Video da Repubblica Tv
17 MARZO 2014
Quelli che litigano per Tsipras: ''Ma i leninisti curdi non sono in lista''
Discussione al parco sulla composizione delle liste per le elezioni europee: e le varie anime della sinistra si dividono ancora...
Sceglie l'autorionia la lista ''L'Altra Europa con Tsipras'' nello spot per la prossima campagna elettorale
http://video.repubblica.it/politica/que ... f=HRESS-19
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Alessandro Gilioli per L'Espresso
Piovono Rane
di Alessandro Gilioli
17 mar Senza una coppia gay curda vegana, no
Schermata 03-2456734 alle 12.53.17
Direi che Simone e Francesca, gli autori di questo video, usando l’arma dell’autoironia hanno azzeccato abbastanza la cesura mentale che serve, da queste parti.
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17 marzo 2014 Politica 13
13 COMMENTI 8
(Occorre tenere conto che repubblica tifa Turbo Renzi-ndt)
Volty 17 marzo 2014 alle 13:45
«La lista Tsipras vola nei sondaggi. ….»
Si, come no — volano gli ortaggi nei sondaggi ….
Per volare ci vorrebbe una lista chiamata «Un altro Tsipras», «Un’altra Grecia — contro la miseria e contro la feccia»
Questi parlano di tutto tranne che dell’evadente Tsipras …
Ma, poi, essere vegani, giova alla causa dei gay? Giova agli ormoni gay? Non è che troppe carote poi snaturano e compromettono la loro lotta?
p.s.
e poveri curdi
mi sono troppo simpatici
sempre laboriosi, sobri e sorridenti — l’opposto della lagna che frigna nella fu-magna
Carla Giulia 17 marzo 2014 alle 13:54
bellissima!
Impossiball 17 marzo 2014 alle 14:22
semplicemente strepitoso. E andrà a finire esattamente così, temo.
Nicola Fusco 17 marzo 2014 alle 14:43
Ero già pervenuto alla conclusione che Tsipras non mi convinceva del tutto… e video come questi me ne fanno ancor meno convinto!
Giek 17 marzo 2014 alle 15:07
Perchè la sig.ra SPINELLI non va con i 5ESPELLE, essendo una nota sostenitrice ed agitatrice propagandistica del Movimento ?
Perchè non ha accettato candidature ?
Ne guadagnerebbe la credibilità di questa nuova formazione TSIPRAS che inspiegabilmente per le europee accolglie a braccia aperte elementi che sono parte organica e propulsori accreditatissimi del Movimento suddetto.
Berluscameno 17 marzo 2014 alle 15:17
La Merkel ha dichiarato che Putin è “fuori di testa”.
Be, tutti i torti non ce l’ha.
Vuole annettersi una parte del territorio di un Paese Sovrano senza
pagare neppure un rublo. Certo, ha inviato in quella parte del Paese- che vuole annettere o acquisire “gratis” alla madre Russia -ventimila militari ben armati , ma, però, senza mostrine sulla divisa!
Perché Putin non è un dittatore ma un democratico. Proprio come Obama!
Ed ora si trova tra la Pace e la Guerra.Noi speriamo in una guerra commerciale e non vera! Ma tant’è la paura fa novanta.
Tanto più che I generali russi sono già al lavoro per preparare il grande piano di invasione dell’Europa.
Putin lo aspetta ansioso.
Ma come è mai possibile che Putin non conosca la verità sulle spiegazioni “fantasiose” fornite dai Suoi generali riguardo all’ eventuale impiego “massiccio “ dei loro carri armati per sferrare il primo colpo vittorioso contro lo schieramento avversario e previsto in caso di guerra “vera ” dell’URSS contro la Nato?
Le più grandi “stronzate “ compiute dai generali al comando in tempo di guerra derivano dal fatto di non conoscere mai la “forza” effettiva impiegata dagli avversari in reazione ad un attacco preventivo del nemico.
Tutti sappiamo che le forze armate russe possono sferrare un primo attacco contro le forze della Nato tramite un dispositivo di reparti o reggimenti di carri armati anche con la messa in campo rapido di un totale di 20 mila carri.
Le forze della Nato potrebbero schierare -a difesa dei loro confini -non più di 4/6 mila carri.
Ed allora quale è il motivo per cui Le forze della Nato non si sono mai preoccupate di questo palese e minaccioso strapotere delle armate russe -nel numero di carri armati posseduti -al fine di poter sferrare un ipotetico primo “colpo” vincente in una ipotetica guerra PREVENTIVA attraverso le frontiere (praticamente disarmate )della Nato?
L’ipotesi ( avanzata a suo tempo)di una possibile guerra dell’ Urss contro la Nato , guerra eventualmente combattuta a base di esplosioni di atomiche “tattiche” contro un super schieramento di carri armati russi , è stata ormai definitivamente abbandonata dagli alti strateghi militari occidentali. Infatti è stato valutato dalle potenze occidentali che un campo di battaglia – in cui viene fatto potenzialmente uso di bombe atomiche “tattiche” e che risulta delimitato da città e paesi europei densamente popolati ,avrebbe certamente potuto provocare una ecatombe di vittime civili . Oltre a creare danni inimmaginabili alle truppe in battaglia ( appartenenti ad entrambe le potenze in guerra) causate dalla variabilità dei venti con spinte incontrollabili nella direzione dei diversi fronti di battaglia con le spinte imprevedibili dei venti sulle nubi cariche di sostanze radioattive liberate e sprigionate dalle precedenti esplosioni delle bombe atomiche “tattiche”.
Gli Stati Uniti e quindi la Nato hanno dotato recentemente le loro forze armate di un’arma altamente letale ( per combattere le forze armate avversarie)senza che venga fatto ricorso alle bombe atomiche “tattiche”.
Il segreto del Pentagono consiste in questo. Gli USA hanno sperimentato con successo ( già da tempo)un tipo particolare di bomba trasportata al fronte tramite aerei tattici oppure lanciata da razzi o da proiettili di grandi dimensioni della loro nuova artiglieria da campo.
Queste nuove bombe ( di grandi dimensioni)contengono un dispositivo autonomo di volo che una volta lanciata dall’aereo madre la conduce con estrema precisione su punti particolari del fronte di battaglia , già predisposti in precedenza.
La caratteristica peculiare di questa bomba è la seguente : ogni bomba lanciata sul bersaglio contiene al suo interno una certa quantità di piccole bombe .
Quando la bomba madre è a distanza di cento o duecento metri dal bersaglio prestabilito interrompe il suo volo e si apre lasciando fuoriuscire le piccole bombe che contiene.
Queste piccole bombe sono tutte munite di un apparato direzionale che le dirige sul loro bersaglio assegnato: e cioè ( guidate dal calore)colpire un motore di un carro armato in movimento lungo il fronte di battaglia.
Così è stato verificato che anche poche “bombe madri” sono sufficienti per distruggere interi reggimenti di carri armati in movimento sul fronte di battaglia. Generali USA affermano che non è stato mai così facile ( per loro) distruggere una eventuale forza nemica dotata anche di 20 mila carri armati in un sol colpo e senza che un solo uomo (militare al fronte)subisca il minimo danno fisico.
Ed allora se l’URSS pensasse seriamente di minacciare la Nato con la forza bruta delle sue migliaia di carri armati pronti a schierarsi sul fronte di battaglia avrebbe compiuto un valutazione bellica clamorosamente errata e quindi i suoi generali sarebbero complici della più grande “cazzata” (della storia bellica )mai compiuta prima d’ora .
E con ciò detto sono sempre più convinto che l”’ignoranza al potere “ sia l’unico, saldo e cruciale fondamento di una “Dittatura” ,nera o rossa che sia.
Anna 17 marzo 2014 alle 15:34
Eh no non hanno colto il punto….. per l’elettore radical il ragionamento non è “se non c’è tizio non li voto” ..ma
” in sardegna hanno candidato tizio che nel 2008 in un intervista al settimanale delle giovani marmotte ha detto questa cosa di destra, io anche se voto in Alto Adige non posso accettarlo, no no no non posso propio votarli”
Torquemada 17 marzo 2014 alle 15:39
Mi ricorda una pubblicità della Fiat Uno, metà anni ‘80, la pubblicità più divertente mai pensata, un autogol clamoroso, ritirata praticamente subito per eccesso di sbellicamento del potenziale acquirente.
Bino 17 marzo 2014 alle 15:46
Vorrei votare la lista Gilioli, ma lei non si candida
Si scherza eh, non so chi votare -.-
M 17 marzo 2014 alle 15:52
@Anna: il settarismo è la malattia infantile della sinistra da sempre. Dunque, il Divide et impera, poi, funziona benissimo. Infatti Merkel non teme mica la Lista Tsipras, ma MisterB (anche se incandidabile ed ineleggibile).
Anna 17 marzo 2014 alle 17:09
@M
MisterB è l’arma migliore di Renzi con la Merkel. Finchè c’è lui in agguato, Matteo può usare l’arma finale con Angela “se mi mettete i bastoni tra le ruote, si torna a votare e la prossima volta al mio posto ti ritrovi Silviuccio..”.
Berluscameno 17 marzo 2014 alle 17:23
Draghi pronto a intervenire per l’euro.
Gli economisti: compri i titoli di Stato Italiani.
“La moneta unica è troppo forte, vicino alla soglia di 1,4 euro sul dollaro, e depurata degli effetti fiscali – come l’aumento dell’Iva – l’inflazione è ormai da mesi negativa in molti Stati.
Il governatore sta preparando l’intervento ricordando, che serve a trasmettere la politica monetaria.
Da Harvard suggeriscono: compri Titoli di Stato a lungo termine italiani.”
“ Con l’euro ormai vicino alla soglia di 1,40 sul dollaro, torna a prendere corpo l’ipotesi di un intervento della Bce sui mercati valutari, per stabilizzare la moneta comune e ridare fiato alle esportazioni dell’euro zona ed in particolare per aiutare le esportazioni “made in Italy”.
Più volte allontanata da Draghi, perché l’euro non rientra nei compiti istituzionali della Banca centrale europea, l’idea è tornata alla ribalta, perché ne ha parlato lo stesso Draghi.
In un discorso a Vienna, giovedì scorso, il presidente della Bce ha sottolineato che l’euro forte è una delle componenti della bassa inflazione europea, precisando che la valuta “è diventata sempre più importante nella nostra valutazione della stabilità dei prezzi”.
Un’ammissione così esplicita ha colto di sorpresa molti osservatori, anche perché, solo una settimana fa, nella conferenza stampa che aveva chiuso la riunione mensile del board della Bce, lo stesso Draghi era stato molto più vago.
Allora, tuttavia, il n.1 della Banca centrale parlava a nome di tutto il board, mentre giovedì, a Vienna, parlava in prima persona.
D’altra parte, anche nella conferenza stampa del 6 marzo, Draghi aveva rivelato alcuni calcoli assai importanti.
In particolare, che l’apprezzamento dell’euro, nell’ultimo anno e mezzo, ha, di fatto, tagliato, abbassando i costi delle importazioni, di 0,4 punti percentuali il tasso d’inflazione europeo.
L’argomentazione scelta è cruciale.
Perché è, sostanzialmente, identica a quella usata, nell’estate 2012, per giustificare il programma di acquisto di titoli di Stato europei per consolidare la valuta comune.
Draghi sapeva che lo avrebbero accusato di finanziare i disavanzi pubblici, ma spiegò che si trattava, invece, di ripristinare i meccanismi di trasmissione della politica monetaria, necessari a garantire l’obiettivo istituzionale della Bce, cioè la stabilità dei prezzi.
Un intervento per stabilizzare l’euro avrebbe, dunque, lo stesso scopo e, dunque, Francoforte non potrebbe essere accusata di assumersi compiti di politica valutaria che non sono nella sua competenza.
Se Draghi si è spinto così avanti è perché lo spettro della deflazione sta diventando sempre più minaccioso.
La Bce ripete che un’inflazione sotto zero (a livello dell’euro zona) è un rischio limitato, ma, nelle sue stesse previsioni, ancora nel 2015 i prezzi non aumenterebbero più dell’1,5 per cento, lontano dall’obiettivo ufficiale del 2 per cento.
E i dati che circolano potrebbero mascherare una realtà peggiore.
L’Europa, infatti, potrebbe essere già in vera e propria deflazione, se si scorporano dai dati gli effetti degli aumenti fiscali, come quelli sull’Iva (il cui effetto è una tantum).
Così depurati gli indici, risulta, infatti, che, negli ultimi sette mesi, 23 paesi Ue su 28 hanno visto prezzi sotto zero.
Da giugno, in Francia l’inflazione marcia al ritmo (annuo) del -1 per cento. Del -2 per cento in Belgio e Olanda. Meno 4 per cento per Italia, Spagna e Portogallo.
Che fare? Con tassi d’interesse ormai vicini allo zero, molti pensano che l’unica strada sia acquisti massicci di titoli (come fatto in questi anni dalla Fed negli Usa), che aumentino la liquidità del sistema.
Ma l’acquisto di titoli pubblici viene duramente osteggiato, all’interno della Bce, da chi lo considera un finanziamento monetario dei paesi in disavanzo (Italia compresa!)..
Il Quantitative Easing (Q.E, in italiano Alleggerimento Quantitativo) è un programma adottato dalla Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, in seguito alla crisi del 2008, quando annunciò che avrebbe fatto tutto il necessario per riportare l’economia americana alla stabilità finanziaria.
La prima dichiarazione ufficiale fu il comunicato del 26 dicembre 2008, quando la Fed affermò che avrebbe “supportato il funzionamento dei mercati finanziari e stimolato l’economia attraverso operazioni sul mercato aperto (ovvero in Borsa) e altre misure in grado di sostenere a un alto livello la dimensione del bilancio della Fed”.
Le “altre misure” erano:
1) acquisti di “grandi quantità di obbligazioni di enti parastatali e di titoli garantiti da mutui ipotecari, allo scopo di sostenere il mercato immobiliare e quello dei mutui”; 2) possibili acquisiti di titoli di Stato a lungo termine.
Dietro la decisione c’era la volontà della Fed di abbassare i tassi a lungo termine.
La Fed aveva già tagliato i tassi a breve termine portandoli vicini allo zero, ma temeva che l’economia non avrebbe risposto rapidamente.
Così tentò di ridurre a i tassi a lungo termine acquistando titoli a scadenza più lunga.
Se la BCE acquistasse titoli del Tesoro italiano a lungo termine – tramite la Cassa Depositi e Prestiti italiana – ad esempio per 400 miliardi di euro (pagati con assegni intestati alla Cassa Depositi e Prestiti) lo Stato italiano potrebbe destinare il relativo importo ( incaricando all’uopo per la realizzazione dei lavori –con i relativi pagamenti alle imprese – la Cassa Depositi e Prestiti) ad investimenti produttivi nazionali ( con pianificazione industriale pluriennale)e si verificherebbe un aumento straordinario del nostro PIL e una drastica diminuzione della disoccupazione in Italia.
Inoltre la BCE e la Cassa Depositi e Prestiti (quale SPA privata) non potrebbero essere ostacolate nello svolgimento del loro compito istituzionale dal programma economico di Austerity patrocinato dalla Merkel!
La nostra crisi recessiva (con relativa deflazione incorporata) sarebbe completamente debellata e partirebbe “a razzo” la crescita ed il nuovo sviluppo industriale dell’Italia tramite opportuni investimenti altamente produttivi concordati con l’Europa.
Allora? Allora Francoforte (ossia la BCE)compri titoli del Tesoro italiano , suggerisce un economista di Harvard.
L’operazione rientrerebbe nelle competenze istituzionali della Bce, aumenterebbe la liquidità interna all’ UE e avrebbe anche l’effetto di controbilanciare, a livello globale, la stretta monetaria in Europa. “
Volty 17 marzo 2014 alle 17:34
—<quote> «« <berluscameno 15:17 17/03/14>
La Merkel ha dichiarato che Putin è “fuori di testa”.
Be, tutti i torti non ce l’ha.
»»—</quote>
ahahah
berluscameno adesso s’è messo a fare anche lo pissicologo (o lo piissichiatra) e stratega militare, oltre che, come ben sapiamo, lo economista della lagna e della ragioniere solidale
p.s.
Merkel aveva detto un’altra cosa. Cmq non importa perché dare le informazioni giuste a chi tende ad occuparsi di spicciolame è come dare le perle ai porci.
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«Forza Evasore!» — hanno messo in piedi una lista che si richiama a uno che dice che l’evasione e la corruzione (e l’inefficienza e tutto il resto dei mali) non sono la causa dei problemi in/di Grecia ma che lo sarebbero i «mercati internazionali» che hanno chiuso i rubinetti (affinché la democrazia tsiprasiota potesse mangiarsi e parlarsi addosso, all’infinito).
E l’avevano fatto in virtù (senti, senti) del fatto che, quest’imbonitore di imbonitori lagnosi, nel suo portafogli tiene il 30 % delle azioni di quella fabbrica di lacrime che è lagna improduttiva.
Ma do’ vai a cambiare? Ma chi vai a cambiare? Mandare questi, di spessore di quella di una (qualche) zanzara saltata in padella, in parlamento, per «cambiare l’Europa» (senti, senti) equivale a mandare quattro mosche di fronte all’elefante (per condizionare il suo percorso), equivale a mandare quattro cicale al cospetto della mamma-formica per convincerla che starebbe meglio con la propria coscienza se cede una parte del proprio cibo alla orchestra delle cicale che divertirà la sua prole.
Questa lista è talmente assurda che si fa fatica persino a commentarla.