6 punti: Renzie
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6 punti: Renzie
Sin dall'inizio degli incontri con il Pd, era stata annunciata una consultazione on line che avrebbe approvato o respinto un eventuale accordo finale. Pertanto, avremmo voluto sottoporre a questa consultazione un testo preciso che, al contrario, manca. Nell'incontro di giovedì 17 noi ci saremmo attesi che, con la stessa chiarezza e disponibilità con la quale avevamo accettato le esigenze del Pd in tema di governabilità, il Pd avesse manifestato analoga apertura sui temi delle preferenze, delle clausole di sbarramento e del premio di lista e non di coalizione, oltre che in tema di "Parlamento pulito". Al contrario, il Pd ha "incassato" l'apertura del M5s senza dare alcuna risposta chiara ma buttando avanti generiche disponibilità a discutere e subordinando, comunque, l'accordo alla disponibilità "degli altri" (cioè di Forza Italia). Ci sarebbe dovuto essere un successivo incontro per chiarire i troppi punti in sospeso, poi, l'assoluzione di Berlusconi ed il conseguente rafforzamento del patto del Nazareno - come è emerso anche dalle dichiarazioni dei dirigenti del Pd - hanno gettato una diversa luce sulla tattica dilatoria attuata dal Pd dopo il primo incontro. Vogliamo dare ai cittadini la possibilità di avere una legge elettorale nata dal confronto tra le due principali forze politiche del Paese, e non dagli accordi segreti presi con un condannato. Per fare questo occorre che da parte del Pd ci sia trasparenza e serietà.
Quindi, onde evitare ulteriori perdite di tempo e spettacoli inconcludenti come l'ultimo streaming, ora è necessario che Renzi e il Pd rispondano per iscritto ai 6 punti del MoVimento 5 stelle di seguito riportati:
Premessa: il limite posto dalla Corte Costituzionale; come dichiarato dall’inizio, il M5s accetta l’idea di un premio di maggioranza (indirettamente previsto nello stesso “democratellum”) solo a condizione che esso risulti compatibile con i limiti di costituzionalità fissati dalla Corte Costituzionale che, con la sua sentenza di gennaio, ha bocciato la Legge Calderoli (il “Porcellum), ritenendo non ragionevole e lesivo del principio di rappresentanza un premio che ha trasformato una quota elettorale del 29,5% in un 54% dei seggi. La Corte non ha precisato ulteriormente il suo pensiero in materia, pur ritenendo che il Parlamento possa fissare un ragionevole limite di disrappresentatività per favorire la governabilità, ma, dalla sentenza si ricavano due indicazioni implicite:
a) il premio non è ragionevole se non è espresso in una quota fissa (ad es. il 15%) e contemporaneamente non fissa una soglia minima per ottenerlo (ad esempio il 40%), per cui può arrivare a qualsiasi valore. Nel caso specifico il premio era stato di circa il 24,5% che possiamo assumere come valore limite al di là del quale esso diventa irragionevole
b) il premio non è neppure ragionevole se equivale o, addirittura supera la quota di seggi spettanti nella quota proporzionale. Insomma, non è possibile che il partito A che abbia ottenuto il 25% dei voti ottenga il doppio dei seggi o più.
Dunque, per restare nei limiti della sentenza della Corte, occorre preliminarmente stabilire o una soglia minima per ottenere il premio (ad esempio il 35%o 40%), oppure fissare il premio in una cifra fissa (ad esempio 95 o 100 seggi).
1. La questione del doppio turno: in questo quadro si comprende come il doppio turno, in sé manipolatorio della volontà dell’elettorato (in quanto affida a quanti avevano votato per partiti diversi dai due in lizza, il giudizio sul vincitore), diventa un ulteriore elemento distorsivo, che aggrava la situazione. Infatti, per definizione può accadere che il ballottaggio venga vinto da chi era arrivato secondo nel primo turno, magari con percentuali molto basse, come in molti comuni, dove ha vinto il ballottaggio un candidato che aveva ottenuto solo il 18-19% dei voti al primo turno e si è visto attribuire il 60% dei seggi, cioè più del triplo della sua quota elettorale. Questo può essere accettabile per elezioni amministrative ma non per elezioni politiche, dove il principio di rappresentatività deve essere ben più rigido per le ben diverse attribuzioni di potere dell’organo eletto.
2. La proposta attuale: Allo stato attuale, l’Italicum prevede un premio del 15% al primo turno nel caso una coalizione ottenga almeno il 37,5% (con che conquisterebbe il 52% dei seggi) ed assegna il 52% dei seggi, comunque, a chi vinca il secondo turno, attribuendo, quindi un premio sicuramente superiore al 15% e potenzialmente molto maggiore anche al 24,5% che era parso eccessivo alla Corte Costituzionale. Per cui siamo in piena incostituzionalità della legge. Negli incontri (e nella prima lettera inviata dal Pd) la delegazione del Pd, per bocca del suo segretario, ha ripetutamente parlano di un premio non superiore al 15% sia per il primo che per il secondo turno, pur volendo assicurare la maggioranza assoluta al vincitore. Il punto non è chiaro ed i conti non tornano: se si vuole assicurare la maggioranza assoluta in ogni caso, il premio non può essere limitato al 15%, se, vice versa, non si vuole superare la quota del 15% non si può garantire che il vincitore abbia la maggioranza assoluta. E’ un punto che va chiarito. Il M5s è disponibile ad accettare un premio di maggioranza in quota fissa (il 15% pari a 94-95 seggi) oppure un premio finale che assicuri la maggioranza assoluta al vincitore, ma a condizione che si stabilisca una soglia minima per poterlo ottenere (cioè che il partito vincente abbia ottenuto almeno il 35% dei voti al primo turno).
3. L’entità del premio e le garanzie costituzionali: strettamente in relazione all’entità del premio sono anche tre questioni molto delicate: la maggioranza qualificata con la quale si può modificare la Costituzione senza referendum popolare, l’elezione del Presidente della Repubblica e dei giudici costituzionali. Con una maggioranza precostituita del 52-54% ed in presenza della riforma del Senato che si prospetta, diventa concretissimo il rischio, che i Costituenti avevano voluto evitare, dell’ “Asso prende tutto”. La maggioranza, senza molto sforzo potrebbe appropriarsi dei 5 giudici costituzionali di nomina parlamentare, poi del Presidente della Repubblica che, a sua volta, potrebbe nominare 5 giudici dello stesso indirizzo e, con questo, produrre una maggioranza precostituita anche nella Corte. Dunque, per evitare questo rischio occorre “mettere in sicurezza la Costituzione”: il premio di maggioranza è accettabile solo se accompagnato a diversi meccanismi di garanzia costituzionale come rivedere la titolarità del potere di elezione dei giudici costituzionali o le maggioranze richieste, altrettanto per il Presidente della repubblica e per il processo di revisione costituzionale.
4. Le preferenze: sin dalla sua fondazione il M5s ritiene qualificante il ritorno all’elezione dei deputati attraverso il metodo delle preferenze che è ritenuto qualificante anche dalla sentenza della Corte Costituzionale. Si è fatta presente l’esigenza di evitare la degenerazione del voto di preferenza in senso clientelare (anche se, per la verità, questo metodo resta in vigore per il Parlamento Europeo, per i comuni e per gran parte delle Regioni) ed il M5s si è fatto carico di tale preoccupazione indicando un possibile rimedio nel sistema del voto disgiunto fra voto di lista e voto di preferenza.
5. Coalizioni e clausole di sbarramento: il M5s ha segnalato l’opportunità di assegnare l’eventuale premio di maggioranza al singolo partito e non alle coalizioni, che spingono a grandi ammucchiate prive di sostanziale unità politica che, dopo il voto, si sciolgono rapidamente. Ma perché questa misura sia efficace, occorre completarlo eliminando le soglie di sbarramento o, ridurle a valori minimi (l’1%) perché diversamente, quello che è uscito dalla porta rientrerebbe dalla finestra: i piccoli partiti a rischio quoziente si vedrebbero costretti ad entrare nelle liste di quelli più grandi, sacrificando la loro visibilità alla certezza di rientrare in Parlamento. Ed, in questo modo, sarebbero le liste di partito a diventare, di fatto, coalizioni. Abolire le clausole di sbarramento significa assicurare a tutti la possibilità di accedere alla rappresentanza senza sacrificare la propria visibilità, scongiurando, quindi,. La formazione di liste omnibus.
6. Soglie di sbarramento ed effetto di sommatoria: C’è poi un secondo aspetto da considerare, le soglie di sbarramento diventano un modo surrettizio per accrescere il premio di maggioranza, infatti, anche fissando al 2% la soglia, se ci fossero 7-8 partiti che ottenessero in media l’1,5%, questo vorrebbe dire che ci sarebbe un 10-12% di seggi non assegnati che andrebbe ai partiti maggiori ed, in primo luogo, al partito vincitore, il cui bottino elettorale si accrescerebbe di un buon 5-6% avvicinandosi pericolosamente alla sogli per la revisione costituzionale. Per di più lo sbarramento non avrebbe alcun effetto ai fini della governabilità, in presenza di un sistema che già garantisce una maggioranza di governo. Ed, infine, questo aumenterebbe la disrappresentatività del sistema che più facilmente andrebbe incontro ad una bocciatura da parte della Corte.
Torneremo al tavolo non appena avrete risposto ai nostri 6 punti. Fate presto. Le riforme, come voi dite da sempre, non possono più aspettare.
Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera
Danilo Toninelli, Portavoce M5S Camera
Paola Carinelli, capogruppo M5S Camera
Vito Petrocelli, capogruppo M5S Senato
Beppe Grillo
Gianroberto Casaleggio
http://www.beppegrillo.it/2014/07/6_pun ... 2014-07-20
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2014/ ... -incontro/
.....................................
Che ne pensate!Qualche modifica?
Ciao
Paolo11
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Premessa: il limite posto dalla Corte Costituzionale; come dichiarato dall’inizio, il M5s accetta l’idea di un premio di maggioranza (indirettamente previsto nello stesso “democratellum”) solo a condizione che esso risulti compatibile con i limiti di costituzionalità fissati dalla Corte Costituzionale che, con la sua sentenza di gennaio, ha bocciato la Legge Calderoli (il “Porcellum), ritenendo non ragionevole e lesivo del principio di rappresentanza un premio che ha trasformato una quota elettorale del 29,5% in un 54% dei seggi. La Corte non ha precisato ulteriormente il suo pensiero in materia, pur ritenendo che il Parlamento possa fissare un ragionevole limite di disrappresentatività per favorire la governabilità, ma, dalla sentenza si ricavano due indicazioni implicite:
a) il premio non è ragionevole se non è espresso in una quota fissa (ad es. il 15%) e contemporaneamente non fissa una soglia minima per ottenerlo (ad esempio il 40%), per cui può arrivare a qualsiasi valore. Nel caso specifico il premio era stato di circa il 24,5% che possiamo assumere come valore limite al di là del quale esso diventa irragionevole
b) il premio non è neppure ragionevole se equivale o, addirittura supera la quota di seggi spettanti nella quota proporzionale. Insomma, non è possibile che il partito A che abbia ottenuto il 25% dei voti ottenga il doppio dei seggi o più.
Dunque, per restare nei limiti della sentenza della Corte, occorre preliminarmente stabilire o una soglia minima per ottenere il premio (ad esempio il 35%o 40%), oppure fissare il premio in una cifra fissa (ad esempio 95 o 100 seggi).
1. La questione del doppio turno: in questo quadro si comprende come il doppio turno, in sé manipolatorio della volontà dell’elettorato (in quanto affida a quanti avevano votato per partiti diversi dai due in lizza, il giudizio sul vincitore), diventa un ulteriore elemento distorsivo, che aggrava la situazione. Infatti, per definizione può accadere che il ballottaggio venga vinto da chi era arrivato secondo nel primo turno, magari con percentuali molto basse, come in molti comuni, dove ha vinto il ballottaggio un candidato che aveva ottenuto solo il 18-19% dei voti al primo turno e si è visto attribuire il 60% dei seggi, cioè più del triplo della sua quota elettorale. Questo può essere accettabile per elezioni amministrative ma non per elezioni politiche, dove il principio di rappresentatività deve essere ben più rigido per le ben diverse attribuzioni di potere dell’organo eletto.
2. La proposta attuale: Allo stato attuale, l’Italicum prevede un premio del 15% al primo turno nel caso una coalizione ottenga almeno il 37,5% (con che conquisterebbe il 52% dei seggi) ed assegna il 52% dei seggi, comunque, a chi vinca il secondo turno, attribuendo, quindi un premio sicuramente superiore al 15% e potenzialmente molto maggiore anche al 24,5% che era parso eccessivo alla Corte Costituzionale. Per cui siamo in piena incostituzionalità della legge. Negli incontri (e nella prima lettera inviata dal Pd) la delegazione del Pd, per bocca del suo segretario, ha ripetutamente parlano di un premio non superiore al 15% sia per il primo che per il secondo turno, pur volendo assicurare la maggioranza assoluta al vincitore. Il punto non è chiaro ed i conti non tornano: se si vuole assicurare la maggioranza assoluta in ogni caso, il premio non può essere limitato al 15%, se, vice versa, non si vuole superare la quota del 15% non si può garantire che il vincitore abbia la maggioranza assoluta. E’ un punto che va chiarito. Il M5s è disponibile ad accettare un premio di maggioranza in quota fissa (il 15% pari a 94-95 seggi) oppure un premio finale che assicuri la maggioranza assoluta al vincitore, ma a condizione che si stabilisca una soglia minima per poterlo ottenere (cioè che il partito vincente abbia ottenuto almeno il 35% dei voti al primo turno).
3. L’entità del premio e le garanzie costituzionali: strettamente in relazione all’entità del premio sono anche tre questioni molto delicate: la maggioranza qualificata con la quale si può modificare la Costituzione senza referendum popolare, l’elezione del Presidente della Repubblica e dei giudici costituzionali. Con una maggioranza precostituita del 52-54% ed in presenza della riforma del Senato che si prospetta, diventa concretissimo il rischio, che i Costituenti avevano voluto evitare, dell’ “Asso prende tutto”. La maggioranza, senza molto sforzo potrebbe appropriarsi dei 5 giudici costituzionali di nomina parlamentare, poi del Presidente della Repubblica che, a sua volta, potrebbe nominare 5 giudici dello stesso indirizzo e, con questo, produrre una maggioranza precostituita anche nella Corte. Dunque, per evitare questo rischio occorre “mettere in sicurezza la Costituzione”: il premio di maggioranza è accettabile solo se accompagnato a diversi meccanismi di garanzia costituzionale come rivedere la titolarità del potere di elezione dei giudici costituzionali o le maggioranze richieste, altrettanto per il Presidente della repubblica e per il processo di revisione costituzionale.
4. Le preferenze: sin dalla sua fondazione il M5s ritiene qualificante il ritorno all’elezione dei deputati attraverso il metodo delle preferenze che è ritenuto qualificante anche dalla sentenza della Corte Costituzionale. Si è fatta presente l’esigenza di evitare la degenerazione del voto di preferenza in senso clientelare (anche se, per la verità, questo metodo resta in vigore per il Parlamento Europeo, per i comuni e per gran parte delle Regioni) ed il M5s si è fatto carico di tale preoccupazione indicando un possibile rimedio nel sistema del voto disgiunto fra voto di lista e voto di preferenza.
5. Coalizioni e clausole di sbarramento: il M5s ha segnalato l’opportunità di assegnare l’eventuale premio di maggioranza al singolo partito e non alle coalizioni, che spingono a grandi ammucchiate prive di sostanziale unità politica che, dopo il voto, si sciolgono rapidamente. Ma perché questa misura sia efficace, occorre completarlo eliminando le soglie di sbarramento o, ridurle a valori minimi (l’1%) perché diversamente, quello che è uscito dalla porta rientrerebbe dalla finestra: i piccoli partiti a rischio quoziente si vedrebbero costretti ad entrare nelle liste di quelli più grandi, sacrificando la loro visibilità alla certezza di rientrare in Parlamento. Ed, in questo modo, sarebbero le liste di partito a diventare, di fatto, coalizioni. Abolire le clausole di sbarramento significa assicurare a tutti la possibilità di accedere alla rappresentanza senza sacrificare la propria visibilità, scongiurando, quindi,. La formazione di liste omnibus.
6. Soglie di sbarramento ed effetto di sommatoria: C’è poi un secondo aspetto da considerare, le soglie di sbarramento diventano un modo surrettizio per accrescere il premio di maggioranza, infatti, anche fissando al 2% la soglia, se ci fossero 7-8 partiti che ottenessero in media l’1,5%, questo vorrebbe dire che ci sarebbe un 10-12% di seggi non assegnati che andrebbe ai partiti maggiori ed, in primo luogo, al partito vincitore, il cui bottino elettorale si accrescerebbe di un buon 5-6% avvicinandosi pericolosamente alla sogli per la revisione costituzionale. Per di più lo sbarramento non avrebbe alcun effetto ai fini della governabilità, in presenza di un sistema che già garantisce una maggioranza di governo. Ed, infine, questo aumenterebbe la disrappresentatività del sistema che più facilmente andrebbe incontro ad una bocciatura da parte della Corte.
Torneremo al tavolo non appena avrete risposto ai nostri 6 punti. Fate presto. Le riforme, come voi dite da sempre, non possono più aspettare.
Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera
Danilo Toninelli, Portavoce M5S Camera
Paola Carinelli, capogruppo M5S Camera
Vito Petrocelli, capogruppo M5S Senato
Beppe Grillo
Gianroberto Casaleggio
http://www.beppegrillo.it/2014/07/6_pun ... 2014-07-20
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Paolo11
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Re: 6 punti: Renzie
Caro Paolo, come tu ben sai, sin dai tempi di Ulivo.it, sono abituato ad esprimere in tutta franchezza quello che penso.
E su questa base, già dai tempi della frequentazione successiva sul forum di Gianni//Arlecchino, dopo l’insorgenza della crisi del mondo Occidentale a seguito della bolla tutta statunitense dei subprime, nel lontano 2008, dopo aver confrontato i provvedimenti del governo di Berlino con quelli di Roma, sono profondamente ancorato al credo che in Italia, la priorità assoluta riguarda solo ed esclusivamente risolvere il problema del lavoro e dell’occupazione.
Da allora insisto testardamente che venga data la priorità assoluta a questi problemi.
Solo dopo sei anni di guerra (economica), ho trovato il conforto, se così si può dire, che finalmente la settimana scorsa madame Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale ha dichiarato :
1. Fmi all'Italia: più lotta alla disoccupazione e riforma della ...
http://www.repubblica.it › Economia
7 giorni fa - Tagliate le stime 2014 del Pil dell'Eurozona da 1,2% all'1,1%. ... Christine Lagarde, direttore generale del Fmi ... Sono queste le priorità per l'Italia, secondo le linee guida tracciate dal Fondo monetario ... universale di sostegno collegato alla ricerca di un lavoro e al training". ... RIFORMA DELLA GIUSTIZIA.
Io che non mi sono quasi mai trovato d’accordo con l’Fmi, questa volta per la prima volta sono pienamente d’accordo con l’Ente internazionale.
Come mi sono trovato d’accordo più di un mese fa, circa, con il politologo statunitense Edward Luttwak, anche lui un altro personaggio che ho condiviso quasi niente dei suoi interventi da quando collabora con i media italiani, quando in collegamento dagli Usa a Ballarò ha dichiarato che vista dagli americani l’Italia è fallita.
Non ci vuole molto a capirlo, ma il potere non intende mollare i suoi pingui interessi, costi quel che costi.
Anche perché un certo mondo dominante ha messo da parte scorte di denaro tali da fargli superare qualsiasi tipo di crisi. Gli altri si possono attaccare al tram.
Pertanto, reputo contrari agli interessi del sistema Italia, tutti quei provvedimenti messi sul piatto che riguardano solo ed esclusivamente gli interessi della casta e quelli dei poteri forti che abitano al piano superiore.
Faccio molta fatica a comprendere la linea politica attuale del M5S. Se hanno rappresentato il nuovo tra la fine del 2011 ed il 2013, oggi mi sembra di capire che predicano bene ma razzolano male.
Scegliere di giocare la partita politica con l’impostazione Renzie – Berlusconi sul tema delle riforme costituzionali è da irresponsabili, perché Berlusconi gioca sempre la stessa partita del 1994, quando è entrato in politica per salvare le sue aziende da una situazione catastrofica denunciata da Mediobanca nel 1992. 7.140 miliardi di debiti in lire. Oltre al suggerimento fraterno di Bettino Craxi di entrare in politica per salvarsi dalle indagini che la Procura milanese stava portando avanti con Mani pulite.
Mentre Renzie gioca la sua partita personalissima per la conquista del potere a scapito del sistema Italia.
Gli interessi di Renzie e berlusconi sono coincidenti. Berlusconi è stato disarcionato ed è sulla via del viale del tramonto. Renzie vuole conquistare il potere.
D’altra parte non mi stupisce questa partecipazione alla lotta di potere, perché il M5S è totalmente privo di personaggi che conoscano a fondo le necessità economiche del Paese.
Il Movimento 5 stelle manca di referenti culturali in materia economica.
Anche loro sfruttano la situazione per acquisire consensi come fa Salvini con gli emigrati.
Ma di soluzioni specifiche non ne forniscono.
Il distacco dei cittadini dalla politica aumenta giorno dopo giorno.
Quando Grillo ha annunciato più volte che avrebbe attuato il salario garantito e gli è stato chiesto dove prende i soldi, ha risposto beffardamente : <<Poi si vedrà>>.
Questo vuol dire che sono tutti uguali, lui, Renzie e Berlusconi.
Promettono e promettono come i politici del passato, senza avere la minima idea di come fare.
E su questa base, già dai tempi della frequentazione successiva sul forum di Gianni//Arlecchino, dopo l’insorgenza della crisi del mondo Occidentale a seguito della bolla tutta statunitense dei subprime, nel lontano 2008, dopo aver confrontato i provvedimenti del governo di Berlino con quelli di Roma, sono profondamente ancorato al credo che in Italia, la priorità assoluta riguarda solo ed esclusivamente risolvere il problema del lavoro e dell’occupazione.
Da allora insisto testardamente che venga data la priorità assoluta a questi problemi.
Solo dopo sei anni di guerra (economica), ho trovato il conforto, se così si può dire, che finalmente la settimana scorsa madame Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale ha dichiarato :
1. Fmi all'Italia: più lotta alla disoccupazione e riforma della ...
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Io che non mi sono quasi mai trovato d’accordo con l’Fmi, questa volta per la prima volta sono pienamente d’accordo con l’Ente internazionale.
Come mi sono trovato d’accordo più di un mese fa, circa, con il politologo statunitense Edward Luttwak, anche lui un altro personaggio che ho condiviso quasi niente dei suoi interventi da quando collabora con i media italiani, quando in collegamento dagli Usa a Ballarò ha dichiarato che vista dagli americani l’Italia è fallita.
Non ci vuole molto a capirlo, ma il potere non intende mollare i suoi pingui interessi, costi quel che costi.
Anche perché un certo mondo dominante ha messo da parte scorte di denaro tali da fargli superare qualsiasi tipo di crisi. Gli altri si possono attaccare al tram.
Pertanto, reputo contrari agli interessi del sistema Italia, tutti quei provvedimenti messi sul piatto che riguardano solo ed esclusivamente gli interessi della casta e quelli dei poteri forti che abitano al piano superiore.
Faccio molta fatica a comprendere la linea politica attuale del M5S. Se hanno rappresentato il nuovo tra la fine del 2011 ed il 2013, oggi mi sembra di capire che predicano bene ma razzolano male.
Scegliere di giocare la partita politica con l’impostazione Renzie – Berlusconi sul tema delle riforme costituzionali è da irresponsabili, perché Berlusconi gioca sempre la stessa partita del 1994, quando è entrato in politica per salvare le sue aziende da una situazione catastrofica denunciata da Mediobanca nel 1992. 7.140 miliardi di debiti in lire. Oltre al suggerimento fraterno di Bettino Craxi di entrare in politica per salvarsi dalle indagini che la Procura milanese stava portando avanti con Mani pulite.
Mentre Renzie gioca la sua partita personalissima per la conquista del potere a scapito del sistema Italia.
Gli interessi di Renzie e berlusconi sono coincidenti. Berlusconi è stato disarcionato ed è sulla via del viale del tramonto. Renzie vuole conquistare il potere.
D’altra parte non mi stupisce questa partecipazione alla lotta di potere, perché il M5S è totalmente privo di personaggi che conoscano a fondo le necessità economiche del Paese.
Il Movimento 5 stelle manca di referenti culturali in materia economica.
Anche loro sfruttano la situazione per acquisire consensi come fa Salvini con gli emigrati.
Ma di soluzioni specifiche non ne forniscono.
Il distacco dei cittadini dalla politica aumenta giorno dopo giorno.
Quando Grillo ha annunciato più volte che avrebbe attuato il salario garantito e gli è stato chiesto dove prende i soldi, ha risposto beffardamente : <<Poi si vedrà>>.
Questo vuol dire che sono tutti uguali, lui, Renzie e Berlusconi.
Promettono e promettono come i politici del passato, senza avere la minima idea di come fare.
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Re: 6 punti: Renzie
6 punti: Renzie, gasteropode rispondi – #gasteropoderispondi.
21/07/2014 di triskel182
Articolo tratto dal Blog di beppegrillo.
Vedi articolo iniziale di Paolo 11
21/07/2014 di triskel182
Articolo tratto dal Blog di beppegrillo.
Vedi articolo iniziale di Paolo 11
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Re: 6 punti: Renzie
Concordo, Zione. Il ns, guaio e' proprio questo. In un paese il cui elettorato politicamente e' sceso a zero(obiettivo che alcuni si erano presi) imbindolarlo e' molto facile. Se non fa domande sul come fare per uscirne la protesta conta quel che conta o ancor peggio incrudisce ancor di piu' quel cancro della malapolitica e in un certo qual modo fa un'autocastrazione.camillobenso ha scritto:Caro Paolo, come tu ben sai, sin dai tempi di Ulivo.it, sono abituato ad esprimere in tutta franchezza quello che penso.
E su questa base, già dai tempi della frequentazione successiva sul forum di Gianni//Arlecchino, dopo l’insorgenza della crisi del mondo Occidentale a seguito della bolla tutta statunitense dei subprime, nel lontano 2008, dopo aver confrontato i provvedimenti del governo di Berlino con quelli di Roma, sono profondamente ancorato al credo che in Italia, la priorità assoluta riguarda solo ed esclusivamente risolvere il problema del lavoro e dell’occupazione.
Da allora insisto testardamente che venga data la priorità assoluta a questi problemi.
Solo dopo sei anni di guerra (economica), ho trovato il conforto, se così si può dire, che finalmente la settimana scorsa madame Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale ha dichiarato :
1. Fmi all'Italia: più lotta alla disoccupazione e riforma della ...
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7 giorni fa - Tagliate le stime 2014 del Pil dell'Eurozona da 1,2% all'1,1%. ... Christine Lagarde, direttore generale del Fmi ... Sono queste le priorità per l'Italia, secondo le linee guida tracciate dal Fondo monetario ... universale di sostegno collegato alla ricerca di un lavoro e al training". ... RIFORMA DELLA GIUSTIZIA.
Io che non mi sono quasi mai trovato d’accordo con l’Fmi, questa volta per la prima volta sono pienamente d’accordo con l’Ente internazionale.
Come mi sono trovato d’accordo più di un mese fa, circa, con il politologo statunitense Edward Luttwak, anche lui un altro personaggio che ho condiviso quasi niente dei suoi interventi da quando collabora con i media italiani, quando in collegamento dagli Usa a Ballarò ha dichiarato che vista dagli americani l’Italia è fallita.
Non ci vuole molto a capirlo, ma il potere non intende mollare i suoi pingui interessi, costi quel che costi.
Anche perché un certo mondo dominante ha messo da parte scorte di denaro tali da fargli superare qualsiasi tipo di crisi. Gli altri si possono attaccare al tram.
Pertanto, reputo contrari agli interessi del sistema Italia, tutti quei provvedimenti messi sul piatto che riguardano solo ed esclusivamente gli interessi della casta e quelli dei poteri forti che abitano al piano superiore.
Faccio molta fatica a comprendere la linea politica attuale del M5S. Se hanno rappresentato il nuovo tra la fine del 2011 ed il 2013, oggi mi sembra di capire che predicano bene ma razzolano male.
Scegliere di giocare la partita politica con l’impostazione Renzie – Berlusconi sul tema delle riforme costituzionali è da irresponsabili, perché Berlusconi gioca sempre la stessa partita del 1994, quando è entrato in politica per salvare le sue aziende da una situazione catastrofica denunciata da Mediobanca nel 1992. 7.140 miliardi di debiti in lire. Oltre al suggerimento fraterno di Bettino Craxi di entrare in politica per salvarsi dalle indagini che la Procura milanese stava portando avanti con Mani pulite.
Mentre Renzie gioca la sua partita personalissima per la conquista del potere a scapito del sistema Italia.
Gli interessi di Renzie e berlusconi sono coincidenti. Berlusconi è stato disarcionato ed è sulla via del viale del tramonto. Renzie vuole conquistare il potere.
D’altra parte non mi stupisce questa partecipazione alla lotta di potere, perché il M5S è totalmente privo di personaggi che conoscano a fondo le necessità economiche del Paese.
Il Movimento 5 stelle manca di referenti culturali in materia economica.
Anche loro sfruttano la situazione per acquisire consensi come fa Salvini con gli emigrati.
Ma di soluzioni specifiche non ne forniscono.
Il distacco dei cittadini dalla politica aumenta giorno dopo giorno.
Quando Grillo ha annunciato più volte che avrebbe attuato il salario garantito e gli è stato chiesto dove prende i soldi, ha risposto beffardamente : <<Poi si vedrà>>.
Questo vuol dire che sono tutti uguali, lui, Renzie e Berlusconi.
Promettono e promettono come i politici del passato, senza avere la minima idea di come fare.
Ora in mancanza di veri politici che siano all'altezza di questa situazione non ce ne sono e se ce ne dovessero essere gli stessi media li hanno gia' messi da parte e pertanto non riescono a venire allo scoperto.
Certo, i media!! Perché son quelli che prendono ordini senza batter ciglia. Ogni tanto di danno un contentino ma mai oltre il dovuto per tenerti legato a loro facendoti pensare che sono dalla tua parte. Repubblica compreso! Potrai trovare qualche volta un giornalista che la pensa come te ma lo trovi in 3a pagina e non tutti leggono i giornali.
Quindi, il tuo "come se ne viene fuori" diventa ogni giorno piu' difficile se non si arriva al punto che la stessa casta o chi per essa o lo stesso potere economico non tocchi con le sue stesse mani la crisi in cui viviamo. Possono fregarsi le mani all'inizio(nella crisi il solo a guadagnarne e' lo stesso potere economico)ma quando questa perdura inevitabilmente toccheranno pure loro e quindi qualcosa di sicuro troveranno. Lo sta' a dimostrare le ultime dichiarazioni di Christine Lagarde.
Ma allora, visto e considerato che le cose stanno cosi'(per me ma non so per gli altri) dovremmo sempre aspettare questo, boia d'un mond lader? Aspettare che sia lo stesso potere economico/finanziario, colui che ci ha prosciugato in questo modo a risolverci alcuni problemi?
Certo, li risolvera' a suo modo e quindi fra non poco di sicuro si ripresenteranno poiché questo fa parte del loro sistema!! Ma, mi chiedo, siamo proprio diventati un mondo di merli. un popolo bue?
un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: 6 punti: Renzie
Caro Camillobenso.Io andrei piano con sono tutti uguali.Ladri per ora non ve ne sono nel M5S.
1) Loro si sono ridotti lo stipendio come avevano detto.Duei legislature e poi basta.
2)Credo siano ormai in grado di governare questo paese.infatti avevano chiesto agli Italiani se vincevano avrebbero chiesto di governare questo paese.Purtroppo moltissimi Itaniani stanno ancora bene economicamente se hanno dato quei voti a Renzi.SE volevano veramente voltar pagina avrebbero votato M5S.
Renzi è solamente una meteora che passa presto.Dei punti che aveva proposto in scadenza mensilmente non ne ho visto uno.Ricordiamoci che nessuno è mai riuscito a governare questo paese nei tempi addietro.Si sono dimostrati tutti degli incompetenti, pensavano solamente al loro tornaconto.Del paese se ne sono ampiamente fregati.
Ciao
Paolo11
1) Loro si sono ridotti lo stipendio come avevano detto.Duei legislature e poi basta.
2)Credo siano ormai in grado di governare questo paese.infatti avevano chiesto agli Italiani se vincevano avrebbero chiesto di governare questo paese.Purtroppo moltissimi Itaniani stanno ancora bene economicamente se hanno dato quei voti a Renzi.SE volevano veramente voltar pagina avrebbero votato M5S.
Renzi è solamente una meteora che passa presto.Dei punti che aveva proposto in scadenza mensilmente non ne ho visto uno.Ricordiamoci che nessuno è mai riuscito a governare questo paese nei tempi addietro.Si sono dimostrati tutti degli incompetenti, pensavano solamente al loro tornaconto.Del paese se ne sono ampiamente fregati.
Ciao
Paolo11
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Re: 6 punti: Renzie
https://www.youtube.com/watch?v=NrwBmVs ... ploademail
Petrocelli legge le parole di Angius (DS) e mette in crisi tutto il centro sinistra
Ciao
Paolo11
Petrocelli legge le parole di Angius (DS) e mette in crisi tutto il centro sinistra
Ciao
Paolo11
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Re: 6 punti: Renzie
Son daccordissimo con quanto letto da Petrocelli. Continuo a dire che Fonzie non e' altro che il proseguimento del berlusconismo. Che vuoi che ti dica di piu'.paolo11 ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=NrwBmVs ... ploademail
Petrocelli legge le parole di Angius (DS) e mette in crisi tutto il centro sinistra
Ciao
Paolo11
Torno oro ora da una passeggiata e guarda caso ho incontrato un' ex democristiano di un certo peso ora nel PD e ambedue eravamo d'accordo quasi su tutto. Sia sul democratellum scellerato sia sugli accordi anch'essi scellerati fatti con la persona condannata in definitiva. Un democristiano quindi che parla non un ex comunista.
Quindi, per concludere, ti dico che non bisogna appartenere ad uno specifico schieramento per capire quello che e' o non e' democratico.
Le differenze certamente ci possono essere ed e' giusto che ci siano ma queste devono essere affrontate in modo democratico e non per vie traverse.
Ho detto a sufficienza, Paolino?
un salutone dal Juan il compagno
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: 6 punti: Renzie
Caro Paolo,
Caro Camillobenso.Io andrei piano con sono tutti uguali.Ladri per ora non ve ne sono nel M5S.
Questo è vero,
**
1) Loro si sono ridotti lo stipendio come avevano detto. Due legislature e poi basta.
Anche questo è vero
**
Questo è meno vero
2)Credo siano ormai in grado di governare questo paese.infatti avevano chiesto agli Italiani se vincevano avrebbero chiesto di governare questo paese.Purtroppo moltissimi Itaniani stanno ancora bene economicamente se hanno dato quei voti a Renzi.SE volevano veramente voltar pagina avrebbero votato M5S.
Su questo sono piuttosto rigido e il confronto lo imposto sui dati reali.
La mia rigidità riguarda chiunque si candida a governare. Non ne faccio una questione di bandiera.
All’inizio dell’anno, il Centro studi di Confindustria fa sapere che gli ultimi 5 anni passati hanno prodotto risultati come se ci fosse stata una guerra. Vero,.. solo che non ha specificato che la guerra continua.
Con quelli della Lega che mi chiedono in continuazione di appoggiare l’uscita dall’euro rispondo sempre di portarmi un confronto economico di quanto costa ad uscire dall’euro e quanto costa rimanerci dentro.
Ma non solo, chiedo una previsione a 5 anni per quanto riguarda l’intero sistema italiano.
Solo sulla scorta di dati economici praticabili posso scegliere quale possa essere la convenienza dell’intero Paese.
Fino adesso quei dati non sono stati presentati.
Allo stesso modo chiedo a te quali sono le modalità pratiche del M5S per uscire da questa spaventosa crisi economica.
Fino adesso ci sono state delle barlafusate dei televenditori come il Nazareno che prometteva in caso di vittoria dentiere gratis. Ma questa è una grandissima puttanata da vecchio venditore sul viale del tramonto.
Non è da meno il Bomba con i suoi 80 euro e le altre televendite.
Ti chiedo quindi in che modo intende uscire da questo disastro il M5S.
I barlafusi da anni non presentano un piano industriale.
Qual’è il piano industriale dei 5S per i prossimi 10 anni???
Infine, un problema che tu più di altri puoi comprendere per via della tua vita lavorativa, avendo lavorato per la Peterlongo.
Nessuno ne parla ma è un dato terribilmente pratico. L’automazione associata all’informatica. La terza rivoluzione industriale è cominciata 40 anni fa, ed ora ci siamo in mezzo. L’impiego dei robot in qualsiasi campo lavorativo. Non si tratta più soltanto di automatizzare le linee di produzione di ogni genere, eliminando vagonate di mano d’opera, ma la robotizzazione ora sta riguardando anche i colletti bianchi.
Negli Stati Uniti da anni nei supermercati stanno progressivamente eliminando le cassiere. Sta succedendo anche da noi. All’ingresso delle autostrade ci sono i transiti automatici. Per il momento sono limitati, ma prima o poi diventeranno totali.
La terza e la quarta linea della Metropolitana Milanese sono completamente automatiche. Non esiste conduttore a bordo. Il risparmio per un’attività di quel genere è così sensibile da giustificare l’automazione??
E' della settimana scorsa che il personale addetto agli sportelli delle banche assumerà la funzione di consulente.
Addio vecchi cassieri. Anche lì un'epoca è tramontata. Si preleva con il bancomat e si fanno operazioni bancarie da casa con il computer (anche se le ritengo poco sicure).
E' sempre stato il sogno segreto di tutti i banchieri. La massa porta il denaro in banca e loro lo gestiscono a loro piacimento a costo quasi zero. Sempre meno personale. Magnifico.
Era anche il sogno di un mio cliente all'inizio degli anni '70. Sognava entrare in fabbrica, premere un bottone e con la produzione totalmente automatica, incassare. Basta rotture di operai e impiegati, dei sindacalisti. Via tutti, schiacciare un bottone ed incassare i dané.
E così via.
Qual è la soluzione dei 5S per questo problema, per poter affermare di essere in grado di governare????
Il problema degli immigrati viene fatto passare sotto silenzio da questo governo.
Ma L’Espresso di 10 giorni fa faceva presente che gli sbarchi sinora sono stati 70mila.
I cacciaballe raccontano che tutti chiedono di andare in Europa. Non è così. L’Espresso ha riportato che solo 25mila hanno preso la via dell’Europa.
Per la fine dell'anno sono previsti 120mila sbarchi.
E’ comunque un problema sociale che va risolto, altrimenti diventa esplosivo. A Milano, a Porta Venezia e alla Stazione Centrale oramai bivaccano in massa. Adesso è estate e possono dormire per strada e tra 3 mesi??
Qual’è la soluzione 5S????
Caro Camillobenso.Io andrei piano con sono tutti uguali.Ladri per ora non ve ne sono nel M5S.
Questo è vero,
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1) Loro si sono ridotti lo stipendio come avevano detto. Due legislature e poi basta.
Anche questo è vero
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Questo è meno vero
2)Credo siano ormai in grado di governare questo paese.infatti avevano chiesto agli Italiani se vincevano avrebbero chiesto di governare questo paese.Purtroppo moltissimi Itaniani stanno ancora bene economicamente se hanno dato quei voti a Renzi.SE volevano veramente voltar pagina avrebbero votato M5S.
Su questo sono piuttosto rigido e il confronto lo imposto sui dati reali.
La mia rigidità riguarda chiunque si candida a governare. Non ne faccio una questione di bandiera.
All’inizio dell’anno, il Centro studi di Confindustria fa sapere che gli ultimi 5 anni passati hanno prodotto risultati come se ci fosse stata una guerra. Vero,.. solo che non ha specificato che la guerra continua.
Con quelli della Lega che mi chiedono in continuazione di appoggiare l’uscita dall’euro rispondo sempre di portarmi un confronto economico di quanto costa ad uscire dall’euro e quanto costa rimanerci dentro.
Ma non solo, chiedo una previsione a 5 anni per quanto riguarda l’intero sistema italiano.
Solo sulla scorta di dati economici praticabili posso scegliere quale possa essere la convenienza dell’intero Paese.
Fino adesso quei dati non sono stati presentati.
Allo stesso modo chiedo a te quali sono le modalità pratiche del M5S per uscire da questa spaventosa crisi economica.
Fino adesso ci sono state delle barlafusate dei televenditori come il Nazareno che prometteva in caso di vittoria dentiere gratis. Ma questa è una grandissima puttanata da vecchio venditore sul viale del tramonto.
Non è da meno il Bomba con i suoi 80 euro e le altre televendite.
Ti chiedo quindi in che modo intende uscire da questo disastro il M5S.
I barlafusi da anni non presentano un piano industriale.
Qual’è il piano industriale dei 5S per i prossimi 10 anni???
Infine, un problema che tu più di altri puoi comprendere per via della tua vita lavorativa, avendo lavorato per la Peterlongo.
Nessuno ne parla ma è un dato terribilmente pratico. L’automazione associata all’informatica. La terza rivoluzione industriale è cominciata 40 anni fa, ed ora ci siamo in mezzo. L’impiego dei robot in qualsiasi campo lavorativo. Non si tratta più soltanto di automatizzare le linee di produzione di ogni genere, eliminando vagonate di mano d’opera, ma la robotizzazione ora sta riguardando anche i colletti bianchi.
Negli Stati Uniti da anni nei supermercati stanno progressivamente eliminando le cassiere. Sta succedendo anche da noi. All’ingresso delle autostrade ci sono i transiti automatici. Per il momento sono limitati, ma prima o poi diventeranno totali.
La terza e la quarta linea della Metropolitana Milanese sono completamente automatiche. Non esiste conduttore a bordo. Il risparmio per un’attività di quel genere è così sensibile da giustificare l’automazione??
E' della settimana scorsa che il personale addetto agli sportelli delle banche assumerà la funzione di consulente.
Addio vecchi cassieri. Anche lì un'epoca è tramontata. Si preleva con il bancomat e si fanno operazioni bancarie da casa con il computer (anche se le ritengo poco sicure).
E' sempre stato il sogno segreto di tutti i banchieri. La massa porta il denaro in banca e loro lo gestiscono a loro piacimento a costo quasi zero. Sempre meno personale. Magnifico.
Era anche il sogno di un mio cliente all'inizio degli anni '70. Sognava entrare in fabbrica, premere un bottone e con la produzione totalmente automatica, incassare. Basta rotture di operai e impiegati, dei sindacalisti. Via tutti, schiacciare un bottone ed incassare i dané.
E così via.
Qual è la soluzione dei 5S per questo problema, per poter affermare di essere in grado di governare????
Il problema degli immigrati viene fatto passare sotto silenzio da questo governo.
Ma L’Espresso di 10 giorni fa faceva presente che gli sbarchi sinora sono stati 70mila.
I cacciaballe raccontano che tutti chiedono di andare in Europa. Non è così. L’Espresso ha riportato che solo 25mila hanno preso la via dell’Europa.
Per la fine dell'anno sono previsti 120mila sbarchi.
E’ comunque un problema sociale che va risolto, altrimenti diventa esplosivo. A Milano, a Porta Venezia e alla Stazione Centrale oramai bivaccano in massa. Adesso è estate e possono dormire per strada e tra 3 mesi??
Qual’è la soluzione 5S????
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