Diario della caduta di un regime.
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Re: Diario della caduta di un regime.
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2014/ ... re-il-m5s/
Oggi Renzie ci a regalato un grande show!
Prima alla Camera poi al Senato, il Primo Ministro dimostra evidenti segni di cedimento. Abituatevi cari amici della stampa: il pd sta piano piano crollando! Interessante parlare delle Olimpiadi a Roma quando hanno appena ingabbiato l’intero Municipio! Ma Renzie non ne parla! Eh no, lui preferisce attaccare il M5S per poi piangere in diretta tv!
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http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2014/ ... no-renzie/
Imperdibile intervento di Carlo Sibilia che fa tremare il Governo Renzie
Ciao
Paolo11
Oggi Renzie ci a regalato un grande show!
Prima alla Camera poi al Senato, il Primo Ministro dimostra evidenti segni di cedimento. Abituatevi cari amici della stampa: il pd sta piano piano crollando! Interessante parlare delle Olimpiadi a Roma quando hanno appena ingabbiato l’intero Municipio! Ma Renzie non ne parla! Eh no, lui preferisce attaccare il M5S per poi piangere in diretta tv!
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Imperdibile intervento di Carlo Sibilia che fa tremare il Governo Renzie
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Paolo11
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Re: Diario della caduta di un regime.
Scene da un fallimento di un Paese allo sbando, preda di squali, faine, iene, e tutta la serie di animali predatori in cerca delle spoglie dello Stato.
Andrea Romano, come Gennaro Migliore sono due tipiche faine in cerca di poltrone. Cioè il modo migliore per affossare la democrazia ed aprire la strada ad una prossima avventura dittatoriale, che è un pensiero diffuso tra coloro che hanno tentato la sia politica impegnandosi in politica.
Cacciari vs Romano: 'Mi innervosisci, obbedisci al padrone di turno'
http://www.la7.it/laria-che-tira/video/ ... 014-143505
E' scontro a L'aria che tira tra Massimo Cacciari e Andrea Romano, ex di Scelta Civica passato nelle fila del Pd: 'Mi innervosisci moltissimo, sei arrivato al momento giusto ad applaudire al padrone di turno', Romano: 'che caduta di stile'
Andrea Romano, come Gennaro Migliore sono due tipiche faine in cerca di poltrone. Cioè il modo migliore per affossare la democrazia ed aprire la strada ad una prossima avventura dittatoriale, che è un pensiero diffuso tra coloro che hanno tentato la sia politica impegnandosi in politica.
Cacciari vs Romano: 'Mi innervosisci, obbedisci al padrone di turno'
http://www.la7.it/laria-che-tira/video/ ... 014-143505
E' scontro a L'aria che tira tra Massimo Cacciari e Andrea Romano, ex di Scelta Civica passato nelle fila del Pd: 'Mi innervosisci moltissimo, sei arrivato al momento giusto ad applaudire al padrone di turno', Romano: 'che caduta di stile'
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Re: Diario della caduta di un regime.
E' diventato un caso nazionale.
Abbiamo a che fare con qualcosa di più di banditi della peggior specie in cerca di potere.
Tv, Romano (Pd) vs Cacciari: ‘Mi hai detto ‘pirla, vaffanculo”. “Vaneggi”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/12/ ... ne/323614/
Litigio in due tempi tra il filosofo Massimo Cacciari e il deputato Pd Andrea Romano, durante “L’aria che tira”, su La7. La miccia della discussione è la situazione interna al Pd, sulla quale l’ex sindaco di Venezia osserva: “L’idea su cui originariamente il Pd è nata, e cioè dare una destinazione comune alla tradizione cattolica popolare e a quella socialdemocratica ex comunista, è fallita. Da questo fallimento e dal suicidio di quelle due tradizioni è nato un altro partito, che è quello attuale e non c’entra nulla con quello originario. Renzi ha detto che il re è nudo, ha imbarcato chi poteva e ha stravinto, perché gli altri si erano già suicidati”. Romano ribatte: “Fare una colpa a questo Pd che ha raggiunto il 40% e accusarlo di aver fallito è un’accusa stravagante”. Insorge Cacciari: “Io non ho mai detto che è fallito, ho detto che nasce da un fallimento. Guarda, tu non vuoi capire”. “C’è Cacciari che si è innervosito”, commenta l’ex esponente di Scelta Civica. “Sì, mi innervosisci tu moltissimo” – replica il filosofo – “sei arrivato al momento giusto ad applaudire al padrone di turno. Faremo una trasmissione sulla tua biografia”. “Mi sembri esagitato” – controbatte Romano – “forse stai meglio a mezzo busto. Ma come ti permetti? Che caduta di stile”. La polemica riesplode diversi minuti dopo sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. “E’ una sfida che dobbiamo provare a vincere” – osserva il parlamentare Pd – “Dietro la critica c’è una certa tendenza al “tanto peggio, tanto meglio”, per cui questo Paese non può che precipitare nel gorgo”. Diversa è l’opinione di Cacciari: “Ci sono talmente tante cosa da fare in questo Paese che francamente l’ultima emergenza mi pare quella delle Olimpiadi”. “Cacciari è proprio un esempio del “tanto peggio, tanto meglio””, commenta Romano. E il filosofo si infuria: “Ma sogni? Vaneggi? Ho mai detto ‘tanto peggio, tanto meglio’?”. “Te l’ho tradotto in italiano” – ribatte l’esponente del Pd – “Hai la tendenza ad innervosirti, stai calmo. Sei agitato. Mi stai dicendo le parolacce come alle elementari: ‘pirla, vaffanculo’. Ma non ti hanno insegnato l’educazione?”
di Gisella Ruccia
Abbiamo a che fare con qualcosa di più di banditi della peggior specie in cerca di potere.
Tv, Romano (Pd) vs Cacciari: ‘Mi hai detto ‘pirla, vaffanculo”. “Vaneggi”
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/12/ ... ne/323614/
Litigio in due tempi tra il filosofo Massimo Cacciari e il deputato Pd Andrea Romano, durante “L’aria che tira”, su La7. La miccia della discussione è la situazione interna al Pd, sulla quale l’ex sindaco di Venezia osserva: “L’idea su cui originariamente il Pd è nata, e cioè dare una destinazione comune alla tradizione cattolica popolare e a quella socialdemocratica ex comunista, è fallita. Da questo fallimento e dal suicidio di quelle due tradizioni è nato un altro partito, che è quello attuale e non c’entra nulla con quello originario. Renzi ha detto che il re è nudo, ha imbarcato chi poteva e ha stravinto, perché gli altri si erano già suicidati”. Romano ribatte: “Fare una colpa a questo Pd che ha raggiunto il 40% e accusarlo di aver fallito è un’accusa stravagante”. Insorge Cacciari: “Io non ho mai detto che è fallito, ho detto che nasce da un fallimento. Guarda, tu non vuoi capire”. “C’è Cacciari che si è innervosito”, commenta l’ex esponente di Scelta Civica. “Sì, mi innervosisci tu moltissimo” – replica il filosofo – “sei arrivato al momento giusto ad applaudire al padrone di turno. Faremo una trasmissione sulla tua biografia”. “Mi sembri esagitato” – controbatte Romano – “forse stai meglio a mezzo busto. Ma come ti permetti? Che caduta di stile”. La polemica riesplode diversi minuti dopo sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. “E’ una sfida che dobbiamo provare a vincere” – osserva il parlamentare Pd – “Dietro la critica c’è una certa tendenza al “tanto peggio, tanto meglio”, per cui questo Paese non può che precipitare nel gorgo”. Diversa è l’opinione di Cacciari: “Ci sono talmente tante cosa da fare in questo Paese che francamente l’ultima emergenza mi pare quella delle Olimpiadi”. “Cacciari è proprio un esempio del “tanto peggio, tanto meglio””, commenta Romano. E il filosofo si infuria: “Ma sogni? Vaneggi? Ho mai detto ‘tanto peggio, tanto meglio’?”. “Te l’ho tradotto in italiano” – ribatte l’esponente del Pd – “Hai la tendenza ad innervosirti, stai calmo. Sei agitato. Mi stai dicendo le parolacce come alle elementari: ‘pirla, vaffanculo’. Ma non ti hanno insegnato l’educazione?”
di Gisella Ruccia
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Re: Diario della caduta di un regime.
Così si capisce meglio la sparata delle olimpiadi.
Renzi che ha basato tutta la sua azione politica sugli annunci sparati a ripetizione, sta perdendo consenso con una certa regolarità.
Lui si aspettava l'inverso. Basta annunciare in continuazione e il gioco è fatto. tanto gli italiani sono tutti bambinoni imbecilli o babbei.
Adesso deve ripartire ad impressionare con annunci che attirano l'attenzione.
Solo che più le spara grosse adesso più affonda.
E' in un vicolo cieco. E noi con lui.
^^^^^^^^
Sondaggi, il Pd è primo ma in “crisi”: 35%. Lega punta a fare terzo partito
Il Partito democratico viene dato al massimo al 37%. M5s stabile al 19. Per alcuni istituti il Carroccio supera Forza Italia. Per il 46% degli intervistati di una rilevazione di Euromedia il giudizio su Napolitano è negativo
di F. Q. | 17 dicembre 2014
I sondaggi danno torto a Andreotti. Almeno negli ultimi giorni il consenso del Pd appare logorato dal lavoro al governo: è di gran lunga il primo partito, ma ciao 40,8%. Le rilevazioni delle ultime ore danno il Partito democratico tra il 35,1 e il 37%, con una perdita fino a 6 punti percentuali, anche se non si possono raffrontare “scientificamente” i voti nelle urne e quelli annunciati nelle interviste a campione. E mentre Matteo Renzi ha un trend in discesa, Matteo Salvini sembra non fermare la sua corsa (e con lui la Lega Nord).
I partiti: “crisi” Pd, per Piepoli Lega terzo partito
E’ l’Ipsos di Nando Pagnoncelli, nel sondaggio settimanale per DiMartedì su La7, a quotare il Pd a una quota poco superiore del 35%. A seguire il Movimento Cinque Stelle al 19,3, Forza Italia al 15,2 e la Lega Nord al 13,2.
Anche per l’istituto Piepoli, nel sondaggio per l’Ansa, non è un bel periodo per il Pd. In una settimana perde un punto e cala al 37%. E’ stabile al 19,5% il M5s. La sorpresa è nel centrodestra perché la Lega Nord (14%, +0,5 in una settimana) viene data come terzo partito, davanti a Forza Italia (13%, con un aumento di mezzo punto). Gli altri sono tutti sotto al 4%: Sel 3,5% (stabile), Ncd-Udc 3% (stabile), Fratelli d’Italia 3% (stabile).
Cambia di poco la situazione per Euromedia Research di Alessandra Ghisleri per Ballarò (Rai3). Il Pd viene dato al 36,8%. Seconda forza resta il M5s (19%), terza è Forza Italia (15,5) davanti alla Lega (11,7). Anche in questo caso gli altri partiti sono sotto la soglia del 4%: Sel al 3,8, Ncd al 2,9, Udc al 2, Fratelli d’Italia al 2,5. Resta notevole, per la rilevazione di Euromedia, il cosiddetto partito dell’astensione, stimato al 39,5%.
I leader e il giudizio su Napolitano
Gli altri dati significativi sono quelli sui leader. Per Ipsos Renzi è stabile al 49% rispetto alla scorsa settimana ma ha perso 15 punti percentuali in termini di popolarità rispetto all’inizio della sua esperienza a Palazzo Chigi. Nello stesso periodo Salvini ha raddoppiato le sue preferenze “personali” nei sondaggi, secondo l’istituto di Pagnoncelli: dal 16 al 34%.
Nando Pagnoncelli @NPagnoncelli
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Trend giudizi positivi su Matteo Renzi: oggi 49%; novembre 49%; ottobre 54%; settembre 61%; giugno 70%; marzo 64%
22:47 - 16 Dic 2014
Nando Pagnoncelli @NPagnoncelli
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Trend giudizi positivi su Matteo Salvini: oggi 34%, novembre 33%; ottobre 28%; settembre 28%; giugno 29%; marzo 16%
22:48 - 16 Dic 2014
Per Euromedia Matteo Renzi ha un indice di popolarità del 44%, mentre Salvini si attesterebbe al 25,6 e sarebbe comunque ancora dietro a Silvio Berlusconi (28,5). Ma un dato da sottolineare riguarda il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il 46,7% degli intervistati si dice deluso dai 9 anni al Quirinale dando così un giudizio negativo. Il 37,7 dà un giudizio positivo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... o/1283825/
Renzi che ha basato tutta la sua azione politica sugli annunci sparati a ripetizione, sta perdendo consenso con una certa regolarità.
Lui si aspettava l'inverso. Basta annunciare in continuazione e il gioco è fatto. tanto gli italiani sono tutti bambinoni imbecilli o babbei.
Adesso deve ripartire ad impressionare con annunci che attirano l'attenzione.
Solo che più le spara grosse adesso più affonda.
E' in un vicolo cieco. E noi con lui.
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Sondaggi, il Pd è primo ma in “crisi”: 35%. Lega punta a fare terzo partito
Il Partito democratico viene dato al massimo al 37%. M5s stabile al 19. Per alcuni istituti il Carroccio supera Forza Italia. Per il 46% degli intervistati di una rilevazione di Euromedia il giudizio su Napolitano è negativo
di F. Q. | 17 dicembre 2014
I sondaggi danno torto a Andreotti. Almeno negli ultimi giorni il consenso del Pd appare logorato dal lavoro al governo: è di gran lunga il primo partito, ma ciao 40,8%. Le rilevazioni delle ultime ore danno il Partito democratico tra il 35,1 e il 37%, con una perdita fino a 6 punti percentuali, anche se non si possono raffrontare “scientificamente” i voti nelle urne e quelli annunciati nelle interviste a campione. E mentre Matteo Renzi ha un trend in discesa, Matteo Salvini sembra non fermare la sua corsa (e con lui la Lega Nord).
I partiti: “crisi” Pd, per Piepoli Lega terzo partito
E’ l’Ipsos di Nando Pagnoncelli, nel sondaggio settimanale per DiMartedì su La7, a quotare il Pd a una quota poco superiore del 35%. A seguire il Movimento Cinque Stelle al 19,3, Forza Italia al 15,2 e la Lega Nord al 13,2.
Anche per l’istituto Piepoli, nel sondaggio per l’Ansa, non è un bel periodo per il Pd. In una settimana perde un punto e cala al 37%. E’ stabile al 19,5% il M5s. La sorpresa è nel centrodestra perché la Lega Nord (14%, +0,5 in una settimana) viene data come terzo partito, davanti a Forza Italia (13%, con un aumento di mezzo punto). Gli altri sono tutti sotto al 4%: Sel 3,5% (stabile), Ncd-Udc 3% (stabile), Fratelli d’Italia 3% (stabile).
Cambia di poco la situazione per Euromedia Research di Alessandra Ghisleri per Ballarò (Rai3). Il Pd viene dato al 36,8%. Seconda forza resta il M5s (19%), terza è Forza Italia (15,5) davanti alla Lega (11,7). Anche in questo caso gli altri partiti sono sotto la soglia del 4%: Sel al 3,8, Ncd al 2,9, Udc al 2, Fratelli d’Italia al 2,5. Resta notevole, per la rilevazione di Euromedia, il cosiddetto partito dell’astensione, stimato al 39,5%.
I leader e il giudizio su Napolitano
Gli altri dati significativi sono quelli sui leader. Per Ipsos Renzi è stabile al 49% rispetto alla scorsa settimana ma ha perso 15 punti percentuali in termini di popolarità rispetto all’inizio della sua esperienza a Palazzo Chigi. Nello stesso periodo Salvini ha raddoppiato le sue preferenze “personali” nei sondaggi, secondo l’istituto di Pagnoncelli: dal 16 al 34%.
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Trend giudizi positivi su Matteo Renzi: oggi 49%; novembre 49%; ottobre 54%; settembre 61%; giugno 70%; marzo 64%
22:47 - 16 Dic 2014
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Trend giudizi positivi su Matteo Salvini: oggi 34%, novembre 33%; ottobre 28%; settembre 28%; giugno 29%; marzo 16%
22:48 - 16 Dic 2014
Per Euromedia Matteo Renzi ha un indice di popolarità del 44%, mentre Salvini si attesterebbe al 25,6 e sarebbe comunque ancora dietro a Silvio Berlusconi (28,5). Ma un dato da sottolineare riguarda il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il 46,7% degli intervistati si dice deluso dai 9 anni al Quirinale dando così un giudizio negativo. Il 37,7 dà un giudizio positivo.
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Re: Diario della caduta di un regime.
#RenzieBuffone internazionale
L'incredibile pagliacciata delle Olimpiadi in Italia, annunciata ieri da quello pseudo premier che risponde al nome di Matteo Renzi, ha lasciato di sasso i quotidiani stranieri che oggi hanno pesantemente attaccato la scelta di Renzi.
Il Telegraph, quotidiano inglese, scrive: "l'ambizione dell'Italia nel bel mezzo della peggiore recessione dalla fine della Seconda Guerra Mondiale è stata accolta con derisione". Sottolineando che i Giochi sarebbero a "Roma, Firenze, Sardegna e Napoli, la casa della camorra". E per non far mancare nulla, nell'articolo, figura il campionario quasi completo degli ultimi scandali, da Mafia capitale agli arresti per l'Expo e per il Mose, con citazioni anche per mafia e ndrangheta.
Il Guardian aggiunge che "A Roma i cittadini si lamentano per le buche nelle strade e per lo stato di abbandono delle antiche rovine". Aggiungendo ironico: "Quale posto migliore, allora, per ospitare l'evento più grande e costoso al mondo?"." da Tzetze
http://www.beppegrillo.it/?s=n14-12-17
Ciao
Paolo11
L'incredibile pagliacciata delle Olimpiadi in Italia, annunciata ieri da quello pseudo premier che risponde al nome di Matteo Renzi, ha lasciato di sasso i quotidiani stranieri che oggi hanno pesantemente attaccato la scelta di Renzi.
Il Telegraph, quotidiano inglese, scrive: "l'ambizione dell'Italia nel bel mezzo della peggiore recessione dalla fine della Seconda Guerra Mondiale è stata accolta con derisione". Sottolineando che i Giochi sarebbero a "Roma, Firenze, Sardegna e Napoli, la casa della camorra". E per non far mancare nulla, nell'articolo, figura il campionario quasi completo degli ultimi scandali, da Mafia capitale agli arresti per l'Expo e per il Mose, con citazioni anche per mafia e ndrangheta.
Il Guardian aggiunge che "A Roma i cittadini si lamentano per le buche nelle strade e per lo stato di abbandono delle antiche rovine". Aggiungendo ironico: "Quale posto migliore, allora, per ospitare l'evento più grande e costoso al mondo?"." da Tzetze
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Re: Diario della caduta di un regime.
Con tutti i lavori che ci sono da fare in questa povera Italia.Questo pensa alle olimpiadi.Abbiamo un territorio che frana, che con qualche goccia di pioggia in piu crea disastri.Scuole fatiscenti non a norma.MA la gente comune deve avere tutto a norma caldaia ecc....Loro che dovrebbero dare l'esempio invece tengono stabili fatiscenti.I primi a essere multati dovrebbe essere il goverono.
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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Re: Diario della caduta di un regime.
Napolitano: “Imminente conclusione mandato”
Grillo: “Non dovrebbe dimettersi ma costituirsi”
Il Capo dello Stato parla esplicitamente di dimissioni. E sul governo: “Non c’erano alternative a Renzi”
Politica & Palazzo
“La prossima fine di quest’anno 2014 e l’imminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazioni”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, confermato per la prima volta le sue imminenti dimissioni. Il Capo dello Stato elogia il governo Renzi e il suo “coraggioso sforzo per correggere mali antichi”. Brunetta polemizza: “Dimissioni imminenti? Quanto? Gradita definizione”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... o/1284952/
^^^^^^
Napolitano si deve trovare in un grave stato di confusione mentale. Non riesce più a comprendere la gravità delle sue affermazioni e il danno che procura alla Nazione.
E sul governo: “Non c’erano alternative a Renzi
Se Renzi era l'alternativa, significa che questo Paese è morto e putrefatto.
Grillo: “Non dovrebbe dimettersi ma costituirsi”
Il Capo dello Stato parla esplicitamente di dimissioni. E sul governo: “Non c’erano alternative a Renzi”
Politica & Palazzo
“La prossima fine di quest’anno 2014 e l’imminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazioni”. Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, confermato per la prima volta le sue imminenti dimissioni. Il Capo dello Stato elogia il governo Renzi e il suo “coraggioso sforzo per correggere mali antichi”. Brunetta polemizza: “Dimissioni imminenti? Quanto? Gradita definizione”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... o/1284952/
^^^^^^
Napolitano si deve trovare in un grave stato di confusione mentale. Non riesce più a comprendere la gravità delle sue affermazioni e il danno che procura alla Nazione.
E sul governo: “Non c’erano alternative a Renzi
Se Renzi era l'alternativa, significa che questo Paese è morto e putrefatto.
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Re: Diario della caduta di un regime.
Il capo dello Stato non si ricorda più quanto appena affermato all'Accademia dei Lincei:
La conferma è arrivata l’altra sera in un passaggio clamoroso del discorso che il capo dello Stato ha svolto alla Accademia dei Lincei, a Roma, quello sull’antipolitica grillina e leghista come “patologia eversiva”, tanto per intenderci. Un passaggio completamente ignorato da stampa e agenzie (con pochissime eccezioni, tra cui l’Huffington Post) e che ritaglia l’identikit attuale del presidente del Consiglio, secondo le allusioni del Quirinale:“Un banditore di smisurate speranze ” arrivato alla guida del governo “senza alcun ben determinato retroterra”. Parole durissime, di grande disincanto e forte delusione verso il “giovane” premier, che il politologo Gianfranco Pasquino, presente alla prolusione di Napolitano di mercoledì scorso, ha riassunto in questo modo: “Il presidente ha preso le distanze da Renzi da un mese e mezzo, in maniera sottile ma evidente”.
La conferma è arrivata l’altra sera in un passaggio clamoroso del discorso che il capo dello Stato ha svolto alla Accademia dei Lincei, a Roma, quello sull’antipolitica grillina e leghista come “patologia eversiva”, tanto per intenderci. Un passaggio completamente ignorato da stampa e agenzie (con pochissime eccezioni, tra cui l’Huffington Post) e che ritaglia l’identikit attuale del presidente del Consiglio, secondo le allusioni del Quirinale:“Un banditore di smisurate speranze ” arrivato alla guida del governo “senza alcun ben determinato retroterra”. Parole durissime, di grande disincanto e forte delusione verso il “giovane” premier, che il politologo Gianfranco Pasquino, presente alla prolusione di Napolitano di mercoledì scorso, ha riassunto in questo modo: “Il presidente ha preso le distanze da Renzi da un mese e mezzo, in maniera sottile ma evidente”.
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Re: Diario della caduta di un regime.
Piovono Rane
di Alessandro Gilioli
18 dic
Il Patto del Bavero
Notevoli davvero, i dettagli descritti da Bei e De Marchis su Repubblica: il bavero alzato di Denis Verdini, che entra a Palazzo Chigi a sera inoltrata, da un ingresso secondario, per accordarsi con Renzi sulle sorti della democrazia italiana. Non sarebbe riuscito a immaginare di meglio neppure uno sceneggiatore che avesse voluto mostrare la metafora dell’assenza di trasparenza, dell’opacità dei meccanismi decisionali, degli accordi presi lontano dai cittadini e dai loro rappresentanti in Parlamento.
Dal Patto del Bavero è così uscita l’ultima versione (e la tempistica) del futuro impianto elettorale di questo Paese.
In breve: Renzi voleva blindare il sistema di elezione del prossimo Parlamento prima della corsa al Quirinale, per migliorare il proprio rapporto di forza verso i berlusconiani sulla scelta del nuovo Presidente della Repubblica; i berlusconiani al contrario, volevano tenere in mano il ricatto sul Presidente (cioè avere la sicurezza che non fosse eletto uno che non gradiscono) prima di dare il via libera all’Italicum. In più, Renzi voleva far entrare in vigore l’Italicum in fretta e furia, così da tenere tutti sotto scacco con la minaccia di elezioni anticipate, alle quali pensa di incassare il super premio di maggioranza (con o senza ballottaggio), che non avrebbe invece se si votasse con il Consultellum, che attualmente è legge ed è proporzionale; al contrario, Berlusconi non voleva far entrare subito in vigore l’Italicum temendo elezioni anticipate con il medesimo, che ne diminuirebbero la forza e il potere in Parlamento.
Il risultato deciso ieri è che l’Italicum nuova versione verrà votato prima delle elezioni del nuovo Capo dello Stato, ma entrerà in vigore dopo, cioè il 1° settembre 2016.
Non so se vi siete persi nella lettura. Ma credo che a nessuno sfugga che si tratta di un gran risiko di convenienze personali e partitiche, roba che gli accordi di corridoio di D’Alema in confronto sembrano giochetti innocenti di bambini.
Insomma, qui l’unica cosa evidente è l’opacità. E il ristrettissimo gruppo di decisori: Renzi con Lotti, Berlusconi con Verdini. Tutti gli altri al massimo schiacceranno un bottone in Parlamento.
Non male, per quella “politica 2.0″ che doveva essere trasparente, limpida, partecipata, intessuta di contatti con i rappresentati perché questi fossero coinvolti, perché cadesse il muro tra dentro e fuori il Palazzo.
Si è arrivati al contrario esatto di quel modello.
Al Patto del Bavero, con i suoi cento capolista bloccati – élite dell’élite, casta della casta – decisi di nascosto e con il favore delle tenebre.
di Alessandro Gilioli
18 dic
Il Patto del Bavero
Notevoli davvero, i dettagli descritti da Bei e De Marchis su Repubblica: il bavero alzato di Denis Verdini, che entra a Palazzo Chigi a sera inoltrata, da un ingresso secondario, per accordarsi con Renzi sulle sorti della democrazia italiana. Non sarebbe riuscito a immaginare di meglio neppure uno sceneggiatore che avesse voluto mostrare la metafora dell’assenza di trasparenza, dell’opacità dei meccanismi decisionali, degli accordi presi lontano dai cittadini e dai loro rappresentanti in Parlamento.
Dal Patto del Bavero è così uscita l’ultima versione (e la tempistica) del futuro impianto elettorale di questo Paese.
In breve: Renzi voleva blindare il sistema di elezione del prossimo Parlamento prima della corsa al Quirinale, per migliorare il proprio rapporto di forza verso i berlusconiani sulla scelta del nuovo Presidente della Repubblica; i berlusconiani al contrario, volevano tenere in mano il ricatto sul Presidente (cioè avere la sicurezza che non fosse eletto uno che non gradiscono) prima di dare il via libera all’Italicum. In più, Renzi voleva far entrare in vigore l’Italicum in fretta e furia, così da tenere tutti sotto scacco con la minaccia di elezioni anticipate, alle quali pensa di incassare il super premio di maggioranza (con o senza ballottaggio), che non avrebbe invece se si votasse con il Consultellum, che attualmente è legge ed è proporzionale; al contrario, Berlusconi non voleva far entrare subito in vigore l’Italicum temendo elezioni anticipate con il medesimo, che ne diminuirebbero la forza e il potere in Parlamento.
Il risultato deciso ieri è che l’Italicum nuova versione verrà votato prima delle elezioni del nuovo Capo dello Stato, ma entrerà in vigore dopo, cioè il 1° settembre 2016.
Non so se vi siete persi nella lettura. Ma credo che a nessuno sfugga che si tratta di un gran risiko di convenienze personali e partitiche, roba che gli accordi di corridoio di D’Alema in confronto sembrano giochetti innocenti di bambini.
Insomma, qui l’unica cosa evidente è l’opacità. E il ristrettissimo gruppo di decisori: Renzi con Lotti, Berlusconi con Verdini. Tutti gli altri al massimo schiacceranno un bottone in Parlamento.
Non male, per quella “politica 2.0″ che doveva essere trasparente, limpida, partecipata, intessuta di contatti con i rappresentati perché questi fossero coinvolti, perché cadesse il muro tra dentro e fuori il Palazzo.
Si è arrivati al contrario esatto di quel modello.
Al Patto del Bavero, con i suoi cento capolista bloccati – élite dell’élite, casta della casta – decisi di nascosto e con il favore delle tenebre.
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Re: Diario della caduta di un regime.
Il momento è straordinariamente difficile. Non basta il senso di vuoto rappresentato dalla mancanza di riferimenti istituzionali. La frase pronunciata ieri da Napolitano è di una gravità assoluta:
E sul governo: “Non c’erano alternative a Renzi”
Chissà se si è reso conto di cosa ha affermato. Affidarsi ad un accalappia merli perché non c’era niente in giro è una decisione abnorme.
Un nuovo tentativo di tirare a campare all’insegna del “Speriamo che io me la cavo”
Ma oggi la cronaca ci riserva un altro boccone amaro che incide fortemente sui valori generali.
ROMA
I frati francescani e le spese milionarie per l’hotel in centro
Un albergo con vista sulla Cupola di San Pietro ha trascinato alla bancarotta l’Ordine dei frati minori: «Ristrutturazione dubbia». Indagano la magistratura
di Maria Antonietta Calabrò
http://www.corriere.it/cronache/14_dice ... 3ce4.shtml
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Francescani choc, rischiano la bancarotta: operazioni dubbie dei frati che gestivano il patrimonio
Il Messaggero - 16 ore fa
Secondo il superiore generale dei francescani «la portata e la rilevanza di queste ...
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1. Francescani in bancarotta. Lettera choc ai frati: “Siamo ...
http://www.blitzquotidiano.it/.../franc ... ai-frati-s...
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5 ore fa - ROMA - I Francescani sono sommersi di debiti. A denunciarlo in una lettera choc, indirizzata a tutti i frati dell'Ordine fondato dal “poverello” di ...
E sul governo: “Non c’erano alternative a Renzi”
Chissà se si è reso conto di cosa ha affermato. Affidarsi ad un accalappia merli perché non c’era niente in giro è una decisione abnorme.
Un nuovo tentativo di tirare a campare all’insegna del “Speriamo che io me la cavo”
Ma oggi la cronaca ci riserva un altro boccone amaro che incide fortemente sui valori generali.
ROMA
I frati francescani e le spese milionarie per l’hotel in centro
Un albergo con vista sulla Cupola di San Pietro ha trascinato alla bancarotta l’Ordine dei frati minori: «Ristrutturazione dubbia». Indagano la magistratura
di Maria Antonietta Calabrò
http://www.corriere.it/cronache/14_dice ... 3ce4.shtml
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Francescani choc, rischiano la bancarotta: operazioni dubbie dei frati che gestivano il patrimonio
Il Messaggero - 16 ore fa
Secondo il superiore generale dei francescani «la portata e la rilevanza di queste ...
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1. Francescani in bancarotta. Lettera choc ai frati: “Siamo ...
http://www.blitzquotidiano.it/.../franc ... ai-frati-s...
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5 ore fa - ROMA - I Francescani sono sommersi di debiti. A denunciarlo in una lettera choc, indirizzata a tutti i frati dell'Ordine fondato dal “poverello” di ...
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