"Allahu Akbar!"

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erding
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"Allahu Akbar!"

Messaggio da erding »

Basta con questo Dio!

(di don Aldo Antonelli)

"Allahu Akbar!", "Allahu Akbar!", "Allahu Akbar!".
Il grido assassino, ritmato dagli spari dei kalashnikov, che strozza il rumore felpato di una redazione di giornale in rue Nicolas Appert 10, al centro di Parigi, non è un neologismo dei tempi moderni, né la nuova, orrenda strategia inventata dagli estremisti islamici dell'Isis, ma l'aggiornamento agli anni duemila di una aberrazione antica quanto la storia dell'uomo.
Non vogliamo sminuire la gravità e la drammaticità di quanto è accaduto a Parigi, ma semplicemente denunciare l'ipocrisia di quanti (e sono molti, molto più di quanto si possa immaginare) rivendicano per sé una innocenza inesistente, vantando una superiorità tutta presunta.
Quel grido osceno e assassino, noi occidentali lo abbiamo scritto, proclamato e patentato a più non posso, nelle più svariate traduzioni.
Qui a noi preme ricordare le più recenti, tre in modo particolare.
La versione storico-politica, tutta europea, del "Gott mit uns". Il motto, di origine teutonica, venne usato dai Re di Prussia e successivamente dagli imperatori tedeschi, fino a finire sulle fibbie dei centuroni dell'esercito del Reich tedesco e della Repubblica di Weimar.
C'è poi la versione economica, tutta americana, del "In God we trust", consacrato motto nazionale nel Congresso del 1956 e che capeggia, impudente, sul dollaro Usa, quel dollaro ingrassato dal sudore degli schiavi, inzuppato del sangue di tutte le guerre di conquista, dall'odore affumicato delle canne dei fucili e delle pistole, nero plumbeo del catrame e del petrolio. Un storia che ha fatto scrivere a Raymond Chandler: "Organized crime is just the other (dirty) face of the dollar" [Il crimine organizzato è solo l'altra faccia (sporca) del dollaro]. Il presidente Theodore Roosevelt, invece, che era contrario all'uso del motto sulle monete perché lo riteneva sacrilego, è stato zittito!
C'è in fine la versione terroristica, tutta occidentale, del "Dio Patria e Famiglia" che ha fatto da belletto alle violenze fasciste in Italia e alle dittature sanguinarie di tutta l'America Latina, dal Messico al Cile, passando per il Guatemala di Rios Mont, El Salvador di Daubuisson, il Venezuela di Marcos Jiménez, la Bolivia di Garcia Meza , il Brasile di Castelo Branco, il Paraguay di Stroessner e l'Argentina di Videla.
Bene ebbe a scrivere Adrana Zarri, teologa, giornalista e scrittrice, a proposito di questo detto: "Dio mi sta bene, e anche la patria e la famiglia; ma il trilogismo Dio-Patria-Famiglia non mi sta più bene. Dico no a quel dio usato come cemento nazionale, a quella patria spesso usata per distruggere altre patrie, a quella famiglia chiusa nel proprio egoismo di sangue. Non mi riconosco tra quei cittadini ligi e osservanti che vanno in chiesa senza fede, che esaltano la famiglia senza amore, che osannano alla patria senza senso civico"!
"DIO"!
Quale altra parola del linguaggio umano è stata così maltrattata, macchiata e deturpata?
"Tutto il sangue innocente versato in suo nome le ha tolto il suo splendore. Tutte le ingiustizie che è stata costretta a coprire hanno offuscato la sua chiarezza". (Martin Buber citato da Vito Mancuso in: Io e Dio p. 73).
"Abbiamo esaltato all'infinito - scrive padre Ernesto Balducci -, sacralizzandoli, i nostri istinti di aggressività nell'idea di Dio. Dio è la cifra assoluta della aggressività umana. Il Dio a cui siamo stati assuefatti è un Dio aggressivo , discriminante, implacabile".
La narrazione di questo "Dio", come si evince, è tutta occidentale, a dispetto di quanti vorrebbero vedere nell'Islam la fucina di tanto male.
Da tempo, comunque, nutriamo il fondato sospetto che le truppe addestrate del Califfato non siano altro che un'organizzazione terroristica internazionale nella quale Dio fa solo da copertura.
P.S.
Sarebbe, ancora, da psicanalizzare l'ipocrisia di coloro che oggi consacrano eroi i giornalisti, soprattutto quelli che fino a ieri hanno criticato come libertini e dissacratori e che avrebbero fatto di tutto per metterli a tacere. Se la situazione non fosse tragica ci sarebbe da ridere, in ultimo, su questa ubriacatura mediatica che vuol fare della Francia la patria della Libertà di stampa. Nella classifica mondiale la Francia non è al 1° posto, bensì al 39°. Per non parlare dell'Italia, posta al 49°, dopo Niger e Haiti!

da http://www.huffingtonpost.it/

http://profeziaeliberazione.blogspot.it ... -aldo.html


Uno scritto lucido, terribile, che fa riflettere e meditare.

Basta con QUESTO DIO, usato, abusato, alibi di tutte le malefatte umane.
Un dio falso che ci nasconde quello vero, il Dio universale, il Dio della verità, il Dio della libertà e dell'amore!


Un saluto erding
camillobenso
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Re: "Allahu Akbar!"

Messaggio da camillobenso »

Sicuri, sicuri, che abbiano pronunciato "Allahu Akbar,....e non Allahu Renzi Akbar?
erding
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Re: "Allahu Akbar!"

Messaggio da erding »

camillobenso ha scritto:Sicuri, sicuri, che abbiano pronunciato "Allahu Akbar,....e non Allahu Renzi Akbar?
No ...non sono sicuro ...non potrei giurarlo!
camillobenso
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Re: "Allahu Akbar!"

Messaggio da camillobenso »

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Gott mit uns
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Incisione sulla fibbia delle cinture dell'esercito tedesco durante la Prima guerra mondiale che contiene il motto Gott mit uns
Gott mit uns (in italiano Dio con noi) era in origine il motto dell'Ordine Teutonico. Dopo la caduta dello stato dei Cavalieri Teutonici, divenne il motto dei re di Prussia fino a divenire motto degli Imperatori tedeschi.

Il motto pare abbia origine dell'urlo di battaglia romano Deus nobiscum, utilizzato anche delle truppe di Bisanzio e compare anche durante la guerra dei trent'anni (usato da Gustavo II Adolfo di Svezia).

Dopo essere stato motto ufficiale degli elettori di Prussia, accompagna la dinastia degli Hohenzollern fino alla loro ascesa alla guida del Reich tedesco. Terminato il conflitto e decaduta la monarchia, il piccolo esercito della neonata Repubblica di Weimar, la Reichswehr, mantiene il motto sulle fibbie dei cinturoni e al centro viene inserita l'aquila simbolo della Germania. Con l'avvento del Nazismo (1933), la fibbia rimane inalterata fino al 1936, quando al posto dell'aquila di Weimar viene inserita un'aquila in posizione di riposo che ha negli artigli una svastica, lasciando inalterato il motto dell'esercito prussiano per non accentuare i già forti dubbi della classe degli ufficiali tedeschi verso il regime. Dopo il conflitto la fibbia non riporterà più tale motto sostituito da quello della Repubblica Federale Tedesca, e l'aquila della Repubblica di Weimar farà nuovamente la sua comparsa.

Il motto, in cirillico (Съ нами богъ!), fu utilizzato anche dall'Impero Russo
soloo42000
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Re: "Allahu Akbar!"

Messaggio da soloo42000 »

Secondo me non sono solo Dio, Patria e Famiglia il problema.

Ci sono mille e mille "pretesti" per odiare pochi con lo scopo di aggregare (e quindi controllare) molti.

Il problema è l'uso dell'odio per il controllo delle masse.

Che, per inciso, stiamo sperimentando sulla pelle da decenni, prima con Berlusconi, oggi grazie a Renzi.
Quando ci dileggiano come "sinistri" facendoci passare per dei dementi politici, quando attaccano "il sindacato" manco fosse il male in persona, i renziani ottengono il plauso del popolino becero.
E' in questo modo che Renzi prende il 40% alle europee.
O che Ruini per decenni ha deviato percentuali rilevanti di voti cattolici verso destra.


soloo42000
camillobenso
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Re: "Allahu Akbar!"

Messaggio da camillobenso »

Basta con QUESTO DIO, usato, abusato, alibi di tutte le malefatte umane.
erding

^^^^^^^^

Ho fondate ragioni di credere che nel confronto delle forze in campo si usi disporre della massima forza, per ridimensionare l’avversario.

Tra il finire degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50, i ragazzini di queste parti che litigavano spesso su tutto, usavano spesso questo schema di confronto:

- E io ti do un cazzotto. (E non glielo dava)
- E io te ne do 2
- E io ti do un calcio nelle palle
- E io vado a chiamare mio fratello
- Allora io chiamo il mio che più grande e grosso del tuo
- E io allora chiamo mio cugino che è più grande e grosso di tuo fratello e ne fa polpette
- E io chiamo mio padre
- Allora io chiamo mio zio che fa la box
L’escalation del confronto finiva regolarmente con:
- E io allora io chiamo Carnera (Primo Carnera all’epoca era il numero uno dei pesi massimi della box italiana e non solo).

L’arma di fine di mondo che doveva mettere a tacere l’avversario era quella di poter usare (a parole) il massimo della forza.

Anche gli adulti di sempre cercano nelle loro dispute di usare il massimo della forza. In questo caso, il massimo della forza diventa evidentemente Dio.
Ultima modifica di camillobenso il 09/01/2015, 18:23, modificato 4 volte in totale.
pancho
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Re: "Allahu Akbar!"

Messaggio da pancho »

Tutti gli estremismi sono pericolosi ma ancor più pericolosi lo sono quelli religiosi.
I sociologi in questi momenti credo che abbiano molto lavoro per analizzare le cause di tutto questo.

Nel mio piccolo tengo a dire che tutto questo possa essere causa di mancaze di risposte che poi posso o sfociare in qualsiasi direzione e di conseguenza vengono attratti da chi ha obitiivivi ben precisi .

Ora tutti dicono : je suis Charlie ma quanti lo sono veramente visto le epurazioni dalla tv statale . Ipocrisie a non finire ma sempre pronte manifestare a favore di Charlie .

Bisognerebbe rivedere tutte le ns. certezze visto le ns. contraddizioni ma detto quest ora dobbiamo affrontare un grosso problema è cioè quella terrorista anche se sappiamo quale possono essere anche le cause che hanno e continuano a soffiare sul terrorismo.

Affrontiamo queste urgenze ma poi non dobbiamo dimenticarci di riflettere maggoiormente su queste problematiche che ora ci assillano e che continueranno anche per gli anni a venire.

Un salutone da Juan
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
camillobenso
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Re: "Allahu Akbar!"

Messaggio da camillobenso »

Tutti gli estremismi sono pericolosi ma ancor più pericolosi lo sono quelli religiosi.
I sociologi in questi momenti credo che abbiano molto lavoro per analizzare le cause di tutto questo.

pancho

^^^^^^^^

Tre giorni fa, al termine del Tg3 delle 14,30 ho visto un servizio sulla tecnologia ai confini della realtà.

Hanno realizzato un bracialetto che proietta sull’avambraccio vicino alla mano lo schermo di un Ipad, e puoi smanettare regolarmente come un apparecchio tradizionale di quel tipo. Direi : “Cose da fantascienza”

Vuol dire che la nostra intelligenza l’abbiamo messa a frutto in modo debito. Contemporaneamente però, dal punto di vista della convivenza sociale siamo rimasti agli uomini delle caverne di oltre 8000 anni fa. (Non è una battuta, ma una realtà).

Oliviero Toscani, questa mattina ad Agorà, faceva presente il tipo di vita nelle Banlieue parigine. (Oppure alla periferia di Roma e non solo).

Sono un generatore del disagio. In cui l’emarginazione diventa evidente. Se non sei capace di creare “integrazione”, ma solo emarginazione, prima o poi ti devi aspettare che chiunque può sfruttare per suo interesse questo profondo stato di malessere.

In questo caso è l’Isis che ha sfruttato al massimo, anche sulla rete, questo malessere. Se poi sapientemente ci aggiungi un pizzico di religione il gioco è fatto.

Siamo poi nel 2015, e qualcuno può veramente credere che il premio per morire per Allahu, sia il poter disporre di 77 vergini nell’aldilà. Ma si può fare riferimento ad un aldilà scopatorio???

https://www.youtube.com/watch?v=K22ny28QfH0
iospero
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Re: "Allahu Akbar!"

Messaggio da iospero »

http://digilander.libero.it/coranoislam/he
guarda questo sito
l’Isis che ha sfruttato al massimo, anche sulla rete, questo malessere
.
credevo anch'io fosse così, ma guardando quel sito scopri che la maggior parte di terroristi e integralisti islamici provengono da famiglie per bene dell'Arabia Saudita e che da essa provengono la maggior parte dei finanziamenti al terrorismo islamico in tutto il mondo.

Chiaramente la religione serve come oppio per i popoli, ma stiamo assistendo anche ad una guerra del petrolio condotta dai paesi arabi.
camillobenso
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Re: "Allahu Akbar!"

Messaggio da camillobenso »

iospero ha scritto:http://digilander.libero.it/coranoislam/he
guarda questo sito
l’Isis che ha sfruttato al massimo, anche sulla rete, questo malessere
.
credevo anch'io fosse così, ma guardando quel sito scopri che la maggior parte di terroristi e integralisti islamici provengono da famiglie per bene dell'Arabia Saudita e che da essa provengono la maggior parte dei finanziamenti al terrorismo islamico in tutto il mondo.

Chiaramente la religione serve come oppio per i popoli, ma stiamo assistendo anche ad una guerra del petrolio condotta dai paesi arabi.

Dammi, per favore, un mano ad entrare dove si parla dell'Arabia Saudita.

Io ho visto:

http://blog.libero.it/immagination/13067746.html

ma non l'ho trovato.

Grazie.
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