Il "nuovo" governo Renzi
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Re: Il nuovo governo Renzi
"Circondatevi di persone che vi sappiano dire di no, non montatevi la testa, non montiamoci la testa": così Renzi a Torino si è rivolto agli amministratori locali
Probabilmente parla per se stesso
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Re: Il nuovo governo Renzi
-Sono tutti scontenti e Renzi sfrutta la situazione proponendosi come colui che offre la soluzione.
- Dobbiamo vincere. Con Renzi si vince.( Italia ,paesi di tifosi )
- I mercati stanno andando bene ,con lo spread basso si riaparmiano miliardi.
- RAI TV , giornali , sondaggisti, politici tuttitifano per Renzi.
- tutti condvidiamo il taglio degli stipendi alti degli alti burocrati e dei menagers
E' vero Camillobenso , siamo un paese che si lascia trascinare dal vento che tira, e non guarda dove va a finire, non si accorge degli scogli, delle secche, dei tanti segnali che invece dovrebbero farci diventare più prudenti. Nello stesso tempo però basta poco , ci vuole del tempo per accorgersi dove stiamo andando.
Ieri Cuperlo e gli altri a Roma hanno detto delle cose pesanti, ma purtroppo i comportamenti fatti sono contradditpori, sembra però che vedano un partito che non corrisponde più alla sua natura democratica.
- Dobbiamo vincere. Con Renzi si vince.( Italia ,paesi di tifosi )
- I mercati stanno andando bene ,con lo spread basso si riaparmiano miliardi.
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E' vero Camillobenso , siamo un paese che si lascia trascinare dal vento che tira, e non guarda dove va a finire, non si accorge degli scogli, delle secche, dei tanti segnali che invece dovrebbero farci diventare più prudenti. Nello stesso tempo però basta poco , ci vuole del tempo per accorgersi dove stiamo andando.
Ieri Cuperlo e gli altri a Roma hanno detto delle cose pesanti, ma purtroppo i comportamenti fatti sono contradditpori, sembra però che vedano un partito che non corrisponde più alla sua natura democratica.
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Re: Il nuovo governo Renzi
iospero ha scritto:"Circondatevi di persone che vi sappiano dire di no, non montatevi la testa, non montiamoci la testa": così Renzi a Torino si è rivolto agli amministratori locali
Probabilmente parla per se stesso
Non montiamoci la testa.
Pittibimbo la testa oggi ce l’ha su Giove, tanto che si è montata………
Rimane comunque incomprensibile perché gli italiani accettino queste super berlusconate….
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Re: Il nuovo governo Renzi
iospero ha scritto:Dice Renzi : "La sinistra che non fa nulla diventa destra"
Però, come ben ironizza Crozza, Renzi cosa fa ? " La sinistra per fare qualcosa fa le cose di destra"
Non tutto è lasciato al caso.
E i delusi (di FI) che guardano a Renzi
Marco Damilano
su L'Espresso
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Re: Il nuovo governo Renzi
Ansa: "Alle 21 incontro Renzi-Berlusconi"
Deve prendere ordini dal Padrino................
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Re: Il nuovo governo Renzi
Di Maio: «Marcegaglia nel mondo del conflitto di interessi»
Il duro giudizio del vicepresidente della camera sulla nomina di Renzi
Emma Marcegaglia nominata al vertice dell’Eni da Renzi. Una scelta che non è piaciuta al vicepresidente della Camera e deputato del M5S Luigi Di Maio. Sulla sua pagina Facebook ha voluto ricordare il passato dell’ex presidente di Confindustria.
Proprio quella Marcegaglia che possiede una società in rapporti con Eni ed Enel. Con i due colossi, la Marcegaglia spa ha addirittura condiviso una vicenda giudiziaria (Enipower ed Enelpower) relativa a presunte tangenti versate per aggiudicarsi alcuni appalti delle controllate del Tesoro. Per quei fatti, il fratello di Emma, Antonio Marcegaglia, a marzo 2008 ha patteggiato una pena (sospesa) di 11 mesi per corruzione e ha pagato oltre 6 milioni di euro. Dall’inchiesta erano emersi alcuni conti cifrati intestati anche a Emma Marcegaglia, sui quali erano transitati fondi neri: “Risorse riservate – aveva messo a verbale Antonio Marcegaglia il 30 novembre 2004 – che abbiamo sempre utilizzato nell’interesse del gruppo per le sue esigenze non documentabili.
Diamo il benvenuto ad Emma nel mondo dei conflitti d’interesse Renziani. Se questa nomina l’avesse fatta Berlusconi, il PD avrebbe gridato al golpe. Ma visto che è Renzi, tutti in silenzio.
L’ipocrisia dilagante della sedicente sinistra”.
http://www.lafucina.it/2014/04/15/di-ma ... interessi/#
Ciao
Paolo11
Il duro giudizio del vicepresidente della camera sulla nomina di Renzi
Emma Marcegaglia nominata al vertice dell’Eni da Renzi. Una scelta che non è piaciuta al vicepresidente della Camera e deputato del M5S Luigi Di Maio. Sulla sua pagina Facebook ha voluto ricordare il passato dell’ex presidente di Confindustria.
Proprio quella Marcegaglia che possiede una società in rapporti con Eni ed Enel. Con i due colossi, la Marcegaglia spa ha addirittura condiviso una vicenda giudiziaria (Enipower ed Enelpower) relativa a presunte tangenti versate per aggiudicarsi alcuni appalti delle controllate del Tesoro. Per quei fatti, il fratello di Emma, Antonio Marcegaglia, a marzo 2008 ha patteggiato una pena (sospesa) di 11 mesi per corruzione e ha pagato oltre 6 milioni di euro. Dall’inchiesta erano emersi alcuni conti cifrati intestati anche a Emma Marcegaglia, sui quali erano transitati fondi neri: “Risorse riservate – aveva messo a verbale Antonio Marcegaglia il 30 novembre 2004 – che abbiamo sempre utilizzato nell’interesse del gruppo per le sue esigenze non documentabili.
Diamo il benvenuto ad Emma nel mondo dei conflitti d’interesse Renziani. Se questa nomina l’avesse fatta Berlusconi, il PD avrebbe gridato al golpe. Ma visto che è Renzi, tutti in silenzio.
L’ipocrisia dilagante della sedicente sinistra”.
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Paolo11
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Re: Il nuovo governo Renzi
1. LA RIBOLLITA (INDIGESTA) DI NOMINE SERVITE ALLA MENSA PUBBLICA DAL NUOVO CUOCO DI PALAZZO CHIGI, MATTEUCCIO RENZI, NELLA SUA TORMENTATA PREPARAZIONE S’ADEGUA (E S’INCHINA) ALLA VECCHIA RICETTA E BILANCINO DEL GASTRONOMO DELLA PRIMA REPUBBLICA, MASSIMILIANO CENCELLI, CHE HA FATTO IL MIRACOLO DI EVITARE CHE SUL TERRENO DELLE NOMINE SALTASSE ANCHE IL PATTO DEL NAZARENO RENZI-BERLUSCONI
2. RAO, EX PORTAVOCE DI PIERFURBY, SISTEMATO ALLE POSTE E ANDREA GEMMA, AVVOCATO DEL NEO LEADER DELL’NCD ALFANO, ALL’ENEL. E ANCORA: IL FINANZIERE SALVATORE MANCUSO (EX ALITALIA), ANCHE LUI VICINO AL NUOVO CENTRODESTRA, NEL BOARD DELL’ENI A FAR COMPAGNIA AL SOLITO “INDIPENDENTE” À LA CARTE, LUIGI ZINGALES
3. MA LA FAMIGERATA PAROLA “LOTTIZZAZIONE” TANTO CARA AI GIORNALONI STAVOLTA È SPARITA DAI TITOLONI IN OMAGGIO AL RENZISMO, MALATTIA INFANTILE DEL NOSTRO GIORNALISMO
DAGOANALISI
La ribollita (indigesta) di nomine servite alla mensa pubblica dal nuovo cuoco di palazzo Chigi, Matteo Renzi, nella sua tormentata preparazione s'adegua (e s'inchina) alla vecchia ricetta e bilancino del gastronomo della cosiddetta prima Repubblica, Massimiliano Cencelli.
L'Artusi della vecchia Dc che della lottizzazione partitica aveva fatto un'arte sublime.
Del resto, come aveva fatto osservare Dagospia sin all'avvio del valzer delle nomine, le promesse di "rottura" con il passato (discontinuità vo' cercando...) annunciate dal premier-Superbone, alla pari delle porcellane, per dirla con Jonathan Swift, sono fatte per essere infrante.
E così è stato dopo un lungo patteggiare con il Cavaliere nero, resuscitato per l'occasione nelle stanze nobili del governo, con le forse politiche dell'attuale maggioranza e con l'inquilino del Colle che, ancora una volta, ha fatto sentire il peso (improprio) della sua autorevolezza.
Anche se, a ben guardare, il paragone con il pregiato vasellame appare azzardato a leggere gli ingredienti della ribollita (cioè i nuovi boiardi) che andranno a guidare i nostri principali enti pubblici. Molti fondi di bottiglia si celano nella vetrinetta messa in scena dal parolaio Renzi tra i consensi, sia pure - come vedremo - a bocca stretta, dei giornaloni dei Poteri marci.
Qualche nome dei falsi brillocchi, senza entrare nel merito delle loro personali capacità professionali?
Roberto Rao, ex portavoce di Pierfurby Casini, sistemato alle Poste e Andrea Gemma, avvocato del neo leader dell'Ncd Alfano, all'Enel. E ancora: il finanziere Salvatore Mancuso (ex Alitalia), anche lui vicino al centro-destra, inserito nel board dell'Eni a far compagnia al solito "indipendente" à la carte, Luigi Zingales. Diva Moriani, imprenditrice già in affari con la famiglia della ministra alla Sviluppo, Federica Guidi, spedita invece all'Eni.
Non si è fatto mancare nulla neppure il Gattopardo di Pontassieve seguendo il precetto aulico del protagonista del romanzo di Tomasi di Lapendusa. Così, lui "non è un traditore" (della rottamazione), ma segue soltanto "i tempi, in politica, come nella vita privata...." Quando pianta i suoi gigli immacolati all'Eni (il suo sponsor della Leopolda, Alberto Bianchi) e Finmeccanica (il fratellone Fabrizio Landi).
Dai fondi bottiglia alla cristalliera pregiata (Caio, De Scalzi, Moretti, Emma Marcecaglia, Starace, Carla Bastioli, Luisa Todini) ancora una volta il manuale Cencelli ha fatto il miracolo di evitare che sul terreno delle nomine saltasse anche il patto del Nazareno Renzi-Berlusconi.
Colpisce, allora, la schizofrenia dei media nel non voler prendere atto di questa continuità con il passato (deprecato) con una sola variante: a cambiare sono soltanto i beneficiari delle poltrone e i loro padrini politici.
Su "la Repubblica" l'eccellente commentatore Alberto Statera parla di "rottamazione da compromesso" da parte di Matteo Renzi con la fine dell'odiato network invisibile in mano alle irriducibili oligarchie. Ma sullo stesso quotidiano di Ezio Mauro, Roberto Mania cade in palese contraddizione. Nell'articolo siglato, riprendendo la tesi di Statera, scrive che quella di ieri "è la prima tornata di nomine senza più la regia di Gianni Letta".
Nel pezzo di retroscena, invece, racconta del ruolo avuto dal braccio destro di Berlusconi (stavolta ovviamente secondario) per assicurare la presidenza delle Poste all'ex europarlamentare di Forza Italia, Luisa Todini. E registra puntualmente del bilancino politico con cui il premier alla fine ha potuto fare "la quadra" delle nomine trattando con tutti i partiti della sua maggioranza.
Così, la mitica parola "lottizzazione" tanto cara ai Gabibbo alle vongole e ai suoi direttori stavolta è sparita dai titoloni dei giornali in omaggio al renzismo malattia infantile del nostro giornalismo.
Tra le rare voci che hanno contestato la spartizione delle poltrone in nome di un "cambio brutale" c'è da registrare quella del banchiere d'affari Guido Roberto Vitale che sul Corriere osserva amaro: "Si cambiano i vertici quando le aziende vanno male (...) Discontinuità? Un conto è cambiare top manager che non hanno operato bene. Tutt'altra cosa è mandar via chi invece bene ha fatto".
L'ultima stoccata di Vitale è riservata proprio ai media dei Poteri marci: "Sarebbe ora che i giornali sui temi come quello delle nomine (...) ci informassero su ciò che pensano e non si limitassero a riferire quello che dicono gli altri...."
Ps.
Che fine ha fatto il candidato del senatore del Pd Massimo Mucchetti, Domenico Arcuri, sponsorizzato per la poltrona di Finmeccanica o, in alternativa, a quelle delle Ferrovie? Ah saperlo...
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Re: Il nuovo governo Renzi
marcegaglia, moretti (un altro incarico premio per il sotto processo per disastro colposo)...
Fate vomitare. Ve ne accorgerete il 25 maggio. Pd schifo nazionale, tale e quale a sforza itaglia
Fate vomitare. Ve ne accorgerete il 25 maggio. Pd schifo nazionale, tale e quale a sforza itaglia
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Il nuovo governo Renzi
https://www.youtube.com/watch?v=OjIJmOA ... ploademail
ESCLUSIVO: voto sul 416ter, Grillo piomba in Senato
Ciao
Paolo11
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Re: Il nuovo governo Renzi
il Fatto 15.4.14
Agenda tattica
Se la notizia è bigia il rottamatore tace
di Chiara Paolin
La gente sfila in strada perché non ha una casa, e magari nemmeno un lavoro. Poi tra blu-block e poliziotti “cretini” finisce parecchio male: ma Renzi non fiata, sta a Torino per lanciare le Regionali del Pd, Roma coi suoi scontri di piazza non lo riguarda.
Neanche un tweet, manco il giorno dopo: perché, quando la notizia è bigia, Renzi la evita con cura.
Dell’Utri latita e l’Italia fa la solita figuraccia internazionale? Silenzio totale del premier - con appoggio molto esterno.
Cade la legge 40, e gli spiriti cattolici si agitano? Renzi l’innovatore tace.
Si celebrano i cinque anni del disastro a L’Aquila? Lui non c’è, non dice e non promette. Insomma, il trucco è semplice: o l’agenda in discussione è la sua, o tutto diventa strategico silenzio.
Agenda tattica
Se la notizia è bigia il rottamatore tace
di Chiara Paolin
La gente sfila in strada perché non ha una casa, e magari nemmeno un lavoro. Poi tra blu-block e poliziotti “cretini” finisce parecchio male: ma Renzi non fiata, sta a Torino per lanciare le Regionali del Pd, Roma coi suoi scontri di piazza non lo riguarda.
Neanche un tweet, manco il giorno dopo: perché, quando la notizia è bigia, Renzi la evita con cura.
Dell’Utri latita e l’Italia fa la solita figuraccia internazionale? Silenzio totale del premier - con appoggio molto esterno.
Cade la legge 40, e gli spiriti cattolici si agitano? Renzi l’innovatore tace.
Si celebrano i cinque anni del disastro a L’Aquila? Lui non c’è, non dice e non promette. Insomma, il trucco è semplice: o l’agenda in discussione è la sua, o tutto diventa strategico silenzio.
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