Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

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paolo11
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da paolo11 »

Alle europee bisogna votare M5S anche se non si è simpatizzanti di questo movimento.
Il motivo:Per farli riflettere che una europa dell'euro così non va bene.
Ciao
Paolo11
iospero
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da iospero »

Ciao Paolo,
hai letto il programma della lista " L'altra Europa con Tsipras" ? mi sembra che attualmente sia la sola ad avere un programma perchè anche il M5S afferma un'Europa dell'euro così non va bene , ma alla fine non dice cosa fare.
Una forte affermazione in Europa della lista per Tsipras presidente, forse l'unica con un solo programma in tutto il continente, credo possa spostare la direzione della guida della politica.ù
Oggi a parole tutti sono contro l'austerità, ma nei fatti subito aggiungono di voler osservare
gli attuali vincoli che stanno strangolando l'economia europea, vogliamo vedere chiaramente nei programmi come e cosa ogni forza politica vuole fare.
aaaa42
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da aaaa42 »

questo intervento ha scatenato in rete il ritorno alla condanna a morte per impiccagione in Italia.
io sono sempre contrario a quello che scrive la dottoressa Spinelli, questa volta unica volta che condivido il suo intervento i compagni della compagnia 'marxisti per l' euro' la vogliono impiccare.
unica cosa che non condivido dell' intervento è il romanticismo , la ingenua tenerezza sull' europa .
Quanto ai compagni ' marxisti per l' euro' la loro tesi e che se esci dall' euro non vuol dire che esci dal capitalismo quindi tanto vale rimanere con l' euro.

Visto che comunque non usciamo dal capitalismo io aderisco al partito ' marxisti su marte '.
Spero che questi compagni non mi vengano a dire che neanche su marte non usciamo dal capitalismo.
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Lista Tsipras, Barbara Spinelli: "Possibile iniziare un rapporto con Beppe Grillo in Europa"
Gabriella Cerami, L'Huffington Post | Pubblicato: 24/03/2014 19:05
Lista Tsipras Spinelli

Il terremoto Le Pen attraversa le Alpi e arriva in Italia dove suona la sirena: elezioni Europee. Il fronte euro-scettico non si compatta, in compenso però potrebbe iniziare un "rapporto" tra la lista Tsipras e il Movimento 5 Stelle. Almeno questo è l'auspicio dichiarato dai candidati a sostegno del leader greco. Prima la lista Tsipras corteggiava gli elettori grillini, adesso invece si rivolge direttamente al suo leader e lancia un appello, seppur velato, per future alleanze in Parlamento europeo.

"La vittoria di Le Pen è una brutta notizia - spiega all'Huffington Post, Barbara Spinelli, candidata e garante della lista a sostegno del leader greco - ma non è una sorpresa: è noto che l'estrema destra populista sta avanzando. Il Fronte Nazionale vuole meno Europa, noi invece vogliamo più Europa, per questo non abbiamo nulla a che vedere con Le Pen. Abbiamo linee totalmente opposte. Possiamo invece iniziare un rapporto con Grillo in Europa - sottolinea - come peraltro lui ha lasciato intendere negli ultimi giorni. Il Movimento 5 Stelle potrebbe rivelarsi molto meno antieuropeista di quello che sembri". Non a caso, il Movimento di Grillo ha aperto ad alleanze una volta che sbarcherà in Parlamento europeo. Alleanze sì ma, quel che è certo, non con Le Pen.

Chi risponde allora all'appello del leader del Fronte nazionale francese? In Italia solo Lega Nord e Fratelli d'Italia, che esultano apertamente e cavalcano l'onda del successo di Le Pen al primo turno delle amministrative francesi. La lista Tsipras e il Movimento 5 Stelle, invece, non raccolgono l'invito a un'alleanza tra tutte le forze euro-scettiche d'Europa, ma sanno che i segnali che dalla Francia arrivano in Italia possono tornare utili alla loro battaglia delle elezioni Europee.

Mentre la Francia questa mattina si è svegliata sotto choc e studia, in vista del ballottaggio un nuovo fronte popolare contro il neo populismo, in Italia non prende quota il fronte euroscettico, che invece si spacca. Da una parte Lega Nord e Fratelli d'Italia e dall'altra lista Tsipras e Movimento 5 Stelle.

Il Carroccio con tanto di foto su Facebook che ritrae il suo segretario Matteo Salvini al fianco di Marine Le Pen, esulta: "Un'altra Europa e' possibile, fuori dall'euro ripartono lavoro e speranza!". E l'appello del leader del Fronte nazionale viene recepito immediatamente: ''Noi ci siamo e ci saremo, l'euro e' una moneta criminale che ci affama''. La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, sempre più spesso in sintonia con il segretario del Carroccio, saluta la vittoria dell'estrema destra francese: ''Con il successo di Le Pen il popolo francese chiede riscatto dai burocrati della UE e della BCE e dice basta alla gabbia dell'euro''. E il coordinatore nazionale, Guido Crosetto, raccoglie l'appello rivolto a tutti gli euroscettici, "essere contro questa Europa non è di destra o di sinistra, ma è solo volontà di non arrendersi".

Nichi Vendola, dal canto suo, si dispera e grida al nuovo fascismo anche se, in fondo, gongola perché alla politica di Bruxelles e "alla sinistra che fa cose di destra", leggasi Renzi, è stata data una lezione, anzi come dice lui: "Un ammonimento". "La modernità non è quando la sinistra fa cose di destra, la modernità è quando la sinistra si ricorda che il suo mestiere è rappresentare le ragioni dell'uguaglianza e della giustizia sociale. Credo che il voto francese - aggiunge il leader di Sel che aderisce alla lista Tsipras - sia assolutamente emblematico del fatto che quando la sinistra di governo applica ricette tipicamente di destra obbedendo agli ambienti tecnocratici di Bruxelles e immaginando che la crisi bisogna combatterla infliggendo ferite al welfare, allo Stato sociale, ai diritti dei cittadini, le conseguenze elettorali sono evidenti. Allora noi abbiamo bisogno di voltare pagina". Forse in alleanza con Grillo in Europa.
cielo 70
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da cielo 70 »

Invece di dialogare non dico con tutto il Pd, che poi fa pur sempre parte del Pse, ma almeno con la parte che si oppone alla linea blairiana di Renzi, che fa? Va a parlare con gli sfascisti dei 5 stelle?
Ci avevo sperato in un partito che poteva ricostruire una sinistra in linea coi problemi derivanti dalla mondializzazione e da questa Europa. Visto che i risultati delle elezioni francesi non avevano fatto crollare le destre moderate che difendono i poteri forti serviva una ricomposizione della sinistra per un'altra Europa e invece B. Spinelli va a parlare in primo luogo con chi vuole uscire dall'euro.
iospero
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da iospero »

cielo 70 ha scritto:Invece di dialogare non dico con tutto il Pd, che poi fa pur sempre parte del Pse, ma almeno con la parte che si oppone alla linea blairiana di Renzi, che fa? Va a parlare con gli sfascisti dei 5 stelle?
Ci avevo sperato in un partito che poteva ricostruire una sinistra in linea coi problemi derivanti dalla mondializzazione e da questa Europa. Visto che i risultati delle elezioni francesi non avevano fatto crollare le destre moderate che difendono i poteri forti serviva una ricomposizione della sinistra per un'altra Europa e invece B. Spinelli va a parlare in primo luogo con chi vuole uscire dall'euro.
Non condivido.
Infatti la B. Spinelli vede un'alleanza con il M5S al Parlamento europeo proprio per cambiare questa Europa dell'austerità e delle banche in un'Europa dei popoli contro l'euroscetticismo delle destre. Però anche la stessa Lega è sì contro l'euro, ma no contro un'Europa dei popoli; quello che bisogna chiarire e definire esattamente è ciò che si vuole da questa Europa.
Tsipras introduce due concetti che non dovrebbero mancare nella campagna elettorale del maggio prossimo: il problema del debito, che non può essere abbandonato sulle spalle dei poveri, del lavoro e di una nuova vasta classe di esclusi.
A questo punto è evidente l’immensa distanza fra l’Italia di Matteo, di Enrico, del Mago virtuale e dei suoi associati dai fatti veri, è necessaria in Italia una lista Tsipras di persone vere per le prossime elezioni europee."

Il punto essenziale, visto che siamo in una crisi paragonabile a quella del dopoguerra, mi pare sia
nessuna grande crisi, da quella del 1929 negli USA alla rinascita della Germania nell’ultimo dopoguerra, è mai avvenuta senza la remissione del debito (detto da due Nobel per l’economia Stiglitz e Krugman) e il PSE deve dare una risposta in merito, diversamente sono solo parole.
Dialogare con il PD ? vedo un Civati aperto alla lista TsipraS, VEDO UN sindaco Emiliano che si presenta per le europee e cerca di far convergere PSE e lista Tsipras.
Credo che l'affermazione di Tsipras , del M5S, dei verdi tedeschi aiuti il PSE per un deciso cambio delle future politiche in Europa.
pancho
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da pancho »

iospero ha scritto:
cielo 70 ha scritto:Invece di dialogare non dico con tutto il Pd, che poi fa pur sempre parte del Pse, ma almeno con la parte che si oppone alla linea blairiana di Renzi, che fa? Va a parlare con gli sfascisti dei 5 stelle?
Ci avevo sperato in un partito che poteva ricostruire una sinistra in linea coi problemi derivanti dalla mondializzazione e da questa Europa. Visto che i risultati delle elezioni francesi non avevano fatto crollare le destre moderate che difendono i poteri forti serviva una ricomposizione della sinistra per un'altra Europa e invece B. Spinelli va a parlare in primo luogo con chi vuole uscire dall'euro.
Non condivido.
Infatti la B. Spinelli vede un'alleanza con il M5S al Parlamento europeo proprio per cambiare questa Europa dell'austerità e delle banche in un'Europa dei popoli contro l'euroscetticismo delle destre. Però anche la stessa Lega è sì contro l'euro, ma no contro un'Europa dei popoli; quello che bisogna chiarire e definire esattamente è ciò che si vuole da questa Europa.
Tsipras introduce due concetti che non dovrebbero mancare nella campagna elettorale del maggio prossimo: il problema del debito, che non può essere abbandonato sulle spalle dei poveri, del lavoro e di una nuova vasta classe di esclusi.
A questo punto è evidente l’immensa distanza fra l’Italia di Matteo, di Enrico, del Mago virtuale e dei suoi associati dai fatti veri, è necessaria in Italia una lista Tsipras di persone vere per le prossime elezioni europee."

Il punto essenziale, visto che siamo in una crisi paragonabile a quella del dopoguerra, mi pare sia
nessuna grande crisi, da quella del 1929 negli USA alla rinascita della Germania nell’ultimo dopoguerra, è mai avvenuta senza la remissione del debito (detto da due Nobel per l’economia Stiglitz e Krugman) e il PSE deve dare una risposta in merito, diversamente sono solo parole.
Dialogare con il PD ? vedo un Civati aperto alla lista TsipraS, VEDO UN sindaco Emiliano che si presenta per le europee e cerca di far convergere PSE e lista Tsipras.
Credo che l'affermazione di Tsipras , del M5S, dei verdi tedeschi aiuti il PSE per un deciso cambio delle future politiche in Europa.
Condivido quanto da te detto.

Ddobbiamo tenere sempre presente che le PD non tutti sono d'accordo con questa linea Blairiana ma son pochi quelli che dissentono. Con costoro e sacrosanto vero che bisogna tener sempre aperto il dialogo anche se non capisco ancora come faranno a cambiar questo PD dall'interno come continuano a sostenere.
Su questo avrei molto da dire.

Per tornare a noi, e' chiaro e lampante che questo PD e' lontano dagli obiettivi sia la Lista Tsipras che degli stessi 5 stelle.
Purtroppo questa lista ora trova molte difficoltà a trovare 150.000 firma per poter partecipare alle Europee.

I pericolo vengono sopratutto dalla Val d'Aosta che allo stato attuale ha .1000 firme e ne dovrebbe trovare 3.000.

Se non arrivano queste 3mila tutto il collego nord/ovest salta e di conseguenza tutta la lista nazionale. Non potra' quindi presentarsi alle Europea.

Per presentare le liste si devono raccogliere 150.000 firme, 30.000 per ogni circoscrizione, almeno 3.000 per ogni regione.

Legge del cacchio perche non e' proporzionale agli elettori.
Si son troppo fidati dei sondaggi che davano loro una stima del 6-7 %.
Lamentarsi ora di questa legge xche si fa fatica a raggiungere il quorum , e' fuori luogo e farebbe un po' ridere anche i sassi.


un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da camillobenso »

Come funziona l’ambaradan?

Sostiene pancho:

Con costoro e sacrosanto vero che bisogna tener sempre aperto il dialogo anche se non capisco ancora come faranno a cambiar questo PD dall'interno come continuano a sostenere.
Su questo avrei molto da dire.



Da queste parti, un tempo, quando funzionava la lingua meneghina, dicevano:

Sensa dané se fa nigotta”, che tradotto significa: “Senza denaro non si fa nulla”.

L’attuale Pd è in rosso. Uno scherzo da prete di Bersani e i suoi “giaguari”.

Per questo motivo Pittibimbo ha prorogato l’annullamento del finanziamento ai partiti. I finanziatori del parolaio fiorentino non se la sentono di coprire il buco, anche perché non sono completamente convinti che Matteuccio possa spuntarla sul sistema della casta.

Sborsare oggi denari per tappare il buco della cassa piddina diventa poco igienico e sanitario.

Se Pittibimbo resiste, tra qualche anno fare uno sforzo sarà possibile perché quei denari usciti dalla porta rientreranno dalla finestra.

Oggi è invece tutto incerto. Rischiano alla grande, al punto che quel tamponamento siano altri a beneficiarne.

Il mistero dei misteri è che i Ds sono ancora in piedi, e a quanto sembra ricevono denaro.

Il bilancio dei Ds ad oggi è in attivo, e certamente non sono propensi a sanare il buco Pd, perché è un'altra parrocchia.

Non bisogna mai dimenticare che i Ds hanno ereditato dal vecchio Pci un cospicuo patrimonio immobiliare.

In questo caso il vecchio gerontocomio sta lentamente uscendo dalla politica.

La domanda quindi sorge spontanea:

A chi va tutto quel patrimonio?


Per fare politica ci vogliono i soldi e quel gran patrimonio serve per avere soldi dalle banche.

Oggi forse meno di una trentina di anni fa, ma quello dell’ex Pci rimane sempre un patrimonio ragguardevole.
aaaa42
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da aaaa42 »

mi sembra che la raccolta firma vada bene 95.000 firme raccolte non è male.
anche se c è il problema valle d' aosta speriamo bene.

per me la lista tsipra è molto importante come strategia politica per costruire un importante movimento politica di sinistra che sappia fare alleanze con la sinistra pd e il movimento 5 stelle.

per le europee i giovani economisti di sinistra scuola del maestro augusto graziani mi sembrano assenti, vuol dire che l altra europa richiede prima un momento di rottura e poi solo poi un processo di ricostruzione.
erding
Messaggi: 1188
Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da erding »

" L'Altra Europa con Tsipras

Cara/o,

abbiamo raccolto 95mila firme ma è ancora lunga la strada per le 150mila necessarie affinché la lista L'Altra Europa con Tsipras possa partecipare
alle elezioni europee del 25 maggio. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di te!

Nei prossimi giorni, quindi, ti chiediamo solo di:

Partecipare al donate your account qui: con questa semplice applicazione ci regalate
un vostro tweet o una condivisione su facebook al giorno, alla settimana o al mese.

Portare almeno cinque persone a firmare con te: la firma non significa un impegno a votare la lista,
ma un gesto in difesa della democrazia. Guarda il video di Rita Borsellino che invita a firmare per la lista!

Visitare il nostro sito: troverai tanti articoli interessanti, come l'analisi economica di Mauro Gallegati pubblicata ieri.

Fare una donazione siamo una lista autonoma, indipendente, senza alcun finanziatore e vogliamo rimanere tali!

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erding
iospero
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Re: Con Tsipras contro l’Europa dell’austerità

Messaggio da iospero »

Il Pd e Tsipras, una battaglia comune da Il Manifesto.it

È positiva l’iniziativa culturale e politica per la Lista Tsipras per le prossime elezioni per il Parlamento
Europeo. Chi scrive sostiene, come tutto il Pd e tutte le forze raccolte nel Partito dei socialisti
europei, la candidatura di Martin Schultz alla presidenza della Commissione europea. Tuttavia,
va riconosciuta la potenzialità racchiusa dall’iniziativa pro-Tsipras per dare vigore politico
a un’alternativa europeista per lo sviluppo sostenibile, la dignità della persona che lavora e la rianimazione
della democrazia. Va anche riconosciuto però che, senza il riposizionamento culturale, politico
e programmatico del Pse, “l’altra Europa” rimane un miraggio.
L’analisi di Tsipras e dei promotori della lista a sostegno della sua candidatura alla presidenza della
Commissione europea si ritrova in componenti rilevanti, oggi ancora di minoranza, dei partiti socialisti
europei. È raccontata da anni da una parte del Pd (in forma compiuta nel marzo 2011, nel contributo
del Pd al Programma Nazionale di Riforme dell’Italia: “Europa, Italia. Un progetto alternativo
per la crescita”, pubblicato da Italianieuropei). Una parte in minoranza culturale anche quando era
nella contraddittoria maggioranza politica di un partito che, come gli altri partiti progressisti europei,
è rimasto prigioniero, a causa di un’oggettiva emergenza finanziaria, subalternità culturale e un
malinteso senso di “responsabilità nazionale”, dell’insostenibile europeismo liberista, rappresentato
in Italia dall’Agenda Monti, riproposta con insufficienti discontinuità dal governo Letta. È la stessa
analisi che Jurgen Habermas ha sbattuto in faccia al gruppo dirigente della Spd in un recente seminario
a Potsdam, dove ha imputato a Gabriel e compagni complicità subalterna ai conservatori della
Merkel nell’autolesionistica politica economica tedesca. Un’imputazione valida anche per Hollande,
scandaloso in quanto sposa la Legge di Say e recita il mantra dell’offerta che crea la domanda.
Siamo d’accordo. L’euro-zona è sulla rotta del Titanic. L’iceberg è sempre più vicino. La rotta mercantilista
della politica economica dettata dai conservatori teutonici e nord-europei e “raccomandata”
dalla Commissione di Bruxelles porta al naufragio. I dati sono inequivocabili: austerità cieca e svalutazione
del lavoro deprimono l’economia reale, distruggono Pil potenziale e gonfiano il debito pubblico.
Sono oramai evidenti anche agli europeisti più conformisti i danni economici e sociali
dell’austerità mercantilista. Invece, si tenta ancora di nascondere il fallimento in termini di finanza
pubblica. Nell’euro-zona, la crisi è, per durata e profondità, peggiore di quella del ’29 e, conseguentemente,
il debito pubblico medio balza dal 65% del 2008 al 95% di oggi. La disoccupazione si
impenna e continua a salire. La piaga della povertà si allarga e l’impoverimento assedia le classi
medie, abbandonate dalla sinistra, approdate nei limacciosi movimenti anti-europei, come ricorda
anche Tsipras. L’inflazione sparisce e i rischi di deflazione diventano sempre più concreti e rendono
ancora più irrealistici gli obiettivi di finanza pubblica. Le bilance dei pagamenti dei Piigs migliorano,
arrivano all’attivo, ma a causa di una brutale caduta delle importazioni conseguente al crollo della
domanda interna e di export tenuto a galla da una competitività giocata sull’immiserimento del
lavoro. Le previsioni di ripresa sono sempre smentite dai dati effettivi. I famigerati “spread” sono
tenuti a bada dagli “strappi” di Mario Draghi alla soffocante ortodossia imposta dalla Bundesbank
e rivendicata dalla sentenza della Corte di Karlsruhe settimana scorsa. La sofferenza economica
e sociale e la paura del futuro gonfiano i populismi nazionalisti spesso guidati dalle destre fascistoidi
e reazionarie.
Il confronto serrato e costruttivo tra noi è possibile perché Tsipras e i promotori italiani della lista
a suo sostegno riconoscono che il problema non e l’euro, ma l’impianto ideologico degli interessi
dominanti ai quali è stato asservito e le politiche imposte ai Paesi periferici dell’euro-zona («Il
ritorno allo Stato nazionale non può essere un’alternativa vera da nessuna parte» sottolinea Tsipras).
Quali sono i capisaldi per un’altra Europa? Lo abbiamo ricordato in un “Memo per il programma di
un governo di svolta” (vedi huf fing ton post .it). Nel breve periodo: una politica monetaria più aggressiva;
cambio di segno nella politica di bilancio per un allentamento nella periferia e un decisa espansione
nei paesi del centro, anche mediante una golden rule nei bilanci nazionali per finanziare investimenti
produttivi validati dalla Commissione; avvio di investimenti europei, definiti in una strategia
green di politica industriale, finanziati mediante euro-project bonds e imposta europea sulle transazioni
finanziare speculative; introduzione, lungo i confini dell’Unione, di standard ambientali
e sociali per lo scambio di merci e servizi e controlli ai movimenti di capitali; inversione della autolesionistica
politica anti-trust della Commissione; revisione dell’inadeguata soluzione sulla banking
union e della minimale proposta di regolazione del sistema bancario europeo; rafforzamento
dell’offensiva contro i paradisi fiscali intra e extra Ue; infine, punto decisivo, ristrutturazione dei
debiti sovrani insostenibili (interessante e da approfondire la proposta di Tsipras di una conferenza
ad hoc come Londra 1953: non soltanto per la Grecia, ma per ampio un insieme di Paesi). Per il
medio periodo, sono necessari aggiustamenti istituzionali di grande portata: per la legittimazione
democratica delle istituzioni comunitarie e per l’efficacia delle istituzioni economiche (Bce in
primis).
I tempi per una radicale correzione di rotta del “Titanic Europa” sono strettissimi. La presidenza italiana
dell’Unione europea è un’opportunità per provare a mettere ciascun governo e classe dirigente
nazionale di fronte alla realtà e prospettare l’alternativa, non come patetico ricatto, ma come inevitabile
conseguenza della deprimente continuità politica dei vertici di Bruxelles. O la svolta condivisa
nella rotta di politica economica. Oppure, in un’alleanza da costruire tra i Paesi soffocati nella spirale
svalutazione del lavoro-recessione-debito pubblico, un Piano B: la permanenza nell’euro e la
rinegoziazione degli impegni sottoscritti. È, infatti, impossibile ridurre, finanche stabilizzare, il
debito pubblico in uno scenario di stagnazione di medio-lungo periodo.
Insomma, senza tatticismi, mi rivolgo ai promotori della Lista per Tsipras: incontriamoci. Vi sono le
condizioni per costruire, sulla base di punti condivisi, un Manifesto per un’altra Europa per un percorso
comune tra i candidati al Parlamento europeo della Lista per Tsipras e i candidati del Pd impegnati
per la svolta. Un confronto senza ambiguità ma costruttivo, pur tra soggetti elettorali in competizione,
per iniziative unitarie a Strasburgo, dopo il 25 Maggio, da diversi gruppi parlamentari, per
l’inversione di rotta. Soltanto così, “un’altra Europa” è possibile. Noi faremo la nostra battaglia nel
Pd e nel Pse.
© 2014 IL NUOVO MANIFESTO SOCIETÀ COOP. EDITRICE
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