La vicenda FIAT
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Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
Il segretario del pd commenta l'intervista rilasciata dall'ad Fiat al Corriere della Sera.
Bersani: «Le parole di Marchionne? Preoccupanti perché paga solo l'Italia»
«La sovracapacità produttiva non può essere pagata solo dal nostro Paese.
Parole che smentiscono Fabbrica Italia»
MILANO -
Le esternazioni di Marchionne mi preoccupano alla grande».
Lo ha detto sabato a Gorizia il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani,
per il quale le parole dell'ad di Fiat
«significano che la sovracapacità produttiva del settore auto che c'è in Europa da quindici anni, decidiamo che la paga l'Italia»
e questo
«vuol dire non essere capaci di partecipare, poco o tanto, al mercato europeo che deve trovare la sua strada».
Per il segretario del Pd,
«dopo gli annunci due anni fa di "Fabbrica Italia", con 20 miliardi di investimento, adesso ci troviamo di fronte a queste affermazioni e la cosa è sinceramente preoccupante». In tal senso secondo Bersani,
«bisognerebbe che il dialogo tra governo e Fiat fosse un po' più stringente, perchè ci giochiamo un bel pezzo del nostro sistema industriale».
omissis...
http://www.corriere.it/politica/12_febb ... a3f2.shtml
Bersani: «Le parole di Marchionne? Preoccupanti perché paga solo l'Italia»
«La sovracapacità produttiva non può essere pagata solo dal nostro Paese.
Parole che smentiscono Fabbrica Italia»
MILANO -
Le esternazioni di Marchionne mi preoccupano alla grande».
Lo ha detto sabato a Gorizia il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani,
per il quale le parole dell'ad di Fiat
«significano che la sovracapacità produttiva del settore auto che c'è in Europa da quindici anni, decidiamo che la paga l'Italia»
e questo
«vuol dire non essere capaci di partecipare, poco o tanto, al mercato europeo che deve trovare la sua strada».
Per il segretario del Pd,
«dopo gli annunci due anni fa di "Fabbrica Italia", con 20 miliardi di investimento, adesso ci troviamo di fronte a queste affermazioni e la cosa è sinceramente preoccupante». In tal senso secondo Bersani,
«bisognerebbe che il dialogo tra governo e Fiat fosse un po' più stringente, perchè ci giochiamo un bel pezzo del nostro sistema industriale».
omissis...
http://www.corriere.it/politica/12_febb ... a3f2.shtml
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Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
Marchionne:
"Fiat resta in Italia ma solo a precise condizioni"
L'ad del Lingotto manda messaggi da Bruxelles:
"Non si può tenere in piedi un sistema senza più basi economiche".
E chiede la riforma del Welfare e un mercato del lavoro più flessibe:
"Solo così si può gestire l'eccesso di produzione dell'auto in Europa"
BRUXELLES -
La Fiat manterrà le scelte industriali in italia, ma soltanto "a condizioni estremamente chiare".
Lo ha ribadito l'amministratore delegato Sergio Marchionne, parlando a Bruxelles in qualità di presidente dell'Acea.
"Non possiamo continuare a perdere soldi in Europa semplicemente per tenere in piedi un sistema industriale che economicamente non ha basi",
ha detto Marchionne riferendosi direttamente all'Italia. Un messaggio chiaro, che pare rivolto più al Paese (e dunque anche al mercato interno) che a un singolo destinatario.
Marchionne ha smentito di aver ipotizzato il "sacrificio" di due stabilimenti italiani e spiegato che l'esigenza del Lingotto è di
"mantenere una politica industriale in Italia che dà la possibilità agli stabilimenti di raggiungere livelli di produttività adeguata per competere nel mondo usando le infrastrutture che permettono di esportare in altri paesi fra cui gli Stati Uniti".
Il manager non ha elencato le "precise condizioni" necessarie a tale politica industriale, ma ha lasciato intendere che tra esse ci sono la riforma del welfare e del mercato del lavoro:
"Se io potessi fare solo una cosa - ha detto Marchionne - , probabilmente creerei un ambiente del lavoro flessibile per gestire la domanda e l'offerta".
E' la risposta a una domanda specifica sull'eccesso di produzione nel settore europeo dell'auto, ma Marchionne ha buon gioco a muoversi sulla direttrice della maggiore flessibilità
sollecitata al governo italiano dalle istituzioni internazionali.
"Sono convinto che esistono le condizioni per creare la flessibilità 'buona' - ha detto Marchionne - :
quello che dobbiamo fare è abbandonare gli schemi del passato.
Se continuiamo a insistere che tutte le cose che abbiamo avuto e costruito sono essenziali per il futuro, quando in effetti sono considerate degli ostacoli proprio del progresso industriale di un Paese, quella strada non ci porterà molto lontano".
Sui tempi per gli impegni italiani di Fiat e sull'investimento da 20 miliardi dell'annunciato piano Fabbrica Italia, Marchionne ha detto che
"ci stiamo lavorando alla velocità della luce, perciò abbiamo annunciato il modello Jeep Mirafiori che partirà l'anno prossimo".
Le risposte da parte dei sindacati, ha aggiunto, "le abbiamo già avute; quello che non vogliamo avere sono ostacoli, querele...".
Il riferimento è alla Fiom ed alla Cgil con le quali l'Ad del Lingotto resta in rotta totale dopo l'ennesimo verdetto sulla vicenda dei tre licenziati di Melfi fatti riassumere dalla magistratura e lasciati a casa, pur retribuiti, dalla direzione dello stabilimento.
La stessa leader della Cgil, del resto, anche oggi è tornata a criticare l'Ad:
"Il piano industriale di Fiat è fondato solo sulla Chrysler e gli Stati Uniti
- ha detto Rosanna Camusso - .
Non si vedono i famosi 20 miliardi di investimenti e soprattutto non si vedono modelli che possano riaprire la competizione di Fiat con gli altri produttori europei".
Sono queste le ragioni per cui la Cgil, dice Camusso, chiede "l'intervento del governo".
(28 febbraio 2012) © Riproduzione riservata
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HREC1-2
"Fiat resta in Italia ma solo a precise condizioni"
L'ad del Lingotto manda messaggi da Bruxelles:
"Non si può tenere in piedi un sistema senza più basi economiche".
E chiede la riforma del Welfare e un mercato del lavoro più flessibe:
"Solo così si può gestire l'eccesso di produzione dell'auto in Europa"
BRUXELLES -
La Fiat manterrà le scelte industriali in italia, ma soltanto "a condizioni estremamente chiare".
Lo ha ribadito l'amministratore delegato Sergio Marchionne, parlando a Bruxelles in qualità di presidente dell'Acea.
"Non possiamo continuare a perdere soldi in Europa semplicemente per tenere in piedi un sistema industriale che economicamente non ha basi",
ha detto Marchionne riferendosi direttamente all'Italia. Un messaggio chiaro, che pare rivolto più al Paese (e dunque anche al mercato interno) che a un singolo destinatario.
Marchionne ha smentito di aver ipotizzato il "sacrificio" di due stabilimenti italiani e spiegato che l'esigenza del Lingotto è di
"mantenere una politica industriale in Italia che dà la possibilità agli stabilimenti di raggiungere livelli di produttività adeguata per competere nel mondo usando le infrastrutture che permettono di esportare in altri paesi fra cui gli Stati Uniti".
Il manager non ha elencato le "precise condizioni" necessarie a tale politica industriale, ma ha lasciato intendere che tra esse ci sono la riforma del welfare e del mercato del lavoro:
"Se io potessi fare solo una cosa - ha detto Marchionne - , probabilmente creerei un ambiente del lavoro flessibile per gestire la domanda e l'offerta".
E' la risposta a una domanda specifica sull'eccesso di produzione nel settore europeo dell'auto, ma Marchionne ha buon gioco a muoversi sulla direttrice della maggiore flessibilità
sollecitata al governo italiano dalle istituzioni internazionali.
"Sono convinto che esistono le condizioni per creare la flessibilità 'buona' - ha detto Marchionne - :
quello che dobbiamo fare è abbandonare gli schemi del passato.
Se continuiamo a insistere che tutte le cose che abbiamo avuto e costruito sono essenziali per il futuro, quando in effetti sono considerate degli ostacoli proprio del progresso industriale di un Paese, quella strada non ci porterà molto lontano".
Sui tempi per gli impegni italiani di Fiat e sull'investimento da 20 miliardi dell'annunciato piano Fabbrica Italia, Marchionne ha detto che
"ci stiamo lavorando alla velocità della luce, perciò abbiamo annunciato il modello Jeep Mirafiori che partirà l'anno prossimo".
Le risposte da parte dei sindacati, ha aggiunto, "le abbiamo già avute; quello che non vogliamo avere sono ostacoli, querele...".
Il riferimento è alla Fiom ed alla Cgil con le quali l'Ad del Lingotto resta in rotta totale dopo l'ennesimo verdetto sulla vicenda dei tre licenziati di Melfi fatti riassumere dalla magistratura e lasciati a casa, pur retribuiti, dalla direzione dello stabilimento.
La stessa leader della Cgil, del resto, anche oggi è tornata a criticare l'Ad:
"Il piano industriale di Fiat è fondato solo sulla Chrysler e gli Stati Uniti
- ha detto Rosanna Camusso - .
Non si vedono i famosi 20 miliardi di investimenti e soprattutto non si vedono modelli che possano riaprire la competizione di Fiat con gli altri produttori europei".
Sono queste le ragioni per cui la Cgil, dice Camusso, chiede "l'intervento del governo".
(28 febbraio 2012) © Riproduzione riservata
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HREC1-2
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Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
Marchionne:
"Fiat resta in Italia ma solo a precise condizioni"
L'ad del Lingotto manda messaggi da Bruxelles:
"Non si può tenere in piedi un sistema senza più basi economiche".
E chiede la riforma del Welfare e un mercato del lavoro più flessibile:
"Solo così si può gestire l'eccesso di produzione dell'auto in Europa"
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... ef=HREC1-2
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per quanto di mia memoria,
le "precise condizioni "
,per continuare ad investire in Italia,
erano quelle che:
-i lavoratori FIAT avessero detto si ai referendum sul contratto separato.
-che non venissero riconosciuti come rappresentanza dei lavoratori le sigle sindacali che non firmavano il contratto.
-che la FIAT uscisse da confindustria.
-che la Newco potesse riassumere solo ch gli pareva.
(ne dimenticato qualcuna ??? )
queste cose,profondamente ingiuste e pure anticostituzionali sono avvenute...ora Marchionne ne richiede altre...non le ha dette tutte prima,
o sta aggiungendone continuamente per giustificare il fatto che FIAT chiuderà stabilimenti in Italia e non farà gli investimenti promessi ???
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Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
E' il classico atteggiamento dell'Italiano Furbo.
suonando il piffero magico di una "fabbrica Italia" e dei suoi 20 miliardi, ecco che sta portando i topi verso il baratro ... e tutti ad applaudire!
Meno male che qualcuno (Fassina) del PD si sta svegliando!
Una cosa non ho capito ma i renzi, i veltroni ci sono o ci fanno così ingenui?
suonando il piffero magico di una "fabbrica Italia" e dei suoi 20 miliardi, ecco che sta portando i topi verso il baratro ... e tutti ad applaudire!
Meno male che qualcuno (Fassina) del PD si sta svegliando!
Una cosa non ho capito ma i renzi, i veltroni ci sono o ci fanno così ingenui?
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«Non si discute per aver ragione, ma per capire» (Peanuts)
_____________________
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Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
renzi è stato a cena dal caimano, andava espulso solo per questo.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
Dunque vediamo di riassumere:
Con 1778 ore/anno per capita,
i lavoratori italiani sono tra quelli che lavorano di più nel mondo.
Gli americani ne lavorano 1741-i francesi 1526-i tedeschi 1419.
http://www.linkiesta.it/italia-germania
ciononostante gli italiani hanno degli stipendi che sono la metà di quelli tedeschi:
“…Lo scarto più consistente, in termini assoluti, si registra per lo stipendio lordo medio dei dipendenti dell'industria (escluso costrizuoni), in Italia è pari a 22.701 euro.
Un valore pari a quasi la metà rispetto al dato medio registrato in Germania (41.100 euro), e inferiore anche rispetto a quello spagnolo (27.183 euro).
Le cose non cambiano per il settore della Business economy (in quest'area Eurostat monitora il settore privato, senza banche e agricoltura). Lo stipendio medio italiano è pari a 23.406 euro.
Anche in questo caso, il confronto con la Germania (41.100 euro) è sconsolante…”
http://www.ilsole24ore.com/art/economia ... d=AamADbyE
allora si cerca di dare la colpa al costo del lavoro, ma anche qui i dati smentiscono i giuslavoristi de noantri:
“…il costo del lavoro di Fiat-Chrysler è stimato in 26 euro in Italia contro i 38 in America…”
http://www.iltempo.it/politica/2012/02/ ... eale.shtml
"...in America il costo del lavoro è più alto che da noi: con un rapporto di 142 contro 100..."
http://blog.panorama.it/economia/2012/0 ... erli-fare/
poi si cerca di dare la colpa all’art.18 che impedisce gli investimenti stranieri,
ma succede che Volkswagen viene in Italia e si compra Lamborghini e conclude un accordo aziendale molto vantaggioso per i lavoratori e lo conclude con la FIOM e fregandosene dell’art.18:
“…Proprio la settimana scorsa la Lamborghini ha firmato un contratto aziendale sottoscritto unitariamente da tutti i sindacati secondo i dettami del contratto metalmeccanico del 2008.
«Un contratto che dimostra come la Fiom sia il sindacato più rappresentativo e che sottoscrive più accordi sottolinea Landini e che dimostra come un grande gruppo mondiale come Volkswagen ci consideri,
a differenza di Fiat,
un sindacato rappresentativo e responsabile in grado di trovare un accordo per conciliare flessibilità sulla gestione dei turni di lavoro e rispetto dei diritti degli operai»…
http://www.cgil.it/RassegnaStampa/articolo.aspx?ID=7664
ora,
risulta pure che l’incidenza del costo della manod’opera su un autoveicolo FIAT non supera il 7% del totale:
http://www.linkiesta.it/fiat-il-costo-d ... o-problema
per cui si può dedurre che se anche quell’incapace di Marchionne dimezzasse lo stipendio dei suoi operai che già oggi,come detto più sopra è la metà di quello del suo collega tedesco,
ecco se anche riuscisse in questa porcata,
non recupererebbe che il 3.5% sul costo totale dei veicoli FIAT.
…forse sarebbe meglio che Marchionne imparasse a fare quello per cui è lautamente pagato.
Con 1778 ore/anno per capita,
i lavoratori italiani sono tra quelli che lavorano di più nel mondo.
Gli americani ne lavorano 1741-i francesi 1526-i tedeschi 1419.
http://www.linkiesta.it/italia-germania
ciononostante gli italiani hanno degli stipendi che sono la metà di quelli tedeschi:
“…Lo scarto più consistente, in termini assoluti, si registra per lo stipendio lordo medio dei dipendenti dell'industria (escluso costrizuoni), in Italia è pari a 22.701 euro.
Un valore pari a quasi la metà rispetto al dato medio registrato in Germania (41.100 euro), e inferiore anche rispetto a quello spagnolo (27.183 euro).
Le cose non cambiano per il settore della Business economy (in quest'area Eurostat monitora il settore privato, senza banche e agricoltura). Lo stipendio medio italiano è pari a 23.406 euro.
Anche in questo caso, il confronto con la Germania (41.100 euro) è sconsolante…”
http://www.ilsole24ore.com/art/economia ... d=AamADbyE
allora si cerca di dare la colpa al costo del lavoro, ma anche qui i dati smentiscono i giuslavoristi de noantri:
“…il costo del lavoro di Fiat-Chrysler è stimato in 26 euro in Italia contro i 38 in America…”
http://www.iltempo.it/politica/2012/02/ ... eale.shtml
"...in America il costo del lavoro è più alto che da noi: con un rapporto di 142 contro 100..."
http://blog.panorama.it/economia/2012/0 ... erli-fare/
poi si cerca di dare la colpa all’art.18 che impedisce gli investimenti stranieri,
ma succede che Volkswagen viene in Italia e si compra Lamborghini e conclude un accordo aziendale molto vantaggioso per i lavoratori e lo conclude con la FIOM e fregandosene dell’art.18:
“…Proprio la settimana scorsa la Lamborghini ha firmato un contratto aziendale sottoscritto unitariamente da tutti i sindacati secondo i dettami del contratto metalmeccanico del 2008.
«Un contratto che dimostra come la Fiom sia il sindacato più rappresentativo e che sottoscrive più accordi sottolinea Landini e che dimostra come un grande gruppo mondiale come Volkswagen ci consideri,
a differenza di Fiat,
un sindacato rappresentativo e responsabile in grado di trovare un accordo per conciliare flessibilità sulla gestione dei turni di lavoro e rispetto dei diritti degli operai»…
http://www.cgil.it/RassegnaStampa/articolo.aspx?ID=7664
ora,
risulta pure che l’incidenza del costo della manod’opera su un autoveicolo FIAT non supera il 7% del totale:
http://www.linkiesta.it/fiat-il-costo-d ... o-problema
per cui si può dedurre che se anche quell’incapace di Marchionne dimezzasse lo stipendio dei suoi operai che già oggi,come detto più sopra è la metà di quello del suo collega tedesco,
ecco se anche riuscisse in questa porcata,
non recupererebbe che il 3.5% sul costo totale dei veicoli FIAT.
…forse sarebbe meglio che Marchionne imparasse a fare quello per cui è lautamente pagato.
Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
Ieri ho visto il servizio di Iacona su Fiat.
Non sono un tifoso della Fiom, né odio Marchionne, ma quella che ho visto mi sembra una nuova schiavitù!
Non sono un tifoso della Fiom, né odio Marchionne, ma quella che ho visto mi sembra una nuova schiavitù!
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Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
E' proprio questo il punto!mariok ha scritto:Ieri ho visto il servizio di Iacona su Fiat.
Non sono un tifoso della Fiom, né odio Marchionne, ma quella che ho visto mi sembra una nuova schiavitù!
La imprenditoria italiana non solo ha sbagliato a fronteggiare la sfida della globalizzazione, ma ha anche tradito l'italia e i suoi lavoratori.
Il caso Marchionne è emblematico, perchè la sua arroganza nell'argomentare che la Fiat perde quote di mercato europeo perchè non competitiva a causa della bassa produttività negli stabilimenti italiani (o perlomeno di alcuni di questi) non viene supportata dai fatti, dimenticandosi che su questo stesso mercato vincono i tedeschi che hanno un costo del lavoro almeno doppio.
Come mai i modelli del gruppo Fiat perdono mercato mentre altri crescono (vedi Hyundai)?
Marchione è il vero padrone moderno, arrogante e irrispettoso della dignità dei lavoratori in quanto persone.
Ecco perchè l'eliminazione dell'art.18 gli sta tanto a cuore ...
Come deve fare un governo a fronteggiare la deriva Fiat?
Io penso che l'unica cosa è attirare altri players stranieri che possano rilevare gli stabilimenti Fiat.
Se poi Marchionne se ne vuole andare in America ... a Detroit vada pure a vivere in quelle macerie sociali.
Bye
Joblack
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
No alla censura della Fiat:
l'Unità ai cancelli con gli operai.
Alla Magneti Marelli di Bologna è il giorno della protesta dopo l'espulsione dell'Unità dalle bacheche.
Tutti davanti alla Magneti Marelli di Bologna,
per protestare contro la logica delle espulsioni, quella che ha portato la Fiat a escludere dalle sue fabbriche la Fiom e, allo stesso modo,
a buttare fuori anche le bacheche del sindacato con l’Unità.
Apoco più di una settimana dalla decisione di mettere alla porta il nostro quotidiano, assume un valore tutto particolare l’assemblea regionale dei delegati della Cgil, che oggi arriveranno davanti allo stabilimento di via Timavo da ogni parte dell’Emilia Romagna, per quella che si è già annunciata come una manifestazione per la democrazia, per la riconquista dei diritti sindacali e, insieme a questi, per il diritto di stampa e quello ad essere informati.
http://www.unita.it/italia/io-sto-con-l ... a-1.388661
l'Unità ai cancelli con gli operai.
Alla Magneti Marelli di Bologna è il giorno della protesta dopo l'espulsione dell'Unità dalle bacheche.
Tutti davanti alla Magneti Marelli di Bologna,
per protestare contro la logica delle espulsioni, quella che ha portato la Fiat a escludere dalle sue fabbriche la Fiom e, allo stesso modo,
a buttare fuori anche le bacheche del sindacato con l’Unità.
Apoco più di una settimana dalla decisione di mettere alla porta il nostro quotidiano, assume un valore tutto particolare l’assemblea regionale dei delegati della Cgil, che oggi arriveranno davanti allo stabilimento di via Timavo da ogni parte dell’Emilia Romagna, per quella che si è già annunciata come una manifestazione per la democrazia, per la riconquista dei diritti sindacali e, insieme a questi, per il diritto di stampa e quello ad essere informati.
http://www.unita.it/italia/io-sto-con-l ... a-1.388661
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Re: La vicenda FIAT (topic anti marchionne)
“La cacciata de l'Unità dalla Magneti Marelli è un fatto grave.
Ma ancora più grave è il silenzio degli altri giornali sulla vicenda”.
Per Michael Braun, corrispondente della tedesca Tageszeitung, non ci sono dubbi:
la rimozione del nostro giornale dalla bacheca della Fiat è il fatto della settimana,
come racconta nella video-rubrica That's Italy, oggi sul sito Unita.it.
E in Germania non sarebbe mai accaduto...
http://www.unita.it/italia/la-cacciata- ... o-1.389411
GUARDA IL VIDEO
http://video.unita.it/media/That_s_Ital ... _4329.html
Ma ancora più grave è il silenzio degli altri giornali sulla vicenda”.
Per Michael Braun, corrispondente della tedesca Tageszeitung, non ci sono dubbi:
la rimozione del nostro giornale dalla bacheca della Fiat è il fatto della settimana,
come racconta nella video-rubrica That's Italy, oggi sul sito Unita.it.
E in Germania non sarebbe mai accaduto...
http://www.unita.it/italia/la-cacciata- ... o-1.389411
GUARDA IL VIDEO
http://video.unita.it/media/That_s_Ital ... _4329.html
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