Il "nuovo" governo Renzi

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aaaa42
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da aaaa42 »

ciao Paolo
hai gli interventi di borghi e bagnai e brancaccio e altri ai seminari del gruppo 5 stelle ?
io aprirei una cartella qui o in teoria valore lavoro.
cosi il conte puo scatenarsi ma solo con interventi di analisi come quello che ha inserito.
e uscito un libro a mio avviso convenzionale di bini smaghi , che analizza l' euro dall' interno in quanto era commissario bce un libro divulgativo .
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

paolo11 ha scritto:Ciao Camillobenso.Cosa ne pensi se vi fossero due monete diverse di valore sempre euro.
Ricordiamo che il marco era sempre piu alto della lira.
Ciao
Paolo11


La proposta era già stata avanzata da Berlino nel 2012. Avrebbero dovuto parteciparvi tutti i Paesi del Nord più l'Italia. Tutti gli altri avrebbero dovuto far parte dei Paesi di serie B.

I Paesi di serie B avrebbero dovuto subire una svalutazione.


Cosa ne penso.

Se diventa una decisione nostra nell'entrare nei Paesi svalutati, allora bisogna conoscerne l'entità.

Poi occorre sempre fare i conti economici per calcolare i rischi.
paolo11
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da paolo11 »

http://www.beppegrillo.it/2013/02/leuro ... agnai.html
Oggi, 10 febbraio, sono a Bolzano, ore 17, piazza del Municipio e a Trento, ore 21, piazza Dante. Domani, 11 febbraio, sarò a Rovigo, ore 17, piazza Vittorio Emanuele e a Mantova, ore 21, piazza Sordello. Seguite le dirette su La Cosa! >>>

"E' perfettamente noto a tutti che l’Euro sarebbe stato un esperimento fallimentare proprio perché mancava alla sua base una unità politica e in particolare una unità nel campo della politica fiscale, questo voglio ricordarvelo è una cosa di dominio pubblico, i fondatori dell’Europa sapevano benissimo che imporre una moneta unica a paesi diversi e con un sistema fiscale profondamente scollegato, avrebbe condotto a una crisi.
Quindi i problemi che fossero noti, lo dobbiamo dare per scontato." Alberto Bagnai

Intervento di Alberto Bagnai, professore di politica economica all’università Gabriele D’Annunzio di Pescara

"Buongiorno agli amici del Blog di Beppe Grillo, sono Alberto Bagnai, insegno politica economica all’università Gabriele D’Annunzio di Pescara, sono di ruolo nell’università dal 1996 e nella mia attività di ricerca mi sono occupato soprattutto di debito pubblico e di debito estero, principalmente nei paesi in via di sviluppo.
Poi è arrivata la crisi e sono stato costretto a occuparmi del mio paese e dell’Europa, nella mia attività scientifica e anche di divulgazione, che si è sviluppato soprattutto in questo ultimo anno, con la aggravarsi della crisi. Volevo fare delle riflessioni con voi sulla sostenibilità dell’Euro e sulla sostenibilità delle attuali regole economiche.
Partendo da una notizia piuttosto interessante, che mi è stata segnalata da uno dei lettori del mio blog, mi ha mostrato un video, che circola, credo che sia stato girato da una televisione tedesca, in cui si vedono due politici tedeschi, presidenti di alcune regioni del sud, che si lamentano del fatto che sono stanchi di raccogliere imposte dai loro cittadini per trasferirle ai cittadini di altre regioni tedesche.
Questo forse vi ricorderà qualche cosa che sta succedendo in Italia, che una parte del dibattito politico, anche nel corso della campagna elettorale, verte sul fatto che alcune regioni del nord sostengono di essere stanche di finanziare con le proprie imposte i bisogni strutturali di regioni del sud.
Ecco, in Italia la parte sviluppata è al nord, in Germania quella sviluppata è a sud, come in anche in Inghilterra del resto.
Che cosa c’entra questa storia con l’Europa? Un po’ c’entra, perché non so se ci avete fatto caso, ma la crisi europea presenta dei caratteri di asimmetria e molto spesso si sente dire, però, che si potrà risolvere questa crisi nel momento in cui si aggiungerà a questa unione monetaria una fiscale, e che cosa dovrebbe essere? Un meccanismo che sostanzialmente oltre a garantire rigore, incorruttibilità, etc., tutte queste belle cose e parole, molto moralistiche, però poi in soldoni dovrebbe permettere alle regioni più forti di aiutare quelle più deboli economicamente con meccanismi automatici di trasferimento.
Perché un’idea di questo tipo? Perché si sa benissimo che l’altra unione monetaria grande, che conosciamo e che funziona, che è quella degli Stati Uniti, che ha più di un secolo di vita, ricordiamolo, che e è passata anche attraverso una guerra di secessione, ricordiamolo, funziona esattamente così? C’è una sola moneta in tutti gli Stati Uniti, che è il dollaro, e però c’è un bilancio federale.
Questo significa che una parte, non trascurabile, delle imposte che i cittadini pagano va non al bilancio dello Stato in cui risiedono, ma al bilancio dell’unione di questi Stati, appunto gli Stati Uniti, e questo che vantaggi ha? Diversi, tra cui il più banale è che se in un singolo Stato c’è un problema, dico l’Alabama, come per esempio in Europa c’è un problema in Grecia, automaticamente il bilancio federale, è stato calcolato da studiosi negli anni 90, compensa 40 centesimi per ogni dollaro di reddito che il cittadino dello Stato in crisi ha perso perché automaticamente deve pagare meno tasse al bilancio federale e riceve anche sussidi di vario tipo, di disoccupazione.
Quindi c’è un meccanismo cuscinetto che è abbastanza rilevante, perché copre tra un 40 e un 30 per cento degli shock che riceve il reddito del cittadino dello Stato svantaggiato, e poi è automatico: non c’è bisogno di andare ogni volta a Washington per litigare, semplicemente le regole sono queste.
Ecco, in Europa se ci fosse una cosa di questo tipo è indubbio che staremmo molto meglio e la domanda è perché in Europa non c’è una cosa di questo tipo? Non sapevamo forse che non si può avere una moneta unica senza avere un bilancio pubblico unico? E qui purtroppo casca l’asino, cioè casca l’Euro, perché intanto è perfettamente noto a tutti che l’Euro sarebbe stato un esperimento fallimentare proprio perché mancava alla sua base una unità politica e in particolare una unità nel campo della politica fiscale, questo voglio ricordarvelo, lo hanno ricordato anche altri blogger, Messora, è una cosa di dominio pubblico, i fondatori dell’Europa sapevano benissimo che imporre una moneta unica a paesi diversi e con un sistema fiscale profondamente scollegato, avrebbe condotto a una crisi, lo ha detto per esempio il presidente Prodi al Financial Times nel 2001, lo hanno ripetuto anche tante altre persone, al punto che Luigi Zingales, un noto economista, un collega con un curriculum 67 volte più brillante del mio, ha palesemente detto che la crisi europea era premeditata e che l’Euro in questo senso era un disegno criminale, era una sua intervista rilasciata, la trovate sul web.
Quindi i problemi che fossero noti, lo dobbiamo dare per scontato.
Perché è estremamente improbabile che si trovi una soluzione? Qui torniamo all’inizio della nostra chiacchierata: a voi sembra probabile che dei bavaresi che non vogliono più dare soldi a dei sassoni, per dire un’altra regione tedesca, abbiano invece voglia di darli a dei napoletani, calabresi o ateniesi? A me sinceramente no!
Cioè di fatto questa unione monetaria per sopravvivere ha bisogno di trasferimenti che sono gli stessi trasferimenti che noi riteniamo politicamente improponibili a livello locale.
Ora questa cosa non ve la sto dicendo solo io, che appunto vengo da una università della east Coast italiana, questa cosa è nota a tantissimi economisti.
O mentono sapendo di mentire o sono disinformati. Vi posso dire che per esempio Paolo Manasse, dell’università di Bologna, un altro stimatissimo collega, a dicembre ha pubblicato un articolo nel suo blog in cui dice: “Ho una visione molto pessimistica dell’Euro perché purtroppo i trasferimenti che sono necessari per mantenerlo insieme, per tenere insieme i vari Stati, sono troppo ingenti”.
C’è anche un altro economista che leggo spesso che si chiama Jacqes Sapir che ha fatto un conto, si chiama “Il costo del federalismo” il suo articolo (art. originale). Secondo Jacq Sapir il totale di questi trasferimenti sarebbe pari a un ammontare di 257 miliardi di Euro esclusi i fondi che normalmente viaggiano tra un paese europeo e l’altro per la cosiddetta coesione e quindi per rimediare i problemi strutturali dei paesi in difficoltà.
Somme di queste tipo sono assolutamente improponibili sotto il profilo politico e ne è prova il fatto che un mese fa le trattative sul bilancio federale dell’Unione Europea si sono arenate completamente su delle somme molto inferiori, dell’ordine di grandezza dei decimi di punto percentuale di Pil europeo.
Quindi vi rifaccio tutto il discorso: paesi che litigano per non trasferire al loro interno soldi dal nord al sud, paesi che hanno fatto ostracismo al bilancio della commissione europea, su somme tutto sommato ridicole, dovrebbero poi trasferire 475 miliardi dal nord al sud per favorire lo sviluppo strutturale delle sud e la convergenza, ma perché? È assolutamente improponibile! Quindi è chiaro che chi propone una uscita dalla crisi in termini di "più Europa", diciamo lo possiamo classificare in due categorie, o mente sapendo di mentire o è disinformato.
E questa però, purtroppo sembra essere una visione molto molto diffusa, se non addirittura la visione unanime nella classe politica che vi trovate di fronte.
E direi che sotto questo profilo non si può che essere d’accordo con certi atteggiamenti che dicono che i politici attuali dovrebbero tutti andarsene a casa.
Dal mio punto di vista, fino a che continuano a raccontare la storiella del "più Europa" effettivamente dovrebbero farlo!
Si trae una conclusione inevitabile, che essendo politicamente improponibile fare sopravvivere le economie più deboli con trasferimenti dal nord bisognerà fare quello che la teoria economica dice che si deve fare quando delle economie non hanno i requisiti per stare insieme: semplicemente separarle.
Questo sarà l’esito inevitabile della situazione che stiamo vivendo e dobbiamo essere informati e consapevoli del fatto che l’esito sarà questo, dobbiamo essere consapevoli che non è un esito disastroso, perché abbiamo molti precedenti storici di unioni monetarie che si sono dissolte e non sono arrivate le cavallette e neanche la pioggia di fuoco, ci sono delle criticità che devono essere capite e gestite. Ci deve essere una classe politica che si deve prendere le proprie responsabilità e soprattutto bisogna capire che se si è commesso un errore, rimediare a questo non è andare indietro, ma crescere, cioè andare avanti."
...................
Ciao
Paolo11
paolo11
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da paolo11 »

M5S DISCUTE CON GLI ESPERTI
(TERZO INCONTRO)
LUNEDI' 16 DICEMBRE, ORE 16
PALAZZO DEI GRUPPI (AULETTA DEI GRUPPI)
VIA DI CAMPO MARZIO 74, ROMA
Ecco il terzo appuntamento del ciclo di incontri promossi dal gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle con economisti ed esperti per discutere delle politiche europee, dell'impatto dei vincoli dell'Ue sulla nostra economia e delle prospettive della moneta unica.
Il M5S propone complessivamente quattro momenti di riflessione sul significato della nostra presenza in Ue e sulle conseguenze dell'Unione monetaria. Il dibattito si sta articolando, di volta in volta, sulle argomentazioni neutrali, positive e negative in merito alla nostra permanenza nell'Unione europea e nell'Uem. Si terrà, infine, una tavola rotonda che tirerà le somme del dibattito.
Il terzo spazio di discussione darà conto delle posizioni marcatamente anti-euro. Il convegno avrà luogo il prossimo lunedì 16 dicembre, alle ore 16, presso l'Auletta dei gruppi, al Palazzo dei Gruppi di Montecitorio (Via di Campo Marzio, 74).
Parteciperanno:
- Luciano Barra Caracciolo (amministrativista, Consiglio di Stato)
- Claudio Borghi (Università cattolica del Sacro Cuore di Milano)
- Emiliano Brancaccio (Università del Sannio)
- Antonino Galloni (collegio sindaci Inps)
- Antonio Maria Rinaldi (Università Gabriele D 'Annunzio di Chieti-Pescara)
L'incontro, che rappresenta un momento importante di approfondimento sui temi dell'economia e della democrazia europea, è aperto al pubblico (previo accreditamento) e ai rappresentanti delle altre forze politiche.
http://www.beppegrillo.it/movimento/par ... ontro.html
--------------------------------------
SE interessano basta cercarli.
Ciao
Paolo11

(Avviso: il prof. Alberto Bagnai è stato invitato ma non è purtroppo disponibile. Ancora in forse il prof. Emiliano Brancaccio)

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paolo11
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da paolo11 »

http://www.beppegrillo.it/la_cosa/
Diretta: Sotto EXPO si nasconde di tutto

Expo2015: 13 miliardi di cemento debito e speculazione. I numeri di Expo2015 “Nutrire il pianeta” raccontano una speculazione insensata ai danni di un intero territorio asservita all’unico obiettivo di “nutrire la casta”. Il M5S, che già due anni fa aveva proposto di abbandonare l’attuale progetto di Expo 2015 secondo la proposta “diffusa e sostenibile” del Prof. Battisti del Politecnico di Milano, oggi vuole portare alla luce tutto quello che si nasconde sotto i luccicanti padiglioni di Expo. Dall’incredibile storia dei terreni comprati da privati con soldi pubblici alle mancate bonifiche, dalla spartizione della grande “torta” tra destra/sinistra e aziende amiche agli interessi della criminalità organizzata. Per questa ragione oltre 80 portavoce del M5S in Parlamento, Regione Lombardia e Comune di Milano saranno impegnati il 15 marzo nell’ExpoTour per ispezionare i cantieri di Expo e incontrare la cittadinanza. Vi aspettiamo · alle ore 15 ai cantieri delle Vie d’Acqua in Via Cancano, Parco delle Cave. · alle 17.30 presso il Politecnico di Milano (in via Durando 10) per una lezione pubblica di Emilio Battisti sull’esposizione che avremmo voluto: “diffusa e sostenibile”. Unitevi a noi, a riveder le stelle! Staff Expo Tour M5S
------------------------
Va in onda adesso.
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

IFQ
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Renzi e Hollande: “Insieme per cambiare l’Ue”. Ma i giornali francesi li ignorano

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Matteo erede di Craxi:
la gaffe dell’Eliseo


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Sicuri che sia un errore????? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

Servizio Pubblico, Dragoni: “Le coperture di Renzi sono acrobatiche”

“Le coperture di Renzi sui 10 miliardi appaiono “acrobatiche”. Lo afferma Gianni Dragoni, il quale ripercorre le proposte di Matteo Renzi e osserva che il 15% delle pensioni significa 2 milioni di persone. E mostra i miliardi da ricavare dal margine tra il 2,6 e il 3% del rapporto deficit/Pil
14 marzo 2014

Video
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/03/ ... he/269883/
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

VoxAmini • 6 ore fa
La balla deve durare fino a maggio, in vista delle europee. Che le sparate non abbiano coperture è evidente.
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Mario Previtera • 8 ore fa
Cosa dice Gianni Dragoni delle coperture che Grillo pensa di avere per il suo "reddito di cittadinanza" ? Reddito per cui servirebbero solo 720 miliardi di euro l'anno? (https://www.youtube.com/watch?...
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ulalena Mario Previtera • 23 minuti fa
renzi e' al governo quindi affrontiamo i problemi che abbiano e non quelli ipotetici di chi ancora non e' al governo e che comunque mi auguro ci arrivi perche' se eliminiamo la casta marcia che mangia a sbafo vedrai che i soldi saltano fuori eccome.
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Dario Marchetti Mario Previtera • 6 ore fa
Guarda, ti do' una notizia sensazionale: Grillo non è Premier e la sua proposta non è all'ordine del giorno. Secondo, anche Renzi ha detto che vuole dare una forma di reddito a chi oggi non ce l'ha. Adesso vai a chiedere a Renzi dove trova i 720 miliardi che, per inciso, è una cifra che gira solo nel tuo inutile mononeurone.
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francesy • un giorno fa
SIAMO ALLE SOLITE ... CHIACCHIERE ... MA QUANTO CI COSTANO QUESTI IMBONITORI?
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Homo Italicus • un giorno fa
Per salvare l'Italia e gli Italiani ,se fossi capo del governo, la prima operazione che effettuerei sarebbe,ridiscutere il debito pubblico.
Molti debiti lo Stato ce l'ha nei confronti delle banche ,le quali hanno preso i soldi dal BCE al tasso di interesse al !% , con gli stessi soldi hanno comprato titoli dello Stato Italiano al 4 o 5 % ,quindi una sapiente speculazione in merito a questo provvedimento finanziario.
A questo punto io Stato ridiscute questi interessi offrendo un onesto 3% ,motivando che l'interesse del paese Italia va collocato al primo posto.
Ci saranno senz'altro delle opposizioni ,ma a questo punto minacciando di non pagare più il debito ,avvieremo un onesto concordato , ben si sappia che la certezza in questi periodi non è certa.
Dimezzando gli interessi,si abbasserà il debito e avremo più risorse per risanare questo paese,diversamente c'è una altra soluzione innescare una guerra e le premesse ci sono e azzerare ,azzerando tutti gli accordi presi con chiunque ,ma il dispiacere verrà per i tanti danni alle persone,che purtroppo verranno.
Per mali estremi occorrono rimedi estremi,altrimenti vivremo sempre in apnea.
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patagarrau • un giorno fa
Renzi, sta combattendo una guerra titanica contro la matematica.
Poiché la matematica non è un'opinione.
Renzi è un opinionista....Che ce ne facciamo di un opinionista a capo del governo ! :-)))))))))
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Mario Previtera patagarrau • 8 ore fa
E Grillo contro cosa sta combattendo quando parla del "reddito di cittadinanza" che spetterebbe a tutti i cittadini "per diritto di esistenza in vita" dalla nascita alla morte? Contro la "Fantascienza"? (https://www.youtube.com/watch?...
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Dario Marchetti Mario Previtera • 6 ore fa
E Renzi coontr cosa combatte, visto che ha detto di volerlo mettere lui? Vai a dormire, dai, Carosello è finito.
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fiore33 Mario Previtera • 7 ore fa
Il m5s abbatterebbe immediatamente stipendi e pensioni d'oro, eliminazione degli sprechi sia civili che militari. Eliminazione della corruzione serpeggiante in tutta la pubblica amministrazione. Lì c'è un'emorragia di denaro astronomica. Chissà perché state facendo tanta guerra al movimento, perché il vostro clientelismo e nepotismo finirebbe di colpo.
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PierSandro • un giorno fa
Ho sentito dragoni una volta fare i conti della TAV Torino-Liopne. E' riuscito a prendere i 3 miliardi dei costi dell'opera per l'Italia e a farli diventare 100 (proprio così, cento) miliardi. A proposito di acrobati.
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Dario Marchetti PierSandro • 6 ore fa
E' più grossa la balla che la Tav costa 3, se è solo per questo.
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RattoFirmino PierSandro • un giorno fa
http://www.disinformazione.it/...
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PierSandro RattoFirmino • un giorno fa
2000 poliziotti? Pura follia, questo vuol idre prendere il numero massimo di poliziotti presenti a Chiomonte nel giorni degli scontri dell'estate 2011, moltiplicarlo per due a applicarlo a tutti santi giorni dell'anno.
Tornando poi ai 100 miliardi del santorino, volete dimostrare come ci si arriva?
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balui01 • un giorno fa
Scusi sig. Dragoni ma gli acrobati esistono, perché non li lascia lavorare per completare lo spettacolo, oltre tutto queste acrobazie avvengono senza rete di protezione, se cade si sfracella, a solo 39 anni mi sembra un vero peccato.
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ulalena balui01 • 20 minuti fa
se hai superato i 18 anni credo dovresti smetterla di credere alle favole. Magari fatti un giro in rete e leggi qualche intervista di Chomsky cosi capisci cosa e' la propaganda.
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gianloco balui01 • un giorno fa
e con questo "mantra" che i media stanno infinocchiando per l'ennesima volta gli italiani.. ora va' di moda dire che il piazzista "ci mette la faccia"..
ma perche.. tutti gli altri premier.. e politici.. da sempre.. non ce l'hanno messo il q.. ops.. volevo dire la faccia???
cosa cambia tra la piazzata di renzi.. e facendo solo un esempio.. tute le piazzate di berlusconi? abbiamo sentito anche berlusconi fare "il patto con gli italiani" e e la promessa di ritirarsi dalla politica.. se non lo avesse rispettato..

perche renzi non dovrebbe rimamgiarsi le piazzate che sta dicendo.. come ha fatto il suo ispiratore? e come andando solo indietro di qualche settimana.. si e' gia' rimangiato buona parte delle promesse fatte!!?
e poi.. la cosa piu' allucinante che dici.... e che se dovesse fallire.. non sara' lui a "sfracellarsi".. ma noi!!! forse tu no.. forse tu hai tutto da guadagnarci.. dalle sue piazzate... per questo che passi il tempo a difendere il piazzista!!!
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Marco Valerio Marziale balui01 • un giorno fa
peccato che questo "acrobata" non sia al circo (che tra l'altro sarebbe il suo habitat naturale) ma alla guida di un paese di 60 milioni di persone, e che se casca lui, ci facciamo male noi.
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Maurizio Borro • un giorno fa
Altro che acrobatica, qua e' un triplo salto mortale con la benda
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Americo Ameraik Mazzeo • un giorno fa
Renzi fa solo campagna elettorale.
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balui01 Americo Ameraik Mazzeo • un giorno fa
Se fosse così sarebbe un gioco a perdere; soldi, faccia, e futuro, a soli 39 anni, moglie e tre figli mi sembra un prezzo un pochino caro, non sembra anche a lei?
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Bruno Cipolla balui01 • un'ora fa
Se renzi fallisce ha un bel posto sicuro di vicedirettore generale di fininvest.
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Il cavaliere nero balui01 • 21 ore fa
domanda: perchè aspettare proprio fine maggio?
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Americo Ameraik Mazzeo balui01 • un giorno fa
http://www.beppegrillo.it/vide...
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Americo Ameraik Mazzeo balui01 • un giorno fa
Fin ora renzi ha solo chiacchierato e niente fatti, quindi i fatti mi confermano quanto detto.
Sul suo futuro mi importa poco in quanto i soldi che ha guadagnato lui fin ora nemmeno tutta la mia generazione li ha guadagnati. Sul perdere la faccia già l'ha persa perché ne ha dette così tante di bugie che non capisco come si faccia a votarlo e a difenderlo.
Lei mi dimostri che ciò che dico non risponde a realtà.
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upablo balui01 • un giorno fa
La faccia? perchè quella è la faccia? Con che faccia ti presenti con soluzioni ridicole e una legge elettorale a protezione della casta. Con quale credibilità da parte di chi ha portato il paese alla rovina?
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luglio balui01 • un giorno fa
Veda un pò l'età della maggior parte dei nostri politici e capirà che molti hanno superato i 39 anni e stanno ancora lì a dettare ricette per il paese.
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Alessandro balui01 • un giorno fa
perchè? credi davvero si ritirerebbe dalla politica? ihihihihihih
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balui01 Alessandro • un giorno fa
Non penso che si ritiri, ma potrebbe essere cacciato !!
Anche se in Italia non si riesce a mandare a casa agli arresti domiciliari Berlusconi con tre gradi di Giudizio negativi !!!
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gianloco balui01 • un giorno fa
azzzzz.. porti proprio un esempio .."a fagiolo"
ma hai gia' rimosso dalla tua mente.. che e' stato proprio renzi.. a fare in modo che il pregiudicato suo mentore.. venisse riabilitato politicamente..?
e' questo il vero problema italico..
"memoria breve"..
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andreaBB balui01 • un giorno fa
a me non sembra..
i politici sono i maghi del mimetismo e del cambio casacca..
forse sei giovane perché ancora non hai capito come funziona..

Tu poi dire tutto e poi rimangiartelo e-o ricontestualizzare le tue parole e le tua azioni.
Il politico italiano non ha mai pagato per i suoi sbagli e credo che il santino di Firenze farà altrettanto..
casomai camperà qualche scusa e farà qualche nuova promessa per farsi un altro giro in giostra..
ciao
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balui01 andreaBB • un giorno fa
Vede signore, sono ultraottuagenario, ne ho viste tante nella vita,

ed ho anche vinto, eppure non voglio smettere, e darmi per vinto, e di voler sognare, almeno la speranza lasciamola viva, se muore quella non ci rimane altro che sparire , ed io non ho alcuna intenzione di farlo !! Salve.
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MrMagoo • un giorno fa
Vedo che in questi due giorni tutti gli economisti, giornalisti, professori, fiscalisti, commercialisti, avvocati e politici contro hanno fatto le pulci alle proposte di Renzi.
Dovuto sicuramente.
Però, se non è possibile ridurre la SR, non è possibile mettere in busta 80€ al mese, non è giusto aumentare le tasse sulle rendite e è inutile la riduzione del 10% dell'IRAP, non è costituzionalmente possibile tassare solo le pensioni più alte, non è possibile vendere 100 auto blu, perchè vengono licenziati gli autisti, che cosa propongono tutti questi espertoni?
Solo la lotta all'evasione?
Campa cavallo!
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Marcostituzione • un giorno fa
Se è noto che chi ha meno di 1500 euro al mese
(e non è single)
non arriva alla fine del mese
è matematico che con l'aumento avrebbe 2 giorni in più di fiato.
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Iuve Coppini Marcostituzione • un giorno fa
Che calcolo hai fatto? 1500/30? Ma se non arriva alla fine del mese facciamo 1500/25 = 60..poco più di un giorno...per carità..meglio che nulla..ma quanti ne usciranno in più da altre parti? E quelli che il lavoro non l'hanno? A me sembra propaganda pura...visto che le coperture sono fumosissime. Bisognerebbe fare cose drastiche e togliere soldi a chi li ha, non condonare 98 miliardi alle slot, non comprare gli f35, non fare la tav, portare a 5000 euro le pensioni d'oro...questo è un provvedimento specchio per le allodole..
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Abriola Iuve Coppini • 6 ore fa
sei stato chiarissimo e onesto.
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camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

Jobs act, il premier tradisce subito i giovani e i non garantiti
di Salvatore Cannavò | 15 marzo 2014Commenti (97)


Tutta la retorica sul Jobs Act, alla fine, si riduce a una flessibilità quasi selvaggia. Questo è quanto rimane dalla lettura del corposo comunicato stampa del Consiglio dei ministri del “super-mercoledì” renziano. Il miraggio del contratto unico, l’ipotesi del salario minimo o del sostegno ai disoccupati, infatti, va a finire in un progetto di legge delega la cui attuazione dipenderà dal volere degli dei, conoscendo la politica italiana.

Da un decreto governativo, invece, immediatamente in vigore per essere convertito dal Parlamento, dipendono le modifiche ai contratti a tempo determinato e all’apprendistato. E si tratta di modifiche pesanti. Per il contratto a termine, infatti, scrive il testo del governo “viene prevista l’elevazione da 12 a 36 mesi della durata del primo rapporto di lavoro a tempo determinato per il quale non è richiesto il requisito della cosiddetta causalità”. Ma la novità peggiore è che viene prevista “la possibilità di prorogare anche più volte il contratto a tempo determinato entro il limite dei tre anni, sempre che sussistano ragioni oggettive e si faccia riferimento alla stessa attività lavorativa”. Rinnovare anche più volte, senza limiti chiari, significa, come ha notato Tito Boeri su Repubblica, poter rinnovare un contratto di lavoro ogni settimana e quindi ben 156 volte nell’arco di tre anni. Le aziende saranno soddisfatte, ma tutti quei lavoratori precari che, pure, hanno sperato nel “contratto unico” di Renzi, che diranno? La proposta del governo pone un solo limite, quello del 20% dei dipendenti di un’azienda che possono essere assunti con contratto a tempo. Su 50 si tratta di dieci contratti, non è poco. Inoltre, nel momento in cui verrà introdotto il contratto unico in cui per almeno tre anni non sarà previsto l’articolo 18, le aziende potranno avere fino a sei anni di disponibilità assoluta del lavoratore, minacciato in ogni momento dal licenziamento.

La tendenza è confermata dall’apprendistato in cui verrà previsto il ricorso alla forma scritta solo per il contratto e per il patto di prova. Non ci sarà più, invece, in forma scritta il piano formativo individuale ma, soprattutto, si elimina la norma secondo la quale “l’assunzione di nuovi apprendisti è necessariamente condizionata alla conferma in servizio di precedenti apprendisti”. Quindi, si assumeranno apprendisti, con una paga base pari al 35 % della retribuzione, e questi potranno essere costantemente sostituiti. Infine, “per il datore di lavoro viene eliminato l’obbligo di integrare la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere con l’offerta formativa pubblica, che diventa un elemento discrezionale”. A fronte di queste norme, certe, la parte più attesa del “piano del lavoro” rimane rinviata nel tempo. Tutta la materia degli ammortizzatori sociali, della riforma dell’Aspi (l’indennità di disoccupazione), la riforma dei Centri per l’impiego, il contratto unico, il riordino delle forme contrattuali diverse e lo stesso salario minimo, l’estensione della maternità, finiranno in una legge-delega. Uno strumento che in genere mette su un binario morto tanti buoni propositi. In questa decisione si rintraccia una particolare “svolta” operata da Renzi. Quelli che sembravano i suoi settori di riferimento – giovani precari, partite Iva, forza lavoro intellettuale spesso in fuga dall’Italia – vedranno un peggioramento della loro condizione di lavoro e di vita.

I settori tradizionali della sinistra – il classico lavoro dipendente – vedranno, invece, un piccolo miglioramento (sempre che il premier non si riveli, come ha detto lui stesso, “un buffone”). Un cambio di “base sociale” che ha spiazzato la Cgil e la minoranza Pd e che rende sempre più “acrobatico” l’esperimento governativo del giovane leader democratico.

Il Fatto Quotidiano, 15 marzo 2014
camillobenso
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Re: Il nuovo governo Renzi

Messaggio da camillobenso »

Bruno Kessler • 36 minuti fa
1. attualmente i contratti a tempo determinato possono già durare fino a 6 anni, facendone uno di 3 con rinnovo come dipendente diretto e poi preso attraverso l'interinale che può rinnovarlo per altre 6 volte.
2. in apprendistato vi è l'obbligo all'assunzione del 50% degli apprendisti non di tutti.
3. meglio avere tutele limitate all'inizio e che aumentano nel progressivo anche attraverso un indennizzo che stare a casa a maledire il mondo;
4. uscire dall'ideologismo Cannavò, nel resto d'Europa non esiste l'art.18 come è strutturato in Italia. esiste l'indennizzo puro.
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Andrea Da Fino • un'ora fa
Forte questa sinistra, così amica di banche ed imprenditori. Peccato si dimentichino sempre dei disoccupati over 40 con mutuo e famiglia da mantenere.

Andiamo tutti a rubare o spacciare?
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camillobenso Andrea Da Fino • 4 minuti fa
Tieni duro, questo commento deve ancora essere approvato da Il Fatto Quotidiano.
La sinistra è entrata in agonia nel 1994 con la morte di Berlinguer. Un primo tentativo di risorgere avviene prima nel 1996 con Prodi e poi ancora nel 2006.
All'inizio del 2008 la sinistra muore definitivamente. Il tentativo della Lista Tsipras per le europee ci dimostra che la volontà di autodistruzione tramite frantumazione e polverizzazione è alto.
Con le primarie del 2013 entra in crisi anche la sinistra di base. Si spacca tra renziani ed antirenziani. L'estinzione è prossima.
Se s'intende per "sinistra" quella del Pd, allora la si deve assimilare alla vecchia sinistra democristiana, che nulla ha a che spartire con la sinistra anche se post comunista. Anche perché il Pd è la nuova democrazia cristiana.
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ulalena • un'ora fa
renzi e' anche piu' tonto di quello che pensavo. Mi sto convincendo che non e' in malafede e' solo tonto al punto giusto che c'e' chi riesce a manovrarlo come vuole e fargli credere che sta anche portando avanti una causa giusta. E' interessante osservare quando snocciola cifre a giustificazione di quello che dice. Non fa un discorso compiuto con inizio, fine e tesi a sostegno...in difficolta snocciola numeri imparati a memoria e ha un effetto storditore. Per asserire la propria posizione e attrarre chi ascolta in modo superficiale usa le frasi fatte del 'ci metto la faccia', 'se fallisco non faccio piu politica' poi fa le scommesse eccetera. Presenta e benedice libri a destra e manca perche' vuole rinforzare il piedistallo con il mattone cultura. E' peggio di b...almeno quello nel bene o nel male una azienda l'ha messa in piedi (piu' nel male penso ma l'azienda c'e'). C'e' un corso interessante che ho seguito l'anno scorso e che rifaro' tra qualche mese su coursera***, offerto dalla duke university : think again how to reason and argue. E' intenso ma offre veramente degli strumenti di analisi interessanti per avere delle difese in piu' quando si ascoltano certi imbonitori...
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atreides67 • un'ora fa
e tutta questa riforma la si vuole fare senza combattere la corruzione , le mafie e senza avere unn piano energetico o industriale .
ma noi in Italia crediamo proprio a tutto
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populista • un'ora fa
Politiche di destra e si sapeva Renzi da che parte stava......votateli gente,votateli.
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Dario Marchetti • 2 ore fa
Sono sicuro al mille per cento che quelli che propugnano la precarietà e magnificano il piano di Renzi, hanno tutti il posto fisso garantito avuto tramite il partito. Li conosco bene, basta sentire questa gente al bar, quando si va a fare il camparino tra una pausa lavoro e l'altra al ministero o alla municipalizzata. E li leggiamo purtroppo anche qui.
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Dario Marchetti • 2 ore fa
C'è stato un tempo in cui nelle sezioni dei DS e poi del PD si denunciava la precarietà creata con il grimaldello della flessibilità. Basterebbe sentire quello che diceva Cesare Damiano, ad esempio, o qualunque altro dirigente di quel partito sempre pronto a inveire contro la precarietà e un mondo del lavoro sempre più selvaggio. Io lo ricordo bene, in quanto sino al 2008 ero un militante, anzi, visto che credevo pure alla loro buona fede, un militonto. Adesso me ne sono felicemente andato e se dovessi incontrare uno dei miei ex compagni di partito avrei qualche difficoltà a interloquire con chi accetta qualsiasi cosa, pensando che il partito sia il fine, non il mezzo. Posso però consolarmi col fatto che nella mia famiglia, nessuno si sogna più di votare questa gentaglia. Di certo non sarò più complice di questi servi del grande capitale travestiti da difensori dei lavoratori.
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Teresa G. • 2 ore fa
E' stato fatto un calcolo numerico elettorale di convenienza, è iniquo ed è tutto sommato un modo per cercare consensi dividendo le persone che stanno in difficoltà. Pescare tra le persone in difficoltà significa usare "ricatto". Ed i pensionati che prendono molto meno di 1500, magari con un mutuo? Si capisce benissimo perché non trovano il modo di ricreare lavoro...non ci pensano nemmeno, se ci fosse lavoro le persone non sarebbero sottoposte né ai partiti né alla mafia...
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Costantino Trachala • 2 ore fa
Ma cosa vi sareste aspettati? C'è una missione che tutti i governi europei devono compiere: mantenere in vita questo capitalismo alla canna del gas. E c'è solo un modo per farlo: colpire la forza lavoro a vantaggio del capitale. Tutto il resto sono solo favole. Sono favole le proposte filo-keynesiane che raccontano di una ripresa col sostegno della domanda, perchè l'unico vero modo che ha il capitale per continuare il ciclo di accumulazione è quello di sfruttare il lavoro quanto più possibile. Ma attenzione: non pensiate che l'idea della redistribuzione del reddito possa servire a qualcosa! E per un semplice motivo: il problema E' l'accumulazione capitalistica in quanto tale e il distorto rapporto tra capitale e lavoro e che subordina il secondo al primo. Occorre cominciare a pensare di rovesciare questo rapporto e questo lo si può fare solo con una profonda critica del capitalismo e difendendo i giovani, i disoccupati, i precari e i salariati da tutta questa volontà capitalistica di consumo di vite umane.

Saluti.
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Wolf434 • 2 ore fa
Vi aspettavate qualcosa di diverso da Renzi ? Ingenui.
Questo e' un altro che fa il culattone con il culo degli altri.
Speriamo che gli Italiano non ci mettano altri 20 anni a capire che e' un buffone come il suo mentore Berlusconi
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fabrip • 2 ore fa
se sacconi era soddisfatto della decisione ...il resto vada sè
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Helvétius • 3 ore fa
beh la base è malthusiana, sono loro che vogliono essere poveri. sono loro che non vogliono lavorare.
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davidebravo • 3 ore fa
Viva il lavoro flessibile, un datore di lavoro deve avere la possibilità di licenziare.
Però il lavoratore a tempo determinato DEVE guadagnare di più rispetto a un tempo indeterminato, e i contratti di apprendistato a stipendio ridotto non devono andare oltre i tre mesi. Quando avremo due minimi salariali da CCNL distinti per le due tipologie di contratto avremo fatto un passo avanti.
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anton ruud davidebravo • un'ora fa
Viva il lavoro flessibile DEGLI ALTRI,questo è il tuo vero pensiero.
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Liu Changqing davidebravo • 2 ore fa
piccolo esempio: giovane donna che lavora. Il datore le dice: "me la dai?" Ma lei non vuole essere datrice. E allora viene licenziata. Viva il lavoro flessibile.
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Bancor Liu Changqing • 31 minuti fa
Lei deve a ere un'esperienza di lavoro limitata: queste cose sono sempre successe, con o senza lavoro flessibile.
Non è quello il punto, purtroppo.
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claudio_gera • 3 ore fa
Il jobs act alla fine non servirà assolutamente a farci uscire dalla crisi. Il tipo di lavoro che ne deriverà sarà ovviamente precario. Quindi con un lavoro del genere nessun giovane guarderà con serenità al proprio futuro, non si farà una famiglia e resterà a casa con i genitori, cercando di risparmiare quanto più possibile, ammesso che gli resti qualche cosa da risparmiare visto che la caratteristica di questi contratti sarà pure il basso compenso. In questa situazione poi non è chiaro perché una azienda che già non riesce a vedere la propria produzione debba essere invogliata ad assumere qualcuno anche se ad un costo vantaggioso. Quello che non si vuole capire è che la ripresa deve partire dai consumi e l'occupazione ne sarà la logica conseguenza, e non viceversa. E la ripresa dei consumi deve essere pesante, massiccia, e ci vuole un committente importante, anzi un committentone enorme, e questo non può che essere lo Stato, l'unico in grado di fare ordinativi di prodotti e servizi tali da costringere le aziende ad assumere. Pensare invece che tutto si debba risolvere nella libera iniziativa e tutto nel rapporto tra i privati, con lo Stato deputato solo a fare lo scomodo socio che preleva (fisco) gli utili faticosamente realizzati è semplicemente demenziale.
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Costantino Trachala claudio_gera • 2 ore fa
Lo stato committente che si indebita o prende a prestito soldi pubblici (e dunque anche dagli stessi capitalisti) per pagare opere pubbliche non può risolvere la crisi. Al massimo può rinviarne gli effetti per qualche tempo scaricando il peso della crisi sui giovani e con effetti anche peggiori. Il problema non è di sottoconsumo ma di sovraproduzione.
La crisi finirà solo quando una quantità sufficiente di capitale verrà annichilita ristabilendo l'equilibrio e liberando risorse e spazi di mercato per il capitale superstite. Questo è il ciclo del capitale, fino alla crisi successiva. Sarebbe giunto il momento di mandarlo in soffitta.
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claudio_gera Costantino Trachala • un'ora fa
I discorsi ovviamente sono sintetici per ragioni di spazio, ma lo Stato non si deve indebitare, deve semplicemente stampare la moneta di cui ha bisogno. Il debito sovrano è una invenzione assurda, ancora di più se in mano alla finanza internazionale. Tutto si risolve riacquistando la sovranità monetaria, magari seguendo alcune regole elementari quali il rapporto circolante/PIL. Qui però usciamo dal tema ed entriamo su argomenti di difficile comprensione se si rimane sulle dottrine dell'economia, quelle che vengono insegnate a "scuola" e che bloccano i cervelli dei cosiddetti economisti. Ci vuole un salto culturale, una visione diversa della moneta e di quanto da essa deriva. Altrimenti diciamolo subito, il debito è insanabile e ci aspettano un centinaio di anni di miseria assoluta.
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Salvatore Contino • 3 ore fa
Dottor Cannavó, un leader è tutt'altra cosa. Pertanto non concordo col finale. A 40 anni non è giovane, non è leader e tantomeno democratico.
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Roberto Benfatto • 3 ore fa
Certo per chi vuole il reddito di cittadinanza e non ha voglia di lavorare è una mazzata
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atreides67 Roberto Benfatto • un'ora fa
E mentre i grandi economisti italiani la pensano come te in germania hanno stanziato un miliardo per la ricerca sui sistemi di accumulo delle energie rinnovabili
Non so se capisci la differenza di livello .
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micawber Roberto Benfatto • 2 ore fa
comunque nella baggianata, come rileva Liu Changqing, si intuisce il vizio di forma. ed è lo stesso che anche Renzi ha fatto trasparire come prima la Fornero, con i suoi choosy. l'idea che chi non lavora è perchè in fondo non ha voglia di lavorare. mai una volta che si parlasse dei contratti di apprendistato per sfruttare la legge, che non c'è indennità di disoccupazione, perchè alla fine di tale contratto non dovrebbe esserci disoccupazione, come norma, e invece è un continuo. ed è solo uno da citare ad esempio.
comunque la solita storia. non abbiamo voglia di fare nulla.
tu non sai niente di me, come di tanti altri. per cui facci una cortesia. stai zitto.
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Liu Changqing Roberto Benfatto • 3 ore fa
una volta queste baggianate le dicevano quelli dichiaratamente di destra, adesso le dobbiamo sentire da gente che pensa di stare a sinistra...
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Roberto Benfatto Liu Changqing • 2 ore fa
essere di sinistra vuol dire aiutare chi ha veramente bisogna non chi vuole starsene a casa a prendere 1000 euro al mese
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Dario Marchetti Roberto Benfatto • 2 ore fa
Sei una nullità e lo dimostri con queste parole. In Germania il sussidio è legato all'accettazione del posto di lavoro proposto dai centri per l'impiego, come del resto è stato proposto in Italia. Certo che per quelli come te che lavorano nelle coop di partito, nelle municipalizzate o hanno avuto un posto fisso regalato dal partito, è veramente complicato da comprendere.
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pibedeoro7913 • 3 ore fa
"Inoltre, nel momento in cui verrà introdotto il contratto unico in cui per almeno tre anni non sarà previsto l’articolo 18, le aziende potranno avere fino a sei anni di disponibilità assoluta del lavoratore, minacciato in ogni momento dal licenziamento"
in altri paesi, come in svizzera ad esempio, ciò è normale... se non servi più all azienda,cala il lavoro ti lasciano a casa anche con l'indeterminato....e qui che poi che interviene lo stato ,dando un forte sostegno al reddito,aiuti e sgravi....e controllando che l azienda non abusi di questo diritto....
caro sig. cannavò si deve rendere conto che l'imprenditore paga il dipendente per lavorare quando serve e non si può obbligare un imprenditore a tenere un dipendente ne pensare che le imprese si sostituiscano ad un welfare inesistente.....
in Danimarca, in uk cmq in molti paesi dove chi perde lavoro viene realmente preso in carico dallo stato il mercato del lavoro è molto precario...per farla breve ti lasciano a casa quando vogliono....
è impensabile oggi,con l economia moderna ,cosi veloce e precaria anche per le aziende pensare ad un lavoro stabile....triste ma vero....
il concetto di diritto al lavoro come diritto allo stipendio vita-natural-durante è assurdo e impraticabile...altrimenti teniamoci quello che abbiamo ....contratti stragarantiti, dipendenti dei quali è impossibile e costosissimo separarsi e nuove assunzioni fatte con contratti porcheria(co co pro ecc), partite iva fasulle con niente tutela
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marcello camaioni pibedeoro7913 • 2 ore fa
Ammesso e non concesso che l'organizzazione dell'economia (che dovrebbe essere finalizzata alla migliore distribuzione delle risorse necessarie ai membri di una società' per vivere e realizzarsi attraverso la creazione di lavoro) debba prevedere la assoluta libertà' dell'imprenditore (compresa quella di licenziare a suo insindacabile giudizio), allora la riforma del lavoro sarebbe dovuta partire dalle misure di sostegno al reddito (salario minimo garantito e riforma degli ammortizzatori sociali di tipo universalistico) e di politica attiva di inserimento al lavoro. Resta comunque insana l'idea che per creare lavoro bisogna favorirne la perdita. Forse per favorire la ripresa produttiva ed occupazionale sarebbe meglio occuparsi da subito di riforma della burocrazia (con annessa eliminazione della corruzione), della giustizia civile ed amministrativa, della lotta finanziaria alle mafie, della politica energetica, della politica industriale (piano per lo sviluppo e difesa del settore eno gastronomico ed alimentare "Made in Italy", per la salvaguardia e sfruttamento del patrimonio paesaggistico ed artistico, ecc.), dell'istruzione ricerca ed innovazione pubblica e privata.
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pibedeoro7913 marcello camaioni • un'ora fa
"dell'economia (che dovrebbe essere finalizzata alla migliore distribuzione delle risorse necessarie ai membri di una società' per vivere e realizzarsi attraverso la creazione di lavoro"
l economia nasce per il profitto....la gente investe, intraprende per il profittto...che faccia pane,pistole, auto o veleni l economia funziona su quello....il pc da quale scrive è stato possibile perché qualcuno ci guadagna vendendole il pc....non perché a qualcuno interessava darle un utile strumento....
che piaccia o no l'economia è questa, dura e cruda... per questo servono leggi a tutelare le parti deboli....
la libertà dell imprenditore nella propria azienda e nel rispetto delle leggi deve essere totale dato che l'azienda è sua, rischia lui.... a lei piacerebbe che qualcuno le dicesse cosa fare a casa sua?
l'idea della flessibilità in uscita sarà malsana ma è reale.... se lei ha un picco di lavoro sa che se assume una persona difficilmente puo lasciarla a casa quando cala il lavoro(non parlo delle grosse aziende che hanno cassa integrazione o strumenti simili) quindi anziché assumerla o la prende tramite agenzia o fa contratti patacca tipo co co pro o partite iva fasulle.... le aziende molte volte non possono programmare a lungo....non sanno quanto lavoro e per quanto tempo lo avranno per ciò non possono garantire un posto....
quello che ha ragione sicuramente che accanto la riforma del lavoro deve esserci una profonda riforma del welfare per garantire la continuità di reddito a chi perde il lavoro
questi problemi dovrebbero essere analizzati più pragmaticamente e meno ideologicamente
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Dario Marchetti marcello camaioni • 2 ore fa
Infatti si deve partire dalle forme di sostegno a chi perde il lavoro o a chi non lo ha, poi puoi introdurre tutta la flessibilità che vuoi e pensare alla libertà di licenziamento, in modo che chi perde il lavoro non si trovi in mezzo alla strada.
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fabrip pibedeoro7913 • 2 ore fa
....è qui che poi interviene lo stato ecc ecc .....ecco in itliua manca "solo " questo ..."solo"
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Liu Changqing pibedeoro7913 • 3 ore fa
"economia moderna così veloce e precaria".. ma non vi viene in mente che invece di accettarla per dato naturale ed assoluto si potrebbe forse rimetterla in discussione, questa modalità così "moderna" dell'economia?
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asia-go Liu Changqing • 3 ore fa
rimane un dato di fatto che nei paesi dove vigono meno "garanzie" i lavoratori percepiscono stipendi più' alti e sono tutelati maggiormente (chiaramente tutelati in maniera diversa).
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COOKIE Liu Changqing • 3 ore fa
Lei ha ragione ma anche no, cioè nello specifico, pure se mettere in discussione l'economia moderna è anche compito di Renzi, assieme agli altri governanti di altri paesi, cercare di sterzare da questo percorso vizioso ma per il contingente problema del lavoro in Italia è impossibile perfino sperare che certe utopie vengano perseguite adesso. In altre parole, se hai solo limoni fai la limonata...
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Liu Changqing COOKIE • 2 ore fa
stiamo così proprio perchè abbiamo rinunciato alla tensione utopica e ci siamo rassegnati alla chiusura dell'orizzonte, con una acritica accettazione del capitalismo nella sua forma più estrema, quella neoliberista. Malauguratamente il "Principio-speranza" di Bloch lo abbiamo sostituito - perchè dicevano fosse pericoloso.. - con il "Principio-responsabilità" di Jonas, interpretato male. Ma a furia di essere responsabili, e realisti, abbiamo prodotto il disastro che tutti vediamo.
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Mario Pulvirenti • 4 ore fa
il cannavò faceva parte di un partito che in fatto di tradimementi detiene il record mondiale.il 28 ottobre del 98 per un voto fece abortire il primo governo di sinistra della storia italiana e per che cosa? per le 35 ore che il loro leader in cashimir si era interstadito di attuare ,poi nel 2006 abbiamo avuto i turigliatto che invece di votare il governo andava a potare le rose.ma mi faccia il piacere caro cannavo'.
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anton ruud Mario Pulvirenti • un'ora fa
Ma vai a cagare te e il mito del tradimento, una sinistra al governo non puo' essere costretta ad accettare di tutto e applaudire come vorresti tu e quei mentecatti che parlano di "riforme" intendendo sodomia di massa per i lavoratori.
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