La guerra è inevitabile???
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Re: La guerra è inevitabile???
Manco pu' caXXo
Ieri Francesco ha chiesto basta con la guerra. Ha sottolineato in modo particolare di smettere di macellare bambini.
Ma questi niente.
Niente a tutti i livelli.
Il TG3 ha appena trasmesso le immagini di un'altra giornata di guerra in cui penalizzati sono i bambini.
Ma che caXXo c'entrano i bambini con le follie degli adulti???????
Per di più questi fatti sono moltiplicatori dell'odio.
Tra vent'anni da quelle parti si vendicheranno per i torti subiti oggi.
Lì ci vogliono i caschi blu.
Ci vuole la forza dell'Onu se esiste ancora.
Ieri Francesco ha chiesto basta con la guerra. Ha sottolineato in modo particolare di smettere di macellare bambini.
Ma questi niente.
Niente a tutti i livelli.
Il TG3 ha appena trasmesso le immagini di un'altra giornata di guerra in cui penalizzati sono i bambini.
Ma che caXXo c'entrano i bambini con le follie degli adulti???????
Per di più questi fatti sono moltiplicatori dell'odio.
Tra vent'anni da quelle parti si vendicheranno per i torti subiti oggi.
Lì ci vogliono i caschi blu.
Ci vuole la forza dell'Onu se esiste ancora.
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Re: La guerra è inevitabile???
“…..Noi tireremo diritto…..”
( Benito Mussolini, 8 settembre 1935, dal balcone di Palazzo Venezia)
Sembra essere la parola d’ordine israeliana nei confronti dei palestinesi della striscia di Gaza, ma anche in Italia in queste ore. Enrico Mentana questa sera all’apertura del Tg7 delle 20,00 dichiara: <<Quando è troppo è troppo>>
Nello sterminio di bambini dell’altro ieri le autorità israeliane avevano accusato i palestinesi di aver sbagliato un lancio di un razzo.
Oggi però non possono attaccarsi all’errore palestinese. Gli israeliani non si fermano davanti a niente.
^^^^^^^^
Gaza, nuovo giorno di stragi. Ira dell’Onu “Uccisi bimbi che dormivano, vergogna”
Colpi di artiglieria sul mercato di Sajaya: il bilancio oscilla tra le 15 e le 17 vittime. In mattinata l'Idf aveva bombardato una scuola gestita dall'Unrwa (Agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi) a Jabaliya: almeno 20 morti, decine i feriti. Ferma la condanna dell'Onu, il segretario generale Bak Ki-moon: "Occorre individuare i responsabili, deve essere fatta giustizia". Intanto il governo israeliano ha deciso di portare avanti le operazioni
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 30 luglio 2014Commenti (1224)
Una scuola dell’Onu e un mercato finiti sotto le bombe. La strage dei civili a Gaza non si accenna a fermarsi. Colpi d’artiglieria sono caduti sul mercato di Sajaya, in mezzo alla gente. Il bilancio oscilla tra le 15 e le 17 vittime. Oltre 150 i feriti. Una nuova tragedia avvenuta nel quartiere, situato a est di Gaza City, in cui il 20 luglio un bombardamento dell’Israel Defense Forse aveva causato la morte di oltre 70 palestinesi. In mattinata l’Idf aveva bombardato una scuola gestita dall’Onu a Jabaliya: almeno 20 morti, decine i feriti. Sul versante opposto, dalla Striscia sono stati lanciati razzi e colpi di mortaio contro le comunità israeliane del sud del paese. Negli ultimi scontri sono rimasti uccisi anche 3 militari israeliani: sale così a 56 il totale delle vittime tra le file dell’Idf. Il totale delle vittime palestinesi, invece, sarebbe arrivato a quota 1.347, secondo il ministero della Salute di Gaza. Di queste, secondo l’Ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha), 249 sono bambini.
Colpi sulla scuola Onu: “Almeno 20 morti”
Questa mattina i bombardamenti israeliani hanno colpito un’altra scuola delle Nazioni Unite vicino a Gaza, uccidendo 23 persone e ferendone 90. La struttura si trova nel campo profughi di Jabaliya, dove centinaia di palestinesi hanno trovato rifugio dai combattimenti sulla Striscia. Alcuni testimoni hanno raccontato che verso le 4.30 “almeno cinque cannonate” sparate dai carri armati israeliani hanno colpito l’istituto, distruggendo due aule e un bagno”. Secondo Adnan Abu Hasna, un portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unrwa) che gestisce la scuola al-Hussein, uno dei colpi ha centrato una classe piena di palestinesi sfollati provocando “circa 20 morti e diverse decine di feriti, molti dei quali feriti in modo grave”. “L’esercito israeliano – ha precisato – conosceva la ubicazione della scuola”. Israele si difende: “Questa mattina militanti hanno sparato colpi di mortaio ai soldati dalle vicinanze della scuola Unrwa a Jabaliya. In risposta i militari hanno replicato verso l’origine dei colpi di fuoco e ancora stiamo indagando sull’incidente”.
Ban Ki-moon a Israele: “Vergognoso attaccare bimbi che dormono”
L’attacco israeliano alla scuola Onu a Gaza è un atto “ingiustificabile”, ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon: “Devono essere individuati i responsabili del riprovevole attacco alla scuola delle Nazioni Unite che ospitava migliaia di palestinesi e deve essere fatta giustizia“. Poco dopo Ban rincara la dose: “Nulla è più vergognoso che attaccare dei bambini mentre dormono”. Il Consiglio di Sicurezza terrà una nuova riunione di emergenza sulla crisi: i quindici si incontreranno per consultazioni domattina alle 10 locali, le 16 in Italia. Anche la Casa Bianca ha condannato l’accaduto: “Gli Stati Uniti sono molto preoccupati per l’uccisione di civili a Gaza e insistono per un cessate il fuoco duraturo e di lungo termine”.
Governo: “La guerra prosegue”
L’esercito israeliano continuerà i suoi attacchi ad Hamas e per la neutralizzazione dei tunnel. Questa la decisione – secondo Haaretz – presa dal gabinetto di sicurezza di Israele al termine di una riunione durata cinque ore. Il gabinetto ha deciso che l’esercito potrà permettere altre tregue umanitarie nelle zone dove non si combatte. “Siamo a pochi giorni” dal raggiungimento dell’obiettivo militare di distruggere tutti i tunnel a Gaza, ha detto il capo del Comando sud delle forze armate israeliane, Sami Turgeman, che ha parlato di “diverse centinaia di militanti di Hamas” uccisi e della distruzione di centinaia di depositi armi.
Il 24 luglio bombardata la scuola Unrwa
Le forze armate di Tel Aviv, che sei giorni fa ha colpito una scuola a Beit Hanoun uccidendo 17 persone tra cui 7 bambini, hanno fatto sapere che l’episodio è oggetto di inchiesta, ma essendo i combattimenti in corso non è stato ancora possibile avere dal terreno informazioni dettagliate. Il portavoce ha poi aggiunto che è probabile che dalla scuola sia stato aperto il fuoco verso l’esercito. Martedì la stessa Unrwa ha reso noto che, per la terza volta in due settimane, in una delle sue scuole è stato scoperto un deposito di razzi dei gruppi armati palestinesi. “Abbiamo denunciato il fatto al governo palestinese di riconciliazione nazionale – ha detto Abu Hasna – che vedrà il da farsi. Quell’episodio rappresenta una grave infrazione della nostra neutralità”. L’esercito israeliano ha inoltre fatto sapere che nella notte sono stati colpiti 80 obiettivi nella Striscia, tra cui cinque moschee ritenute base per i militanti di Hamas. Secondo i media locali, in una i soldati hanno trovato armi, missili e un ordigno esplosivo.
“Tregua umanitaria di 4 ore”. Ma Hamas lancia razzi
Israele e le fazioni armate attive a Gaza hanno dato il loro via libera a una tregua umanitaria di quattro ore, che comincerà alle 3.00 di questo pomeriggio (le 2.00 in Italia). Lo riferisce il sito israeliano Ynet, secondo il quale la tregua interesserà solo alcune aree della Striscia di Gaza. Ma, secondo quanto raccontano i media, non appena alle 15.00 è cominciata la tregua umanitaria di quattro ore, da Gaza sono partiti razzi verso Ashkelon, Ashdod e la costa.
Peres sostiene la via diplomatica – “Israele ha esaurito l’opzione militare”. Parola dell’ex presidente Shimon Peres che ha osservato che lo Stato ebraico deve lavorare per fare in modo che Gaza sia posta di nuovo sotto il controllo dell’Anp di Abu Mazen. Parlando con i giornalisti, Peres ha osservato che la soluzione alla crisi di Gaza deve essere diplomatica.
Famiglia sterminata a Khan Yunis
Tra le vittime registrate nelle ultime ore nella Striscia, secondo il ministero della Salute, ci sono anche dieci persone di una stessa famiglia colpite da un raid aereo condotto contro un’abitazione a Khan Yunis, nel sud del territorio palestinese. Altri 25 parenti sono rimasti feriti. Nella notte sono proseguiti anche i lanci di razzi contro Israele da Gaza, dove da martedì migliaia di persone sono senza elettricità dopo che è stata colpita l’unica centrale elettrica.
El Salvador, Perù e Cile richiamano ambasciatori
El Salvador, Perù e Cile hanno richiamato i propri ambasciatori a Tel Aviv in segno di protesta per l’offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza. In un comunicato, il ministero degli Esteri israeliano ha espresso “profondo disappunto” per quella che ha definito una “decisione avventata” che incoraggia Hamas. Il ministro degli esteri israeliano ha espresso “delusione” per la decisione ”avventata”. “Questo passo – ha detto il portavoce del ministero – è un incoraggiamento ad Hamas, gruppo riconosciuto come organizzazione terroristica da molti paesi nel mondo”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... i/1076416/
( Benito Mussolini, 8 settembre 1935, dal balcone di Palazzo Venezia)
Sembra essere la parola d’ordine israeliana nei confronti dei palestinesi della striscia di Gaza, ma anche in Italia in queste ore. Enrico Mentana questa sera all’apertura del Tg7 delle 20,00 dichiara: <<Quando è troppo è troppo>>
Nello sterminio di bambini dell’altro ieri le autorità israeliane avevano accusato i palestinesi di aver sbagliato un lancio di un razzo.
Oggi però non possono attaccarsi all’errore palestinese. Gli israeliani non si fermano davanti a niente.
^^^^^^^^
Gaza, nuovo giorno di stragi. Ira dell’Onu “Uccisi bimbi che dormivano, vergogna”
Colpi di artiglieria sul mercato di Sajaya: il bilancio oscilla tra le 15 e le 17 vittime. In mattinata l'Idf aveva bombardato una scuola gestita dall'Unrwa (Agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi) a Jabaliya: almeno 20 morti, decine i feriti. Ferma la condanna dell'Onu, il segretario generale Bak Ki-moon: "Occorre individuare i responsabili, deve essere fatta giustizia". Intanto il governo israeliano ha deciso di portare avanti le operazioni
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 30 luglio 2014Commenti (1224)
Una scuola dell’Onu e un mercato finiti sotto le bombe. La strage dei civili a Gaza non si accenna a fermarsi. Colpi d’artiglieria sono caduti sul mercato di Sajaya, in mezzo alla gente. Il bilancio oscilla tra le 15 e le 17 vittime. Oltre 150 i feriti. Una nuova tragedia avvenuta nel quartiere, situato a est di Gaza City, in cui il 20 luglio un bombardamento dell’Israel Defense Forse aveva causato la morte di oltre 70 palestinesi. In mattinata l’Idf aveva bombardato una scuola gestita dall’Onu a Jabaliya: almeno 20 morti, decine i feriti. Sul versante opposto, dalla Striscia sono stati lanciati razzi e colpi di mortaio contro le comunità israeliane del sud del paese. Negli ultimi scontri sono rimasti uccisi anche 3 militari israeliani: sale così a 56 il totale delle vittime tra le file dell’Idf. Il totale delle vittime palestinesi, invece, sarebbe arrivato a quota 1.347, secondo il ministero della Salute di Gaza. Di queste, secondo l’Ufficio Onu per gli affari umanitari (Ocha), 249 sono bambini.
Colpi sulla scuola Onu: “Almeno 20 morti”
Questa mattina i bombardamenti israeliani hanno colpito un’altra scuola delle Nazioni Unite vicino a Gaza, uccidendo 23 persone e ferendone 90. La struttura si trova nel campo profughi di Jabaliya, dove centinaia di palestinesi hanno trovato rifugio dai combattimenti sulla Striscia. Alcuni testimoni hanno raccontato che verso le 4.30 “almeno cinque cannonate” sparate dai carri armati israeliani hanno colpito l’istituto, distruggendo due aule e un bagno”. Secondo Adnan Abu Hasna, un portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unrwa) che gestisce la scuola al-Hussein, uno dei colpi ha centrato una classe piena di palestinesi sfollati provocando “circa 20 morti e diverse decine di feriti, molti dei quali feriti in modo grave”. “L’esercito israeliano – ha precisato – conosceva la ubicazione della scuola”. Israele si difende: “Questa mattina militanti hanno sparato colpi di mortaio ai soldati dalle vicinanze della scuola Unrwa a Jabaliya. In risposta i militari hanno replicato verso l’origine dei colpi di fuoco e ancora stiamo indagando sull’incidente”.
Ban Ki-moon a Israele: “Vergognoso attaccare bimbi che dormono”
L’attacco israeliano alla scuola Onu a Gaza è un atto “ingiustificabile”, ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon: “Devono essere individuati i responsabili del riprovevole attacco alla scuola delle Nazioni Unite che ospitava migliaia di palestinesi e deve essere fatta giustizia“. Poco dopo Ban rincara la dose: “Nulla è più vergognoso che attaccare dei bambini mentre dormono”. Il Consiglio di Sicurezza terrà una nuova riunione di emergenza sulla crisi: i quindici si incontreranno per consultazioni domattina alle 10 locali, le 16 in Italia. Anche la Casa Bianca ha condannato l’accaduto: “Gli Stati Uniti sono molto preoccupati per l’uccisione di civili a Gaza e insistono per un cessate il fuoco duraturo e di lungo termine”.
Governo: “La guerra prosegue”
L’esercito israeliano continuerà i suoi attacchi ad Hamas e per la neutralizzazione dei tunnel. Questa la decisione – secondo Haaretz – presa dal gabinetto di sicurezza di Israele al termine di una riunione durata cinque ore. Il gabinetto ha deciso che l’esercito potrà permettere altre tregue umanitarie nelle zone dove non si combatte. “Siamo a pochi giorni” dal raggiungimento dell’obiettivo militare di distruggere tutti i tunnel a Gaza, ha detto il capo del Comando sud delle forze armate israeliane, Sami Turgeman, che ha parlato di “diverse centinaia di militanti di Hamas” uccisi e della distruzione di centinaia di depositi armi.
Il 24 luglio bombardata la scuola Unrwa
Le forze armate di Tel Aviv, che sei giorni fa ha colpito una scuola a Beit Hanoun uccidendo 17 persone tra cui 7 bambini, hanno fatto sapere che l’episodio è oggetto di inchiesta, ma essendo i combattimenti in corso non è stato ancora possibile avere dal terreno informazioni dettagliate. Il portavoce ha poi aggiunto che è probabile che dalla scuola sia stato aperto il fuoco verso l’esercito. Martedì la stessa Unrwa ha reso noto che, per la terza volta in due settimane, in una delle sue scuole è stato scoperto un deposito di razzi dei gruppi armati palestinesi. “Abbiamo denunciato il fatto al governo palestinese di riconciliazione nazionale – ha detto Abu Hasna – che vedrà il da farsi. Quell’episodio rappresenta una grave infrazione della nostra neutralità”. L’esercito israeliano ha inoltre fatto sapere che nella notte sono stati colpiti 80 obiettivi nella Striscia, tra cui cinque moschee ritenute base per i militanti di Hamas. Secondo i media locali, in una i soldati hanno trovato armi, missili e un ordigno esplosivo.
“Tregua umanitaria di 4 ore”. Ma Hamas lancia razzi
Israele e le fazioni armate attive a Gaza hanno dato il loro via libera a una tregua umanitaria di quattro ore, che comincerà alle 3.00 di questo pomeriggio (le 2.00 in Italia). Lo riferisce il sito israeliano Ynet, secondo il quale la tregua interesserà solo alcune aree della Striscia di Gaza. Ma, secondo quanto raccontano i media, non appena alle 15.00 è cominciata la tregua umanitaria di quattro ore, da Gaza sono partiti razzi verso Ashkelon, Ashdod e la costa.
Peres sostiene la via diplomatica – “Israele ha esaurito l’opzione militare”. Parola dell’ex presidente Shimon Peres che ha osservato che lo Stato ebraico deve lavorare per fare in modo che Gaza sia posta di nuovo sotto il controllo dell’Anp di Abu Mazen. Parlando con i giornalisti, Peres ha osservato che la soluzione alla crisi di Gaza deve essere diplomatica.
Famiglia sterminata a Khan Yunis
Tra le vittime registrate nelle ultime ore nella Striscia, secondo il ministero della Salute, ci sono anche dieci persone di una stessa famiglia colpite da un raid aereo condotto contro un’abitazione a Khan Yunis, nel sud del territorio palestinese. Altri 25 parenti sono rimasti feriti. Nella notte sono proseguiti anche i lanci di razzi contro Israele da Gaza, dove da martedì migliaia di persone sono senza elettricità dopo che è stata colpita l’unica centrale elettrica.
El Salvador, Perù e Cile richiamano ambasciatori
El Salvador, Perù e Cile hanno richiamato i propri ambasciatori a Tel Aviv in segno di protesta per l’offensiva militare israeliana nella Striscia di Gaza. In un comunicato, il ministero degli Esteri israeliano ha espresso “profondo disappunto” per quella che ha definito una “decisione avventata” che incoraggia Hamas. Il ministro degli esteri israeliano ha espresso “delusione” per la decisione ”avventata”. “Questo passo – ha detto il portavoce del ministero – è un incoraggiamento ad Hamas, gruppo riconosciuto come organizzazione terroristica da molti paesi nel mondo”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... i/1076416/
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Re: La guerra è inevitabile???
La vox populi.
Questo commento merita di essere postato da solo, perché riguarda l'infantilismo umano e il suo rapporto con il senso della giustizia.
18Marcello • 2 ore fa
Perchè se i filorussi ucraini fanno cadere un aereo con decine e decine di morti allora USA e UE varano sanzioni contro la Russia e non fanno la stessa cosa con Israele e i palestinesi?
38 • Rispondi•Condividi ›
Tra l'altro, da quanto postato da Paolo 11, potrebbe anche trattarsi di un abbattimento da parte Ucraina.
Questo commento merita di essere postato da solo, perché riguarda l'infantilismo umano e il suo rapporto con il senso della giustizia.
18Marcello • 2 ore fa
Perchè se i filorussi ucraini fanno cadere un aereo con decine e decine di morti allora USA e UE varano sanzioni contro la Russia e non fanno la stessa cosa con Israele e i palestinesi?
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Tra l'altro, da quanto postato da Paolo 11, potrebbe anche trattarsi di un abbattimento da parte Ucraina.
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Re: La guerra è inevitabile???
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ermiglio • 2 ore fa
"Devono essere individuati i responsabili del riprovevole attacco alla scuola delle Nazioni Unite che ospitava migliaia di palestinesi e deve essere fatta giustizia“..Ban allora sei convinto anche tu che questi sono dei crimini! bene,vanno processati dal primo all'ultimo e rinchiusi in galera a vita.
19 • Rispondi•Condividi ›
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1943santino • 2 ore fa
Io penso che la guerra in corso non sia una partita di pallone nella quale ci sono tifosi per una o l'altra parte...I GRANDI DELLA TERRA NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE..quanti anni sono che questo conflitto non e' mai stato risolto...perche'? Questo bisogna chiedersi...adesso e' troppo tardi..e' mancata la politica giusta..la voce passa alle armi...
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promo2000 1943santino • 2 ore fa
I grandi della terra lo sanno che cosa pescare, petrolio, uranio, oro, diamanti, gas, schiavi o sfruttamento dei lavoratori
19 • Rispondi•Condividi ›
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Palermitano • 2 ore fa
NON CONFONDETE VITTIME E AGGRESSORI!
LE VITTIME SONO I PALESTINESI, NON QUELLI DELLA PARTE AVVERSA!
IO STO CON LE VITTIME NON CON I COLONIALISTI,
QUINDI STO CON I PALESTINESI!
23 • Rispondi•Condividi ›
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martello54 • 2 ore fa
Gaza, Ban Ki-moon (Onu): vergognoso colpire bambini che dormono.
Che diamine lasciate che siano svegli a giocare sulla spiaggia .
Oppure alle lezioni a scuola .
O che siano a casa davanti ad un cartone animato.
proprio non sta bene, per nulla
19 • Rispondi•Condividi ›
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marione • 2 ore fa
Ora l'Onu si è allargato troppo con i sionisti, domani sculacciata a Ban Ki-moon e promessa di non farlo piu', d'altronde una pacchetta sulla spalla e il "vergogna" mi sembra troppo eccessivo per una ventina di morti e alte decine di ferite, l'Onu non si permetta piu', tanto le risoluzioni non le rispettiamo, delle sanzioni ce ne facciamo un baffo e dai richiami facciamo una pernacchia....
15 • Rispondi•Condividi ›
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Luciusinfabulae • 2 ore fa
Quello che sta avvenendo da anni, decenni, in Palestina è la semplice, automatica conseguenza dello storico appoggio americano ed europeo alla terroritistica (questa si) politica sionista di progressiva, inesorabile distruzione di un popolo pacifico ogni giorno sempre piu' compresso, umiliato e devastato psicologicamente prima che fisicamente.
E' semplicemente il trionfo dei guru della guerra psicologica a basso profilo, una guerra strisciante, perpetuata su piu' fronti, militare da una parte e politico con la continua creazione di insediamenti coloni.
E' la vittoria del Mossad con le sue tecniche di guerriglia che porta inevitabilmente un popolo all'esasperazione e quindi alla reazione, cui segue inevitabilmente una reazione x volte piu' forte; e via di questo passo.
Ed il tutto perchè i conniventi americani con le loro potentissime lobby non hanno fatto nulla per far rispettare storiche risoluzioni Onu che datano ormai decine di anni, a favore della Palestina e del suo diritto ad avere uno stato.
E via di questo passo finchè della Palestina non resterà che un pallido ricordo.
Uno scempio, una vergogna per il mondo intero.
A che punto è la notte?
35 • Rispondi•Condividi ›
ermiglio • 2 ore fa
"Devono essere individuati i responsabili del riprovevole attacco alla scuola delle Nazioni Unite che ospitava migliaia di palestinesi e deve essere fatta giustizia“..Ban allora sei convinto anche tu che questi sono dei crimini! bene,vanno processati dal primo all'ultimo e rinchiusi in galera a vita.
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1943santino • 2 ore fa
Io penso che la guerra in corso non sia una partita di pallone nella quale ci sono tifosi per una o l'altra parte...I GRANDI DELLA TERRA NON SANNO CHE PESCI PIGLIARE..quanti anni sono che questo conflitto non e' mai stato risolto...perche'? Questo bisogna chiedersi...adesso e' troppo tardi..e' mancata la politica giusta..la voce passa alle armi...
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promo2000 1943santino • 2 ore fa
I grandi della terra lo sanno che cosa pescare, petrolio, uranio, oro, diamanti, gas, schiavi o sfruttamento dei lavoratori
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Palermitano • 2 ore fa
NON CONFONDETE VITTIME E AGGRESSORI!
LE VITTIME SONO I PALESTINESI, NON QUELLI DELLA PARTE AVVERSA!
IO STO CON LE VITTIME NON CON I COLONIALISTI,
QUINDI STO CON I PALESTINESI!
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martello54 • 2 ore fa
Gaza, Ban Ki-moon (Onu): vergognoso colpire bambini che dormono.
Che diamine lasciate che siano svegli a giocare sulla spiaggia .
Oppure alle lezioni a scuola .
O che siano a casa davanti ad un cartone animato.
proprio non sta bene, per nulla
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marione • 2 ore fa
Ora l'Onu si è allargato troppo con i sionisti, domani sculacciata a Ban Ki-moon e promessa di non farlo piu', d'altronde una pacchetta sulla spalla e il "vergogna" mi sembra troppo eccessivo per una ventina di morti e alte decine di ferite, l'Onu non si permetta piu', tanto le risoluzioni non le rispettiamo, delle sanzioni ce ne facciamo un baffo e dai richiami facciamo una pernacchia....
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Luciusinfabulae • 2 ore fa
Quello che sta avvenendo da anni, decenni, in Palestina è la semplice, automatica conseguenza dello storico appoggio americano ed europeo alla terroritistica (questa si) politica sionista di progressiva, inesorabile distruzione di un popolo pacifico ogni giorno sempre piu' compresso, umiliato e devastato psicologicamente prima che fisicamente.
E' semplicemente il trionfo dei guru della guerra psicologica a basso profilo, una guerra strisciante, perpetuata su piu' fronti, militare da una parte e politico con la continua creazione di insediamenti coloni.
E' la vittoria del Mossad con le sue tecniche di guerriglia che porta inevitabilmente un popolo all'esasperazione e quindi alla reazione, cui segue inevitabilmente una reazione x volte piu' forte; e via di questo passo.
Ed il tutto perchè i conniventi americani con le loro potentissime lobby non hanno fatto nulla per far rispettare storiche risoluzioni Onu che datano ormai decine di anni, a favore della Palestina e del suo diritto ad avere uno stato.
E via di questo passo finchè della Palestina non resterà che un pallido ricordo.
Uno scempio, una vergogna per il mondo intero.
A che punto è la notte?
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Re: La guerra è inevitabile???
AL MONDO
Gaza, il portavoce Onu scoppia a piangere in diretta tv
Chris Gunness, portavoce delle Nazioni Unite a Gaza - da YouTube
http://video.corriere.it/gaza-portavoce ... afd9bb784c
Gaza, il portavoce Onu scoppia a piangere in diretta tv
Chris Gunness, portavoce delle Nazioni Unite a Gaza - da YouTube
http://video.corriere.it/gaza-portavoce ... afd9bb784c
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Re: La guerra è inevitabile???
Repubblica 31.7.14
Suad Amiry: “Questa guerra è contro i bambini E il mondo tace”
di Antonello Guerrera
«A GAZA si è superato ogni limite umano». Di solito Suad Amiry, scrittrice palestinese e architetto, misura le parole. Stavolta, nonostante un passato da negoziatrice nella delegazione palestinese a Washington tra 1991 e 1993, non è così. Perché l’autrice del celebre Sharon e mia suocera (Feltrinelli) da Ramallah scaglia il suo j’accuse contro il governo israeliano e il premier Netanyahu, a 23 giorni dall’inizio dell’operazione “Margine protettitivo” che sinora a Gaza ha provocato quasi 1.400 morti. «Un quarto delle vittime sono bambini. Questa è una guerra contro i bambini. Bombardano ospedali, scuole, parchi giochi: non ci sono scuse».
Anche Hamas, però, ricorre spesso agli “scudi umani”. Non è allo stesso modo responsabile di questa strage di bambini?
«Io credo innanzitutto che Israele abbia perso il senso della realtà: il suo esercito dice di essere il migliore e il più preciso del mondo, ma qui si stanno attaccando deliberatamente i civili. Anche l’Onu ha condannato i bombardamenti contro le scuole. A Gaza ci sono due milioni di persone sotto assedio, stritolate in una prigione a cielo aperto. E poi ci stupiamo dei morti. È agghiacciante. Questo, sinora, nel silenzio criminale della comunità internazionale. Stati Uniti ed Europa devono saper dire basta a questi crimini di guerra».
Secondo lei la pace è possibile con in gioco un gruppo “terrorista”, a detta di Usa e Ue, che continua con il lancio dei razzi?
«Sia chiaro: io non ho mai sostenuto Hamas. Ma il suo è un governo eletto democraticamente e Israele deve rispettare il voto popolare, soprattutto per poter affrontare meglio la realtà. Dopo decenni di occupazione contro ogni legge internazionale, il blocco totale della Striscia e le offensive degli anni passati, cosa voglia che facciano gli abitanti di Gaza, lanciare fiori a chi li opprime? Quello di Netanyahu è il governo più razzista e di destra che Israele abbia mai avuto».
Israele però ha anche il diritto di difendersi, soprattutto nei confronti di chi ha più volte invocato la sua distruzione, non crede?
«Questo non giustifica un’offensiva così devastante a Gaza nei confronti dei civili. Netanyahu sostiene che il problema siano i “tunnel del terrore”. Ma l’Egitto ha lo stesso problema e non invade la Striscia. Il punto è un altro».
Quale?
«Israele non vuole la pace, né l’unione tra Hamas e Fatah. Cerca sempre un pretesto per conservare lo status quo, accentuare la divisione del popolo palestinese e non restituire i territori occupati, come ha confermato lo stesso Netanyahu due settimane fa. Prima per Israele il presidente palestinese Abu Mazen non era un interlocutore opportuno perché non rappresentava Gaza. Poi, dopo l’ultima alleanza tra Fatah e Hamas, sono stati creati altri pretesti. In 23 anni di negoziati i pa- lestinesi hanno perso sempre più terra. È un governo di bugiardi. Israele oggi ha paura dei moderati come Abu Mazen».
Ma la guerra e gli estremismi fanno comodo anche ad Hamas, non trova?
«È ovvio che negli ultimi tempi Hamas fosse in crisi di consenso a Gaza, anche perché ha perso il sostegno dell’Egitto. Non a caso, di recente ha stretto nuovamente un’alleanza con Abu Mazen. Ma la reazione militare di Israele è immorale. E non funzionerà, affatto. Perché genererà sempre più estremismi, purtroppo».
Anche nella più moderata Cisgiordania, dove lei vive?
«Assolutamente sì. E questo è inquietante. Qui la stragrande maggioranza dei giovani oramai è per la resistenza di Hamas e per rompere il blocco di Gaza che dura dal 2007. Fino a qualche anno fa non era così. Anche perché, dopo Sharon e i muri costruiti negli anni, i due popoli non si conoscono più. E così i cittadini, di entrambe le parti, sono estremamente manipolabili dai governi».
C’è ancora uno spiraglio per la pace in Medio Oriente?
«Israele deve capire che non può tenere i palestinesi sotto assedio per sempre. Noi non ce ne andremo mai da qui. Quindi, l’unica soluzione è arrivare a un accordo tra noi e gli israeliani. Ma l’accordo presuppone un do ut des. Purtroppo, però, Israele sinora ha dimostrato di non voler trattare. L’Olp nel 1993 ha riconosciuto il diritto di esistenza dello Stato di Israele. Israele non ha fatto ancora lo stesso nei confronti della Palestina».
Suad Amiry: “Questa guerra è contro i bambini E il mondo tace”
di Antonello Guerrera
«A GAZA si è superato ogni limite umano». Di solito Suad Amiry, scrittrice palestinese e architetto, misura le parole. Stavolta, nonostante un passato da negoziatrice nella delegazione palestinese a Washington tra 1991 e 1993, non è così. Perché l’autrice del celebre Sharon e mia suocera (Feltrinelli) da Ramallah scaglia il suo j’accuse contro il governo israeliano e il premier Netanyahu, a 23 giorni dall’inizio dell’operazione “Margine protettitivo” che sinora a Gaza ha provocato quasi 1.400 morti. «Un quarto delle vittime sono bambini. Questa è una guerra contro i bambini. Bombardano ospedali, scuole, parchi giochi: non ci sono scuse».
Anche Hamas, però, ricorre spesso agli “scudi umani”. Non è allo stesso modo responsabile di questa strage di bambini?
«Io credo innanzitutto che Israele abbia perso il senso della realtà: il suo esercito dice di essere il migliore e il più preciso del mondo, ma qui si stanno attaccando deliberatamente i civili. Anche l’Onu ha condannato i bombardamenti contro le scuole. A Gaza ci sono due milioni di persone sotto assedio, stritolate in una prigione a cielo aperto. E poi ci stupiamo dei morti. È agghiacciante. Questo, sinora, nel silenzio criminale della comunità internazionale. Stati Uniti ed Europa devono saper dire basta a questi crimini di guerra».
Secondo lei la pace è possibile con in gioco un gruppo “terrorista”, a detta di Usa e Ue, che continua con il lancio dei razzi?
«Sia chiaro: io non ho mai sostenuto Hamas. Ma il suo è un governo eletto democraticamente e Israele deve rispettare il voto popolare, soprattutto per poter affrontare meglio la realtà. Dopo decenni di occupazione contro ogni legge internazionale, il blocco totale della Striscia e le offensive degli anni passati, cosa voglia che facciano gli abitanti di Gaza, lanciare fiori a chi li opprime? Quello di Netanyahu è il governo più razzista e di destra che Israele abbia mai avuto».
Israele però ha anche il diritto di difendersi, soprattutto nei confronti di chi ha più volte invocato la sua distruzione, non crede?
«Questo non giustifica un’offensiva così devastante a Gaza nei confronti dei civili. Netanyahu sostiene che il problema siano i “tunnel del terrore”. Ma l’Egitto ha lo stesso problema e non invade la Striscia. Il punto è un altro».
Quale?
«Israele non vuole la pace, né l’unione tra Hamas e Fatah. Cerca sempre un pretesto per conservare lo status quo, accentuare la divisione del popolo palestinese e non restituire i territori occupati, come ha confermato lo stesso Netanyahu due settimane fa. Prima per Israele il presidente palestinese Abu Mazen non era un interlocutore opportuno perché non rappresentava Gaza. Poi, dopo l’ultima alleanza tra Fatah e Hamas, sono stati creati altri pretesti. In 23 anni di negoziati i pa- lestinesi hanno perso sempre più terra. È un governo di bugiardi. Israele oggi ha paura dei moderati come Abu Mazen».
Ma la guerra e gli estremismi fanno comodo anche ad Hamas, non trova?
«È ovvio che negli ultimi tempi Hamas fosse in crisi di consenso a Gaza, anche perché ha perso il sostegno dell’Egitto. Non a caso, di recente ha stretto nuovamente un’alleanza con Abu Mazen. Ma la reazione militare di Israele è immorale. E non funzionerà, affatto. Perché genererà sempre più estremismi, purtroppo».
Anche nella più moderata Cisgiordania, dove lei vive?
«Assolutamente sì. E questo è inquietante. Qui la stragrande maggioranza dei giovani oramai è per la resistenza di Hamas e per rompere il blocco di Gaza che dura dal 2007. Fino a qualche anno fa non era così. Anche perché, dopo Sharon e i muri costruiti negli anni, i due popoli non si conoscono più. E così i cittadini, di entrambe le parti, sono estremamente manipolabili dai governi».
C’è ancora uno spiraglio per la pace in Medio Oriente?
«Israele deve capire che non può tenere i palestinesi sotto assedio per sempre. Noi non ce ne andremo mai da qui. Quindi, l’unica soluzione è arrivare a un accordo tra noi e gli israeliani. Ma l’accordo presuppone un do ut des. Purtroppo, però, Israele sinora ha dimostrato di non voler trattare. L’Olp nel 1993 ha riconosciuto il diritto di esistenza dello Stato di Israele. Israele non ha fatto ancora lo stesso nei confronti della Palestina».
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