Francesco un papa ...Cristiano!
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
L'ira di Francesco per il mega-attico del cardinale Bertone
L'ex segretario di Stato abiterà in 700 metri quadri nel palazzo di fianco alla modesta residenza del Papa.
I lavori di ristrutturazione per unire due appartamenti saranno ultimati entro l'estate
di MARCO ANSALDO
CITTÀ DEL VATICANO - Papa Francesco abita a Casa Santa Marta in un bilocale di circa 70 metri quadrati. Il cardinale Tarcisio Bertone, da 6 mesi non più Segretario di Stato, inaugurerà presto il suo attico a Palazzo San Carlo, la cui ampiezza viene data di poco inferiore ai 700 metri quadrati. Circa 10 volte in più, comunque, di Sua Santità.
In Vaticano, entrando dalla Porta del Perugino, la Domus Sanctae Marthae e il Palazzo San Carlo sono edifici vicini. La prima di dimensioni ridotte, il secondo imponente. Quando Bergoglio, dopo aver osservato i complessi lavori di ristrutturazione nella struttura a fianco, è stato informato su chi sarebbe stato il suo vicino di casa, si è arrabbiato non poco. Ora non può certo cacciare di casa l'inquilino. Ma la sua ira su chi in Curia ancora resiste al suo titanico tentativo di cambiamento non è passata inosservata il Giovedì santo prima di Pasqua quando, davanti al clero riunito in San Pietro, si è scagliato contro i preti "untuosi, sontuosi e presuntuosi", che devono avere invece "come sorella la povertà".
La casa dove presto, prima dell'estate, il cardinale Bertone si trasferirà, ha dimensioni sontuose perché unisce due appartamenti: quello un tempo assegnato a Camillo Cibin, capo della Gendarmeria per tutto il pontificato di Karol Wojtyla, fra i 300 e i 400 metri, da cui è stata infine sloggiata la vedova; e quello di monsignor Bruno Bertagna, vicepresidente del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi, deceduto alla fine del 2013, di metratura intorno ai 200. A questi metri interni vanno però aggiunti circa 100 di terrazzo.
In epoca ante Francesco l'assegnazione di alloggi di tutto rispetto per i prìncipi della Chiesa era una prassi consueta. Molti ricordano quando Bertone fu scelto come Segretario di Stato da Benedetto XVI, e dovette attendere quasi un anno prima che il suo predecessore, il cardinal Sodano, piccato per la rimozione, gli lasciasse l'appartamento nella Prima loggia del Palazzo Apostolico, dovendosi così l'altro accomodare nella Torre di San Giovanni. Sodano si trasferì poi in una casa di vaste proporzioni al Collegio Etiopico. Lì, il cardinale americano Szoka, presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, dimessosi dall'incarico lo stesso giorno di Sodano (15 settembre 2006), ottenne guarda caso l'appartamento gemello di quest'ultimo sempre al Collegio.
Così quando Bertone, nel vortice delle polemiche su Vatileaks e la seguente rinuncia di Benedetto XVI al pontificato, fu in odore di lasciare la Segreteria di Stato - proposito realizzato solo dopo l'arrivo di Bergoglio - e si cominciò a parlare di dove si sarebbe trasferito lasciando la casa nella Prima loggia, furono avviate le pratiche per l'assegnazione di un altro appartamento. L'éra di Francesco è cominciata solo dopo. Ora, nella maxi casa, il cardinale non vivrà comunque solo: con lui abiteranno le tre suore che lo seguono da quando aveva assunto l'incarico di Segretario di Stato. Il suo successore, il neo cardinale Pietro Parolin, si è conformato al nuovo corso di Bergoglio, andando ad abitare come il Papa in un bilocale nella Domus Sanctae Marthae.
L'assegnazione di appartamenti di ampia metratura agli ex Segretari di Stato, tuttavia, mostra con evidenza come in Vaticano il nuovo fatichi ancora ad avanzare, e il vecchio resista. Facile capire dunque il disappunto di Francesco, e l'opposizione di una Curia lenta a spogliarsi degli antichi privilegi. A meno che il Papa "venuto dalla fine del mondo" non prenda posizione, oltre le parole già pronunciate contro "i preti sontuosi".
http://www.repubblica.it/esteri/2014/04 ... ef=HREC1-4
L'ex segretario di Stato abiterà in 700 metri quadri nel palazzo di fianco alla modesta residenza del Papa.
I lavori di ristrutturazione per unire due appartamenti saranno ultimati entro l'estate
di MARCO ANSALDO
CITTÀ DEL VATICANO - Papa Francesco abita a Casa Santa Marta in un bilocale di circa 70 metri quadrati. Il cardinale Tarcisio Bertone, da 6 mesi non più Segretario di Stato, inaugurerà presto il suo attico a Palazzo San Carlo, la cui ampiezza viene data di poco inferiore ai 700 metri quadrati. Circa 10 volte in più, comunque, di Sua Santità.
In Vaticano, entrando dalla Porta del Perugino, la Domus Sanctae Marthae e il Palazzo San Carlo sono edifici vicini. La prima di dimensioni ridotte, il secondo imponente. Quando Bergoglio, dopo aver osservato i complessi lavori di ristrutturazione nella struttura a fianco, è stato informato su chi sarebbe stato il suo vicino di casa, si è arrabbiato non poco. Ora non può certo cacciare di casa l'inquilino. Ma la sua ira su chi in Curia ancora resiste al suo titanico tentativo di cambiamento non è passata inosservata il Giovedì santo prima di Pasqua quando, davanti al clero riunito in San Pietro, si è scagliato contro i preti "untuosi, sontuosi e presuntuosi", che devono avere invece "come sorella la povertà".
La casa dove presto, prima dell'estate, il cardinale Bertone si trasferirà, ha dimensioni sontuose perché unisce due appartamenti: quello un tempo assegnato a Camillo Cibin, capo della Gendarmeria per tutto il pontificato di Karol Wojtyla, fra i 300 e i 400 metri, da cui è stata infine sloggiata la vedova; e quello di monsignor Bruno Bertagna, vicepresidente del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi, deceduto alla fine del 2013, di metratura intorno ai 200. A questi metri interni vanno però aggiunti circa 100 di terrazzo.
In epoca ante Francesco l'assegnazione di alloggi di tutto rispetto per i prìncipi della Chiesa era una prassi consueta. Molti ricordano quando Bertone fu scelto come Segretario di Stato da Benedetto XVI, e dovette attendere quasi un anno prima che il suo predecessore, il cardinal Sodano, piccato per la rimozione, gli lasciasse l'appartamento nella Prima loggia del Palazzo Apostolico, dovendosi così l'altro accomodare nella Torre di San Giovanni. Sodano si trasferì poi in una casa di vaste proporzioni al Collegio Etiopico. Lì, il cardinale americano Szoka, presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, dimessosi dall'incarico lo stesso giorno di Sodano (15 settembre 2006), ottenne guarda caso l'appartamento gemello di quest'ultimo sempre al Collegio.
Così quando Bertone, nel vortice delle polemiche su Vatileaks e la seguente rinuncia di Benedetto XVI al pontificato, fu in odore di lasciare la Segreteria di Stato - proposito realizzato solo dopo l'arrivo di Bergoglio - e si cominciò a parlare di dove si sarebbe trasferito lasciando la casa nella Prima loggia, furono avviate le pratiche per l'assegnazione di un altro appartamento. L'éra di Francesco è cominciata solo dopo. Ora, nella maxi casa, il cardinale non vivrà comunque solo: con lui abiteranno le tre suore che lo seguono da quando aveva assunto l'incarico di Segretario di Stato. Il suo successore, il neo cardinale Pietro Parolin, si è conformato al nuovo corso di Bergoglio, andando ad abitare come il Papa in un bilocale nella Domus Sanctae Marthae.
L'assegnazione di appartamenti di ampia metratura agli ex Segretari di Stato, tuttavia, mostra con evidenza come in Vaticano il nuovo fatichi ancora ad avanzare, e il vecchio resista. Facile capire dunque il disappunto di Francesco, e l'opposizione di una Curia lenta a spogliarsi degli antichi privilegi. A meno che il Papa "venuto dalla fine del mondo" non prenda posizione, oltre le parole già pronunciate contro "i preti sontuosi".
http://www.repubblica.it/esteri/2014/04 ... ef=HREC1-4
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
Da La Stampa.it
“Sconfiggere la fame causata da sprechi”
Ha dichiarato stamani Francesco.
Se questo non è socialismo, cos'è il socialismo???
Oggi un pò meno, ma fino a qualche anno fà nelle pattumiere si poteva vede lo spreco del pane gettato via oltre ad altro cibo.
Ma non è solo il cibo che sprechiamo. La crisi ci ha fatto rinsavire un poco, ma l'indifferenza è ancora tanta.
Come fanno a dichiararsi cristiani i cattolici moderati di centrodestra rimane un mistero.
Forse occorrerebbe chiederlo direttamente a Francesco, se non ci fossero tutti i filtri che sbarrano la strada.
“Sconfiggere la fame causata da sprechi”
Ha dichiarato stamani Francesco.
Se questo non è socialismo, cos'è il socialismo???
Oggi un pò meno, ma fino a qualche anno fà nelle pattumiere si poteva vede lo spreco del pane gettato via oltre ad altro cibo.
Ma non è solo il cibo che sprechiamo. La crisi ci ha fatto rinsavire un poco, ma l'indifferenza è ancora tanta.
Come fanno a dichiararsi cristiani i cattolici moderati di centrodestra rimane un mistero.
Forse occorrerebbe chiederlo direttamente a Francesco, se non ci fossero tutti i filtri che sbarrano la strada.
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
Appunto. L’ira di Francesco ci sta tutta.
Io rimango del parere che i papi, soprattutto il super teologo Ratzinger, non siano in grado di dimostrare l’esistenza di Dio, come d’altra parte i più incalliti atei non sono in grado di dimostrare la non esistenza di Dio.
Ma quando si leggono le avventure dei così detti “principi della Chiesa” come Bertone & Co, la certezza che i primi a non credere nell’esistenza di Dio siano proprio loro, i cardinaloni di Santa Romana Chiesa.
Io rimango del parere che i papi, soprattutto il super teologo Ratzinger, non siano in grado di dimostrare l’esistenza di Dio, come d’altra parte i più incalliti atei non sono in grado di dimostrare la non esistenza di Dio.
Ma quando si leggono le avventure dei così detti “principi della Chiesa” come Bertone & Co, la certezza che i primi a non credere nell’esistenza di Dio siano proprio loro, i cardinaloni di Santa Romana Chiesa.
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
Come si fa a credere alla palle Vaticane quando un sacerdote come Don Milani viene messo all'indice???
Lettera a Papa Francesco: «Don Milani sia riabilitato - L'Unità
http://www.unita.it › Sociale
•
12/set/2013 - L'occasione giusta per riabilitare don Lorenzo Milani potrebbe essere l'anniversario dei 90 anni dalla sua nascita. Ne è convinto il presidente ..
Poi ha rimediato Francesco ai guasti del covo satanico.
Don Milani e le ‘Esperienze Pastorali’ riabilitati dal Vaticano
Il Vaticano di Papa Francesco riabilita in modo definitivo Don Milani e la sua opera ‘Esperienze Pastorali’. Lo riportano oggi alcuni dei principali quotidiani, e in particolare La Nazione con un articolo di fondo pubblicato nella prima pagina della cronaca fiorentina, a cura di Duccio Moschella, giornalista fiorentino che spesso si occupa di vicende legate alla Chiesa. La rivalutazione del libro, si legge, è stata annunciata dall’arcivescovo Betori in un’intervista al settimanale diocesano Toscana Oggi. E ha fatto seguito ad una comunicazione della ‘Congregazione per la Dottrina della Fede’.
‘Esperienze pastorali’ era stato pubblicato nel 1958 ma poi ritirato delle librerie su richiesta del Sant’Uffizio per ‘ragioni prudenziali e dato il momento contingente’. Ora queste ragioni sono venute meno e Don Milani è stato definitavamente riammesso ‘all’abbraccio della Chiesa’. Una buona notizia anche per tutto il Mugello e per tutti i mugellani.
http://www.okmugello.it/mugello/don-mil ... -vaticano/
Lettera a Papa Francesco: «Don Milani sia riabilitato - L'Unità
http://www.unita.it › Sociale
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12/set/2013 - L'occasione giusta per riabilitare don Lorenzo Milani potrebbe essere l'anniversario dei 90 anni dalla sua nascita. Ne è convinto il presidente ..
Poi ha rimediato Francesco ai guasti del covo satanico.
Don Milani e le ‘Esperienze Pastorali’ riabilitati dal Vaticano
Il Vaticano di Papa Francesco riabilita in modo definitivo Don Milani e la sua opera ‘Esperienze Pastorali’. Lo riportano oggi alcuni dei principali quotidiani, e in particolare La Nazione con un articolo di fondo pubblicato nella prima pagina della cronaca fiorentina, a cura di Duccio Moschella, giornalista fiorentino che spesso si occupa di vicende legate alla Chiesa. La rivalutazione del libro, si legge, è stata annunciata dall’arcivescovo Betori in un’intervista al settimanale diocesano Toscana Oggi. E ha fatto seguito ad una comunicazione della ‘Congregazione per la Dottrina della Fede’.
‘Esperienze pastorali’ era stato pubblicato nel 1958 ma poi ritirato delle librerie su richiesta del Sant’Uffizio per ‘ragioni prudenziali e dato il momento contingente’. Ora queste ragioni sono venute meno e Don Milani è stato definitavamente riammesso ‘all’abbraccio della Chiesa’. Una buona notizia anche per tutto il Mugello e per tutti i mugellani.
http://www.okmugello.it/mugello/don-mil ... -vaticano/
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
erding ha scritto:L'ira di Francesco per il mega-attico del cardinale Bertone
L'ex segretario di Stato abiterà in 700 metri quadri nel palazzo di fianco alla modesta residenza del Papa.
I lavori di ristrutturazione per unire due appartamenti saranno ultimati entro l'estate
di MARCO ANSALDO
CITTÀ DEL VATICANO - Papa Francesco abita a Casa Santa Marta in un bilocale di circa 70 metri quadrati. Il cardinale Tarcisio Bertone, da 6 mesi non più Segretario di Stato, inaugurerà presto il suo attico a Palazzo San Carlo, la cui ampiezza viene data di poco inferiore ai 700 metri quadrati. Circa 10 volte in più, comunque, di Sua Santità.
In Vaticano, entrando dalla Porta del Perugino, la Domus Sanctae Marthae e il Palazzo San Carlo sono edifici vicini. La prima di dimensioni ridotte, il secondo imponente. Quando Bergoglio, dopo aver osservato i complessi lavori di ristrutturazione nella struttura a fianco, è stato informato su chi sarebbe stato il suo vicino di casa, si è arrabbiato non poco. Ora non può certo cacciare di casa l'inquilino. Ma la sua ira su chi in Curia ancora resiste al suo titanico tentativo di cambiamento non è passata inosservata il Giovedì santo prima di Pasqua quando, davanti al clero riunito in San Pietro, si è scagliato contro i preti "untuosi, sontuosi e presuntuosi", che devono avere invece "come sorella la povertà".
La casa dove presto, prima dell'estate, il cardinale Bertone si trasferirà, ha dimensioni sontuose perché unisce due appartamenti: quello un tempo assegnato a Camillo Cibin, capo della Gendarmeria per tutto il pontificato di Karol Wojtyla, fra i 300 e i 400 metri, da cui è stata infine sloggiata la vedova; e quello di monsignor Bruno Bertagna, vicepresidente del Pontificio Consiglio per i Testi legislativi, deceduto alla fine del 2013, di metratura intorno ai 200. A questi metri interni vanno però aggiunti circa 100 di terrazzo.
In epoca ante Francesco l'assegnazione di alloggi di tutto rispetto per i prìncipi della Chiesa era una prassi consueta. Molti ricordano quando Bertone fu scelto come Segretario di Stato da Benedetto XVI, e dovette attendere quasi un anno prima che il suo predecessore, il cardinal Sodano, piccato per la rimozione, gli lasciasse l'appartamento nella Prima loggia del Palazzo Apostolico, dovendosi così l'altro accomodare nella Torre di San Giovanni. Sodano si trasferì poi in una casa di vaste proporzioni al Collegio Etiopico. Lì, il cardinale americano Szoka, presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, dimessosi dall'incarico lo stesso giorno di Sodano (15 settembre 2006), ottenne guarda caso l'appartamento gemello di quest'ultimo sempre al Collegio.
Così quando Bertone, nel vortice delle polemiche su Vatileaks e la seguente rinuncia di Benedetto XVI al pontificato, fu in odore di lasciare la Segreteria di Stato - proposito realizzato solo dopo l'arrivo di Bergoglio - e si cominciò a parlare di dove si sarebbe trasferito lasciando la casa nella Prima loggia, furono avviate le pratiche per l'assegnazione di un altro appartamento. L'éra di Francesco è cominciata solo dopo. Ora, nella maxi casa, il cardinale non vivrà comunque solo: con lui abiteranno le tre suore che lo seguono da quando aveva assunto l'incarico di Segretario di Stato. Il suo successore, il neo cardinale Pietro Parolin, si è conformato al nuovo corso di Bergoglio, andando ad abitare come il Papa in un bilocale nella Domus Sanctae Marthae.
L'assegnazione di appartamenti di ampia metratura agli ex Segretari di Stato, tuttavia, mostra con evidenza come in Vaticano il nuovo fatichi ancora ad avanzare, e il vecchio resista. Facile capire dunque il disappunto di Francesco, e l'opposizione di una Curia lenta a spogliarsi degli antichi privilegi. A meno che il Papa "venuto dalla fine del mondo" non prenda posizione, oltre le parole già pronunciate contro "i preti sontuosi".
http://www.repubblica.it/esteri/2014/04 ... ef=HREC1-4
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
Nello speciale su Francesco, in onda su La7, abbiamo appreso dopo un anno di incertezze una versione di alcuni giornalisti in merito al rapporto tra Bergoglio e il regime fascista di Videla.
Sembra quindi che Bergoglio si sia opposto al regime salvando la vita a due sacerdoti e da altre dichiarazioni, di un altro centinaio di persone indistintamente non cattoliche ma anche atei e comunisti.
Queste cose non erano note perché in perfetta linea con il personaggio Bergoglio, che fa ma non va in giro a cercare medaglie. L'esatto opposto del Bomba.
Sembra quindi che Bergoglio si sia opposto al regime salvando la vita a due sacerdoti e da altre dichiarazioni, di un altro centinaio di persone indistintamente non cattoliche ma anche atei e comunisti.
Queste cose non erano note perché in perfetta linea con il personaggio Bergoglio, che fa ma non va in giro a cercare medaglie. L'esatto opposto del Bomba.
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
Il socialista Francesco aveva ragione.
Da La Stampa.it
“Sconfiggere la fame causata da sprechi”
***
Lo spreco di cibo tocca 1,3 mld di tonnellate.
Solo negli Usa, buttati 165 mld di dollari
Giornata della Terra. Secondo l'Onu gli alimenti scartati nel mondo sarebbero più che sufficienti a sfamare 870 milioni di persone povere e denutrite. E c'è anche il danno ambientale: produrre cibo non utilizzato crea gas nocivi che inquinano l'atmosfera a un ritmo inferiore solo a Cina e Stati Uniti. Ma qualcosa sta cambiando
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - E' la frase che generazioni di bambini si sono sentiti ripetere dai genitori quando lasciano un po' di cibo nel piatto: "Pensa ai poveri che muoiono di fame".
Quegli avanzi, finiti nella spazzatura insieme ai prodotti alimentari scaduti che riempiono frigoriferi e dispense, compongono una montagna di roba da mangiare più alta dell'Everest: 1 miliardo e 300 milioni di tonnellate all'anno. Secondo dati delle Nazioni Unite, un terzo di tutto il cibo prodotto non viene mai mangiato. Soltanto negli Stati Uniti, il 40 per cento del cibo, per un valore di 165 miliardi di dollari l'anno, viene buttato via ogni anno. Un rapporto dell'Onu indica che gli alimentari scartati annualmente dal mondo sviluppato sarebbero più che sufficienti a sfamare gli 870 milioni di persone che vanno a letto ogni sera con lo stomaco vuoto o non riempito a sufficienza - i poveri e i denutriti del nostro pianeta. E all'ingiustizia di questa situazione si somma il danno ambientale: la produzione del cibo non utilizzato crea 3 miliardi e 300 milioni di gas nocivi all'anno che vanno a inquinare l'atmosfera terrestre. Se il cibo gettato fosse una nazione, sarebbe il terzo maggior produttore di gas dannosi sulla terra dopo la Cina e gli Stati Uniti.
Tuttavia qualcosa si sta facendo per cercare di ridurre questa paradossale tendenza allo spreco. Come riporta oggi l'edizione internazionale del New York Times in un inserto dedicato alla Giornata della Terra, varie campagne lanciate dal palazzo di vetro
e da altre organizzazioni cominciano a ottenere risultati. In Gran Bretagna, per esempio, ogni famiglia getta via 1170 dollari l'anno di cibo, ma dal 2007 ad oggi il Regno Unito ha ridotto del 21 per cento i suoi rifiuti alimentari. E la Tesco, maggiore catena di supermercati britannica, ora manda al macero soltanto lo 0,87 per cento dei suoi prodotti - sebbene si tratti pur sempre, date le sue dimensioni, di 28 mila tonnellate di alimentari. Iniziative come "Think, Eat, Save" (Pensa, Mangia, Risparmia) e "Love Food, Hate Waste" (Ama il cibo, odia lo spreco) stanno avendo un effetto, sospingendo da un lato i produttori a un più attento uso delle date di scadenza e del "packaging", l'industria delle confezioni, dall'altro i consumatori ad acquistare solo quello che serve e a non essere poi costretti a disfarsene perché il cibo è andato a male. Il bambino a cui i genitori di una volta rimproveravano di non finire quello che ha nel piatto potrebbe, in un certo senso, rispondere che tocca a loro servirgliene di meno, e dunque evitare un inutile spreco di risorse.
(22 aprile 2014) © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... ref=HRLV-5
Da La Stampa.it
“Sconfiggere la fame causata da sprechi”
***
Lo spreco di cibo tocca 1,3 mld di tonnellate.
Solo negli Usa, buttati 165 mld di dollari
Giornata della Terra. Secondo l'Onu gli alimenti scartati nel mondo sarebbero più che sufficienti a sfamare 870 milioni di persone povere e denutrite. E c'è anche il danno ambientale: produrre cibo non utilizzato crea gas nocivi che inquinano l'atmosfera a un ritmo inferiore solo a Cina e Stati Uniti. Ma qualcosa sta cambiando
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA - E' la frase che generazioni di bambini si sono sentiti ripetere dai genitori quando lasciano un po' di cibo nel piatto: "Pensa ai poveri che muoiono di fame".
Quegli avanzi, finiti nella spazzatura insieme ai prodotti alimentari scaduti che riempiono frigoriferi e dispense, compongono una montagna di roba da mangiare più alta dell'Everest: 1 miliardo e 300 milioni di tonnellate all'anno. Secondo dati delle Nazioni Unite, un terzo di tutto il cibo prodotto non viene mai mangiato. Soltanto negli Stati Uniti, il 40 per cento del cibo, per un valore di 165 miliardi di dollari l'anno, viene buttato via ogni anno. Un rapporto dell'Onu indica che gli alimentari scartati annualmente dal mondo sviluppato sarebbero più che sufficienti a sfamare gli 870 milioni di persone che vanno a letto ogni sera con lo stomaco vuoto o non riempito a sufficienza - i poveri e i denutriti del nostro pianeta. E all'ingiustizia di questa situazione si somma il danno ambientale: la produzione del cibo non utilizzato crea 3 miliardi e 300 milioni di gas nocivi all'anno che vanno a inquinare l'atmosfera terrestre. Se il cibo gettato fosse una nazione, sarebbe il terzo maggior produttore di gas dannosi sulla terra dopo la Cina e gli Stati Uniti.
Tuttavia qualcosa si sta facendo per cercare di ridurre questa paradossale tendenza allo spreco. Come riporta oggi l'edizione internazionale del New York Times in un inserto dedicato alla Giornata della Terra, varie campagne lanciate dal palazzo di vetro
e da altre organizzazioni cominciano a ottenere risultati. In Gran Bretagna, per esempio, ogni famiglia getta via 1170 dollari l'anno di cibo, ma dal 2007 ad oggi il Regno Unito ha ridotto del 21 per cento i suoi rifiuti alimentari. E la Tesco, maggiore catena di supermercati britannica, ora manda al macero soltanto lo 0,87 per cento dei suoi prodotti - sebbene si tratti pur sempre, date le sue dimensioni, di 28 mila tonnellate di alimentari. Iniziative come "Think, Eat, Save" (Pensa, Mangia, Risparmia) e "Love Food, Hate Waste" (Ama il cibo, odia lo spreco) stanno avendo un effetto, sospingendo da un lato i produttori a un più attento uso delle date di scadenza e del "packaging", l'industria delle confezioni, dall'altro i consumatori ad acquistare solo quello che serve e a non essere poi costretti a disfarsene perché il cibo è andato a male. Il bambino a cui i genitori di una volta rimproveravano di non finire quello che ha nel piatto potrebbe, in un certo senso, rispondere che tocca a loro servirgliene di meno, e dunque evitare un inutile spreco di risorse.
(22 aprile 2014) © RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... ref=HRLV-5
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
Anche dentro CL dovrebbe far un po di pulizia.A cominciare dal sempre vergine.
Ciao
Paolo11
Ciao
Paolo11
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
paolo11 ha scritto:Anche dentro CL dovrebbe far un po di pulizia.A cominciare dal sempre vergine.
Ciao
Paolo11
Ti ricordo, caro Paolo, che il sempre vergine, è ancora un Memores domini
Da Wikipedia
Memores Domini
I Memores Domini sono un'associazione laicale cattolica i cui membri vivono i precetti di povertà, castità e obbedienza sotto l'egida del movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione, avendo come ambito di apostolato il mondo del lavoro. L'associazione viene chiamata dagli aderenti e dai simpatizzanti di Comunione e Liberazione anche Gruppo Adulto.
Sebbene i suoi membri provengano dal movimento fondato da Mons. Luigi Giussani, quest'ultimo non ha fondato i Memores Domini, ma ha assecondato l'aspirazione di alcuni suoi ex-studenti a vivere secondo i precetti di povertà, castità e obbedienza, nel rispetto dell'imperativo benedettino ora et labora.
Meno male che il Celeste è un Memores Domini, ....altrimenti se fosse appartenuto alla Banda di Alì Babà,...a quest'ora del Pirellone non ci sarebbe rimasto un sol mattone...............
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Re: Francesco un papa ...Cristiano!
Poverà città mia domenica prossima
E intanto nessuno ricorda che il polacco beatificò un criminale di guerra. Nessuno. Che schifo.
Spero che domenica grandini
E intanto nessuno ricorda che il polacco beatificò un criminale di guerra. Nessuno. Che schifo.
Spero che domenica grandini
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
Robert Harris, "Archangel"
Chi c’è in linea
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