Crimini contro l’umanità
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Crimini contro l’umanità
Crimini contro l’umanità
Non basta la notizia criminis di ieri. Oggi è la volta del Pakistan. La notizia arriva tramite il Tg3 delle 19,00.
Una donna di 25 anni, tra l’altro incinta, è stata lapidata in Pakistan all’uscita del tribunale. I parenti l’aspettavano con i mattoni in mano. Motivo sostenuto dal padre : “Aver disonorato la famiglia”. Si era sposata senza il consenso del padre. I poliziotti hanno assistito al crimine senza intervenire.
In Pakistan siamo fermi a 2.000 anni fa, ma il resto dell’umanità è progredita anche se solo poco più di 70 anni fa abbiamo assistito ad uno dei maggiori crimini dell’umanità. L’olocausto.
Mai più hanno ripetuto gli ufficiali delle forze occidentali e russe, davanti allo scempio dei campi di sterminio.
Non basta la notizia criminis di ieri. Oggi è la volta del Pakistan. La notizia arriva tramite il Tg3 delle 19,00.
Una donna di 25 anni, tra l’altro incinta, è stata lapidata in Pakistan all’uscita del tribunale. I parenti l’aspettavano con i mattoni in mano. Motivo sostenuto dal padre : “Aver disonorato la famiglia”. Si era sposata senza il consenso del padre. I poliziotti hanno assistito al crimine senza intervenire.
In Pakistan siamo fermi a 2.000 anni fa, ma il resto dell’umanità è progredita anche se solo poco più di 70 anni fa abbiamo assistito ad uno dei maggiori crimini dell’umanità. L’olocausto.
Mai più hanno ripetuto gli ufficiali delle forze occidentali e russe, davanti allo scempio dei campi di sterminio.
-
- Messaggi: 17353
- Iscritto il: 06/04/2012, 20:00
Re: Crimini contro l’umanità
Ieri
India, due ragazzine stuprate e impiccate a un albero. Individuati sette responsabili
All’inizio la polizia è sembrata restia a registrare la denuncia della scomparsa, ma poi per la pressione popolare è stata costretta a farlo. Una rapida indagine ha permesso di ricostruire la storia, confermando il rapimento, lo stupro collettivo e la denuncia di sette persone, fra cui due agenti di polizia
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 29 maggio 2014
Due adolescenti indiane ‘dalit’ (senza casta) di 14 e 15 anni sono state violentate in un villaggio dell’Uttar Pradesh (India nord-orientale) e poi impiccate ad un albero di mango. Lo riferiscono i media indiani sottolineando che sette persone, fra cui due agenti, sono state individuate. Le persone finite in manette sarebbero tre.
In particolare l’agenzia di stampa Pti scrive che l’attacco è avvenuto nel villaggio di Katra e che le due ragazzine, cugine per alcuni organi di informazione sorelle per altri, vivevano nella stessa casa da cui sono misteriosamente scomparse ieri sera. Gli abitanti del villaggio hanno allora avviato una caccia all’uomo per trovare le tracce delle due ragazze ma, riposrta l’agenzia, sono arrivati solo in tempo per scoprire i cadaveri che pendevano dall’albero nell’area di Ushait. Secondo la ricostruzione dei media locali le ragazzine erano andate nei campi perché nella loro abitazione non ci sono i servizi igienici.
Video
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... o/1005413/
All’inizio la polizia è sembrata restia a registrare la denuncia della scomparsa, ma poi per la pressione popolare è stata costretta a farlo. Una rapida indagine ha permesso di ricostruire la storia, confermando il rapimento, lo stupro collettivo e la denuncia di sette persone, fra cui due agenti di polizia. Uno degli accusati è stato arrestato, ma molti altri sono latitanti. La popolazione ha bloccato per qualche ora la strada Ushait-Lilawan attraverso cui i due cadaveri dovevano transitare verso l’obitorio, poi la situazione si è calmata e il traffico è stato ripristinato.
Le autorità del governo dello Stato sono andate sul posto a seguito delle proteste e hanno ordinato gli arresti. Il capo della polizia locale è stato sospeso dal servizio per non aver agito tempestivamente quando la famiglia delle ragazze ha segnalato la loro scomparsa. L’India ha reso più rigide le sue leggi contro lo stupro lo scorso anno, a seguito di proteste in tutto il Paese per il crimine in crescita, che la cultura conservatrice e l’atteggiamento passivo delle autorità e della polizia non contribuiscono a contrastare. Secondo i dati, nel Paese di 1,2 miliari di abitanti avviene uno stupro ogni 22 minuti. Gli attivisti ritengono però che questa cifra sia inferiore alla realtà, perché molte vittime non denunciano le violenze subite. La piaga delle violenze contro le donne indiane è sotto l’attenzione dei riflettori dal 2012, quando una studentessa fu vittima di uno stupro di gruppo su un autobus di Nuova Delhi e morì successivamente per le ferite riportate.
India, due ragazzine stuprate e impiccate a un albero. Individuati sette responsabili
All’inizio la polizia è sembrata restia a registrare la denuncia della scomparsa, ma poi per la pressione popolare è stata costretta a farlo. Una rapida indagine ha permesso di ricostruire la storia, confermando il rapimento, lo stupro collettivo e la denuncia di sette persone, fra cui due agenti di polizia
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 29 maggio 2014
Due adolescenti indiane ‘dalit’ (senza casta) di 14 e 15 anni sono state violentate in un villaggio dell’Uttar Pradesh (India nord-orientale) e poi impiccate ad un albero di mango. Lo riferiscono i media indiani sottolineando che sette persone, fra cui due agenti, sono state individuate. Le persone finite in manette sarebbero tre.
In particolare l’agenzia di stampa Pti scrive che l’attacco è avvenuto nel villaggio di Katra e che le due ragazzine, cugine per alcuni organi di informazione sorelle per altri, vivevano nella stessa casa da cui sono misteriosamente scomparse ieri sera. Gli abitanti del villaggio hanno allora avviato una caccia all’uomo per trovare le tracce delle due ragazze ma, riposrta l’agenzia, sono arrivati solo in tempo per scoprire i cadaveri che pendevano dall’albero nell’area di Ushait. Secondo la ricostruzione dei media locali le ragazzine erano andate nei campi perché nella loro abitazione non ci sono i servizi igienici.
Video
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05 ... o/1005413/
All’inizio la polizia è sembrata restia a registrare la denuncia della scomparsa, ma poi per la pressione popolare è stata costretta a farlo. Una rapida indagine ha permesso di ricostruire la storia, confermando il rapimento, lo stupro collettivo e la denuncia di sette persone, fra cui due agenti di polizia. Uno degli accusati è stato arrestato, ma molti altri sono latitanti. La popolazione ha bloccato per qualche ora la strada Ushait-Lilawan attraverso cui i due cadaveri dovevano transitare verso l’obitorio, poi la situazione si è calmata e il traffico è stato ripristinato.
Le autorità del governo dello Stato sono andate sul posto a seguito delle proteste e hanno ordinato gli arresti. Il capo della polizia locale è stato sospeso dal servizio per non aver agito tempestivamente quando la famiglia delle ragazze ha segnalato la loro scomparsa. L’India ha reso più rigide le sue leggi contro lo stupro lo scorso anno, a seguito di proteste in tutto il Paese per il crimine in crescita, che la cultura conservatrice e l’atteggiamento passivo delle autorità e della polizia non contribuiscono a contrastare. Secondo i dati, nel Paese di 1,2 miliari di abitanti avviene uno stupro ogni 22 minuti. Gli attivisti ritengono però che questa cifra sia inferiore alla realtà, perché molte vittime non denunciano le violenze subite. La piaga delle violenze contro le donne indiane è sotto l’attenzione dei riflettori dal 2012, quando una studentessa fu vittima di uno stupro di gruppo su un autobus di Nuova Delhi e morì successivamente per le ferite riportate.
-
- Messaggi: 3688
- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Crimini contro l’umanità
...............camillobenso ha scritto:Crimini contro l’umanità
Non basta la notizia criminis di ieri. Oggi è la volta del Pakistan. La notizia arriva tramite il Tg3 delle 19,00.
Una donna di 25 anni, tra l’altro incinta, è stata lapidata in Pakistan all’uscita del tribunale. I parenti l’aspettavano con i mattoni in mano. Motivo sostenuto dal padre : “Aver disonorato la famiglia”. Si era sposata senza il consenso del padre. I poliziotti hanno assistito al crimine senza intervenire.
In Pakistan siamo fermi a 2.000 anni fa, ma il resto dell’umanità è progredita anche se solo poco più di 70 anni fa abbiamo assistito ad uno dei maggiori crimini dell’umanità. L’olocausto.
Mai più hanno ripetuto gli ufficiali delle forze occidentali e russe, davanti allo scempio dei campi di sterminio.
Ciao Camillobenso.Quelli è meglio che stiano a casa loro non qui.Almeno avere immigrati non arretrati di 2000.
Altra donna in altro paese convertita al cristianesimo con bimbino piccolo fra due anni verrà impiccata.Non possiamo acettare immigrati con quella mentalità.Poi ammazzano le figlie perchè si vestona alla maniera occidentale, e ragionano in maniera occidentale.
Ciao
Paolo11
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 23 ospiti