Lista civica per Tsipras

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pancho
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da pancho »

camillobenso ha scritto:
erding ha scritto:
Qualcosa bisogna pur fare se si spera Tsipras alla guida della Ue.
Ovviamente non è proibito sperare, io mi acconteterei di una buon risultato.
Adeguato a sufficienza per poter consentire ( con qualche realistica prospettiva) una nuova formazione di sinistra europea.

Esattamente quello che dice pancho:
Vincere o non vincere a me interessa non piu' di tanto. L'importante e' quello di iniziare un nuovo percorso che possa attrarre popolo e quindi poi contare negli equilibri politici italiani che europei.
Io non mi accontento con queste motivazioni:

1) Mi chiedo cosa possa succedere nei prossimi 5 anni alla sinistra greca di Tsipras, a fronte di un insuccesso che ha generato molte aspettative.

2) Cosa possa succedere alla Grecia nei prossimi 5 anni anni, visto che è conciata da sbatter via, senza un santo in Paradiso.

3) Cosa possa succedere all’Europa tutta, se non si riesce a dare un segno di cambiamento ora.

4) Noi come Europa, siamo immersi in una guerra commerciale con la Cina e con l’India, in quanto colossi orientali emergenti, da almeno 15 anni. Senza contare la Corea del Sud, che ci toglie tutti gli appalti in campo internazionale, e ci sta battendo sonoramente sui prodotti di largo consumo. Occorre infine tenere conto degli altri Paesi emergenti che non si trovano immersi in una crisi profonda come la nostra.
Come sempre, poi, abbiamo la pessima abitudine di disattendere il parere degli esperti. Mi riferisco a Federico Rampini, oggi corrispondente dagli Usa di Repubblica, che essendo stato anni addietro corrisponde dalla Cina sempre per il quotidiano romano, conosce a fondo la potenzialità della Cina attuale.
Oltre a Romano Prodi, da qualche anno acclamato consulente in pratica del Partito Comunista cinese, oltre ad essere stimato docente nelle università cinesi.
Romano, già 6 anni fa aveva avvertito l’Italia, ma soprattutto l’Europa, di cambiare passo e di prendere le adeguate contromisure per affrontare l’invasione cinese.
Previo subire la notte dell’Europa.
Non ho mai visto nulla di concreto né in Italia, né in Europa. Pertanto fino a quando non ci saranno i segnali giusti di contenimento rimango dell’avviso che prima o poi si avvererà la facile profezia di Prodi e Rampini.
Il tasso di disoccupazione europea è qui a raccontarcelo tutti i giorni.

5) Un fattore di cui tutti se ne strabattono altamente è l’avanzamento dell’automazione e dell’informatica. Questo inevitabile fenomeno produce disoccupazione in tutti i settori, che non sono più quelli che investono le sole tute blu, ma stanno investendo anche i colletti bianchi a tutti i livelli.

6) I sondaggi riferiti al M5S a cui si aggregherà la Lega lepenniana, insieme alla Le Pen, che mira alla guida della Francia, e a tutti gli altri malpancisti dell’Ue, conseguiranno un successo preoccupante alle prossime elezioni. Tanto che l’asse si sposterà inevitabilmente verso l’estrema destra.

Rompere questa realtà mi sembra un obbligo. Ma non da ora.
Caro amico Zione. son tutti punti che condivido pienamente e ai quali fin'ora la politica non e' stata in grado di dare risposte. Questo riguarda non solo l'Italia ma anche la classe attualmente "reggente"in Europa.

Quando le contestazioni prendono piede, siano esse populiste o separatiste, hanno sempre una causa ed in questo caso la mancanza di risposte.

Al liberismo piu' sfrenato tutto questo importa poco poiche ragionano sul presente e al presente esiste sempre uno stato povero da sfruttare e quindi delocalizzare le loro produzioni.
Se ora ci sono i paesi dell'est europeo poi ci sara' l'Africa e domani ci sara' qualcun altro che nel frattempo conviene lasciarlo sotto naftalina. (Es:Ucraina e nel prossimo futuro la Corea del nord e .....)

Prima o poi queste incongruenze che elenchi, quali l'automazione e l'informatizzazione, espoderanno in maniera cruenta e non so chi possa salvarsi.

La decrescita' puo' essere un'alternativa ma ce ne potrebbero essere anche altre ma finchè si ragiona stando all'interno dello stesso sistema, alternative a tutto questo non ce ne sono.

Ora stiamo qui a parlarci addosso su quale sia il ministro o il presidente del consiglio meno peggio quando il problema e' completamente da un'altra parte.

Questi temi, Zione, li abbiamo spesso discussi qui dentro indicando pure che era il potere economico/finanziaro che non poteva permetterti alcun cambiamento poiche' e' parte preponderante di questo sistema. La politica e' a traino del sistema.

Quindi la domanda e' sempre la stessa: Chi puo' seguirci per invertire questo andazzo disastroso? Chi attualmente percepisce tutto questo sia nel ns. Paese sia in Europa?

Forse qualche paese allo stremo come la Grecia e qualcun altro ma anche su questi ho i miei dubbi.

Morale? La vedo dura. Se fossimo ai primi del '900 direi solo una rivoluzione ma ora se qualcuno si azzarda a risolversi i compiti in casa, rischia l'invazione interna da darte di qualcuno che si sentira' legittimato da qualche patto di "sangue" fra poteri.

Che posso aggiungere al mio bicchiere per poterlo vedere mezzo pieno di fidicia?

Son secoli che vado a dire (diciamo) le stesse cose e solo ora, xche siamo davanti a questa crisi di sistema, qualcuno ci da ragione.

Credo però che sia troppo tardi e coloro che finora ci hanno "fatto un baffo" si prenderanno le loro responsabilità e non basterà loro dire come al solito:eravate tutti uguali Non basterà loro questa scusa. Troppo facile


un salutone da Juan il compagno
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
aaaa42
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da aaaa42 »

iospero
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da iospero »

da repubblica.it
Elezioni europee, tutti i nomi di Tsipras. Spinelli: "Ci metto la faccia, ma non so fare politica"

Presentati a Roma simbolo e candidati della lista capeggiata dal leader greco di Syriza. Non c'è più Camilleri, ci sono Giuliana Sgrena, Curzio Maltese, Moni Ovadia, Ermanno Rea, Luca Casarini. La scrittrice: "Non è un inganno per l'elettore: la visibilità che ho grazie alla scrittura ora è data a tanti invisibili combattenti d'Europa"


Stanno crescendo i comitati per la lista " Un'altra Europa" per Tsipras , ormai si parte per la raccolta firme nelle varie circoscrizioni.
Diamoci da fare.
camillobenso
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da camillobenso »

Non riusciamo proprio a partire come sinistra????

***

Lista Tsipras: non è radical, questa è la sinistra moral chic
di Achille Saletti | 5 marzo 2014Commenti (6)


Non so cosa possano avere pensato i greci della sinistra radicale italiana. Mi auguro che, presi dalla crisi, non abbiano avuto modo di leggere le stravaganti vicende di un gruppo di attempati signori, illustri e granitici, che hanno discusso della opportunità di candidare, nella lista Tsipras alle elezioni europee, il leader dei disobbedienti Luca Casarini.

La collocazione politica del predetto Casarini era fuor di discussione. Strideva, nella mente dei suddetti signori, la biografia penale perché poco consona alla esigenza di purezza catartica in cui si è avviluppata la sinistra radicale. Una esigenza di pulizia che denota, se mai ce ne fosse bisogno, quali fratture del pensiero accompagnano la ricostruzione di agiti politici a sinistra del Pd, nell’illusione che l’assenza di condanne penali possa testimoniare la presenza di buone ragioni.

Oggi sappiamo che è candidato, ma il solo fatto che ne abbiano discusso pone, a sinistra, un quesito che, a mio parere appare un ossimoro: può esistere una sinistra giustizialista?

Un malinteso senso della legalità attraversa questa sinistra morale dimentica che, proprio in Italia, la filosofia e la sociologia del diritto hanno prodotto una sconfinata letteratura in merito alla criminalizzazione del dissenso, in spregio a qualsiasi forma di garanzia e a tutto vantaggio di un ordine precostituito. È la storia del diritto penale che dalle opinioni alla disobbedienza punisce solo ed esclusivamente con il carcere gli elementi disfunzionali al sistema. Ma più in generale, ad esclusione dei reati contro la pubblica amministrazione di rilevante gravità, appare insensato che sia la sinistra dei diritti a negare i diritti politici a chi, per svariate ragioni, ha in passato violato la legge penale.

Rinuncerebbe, sempre la solita sinistra delle terrazze, a una figura come Erri De Luca per il solo fatto che potrebbe essere condannato? E chi, sempre a sinistra, è stato condannato per le battaglie a favore della legalizzazione della cannabis sarebbe insalutato ospite per il solo fatto di non avere la fedina penale vergine?

Il conformismo giustiziero, insieme a quello catastrofista, lasciatelo alle forze di destra e populiste. Il legalismo in doppio petto non appartiene a chi, a parole, pone la questione della povertà e della ridistribuzione del reddito quale questione principale, per la semplice ragione che, in quella povertà e in quella richiesta di giustizia sociale, sono rappresentate fette consistenti di uomini e donne che probabilmente di intonso hanno poco o nulla. Spesso nemmeno la fedina penale.

A nulla servono le candidature patinate di questa ennesima lista, se non si ha il coraggio di riprendere in mano anche parte della propria storia. Una storia anche nobile che ha lasciato spazio ad un vuoto scimmiottamento giustizialista, che dovrebbe essere sostituito da una imponente azione programmatica di revisione del codice penale, di depenalizzazione dei tanti (troppi) reati irrilevanti che ancora oggi ne compongono in parte l’ossatura. Si abbini al termine diritti anche quello, bello e pieno di garanzie.

Cose un poco più importanti del casellario giudiziario di Casarini.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03 ... ic/903061/
camillobenso
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da camillobenso »

La vox populi:


TutticonPeppe • 26 minuti fa
Concordo, son passati dall'Internazionale Comunista o Socialista all'Internazionale Giustizialista.
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China_Town • 31 minuti fa
Un gruppetto di persone poco raccomandabili che dietro la facciata del perbenismo benpensante ultra-politically correct, nasconde infimi interessi privati. Nevvero Luca Casarini? A quando una tua sana iscrizione nelle liste di collocamento? A quando un lavoro sotto padrone per te e la tua cricca di nulla facenti? A mai vero? D'altronde voi siete gli spiriti liberi che rifuggono la schiavitu' del lavoro.
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Esprit • 36 minuti fa
Più che una Lista mi sembra un cimitero di falliti.
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margherita smeraldi • 38 minuti fa
2 pesi e 2 misure caro estensore di questo articolo ?
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Stefano Mino • un'ora fa
lucidissimo
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SpecialOne • un'ora fa
Che bella gente...mancano Bertinotti e il padre di Carlo Giuliani, poi li potete rinchiudere tutti.
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camillobenso
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da camillobenso »

E' una provocazione questa di Pi.Gi. Battista???



Corriere 6.3.14
I nostalgici del novecento
di Pierluigi Battista

La sinistra italiana, quella più «tradizionale», quella più legata a radici antiche, avrebbe uno spazio (meritato) alle prossime elezioni europee. Però sono talmente forti i suoi tic e le cattive abitudini settarie in cui sembra impelagata, che questa chance potrebbe essere gettata via. Prima si è accodata alla marcia di Alexis Tsipras, il leader greco che con Syriza ha ottenuto uno straordinario successo a scapito dei socialisti del Pasok, per formare una nuova lista che unificasse le diverse anime di una sinistra dispersa e depressa. Poi, passo dopo passo, si è messa a smantellare quel poco che era stato costruito. L’operazione di indebolimento autolesionistico non è andata ancora in porto e non ha già compromesso in via definitiva i risultati delle prossime elezioni. Ma il lavoro di autolacerazione sembra a buon punto. Come se una maledizione incombesse su chi sembra condannato a ripetere gli stessi errori.
L’immagine di Tsipras era l’ultima bandiera da sventolare: e si sa quanto la sinistra più oltranzista e massimalista abbia sempre bisogno di «papi stranieri», di mitologie da importare, di esotismi da imitare. Ma era (e resta) una bandiera, un tentativo di superare la deriva minoritaria in cui è caduta in questi anni, per propri errori e per l’avanzata impetuosa del grillismo che ha finito per prosciugare almeno in parte il suo bacino elettorale. Ma appunto, il settarismo, la rissosità permanente sembrano riprendere il sopravvento. Prima la defezione di Andrea Camilleri, che con Barbara Spinelli, Paolo Flores d’Arcais, Moni Ovadia e altri, doveva offrire un contributo ad alta densità intellettuale alla lista prossima ventura. Poi la notizia un po’ sconcertante secondo la quale la candidatura degli intellettuali eccellenti sarebbe stata solo un richiamo per raccogliere voti, visto che nessuno ha intenzione di fare il parlamentare europeo a Strasburgo: prospettiva che non appare molto rispettosa dell’intelligenza e della stessa possibilità di scegliere dell’elettorato. Infine la notizia dell’immancabile frattura che avvelena le buone e generose intenzioni unitarie e che scatena uno scontro durissimo sul nome di Luca Casarini, l’ex leader del movimento no global che vuole partecipare alla competizione per un seggio al Parlamento europeo.
Farsi del male da sola è una vocazione ancora più antica della sinistra rosso antico. Oggi questa sinistra potrebbe essere punto di riferimento per il disagio sociale, per le vittime più deboli della crisi, per chi ha subìto i colpi più duri delle politiche di austerity . Potrebbe togliere spazio alle destre più antieuropeiste, potrebbe dare uno sbocco alle proteste dei disoccupati e di chi ha visto ridurre drasticamente il proprio livello di benessere. Ma per rappresentare un’alternativa convincente che sappia parlare non solo alla sua base militante, la sinistra dovrebbe apparire credibile, non prigioniera delle sue cattive abitudini, non sempre la stessa somma di sigle che si mettono insieme nel nome di Tsipras per poi riproporre l’immagine di sempre. E così, anche quest’altra occasione potrebbe essere gettata al vento.
camillobenso
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da camillobenso »


Elezioni europee 2014, i sondaggi premiano la lista Tsipras: “5 eurodeputati”

PollWatch2014 prevede un buon risultato per 'L'altra Europa con Tsipras'. Salgono le quotazioni di Pd, M5S e Forza Italia. Scompaiono dalla scena Sel e Ncd. Non pervenuti Fratelli d'Italia, Lista civica e Udc. Lega Nord sotto la soglia del 4%. Gli eletti della nuova formazione dovrebbero confluire nel gruppo politico della sinistra unita. Resta l'interrogativo rispetto alle possibili alleanze dei Cinque stelle

di Alessio Pisanò | 7 marzo 2014Commenti (7)




Gli ultimi sondaggi internazionali sull’esito delle elezioni europee di maggio premiano in Italia la lista new entry ‘L’altra Europa con Tsipras’: PollWatch2014, il sito internet lanciato dall’associazione indipendente Vote Watch, prevede addirittura cinque deputati per la lista civica di Barbara Spinelli, Marco Revelli e altri intellettuali italiani che appoggia alla presidenza della Commissione europea il greco 39enne Aléxis Tsípras. Salgono ancora, rispetto a due settimane fa, le quotazioni del Partito democratico (da 22 a 25 deputati) e del M5S (dal 18 a 19). Si registra anche l’impennata di Forza Italia (da 15 a 19) e la scomparsa definitiva di Sel e Ncd. La Lega nord resta sull’orlo del baratro con quattro deputati (il minimo in caso di superamento della soglia nazionale del 4 per cento). Non pervenuti Fratelli d’Italia, Lista civica e Udc ben al di sotto di tale soglia.

La novità più di rilievo sempre essere proprio la lista degli intellettuali italiani che il 5 marzo a Roma ha presentato nome, simbolo e candidati. Tra loro i nomi di Barbara Spinelli, Curzio Maltese, Giuliana Sgrena, Moni Ovadia e Adriano Prosperi, anche se, come detto dalla stessa Spinelli, in alcuni casi si tratta di candidature simboliche. È scomparso in extremis il nome di Andrea Camilleri, uno dei primi a sottoscrivere l’appello della lista. Tre le priorità politiche: porre fine all’austerity e alla crisi, avviare la trasformazione ecologica della produzione e riformare le politiche europee sull’immigrazione.

Guida della lista degli intellettuali è il 39enne greco Aléxis Tsípras, leader del partito della sinistra greca Syriza e candidato simbolicamente dal partito europeo della Sinistra unita alla presidenza della Commissione europea. Una candidatura che fa del concetto “no austerity” e “no Troika” le proprie parole d’ordine. Ma se la possibilità che Tsípras vada alla guida dell’esecutivo comunitario è praticamente impossibile, è molto probabile la sua elezione a premier in Grecia alle prossime elezioni visto che Syriza è abbondantemente sopra il 20 per cento a fronte di un tracollo dei socialisti del Pasok.

A questo punto rimane da chiedersi dove andranno a sedersi nel Parlamento europeo i deputati italiani eletti nelle file della lista Tsipras. Secondo fonti del gruppo politico della Sinistra unita all’Europarlamento (Gue), il leader greco avrebbe chiesto alle liste non greche che appoggiano la sua candidatura di confluire, non obbligatoriamente però, nella Gue stessa. Tant’è che agli ipotetici cinque deputati eletti secondo PollWatch potrebbe essere lasciata carta bianca.

In ogni caso lo schieramento della Gue al Parlamento europeo è dato in aumento: ben 67 deputati rispetto agli attuali 35, quasi il doppio. Questo spingerebbe notevolmente a sinistra gli equilibri di un Parlamento oggi a maggioranza di centrodestra, se non fosse per l’aumento della componente euroscettica composta da formazioni politiche di estrema destra. Resta forte, infatti, la quotazione del futuro gruppo euroscettico guidato da Marine Le Pen (francese) e Geert Wilders (olandese) che contrariamente all’estrema sinistra, si pone come obiettivo quello di eliminare l’Unione europea e la sua moneta unica.

E proprio sulla visione dell’Euro si gioca il futuro della seconda formazione politica italiana data in aumento (19 deputati): il Movimento 5 Stelle. Il referendum sulla moneta unica, chiesto a gran voce da Beppe Grillo e da parte della base del M5S, guiderà come un filo conduttore le alleanze in Europa, sulle quali oggi vige il più totale mistero. Non sapendo dove andare a parare, PollWatch attribuisce i 19 pentastellati al gruppo dei Non iscritti, un’accozzaglia di estremisti di destra, espulsi e fuoriusciti vari che passerebbe da 32 rappresentanti a 92 al lordo dei 20 deputati francesi del Front National, dei 5 dell’olandese Partij voor de Vrijheid e degli altri che formeranno il gruppone euroscettico uscendo così dal limbo dei non iscritti.

@AlessioPisano

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03 ... ti/905230/
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da camillobenso »

Il male oscuro della sinistra - 1



SINISTRATI GRECO-ITALIANI – NELLA LISTA TSIPRAS SIAMO GIÀ ALLA SCISSIONE DELL’ATOMO: CAMILLERI E SONIA ALFANO SE NE VANNO DOPO LA SCELTA DELL’EX NO GLOBAL CASARINI – COL ‘COMPAGNO ELLENICO’ ANCHE SPINELLI, MALTESE E GIULIANA SGRENA
Curzio Maltese sarà capolista in Lombardia: ‘Sul nome di Casarini, Camilleri ha avuto ragione a protestare, ma non per altro. Nella lista ci sono nomi eccellenti’ – Anche lo scrittore Ermanno Rea e la Sgrena correranno con Tsipras, Casarini: ‘Ho smesso di essere nei movimenti, ma lo rivendico come mio Dna’… - -


Alessandra Arachi per ‘Il Corriere della Sera'

Il caso di Sonia Alfano farebbe la gioia di Pirandello: così è se vi pare. Ovvero: ha rifiutato lei di entrare nella lista Tsipras? O sono state le regole stesse della lista che le hanno impedito di candidarsi alle europee di maggio visto che prevedevano l'esclusione di persone già in carica? Non ci può più venire in soccorso uno che di letteratura se ne intende come se ne intende Andrea Camilleri: padre nobile della lista portata in Italia dal leader greco, infatti, da pochi giorni ha sbattuto la porta e se ne è tornato ai suoi libri. Presunto motivo: la candidatura dell'ex no global Luca Casarini.

«Credo che Camilleri, una delle persone migliori di questa lista, abbia avuto questioni con la candidatura di Luca Casarini», sostiene Sonia Alfano. Poi aggiunge: «Del resto neanche io non me la sono sentita di accostare il mio nome a quello di Luca Casarini, visto che da sempre la mia politica si basa sulla legalità, sulle lotte alla mafia, sul rispetto delle divise».

Luca Casarini è uno dei 73 nomi scelti dai garanti della lista per le prossime europee benedetta dal leader che in Grecia ha fatto spopolare la sinistra. «E adesso diventerà il facile bersaglio di tutte le polemiche», chiosa Curzio Maltese, giornalista di Repubblica, messo capolista in Lombardia ed entusiasta di questo progetto.

Dice Maltese: «Sul nome di Casarini, Camilleri ha avuto ragione a protestare, ma non per altro. Nella lista ci sono nomi eccellenti come testimoni di mafia, operai e come Antonia Battaglia che ha denunciato tutte le vicende dell'Ilva , ma adesso tutte le polemiche si concentreranno su questo unico nome. Questa lista ha tutte le potenzialità per recuperare tutti i voti di sinistra che non andranno più al Pd di Renzi, ma anche i tanti pentiti del Movimento 5 stelle».

Davvero Camilleri ha sbattuto la porta alla lista Tsipras per colpa dell'ex-no-global veneto Casarini? Così è se ci pare. In questo caso non ci può venire incontro nemmeno un altro grande della letteratura finito nella lista europea di ispirazioni greche: Ermanno Rea sarà capolista nella sua Napoli. «Questa storia di Camilleri l'ho capita solamente in parte», dice lo scrittore-giornalista. E poi spiega: «Quello che ho capito è che non si è trattato di un problema di carattere ideologico o politico, ma di una semplice incomprensione. Io alla lista Tsipras ho aderito perché mi sembrava una buona proposta, anche se ho chiarito e ricordato che ho 87 anni ed è la prima volta in assoluto che mi candido in qualche cosa di politico. Spero di portare fortuna».

Sul nome di Luca Casarini un'altra candidata della lista Tsipras (zona nord-ovest), Giuliana Sgrena, preferisce tagliare corto: «Le liste sono state gestite dai garanti. Io ci sono entrata perché ho trovato una piena identità di vedute».

E lui? Luca Casarini cosa dice di tutte queste polemiche? Sorride: «Che ci sia stata una discussione sul mio nome, non ne dubito. Ma io, per dirla con una battuta, mi auguro che il commissario Montalbano voglia arrestare i potenti e i mafiosi, non prendersela con chi come me tutte le sue condanne le avute per conflitti sociali a fianco di persone come Don Gallo a Genova o con gli zapatisti in Messico o con i palestinesi a difendere gli ospedali. Ho smesso di essere nei movimenti, ma lo rivendico come mio Dna».l
camillobenso
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da camillobenso »

Lista Tsipras al 4 %

Tg3 - Ore 19,00

Si dorme
iospero
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Re: Lista civica per Tsipras

Messaggio da iospero »

Strano altri danno la lista " Un'altra Europa " tra il 6,7% e il 7 %

Speriamo in bene
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