Il "nuovo" governo Renzi
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Re: Il nuovo governo Renzi
AntonioS Andrea • 2 ore fa
NON E' AFFATTO OVVIO che i compensi, per i risultati portati all'azienda, SIANO ELEVATI. ELEVATI DI QUANTO? CHI LO STIABILISCE? Qualunque lavoratore, dalla donna delle pulizie all'amm. delegato, porta risultati all'azienda, tutti sono funzionali alla vita dell'azienda e alla sua prosperità, curandone tutti i vari aspetti. CHI STABILISCE L'ENTITA' DEI COMPENSI? Persone, le stesse che sono ai vertici e che si autoassegnano retribuzioni, premi e benefit elevatissimi... senza alcun criterio se non quello dell'arraffare di più e più rapidamente...
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beepper • 3 ore fa
Il M5* crede alle sirene, oppure ai microchip, Renzi crede a Berlusconi, chi è più fesso?
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AntonioS beepper • 2 ore fa
Il M5S non crede ai "microchip"... chi ha detto questa ***? Oltre a te, naturalmente...
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Bice Ulissi • 3 ore fa
Rensi ha il terrore di Grillo,ieri ha parlato per 20 minuti di Beppe
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Andrea • 3 ore fa
Ho vistol'intervista a mio parere Floris era lucido incalzante e concreto Renzi ,che per'altro non sa nemmeno ascoltare,e stato confuso aggressivo pieno di luoghi comuni tipo :io sono quiper cambiare l'Italia ,ma francamente chi e lui per una tale supponenza ? Oppure ci metto la faccia .Per cortesia basta con questo vuoto luogocomune .Insomma uno spettacolo indegno di uno statista che dovrebbe avere
la Leadership ,il Carisma ,la calma per rispondere senza agitarsi troppo senza muovere quelle mani a mulinello quasi che la gestualita supportasse una poverta di idee .A mio avviso e profondamente vero che Renzi e un "lougocomunista" e se si prendera una "vendetta/rivincta" su Floris evidenzia il peso del personaggio che e pari alla carta velina .
Andrea
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Giant_Steps • 3 ore fa
la rai dovrebbe essere fatta pagare solo da chi la vuole e chi condivide quel modo di fare informazione.
basterebbe criptare il segnale e fare degli abbonamenti.
io indirizzerei i miei risparmi altrove.il mio parere è che che quella che viene chiamata televisione pubblica (in generale nel mondo)non rappresenti quella fonte di informazioni indispensabile come alcuni la vorrebbero dipingere,e quando vedo presentatori ultrapagati(sempre gli stessi),trasmissioni che non guarderebbe nemmeno mia nonna nelle quali vengono spesi un sacco di soldi,trasmissioni musicali che non guarderei nemmeno se mi pagassero,ecc.. non posso fare altro che cambiare canale.
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Elechi Giant_Steps • 2 ore fa
La RAI è concessionaria di un servizio pubblico. Dire che il canone dovrebbe pagarlo soltanto chi davanti alla tv selezioni un canale RAI, non Italia1 o La7 o Sky, è come dire che il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe essere finanziato esclusivamente da chi alle cliniche e ai medici privati preferisce l'ospedale pubblico e il medico di base. Quanto alla qualità del prodotto offerto dalla RAI, a me sembra che, sì, di sprechi e di 'scemeggiate' varie non ne manchino ma che ci siano anche ottimi programmi (per es., quelli di RAI Storia, generalmente, ma non soltanto questi) purtroppo poco frequentati.
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Giant_Steps Elechi • un'ora fa
per questo andrebbe fatta una riforma a mio parere,nella direzione che mi auspico,le leggi possono cambiare,e siccome siamo in una democrazia è possibile pensarla diversamente.
in pratica il sistema che propongo io funziona benissimo,con moltissime reti private.
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Giant_Steps Elechi • 2 ore fa
se venisse chiesto agli italiani di esprimere quanti di loro vogliono pagare questo che chiami "servizio pubblico" hai idea di quanti la penserebbero come me?solo che ultimamente per molti di sinistra la volontà del popolo non conta niente,ma tolta questa discussione che ci porterebbe off topic.paragonare il sistema sanitario nazionale al fatto di pagare per vedere fazio,litizzetto,e compagnia bella mi sembra del tutto fuori luogo..sono due cose completamente diverse.
in molte parti del mondo è stato dimostrato che molti cittadini
considerano utopico lo scopo stesso di diverse reti statali,visto il modo in cui vengono usate le risorse,o nel fine di una ipotetica
necessità per avere una "neutralità" nell'informazione.insomma il risultato non giustifica le spese alla fine.in realtà al
giorno d'oggi abbiamo tutti i mezzi per poter avere informazioni,avere
fonti plurali e poter elaborare le nostre idee anche senza e molto meglio che con la Rai a mio parere.
se tu sei contento di pagarla,allora buon per te,ma una legge
non dovrebbe obbligare gli altri,a mio parere,come avrai capito la penso all'opposto di come la pensi tu,almeno in questo preciso settore della televisione.
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Elechi Giant_Steps • 2 ore fa
1. Non sempre la ragione sta dalla parte della maggioranza. In ogni caso, che la maggioranza degli italiani la pensi come te è tutto da dimostrare.
2. Il paragone tra SSN e RAI non è per nulla azzardato: in entrambi i casi si tratta servizi corrispondenti a *diritti* del cittadino: il diritto alla salute e il diritto all'informazione.
3. Sei tu a parlare di "neutralità" dell'informazione! Io parlerei soltanto di *pluralità* dell'informazione. Io non credo in alcuna Verità assoluta; tu sì – mi sembra.
4. Sì, pago volentieri il canone RAI perché tra i molti programmi di questo servizio pubblico trovo quasi sempre qualcosa di utile e perfino di pregevole.
5. Che tu ed io parliamo lingue diverse l'ho capito da un pezzo.
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Giant_Steps Elechi • un'ora fa
poi bisogna valutare l'attendibilità delle fonti,confrontare fonti diverse,non mi sembra che in paesi come olanda,e altri abbiano meno informazioni di noi,a livello globale,o un livello di informazione peggiore.
hanno fatto scelte diverse.
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Giant_Steps Elechi • un'ora fa
1.alcune ideologie di sinistra in certi settori non sono mai stata particolarmente favorevole a una democrazia e a chi la pensa diversamente,ma se un giorno un governo votato dagli italiani dovesse fare la riforma in cui spero la dovreste accettare.
2.curarsi è necessario per vivere,vedere fazio litizzetto e compagnia bella no... per questo non considero paragonabili le queste cose almeno in termini di necessità,inoltre al giorno d'oggi per chi vuole avere informazioni in un paese libero ne abbiamo moltissime anche gratuitamente,che si finanziano tramite pubblicità,e con modi diversi di finanziarsi non imponendo una tassa a chi non vuole utilizzarli,basta informarsi,ovviamente esprimo solo il mio parere.
3)ho parlato di neutralità in senso utopico,e intendevo dire proprio l'opposto di come tu lo hai interpretato,ovvero che non esiste una verità assoluta.
4)continua a pagarlo volentieri ma non si possono imporre le proprie idee agli altri,fortunatamente non siamo in un regime ex-sovietico dove tutti la pensano allo stesso modo.a mio parere è qualcosa di obsoleto che prima o poi dovrà essere riformato.
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Ennio • 4 ore fa
@raistaiserena
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capitonegatto • 4 ore fa
Mi sembra che l'usigrai sbagli nel dire che la RAI e' dei cittadini. E' lo stato che ha deciso e fissa il canone. E' lo stato che decide chi governa l'azienda. Altra cosa e' la spartizione politica delle reti , la gestione e conduzione dei programmi, tutte cose importanti che dovrebbero essere controllate da una vigilanza RAI certamente piu incisiva ed equanime.
Non e' piu pensabile avere conduttori a vita e programmi ormai usurati , giornalisti che in barba alla parconditio danno abusivamente spazio a personaggi di loro scelta e vicinanza.
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TheWarrior capitonegatto • 3 ore fa
La soluzione e' semplice. Privatizzare la RAI!!
La RAI prende soldi dalla pubblicita' e dal governo, e li spreca in stipendi da favola, in comparse insensate dei vari Celentano, Benigli etc, in Festival inguardabili che non hanno piu' ragione di esistere, in programmi ormai usurati ed esausti caratterizzati dalla presenza dei soliti noti, etc etc.
Mediaset prende soldi solo dalla pubblicita' ....che poi li sprechi allo stesso modo sono cavoli loro....ma visto quello che hanno fatto con l'offerta on-demand non credo li abbiano sprecati.
Privatizzare la RAI vuol dire aumentare la competitivita' delle reti informative e di intrattenimento, vuol dire dare la possibilita' al telespettatore di pagare quello che vuole vedere, vuol dire avere un livello di giornalismo di grado piu' elevato (se non sei buono ti mando a casa!!....come dovrebbe succede con i politici!!!), vuol dire, piu' genericamente, aumentare la concorrenza e quindi la qualita'.
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strabiliato TheWarrior • 2 ore fa
Io capisco che Mediaset racconta, diffondendo alcuni spot a suo favore, che vive senza ricevere contributi. La gente,però, dovrebbe saper che la legge Gasparri impone alla RAI un tetto
dell'affollamento pubblicitario molto inferiore a quello dei concorrenti
privati, compensando i mancati introiti con il canone. Il
meccanismo canone+tetto costituisce, quindi, un
sussidio indiretto per Mediaset e per tutti gli altri privati , che in normali condizioni di mercato
difficilmente avrebbero gli stessi ricavi pubblicitari.
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Cesby • 4 ore fa
il milionario ridens, è terrorizzato che Renzi arrivi anche a lui, Floris hai vita breve, la pacchia sta per finire, vai a lavorare a 1.500 euro mensili.
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Ennio Cesby • 3 ore fa
questa me la segno. Floris a 1500 euro. Basta crederci.
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tony Cesby • 4 ore fa
non siamo cattivi! anche 5000 euro al mese - sopratutto se rideun po' meno
FLORIDENS
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NON E' AFFATTO OVVIO che i compensi, per i risultati portati all'azienda, SIANO ELEVATI. ELEVATI DI QUANTO? CHI LO STIABILISCE? Qualunque lavoratore, dalla donna delle pulizie all'amm. delegato, porta risultati all'azienda, tutti sono funzionali alla vita dell'azienda e alla sua prosperità, curandone tutti i vari aspetti. CHI STABILISCE L'ENTITA' DEI COMPENSI? Persone, le stesse che sono ai vertici e che si autoassegnano retribuzioni, premi e benefit elevatissimi... senza alcun criterio se non quello dell'arraffare di più e più rapidamente...
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beepper • 3 ore fa
Il M5* crede alle sirene, oppure ai microchip, Renzi crede a Berlusconi, chi è più fesso?
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AntonioS beepper • 2 ore fa
Il M5S non crede ai "microchip"... chi ha detto questa ***? Oltre a te, naturalmente...
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Bice Ulissi • 3 ore fa
Rensi ha il terrore di Grillo,ieri ha parlato per 20 minuti di Beppe
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Andrea • 3 ore fa
Ho vistol'intervista a mio parere Floris era lucido incalzante e concreto Renzi ,che per'altro non sa nemmeno ascoltare,e stato confuso aggressivo pieno di luoghi comuni tipo :io sono quiper cambiare l'Italia ,ma francamente chi e lui per una tale supponenza ? Oppure ci metto la faccia .Per cortesia basta con questo vuoto luogocomune .Insomma uno spettacolo indegno di uno statista che dovrebbe avere
la Leadership ,il Carisma ,la calma per rispondere senza agitarsi troppo senza muovere quelle mani a mulinello quasi che la gestualita supportasse una poverta di idee .A mio avviso e profondamente vero che Renzi e un "lougocomunista" e se si prendera una "vendetta/rivincta" su Floris evidenzia il peso del personaggio che e pari alla carta velina .
Andrea
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Giant_Steps • 3 ore fa
la rai dovrebbe essere fatta pagare solo da chi la vuole e chi condivide quel modo di fare informazione.
basterebbe criptare il segnale e fare degli abbonamenti.
io indirizzerei i miei risparmi altrove.il mio parere è che che quella che viene chiamata televisione pubblica (in generale nel mondo)non rappresenti quella fonte di informazioni indispensabile come alcuni la vorrebbero dipingere,e quando vedo presentatori ultrapagati(sempre gli stessi),trasmissioni che non guarderebbe nemmeno mia nonna nelle quali vengono spesi un sacco di soldi,trasmissioni musicali che non guarderei nemmeno se mi pagassero,ecc.. non posso fare altro che cambiare canale.
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Elechi Giant_Steps • 2 ore fa
La RAI è concessionaria di un servizio pubblico. Dire che il canone dovrebbe pagarlo soltanto chi davanti alla tv selezioni un canale RAI, non Italia1 o La7 o Sky, è come dire che il Servizio Sanitario Nazionale dovrebbe essere finanziato esclusivamente da chi alle cliniche e ai medici privati preferisce l'ospedale pubblico e il medico di base. Quanto alla qualità del prodotto offerto dalla RAI, a me sembra che, sì, di sprechi e di 'scemeggiate' varie non ne manchino ma che ci siano anche ottimi programmi (per es., quelli di RAI Storia, generalmente, ma non soltanto questi) purtroppo poco frequentati.
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Giant_Steps Elechi • un'ora fa
per questo andrebbe fatta una riforma a mio parere,nella direzione che mi auspico,le leggi possono cambiare,e siccome siamo in una democrazia è possibile pensarla diversamente.
in pratica il sistema che propongo io funziona benissimo,con moltissime reti private.
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Giant_Steps Elechi • 2 ore fa
se venisse chiesto agli italiani di esprimere quanti di loro vogliono pagare questo che chiami "servizio pubblico" hai idea di quanti la penserebbero come me?solo che ultimamente per molti di sinistra la volontà del popolo non conta niente,ma tolta questa discussione che ci porterebbe off topic.paragonare il sistema sanitario nazionale al fatto di pagare per vedere fazio,litizzetto,e compagnia bella mi sembra del tutto fuori luogo..sono due cose completamente diverse.
in molte parti del mondo è stato dimostrato che molti cittadini
considerano utopico lo scopo stesso di diverse reti statali,visto il modo in cui vengono usate le risorse,o nel fine di una ipotetica
necessità per avere una "neutralità" nell'informazione.insomma il risultato non giustifica le spese alla fine.in realtà al
giorno d'oggi abbiamo tutti i mezzi per poter avere informazioni,avere
fonti plurali e poter elaborare le nostre idee anche senza e molto meglio che con la Rai a mio parere.
se tu sei contento di pagarla,allora buon per te,ma una legge
non dovrebbe obbligare gli altri,a mio parere,come avrai capito la penso all'opposto di come la pensi tu,almeno in questo preciso settore della televisione.
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Elechi Giant_Steps • 2 ore fa
1. Non sempre la ragione sta dalla parte della maggioranza. In ogni caso, che la maggioranza degli italiani la pensi come te è tutto da dimostrare.
2. Il paragone tra SSN e RAI non è per nulla azzardato: in entrambi i casi si tratta servizi corrispondenti a *diritti* del cittadino: il diritto alla salute e il diritto all'informazione.
3. Sei tu a parlare di "neutralità" dell'informazione! Io parlerei soltanto di *pluralità* dell'informazione. Io non credo in alcuna Verità assoluta; tu sì – mi sembra.
4. Sì, pago volentieri il canone RAI perché tra i molti programmi di questo servizio pubblico trovo quasi sempre qualcosa di utile e perfino di pregevole.
5. Che tu ed io parliamo lingue diverse l'ho capito da un pezzo.
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poi bisogna valutare l'attendibilità delle fonti,confrontare fonti diverse,non mi sembra che in paesi come olanda,e altri abbiano meno informazioni di noi,a livello globale,o un livello di informazione peggiore.
hanno fatto scelte diverse.
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1.alcune ideologie di sinistra in certi settori non sono mai stata particolarmente favorevole a una democrazia e a chi la pensa diversamente,ma se un giorno un governo votato dagli italiani dovesse fare la riforma in cui spero la dovreste accettare.
2.curarsi è necessario per vivere,vedere fazio litizzetto e compagnia bella no... per questo non considero paragonabili le queste cose almeno in termini di necessità,inoltre al giorno d'oggi per chi vuole avere informazioni in un paese libero ne abbiamo moltissime anche gratuitamente,che si finanziano tramite pubblicità,e con modi diversi di finanziarsi non imponendo una tassa a chi non vuole utilizzarli,basta informarsi,ovviamente esprimo solo il mio parere.
3)ho parlato di neutralità in senso utopico,e intendevo dire proprio l'opposto di come tu lo hai interpretato,ovvero che non esiste una verità assoluta.
4)continua a pagarlo volentieri ma non si possono imporre le proprie idee agli altri,fortunatamente non siamo in un regime ex-sovietico dove tutti la pensano allo stesso modo.a mio parere è qualcosa di obsoleto che prima o poi dovrà essere riformato.
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capitonegatto • 4 ore fa
Mi sembra che l'usigrai sbagli nel dire che la RAI e' dei cittadini. E' lo stato che ha deciso e fissa il canone. E' lo stato che decide chi governa l'azienda. Altra cosa e' la spartizione politica delle reti , la gestione e conduzione dei programmi, tutte cose importanti che dovrebbero essere controllate da una vigilanza RAI certamente piu incisiva ed equanime.
Non e' piu pensabile avere conduttori a vita e programmi ormai usurati , giornalisti che in barba alla parconditio danno abusivamente spazio a personaggi di loro scelta e vicinanza.
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TheWarrior capitonegatto • 3 ore fa
La soluzione e' semplice. Privatizzare la RAI!!
La RAI prende soldi dalla pubblicita' e dal governo, e li spreca in stipendi da favola, in comparse insensate dei vari Celentano, Benigli etc, in Festival inguardabili che non hanno piu' ragione di esistere, in programmi ormai usurati ed esausti caratterizzati dalla presenza dei soliti noti, etc etc.
Mediaset prende soldi solo dalla pubblicita' ....che poi li sprechi allo stesso modo sono cavoli loro....ma visto quello che hanno fatto con l'offerta on-demand non credo li abbiano sprecati.
Privatizzare la RAI vuol dire aumentare la competitivita' delle reti informative e di intrattenimento, vuol dire dare la possibilita' al telespettatore di pagare quello che vuole vedere, vuol dire avere un livello di giornalismo di grado piu' elevato (se non sei buono ti mando a casa!!....come dovrebbe succede con i politici!!!), vuol dire, piu' genericamente, aumentare la concorrenza e quindi la qualita'.
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strabiliato TheWarrior • 2 ore fa
Io capisco che Mediaset racconta, diffondendo alcuni spot a suo favore, che vive senza ricevere contributi. La gente,però, dovrebbe saper che la legge Gasparri impone alla RAI un tetto
dell'affollamento pubblicitario molto inferiore a quello dei concorrenti
privati, compensando i mancati introiti con il canone. Il
meccanismo canone+tetto costituisce, quindi, un
sussidio indiretto per Mediaset e per tutti gli altri privati , che in normali condizioni di mercato
difficilmente avrebbero gli stessi ricavi pubblicitari.
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Cesby • 4 ore fa
il milionario ridens, è terrorizzato che Renzi arrivi anche a lui, Floris hai vita breve, la pacchia sta per finire, vai a lavorare a 1.500 euro mensili.
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Ennio Cesby • 3 ore fa
questa me la segno. Floris a 1500 euro. Basta crederci.
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tony Cesby • 4 ore fa
non siamo cattivi! anche 5000 euro al mese - sopratutto se rideun po' meno
FLORIDENS
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Re: Il nuovo governo Renzi
PARTITO DEMOCRATICO IMPROVVISA ACCELERAZIONE SULLA PROCEDURA DI ARRESTO
Genovese, voto palese alle 16 e 30
Il Pd: il deputato pronto a costituirsi
Il Pd: «Voteremo per l’arresto e senza voto segreto». Il capogruppo Speranza replica alle accuse dell’M5s secondo cui i democratici erano pronti a salvare il loro deputato
di Redazione Online
Improvvisa accelerazione sul voto per l’arresto del deputato Pd Francantonio Genovese: la Camera voterà sulla richiesta alle 16 e 30. La procedura sarà quella che prevede il voto palese. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Stando a fonti del partito Democratico il deputato, che si trova a Messina, è pronto a costituirsi. L’accelerazione è giunta dopo che il Pd ha deciso, con una mossa che ha spiazzato il M5S, che «su Genovese voteremo a favore dell’arresto come abbiamo fatto in giunta e chiederemo il voto palese, ma qui qualcuno ha bisogno di agitare uno scalpo. Noi questo non lo permetteremo». Lo ha detto il capogruppo del Pd Roberto Speranza. «Qualcuno - ha aggiunto Speranza - ha bisogno di agitare uno scalpo in campagna elettorale. Qualcuno vuole un trofeo da esibire. Noi questo non lo permetteremo. La legalità e la giustizia sono tutta un’altra cosa. Voteremo sull’autorizzazione all’arresto dopo i decreti». Genovese, dal canto suo, ha preferito restare ad attendere la decisione dell’Aula nella sua città, a Messina, dicendosi pronto a costituirsi in caso di voto favorevole.
Meloni: «voteremo a favore». Brunetta: ok a voto palese
La decisione del partito democratico arriva dopo giorni di polemiche con il M5s che accusava il Pd di voler salvare nell’ambito di una votazione segreta l’esponente dei democratici Fracantonio Genovese, per il quale la procura di Messina ha chiesto l’arresto. Tra le dichiarazioni di voto ecco Meloni (Fratelli d’Italia): «Noi voteremo per l’arresto per Genovese. Non abbiamo interesse a fare campagna elettorale su questo, differentemente dal centrosinistra noi non pensiamo che quando c’è una mela marcia sia marcio tutto il resto». E poi Brunetta, capogruppo Fi: «Sul caso Genovese avevamo chiesto il voto segreto per garantire libertà di coscienza ai deputati, ma all’apparire del sospetto di possibili strumentalizzazioni di quel voto abbiamo deciso di cambiare opinione».
Seduta sospesa
Intanto, proprio per decidere se votare prima per l’arresto o per il decreto casa, la seduta dell’Aula della Camera è stata sospesa tra le proteste, in particolare quelle dei deputati dell’M5s con il loro leader Beppe Grillo che su Twitter tuona: «Il Pd vuole l’Aula per rimandare il voto per l’arresto di Genovese. #fuorigenovese. O noi o loro!». Alla fine comunque la richiesta di sospendere, avanzata dal deputato Pd Ettore Rosato, è passata con 154 voti di differenza. Adesso c’è la conferenza dei capigruppo che dovrà decidere i tempi sul voto dell’esponente Pd.
15 maggio 2014 | 13:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA
http://www.corriere.it/politica/14_magg ... 035c.shtml
Genovese, voto palese alle 16 e 30
Il Pd: il deputato pronto a costituirsi
Il Pd: «Voteremo per l’arresto e senza voto segreto». Il capogruppo Speranza replica alle accuse dell’M5s secondo cui i democratici erano pronti a salvare il loro deputato
di Redazione Online
Improvvisa accelerazione sul voto per l’arresto del deputato Pd Francantonio Genovese: la Camera voterà sulla richiesta alle 16 e 30. La procedura sarà quella che prevede il voto palese. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Stando a fonti del partito Democratico il deputato, che si trova a Messina, è pronto a costituirsi. L’accelerazione è giunta dopo che il Pd ha deciso, con una mossa che ha spiazzato il M5S, che «su Genovese voteremo a favore dell’arresto come abbiamo fatto in giunta e chiederemo il voto palese, ma qui qualcuno ha bisogno di agitare uno scalpo. Noi questo non lo permetteremo». Lo ha detto il capogruppo del Pd Roberto Speranza. «Qualcuno - ha aggiunto Speranza - ha bisogno di agitare uno scalpo in campagna elettorale. Qualcuno vuole un trofeo da esibire. Noi questo non lo permetteremo. La legalità e la giustizia sono tutta un’altra cosa. Voteremo sull’autorizzazione all’arresto dopo i decreti». Genovese, dal canto suo, ha preferito restare ad attendere la decisione dell’Aula nella sua città, a Messina, dicendosi pronto a costituirsi in caso di voto favorevole.
Meloni: «voteremo a favore». Brunetta: ok a voto palese
La decisione del partito democratico arriva dopo giorni di polemiche con il M5s che accusava il Pd di voler salvare nell’ambito di una votazione segreta l’esponente dei democratici Fracantonio Genovese, per il quale la procura di Messina ha chiesto l’arresto. Tra le dichiarazioni di voto ecco Meloni (Fratelli d’Italia): «Noi voteremo per l’arresto per Genovese. Non abbiamo interesse a fare campagna elettorale su questo, differentemente dal centrosinistra noi non pensiamo che quando c’è una mela marcia sia marcio tutto il resto». E poi Brunetta, capogruppo Fi: «Sul caso Genovese avevamo chiesto il voto segreto per garantire libertà di coscienza ai deputati, ma all’apparire del sospetto di possibili strumentalizzazioni di quel voto abbiamo deciso di cambiare opinione».
Seduta sospesa
Intanto, proprio per decidere se votare prima per l’arresto o per il decreto casa, la seduta dell’Aula della Camera è stata sospesa tra le proteste, in particolare quelle dei deputati dell’M5s con il loro leader Beppe Grillo che su Twitter tuona: «Il Pd vuole l’Aula per rimandare il voto per l’arresto di Genovese. #fuorigenovese. O noi o loro!». Alla fine comunque la richiesta di sospendere, avanzata dal deputato Pd Ettore Rosato, è passata con 154 voti di differenza. Adesso c’è la conferenza dei capigruppo che dovrà decidere i tempi sul voto dell’esponente Pd.
15 maggio 2014 | 13:33
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http://www.corriere.it/politica/14_magg ... 035c.shtml
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Re: Il nuovo governo Renzi
Saranno state queste riflessioni di Iacoboni a fa cambiare idea al Pd?
La Stampa 15.5.14
L’eterna vocazione al suicidio del Pd
Genovese e la vocazione-Lemmings
di Jacopo Iacoboni
Potremmo dirlo con le parole di Romano Prodi: "La spinta al suicidio di questo partito non ha limiti". Il Professore, commentando una vicenda particolare (le nomine alle Authority nel 2012), disegnava però un quadro universale del comportamento del Pd. La vocazione al suicidio.
Tafazzista come sempre, il gruppo parlamentare alla Camera è orientato a decidere che, sulla richiesta di arresto di Genovese, si voterà solo dopo le elezioni europee. Si oppone cioè al M5S che chiedeva di votare subito, già oggi. Perché lo fa, chiediamo noi ingenuamente? Francantonio Genovese è un personaggio a dir poco discusso, e di fatto già scaricato, politicamente, dal suo partito; ma non è questo il punto. Ferma restando la presunzione di innocenza per lui come per tutti, Montecitorio doveva solo votare se dire sì o no a una richiesta di arresto della magistratura, che non significa condannarlo, peraltro per un pacchetto di accuse gravissime: Genovese, uno dei grandi signori delle tessere siciliane del Pd, è accusato a Messina di reati gravissimi, associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. Si potrebbe difendere forse meglio fuori dall'aula; e comunque, difendendo lui il Pd non difende se stesso.Questo è certo.
Magari domani il Pd cambierà idea, e accetterà di votare, subito, e votare il sì all'arresto, sapendo che è assurdo immolarsi per un tipo così, oltretutto con le elezioni dietro l'angolo. Certo tornano in mente mille storie diverse, politiche e non politico-giudiziarie, accomunate da questa vocazione suicidaria, i 101 che impallinano Prodi (appunto) col voto segreto - la pagina più nera. O storie più tragicomiche come "lo smacchiamo lo smacchiamo", il motto di Bersani prima della "non vittoria" alle politiche del 2013. Perché lo fanno, e ora che hanno - comunque lo si giudichi - un leader capace di farsi votare? Si suicidano perché, come i Lemmings - i piccoli roditori che, secondo una credenza popolare, nei periodi di carestia si ucciderebbero gettandosi in massa da uno strapiombo - non possono fare altro, è più forte di loro? Oppure, come sussurrano i maligni, suicidandosi uccidono il vero nemico (interno), ossia l'usurpatore Renzi, che certo non dà l'immagine di avere un governo pieno del suo stesso partito?
Grillo nel frattempo esulta. Altro grande argomento di campagna elettorale, gli viene regalato.
La Stampa 15.5.14
L’eterna vocazione al suicidio del Pd
Genovese e la vocazione-Lemmings
di Jacopo Iacoboni
Potremmo dirlo con le parole di Romano Prodi: "La spinta al suicidio di questo partito non ha limiti". Il Professore, commentando una vicenda particolare (le nomine alle Authority nel 2012), disegnava però un quadro universale del comportamento del Pd. La vocazione al suicidio.
Tafazzista come sempre, il gruppo parlamentare alla Camera è orientato a decidere che, sulla richiesta di arresto di Genovese, si voterà solo dopo le elezioni europee. Si oppone cioè al M5S che chiedeva di votare subito, già oggi. Perché lo fa, chiediamo noi ingenuamente? Francantonio Genovese è un personaggio a dir poco discusso, e di fatto già scaricato, politicamente, dal suo partito; ma non è questo il punto. Ferma restando la presunzione di innocenza per lui come per tutti, Montecitorio doveva solo votare se dire sì o no a una richiesta di arresto della magistratura, che non significa condannarlo, peraltro per un pacchetto di accuse gravissime: Genovese, uno dei grandi signori delle tessere siciliane del Pd, è accusato a Messina di reati gravissimi, associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa. Si potrebbe difendere forse meglio fuori dall'aula; e comunque, difendendo lui il Pd non difende se stesso.Questo è certo.
Magari domani il Pd cambierà idea, e accetterà di votare, subito, e votare il sì all'arresto, sapendo che è assurdo immolarsi per un tipo così, oltretutto con le elezioni dietro l'angolo. Certo tornano in mente mille storie diverse, politiche e non politico-giudiziarie, accomunate da questa vocazione suicidaria, i 101 che impallinano Prodi (appunto) col voto segreto - la pagina più nera. O storie più tragicomiche come "lo smacchiamo lo smacchiamo", il motto di Bersani prima della "non vittoria" alle politiche del 2013. Perché lo fanno, e ora che hanno - comunque lo si giudichi - un leader capace di farsi votare? Si suicidano perché, come i Lemmings - i piccoli roditori che, secondo una credenza popolare, nei periodi di carestia si ucciderebbero gettandosi in massa da uno strapiombo - non possono fare altro, è più forte di loro? Oppure, come sussurrano i maligni, suicidandosi uccidono il vero nemico (interno), ossia l'usurpatore Renzi, che certo non dà l'immagine di avere un governo pieno del suo stesso partito?
Grillo nel frattempo esulta. Altro grande argomento di campagna elettorale, gli viene regalato.
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Re: Il nuovo governo Renzi
Corriere 15.5.14
Brunetta: bene il leader pd, mi copia ma gli lascio il copyright
ROMA (P.Co.) — Renato Brunetta, Forza Italia, incoraggia Renzi: «Ha ragione quando dice che la Rai non è dei conduttori e non è dell’Usigrai. Il premier continua a copiarmi ma gli regalo volentieri il copyright». Poi Brunetta aggiunge: «Direi anche che la Rai non è nemmeno di chi la invade 5 ore al giorno, come sta facendo Renzi. Ma da questo punto di vista chi è senza peccato scagli la prima pietra ed essendo io una persona seria, sono pronto all’autocritica». Brunetta, lei è d’accordo anche sui 150 milioni che lo Stato chiede alla tv publica con la spending review? «Prima mi preoccuperei dell’efficienza, della produttività, del recupero del canone, della razionalizzazione del lavoro, dei 40 dirigenti nominati da Gubitosi... e solo dopo arriverei ai 150 milioni».
(immagine: libro il Berluschino)
Brunetta: bene il leader pd, mi copia ma gli lascio il copyright
ROMA (P.Co.) — Renato Brunetta, Forza Italia, incoraggia Renzi: «Ha ragione quando dice che la Rai non è dei conduttori e non è dell’Usigrai. Il premier continua a copiarmi ma gli regalo volentieri il copyright». Poi Brunetta aggiunge: «Direi anche che la Rai non è nemmeno di chi la invade 5 ore al giorno, come sta facendo Renzi. Ma da questo punto di vista chi è senza peccato scagli la prima pietra ed essendo io una persona seria, sono pronto all’autocritica». Brunetta, lei è d’accordo anche sui 150 milioni che lo Stato chiede alla tv publica con la spending review? «Prima mi preoccuperei dell’efficienza, della produttività, del recupero del canone, della razionalizzazione del lavoro, dei 40 dirigenti nominati da Gubitosi... e solo dopo arriverei ai 150 milioni».
(immagine: libro il Berluschino)
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Re: Il nuovo governo Renzi
Genovese, la Camera vota sì all’arresto. Pd: “Ora Grillo si asciughi la bava alla bocca”
Montecitorio autorizza con 371 sì e 39 no le misure cautelari per il deputato democratico accusato di associazione a delinquere e riciclaggio. Scontro Boldrini-M5S. Votano contro Ncd e Forza Italia. Berlusconi: "Noi sempre garantisti". Renzi: "Per noi la legge è uguale per tutti". Fra i democratici, 13 in missione, 33 assenti e sei contrari: Giuseppe Fioroni, Gero Grassi, Maria Amato, Maria Tindara Gullo, Maria Gaetana Greco e Tommaso Ginoble
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 maggio 2014Commenti (3151)
Francantonio Genovese andrà in carcere. L’Aula della Camera ha concesso l’autorizzazione all’arresto del deputato del Pd con 371 voti a favore e 39 contrari. Sull’ex sindaco di Messina, che ha atteso nella sua città l’esito della votazione, pendono le accuse di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa formulate dalla procura di Messina. “Abbiamo votato la richiesta d’arresto di Genovese. Ora #Grillo si asciughi la bava alla bocca e parli dei problemi del paese se ne è capace”, commenta su Twitter la responsabile Giustizia del Pd, Alessia Morani. Toni esasperati al termine di una due giorni di accuse incrociate: da una parte il Movimento Cinque stelle ha imputato al Pd l’intenzione di voler salvare Genovese o comunque rinviare la decisione a dopo le elezioni europee; dall’altra, i democratici hanno parlato fino all’ultimo della possibilità che i grillini tendessero un “trappolone” approfittando del voto segreto per votare contro l’arresto e scaricare poi la “colpa” sul Pd.
Renzi: “Si decide oggi e a voto palese” – A chiedere il voto subito e palese è stato, nel primo pomeriggio, Matteo Renzi che ha obbligato il partito a ricompattarsi a favore dell’arresto di Genovese. Dopo il rinvio di ieri, le voci di un possibile slittamento della decisione a dopo le elezioni europee e l’allarme “garantisti” nel Pd – ossia un gruppo di deputati indisponibili a votare l’arresto – il rischio di “boomerang” elettorale per il Pd era tangibile. La lettura dei sondaggi cammuffati da corse dei cavalli di questi giorni, che danno per la prima volta la possibilità di un sorpasso del M5S sul Pd, hanno giocato un ruolo rilevante. Del resto, solo tre giorni fa il segretario Pd, nella veste di presidente del Consiglio, si trovava a Milano per prendere misure drastiche di contrasto alla corruzione che ha travolto gli appalti di Expo 2015. E la scelta di un magistrato antimafia come Raffaele Cantone voluto da Renzi alla guida dei lavori, va per l’appunto nella direzione di mostrare volontà di rinnovamento e trasparenza a tutti i livelli. Un voto del Pd contro l’arresto di Genovese – ‘ras delle tessere di Messina’, prima democristiano, poi esponente democratico di fede bersaniana in un primo momento e renziana in un secondo - sarebbe stato, in questo senso, fatale.
Alessia Morani @AlessiaMorani
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Abbiamo votato la richiesta d'arresto di Genovese Ora #Grillo si asciughi la bava alla bocca e parli dei problemi del paese se ne è capace
6:11 PM - 15 Maggio 2014
Berlusconi: “Forza Italia contro l’arresto, noi sempre garantisti” - A decidere per il voto palese nel pomeriggio, la conferenza dei capigruppo della Camera durante la quale tutti hanno condiviso la richiesta (avanzata dal Pd e dal M5s) di non votare con scrutinio, ma di procedere, per l’appunto, con voto palese. Anche Forza Italia, inizialmente propensa al voto segreto, ha accolto la richiesta pur votando, poi, contro la richiesta di arresto di Genovese. “Tutti i nostri deputati hanno votato contro. Noi siamo e saremo garantisti sempre e comunque”, ha commentato Silvio Berlusconi al termine della registrazione di un programma televisivo. Contrari anche tutti i deputati presenti del Nuovo centrodestra (9). Sei sono stati i deputati del Pd che hanno votato ‘no’: Maria Amato, Giuseppe Fioroni, Tommaso Ginoble, Gero Grassi, Maria Gaetana Greco e Maria Tindara Gullo, vicina di banco di Genovese; astenuta Paola Bragantini; 13 in missione e 33 quelli che non hanno partecipato al voto. Il gruppo più presente in aula era quello del Pd 84.3%. A seguire quello del Movimento 5 Stelle 70%.
Sel a M5S: “Avete sacrificato il decreto lavoro per le manette di Genovese” – Prima della riunione dei capigruppo è stato approvato il decreto lavoro. All’accusa mossa da Pd e Sel nei confronti del Movimento 5 stelle di aver sacrificato il decreto lavoro rinunciando all’ostruzionismo pur di arrivare “alle manette” di Genovese, il M5S nega: “Non accettiamo accuse né lezioni da nessuno sul decreto lavoro. Il M5S ha fatto anche più di quanto era in suo potere per bloccare un testo indegno, comprese svariate proteste clamorose in aula – dicono i deputati del M5S in commissione Lavoro – Anche in quest’ultima lettura, durante i lavori in commissione, noi abbiamo dato vera battaglia, mentre altri sedicenti oppositori non hanno mostrato la stessa fermezza – aggiungono – Poi abbiamo fatto due semplici conti sui tempi e abbiamo capito che con tutto l’ostruzionismo possibile non saremmo stati in grado di far decadere il provvedimento. Ecco perché abbiamo preferito far andare avanti i lavori in modo da non concedere pretesti a nessuno su un irrinunciabile momento di legalità come il voto per l’autorizzazione a procedere nei confronti del deputato Pd Francantonio Genovese”.
Beppe Grillo ✔ @beppe_grillo
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Diretta: Voto sull'arresto di Genovese #FuoriGenovese http://www.beppegrillo.it/2014/05/diret ... n=followme …
4:54 PM - 15 Maggio 2014
La paura del “trappolone” – Il timore di fondo del Pd – vista la determinazione a votare sì all’arresto emersa dal voto del 7 maggio scorso – era che con il voto segreto, potesse essere parte dello stesso M5s a votare contro per addossare poi la colpa ai democrat. Lo spiega il capogruppo Speranza, prima del voto finale: “C’era la volontà di imbastire una trappola da parte dei 5 Stelle, avrebbero annunciato di votare in un modo ma nel segreto dell’urna avrebbero fatto un’altra cosa per poi scaricare sul Pd tutta la responsabilità. Oggi invece – ha aggiunto il capogruppo – è emersa una circostanza nuova: tutti i gruppi hanno assicurato che avrebbero votato in modo palese. Questo fatto nuovo toglie ai grillini la possibilità di fare imboscate“.
Grillo: “Genovese vieni fuori!” – Beppe Grillo posta un secondo video sul suo blog, dopo quello di ieri in cui chiedeva alla polizia di “non lasciar scappare il potenziale latitante“. Questa volta il fondatore del M5S se stesso protagonista che gira tra le fronde verdi di un bosco a cercare il deputato Pd nei cui confronti andrà al voto alla Camera la richiesta di arresto. “Hai il diritto di non parlare! Tutto ciò che dirai può essere usato contro di te! Vieni fuori tanto sappiamo che non li hai presi tu quei sei milioni: fai i nomi!” urla Grillo mentre si rigira tra gli alberi. “Ti dichiaro in arresto” In nome del popolo italiano! Vieni fuori se non sei ancora in Libano!”. Poi Grillo si rivolge in direzione della telecamera: “Cercatelo ovunque, cercatelo sul web, cercatelo per le strade. Mandateci un indizio: manderemo i nostri rappresentanti, ma non deve scappare. Non deve scappare!”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... ca/986440/
Montecitorio autorizza con 371 sì e 39 no le misure cautelari per il deputato democratico accusato di associazione a delinquere e riciclaggio. Scontro Boldrini-M5S. Votano contro Ncd e Forza Italia. Berlusconi: "Noi sempre garantisti". Renzi: "Per noi la legge è uguale per tutti". Fra i democratici, 13 in missione, 33 assenti e sei contrari: Giuseppe Fioroni, Gero Grassi, Maria Amato, Maria Tindara Gullo, Maria Gaetana Greco e Tommaso Ginoble
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 15 maggio 2014Commenti (3151)
Francantonio Genovese andrà in carcere. L’Aula della Camera ha concesso l’autorizzazione all’arresto del deputato del Pd con 371 voti a favore e 39 contrari. Sull’ex sindaco di Messina, che ha atteso nella sua città l’esito della votazione, pendono le accuse di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa formulate dalla procura di Messina. “Abbiamo votato la richiesta d’arresto di Genovese. Ora #Grillo si asciughi la bava alla bocca e parli dei problemi del paese se ne è capace”, commenta su Twitter la responsabile Giustizia del Pd, Alessia Morani. Toni esasperati al termine di una due giorni di accuse incrociate: da una parte il Movimento Cinque stelle ha imputato al Pd l’intenzione di voler salvare Genovese o comunque rinviare la decisione a dopo le elezioni europee; dall’altra, i democratici hanno parlato fino all’ultimo della possibilità che i grillini tendessero un “trappolone” approfittando del voto segreto per votare contro l’arresto e scaricare poi la “colpa” sul Pd.
Renzi: “Si decide oggi e a voto palese” – A chiedere il voto subito e palese è stato, nel primo pomeriggio, Matteo Renzi che ha obbligato il partito a ricompattarsi a favore dell’arresto di Genovese. Dopo il rinvio di ieri, le voci di un possibile slittamento della decisione a dopo le elezioni europee e l’allarme “garantisti” nel Pd – ossia un gruppo di deputati indisponibili a votare l’arresto – il rischio di “boomerang” elettorale per il Pd era tangibile. La lettura dei sondaggi cammuffati da corse dei cavalli di questi giorni, che danno per la prima volta la possibilità di un sorpasso del M5S sul Pd, hanno giocato un ruolo rilevante. Del resto, solo tre giorni fa il segretario Pd, nella veste di presidente del Consiglio, si trovava a Milano per prendere misure drastiche di contrasto alla corruzione che ha travolto gli appalti di Expo 2015. E la scelta di un magistrato antimafia come Raffaele Cantone voluto da Renzi alla guida dei lavori, va per l’appunto nella direzione di mostrare volontà di rinnovamento e trasparenza a tutti i livelli. Un voto del Pd contro l’arresto di Genovese – ‘ras delle tessere di Messina’, prima democristiano, poi esponente democratico di fede bersaniana in un primo momento e renziana in un secondo - sarebbe stato, in questo senso, fatale.
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6:11 PM - 15 Maggio 2014
Berlusconi: “Forza Italia contro l’arresto, noi sempre garantisti” - A decidere per il voto palese nel pomeriggio, la conferenza dei capigruppo della Camera durante la quale tutti hanno condiviso la richiesta (avanzata dal Pd e dal M5s) di non votare con scrutinio, ma di procedere, per l’appunto, con voto palese. Anche Forza Italia, inizialmente propensa al voto segreto, ha accolto la richiesta pur votando, poi, contro la richiesta di arresto di Genovese. “Tutti i nostri deputati hanno votato contro. Noi siamo e saremo garantisti sempre e comunque”, ha commentato Silvio Berlusconi al termine della registrazione di un programma televisivo. Contrari anche tutti i deputati presenti del Nuovo centrodestra (9). Sei sono stati i deputati del Pd che hanno votato ‘no’: Maria Amato, Giuseppe Fioroni, Tommaso Ginoble, Gero Grassi, Maria Gaetana Greco e Maria Tindara Gullo, vicina di banco di Genovese; astenuta Paola Bragantini; 13 in missione e 33 quelli che non hanno partecipato al voto. Il gruppo più presente in aula era quello del Pd 84.3%. A seguire quello del Movimento 5 Stelle 70%.
Sel a M5S: “Avete sacrificato il decreto lavoro per le manette di Genovese” – Prima della riunione dei capigruppo è stato approvato il decreto lavoro. All’accusa mossa da Pd e Sel nei confronti del Movimento 5 stelle di aver sacrificato il decreto lavoro rinunciando all’ostruzionismo pur di arrivare “alle manette” di Genovese, il M5S nega: “Non accettiamo accuse né lezioni da nessuno sul decreto lavoro. Il M5S ha fatto anche più di quanto era in suo potere per bloccare un testo indegno, comprese svariate proteste clamorose in aula – dicono i deputati del M5S in commissione Lavoro – Anche in quest’ultima lettura, durante i lavori in commissione, noi abbiamo dato vera battaglia, mentre altri sedicenti oppositori non hanno mostrato la stessa fermezza – aggiungono – Poi abbiamo fatto due semplici conti sui tempi e abbiamo capito che con tutto l’ostruzionismo possibile non saremmo stati in grado di far decadere il provvedimento. Ecco perché abbiamo preferito far andare avanti i lavori in modo da non concedere pretesti a nessuno su un irrinunciabile momento di legalità come il voto per l’autorizzazione a procedere nei confronti del deputato Pd Francantonio Genovese”.
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La paura del “trappolone” – Il timore di fondo del Pd – vista la determinazione a votare sì all’arresto emersa dal voto del 7 maggio scorso – era che con il voto segreto, potesse essere parte dello stesso M5s a votare contro per addossare poi la colpa ai democrat. Lo spiega il capogruppo Speranza, prima del voto finale: “C’era la volontà di imbastire una trappola da parte dei 5 Stelle, avrebbero annunciato di votare in un modo ma nel segreto dell’urna avrebbero fatto un’altra cosa per poi scaricare sul Pd tutta la responsabilità. Oggi invece – ha aggiunto il capogruppo – è emersa una circostanza nuova: tutti i gruppi hanno assicurato che avrebbero votato in modo palese. Questo fatto nuovo toglie ai grillini la possibilità di fare imboscate“.
Grillo: “Genovese vieni fuori!” – Beppe Grillo posta un secondo video sul suo blog, dopo quello di ieri in cui chiedeva alla polizia di “non lasciar scappare il potenziale latitante“. Questa volta il fondatore del M5S se stesso protagonista che gira tra le fronde verdi di un bosco a cercare il deputato Pd nei cui confronti andrà al voto alla Camera la richiesta di arresto. “Hai il diritto di non parlare! Tutto ciò che dirai può essere usato contro di te! Vieni fuori tanto sappiamo che non li hai presi tu quei sei milioni: fai i nomi!” urla Grillo mentre si rigira tra gli alberi. “Ti dichiaro in arresto” In nome del popolo italiano! Vieni fuori se non sei ancora in Libano!”. Poi Grillo si rivolge in direzione della telecamera: “Cercatelo ovunque, cercatelo sul web, cercatelo per le strade. Mandateci un indizio: manderemo i nostri rappresentanti, ma non deve scappare. Non deve scappare!”.
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Re: Il nuovo governo Renzi
Genovese, la Camera vota il sì all'arresto
Con 371 sì e 39 no, la Camera ha autorizzato l'arresto del renziano Genovese. Scontro tra M5S e Pd. Berlusconi: "Noi garantisti sempre"
Chiara Sarra - Gio, 15/05/2014 - 18:58
Con 371 sì, 39 no e 13 astenuti, la Camera autorizza l'arresto di Fracantonio Genovese, deputato Pd accusato a Messina di associazione per delinquere finalizzata alla frode sui corsi di formazione professionale, peculato, truffa e falso in bilancio.
La decisione è stata accolta da un silenzio glaciale. Quando sono comparsi sul tabellone i risultati della votazione a scrutinio palese, nessuno ha commentato o proferito parola, né applaudito. Un silenzio composto anche dai banchi del Movimento 5 stelle. Contro l'arresto hanno votato alcuni deputati del Pd, Forza Italia e Nuovo centrodestra. "Noi siamo garantisti sempre e comunque", ha detto a Telecamere Silvio Berlusconi.
Durante la discussione in Aula, c'è stato un duro scontro tra M5S e Pd quando il grillino Alessio Villarosa ha citato Falcone e Borsellino rivendicando di essere del partito degli onesti. Immediata la protesta dai banche dei democratici: qualcuno ha urlato "Buffone, vergognati", scatenando una vera e propria bagarre verbale. La presidente Boldrini ha faticato non poco a riportare l’ordine: "Non stiamo dando un bello spettacolo", ha detto, mentre Villarosa chiude urlando che "in questo Parlamento con M5s la delinquenza è destinata a scomparire".
"Senza spirito di polemica, nessuno può appropriarsi di Falcone e Borsellino. Appartengono a tutta la nazione", ha ribattuto la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi. I deputati del Pd si sono levati in piedi per una standing ovation. Dopo il voto, nuovo scontro: Giulia Sarti (M5S) attacca Giorgio Napolitano e i deputati del Pd la contestano urlando dai propri banchi "Basta!". Subito dopo, arriva anche la risposta del deputato Pd Emanuele Fiano: "Qui dentro non è possibile ledere l’onorabilità del presidente della Repubblica".
http://www.ilgiornale.it/news/interni/g ... 19265.html
Con 371 sì e 39 no, la Camera ha autorizzato l'arresto del renziano Genovese. Scontro tra M5S e Pd. Berlusconi: "Noi garantisti sempre"
Chiara Sarra - Gio, 15/05/2014 - 18:58
Con 371 sì, 39 no e 13 astenuti, la Camera autorizza l'arresto di Fracantonio Genovese, deputato Pd accusato a Messina di associazione per delinquere finalizzata alla frode sui corsi di formazione professionale, peculato, truffa e falso in bilancio.
La decisione è stata accolta da un silenzio glaciale. Quando sono comparsi sul tabellone i risultati della votazione a scrutinio palese, nessuno ha commentato o proferito parola, né applaudito. Un silenzio composto anche dai banchi del Movimento 5 stelle. Contro l'arresto hanno votato alcuni deputati del Pd, Forza Italia e Nuovo centrodestra. "Noi siamo garantisti sempre e comunque", ha detto a Telecamere Silvio Berlusconi.
Durante la discussione in Aula, c'è stato un duro scontro tra M5S e Pd quando il grillino Alessio Villarosa ha citato Falcone e Borsellino rivendicando di essere del partito degli onesti. Immediata la protesta dai banche dei democratici: qualcuno ha urlato "Buffone, vergognati", scatenando una vera e propria bagarre verbale. La presidente Boldrini ha faticato non poco a riportare l’ordine: "Non stiamo dando un bello spettacolo", ha detto, mentre Villarosa chiude urlando che "in questo Parlamento con M5s la delinquenza è destinata a scomparire".
"Senza spirito di polemica, nessuno può appropriarsi di Falcone e Borsellino. Appartengono a tutta la nazione", ha ribattuto la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi. I deputati del Pd si sono levati in piedi per una standing ovation. Dopo il voto, nuovo scontro: Giulia Sarti (M5S) attacca Giorgio Napolitano e i deputati del Pd la contestano urlando dai propri banchi "Basta!". Subito dopo, arriva anche la risposta del deputato Pd Emanuele Fiano: "Qui dentro non è possibile ledere l’onorabilità del presidente della Repubblica".
http://www.ilgiornale.it/news/interni/g ... 19265.html
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Re: Il nuovo governo Renzi
- Non farò mai il segretario del PD, sono il meno adatto. (Renzi 6 novembre 2012).
- Se vinco mai più larghe intese. (Renzi 20 ottobre 2013).
- Per tutto il 2014 il premier è e sarà Enrico Letta. (Renzi 22 dicembre 2013).
- Nessuna intesa tra Letta, Alfano e me, non voglio essere assolutamente
accomunato a loro (Renzi 29 dicembre 2014).
- Enrico non si fida di me ma sbaglia io sono leale. (Renzi 12 gennaio 2014).
- Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014. (Renzi 13 gennaio 2014).
- Enrico stai sereno nessuno ti vuole prendere il posto vai avanti. (Renzi 18 gennaio 2014).
- La staffetta Letta renzi non è all'ordine del giorno, io, sia chiaro sto fuori da tutto (Renzi 5 febbraio 2014).
- Al governo senza elezioni chi ce l'ho fa fare? Io non diventerò mai presidente del consiglio senza il voto. (Renzi 10 febbraio 2014).
- Accetto tre ministri di NCD ma devono essere facce nuove, Alfano quindi non può esserci. (Renzi 21 febbraio 2014).
- Se vinco mai più larghe intese. (Renzi 20 ottobre 2013).
- Per tutto il 2014 il premier è e sarà Enrico Letta. (Renzi 22 dicembre 2013).
- Nessuna intesa tra Letta, Alfano e me, non voglio essere assolutamente
accomunato a loro (Renzi 29 dicembre 2014).
- Enrico non si fida di me ma sbaglia io sono leale. (Renzi 12 gennaio 2014).
- Il governo Letta deve lavorare per tutto il 2014. (Renzi 13 gennaio 2014).
- Enrico stai sereno nessuno ti vuole prendere il posto vai avanti. (Renzi 18 gennaio 2014).
- La staffetta Letta renzi non è all'ordine del giorno, io, sia chiaro sto fuori da tutto (Renzi 5 febbraio 2014).
- Al governo senza elezioni chi ce l'ho fa fare? Io non diventerò mai presidente del consiglio senza il voto. (Renzi 10 febbraio 2014).
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Re: Il nuovo governo Renzi
La giornata nera dei Dem “Bisognava rinviare il voto”
(GIOVANNA CASADIO).
16/05/2014 di triskel182
ROMA . «Oltre all’inchiesta sull’Expo’, anche il rinvio del voto sull’arresto di Genovese sarebbe altro ossigeno per Grillo». Matteo Renzi decide in corner, mentre il tam tam dei 5Stelle contro «gli impresentabili dem», i «fuorilegge del Pd» diventa assordante. Il premier è preoccupato. Per i democratici è una giornata nera, in cui rischiano di essere irretiti nella campagna elettorale dei grillini che lanciano «la caccia al ladro». E i sondaggi non sono rassicuranti per il Pd.
La telefonata del premier al capogruppo a Montecitorio Roberto Speranza scioglie il nodo: sì al voto subito sull’arresto – decide Renzi – ma solo se tutti i gruppi si impegnano al voto palese. Forza Italia ha già detto che ci sta.
Un buon assist. Forse Renato Brunetta, il capogruppo forzista, si rende conto che i 5Stelle sono l’avversario principale. «E se qualcuno ordisse lo stesso il trappolone del voto segreto?», osserva Speranza a Renzi. C’è una soluzione di riserva, il cosiddetto metodo Franceschini: tutti i deputati dovranno votare con il dito indice il sì, così la lealtà alla disciplina di partito è visibile. È una sorta di piano di riserva nelle ore frenetiche che precedono l’aula. La giornata è ad alta tensione. Amara. «Sarebbe stata meglio votare dopo le europee, sembriamo sotto ricatto di Grillo»: dice Davide Zoggia. Lo ammette persino Ettore Rosato, renziano: «È un po’ una barbarie». Ma questa frase diventa un refrain nel Transatlantico di Montecitorio. «Non dovevamo subire il ricatto elettorale dei grillini».
Nella riunione dei dem, che precede l’aula, parla solo il capogruppo. Maria Tindara Gullo, giovane dem messinese, vicina di scranno di Genovese, si mette a piangere. Giuseppe Lauricella, siciliano, annuncia subito: «Non parteciperò al voto, il problema me lo porrei anche se fosse Barabba… è una sezione della Consulta che dovrebbe giudicare le richieste d’arresto nei confronti di un parlamentare». Alla fine saranno 33 i democratici assenti (più 13 in missione). Non ci sono Bersani, né Enrico Letta, non ci sono i ministri del Pd: assenti giustificati. Poi ci sono quelli che invece scelgono di non votare. Teresa Piccione, palermitana, scuote la testa: «Un voto così delicato nella bufera della campagna elettorale, è inopportuno». Paolo Corsini, che è senatore, ma passa in Transatlantico, commenta: «È indecente assecondare la deriva grillina». Insofferenti. Danilo Leva racconta: «Avendo guardato le carte, sono perplesso ». Stefano Fassina annuisce: tutto è stato fatto sull’onda dei j’accuse grillini. «Il clima nel Pd è pesante», confida Paola De Micheli, lettiana. Solo 6 deputati alla fine disobbediscono e votano contro l’arresto. Sono Beppe Fioroni, Gero Grassi, Maria Gullo, Maria Amato, Maria Greco, Tommaso Ginoble. Fioroni mostra un sms che dice: «Questo è un metodo squadristico…». Grassi è convinto ci sia stato «fumus persecutionis». Francantonio Genovese in aula non c’è. Aveva pensato di intervenire. Matteo Richetti spiega che «sarebbe stato imbarazzante se fossero venuti a prelevarlo a Montecitorio ». Invece si consegna a Messina. Si astiene anche Pino Pisicchio, del Centro democratico, che gira in Transatlantico con la Costituzione e i regolamenti per mostrare che sulle persone il voto è segreto. Però un’eccezione c’è già stata. Twitta Alessia Morani: «Grillo si asciughi la bava alla bocca…». Renzi ha tolto l’argomento elettorale ai 5Stelle: il Pd non copre gli impresentabili.
Da La Repubblica del 16/05/2014.
(GIOVANNA CASADIO).
16/05/2014 di triskel182
ROMA . «Oltre all’inchiesta sull’Expo’, anche il rinvio del voto sull’arresto di Genovese sarebbe altro ossigeno per Grillo». Matteo Renzi decide in corner, mentre il tam tam dei 5Stelle contro «gli impresentabili dem», i «fuorilegge del Pd» diventa assordante. Il premier è preoccupato. Per i democratici è una giornata nera, in cui rischiano di essere irretiti nella campagna elettorale dei grillini che lanciano «la caccia al ladro». E i sondaggi non sono rassicuranti per il Pd.
La telefonata del premier al capogruppo a Montecitorio Roberto Speranza scioglie il nodo: sì al voto subito sull’arresto – decide Renzi – ma solo se tutti i gruppi si impegnano al voto palese. Forza Italia ha già detto che ci sta.
Un buon assist. Forse Renato Brunetta, il capogruppo forzista, si rende conto che i 5Stelle sono l’avversario principale. «E se qualcuno ordisse lo stesso il trappolone del voto segreto?», osserva Speranza a Renzi. C’è una soluzione di riserva, il cosiddetto metodo Franceschini: tutti i deputati dovranno votare con il dito indice il sì, così la lealtà alla disciplina di partito è visibile. È una sorta di piano di riserva nelle ore frenetiche che precedono l’aula. La giornata è ad alta tensione. Amara. «Sarebbe stata meglio votare dopo le europee, sembriamo sotto ricatto di Grillo»: dice Davide Zoggia. Lo ammette persino Ettore Rosato, renziano: «È un po’ una barbarie». Ma questa frase diventa un refrain nel Transatlantico di Montecitorio. «Non dovevamo subire il ricatto elettorale dei grillini».
Nella riunione dei dem, che precede l’aula, parla solo il capogruppo. Maria Tindara Gullo, giovane dem messinese, vicina di scranno di Genovese, si mette a piangere. Giuseppe Lauricella, siciliano, annuncia subito: «Non parteciperò al voto, il problema me lo porrei anche se fosse Barabba… è una sezione della Consulta che dovrebbe giudicare le richieste d’arresto nei confronti di un parlamentare». Alla fine saranno 33 i democratici assenti (più 13 in missione). Non ci sono Bersani, né Enrico Letta, non ci sono i ministri del Pd: assenti giustificati. Poi ci sono quelli che invece scelgono di non votare. Teresa Piccione, palermitana, scuote la testa: «Un voto così delicato nella bufera della campagna elettorale, è inopportuno». Paolo Corsini, che è senatore, ma passa in Transatlantico, commenta: «È indecente assecondare la deriva grillina». Insofferenti. Danilo Leva racconta: «Avendo guardato le carte, sono perplesso ». Stefano Fassina annuisce: tutto è stato fatto sull’onda dei j’accuse grillini. «Il clima nel Pd è pesante», confida Paola De Micheli, lettiana. Solo 6 deputati alla fine disobbediscono e votano contro l’arresto. Sono Beppe Fioroni, Gero Grassi, Maria Gullo, Maria Amato, Maria Greco, Tommaso Ginoble. Fioroni mostra un sms che dice: «Questo è un metodo squadristico…». Grassi è convinto ci sia stato «fumus persecutionis». Francantonio Genovese in aula non c’è. Aveva pensato di intervenire. Matteo Richetti spiega che «sarebbe stato imbarazzante se fossero venuti a prelevarlo a Montecitorio ». Invece si consegna a Messina. Si astiene anche Pino Pisicchio, del Centro democratico, che gira in Transatlantico con la Costituzione e i regolamenti per mostrare che sulle persone il voto è segreto. Però un’eccezione c’è già stata. Twitta Alessia Morani: «Grillo si asciughi la bava alla bocca…». Renzi ha tolto l’argomento elettorale ai 5Stelle: il Pd non copre gli impresentabili.
Da La Repubblica del 16/05/2014.
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Re: Il nuovo governo Renzi
Scemenze atomiche di un ragazzetto presuntuoso - 1
Pil, Renzi: dato poco significativo per il futuro. La Rai? non è dei sindacati ma dei cittadini
16 maggio 2014Commenta
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=ABOigrIB
Duro intervento di stamani da parte del direttore del quotidiano di Confindustria, ma non solo sullo stato economico generale. I dati sono stati stigmatizzati su gran parte dei giornali oggi in edicola, compresa La Repubblica che sostiene il premier incapace, capace solo di grandi sparate ottimistiche al fine di sostenere interessi personali.
La Rai è dei Partiti, è un fato noto da quando è nata. Lo sanno tutti, ma Renzi deve raccontare un mondo che non c'è ai soliti gonzi.
Pil, Renzi: dato poco significativo per il futuro. La Rai? non è dei sindacati ma dei cittadini
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Duro intervento di stamani da parte del direttore del quotidiano di Confindustria, ma non solo sullo stato economico generale. I dati sono stati stigmatizzati su gran parte dei giornali oggi in edicola, compresa La Repubblica che sostiene il premier incapace, capace solo di grandi sparate ottimistiche al fine di sostenere interessi personali.
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Re: Il nuovo governo Renzi
1. DAGOANALISI
Sarà un Peron con i tacchetti, uno Stalin mediatico, un Silvio Bellico a rotelle, un fabbricante di miliardi che ha svuotato il cervello degli italiani con quiz e indovinelli, un bigné in doppiopetto, un criminale in preda al testosterone. Sarà quello che sarà, ma una cosa è certa: Silvio Berlusconi ha una sua grandezza chiamata faccia di culo. Che ha contagiato a destra, ma soprattutto a sinistra.
Diciamo la verità: valeva la pena di faticare tanto per tirar su un Sessantotto, un "popolo rock", un femminismo, una Rai-Tre, e poi ritrovarsi davanti a un Renzi che ambisce a diventare Mister Culetto a colpi di tapis volant?
Aggiungere poi, come predicò il previdente Banana, che "La vita è solo un problema di comunicazione", ed eccoci a Cesena, davanti a telecamere e paparazzi, a fare lo show del benessere salutista. Che arriva dopo il Renzi maratoneta, il Renzi ciclista, il Renzi pallonaro.
Ah, la vanità. E' un tenero inno al Piacionismo Estremo che oltrepassa con narcisistico candore la soglia della vergogna.
2. FORZA RENZI!
Il tempo.it
Sveglia alle 6.30 e poi in palestra alla Technogym, alle 7. E' iniziata presto la giornata del presidente del Consiglio Matteo Renzi, a Cesena. Nel capoluogo emiliano, ieri sera, ha tenuto un comizio elettorale. Questa mattina visiterà le realtà produttive locali tra cui la Techongym, azienda specializzata in attrezzature per palestre. Renzi ha voluto testare i prodotti e si è presentato ai cancelli dell'azienda qualche minuto prima delle 7, tra l'incredulità degli addetti. Il presidente del Consiglio ha effettuato una seduta di circa mezz'ora e poi si è andato a cambiare per affrontare la giornata ricca di impegni in Emilia Romagna.
Sarà un Peron con i tacchetti, uno Stalin mediatico, un Silvio Bellico a rotelle, un fabbricante di miliardi che ha svuotato il cervello degli italiani con quiz e indovinelli, un bigné in doppiopetto, un criminale in preda al testosterone. Sarà quello che sarà, ma una cosa è certa: Silvio Berlusconi ha una sua grandezza chiamata faccia di culo. Che ha contagiato a destra, ma soprattutto a sinistra.
Diciamo la verità: valeva la pena di faticare tanto per tirar su un Sessantotto, un "popolo rock", un femminismo, una Rai-Tre, e poi ritrovarsi davanti a un Renzi che ambisce a diventare Mister Culetto a colpi di tapis volant?
Aggiungere poi, come predicò il previdente Banana, che "La vita è solo un problema di comunicazione", ed eccoci a Cesena, davanti a telecamere e paparazzi, a fare lo show del benessere salutista. Che arriva dopo il Renzi maratoneta, il Renzi ciclista, il Renzi pallonaro.
Ah, la vanità. E' un tenero inno al Piacionismo Estremo che oltrepassa con narcisistico candore la soglia della vergogna.
2. FORZA RENZI!
Il tempo.it
Sveglia alle 6.30 e poi in palestra alla Technogym, alle 7. E' iniziata presto la giornata del presidente del Consiglio Matteo Renzi, a Cesena. Nel capoluogo emiliano, ieri sera, ha tenuto un comizio elettorale. Questa mattina visiterà le realtà produttive locali tra cui la Techongym, azienda specializzata in attrezzature per palestre. Renzi ha voluto testare i prodotti e si è presentato ai cancelli dell'azienda qualche minuto prima delle 7, tra l'incredulità degli addetti. Il presidente del Consiglio ha effettuato una seduta di circa mezz'ora e poi si è andato a cambiare per affrontare la giornata ricca di impegni in Emilia Romagna.
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