Auguri
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Auguri
Auguri di buone feste e di buona salute a tutti .....e che il futuro possa riservarci cose migliori di oggi.
Ne abbiamo bisogno come l'aria che respiriamo
un salutone da Juan il compagno
Ne abbiamo bisogno come l'aria che respiriamo
un salutone da Juan il compagno
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Auguri
Altrettanto a te Juan il compagno.
e a voi resistenti di questo forum.
La buona educazione delle vecchie generazioni, la propensione all'impegno civile, e la formazione cattolica inducono a sperare in:
..e che il futuro possa riservarci cose migliori di oggi.
Ne abbiamo bisogno come l'aria che respiriamo
Ma sarà veramente così, amico pancho???
e a voi resistenti di questo forum.
La buona educazione delle vecchie generazioni, la propensione all'impegno civile, e la formazione cattolica inducono a sperare in:
..e che il futuro possa riservarci cose migliori di oggi.
Ne abbiamo bisogno come l'aria che respiriamo
Ma sarà veramente così, amico pancho???
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Re: Auguri
Buon Natale!
Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza."
Oltre 20 anni fa Tonino Bello così concludeva una sua lettera di auguri natalizi...
"AUGURI SCOMODI"
Anche se datata è ancora attualissima.
...per chi ha voglia di leggerla integralmente:
http://www.famigliacristiana.it/articol ... bello.aspx
Auguri!!!
erding
Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza."
Oltre 20 anni fa Tonino Bello così concludeva una sua lettera di auguri natalizi...
"AUGURI SCOMODI"
Anche se datata è ancora attualissima.
...per chi ha voglia di leggerla integralmente:
http://www.famigliacristiana.it/articol ... bello.aspx
Auguri!!!
erding
Ultima modifica di erding il 19/12/2014, 13:54, modificato 2 volte in totale.
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Re: Auguri
Auguri a tutti di buon Natale.
Per noi un Natale con una persona in meno.
Ciao
Paolo11
Per noi un Natale con una persona in meno.
Ciao
Paolo11
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Re: Auguri
Auguri a tutti voi e alle vostre famiglie di Buone Feste
sperando che il 2015 sia foriero di novità positive che ne abbiamo proprio tanto bisogno
sperando che il 2015 sia foriero di novità positive che ne abbiamo proprio tanto bisogno
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Re: Auguri
A tutti i frequentatori del Forum e al nostro amministratore i più FERVIDI AUGURI DI
BUON NATALE E BUON PROSEGUIMENTO DELLE FESTE
Mettiamo da parte per un po' la complessità delle vicende politiche e valorizziamo meglio gli affetti familiari
BUON NATALE E BUON PROSEGUIMENTO DELLE FESTE
Mettiamo da parte per un po' la complessità delle vicende politiche e valorizziamo meglio gli affetti familiari
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Re: Auguri
L’incontro è finito. La gente che affolla la pieve di Romena è tutta in piedi ad applaudire don Luigi Ciotti. Ma lui sente che manca ancora qualcosa. Mi chiede di nuovo il microfono: “Scusatemi - dice – ma vorrei dirvi un’altra cosa. Vorrei augurarvi il coraggio di essere eretici…”
E’ un augurio inusuale, vivo, aperto. Un augurio che parte quel giorno, durante il nostro incontro “Rischiamo il coraggio”.
Un augurio da rilanciare proprio oggi, alla vigilia di un nuovo anno, in un giorno dedicato alle promesse, alle speranze, alla voglia di cambiarsi e di cambiare…
Vi auguro di essere eretici.
Eresia viene dal greco e vuol dire scelta.
Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso è colui che più della verità ama la ricerca della verità.
E allora io ve lo auguro di cuore questo coraggio dell’eresia.
Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia che sta nell’etica prima che nei discorsi.
Vi auguro l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità e dell’impegno.
Oggi è eretico chi mette la propria libertà al servizio degli altri.
Chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è.
Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia,
chi approfondisce, chi si mette in gioco in quello che fa.
Eretico è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie.
Chi non pensa che la povertà sia una fatalità.
Eretico è chi non cede alla tentazione del cinismo e dell’indifferenza.
Chi crede che solo nel noi, l’io possa trovare una realizzazione.
Eretico è chi ha il coraggio di avere più coraggio.
Luigi Ciotti
Buon Anno a tutti!
E’ un augurio inusuale, vivo, aperto. Un augurio che parte quel giorno, durante il nostro incontro “Rischiamo il coraggio”.
Un augurio da rilanciare proprio oggi, alla vigilia di un nuovo anno, in un giorno dedicato alle promesse, alle speranze, alla voglia di cambiarsi e di cambiare…
Vi auguro di essere eretici.
Eresia viene dal greco e vuol dire scelta.
Eretico è la persona che sceglie e, in questo senso è colui che più della verità ama la ricerca della verità.
E allora io ve lo auguro di cuore questo coraggio dell’eresia.
Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia che sta nell’etica prima che nei discorsi.
Vi auguro l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità e dell’impegno.
Oggi è eretico chi mette la propria libertà al servizio degli altri.
Chi impegna la propria libertà per chi ancora libero non è.
Eretico è chi non si accontenta dei saperi di seconda mano, chi studia,
chi approfondisce, chi si mette in gioco in quello che fa.
Eretico è chi si ribella al sonno delle coscienze, chi non si rassegna alle ingiustizie.
Chi non pensa che la povertà sia una fatalità.
Eretico è chi non cede alla tentazione del cinismo e dell’indifferenza.
Chi crede che solo nel noi, l’io possa trovare una realizzazione.
Eretico è chi ha il coraggio di avere più coraggio.
Luigi Ciotti
Buon Anno a tutti!
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Re: Auguri
a TUTTI I MIGLIORI AUGURI PER IL 2015
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Re: Auguri
Nel giorno della fine dell’anno 1993 sapevamo che la prima Repubblica era finita. Caduta sotto i colpi di Mani Pulite a causa della corruzione dilagante nella classe dirigente. Ma un filo di speranza ce l’avevamo.
Il Pci, diventato Pds, era stato colpito di striscio dalla manovra giudiziaria. Credevamo che una nuova classe dirigente potesse dare una svolta nel Paese. Ci stavano i D’Alema, i Violante, i Veltroni, i Fassino le Finocchiaro. Tutta gente di cui nutrivamo una certa fiducia.
Dopo 21 anni, al termine della seconda Repubblica, scopriamo che credevamo a degli autentici bidoni che pensavano solo a sé stessi, alla propria carriera. E in più disposti a tutto pur di raggiungere l’obiettivo.
Con le seconde fila del Pentapartito è ripartita la nuova avventura.
Ma qualche mese più tardi compare sulla scena un nuovo personaggio, che Vespa nel suo ultimo libro “ITALIANI VOLTAGABBANA” segnala come l’uomo forte che più della metà degli italiani credeva che avrebbe cambiato l’Italia uscita dalla Resistenza.
Certo che l’ha cambiata. Ma in peggio. Introducendo il berlusconismo, la peste degli anni duemila, che non ci scrolleremo da dosso tanto facilmente.
Ad aggravare la situazione oggi, non c’è solo la crisi dell’Occidente come ha descritto tra l’altro ieri con molto realismo Ilvo Diamanti su La Repubblica.
C’è poi la fine di un ciclo storico con la caduta di tutti i valori dell’Italia del secondo novecento.
Mentre allora (1993) potevamo contare su di un’ipotetica nuova classe dirigente, noi ci siamo accorti che questa volta non esiste una nuova classe dirigente.
I trenta quarantenni sono più venduti dei loro predecessori, e soprattutto non valgono assolutamente niente dal punto di vista politico.
Cacciari ha fatto giustamente osservare che non abbiamo più punti di riferimento. Se dovesse cadere il governo Renzi nel Pd non ci sono politici che lo possono sostituire. La vecchia guardia che crede di riprendersi il partito non ha capito che si è completamente bruciata davanti agli occhi del suo ex elettorato, mettendoci di fronte ad una situazione senza via di scampo.
Sottolineava giustamente Cacciari, che se al posto di D’Alema a Bari, durante la manifestazione dei lavoratori, ci fosse stato Alfano, Bersani o la Bindi la reazione rabbiosa verso la casta che ha fatto affondare il Paese in concorso con l’ex Banana, sarebbe stata la stessa.
L’agonia di FI è lunghissima. L’ex Caimano non molla ma se anche arrivasse Fitto sarebbe ugualmente un disastro per il Cd. Al centro sono diventati tutti comici in cerca di poltrone.
Salvini ha riportato la Lega in alto, ma si deve affidare alla destra estrema lavorando di pancia, sul razzismo nascosto nei confronti degli stranieri. Il leader lumbard rimane comunque un leader rionale. Il leader dell’Ortica.
Grillo ha fallito la sua mission perché credeva che bastassero solo i suoi show per cambiare il Paese. Bravo nel raccontare la protesta, ma a zero nella proposta davanti ad una crisi Occidentale peggiore di quella del ’29.
Fine anno con una lite con il solito renziano che mi ha augurato di essere più ottimista per il prossimo anno.
Mesi e mesi a spiegargli che io non sono pessimista, ma realista, e che sapendo che la vita è breve ed unica, è da imbecilli passarla male e farla passare male anche agli altri. E che mi infastiscono tutti coloro che per il loro egoismo continuano giorno dopo giorno ad affondare questo disgraziato Paese.
Ma tanto con questi soggetti non c’è niente da fare. Fino a quando non si prenderanno una tranvata sul muso non capiranno che ci sono anche gli altri. Non basta che stiano bene solo loro.
Quindi non posso far altro in questo giorno, che unirmi a coloro che mi hanno preceduto in questo 3D nel formulare auguri per il prossimo anno.
Ne abbiamo bisogno tutti quanti come l’aria che respiriamo. Auguri che si raddoppiano pensando alle ciofeche che ci governano. Sperem, dicono da queste parti, anche se non ci credo avendo compiuto 1.200 anni di permanenza su questo pianeta e purtroppo ho imparato a conoscere come funziona l’ambaradan.
Il Pci, diventato Pds, era stato colpito di striscio dalla manovra giudiziaria. Credevamo che una nuova classe dirigente potesse dare una svolta nel Paese. Ci stavano i D’Alema, i Violante, i Veltroni, i Fassino le Finocchiaro. Tutta gente di cui nutrivamo una certa fiducia.
Dopo 21 anni, al termine della seconda Repubblica, scopriamo che credevamo a degli autentici bidoni che pensavano solo a sé stessi, alla propria carriera. E in più disposti a tutto pur di raggiungere l’obiettivo.
Con le seconde fila del Pentapartito è ripartita la nuova avventura.
Ma qualche mese più tardi compare sulla scena un nuovo personaggio, che Vespa nel suo ultimo libro “ITALIANI VOLTAGABBANA” segnala come l’uomo forte che più della metà degli italiani credeva che avrebbe cambiato l’Italia uscita dalla Resistenza.
Certo che l’ha cambiata. Ma in peggio. Introducendo il berlusconismo, la peste degli anni duemila, che non ci scrolleremo da dosso tanto facilmente.
Ad aggravare la situazione oggi, non c’è solo la crisi dell’Occidente come ha descritto tra l’altro ieri con molto realismo Ilvo Diamanti su La Repubblica.
C’è poi la fine di un ciclo storico con la caduta di tutti i valori dell’Italia del secondo novecento.
Mentre allora (1993) potevamo contare su di un’ipotetica nuova classe dirigente, noi ci siamo accorti che questa volta non esiste una nuova classe dirigente.
I trenta quarantenni sono più venduti dei loro predecessori, e soprattutto non valgono assolutamente niente dal punto di vista politico.
Cacciari ha fatto giustamente osservare che non abbiamo più punti di riferimento. Se dovesse cadere il governo Renzi nel Pd non ci sono politici che lo possono sostituire. La vecchia guardia che crede di riprendersi il partito non ha capito che si è completamente bruciata davanti agli occhi del suo ex elettorato, mettendoci di fronte ad una situazione senza via di scampo.
Sottolineava giustamente Cacciari, che se al posto di D’Alema a Bari, durante la manifestazione dei lavoratori, ci fosse stato Alfano, Bersani o la Bindi la reazione rabbiosa verso la casta che ha fatto affondare il Paese in concorso con l’ex Banana, sarebbe stata la stessa.
L’agonia di FI è lunghissima. L’ex Caimano non molla ma se anche arrivasse Fitto sarebbe ugualmente un disastro per il Cd. Al centro sono diventati tutti comici in cerca di poltrone.
Salvini ha riportato la Lega in alto, ma si deve affidare alla destra estrema lavorando di pancia, sul razzismo nascosto nei confronti degli stranieri. Il leader lumbard rimane comunque un leader rionale. Il leader dell’Ortica.
Grillo ha fallito la sua mission perché credeva che bastassero solo i suoi show per cambiare il Paese. Bravo nel raccontare la protesta, ma a zero nella proposta davanti ad una crisi Occidentale peggiore di quella del ’29.
Fine anno con una lite con il solito renziano che mi ha augurato di essere più ottimista per il prossimo anno.
Mesi e mesi a spiegargli che io non sono pessimista, ma realista, e che sapendo che la vita è breve ed unica, è da imbecilli passarla male e farla passare male anche agli altri. E che mi infastiscono tutti coloro che per il loro egoismo continuano giorno dopo giorno ad affondare questo disgraziato Paese.
Ma tanto con questi soggetti non c’è niente da fare. Fino a quando non si prenderanno una tranvata sul muso non capiranno che ci sono anche gli altri. Non basta che stiano bene solo loro.
Quindi non posso far altro in questo giorno, che unirmi a coloro che mi hanno preceduto in questo 3D nel formulare auguri per il prossimo anno.
Ne abbiamo bisogno tutti quanti come l’aria che respiriamo. Auguri che si raddoppiano pensando alle ciofeche che ci governano. Sperem, dicono da queste parti, anche se non ci credo avendo compiuto 1.200 anni di permanenza su questo pianeta e purtroppo ho imparato a conoscere come funziona l’ambaradan.
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