Il "nuovo" governo Renzi
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Re: Il nuovo governo Renzi
Le piccole italiane crescono - 2
http://www.youtube.com/watch?v=feoZoHWFi1Y&hd=1
Se ve le siete scordate è meglio tornare a ricordare..................
Vincere!
M. Zambrelli
Musiche di Aristodemo Uzzi ( F. Arconi)
XX secolo
Temprata da mille passioni
la voce d'Italia squillò!
Centurie, coorti, legioni,
in piedi che l'ora suonò!
Avanti, gioventù!
Ogni vincolo, ogni ostacolo superiamo;
spezziam la schiavitù
che ci soffoca prigionieri del nostro Mar!
2 Vincere! Vincere! Vincere!
E vinceremo in terra, in cielo, in mare!
È la parola d'ordine
d'una suprema volontà!
Vincere! Vincere! Vincere!
Ad ogni costo, nessun ci fermerà!
I cuori ch'esultano,
son pronti a obbedir,
son pronti lo giurano:
o vincere o morir!
3Elmetto, pugnale, moschetto,
a passo romano si va!
La fiamma che brucia nel petto
ci sprona, ci guida, si va!
Avanti! Si oserà l'inosabile,
l'impossibile non esiste!
La nostra volontà è invincibile,
mai nessun ci piegherà!
4 Vincere! Vincere! Vincere!
E vinceremo in terra, in cielo, in mare!
È la parola d'ordine
d'una suprema volontà!
Vincere! Vincere! Vincere!
Ad ogni costo, nessun ci fermerà!
I cuori ch'esultano,
son pronti a obbedir,
son pronti lo giurano:
o vincere o morir!
http://www.youtube.com/watch?v=feoZoHWFi1Y&hd=1
Se ve le siete scordate è meglio tornare a ricordare..................
Vincere!
M. Zambrelli
Musiche di Aristodemo Uzzi ( F. Arconi)
XX secolo
Temprata da mille passioni
la voce d'Italia squillò!
Centurie, coorti, legioni,
in piedi che l'ora suonò!
Avanti, gioventù!
Ogni vincolo, ogni ostacolo superiamo;
spezziam la schiavitù
che ci soffoca prigionieri del nostro Mar!
2 Vincere! Vincere! Vincere!
E vinceremo in terra, in cielo, in mare!
È la parola d'ordine
d'una suprema volontà!
Vincere! Vincere! Vincere!
Ad ogni costo, nessun ci fermerà!
I cuori ch'esultano,
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o vincere o morir!
3Elmetto, pugnale, moschetto,
a passo romano si va!
La fiamma che brucia nel petto
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Avanti! Si oserà l'inosabile,
l'impossibile non esiste!
La nostra volontà è invincibile,
mai nessun ci piegherà!
4 Vincere! Vincere! Vincere!
E vinceremo in terra, in cielo, in mare!
È la parola d'ordine
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Re: Il nuovo governo Renzi
02 APR 2014 11:02
1. SE QUALCUNO AVESSE DEI DUBBI SULLA VERA MAGGIORANZA DI GOVERNO, BASTA LEGGERE ‘’IL GIORNALE’’: “IL PREMIER BLINDA L’ASSE COL CAV. ‘PRIORITÀ ALLA LEGGE ELETTORALE” -
2. IL BANANA, UNICO VERO LEADER POLITICO DEGLI ULTIMI VENT’ANNI, ANCHE SE HA IN GRAN PARTE FALLITO LA PROPRIA MISSIONE “MODERNIZZATRICE”, TIENE SU IL GOVERNO DEL ROTTAM’ATTORE PER GARANTIRE LE AZIENDE DI FAMIGLIA CON RE GIORGIO COME GARANTE CON L’ESTERO DEL PASSAGGIO DI CONSEGNE TRA BERLUSCONI E MATTEUCCIO -
3. RENZI È ANSIOSO DI URLARE “FATTO!” COME CERTI VECCHI MANIFESTI DI FORZA ITALIA. TUTTI A OCCUPARSI DI ITALICUM E “ABOLIZIONE” DEL SENATO, MENTRE L’UNICA VERA NOVITÀ È CHE L’ITALIA BERLUSCONIANA LASCIA IL POSTO ALL’ITALIA RENZIANA SENZA ALCUN CAMBIAMENTO SOSTANZIALE DI PARADIGMA (L’”EBETINO” NON È MAI STATO ANTIBERLUSCONIANO) -
a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)
1 - LA TRANSIZIONE MORBIDA E L'EFFETTO FRAPPE' DELLA RENZIE-NOMICS
Il potere che non sopporta vuoti conosce mille modi per passare di mano. Il modo che tocca all'Italia, pilotato da Re Giorgio come garante con l'estero di una transizione ordinata e tranquilla, si veste da Grande Riforma Istituzionale ma è un semplice passaggio di consegne tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi.
Il Banana è stato l'unico vero leader politico degli ultimi vent'anni, anche se ha in gran parte fallito la propria missione "modernizzatrice".
Tiene su il governo del Rottam'attore per garantire le aziende di famiglia e si accontenta di ritagliarsi un tranquillo ruolo di oppositore per il futuro.
Se qualcuno dei suoi cortigiani gli chiedesse a bruciapelo se vuole davvero tornare a Palazzo Chigi, probabilmente resterebbe deluso dalla risposta.
Renzi "fa cose". Renzi va veloce. Renzi semplifica. Renzi sburocratizza. Renzi frulla i conti pubblici nella convinzione che, se non una vera ripresa, ci sarà quantomeno l'effetto frappè. Quello per cui il bicchiere mezzo pieno si gonfia e per un po' sembra perfino traboccare.
Renzi è ansioso di urlare "Fatto!" come certi vecchi manifesti di Forza Italia. Tutti a occuparsi di Italicum e "abolizione" del Senato, mentre l'unica vera novità è che l'Italia berlusconiana lascia il posto all'Italia renziana senza alcun cambiamento sostanziale di paradigma. C'era solo da risolvere un problema di presentabilità personale ed è stato risolto. C'era da salvare l'onore dello sconfitto, ed è stato salvato perché Renzie non è mai stato antiberlusconiano.
I mercati adesso ci credono e il calo dello spread che si tradurrà in minor spesa per interessi è la piccola dote che viene offerta al nuovo Principino. Gli servirà per comprarsi il consenso che ancora gli manca e per gestire il poco che resta della sovranità nazionale. Che non a caso, è solo più una questione di efficienza gestionale.
2 - UN PATTO DA RISPETTARE/1
Se qualcuno avesse dei dubbi sulla vera maggioranza di governo, basta leggere il Giornale di Paolo Berlusconi: "Il premier blinda l'asse col Cav. ‘Priorità alla legge elettorale'" (p. 2). E ancora: "Berlusconi prepara la sfida: non sarò io a far saltare il tavolo. Il Cavaliere teme che il premier non abbia il pieno controllo del Pd e lo richiama al rispetto degli impegni presi. Chiesto un nuovo incontro tra i due leader" (p. 3).
Repubblica ovviamente non può che soddisfare i vecchi cliché che tanto rassicurano i suoi lettori, ma la sostanza cambia poco: "Il ricatto di Berlusconi. ‘Voglio tutela giudiziaria o faccio saltare tutto'. Il ministro Boschi: la legge elettorale va votata prima" (p.
6). Il Banana ha chiesto amnistie o leggi ad personam? No, vuole semplicemente un nuovo incontro pubblico con Pittibimbo, in modo da "impressionare" favorevolmente come "Grande Riformatore" il Tribunale di Milano, in vista della decisione sull'affidamento in prova ai servizi sociali.
Anche il Corriere si fa garante del patto Silvio-Matteo e, con riferimento alla riforma del Senato, titola: "Un esercito eterogeneo prova a formare un fronte conservatore" (p. 8). Più chiari di così davvero non si può.
3 - UN PATTO DA RISPETTARE/2
Ci sono notizie che, ignorate o abilmente decontestualizzate, spiegano molte cose. Eccone una, ripescata in fondo alla sezione economica di Repubblica: "Canone sulle frequenze, festa per Rai e Mediaset. Il Garante fa lo sconto. Il contributo non è più calcolato sulla base del fatturato. E nel 2014 lo Stato rischia di perdere 40 milioni di euro. Il provvedimento, ancora in discussione, sarà sottoposto a una consultazione" (p. 25).
4 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Con la scusa del nuovo record della disoccupazione, arrivata al 13%, "Renzi blinda il piano per il lavoro: ‘Il decreto Jobs Act non si tocca" (Repubblica, p. 2). Entrerà in rotta di collisione con i sindacati e quel (poco) che resta della sinistra, ma è facile immaginare che li asfalterà senza scioperi come a Berlusconi mai sarebbe stato consentito. Lo spiega bene anche Libero: "Renzi usa Cameron per lanciare il job act contro la Camusso" (p.
5) Ed è istruttivo leggere quanto dice oggi a Repubblica il suo amico-finanziere Davide Serra, che ieri gli ha organizzato a Londra un incontro con una serie di manager e imprenditori italiani: " Matteo è diverso, non è un trombone come quelli che sono passati di qui negli ultimi 20 anni. Se in Italia adesso arrivano soldi freschi, qualcuno dovrebbe solo dire ‘grazie Matteo'" (p. 3).
Del resto uno studio di Mediobanca calcola che "l'insieme degli interventi annunciati dal governo potrebbero valere l'15 del Prodotto interno lordo" (Corriere, p. 5). Potremmo girarlo ai famosi "burocrati" di Bruxelles, così la smettono di rompere sul 3%.
5 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE
"Lavoro, crescita, flessibilità. Il modello Italia fa proseliti. Hollande sulla linea di Roma: Brixelles deve ammorbidirsi". E ancora: "Renzi l'ecumenico conquista sia Cameron sia Miliband. Il conservatore: ‘Bene sulle riforme'. Il laburista: ‘Mi ha impressionato". La Stampa di Detroit inneggia a Renzie, come da preciso input di Marpionne (pp. 3-4).
6 - MA FACCE RIDE!
Casini c'è e straparla insieme a noi: "Matteo è un po' pazzo, la follia serve e chi è intelligente lo asseconda" (Corriere, p. 9). Sì, lo asseconda per poi accoltellarlo.
1. SE QUALCUNO AVESSE DEI DUBBI SULLA VERA MAGGIORANZA DI GOVERNO, BASTA LEGGERE ‘’IL GIORNALE’’: “IL PREMIER BLINDA L’ASSE COL CAV. ‘PRIORITÀ ALLA LEGGE ELETTORALE” -
2. IL BANANA, UNICO VERO LEADER POLITICO DEGLI ULTIMI VENT’ANNI, ANCHE SE HA IN GRAN PARTE FALLITO LA PROPRIA MISSIONE “MODERNIZZATRICE”, TIENE SU IL GOVERNO DEL ROTTAM’ATTORE PER GARANTIRE LE AZIENDE DI FAMIGLIA CON RE GIORGIO COME GARANTE CON L’ESTERO DEL PASSAGGIO DI CONSEGNE TRA BERLUSCONI E MATTEUCCIO -
3. RENZI È ANSIOSO DI URLARE “FATTO!” COME CERTI VECCHI MANIFESTI DI FORZA ITALIA. TUTTI A OCCUPARSI DI ITALICUM E “ABOLIZIONE” DEL SENATO, MENTRE L’UNICA VERA NOVITÀ È CHE L’ITALIA BERLUSCONIANA LASCIA IL POSTO ALL’ITALIA RENZIANA SENZA ALCUN CAMBIAMENTO SOSTANZIALE DI PARADIGMA (L’”EBETINO” NON È MAI STATO ANTIBERLUSCONIANO) -
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1 - LA TRANSIZIONE MORBIDA E L'EFFETTO FRAPPE' DELLA RENZIE-NOMICS
Il potere che non sopporta vuoti conosce mille modi per passare di mano. Il modo che tocca all'Italia, pilotato da Re Giorgio come garante con l'estero di una transizione ordinata e tranquilla, si veste da Grande Riforma Istituzionale ma è un semplice passaggio di consegne tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi.
Il Banana è stato l'unico vero leader politico degli ultimi vent'anni, anche se ha in gran parte fallito la propria missione "modernizzatrice".
Tiene su il governo del Rottam'attore per garantire le aziende di famiglia e si accontenta di ritagliarsi un tranquillo ruolo di oppositore per il futuro.
Se qualcuno dei suoi cortigiani gli chiedesse a bruciapelo se vuole davvero tornare a Palazzo Chigi, probabilmente resterebbe deluso dalla risposta.
Renzi "fa cose". Renzi va veloce. Renzi semplifica. Renzi sburocratizza. Renzi frulla i conti pubblici nella convinzione che, se non una vera ripresa, ci sarà quantomeno l'effetto frappè. Quello per cui il bicchiere mezzo pieno si gonfia e per un po' sembra perfino traboccare.
Renzi è ansioso di urlare "Fatto!" come certi vecchi manifesti di Forza Italia. Tutti a occuparsi di Italicum e "abolizione" del Senato, mentre l'unica vera novità è che l'Italia berlusconiana lascia il posto all'Italia renziana senza alcun cambiamento sostanziale di paradigma. C'era solo da risolvere un problema di presentabilità personale ed è stato risolto. C'era da salvare l'onore dello sconfitto, ed è stato salvato perché Renzie non è mai stato antiberlusconiano.
I mercati adesso ci credono e il calo dello spread che si tradurrà in minor spesa per interessi è la piccola dote che viene offerta al nuovo Principino. Gli servirà per comprarsi il consenso che ancora gli manca e per gestire il poco che resta della sovranità nazionale. Che non a caso, è solo più una questione di efficienza gestionale.
2 - UN PATTO DA RISPETTARE/1
Se qualcuno avesse dei dubbi sulla vera maggioranza di governo, basta leggere il Giornale di Paolo Berlusconi: "Il premier blinda l'asse col Cav. ‘Priorità alla legge elettorale'" (p. 2). E ancora: "Berlusconi prepara la sfida: non sarò io a far saltare il tavolo. Il Cavaliere teme che il premier non abbia il pieno controllo del Pd e lo richiama al rispetto degli impegni presi. Chiesto un nuovo incontro tra i due leader" (p. 3).
Repubblica ovviamente non può che soddisfare i vecchi cliché che tanto rassicurano i suoi lettori, ma la sostanza cambia poco: "Il ricatto di Berlusconi. ‘Voglio tutela giudiziaria o faccio saltare tutto'. Il ministro Boschi: la legge elettorale va votata prima" (p.
6). Il Banana ha chiesto amnistie o leggi ad personam? No, vuole semplicemente un nuovo incontro pubblico con Pittibimbo, in modo da "impressionare" favorevolmente come "Grande Riformatore" il Tribunale di Milano, in vista della decisione sull'affidamento in prova ai servizi sociali.
Anche il Corriere si fa garante del patto Silvio-Matteo e, con riferimento alla riforma del Senato, titola: "Un esercito eterogeneo prova a formare un fronte conservatore" (p. 8). Più chiari di così davvero non si può.
3 - UN PATTO DA RISPETTARE/2
Ci sono notizie che, ignorate o abilmente decontestualizzate, spiegano molte cose. Eccone una, ripescata in fondo alla sezione economica di Repubblica: "Canone sulle frequenze, festa per Rai e Mediaset. Il Garante fa lo sconto. Il contributo non è più calcolato sulla base del fatturato. E nel 2014 lo Stato rischia di perdere 40 milioni di euro. Il provvedimento, ancora in discussione, sarà sottoposto a una consultazione" (p. 25).
4 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Con la scusa del nuovo record della disoccupazione, arrivata al 13%, "Renzi blinda il piano per il lavoro: ‘Il decreto Jobs Act non si tocca" (Repubblica, p. 2). Entrerà in rotta di collisione con i sindacati e quel (poco) che resta della sinistra, ma è facile immaginare che li asfalterà senza scioperi come a Berlusconi mai sarebbe stato consentito. Lo spiega bene anche Libero: "Renzi usa Cameron per lanciare il job act contro la Camusso" (p.
5) Ed è istruttivo leggere quanto dice oggi a Repubblica il suo amico-finanziere Davide Serra, che ieri gli ha organizzato a Londra un incontro con una serie di manager e imprenditori italiani: " Matteo è diverso, non è un trombone come quelli che sono passati di qui negli ultimi 20 anni. Se in Italia adesso arrivano soldi freschi, qualcuno dovrebbe solo dire ‘grazie Matteo'" (p. 3).
Del resto uno studio di Mediobanca calcola che "l'insieme degli interventi annunciati dal governo potrebbero valere l'15 del Prodotto interno lordo" (Corriere, p. 5). Potremmo girarlo ai famosi "burocrati" di Bruxelles, così la smettono di rompere sul 3%.
5 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE
"Lavoro, crescita, flessibilità. Il modello Italia fa proseliti. Hollande sulla linea di Roma: Brixelles deve ammorbidirsi". E ancora: "Renzi l'ecumenico conquista sia Cameron sia Miliband. Il conservatore: ‘Bene sulle riforme'. Il laburista: ‘Mi ha impressionato". La Stampa di Detroit inneggia a Renzie, come da preciso input di Marpionne (pp. 3-4).
6 - MA FACCE RIDE!
Casini c'è e straparla insieme a noi: "Matteo è un po' pazzo, la follia serve e chi è intelligente lo asseconda" (Corriere, p. 9). Sì, lo asseconda per poi accoltellarlo.
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Re: Il nuovo governo Renzi
“Renzi! Matteo! Parlo con te”. Il video monologo in esclusiva per voi
di Dario Fo | 2 aprile 2014Commenti (593)
Video all'interno dell'articolo
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... oi/935748/
Testo
Siamo fortunati! Abbiamo il più giovane Presidente del Consiglio al mondo. Bisogna che ne parliamo!
Matteo Renzi…se devo dire la verità, mi pare uno che di professione fa il giocatore di pokerd’azzardo, poker col morto, chi è il morto? Letta! Non l’ha fatto fuori lui? Ah no? E’ stato il suo partito?! Ah, ho capito, una congiura di palazzo! W il re! Quale re? Giorgio I! Andiamo avanti…
A proposito di poker… Renzi mi pare uno che si siede al tavolo con un mucchio di fiche davanti allo stomaco. Non sono soldi tutti suoi. Gioca con la garanzia di molti prestanome. Dietro ha anche qualche banca, gli piacciono le banche, tant’è che ogni tanto fa loro dei regali, di qualche miliardo, così tanto per gradire. E’ uno bravo al gioco, specie della politica, di quelli che non perdono mai un colpo, almeno a sentire lui. Bluffa, quello bisogna dirlo, è uno che è bravissimo a bluffare… lo fa appena può, come dire sempre. Gioca pesante e fa delle aperture che tolgono il fiato: “Questa è la mia posta, chi non ci sta vada in un altro banco!
E’ uno che sa parlare alla gente, il suo leitmotiv preferito è: “Io non sono qui per la poltrona ma per la salvaguardia e la salvezza dell’Italia”. Oh bella!
E tu saresti uno che per caso è anche di sinistra?! E non so quanto per caso… sei di sinistra e giuri che non stai giocando per te, ma per far vincere il popolo, le famiglie, i diseredati, quelli senza pensione… insomma, tutta la base del partito.
Bravo! Ed è lui, questo popolo, che ti ha eletto Presidente del Consiglio… ah no? Ah non è la base che ti ha eletto?! Chi è? La nomenklatura! Non sai cos’è la nomenklatura?
Hai in mente D’Alema? Non l’hai in mente! Oddio, Massimo non c’è più, MASSIMOOOOO, DOVE SEIIIII? E’ tornato in mare con la sua barca, con le sue scarpe di vitello prezioso, vitello tonnato!
E adesso bello come il sole, tu Matteo, mi vieni a dire che personalmente salvi l’Italia mettendoti con uno come Berlusconi?
E con quel poco di buono tu ci fai i contratti di nascosto al Nazareno? Ma alla vostra base glielo avete detto che quel tuo socio è stato condannato definitivamente per concussione, corruzione e gli è proibito presentarsi in politica sotto qualsiasi travestimento, anche quello da suora domenicana, come dire suor Cristina, che canta in controfalsetto spinto il rock? (canta in falsetto)
Dove eravamo? Al progetto? Il progetto per leggi nuove a partire dalla legge elettorale, come dire un nuovo Porcellum… il maialone!
Scusa ma non avevi qualcun’altro da scegliere? Per esempio Alfano, no? Non per fare il maialone, per darti l’appoggio!
E’ inattendibile? E’ una mezza tacca? Va bene. Ma, dico Matteo, sì parlo con te, Renzi! Berlusconi è lui che ti è venuto a cercare o te lo sei andato a cercare tu di persona? Sto parlando sempre del delinquente…
Ma lo sapevi che quello, alla base della tua sinistra, non piace proprio per niente, anzi, ti dirò, gli fa anche un po’ schifo… sto dicendo politicamente s’intende! E tu te lo sei andato proprio a cercare? Ricordati che un socio così si paga sempre. E se non paghi ti fa ricatti, come quest’ultimo di oggi della tutela antigiudici, se non gliela procurate subito lui, ha detto, butta tutto all’aria e vi lascia tutti col sedere per terra, all’umido PLO! PLO! PLO! PLO!
Non fa niente gratis per nessuno, tantomeno per il popolo e la gente che tira la cinghia disperata. Sì sì lo so, in questo gioco tu ci stai mettendo la faccia, lo vai ripetendo di continuo, è una faccia di gomma, una maschera anti smog, tu ci metti la faccia, ti crediamo, ma il popolo cosa ci mette, il culo?!
Ma perché vuoi smantellare il Senato e insisti a presentare questa legge elettorale?
Abbiamo già subìto la sentenza della Consulta a proposito del Porcellum. Delegittimato in tronco.
Dove credete che si vada col Porcellum II, pulito, sgrassato e con il ripieno di spezie profumate?!
E tu ripeti che va tutto bene, che basta aver fiducia perché qui ognuno può dire la sua?
Non ti pare che quei quattro o cinque pellegrini, come li chiami tu, che poi sono un po’ di più… parlo di quei boni homini colti e saggi che hanno tentato di proporre qualche variante alla riduzione totale del Senato… non ti pare che con te non abbiano tanta disponibilità alla parola?
Sai cosa ti dico? Personalmente ho l’impressione che i poteri dei cittadini siano terribilmente svuotati di senso ormai. Il diritto di parola, di opinione, di pensiero, è solo una lusinga suonata sul ritmo dei pernacchi. In LA maggiore. Mi pare un’aria che conosco… ah già, è l’aria della P2. Opera buffa semitragica di Licio Gelli, amico di Verdini. Lo conosci?
Buonanotte. Chi spegne le luci?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... oi/935748/
di Dario Fo | 2 aprile 2014Commenti (593)
Video all'interno dell'articolo
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... oi/935748/
Testo
Siamo fortunati! Abbiamo il più giovane Presidente del Consiglio al mondo. Bisogna che ne parliamo!
Matteo Renzi…se devo dire la verità, mi pare uno che di professione fa il giocatore di pokerd’azzardo, poker col morto, chi è il morto? Letta! Non l’ha fatto fuori lui? Ah no? E’ stato il suo partito?! Ah, ho capito, una congiura di palazzo! W il re! Quale re? Giorgio I! Andiamo avanti…
A proposito di poker… Renzi mi pare uno che si siede al tavolo con un mucchio di fiche davanti allo stomaco. Non sono soldi tutti suoi. Gioca con la garanzia di molti prestanome. Dietro ha anche qualche banca, gli piacciono le banche, tant’è che ogni tanto fa loro dei regali, di qualche miliardo, così tanto per gradire. E’ uno bravo al gioco, specie della politica, di quelli che non perdono mai un colpo, almeno a sentire lui. Bluffa, quello bisogna dirlo, è uno che è bravissimo a bluffare… lo fa appena può, come dire sempre. Gioca pesante e fa delle aperture che tolgono il fiato: “Questa è la mia posta, chi non ci sta vada in un altro banco!
E’ uno che sa parlare alla gente, il suo leitmotiv preferito è: “Io non sono qui per la poltrona ma per la salvaguardia e la salvezza dell’Italia”. Oh bella!
E tu saresti uno che per caso è anche di sinistra?! E non so quanto per caso… sei di sinistra e giuri che non stai giocando per te, ma per far vincere il popolo, le famiglie, i diseredati, quelli senza pensione… insomma, tutta la base del partito.
Bravo! Ed è lui, questo popolo, che ti ha eletto Presidente del Consiglio… ah no? Ah non è la base che ti ha eletto?! Chi è? La nomenklatura! Non sai cos’è la nomenklatura?
Hai in mente D’Alema? Non l’hai in mente! Oddio, Massimo non c’è più, MASSIMOOOOO, DOVE SEIIIII? E’ tornato in mare con la sua barca, con le sue scarpe di vitello prezioso, vitello tonnato!
E adesso bello come il sole, tu Matteo, mi vieni a dire che personalmente salvi l’Italia mettendoti con uno come Berlusconi?
E con quel poco di buono tu ci fai i contratti di nascosto al Nazareno? Ma alla vostra base glielo avete detto che quel tuo socio è stato condannato definitivamente per concussione, corruzione e gli è proibito presentarsi in politica sotto qualsiasi travestimento, anche quello da suora domenicana, come dire suor Cristina, che canta in controfalsetto spinto il rock? (canta in falsetto)
Dove eravamo? Al progetto? Il progetto per leggi nuove a partire dalla legge elettorale, come dire un nuovo Porcellum… il maialone!
Scusa ma non avevi qualcun’altro da scegliere? Per esempio Alfano, no? Non per fare il maialone, per darti l’appoggio!
E’ inattendibile? E’ una mezza tacca? Va bene. Ma, dico Matteo, sì parlo con te, Renzi! Berlusconi è lui che ti è venuto a cercare o te lo sei andato a cercare tu di persona? Sto parlando sempre del delinquente…
Ma lo sapevi che quello, alla base della tua sinistra, non piace proprio per niente, anzi, ti dirò, gli fa anche un po’ schifo… sto dicendo politicamente s’intende! E tu te lo sei andato proprio a cercare? Ricordati che un socio così si paga sempre. E se non paghi ti fa ricatti, come quest’ultimo di oggi della tutela antigiudici, se non gliela procurate subito lui, ha detto, butta tutto all’aria e vi lascia tutti col sedere per terra, all’umido PLO! PLO! PLO! PLO!
Non fa niente gratis per nessuno, tantomeno per il popolo e la gente che tira la cinghia disperata. Sì sì lo so, in questo gioco tu ci stai mettendo la faccia, lo vai ripetendo di continuo, è una faccia di gomma, una maschera anti smog, tu ci metti la faccia, ti crediamo, ma il popolo cosa ci mette, il culo?!
Ma perché vuoi smantellare il Senato e insisti a presentare questa legge elettorale?
Abbiamo già subìto la sentenza della Consulta a proposito del Porcellum. Delegittimato in tronco.
Dove credete che si vada col Porcellum II, pulito, sgrassato e con il ripieno di spezie profumate?!
E tu ripeti che va tutto bene, che basta aver fiducia perché qui ognuno può dire la sua?
Non ti pare che quei quattro o cinque pellegrini, come li chiami tu, che poi sono un po’ di più… parlo di quei boni homini colti e saggi che hanno tentato di proporre qualche variante alla riduzione totale del Senato… non ti pare che con te non abbiano tanta disponibilità alla parola?
Sai cosa ti dico? Personalmente ho l’impressione che i poteri dei cittadini siano terribilmente svuotati di senso ormai. Il diritto di parola, di opinione, di pensiero, è solo una lusinga suonata sul ritmo dei pernacchi. In LA maggiore. Mi pare un’aria che conosco… ah già, è l’aria della P2. Opera buffa semitragica di Licio Gelli, amico di Verdini. Lo conosci?
Buonanotte. Chi spegne le luci?
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... oi/935748/
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Re: Il nuovo governo Renzi
POLITICA
04/04/2014
Il vero pericolo per le riforme?
La debolezza di Berlusconi
Il piano di riforme costituzionali non è messo a rischio dai senatori del Partito Democratico, ma dallo smarrimento che attraversa le file dei forzisti
Tutti i riflettori sono puntati sui senatori Pd: tenteranno di fare lo sgambetto a Renzi? Faranno deragliare il treno delle riforme che corre sui binari patteggiati con Berlusconi? Massima distrazione, invece, su quanto accade tra i senatori forzisti, come se il loro appoggio alle riforme fosse scontato in quanto garantito dal leader. In realtà, di automatico non c’è proprio nulla. Anzi: il pericolo maggiore per il piano di riforme costituzionali viene proprio da quella parte.
E discende direttamente dalla debolezza politica del Cavaliere.
Su 60 senatori di Forza Italia, oltre la metà hanno già sottoscritto una proposta di riforma del Senato che Minzolini (ex direttore del Tg1 approdato a Palazzo Madama) si appresta a depositare. Sarebbero anche di più, se dai vertici del partito non fosse stato chiesto a qualcuno di ritirare la firma al disegno di legge che, nella sua impostazione, fa a pugni con quello governativo (mira nella sostanza a mantenere un ruolo politico rilevante per il Senato, attraverso una ripartizione delle competenze con l’altro ramo del Parlamento). Una stima onesta di chi ben conosce gli umori dei suoi colleghi si spinge a calcolare in 5-6 massimo i senatori «azzurri» pronti a sostenere lo schema di Renzi senza se e senza ma. Tutti gli altri sono vittime del maldipancia. Prova ne sia che l’assemblea del gruppo ieri ha contestato un punto chiave della proposta formulata dalla ministra Boschi: il carattere non elettivo del futuro Senato delle Autonomie.
L’appiglio formale della rivolta è che i patti non erano poi così chiari. Un’alta fonte del gruppo spiega: «Mentre sulla legge elettorale le intese tra Renzi e Berlusconi erano state messe nero su bianco, e definite fino nei minimi dettagli, sul Senato è rimasto tutto molto nel vago. E nel famoso incontro del 18 gennaio qualcuno si limitò a prendere pochi appunti relativi alle riforme costituzionali, per giunta non sempre collimanti tra loro». Verdini, che è l’ufficiale di collegamento tra il Cavaliere e il premier, dà ragione a Renzi, privatamente assicura che il patto escludeva un’elezione diretta del Senato da parte dei cittadini. I dissidenti a loro volta replicano: «Quando mai nel partito se ne è discusso?».
Il punto è proprio questo: dentro Forza Italia mai si è aperto un confronto sull’argomento. E finché Berlusconi ha esercitato con pugno di ferro il suo comando, nessuno si è neppure sognato di chiedergli conto delle sue scelte, perfino le più arbitrarie. Ma con Silvio che attende di conoscere il suo destino di condannato, e non sa se sarà ancora in grado di guidare le prossime campagne elettorali, tra i parlamentari di Forza Italia vale ormai il vecchio adagio: ognuno per sé e Dio per tutti.
http://www.lastampa.it/2014/04/04/itali ... agina.html
04/04/2014
Il vero pericolo per le riforme?
La debolezza di Berlusconi
Il piano di riforme costituzionali non è messo a rischio dai senatori del Partito Democratico, ma dallo smarrimento che attraversa le file dei forzisti
Tutti i riflettori sono puntati sui senatori Pd: tenteranno di fare lo sgambetto a Renzi? Faranno deragliare il treno delle riforme che corre sui binari patteggiati con Berlusconi? Massima distrazione, invece, su quanto accade tra i senatori forzisti, come se il loro appoggio alle riforme fosse scontato in quanto garantito dal leader. In realtà, di automatico non c’è proprio nulla. Anzi: il pericolo maggiore per il piano di riforme costituzionali viene proprio da quella parte.
E discende direttamente dalla debolezza politica del Cavaliere.
Su 60 senatori di Forza Italia, oltre la metà hanno già sottoscritto una proposta di riforma del Senato che Minzolini (ex direttore del Tg1 approdato a Palazzo Madama) si appresta a depositare. Sarebbero anche di più, se dai vertici del partito non fosse stato chiesto a qualcuno di ritirare la firma al disegno di legge che, nella sua impostazione, fa a pugni con quello governativo (mira nella sostanza a mantenere un ruolo politico rilevante per il Senato, attraverso una ripartizione delle competenze con l’altro ramo del Parlamento). Una stima onesta di chi ben conosce gli umori dei suoi colleghi si spinge a calcolare in 5-6 massimo i senatori «azzurri» pronti a sostenere lo schema di Renzi senza se e senza ma. Tutti gli altri sono vittime del maldipancia. Prova ne sia che l’assemblea del gruppo ieri ha contestato un punto chiave della proposta formulata dalla ministra Boschi: il carattere non elettivo del futuro Senato delle Autonomie.
L’appiglio formale della rivolta è che i patti non erano poi così chiari. Un’alta fonte del gruppo spiega: «Mentre sulla legge elettorale le intese tra Renzi e Berlusconi erano state messe nero su bianco, e definite fino nei minimi dettagli, sul Senato è rimasto tutto molto nel vago. E nel famoso incontro del 18 gennaio qualcuno si limitò a prendere pochi appunti relativi alle riforme costituzionali, per giunta non sempre collimanti tra loro». Verdini, che è l’ufficiale di collegamento tra il Cavaliere e il premier, dà ragione a Renzi, privatamente assicura che il patto escludeva un’elezione diretta del Senato da parte dei cittadini. I dissidenti a loro volta replicano: «Quando mai nel partito se ne è discusso?».
Il punto è proprio questo: dentro Forza Italia mai si è aperto un confronto sull’argomento. E finché Berlusconi ha esercitato con pugno di ferro il suo comando, nessuno si è neppure sognato di chiedergli conto delle sue scelte, perfino le più arbitrarie. Ma con Silvio che attende di conoscere il suo destino di condannato, e non sa se sarà ancora in grado di guidare le prossime campagne elettorali, tra i parlamentari di Forza Italia vale ormai il vecchio adagio: ognuno per sé e Dio per tutti.
http://www.lastampa.it/2014/04/04/itali ... agina.html
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Re: Il nuovo governo Renzi
Le avventure di Pittibimbo - 1
Renzi, gaffe in tv su Eni: “E’ un pezzo fondamentale dei nostri servizi segreti”
Il presidente del Consiglio intervistato a Otto e mezzo si fa scappare che la multinazionale dell'energia ha legami con gli uomini dell'intelligence. Renato Brunetta attacca: "Gaffe inqualificabile e pericolosa. Quando Eni partecipa a gare internazionali vince per capacità tecnologica o per la sua intelligence?"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 4 aprile 2014
video
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... le/939651/
Gaffe di Matteo Renzi sull‘Eni. Ieri sera il premier era ospite a Otto e mezzo, su La7. Si parlava di nomine ai vertici delle aziende pubbliche e, in particolare, dei requisiti di onorabilità che il ministro dell’Economia, Padoan, vuole imporre ai loro amministratori. Tentando di dribblare una domanda di Lilli Gruber sulla possibilità che Paolo Scaroni, ad del gruppo energetico, sia riconfermato nonostante la recente condanna in primo grado, il premier si è però fatto scappare una rivelazione ben più compromettente: ha rivelato, in pratica, che il gruppo energetico ha stretti legami con gli uomini dei servizi. Questa, testualmente, la frase incriminata: “L’Eni è oggi un pezzo fondamentale della nostra politica energetica, della nostra politica estera, della nostra politica di intelligence. Cosa vuol dire intelligence? I servizi, i servizi segreti“.
Apriti cielo: Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, ora grida allo scandalo e parla di “gaffe inqualificabile e pericolosa“. Che cosa c’è sotto è presto detto: a livello ufficioso è noto che le sedi estere del Cane a sei zampe spesso ospitano anche le nostre “barbe finte”, più o meno mascherate da dipendenti. Un segreto di Pulcinella, forse, ma custodirlo è buona norma e dichiararlo in prima serata non è certo consigliabile. In primo luogo per la sicurezza stessa di chi per l’Eni lavora, magari in Paesi politicamente turbolenti. Ma anche perché, come ha sottolineato Guido Crosetto, coordinatore di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, l’affermazione “potrebbe essere usata da qualunque concorrente, all’estero, per bloccare contratti o gare”. Per non dire del fatto che potrebbe addirittura configurarsi l’ipotesi di rivelazione di segreto di Stato
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Renzi, gaffe in tv su Eni: “E’ un pezzo fondamentale dei nostri servizi segreti”
Il presidente del Consiglio intervistato a Otto e mezzo si fa scappare che la multinazionale dell'energia ha legami con gli uomini dell'intelligence. Renato Brunetta attacca: "Gaffe inqualificabile e pericolosa. Quando Eni partecipa a gare internazionali vince per capacità tecnologica o per la sua intelligence?"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 4 aprile 2014
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Gaffe di Matteo Renzi sull‘Eni. Ieri sera il premier era ospite a Otto e mezzo, su La7. Si parlava di nomine ai vertici delle aziende pubbliche e, in particolare, dei requisiti di onorabilità che il ministro dell’Economia, Padoan, vuole imporre ai loro amministratori. Tentando di dribblare una domanda di Lilli Gruber sulla possibilità che Paolo Scaroni, ad del gruppo energetico, sia riconfermato nonostante la recente condanna in primo grado, il premier si è però fatto scappare una rivelazione ben più compromettente: ha rivelato, in pratica, che il gruppo energetico ha stretti legami con gli uomini dei servizi. Questa, testualmente, la frase incriminata: “L’Eni è oggi un pezzo fondamentale della nostra politica energetica, della nostra politica estera, della nostra politica di intelligence. Cosa vuol dire intelligence? I servizi, i servizi segreti“.
Apriti cielo: Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, ora grida allo scandalo e parla di “gaffe inqualificabile e pericolosa“. Che cosa c’è sotto è presto detto: a livello ufficioso è noto che le sedi estere del Cane a sei zampe spesso ospitano anche le nostre “barbe finte”, più o meno mascherate da dipendenti. Un segreto di Pulcinella, forse, ma custodirlo è buona norma e dichiararlo in prima serata non è certo consigliabile. In primo luogo per la sicurezza stessa di chi per l’Eni lavora, magari in Paesi politicamente turbolenti. Ma anche perché, come ha sottolineato Guido Crosetto, coordinatore di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, l’affermazione “potrebbe essere usata da qualunque concorrente, all’estero, per bloccare contratti o gare”. Per non dire del fatto che potrebbe addirittura configurarsi l’ipotesi di rivelazione di segreto di Stato
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Re: Il nuovo governo Renzi
Littorio o' profeta
IL PARERE
Feltri: "La riforma del Senato sarà la tomba di Renzi"
07 aprile 2014
CommentiN. commenti 26
Feltri massacra Fini: "Fallito, sei uno zero assoluto. Ecco perché..."Vittorio Feltri: "Ecco perché Gianfranco Fini non è Marine Le Pen"
Feltri: "Vi dico io perché Silvio è animalista. Quella volta con Giletti..."Berlusconi e i cani, Feltri: "Vi dico di chi è il merito della conversione. E quella volta con Giletti..."
Feltri: "La riforma del Senato sarà la tomba di Renzi"
Un de profundis per il governo. Vittorio Feltri non ha dubbi: la partita sul Senato che sta giocando Matteo Renzi si chiuderà con una sonora sconfitta che gli costerà probabilmente la poltrona di palazzo Chigi. In un editoriale su Il Giornale, Feltri parla delle riforme di Renzi e lo avvisa: "Senza Berlusconi non vai da nessuna parte". "La battaglia non è più fra destra e sinistra, ma fra nuovo e vecchio. Gli schieramenti tradizionali si sono spacchettati e gli equilibri politici sono mutati. Per assurdo, la durata di Renzi dipende dalla libertà di Berlusconi di dargli una mano. Ma se Berlusconi non ci sarà, non ci sarà neanche la sua mano. Mors tua, mors mea", scrive Feltri.
"La tomba di Renzi" - Poi la profezia: "Per il presidente del Consiglio si profila un percorso di guerra, al termine del quale non è escluso vi sia una tomba per il suo governo. Un ritardo, o, peggio ancora, un fallimento della promozione riformistica sarebbe una catastrofe per l'ex sindaco di Firenze, che ha ripetutamente dichiarato: se non riesco a eliminare il bicameralismo perfetto, mi ritiro dalla politica. Fossimo in lui, faremmo già le valigie". Insomma per Renzi il percorso è tutto in salita. E il finale tra trionfante potrebbe trasformarsi in tragico...
Matteuccio se ha letto queste note si sarà toccato......
http://www.liberoquotidiano.it/news/sfo ... a-del.html
IL PARERE
Feltri: "La riforma del Senato sarà la tomba di Renzi"
07 aprile 2014
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Feltri massacra Fini: "Fallito, sei uno zero assoluto. Ecco perché..."Vittorio Feltri: "Ecco perché Gianfranco Fini non è Marine Le Pen"
Feltri: "Vi dico io perché Silvio è animalista. Quella volta con Giletti..."Berlusconi e i cani, Feltri: "Vi dico di chi è il merito della conversione. E quella volta con Giletti..."
Feltri: "La riforma del Senato sarà la tomba di Renzi"
Un de profundis per il governo. Vittorio Feltri non ha dubbi: la partita sul Senato che sta giocando Matteo Renzi si chiuderà con una sonora sconfitta che gli costerà probabilmente la poltrona di palazzo Chigi. In un editoriale su Il Giornale, Feltri parla delle riforme di Renzi e lo avvisa: "Senza Berlusconi non vai da nessuna parte". "La battaglia non è più fra destra e sinistra, ma fra nuovo e vecchio. Gli schieramenti tradizionali si sono spacchettati e gli equilibri politici sono mutati. Per assurdo, la durata di Renzi dipende dalla libertà di Berlusconi di dargli una mano. Ma se Berlusconi non ci sarà, non ci sarà neanche la sua mano. Mors tua, mors mea", scrive Feltri.
"La tomba di Renzi" - Poi la profezia: "Per il presidente del Consiglio si profila un percorso di guerra, al termine del quale non è escluso vi sia una tomba per il suo governo. Un ritardo, o, peggio ancora, un fallimento della promozione riformistica sarebbe una catastrofe per l'ex sindaco di Firenze, che ha ripetutamente dichiarato: se non riesco a eliminare il bicameralismo perfetto, mi ritiro dalla politica. Fossimo in lui, faremmo già le valigie". Insomma per Renzi il percorso è tutto in salita. E il finale tra trionfante potrebbe trasformarsi in tragico...
Matteuccio se ha letto queste note si sarà toccato......
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Re: Il nuovo governo Renzi
Cacciari, in questi ultimi mesi ha sostenuto che “Renzi è l’ultima spiaggia tricolore”
Anche Renzi accredita questa teoria.
“Se non fate quello che dico me ne vado”
Un conto è che se la frase la pronuncia Renzi ed è del tutto interessata.
Prima delle europee il premier ha la necessità assoluta di buttare la palla in goal. Deve affermarsi in qualcosa per far credere che lui è un vincente e l’Italia con lui si tira fuori dai guai.
Diversa è la posizione del filosofo veneziano. Non si capisce se intende fare un assist interessato a Pittibimbo chiamando tutti a stringersi intorno a lui perché se perde arriva il diluvio universale.
Ma se così fosse, se dopo Renzi arriva il diluvio universale perché il Professore non si adopera per approntare le difese con il resto degli italiani?
Qual è il vostro pensiero????
Anche Renzi accredita questa teoria.
“Se non fate quello che dico me ne vado”
Un conto è che se la frase la pronuncia Renzi ed è del tutto interessata.
Prima delle europee il premier ha la necessità assoluta di buttare la palla in goal. Deve affermarsi in qualcosa per far credere che lui è un vincente e l’Italia con lui si tira fuori dai guai.
Diversa è la posizione del filosofo veneziano. Non si capisce se intende fare un assist interessato a Pittibimbo chiamando tutti a stringersi intorno a lui perché se perde arriva il diluvio universale.
Ma se così fosse, se dopo Renzi arriva il diluvio universale perché il Professore non si adopera per approntare le difese con il resto degli italiani?
Qual è il vostro pensiero????
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Re: Il nuovo governo Renzi
Sono settimane che parlano di questi 10 miliardi di euro da destinare ai lavoratori che percepiscono 25.0000 euro lordi.Sono li che si spremono il cervello.
A questo punto mi chiedo:Dal prossimo anno che devono trovare 50 miliardi di euro per (fiscal compact) per 20 anni per portare
il nostro debito al 60%come faranno?
Nessuno nelle trasmissioni a chiesto al PD questo.
Ciao
Paolo11
A questo punto mi chiedo:Dal prossimo anno che devono trovare 50 miliardi di euro per (fiscal compact) per 20 anni per portare
il nostro debito al 60%come faranno?
Nessuno nelle trasmissioni a chiesto al PD questo.
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Paolo11
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Re: Il nuovo governo Renzi
Tg7
Il ragazzino di Firenze, presentando il Def deve essere fortemente convinto che gli italiani siano tutti fortemente dei coglioni, o, come dicono a Firenze,.....dei Bischeri.
Niente di nuovi sotto il sole, negli ultimi quattro anni in cui si sono presentati ben 4 presidenti del consiglio, hanno tutti clamorosamente fallito.
Il ragazzino di Firenze, presentando il Def deve essere fortemente convinto che gli italiani siano tutti fortemente dei coglioni, o, come dicono a Firenze,.....dei Bischeri.
Niente di nuovi sotto il sole, negli ultimi quattro anni in cui si sono presentati ben 4 presidenti del consiglio, hanno tutti clamorosamente fallito.
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Re: Il nuovo governo Renzi
Ci si può fare un film
"Caimano 2: Renzi"
Bleah
"Caimano 2: Renzi"
Bleah
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
Robert Harris, "Archangel"
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