Berlusconi è ancora armato e pericoloso
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Quanto ci capisce di politica e di politicanti Pittibimbo???
A Giulio Andreotti piaceva far sapere a chi lo voleva impallinare che in pellicceria ci finiscono le volpi giovani,……e mai quelle vecchie.
Oggi, a cinque giorni dalle decisioni della magistratura in merito alla sua sorte giudiziaria, SB, dopo aver fallito i tentativi di condizionamento presso il presidente della Repubblica ed il premier, gioca le sue carte.
Mentre a Otto e mezzo di giovedì scorso Il Bomba, Capitan Fracassa, Superbone, Pittibimbo, il conte Mascetti 2.0., Goldrake, Ghe pensi mi 2.0, adesso anche Rullo compressore, il Fregoli del terzo millennio chiamatelo come volete, ma alle sue sparate non sa rinunciare.
Ascoltare la parte iniziale di Otto e mezzo prima dell’interruzione della pubblicità.
http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila ... 014-129530
Il rullo compressore è sicuro che FI manterrà i patti. A questo punto c’è da chiedersi se si crede più furbo della vecchia volpe Silvio Berlusconi, il Padrino.
Forza Italia deve appoggiare le “riforme di Renzi” ma non dà niente in cambio. Per il Padrino che sta per essere “carcerato” equivale ad uno sgarro. Tenta un’ultima sortita con Napolitano. Appoggio alle riforme in cambio di interessamenti sul suo caso. Il presidente risponde “Niet”. La mattina dopo invia due ambasciatori a Palazzo Chigi. Medesimo tentativo, ma va a vuoto.
Il Padrino lo aveva preannunciato, niente appoggio, niente riforme.
FI è allo sbando e sa che il collante è sempre il boss. Naturale quindi pensare che tenti ancora una volta di più di sostenere SB.
Il Padrino oggi minaccia: “No alla riforma del Senato”, ma poi in serata l’avvertimento mafioso, “"Siamo disponibili al dialogo, ma partendo dal cosiddetto patto del Nazareno".
Il patto del Nazareno non è mai stato spiegato . Sappiamo solo la versione che Pittibimbo ed il Padrino hanno voluto far sapere.
Vedremo gli sviluppi dei prossimi giorni.
**
5 aprile 2014
POLITICA & PALAZZO
B. sbarra la strada alle riforme di Renzi
'Quella del Senato inaccettabile, dico no'
Ex premier: "Non votiamo provvedimenti elettorali del Pd". E parla di elezioni entro un anno e mezzo
In serata si corregge: "Siamo disponibili al dialogo, ma partendo dal cosiddetto patto del Nazareno"
La strada delle riforme volute da Matteo Renzi si complica non poco, dopo l'uscita di Silvio Berlusconi in un intervento telefonico durante una convention di Forza Italia a Milano. Sì, perché è noto che senza i voti dei berlusconiani, al Senato i numeri per far passare il provvedimento non ci sono. Ed è altrettanto evidente che, senza l'abolizione del Senato, si interrompe anche il percorso della legge elettorale, che è pensata per essere applicata solo alla Camera dei deputati
^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Riforme, Berlusconi sbarra la strada: “Quella del Senato è inaccettabile, dico no”
Le partite di Italicum e Palazzo Madama sono tutte in salita per il governo. L'ex premier minaccia di far mancare i voti di Forza Italia: "Non voterò riforme scritte dal terzo governo non scelto dagli italiani solo per consentire ai partiti di governo di mettersi una medaglia prima delle Europee". E ancora: "Le prossime politiche? Entro un anno o un anno e mezzo. E vinceremo". Toti aveva detto: "Preoccupati, ma il tavolo non salta"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 aprile 2014
Commenti (848)
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... le/940547/
“Non voterò riforme scritte dal terzo governo non scelto dagli italiani solo per consentire ai partiti di governo di mettersi una medaglia prima delle Europee”. E ancora: “Quella del Senato è inaccettabile e indigeribile. O si cambia o tanto vale chiudere del tutto palazzo Madama”. La strada delle riforme volute da Matteo Renzi si complica non poco, dopo l’uscita di Silvio Berlusconi in un intervento telefonico durante una convention di Forza Italia a Milano. Sì, perché è noto che senza i voti dei berlusconiani, al Senato i numeri per far passare il provvedimento non ci sono. Ed è altrettanto evidente che, senza l’abolizione del Senato, si interrompe anche il percorso dellalegge elettorale, che è pensata per essere applicata solo alla Camera dei deputati (dando quindi per scontata la funzione del Senato come organo non elettivo). In realtà poi l’ex premier dice che “Forza Italia resta convinta sostenitrice della necessità di riformare il Senato ed è pronta a discutere ogni dettaglio”.
Se da un lato quindi mantiene una posizione ambigua sulle riforme, dall’altra Berlusconi accelera e mette in discussione il “traguardo 2018” del governo, ripetuto come un mantra da Renzi. L’ex premier pone un orizzone di non più di 18 mesi: “Otterremo la vittoria alle prossime elezioni politiche fra un anno o un anno e mezzo e potremo così tornare ad essere la democrazia che adesso non siamo”.
Berlusconi non si limita a stoppare le riforme di Renzi, ma propone una sua agenda: “La prima riforma da fare è l’elezione diretta del capo dello Stato. Un grande diritto che manca ai cittadini è quello dell’elezione diretta del presidente della Repubblica”. Poi critica la riforma delle Province che “purtroppo” è già stata votata da Senato e Camera. Si tratta di “riforme che fanno da nodo al Paese per i prossimi decenni”.
Un intervento, quello dell’ex Cavaliere, che smentisce di fatto le parole pronunciate pochi minuti prima dal suo segretario politico Giovanni Toti, che aveva assicurato (forse per mettere una pezza all’imbarazzante fuorionda trapelato in mattinata) di non temere per la tenuta delle riforme: ”Siamo preoccupati dell’abbraccio con Renzi perché siamo preoccupati della qualità delle riforme, ma questo non vuol dire che faremo saltare il tavolo“.
I TIMORI DI TOTI – Non c’è solo la condanna definitiva del capo, la decadenza da senatore, il timore per una fine ingloriosa da delinquente molto lontana da quella da statista che Silvio Berlusconi ha provato a cucirsi addosso in questi 20 anni di cavalcata politica. Non c’è solo questo che pure basterebbe. Ci sono le elezioni europee alle porte, e c’è, soprattutto, una datache Toti stesso, ascoltato da Repubblica tv in colloquio con Maria Stella Gelmini, dipinge come“angosciante” per l’ex Cavaliere: è il 10 aprile, giorno in cui, davanti ai giudici del tribunale di sorveglianza di Milano, verrà discussa la sua richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali. Richiesta presentata dopo che la Cassazione lo ha condannato, l’1 agosto 2013, per frode fiscale nel caso Mediaset a quattro anni di reclusione, tre dei quali coperti da indulto e, il 18 marzo scorso, definitivamente, a due anni di interdizione dai pubblici uffici.
A decidere sull’istanza saranno il presidente della sorveglianza Pasquale Nobile De Santis e il giudice relatore Beatrice Crosti, affiancati da due esperti esterni. Il loro provvedimento dovrà essere depositato entro cinque giorni. Se la richiesta dovesse avere il via libera, dai 12 mesi da scontare potrebbero essere tolti 45 giorni riducendo quindi il periodo di affidamento a 10 mesi e mezzo. Nel caso in cui, invece, la richiesta dovesse essere bocciata, a Berlusconi toccherebbe ladetenzione domiciliare e, vista anche la sua età, 77 anni compiuti lo scorso settembre, non il carcere, visto che dopo i 70 anni la legge ‘Salva Previti’ da lui stesso voluta lo mette a riparo da qualsiasi patria galera. Anche se è proprio il carcere a spaventare l’ex presidente del Consiglio che teme la solita congiura di stampa e magistrati comunisti, uniti nel voler distruggere il suo mito mostrandolo in manette alla gente.
E le riforme? “Troppo timide”, secondo Toti. “La legge elettorale è andata cosi – ha detto a margine di un incontro a Milano – e ora si vuole ritardarne l’approvazione, la riforma de Senatocertamente non ci convince. Se questo deve essere il Senato – ha concluso forse meglio chiuderlo”. L’attuale braccio destro di Berlusconi lo ha detto anche stamattina, dopom la divulgazione dell’audio di Repubblica in cui si dice “estremamente preoccupato”: “Ci stiamo caricando di responsabilità che non sono nostre. Stiamo dando sangue per riforme che non sono nostre. È il caso che i sottoscrittori dell’accordo sulle riforme tornino a sedersi attorno a un tavolo e ridiscutano perché noi sul testo del Senato non ci stiamo: è scritto male, è tecnicamente fatto male”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... le/940547/
A Giulio Andreotti piaceva far sapere a chi lo voleva impallinare che in pellicceria ci finiscono le volpi giovani,……e mai quelle vecchie.
Oggi, a cinque giorni dalle decisioni della magistratura in merito alla sua sorte giudiziaria, SB, dopo aver fallito i tentativi di condizionamento presso il presidente della Repubblica ed il premier, gioca le sue carte.
Mentre a Otto e mezzo di giovedì scorso Il Bomba, Capitan Fracassa, Superbone, Pittibimbo, il conte Mascetti 2.0., Goldrake, Ghe pensi mi 2.0, adesso anche Rullo compressore, il Fregoli del terzo millennio chiamatelo come volete, ma alle sue sparate non sa rinunciare.
Ascoltare la parte iniziale di Otto e mezzo prima dell’interruzione della pubblicità.
http://www.la7.it/otto-e-mezzo/rivedila ... 014-129530
Il rullo compressore è sicuro che FI manterrà i patti. A questo punto c’è da chiedersi se si crede più furbo della vecchia volpe Silvio Berlusconi, il Padrino.
Forza Italia deve appoggiare le “riforme di Renzi” ma non dà niente in cambio. Per il Padrino che sta per essere “carcerato” equivale ad uno sgarro. Tenta un’ultima sortita con Napolitano. Appoggio alle riforme in cambio di interessamenti sul suo caso. Il presidente risponde “Niet”. La mattina dopo invia due ambasciatori a Palazzo Chigi. Medesimo tentativo, ma va a vuoto.
Il Padrino lo aveva preannunciato, niente appoggio, niente riforme.
FI è allo sbando e sa che il collante è sempre il boss. Naturale quindi pensare che tenti ancora una volta di più di sostenere SB.
Il Padrino oggi minaccia: “No alla riforma del Senato”, ma poi in serata l’avvertimento mafioso, “"Siamo disponibili al dialogo, ma partendo dal cosiddetto patto del Nazareno".
Il patto del Nazareno non è mai stato spiegato . Sappiamo solo la versione che Pittibimbo ed il Padrino hanno voluto far sapere.
Vedremo gli sviluppi dei prossimi giorni.
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5 aprile 2014
POLITICA & PALAZZO
B. sbarra la strada alle riforme di Renzi
'Quella del Senato inaccettabile, dico no'
Ex premier: "Non votiamo provvedimenti elettorali del Pd". E parla di elezioni entro un anno e mezzo
In serata si corregge: "Siamo disponibili al dialogo, ma partendo dal cosiddetto patto del Nazareno"
La strada delle riforme volute da Matteo Renzi si complica non poco, dopo l'uscita di Silvio Berlusconi in un intervento telefonico durante una convention di Forza Italia a Milano. Sì, perché è noto che senza i voti dei berlusconiani, al Senato i numeri per far passare il provvedimento non ci sono. Ed è altrettanto evidente che, senza l'abolizione del Senato, si interrompe anche il percorso della legge elettorale, che è pensata per essere applicata solo alla Camera dei deputati
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Riforme, Berlusconi sbarra la strada: “Quella del Senato è inaccettabile, dico no”
Le partite di Italicum e Palazzo Madama sono tutte in salita per il governo. L'ex premier minaccia di far mancare i voti di Forza Italia: "Non voterò riforme scritte dal terzo governo non scelto dagli italiani solo per consentire ai partiti di governo di mettersi una medaglia prima delle Europee". E ancora: "Le prossime politiche? Entro un anno o un anno e mezzo. E vinceremo". Toti aveva detto: "Preoccupati, ma il tavolo non salta"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 5 aprile 2014
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“Non voterò riforme scritte dal terzo governo non scelto dagli italiani solo per consentire ai partiti di governo di mettersi una medaglia prima delle Europee”. E ancora: “Quella del Senato è inaccettabile e indigeribile. O si cambia o tanto vale chiudere del tutto palazzo Madama”. La strada delle riforme volute da Matteo Renzi si complica non poco, dopo l’uscita di Silvio Berlusconi in un intervento telefonico durante una convention di Forza Italia a Milano. Sì, perché è noto che senza i voti dei berlusconiani, al Senato i numeri per far passare il provvedimento non ci sono. Ed è altrettanto evidente che, senza l’abolizione del Senato, si interrompe anche il percorso dellalegge elettorale, che è pensata per essere applicata solo alla Camera dei deputati (dando quindi per scontata la funzione del Senato come organo non elettivo). In realtà poi l’ex premier dice che “Forza Italia resta convinta sostenitrice della necessità di riformare il Senato ed è pronta a discutere ogni dettaglio”.
Se da un lato quindi mantiene una posizione ambigua sulle riforme, dall’altra Berlusconi accelera e mette in discussione il “traguardo 2018” del governo, ripetuto come un mantra da Renzi. L’ex premier pone un orizzone di non più di 18 mesi: “Otterremo la vittoria alle prossime elezioni politiche fra un anno o un anno e mezzo e potremo così tornare ad essere la democrazia che adesso non siamo”.
Berlusconi non si limita a stoppare le riforme di Renzi, ma propone una sua agenda: “La prima riforma da fare è l’elezione diretta del capo dello Stato. Un grande diritto che manca ai cittadini è quello dell’elezione diretta del presidente della Repubblica”. Poi critica la riforma delle Province che “purtroppo” è già stata votata da Senato e Camera. Si tratta di “riforme che fanno da nodo al Paese per i prossimi decenni”.
Un intervento, quello dell’ex Cavaliere, che smentisce di fatto le parole pronunciate pochi minuti prima dal suo segretario politico Giovanni Toti, che aveva assicurato (forse per mettere una pezza all’imbarazzante fuorionda trapelato in mattinata) di non temere per la tenuta delle riforme: ”Siamo preoccupati dell’abbraccio con Renzi perché siamo preoccupati della qualità delle riforme, ma questo non vuol dire che faremo saltare il tavolo“.
I TIMORI DI TOTI – Non c’è solo la condanna definitiva del capo, la decadenza da senatore, il timore per una fine ingloriosa da delinquente molto lontana da quella da statista che Silvio Berlusconi ha provato a cucirsi addosso in questi 20 anni di cavalcata politica. Non c’è solo questo che pure basterebbe. Ci sono le elezioni europee alle porte, e c’è, soprattutto, una datache Toti stesso, ascoltato da Repubblica tv in colloquio con Maria Stella Gelmini, dipinge come“angosciante” per l’ex Cavaliere: è il 10 aprile, giorno in cui, davanti ai giudici del tribunale di sorveglianza di Milano, verrà discussa la sua richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali. Richiesta presentata dopo che la Cassazione lo ha condannato, l’1 agosto 2013, per frode fiscale nel caso Mediaset a quattro anni di reclusione, tre dei quali coperti da indulto e, il 18 marzo scorso, definitivamente, a due anni di interdizione dai pubblici uffici.
A decidere sull’istanza saranno il presidente della sorveglianza Pasquale Nobile De Santis e il giudice relatore Beatrice Crosti, affiancati da due esperti esterni. Il loro provvedimento dovrà essere depositato entro cinque giorni. Se la richiesta dovesse avere il via libera, dai 12 mesi da scontare potrebbero essere tolti 45 giorni riducendo quindi il periodo di affidamento a 10 mesi e mezzo. Nel caso in cui, invece, la richiesta dovesse essere bocciata, a Berlusconi toccherebbe ladetenzione domiciliare e, vista anche la sua età, 77 anni compiuti lo scorso settembre, non il carcere, visto che dopo i 70 anni la legge ‘Salva Previti’ da lui stesso voluta lo mette a riparo da qualsiasi patria galera. Anche se è proprio il carcere a spaventare l’ex presidente del Consiglio che teme la solita congiura di stampa e magistrati comunisti, uniti nel voler distruggere il suo mito mostrandolo in manette alla gente.
E le riforme? “Troppo timide”, secondo Toti. “La legge elettorale è andata cosi – ha detto a margine di un incontro a Milano – e ora si vuole ritardarne l’approvazione, la riforma de Senatocertamente non ci convince. Se questo deve essere il Senato – ha concluso forse meglio chiuderlo”. L’attuale braccio destro di Berlusconi lo ha detto anche stamattina, dopom la divulgazione dell’audio di Repubblica in cui si dice “estremamente preoccupato”: “Ci stiamo caricando di responsabilità che non sono nostre. Stiamo dando sangue per riforme che non sono nostre. È il caso che i sottoscrittori dell’accordo sulle riforme tornino a sedersi attorno a un tavolo e ridiscutano perché noi sul testo del Senato non ci stiamo: è scritto male, è tecnicamente fatto male”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... le/940547/
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Conoscendolo/i la strada che percorrono non può che essere questa.
Silvietto invidia tanto i Serenissimi per la loro determinazione. Lui vorrebbe che anche i suoi si comportassero allo stesso modo. Come ha dichiarato Salvini: "Liberateli o verremo ad occupare le prefetture." Invece niente questi ingrati. "E dire che lui ha fatto tanto per loro".
http://www.ilgiornale.it/news/interni/d ... 01864.html
Silvietto invidia tanto i Serenissimi per la loro determinazione. Lui vorrebbe che anche i suoi si comportassero allo stesso modo. Come ha dichiarato Salvini: "Liberateli o verremo ad occupare le prefetture." Invece niente questi ingrati. "E dire che lui ha fatto tanto per loro".
http://www.ilgiornale.it/news/interni/d ... 01864.html
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Campagna pro Silvio.
Potremmo lanciare una campagna pro Silvietto impegnandoci a sborsare 2 cents a testa da dedicare all'acquisto di arance ( di questi tempi potrebbero venire via a basso prezzo, oppure in alternativa, fagiolini che a lui piacciono tanto). Suppongo che 2 cents non sia un esborso gravoso per nessuno.
Merce da recapitare a Villa San Martino.
Per il bigliettino di accompagnamento lascio alla fantasia del forum e di tutti gli esterni che vorranno partecipare alla colletta.
Potremmo lanciare una campagna pro Silvietto impegnandoci a sborsare 2 cents a testa da dedicare all'acquisto di arance ( di questi tempi potrebbero venire via a basso prezzo, oppure in alternativa, fagiolini che a lui piacciono tanto). Suppongo che 2 cents non sia un esborso gravoso per nessuno.
Merce da recapitare a Villa San Martino.
Per il bigliettino di accompagnamento lascio alla fantasia del forum e di tutti gli esterni che vorranno partecipare alla colletta.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Qualcuno conosce la mail di Crozza oppure un sito con cui comunicare???
Potremmo chiedere a lui se domani sera a Ballarò può lanciare l'appello pro Silvio.
Potremmo chiedere a lui se domani sera a Ballarò può lanciare l'appello pro Silvio.
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
[quote][/quote]279 commenti : Vox populi sono lunghi da pubblicare. Li potete leggere dopo la breve nota che invita a disubbidire. Non sono tutti berluscones doc. Chissà Sallusti come mastica amaro.
Dom, 16/03/2014 - 08:39
Dovete rivolgervi a Rebibbia e San Vittore! Li di voti ne avrete a bizzeffe!
Questo mi sembra di Peanuts
LAMBRO
Dom, 16/03/2014 - 09:26
CANAGLIE SPUDORATE CHE HANNO BISOGNO DI GIUDICI VENDUTI PER ABBATTERE GLI AVVERSARI E ..... COL LORO OSTRUZIONISMO HANNO ROVINATO GLI ITALIANI.
franco-a-trier_DE
Dom, 16/03/2014 - 10:01
io firmo perchè l evasore fiscale vada in galera come andrà il tedesco.
albertzanna
Dom, 16/03/2014 - 10:09
E CHI VOLETE CHE FOSSERO I PRIMI DUE COMMENTATORI?? La redazione mi scuserò se, per una volta tanto, vado contro la mia educazione, ma i primi due sono i soliti imbecilli di sinistra per i quali la democrazia e la libertà d'esprimere la loro opinione a senso unico affermarmando che Berlusconi è stato condannato e le sentenze devono essere rispettate, senza tenere in nessun conto che negli infiniti processi contro di lui le testimonianze a sua difesa sono state rifiutate e non ascoltate e che per emettere sentenze contro di lui sono stati letteralmente inventati teoremi giudiziari tipo "CHE LUI NON POTEVA NON SAPERE", mentre quando si tratta di giudicare gente di sinistra, tipo Penati, si sprecano le sentenze che si basano sulla certezza, dei giudici amici, che l'imputato era stato tenuto all'oscuro delle truffe fatte a suo nome e si sprecano le archiviazioni decretate nel giro di pochi giorni e senza alcuna indagine. All'IMBECILLE GIORGIO 1952 vorrei fare notare che l'articolo è superfirmato, perché c'è scritto chiaramente "Redazione", che significa che è il Direttore Responsabile del Giornale che ha autorizzato la pubblicazione dell'articolo. Per lei come per l'IMBECILLE XGENERICO (firma che ne rimarca l'imbecillità) vale il vecchio detto: "se gli ignoranti avessero le ali, per aria sarebbe tutto uno sbattere di ali rosse". Albertzanna
VIVA LA PACIFICAZIONE!!!!!!!!
Dom, 16/03/2014 - 08:39
Dovete rivolgervi a Rebibbia e San Vittore! Li di voti ne avrete a bizzeffe!
Questo mi sembra di Peanuts
LAMBRO
Dom, 16/03/2014 - 09:26
CANAGLIE SPUDORATE CHE HANNO BISOGNO DI GIUDICI VENDUTI PER ABBATTERE GLI AVVERSARI E ..... COL LORO OSTRUZIONISMO HANNO ROVINATO GLI ITALIANI.
franco-a-trier_DE
Dom, 16/03/2014 - 10:01
io firmo perchè l evasore fiscale vada in galera come andrà il tedesco.
albertzanna
Dom, 16/03/2014 - 10:09
E CHI VOLETE CHE FOSSERO I PRIMI DUE COMMENTATORI?? La redazione mi scuserò se, per una volta tanto, vado contro la mia educazione, ma i primi due sono i soliti imbecilli di sinistra per i quali la democrazia e la libertà d'esprimere la loro opinione a senso unico affermarmando che Berlusconi è stato condannato e le sentenze devono essere rispettate, senza tenere in nessun conto che negli infiniti processi contro di lui le testimonianze a sua difesa sono state rifiutate e non ascoltate e che per emettere sentenze contro di lui sono stati letteralmente inventati teoremi giudiziari tipo "CHE LUI NON POTEVA NON SAPERE", mentre quando si tratta di giudicare gente di sinistra, tipo Penati, si sprecano le sentenze che si basano sulla certezza, dei giudici amici, che l'imputato era stato tenuto all'oscuro delle truffe fatte a suo nome e si sprecano le archiviazioni decretate nel giro di pochi giorni e senza alcuna indagine. All'IMBECILLE GIORGIO 1952 vorrei fare notare che l'articolo è superfirmato, perché c'è scritto chiaramente "Redazione", che significa che è il Direttore Responsabile del Giornale che ha autorizzato la pubblicazione dell'articolo. Per lei come per l'IMBECILLE XGENERICO (firma che ne rimarca l'imbecillità) vale il vecchio detto: "se gli ignoranti avessero le ali, per aria sarebbe tutto uno sbattere di ali rosse". Albertzanna
VIVA LA PACIFICAZIONE!!!!!!!!
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Adesso la prima pagina del Il Giornale è cambiata.
http://www.ilgiornale.it/?refresh_cens
http://www.ilgiornale.it/news/interni/e ... 08387.html
Ora vogliono far passare
Berlusconi per matto
Il Cav ha ricevuto pure la visita degli psicologi del ministero della Giustizia. Altro che giustizia uguale per tutti
commenti 32
16:50
07 Apr
di Luca Fazzo
Berlusconi sottoposto a una indagine psicologica e criminologica: ha dovuto ricevere la visita degli psicologi inviati dall'Uepe. Una prassi abituale per chi deve scontare pene rilevanti
http://www.ilgiornale.it/?refresh_cens
http://www.ilgiornale.it/news/interni/e ... 08387.html
Ora vogliono far passare
Berlusconi per matto
Il Cav ha ricevuto pure la visita degli psicologi del ministero della Giustizia. Altro che giustizia uguale per tutti
commenti 32
16:50
07 Apr
di Luca Fazzo
Berlusconi sottoposto a una indagine psicologica e criminologica: ha dovuto ricevere la visita degli psicologi inviati dall'Uepe. Una prassi abituale per chi deve scontare pene rilevanti
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Penso che abbia ragione Littorio Feltri: No Silvio, no riforme
La ragazzina che fa il ministro delle Riforme ostenta sicurezza, ma non conosce nulla dell'ambiente della casta.
No Silvio, no riforme
Il governo è a un bivio: senza i voti di Berlusconi non si fanno le riforme
Vittorio Feltri - Lun, 07/04/2014 - 14:17
commenta
Sulle riforme ciascuno la pensa come crede: ad alcuni piacciono, ad altri no. Mi riferisco a quelle ideate da Matteo Renzi e concordate con Silvio Berlusconi nella sede del Pd.
Ma il vero problema è che difficilmente potranno essere realizzate. Solo gli ingenui s'illudono che il sistema istituzionale sia davvero sul punto di rinnovarsi, adeguandosi alle attuali esigenze.
Cominciamo col dire che la soppressione delle Province è una finzione, visto che il personale di questi enti continuerà a percepire la paga. Cosicché i costi gestionali non diminuiranno. Fra l'altro le attribuzioni provinciali non sono facoltative, bensì obbligatorie: chi le assumerà? Transeat.
Passiamo al superamento del Senato. Superamento un corno. Anche in questo caso gli organici pletorici e costosissimi dei dipendenti non saranno sfoltiti. Palazzo Madama seguiterà pertanto a essere uno stipendificio di lusso.
Ma questi sono soltanto dettagli tecnici. Esaminiamo gli aspetti politici, che presentano complicazioni ancora più allarmanti. Allora. Le riforme in questione fanno parte di un piano, come sopra ricordato, studiato dal premier e dal capo di Forza Italia. Va da sé che dovrebbero essere approvate sia dal Pd sia da Fi. Altrimenti o sarebbero zoppe o destinate a rimanere carta straccia. Non ci piove.
Ora, però, è noto che il Cavaliere è all'angolo: tra pochi giorni la Procura deciderà se egli debba andare in carcere, ai domiciliari o ai servizi sociali. Comunque sia, la sua agibilità politica sarà azzerata o fortemente limitata. Nel senso che Silvio non avrà più la piena facoltà di guidare il proprio partito e neppure di negoziare direttamente le modifiche da apportare alla Costituzione. Ci sarebbe soltanto una soluzione: che Giorgio Napolitano, non appena Berlusconi avesse iniziato a scontare la pena, gli concedesse motuproprio la grazia. A quel punto la strada sarebbe in discesa. Ma scommettere su una simile ipotesi significa essere troppo ottimisti.
Quindi? Per il presidente del Consiglio si profila un percorso di guerra, al termine del quale non è escluso vi sia una tomba per il suo governo. Un ritardo, o, peggio ancora, un fallimento della promozione riformistica sarebbe una catastrofe per l'ex sindaco di Firenze, che ha ripetutamente dichiarato: se non riesco a eliminare il bicameralismo perfetto, mi ritiro dalla politica. Fossimo in lui, faremmo già le valigie.
In effetti, la soppressione del Senato comporta quattro passaggi parlamentari, due per ogni Camera. Ciò richiede molto tempo. Se poi l'iter non fosse sveltito dalla spinta del Cavaliere, addio: le probabilità per Renzi di concretizzare le proprie intenzioni si ridurrebbero al minimo, o a zero. Inoltre nel Pd non cessano le polemiche, gli scontri, le divisioni, le beghe. Infine il Movimento 5 stelle si è irrigidito e non ha alcuna voglia si sostenere il giovin Matteo, anzi ne auspica un capitombolo.
La battaglia non è più fra destra e sinistra, ma fra nuovo e vecchio. Gli schieramenti tradizionali si sono spacchettati e gli equilibri politici sono mutati. Per assurdo, la durata di Renzi dipende dalla libertà di Berlusconi di dargli una mano. Ma se Berlusconi non ci sarà, non ci sarà neanche la sua mano. Mors tua, mors mea.
segue a pagina 3
http://www.ilgiornale.it/news/interni/n ... 08333.html
La ragazzina che fa il ministro delle Riforme ostenta sicurezza, ma non conosce nulla dell'ambiente della casta.
No Silvio, no riforme
Il governo è a un bivio: senza i voti di Berlusconi non si fanno le riforme
Vittorio Feltri - Lun, 07/04/2014 - 14:17
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Sulle riforme ciascuno la pensa come crede: ad alcuni piacciono, ad altri no. Mi riferisco a quelle ideate da Matteo Renzi e concordate con Silvio Berlusconi nella sede del Pd.
Ma il vero problema è che difficilmente potranno essere realizzate. Solo gli ingenui s'illudono che il sistema istituzionale sia davvero sul punto di rinnovarsi, adeguandosi alle attuali esigenze.
Cominciamo col dire che la soppressione delle Province è una finzione, visto che il personale di questi enti continuerà a percepire la paga. Cosicché i costi gestionali non diminuiranno. Fra l'altro le attribuzioni provinciali non sono facoltative, bensì obbligatorie: chi le assumerà? Transeat.
Passiamo al superamento del Senato. Superamento un corno. Anche in questo caso gli organici pletorici e costosissimi dei dipendenti non saranno sfoltiti. Palazzo Madama seguiterà pertanto a essere uno stipendificio di lusso.
Ma questi sono soltanto dettagli tecnici. Esaminiamo gli aspetti politici, che presentano complicazioni ancora più allarmanti. Allora. Le riforme in questione fanno parte di un piano, come sopra ricordato, studiato dal premier e dal capo di Forza Italia. Va da sé che dovrebbero essere approvate sia dal Pd sia da Fi. Altrimenti o sarebbero zoppe o destinate a rimanere carta straccia. Non ci piove.
Ora, però, è noto che il Cavaliere è all'angolo: tra pochi giorni la Procura deciderà se egli debba andare in carcere, ai domiciliari o ai servizi sociali. Comunque sia, la sua agibilità politica sarà azzerata o fortemente limitata. Nel senso che Silvio non avrà più la piena facoltà di guidare il proprio partito e neppure di negoziare direttamente le modifiche da apportare alla Costituzione. Ci sarebbe soltanto una soluzione: che Giorgio Napolitano, non appena Berlusconi avesse iniziato a scontare la pena, gli concedesse motuproprio la grazia. A quel punto la strada sarebbe in discesa. Ma scommettere su una simile ipotesi significa essere troppo ottimisti.
Quindi? Per il presidente del Consiglio si profila un percorso di guerra, al termine del quale non è escluso vi sia una tomba per il suo governo. Un ritardo, o, peggio ancora, un fallimento della promozione riformistica sarebbe una catastrofe per l'ex sindaco di Firenze, che ha ripetutamente dichiarato: se non riesco a eliminare il bicameralismo perfetto, mi ritiro dalla politica. Fossimo in lui, faremmo già le valigie.
In effetti, la soppressione del Senato comporta quattro passaggi parlamentari, due per ogni Camera. Ciò richiede molto tempo. Se poi l'iter non fosse sveltito dalla spinta del Cavaliere, addio: le probabilità per Renzi di concretizzare le proprie intenzioni si ridurrebbero al minimo, o a zero. Inoltre nel Pd non cessano le polemiche, gli scontri, le divisioni, le beghe. Infine il Movimento 5 stelle si è irrigidito e non ha alcuna voglia si sostenere il giovin Matteo, anzi ne auspica un capitombolo.
La battaglia non è più fra destra e sinistra, ma fra nuovo e vecchio. Gli schieramenti tradizionali si sono spacchettati e gli equilibri politici sono mutati. Per assurdo, la durata di Renzi dipende dalla libertà di Berlusconi di dargli una mano. Ma se Berlusconi non ci sarà, non ci sarà neanche la sua mano. Mors tua, mors mea.
segue a pagina 3
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
IL CONSIGLIO
Ferrara a Berlusconi: "Non fare c...."
07 aprile 2014
CommentiN. commenti 10
"
Una sorta di lettera aperta a Silvio Berlusconi. Un appello che è un'esortazione a non fare cazzate. Il destinatario è Silvio Berlusconi. Il mittente è Giuliano Ferrara che sul Foglio in edicola lunedì 7 aprile spiega come il Cav, siccome non si può fare tttto nella vita, deve "riflettere seriamente sulla sua situazione, deve mantenere il sangue fredda". Il direttore del Foglio gli fa notare come Matteo Renzi non sia né come Monti "titolato e nominato che ha svolto anche un mandato utile nei primi tre mesi", né Bersani "uomo di apparato molto convenzionale"e neppure Letta. Renzi, scrive, "ha ancora i calzoni corti, ma non gli mancano la verve una certa scaltrezza e l'ambizione". Renzi è intuitivo, ha la metà degli anni del suo competitor.
Il consilgio - Il consiglio di Ferrara, dentro questo quadro, è chiarissimo: "Berlusconi non deve inseguire la lepre di una rivincitaa a brevem non deve dae adito al grottesco piagnisteo di alcuni dei suoi, non ha convenienza a seguire la liena del "o la va o la spacca". E' molto meglio per lui curare il proprio status di vittima eminente del ciclo infame della giustizia italiana e comportarsi in modo serio e responsabile, e con saggezza aspettare che il tempo inneschi la dinamite della grande contraddizione: il prigioniero è decisivo per cambiare l'Italia, non importa se avrà il 23% o il 18% alle europere". Il consiglio è quello di non comportarsi come un ottantenne che vuole "fare cil culo a un quarantenne baciato dalla fortuna", secondo Ferrara Berlusconi ha tutte le risorse "per contunaure a esserci, a comunicare dalla prigione in cui lo mettono, a fare molte cose pop e controtendenza.
http://www.liberoquotidiano.it/news/per ... --Non.html
Ferrara a Berlusconi: "Non fare c...."
07 aprile 2014
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Una sorta di lettera aperta a Silvio Berlusconi. Un appello che è un'esortazione a non fare cazzate. Il destinatario è Silvio Berlusconi. Il mittente è Giuliano Ferrara che sul Foglio in edicola lunedì 7 aprile spiega come il Cav, siccome non si può fare tttto nella vita, deve "riflettere seriamente sulla sua situazione, deve mantenere il sangue fredda". Il direttore del Foglio gli fa notare come Matteo Renzi non sia né come Monti "titolato e nominato che ha svolto anche un mandato utile nei primi tre mesi", né Bersani "uomo di apparato molto convenzionale"e neppure Letta. Renzi, scrive, "ha ancora i calzoni corti, ma non gli mancano la verve una certa scaltrezza e l'ambizione". Renzi è intuitivo, ha la metà degli anni del suo competitor.
Il consilgio - Il consiglio di Ferrara, dentro questo quadro, è chiarissimo: "Berlusconi non deve inseguire la lepre di una rivincitaa a brevem non deve dae adito al grottesco piagnisteo di alcuni dei suoi, non ha convenienza a seguire la liena del "o la va o la spacca". E' molto meglio per lui curare il proprio status di vittima eminente del ciclo infame della giustizia italiana e comportarsi in modo serio e responsabile, e con saggezza aspettare che il tempo inneschi la dinamite della grande contraddizione: il prigioniero è decisivo per cambiare l'Italia, non importa se avrà il 23% o il 18% alle europere". Il consiglio è quello di non comportarsi come un ottantenne che vuole "fare cil culo a un quarantenne baciato dalla fortuna", secondo Ferrara Berlusconi ha tutte le risorse "per contunaure a esserci, a comunicare dalla prigione in cui lo mettono, a fare molte cose pop e controtendenza.
http://www.liberoquotidiano.it/news/per ... --Non.html
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Re: Berlusconi è ancora armato e pericoloso
Domani c'è la sentenza per l'assegnazione ai servizi sociali o ai domiciliari
Ora
La tentazione di vederlo chiuso dentro alla sua gabbia dorata è grande, evidente.
Però
Quale umiliazione peggiore per uno come lui che quella di dover SERVIRE qualcun altro, lui che ha vissuto di servi?
Oltretutto se gli danno i domiciliari rischiamo che diventi un... scusate, che continui a fare il martire e la gente ci casca
Il problema è che stamane sentivo che il servizio in una struttura per anziani, per esempio, sarebbe di UNA VOLTA a settimana
Una volta? Scherziamo?
Ora
La tentazione di vederlo chiuso dentro alla sua gabbia dorata è grande, evidente.
Però
Quale umiliazione peggiore per uno come lui che quella di dover SERVIRE qualcun altro, lui che ha vissuto di servi?
Oltretutto se gli danno i domiciliari rischiamo che diventi un... scusate, che continui a fare il martire e la gente ci casca
Il problema è che stamane sentivo che il servizio in una struttura per anziani, per esempio, sarebbe di UNA VOLTA a settimana
Una volta? Scherziamo?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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