Alitalia
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Alitalia
Allora,
http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... -91299164/
Va premesso che Alitalia è stata distrutta da gestioni folli (i cui responsabili sono stati anche gratificati con buonuscite da capogiro) e poi stritolata dai patrioti del caimano.
Adesso una compagnia straniera (no, noi non ci facciamo dettare l'agenda da nessuno renzi, ma quando mai) ha calcolato esattamente in 2251 unità le vite umane da mandare al macello (più annesse famiglie).
La cosa buffa è che lupi parla di ricollocazione nell'azienda quando Ethiad vuole buttarli fuori dall'azienda stessa. Qualcosa non torna.
Come mai nessuno, NESSUNO, dice di andarsi a riprendere i soldi da chi ha massacrato la compagnia e adesso se la gode?
Questa gente dovrebbe andare sotto processo e pagare (non solo come pena) il conto.
E invece entro domani...
Come andrà a finire?
http://www.repubblica.it/economia/2014/ ... -91299164/
Va premesso che Alitalia è stata distrutta da gestioni folli (i cui responsabili sono stati anche gratificati con buonuscite da capogiro) e poi stritolata dai patrioti del caimano.
Adesso una compagnia straniera (no, noi non ci facciamo dettare l'agenda da nessuno renzi, ma quando mai) ha calcolato esattamente in 2251 unità le vite umane da mandare al macello (più annesse famiglie).
La cosa buffa è che lupi parla di ricollocazione nell'azienda quando Ethiad vuole buttarli fuori dall'azienda stessa. Qualcosa non torna.
Come mai nessuno, NESSUNO, dice di andarsi a riprendere i soldi da chi ha massacrato la compagnia e adesso se la gode?
Questa gente dovrebbe andare sotto processo e pagare (non solo come pena) il conto.
E invece entro domani...
Come andrà a finire?
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
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Re: Alitalia
renzi ha detto che gli esuberi se ne devono andare ... un modo per rottamare i lavoratori che hanno portato sicuramente soldi a molti dirigenti , aziende fornitrici, portaborse e politici truffaldini!
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: Alitalia
Beh, spero proprio che non si arrendano. Gli blocchino tutto e i soldi li trovi il governo, magari la boschi vada dal parrucchiere e dallo stilista un po' meno. Bleah!
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
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Re: Alitalia
Alitalia, Cisl, Uil e Ugl pronte a firmare l’intesa. Non la Cgil che prende tempo
Solo questa mattina l'amministratore delegato della compagnia aerea, Gabriele Del Torchio, si era detto fiducioso rispondendo alla domanda dei giornalisti se oggi si chiudesse o meno la trattativa:"Sono fiducioso, andiamo avanti, davanti a noi c'è una prospettiva importante con Etihad". Il presidente Roberto Colaninno ha aggiunto che "non c'è nessun slittamento, tutto tranquillo, tutto normale"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 luglio 2014Commenti (158)
Cisl, Uil e Ugl sono pronte a firmare sabato sera il testo dell’accordo sugli esuberi di Alitalia presentato dal governo. A riferirlo fonti vicine al negoziato che è arrivato al secondo giorno di full immersion interrotta da poche pause. Non così la Cgil che ha invece chiesto tre giorni di tempo per dare la sua risposta. “Ci siamo riservati di vedere il testo”, ha fatto sapere il sindacato dopo aver preso visione della proposta del governo. Che nell’ultima formulazione del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, prevede 2251 esuberi di cui 616 ricollocati nel perimetro aziendale e 681 esternalizzati entro il 31 dicembre 2014. Per gli altri 954, mobilità e sperimentazione contratto di ricollocamento, mentre non è previsto l’uso della Cassa Integrazione.
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Che la strada dell’accordo con il sindacato di Susanna Camusso fosse tutta in salita, del resto, era apparso chiaro fin dalla mattina di sabato, quando il segretario generale aveva gelato le dichiarazioni della vigilia del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi che aveva parlato di dimezzamento degli oltre duemila esuberi. “Non troviamo traccia, nelle dichiarazioni fatte ieri dai ministri, che ci sarebbe una significativa riduzione nel numero degli esuberi”, aveva detto la Camusso entrando al ministero dei Trasporti per la nuova giornata di trattative dopo la pausa alle quattro di notte. L’operazione Etihad, secondo il segretario Cgil, sarebbe “una cessione di ramo d’azienda con licenziamenti collettivi, che non è mai stata fatta in altre aziende”. Poi l’avvertimento a Lupi: “Le trattative hanno i loro tempi, se non risolvono i problemi non si può chiudere”. Un chiaro messaggio al ministro che aveva dato un ultimatum per la chiusura a sabato mattina.
Più morbidi gli altri colleghi. Il premier, Matteo Renzi, “deve fare qualcosa di più”, aveva detto dal canto suo il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. ”Renzi – ha ricordato Bonanni – l’altro giorno ha parlato di Alitalia ma ora deve fare di più. Il governo deve garantire che i lavoratori in esubero vengano riassorbiti o avviati verso altre aziende”. In particolare il leader della Cisl ha chiamato in causa la società degli Aeroporti di Roma dei Benetton, Adr, che nei giorni scorsi ha smentito l’ipotesi di una riassunzione di lavoratori in esubero della compagnia. “Adr potrebbe fare qualcosa in più, scucendo qualche posto di lavoro”. La Cisl, in ogni caso, punta a chiudere la vertenza entro sabato: “Non si può andare avanti all’infinito. L’accordo va fatto, siamo allo showdown. Ieri abbiamo chiuso l’accordo con Fiat e questo dimostra che quando c’è la volontà si fanno accordi per il Paese. Simbolicamente Alitalia vale molto di più e ci deve essere l’impegno di tutti a chiudere – ha sottolineato Bonanni – La Cisl è pronta a chiudere oggi perché questa storia non può andare avanti all’infinito”. E, parlando con i giornalisti, il leader della Cisl ha colto anche l’occasione per rivendicare la giustezza di quanto fatto nel 2008 “quando è stata scongiurata una svendita ad Air France. Sono contento di quanto è stato fatto allora perché ad Alitalia è stata garantita una tenuta ed ora la compagnia ha la possibilità di diventare quattro volte più potente di prima”, ha concluso.
“Io credo che si debba fare qualsiasi sforzo per portare a casa la trattativa in giornata”, ha detto dal canto suo Giovanni Centrella dell’Ugl parlando alle telecamere di RaiNews24. “Bisogna essere responsabili – ha aggiunto – sia da parte dei sindacati sia dell’azienda e del ministero”. Sugli esuberi, il sindacalista ha aggiunto: “Noi non dobbiamo salvare solo i 980 lavoratori in mobilità, ma i 2251, con quelli che sono gli strumenti attuali”.
Solo in mattinata l’amministratore delegato della compagnia aerea, Gabriele Del Torchio, si era detto ottimista sul raggiungimento dell’accordo:”Sono fiducioso, andiamo avanti, davanti a noi c’è una prospettiva importante con Etihad”. Il presidente Roberto Colaninno aveva aggiunto che “non c’è nessuno slittamento, tutto tranquillo, tutto normale”.
In ogni caso l’ultimatum di Lupi non è stato rispettato dopo che il tavolo aperto venerdì è proseguito fino alle 4 del mattino “ma non è stata raggiunta un’intesa, ci sono ancora nodi da sciogliere”, hanno fatto sapere i sindacati che non prevedono una chiusura prima di domenica. In particolare, “deve essere approfondita la proposta Poletti sulla ricollocazione”. Quest’ultimo venerdì aveva spiegato che “per gli esuberi verrà utilizzato per la prima volta il contratto di ricollocamento previsto dalla legge di stabilità” e per il quale sono stati stanziati 15 milioni di EURO. Si tratta di ”uno strumento che consente a chi è in mobilità di fare un accordo con l’Agenzia del lavoro del Lazio, con il supporto di un’unità di missione con all’interno i ministeri interessati: Lavoro e Infrastrutture, la Regione in collaborazione con l’Enac, organizzano la possibilità di costruire un percorso di ricollocamento”, aveva specificato Poletti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... o/1058118/
Solo questa mattina l'amministratore delegato della compagnia aerea, Gabriele Del Torchio, si era detto fiducioso rispondendo alla domanda dei giornalisti se oggi si chiudesse o meno la trattativa:"Sono fiducioso, andiamo avanti, davanti a noi c'è una prospettiva importante con Etihad". Il presidente Roberto Colaninno ha aggiunto che "non c'è nessun slittamento, tutto tranquillo, tutto normale"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 luglio 2014Commenti (158)
Cisl, Uil e Ugl sono pronte a firmare sabato sera il testo dell’accordo sugli esuberi di Alitalia presentato dal governo. A riferirlo fonti vicine al negoziato che è arrivato al secondo giorno di full immersion interrotta da poche pause. Non così la Cgil che ha invece chiesto tre giorni di tempo per dare la sua risposta. “Ci siamo riservati di vedere il testo”, ha fatto sapere il sindacato dopo aver preso visione della proposta del governo. Che nell’ultima formulazione del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, prevede 2251 esuberi di cui 616 ricollocati nel perimetro aziendale e 681 esternalizzati entro il 31 dicembre 2014. Per gli altri 954, mobilità e sperimentazione contratto di ricollocamento, mentre non è previsto l’uso della Cassa Integrazione.
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Che la strada dell’accordo con il sindacato di Susanna Camusso fosse tutta in salita, del resto, era apparso chiaro fin dalla mattina di sabato, quando il segretario generale aveva gelato le dichiarazioni della vigilia del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi che aveva parlato di dimezzamento degli oltre duemila esuberi. “Non troviamo traccia, nelle dichiarazioni fatte ieri dai ministri, che ci sarebbe una significativa riduzione nel numero degli esuberi”, aveva detto la Camusso entrando al ministero dei Trasporti per la nuova giornata di trattative dopo la pausa alle quattro di notte. L’operazione Etihad, secondo il segretario Cgil, sarebbe “una cessione di ramo d’azienda con licenziamenti collettivi, che non è mai stata fatta in altre aziende”. Poi l’avvertimento a Lupi: “Le trattative hanno i loro tempi, se non risolvono i problemi non si può chiudere”. Un chiaro messaggio al ministro che aveva dato un ultimatum per la chiusura a sabato mattina.
Più morbidi gli altri colleghi. Il premier, Matteo Renzi, “deve fare qualcosa di più”, aveva detto dal canto suo il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. ”Renzi – ha ricordato Bonanni – l’altro giorno ha parlato di Alitalia ma ora deve fare di più. Il governo deve garantire che i lavoratori in esubero vengano riassorbiti o avviati verso altre aziende”. In particolare il leader della Cisl ha chiamato in causa la società degli Aeroporti di Roma dei Benetton, Adr, che nei giorni scorsi ha smentito l’ipotesi di una riassunzione di lavoratori in esubero della compagnia. “Adr potrebbe fare qualcosa in più, scucendo qualche posto di lavoro”. La Cisl, in ogni caso, punta a chiudere la vertenza entro sabato: “Non si può andare avanti all’infinito. L’accordo va fatto, siamo allo showdown. Ieri abbiamo chiuso l’accordo con Fiat e questo dimostra che quando c’è la volontà si fanno accordi per il Paese. Simbolicamente Alitalia vale molto di più e ci deve essere l’impegno di tutti a chiudere – ha sottolineato Bonanni – La Cisl è pronta a chiudere oggi perché questa storia non può andare avanti all’infinito”. E, parlando con i giornalisti, il leader della Cisl ha colto anche l’occasione per rivendicare la giustezza di quanto fatto nel 2008 “quando è stata scongiurata una svendita ad Air France. Sono contento di quanto è stato fatto allora perché ad Alitalia è stata garantita una tenuta ed ora la compagnia ha la possibilità di diventare quattro volte più potente di prima”, ha concluso.
“Io credo che si debba fare qualsiasi sforzo per portare a casa la trattativa in giornata”, ha detto dal canto suo Giovanni Centrella dell’Ugl parlando alle telecamere di RaiNews24. “Bisogna essere responsabili – ha aggiunto – sia da parte dei sindacati sia dell’azienda e del ministero”. Sugli esuberi, il sindacalista ha aggiunto: “Noi non dobbiamo salvare solo i 980 lavoratori in mobilità, ma i 2251, con quelli che sono gli strumenti attuali”.
Solo in mattinata l’amministratore delegato della compagnia aerea, Gabriele Del Torchio, si era detto ottimista sul raggiungimento dell’accordo:”Sono fiducioso, andiamo avanti, davanti a noi c’è una prospettiva importante con Etihad”. Il presidente Roberto Colaninno aveva aggiunto che “non c’è nessuno slittamento, tutto tranquillo, tutto normale”.
In ogni caso l’ultimatum di Lupi non è stato rispettato dopo che il tavolo aperto venerdì è proseguito fino alle 4 del mattino “ma non è stata raggiunta un’intesa, ci sono ancora nodi da sciogliere”, hanno fatto sapere i sindacati che non prevedono una chiusura prima di domenica. In particolare, “deve essere approfondita la proposta Poletti sulla ricollocazione”. Quest’ultimo venerdì aveva spiegato che “per gli esuberi verrà utilizzato per la prima volta il contratto di ricollocamento previsto dalla legge di stabilità” e per il quale sono stati stanziati 15 milioni di EURO. Si tratta di ”uno strumento che consente a chi è in mobilità di fare un accordo con l’Agenzia del lavoro del Lazio, con il supporto di un’unità di missione con all’interno i ministeri interessati: Lavoro e Infrastrutture, la Regione in collaborazione con l’Enac, organizzano la possibilità di costruire un percorso di ricollocamento”, aveva specificato Poletti.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... o/1058118/
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Re: Alitalia
Stanno arrivando centinaia di certificati di malattia per domani. Non è il massimo darsi malati ma domani si consumerà l'ennesima porcheria. Si sta svendendo Alitalia a qualche emiro del cavolo e chi ci rimette sono i lavoratori.
Che succederà domani?
Che succederà domani?
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Robert Harris, "Archangel"
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Chi c’è in linea
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