici e giornalisti sgraditi?
Che usa la rete, presunto surrogato delle istituzioni in essere in tutte le democrazie del mondo, in modo proprietario e senza la minima trasparenza e possibilità di controllo democratico?
Quello che mi fa rabbia, non è tanto che raccolga alcuni milioni di seguaci o simpatizzanti (dopo il berlusconismo come meravigliarsi?), ma che la sinistra non ne prenda le distanze senza se e senza ma.
E non mi si venga a dire che va preso in considerazione in quanto interprete di un malessere sociale. Anche Almirante lo era. Ma non lo abbiamo mai considerato come un interlocutore.
Più semplicemente ha ritenuto che il non voto o il voto grillino (morire fascisti, per non morire democristiani) fosse la soluzione peggiore del male.
mariok
Dubito fortemente che chi ha votato Grillo il 25/26 febbraio 2013, lo abbia fatto per morire fascista.
Conoscendo da tempo il pensiero di Paolo 11 e quello di lucfig, mi rifiuto di pensare che gli sia balenata un solo istante l’idea di questa possibilità.
Paolo11, ha un percorso Pci, Pds, Ds, Pd.
Perché abbia dato il voto a Grillo mi sembra sufficientemente comprensibile.
Il rifiuto categorico della palude democristiana. Abituato a vedere il mondo politico attraverso la Questione morale di Berlinguer, non ha sopportato oltre il pantano democristiano identico a quello della prima Repubblica ritornato in auge alla grande.
Paolo, prima è passato armi e bagagli a Di Pietro perché si è professato, pur essendo democristiano di formazione, contrario alle logiche e alle pratiche democristiane della Prima Repubblica che abbiamo rivisto domenica scorsa su La7 con “IL DIVO”.
Poi gli ha preferito Grillo, credendo, giusto o sbagliato che sia, che il guru genovese potesse spazzar via un’intera classe politica inevitabilmente “marcia”. Chi sta dentro il Pd e racconta che intende cambiare la classe politica dal di dentro, racconta la favola di Cappuccetto rosso.
Un degrado di questo livello, simile ad un cancro che ha colpito tutto un corpo, non è più curabile.
Se sbaglio lucfig mi corregga. Io ricordo che avesse segnalato a suo tempo di aver votato Grillo, per cambiare la classe politica, ma si era sbagliato.
Se si potesse disporre dei filmati di Agorà a partire dal mese di marzo del 2013 fino al maggio successivo, potremmo riascoltare le note dolenti di operai intervistati fuori dalle fabbriche in sciopero che si dolevano di aver votato Grillo e di sentirsi nuovamente abbandonati.
Per questi lavoratori, votare Grillo significava l’ultima stazione prima di dire basta al voto ai politici.
Dal post iniziale di Pancho:
Il compagno Obama scopre il socialismo: “Scala mobile e salari minimi”
di Francesco Mancuso
ROMA - In Italia nel 1892 nasceva il Partito Socialista dei Lavoratori Italiani a Genova, dopo aver contribuito allo sviluppo economico e sociale del nostro paese morì a Milano nel 1994. Da allora molti spettri vagano per il mondo in cerca di una poltrona o di un politico nel quale reincarnarsi.
La ragione di esistere prima del partito socialista e poi comunista, è quella di difendere a livello parlamentare il mondo dei lavoratori.
Questo mondo come scrive Mancuso cessa di esistere nel 1994.
Mirafiori, per mezzo secolo presidio della sinistra, passa a Berlusconi.
Al Nord poi passeranno alla Lega.
Come gli ebrei erranti, il mondo del lavoro ha dovuto riprendere la ricerca di chi potesse difenderlo in Parlamento.
Un tempo se ne occupava il Pci, con un certo successo.
Lo stesso Landini, pur non avendolo ufficialmente dichiarato in pubblico, è stato vicino al M5S prima delle elezioni.
Chi ha mai detto che chi ha votato Grillo è un fascista?
Questo è giocare sulle parole.
Massimo rispetto per paolo11, lucfig o quanti altri hanno votato per il M5S, ma ciò non autorizza nessuno a mancare di rispetto verso chi la pensa diversamente e suo malgrado è stato costretto a fare delle scelte difficili per evitare ciò che ritiene un male peggiore.
mariok
Oggetto del messaggio: Re: Come possiamo contribuire a far nascere un partito x laMessaggioInviato: 30/12/2013, 22:48
Grillo è un fascista. Basta guardare i suoi atti concreti e non le chiacchiere per rendersene conto.
Come definire uno che crea un movimento nel quale lui (ed il suo socio) è il capo/proprietario per statuto? (In cosa si distingue da Berlusconi?)
Che espelle chiunque si permette di criticarlo?
Che vagheggia una democrazia senza partiti, roba che non si è mai vista nella storia se non nelle dittature?
Che pubblica liste di proscrizione di politici e giornalisti sgraditi?
Che usa la rete, presunto surrogato delle istituzioni in essere in tutte le democrazie del mondo, in modo proprietario e senza la minima trasparenza e possibilità di controllo democratico?
Quello che mi fa rabbia, non è tanto che raccolga alcuni milioni di seguaci o simpatizzanti (dopo il berlusconismo come meravigliarsi?), ma che la sinistra non ne prenda le distanze senza se e senza ma.
E non mi si venga a dire che va preso in considerazione in quanto interprete di un malessere sociale. Anche Almirante lo era. Ma non lo abbiamo mai considerato come un interlocutore.
Più che gli uomini sono le situazioni che fanno le dittature.
mariok ha scritto:Chi ha mai detto che chi ha votato Grillo è un fascista?
Questo è giocare sulle parole.
Massimo rispetto per paolo11, lucfig o quanti altri hanno votato per il M5S, ma ciò non autorizza nessuno a mancare di rispetto verso chi la pensa diversamente e suo malgrado è stato costretto a fare delle scelte difficili per evitare ciò che ritiene un male peggiore.
Più semplicemente ha ritenuto che il non voto o il voto grillino (morire fascisti, per non morire democristiani) fosse la soluzione peggiore del male.
La Casta (il libro) Di Stella e Rizzo
Nuova edizione aggiornata
Oltre 1.200.000 copie vendute
L’inchiesta che ha messo a nudo
la nostra classe dirigente
Così i politici italiani sono diventati intoccabili
e continuano ad esserlo
Che futuro ha un Paese dove un consigliere regionale abruzzese guadagna più del governatore della California?
Dove il Quirinale costa il quadruplo di Buckingham Palace ma taglia il 3 per mille?
Dove le spese dei Palazzi del potere continuano a crescere, il presidente della Camera fa il sub in acque proibite
e il premier raggiunge la beauty farm preferita con un elicottero della Protezione civile?
Dove tutto cambia perché niente cambi?
Non ci avevano promesso una politica più sobria?
Lo straordinario successo di questo libro-denuncia, 1° edizione maggio2007,
non ha smosso di un millimetro l'imperturbabilità dei componenti della “CASTA”.
Inoltre...
Nel nostro paese l’ammontare dell’evasione fiscale, secondo recenti stime, è pari a 300 miliardi di euro all’anno,
parte di questa cifra sarebbe riconducibile all’evasione di imposte dirette e parte al lavoro nero e all’economia sommersa.
Spese pazze, raffica di indagati nei consigli regionali: saune e viaggi di lusso tra i rimborsi
Dopo l'Emilia-Romagna, anche Abruzzo, Sardegna, Piemonte, Liguria e Sicilia di nuovo nell'occhio del ciclone.
Sale così a 17 (su 20) il numero dei 'parlamentini' finiti sotto accusa per l'uso allegro dei fondi pubblici.
Negli scontrini al vaglio delle procure, più cene consumate contemporaneamente nello stesso posto, mutande colorate e gioielli
di MICHELA SCACCHIOLI
l’esercito dei consiglieri indagati: sono (almeno) 521
Da Torino a Palermo, tanti sono gli eletti sotto inchiesta per l’uso illecito dei fondi destinati all’attività politica.
Due sono stati già condannati, una ventina sono sotto processo.
Intanto nel 2014 i gruppi consiliari riceveranno altri 20 milioni di euro per il loro funzionamento http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... 1-1.149008
E' questa, la situazione che produce fascismo!
Poi... ce la prendiamo con Grillo.
E' il meno che ci può capitare .