G R E C I A
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Re: G R E C I A
da Huffingtonpost.it
Dimitris Liakos, consigliere economico di Tsipras: "Renzi è un nostro alleato, bene Draghi ma sul debito non cambiamo idea"
Pubblicato: 23/01/2015 19:34
ATENE - Dimitris Liakos ha 43 anni, è l’economista responsabile del programma fiscale di Syriza, il partito di sinistra greco che si candida a guidare il paese dal prossimo 25 gennaio. E’ il consigliere economico di Alexis Tsipras, è l’uomo che per conto del leader in questi mesi ha intessuto rapporti con i vertici economici e politici europei.
Liakos risponde al telefono nell’ultimo giorno di campagna elettorale, commentando positivamente la decisione di Draghi sul Quantitative Easing: “Va nella giusta direzione”. Nulla cambia dunque nelle intenzioni e nelle volontà del partito favorito: “Il nostro programma resta quello”. Il nemico è uno e l’obiettivo è chiaro: “Far finire – dice - le politiche di austerità”. Anche con l’aiuto del premier italiano Matteo Renzi: “In questa battaglia lo consideriamo un nostro alleato”.
Liakos, la decisione presa ieri dalla Bce apre sì uno spiraglio per la Grecia ma obbliga di fatto il prossimo governo a fare i conti con la Troika. Questo cambia le prospettive per quanto riguarda la questione della rinegoziazione del vostro debito?
“Quella di Draghi è una decisione che va nella direzione giusta, è una misura che Syriza auspicava già dal 2010. Per quanto riguarda il nostro programma nulla cambia: la prospettiva di rinegoziare il debito non è un’idea solo nostra ma anche di funzionari europei come ad esempio Moscovici (attuale commissario Ue agli affari economici, ndr)“.
Si dice che Tsipras abbia più volte incontrato Draghi, è così?
“L’incontro è stato uno ed è avvenuto l’estate scorsa. Ci sono foto e comunicati stampa che lo testimoniano, tutto è avvenuto alla luce del sole, un incontro pubblico e nulla è stato nascosto. Niente di losco come continuano a ripetere i giornali della destra“.
La Merkel per i greci sembra essere l’emblema dell’austerity, simbolo e causa della catastrofe dell’economia ellenica. Non è un caso che nel comizio di ieri Tsipras l’abbia citata più volte. E’ davvero la Cancelliera l’ultimo ostacolo all'attuazione del vostro programma di negoziazione del debito?
“Negli ultimi anni tutto il dibattito è stato dominato dalla questione della sostenibilità del debito e questo ha portato alle conseguenze di cui sappiamo. Non si tratta di uno scontro tra Syriza e Merkel o tra Tsipras e Merkel o tra Grecia e Germania. La Merkel rappresenta la forza politica che ha imposto le politiche di austerità in tutta la zona dell’Euro. Ed è questa politica che deve cambiare. Non solo in Grecia ma a livello europeo. Lo scontro è tra politiche di austerity e politiche di sviluppo“.
In questa battaglia tra politiche tra austerità e sviluppo, Syriza come vede Renzi?
[/size]“Il vostro premier è un alleato in questo tentativo di cambiare l’Europa. Anche Renzi nel passato si è espresso contro le politiche di austerità. L’Italia è un paese molto importante per l’economia europea e mondiale. Da lunedì con la vittoria di Syriza l’agenda politica in Europa cambia e tutti gli europei sono visti come alleati in questo sforzo“.
E’ vero che Renzi vi vuole incontrare?
“Si confermo“.
Il programma economico di Syriza è abbastanza ambizioso. Crede ci siano le risorse disponibili per contrastrare la crisi umanitaria in atto in Grecia?
“L’agenda di tutti i partiti politici greci deve avere come obbiettivo il superamento di questa crisi devastante, perché le vittime sono persone non numeri. A questo sforzo dovrebbero partecipare tutti. Per quanto riguarda le coperture, tutto è stato calcolato nei dettagli, costerà 1,8 miliardi di euro come annunciato nella conferenza di Salonicco a settembre. Syriza non fa facili promesse, soprattutto quando si parla dei più poveri“.
Dimitris Liakos, consigliere economico di Tsipras: "Renzi è un nostro alleato, bene Draghi ma sul debito non cambiamo idea"
Pubblicato: 23/01/2015 19:34
ATENE - Dimitris Liakos ha 43 anni, è l’economista responsabile del programma fiscale di Syriza, il partito di sinistra greco che si candida a guidare il paese dal prossimo 25 gennaio. E’ il consigliere economico di Alexis Tsipras, è l’uomo che per conto del leader in questi mesi ha intessuto rapporti con i vertici economici e politici europei.
Liakos risponde al telefono nell’ultimo giorno di campagna elettorale, commentando positivamente la decisione di Draghi sul Quantitative Easing: “Va nella giusta direzione”. Nulla cambia dunque nelle intenzioni e nelle volontà del partito favorito: “Il nostro programma resta quello”. Il nemico è uno e l’obiettivo è chiaro: “Far finire – dice - le politiche di austerità”. Anche con l’aiuto del premier italiano Matteo Renzi: “In questa battaglia lo consideriamo un nostro alleato”.
Liakos, la decisione presa ieri dalla Bce apre sì uno spiraglio per la Grecia ma obbliga di fatto il prossimo governo a fare i conti con la Troika. Questo cambia le prospettive per quanto riguarda la questione della rinegoziazione del vostro debito?
“Quella di Draghi è una decisione che va nella direzione giusta, è una misura che Syriza auspicava già dal 2010. Per quanto riguarda il nostro programma nulla cambia: la prospettiva di rinegoziare il debito non è un’idea solo nostra ma anche di funzionari europei come ad esempio Moscovici (attuale commissario Ue agli affari economici, ndr)“.
Si dice che Tsipras abbia più volte incontrato Draghi, è così?
“L’incontro è stato uno ed è avvenuto l’estate scorsa. Ci sono foto e comunicati stampa che lo testimoniano, tutto è avvenuto alla luce del sole, un incontro pubblico e nulla è stato nascosto. Niente di losco come continuano a ripetere i giornali della destra“.
La Merkel per i greci sembra essere l’emblema dell’austerity, simbolo e causa della catastrofe dell’economia ellenica. Non è un caso che nel comizio di ieri Tsipras l’abbia citata più volte. E’ davvero la Cancelliera l’ultimo ostacolo all'attuazione del vostro programma di negoziazione del debito?
“Negli ultimi anni tutto il dibattito è stato dominato dalla questione della sostenibilità del debito e questo ha portato alle conseguenze di cui sappiamo. Non si tratta di uno scontro tra Syriza e Merkel o tra Tsipras e Merkel o tra Grecia e Germania. La Merkel rappresenta la forza politica che ha imposto le politiche di austerità in tutta la zona dell’Euro. Ed è questa politica che deve cambiare. Non solo in Grecia ma a livello europeo. Lo scontro è tra politiche di austerity e politiche di sviluppo“.
In questa battaglia tra politiche tra austerità e sviluppo, Syriza come vede Renzi?
[/size]“Il vostro premier è un alleato in questo tentativo di cambiare l’Europa. Anche Renzi nel passato si è espresso contro le politiche di austerità. L’Italia è un paese molto importante per l’economia europea e mondiale. Da lunedì con la vittoria di Syriza l’agenda politica in Europa cambia e tutti gli europei sono visti come alleati in questo sforzo“.
E’ vero che Renzi vi vuole incontrare?
“Si confermo“.
Il programma economico di Syriza è abbastanza ambizioso. Crede ci siano le risorse disponibili per contrastrare la crisi umanitaria in atto in Grecia?
“L’agenda di tutti i partiti politici greci deve avere come obbiettivo il superamento di questa crisi devastante, perché le vittime sono persone non numeri. A questo sforzo dovrebbero partecipare tutti. Per quanto riguarda le coperture, tutto è stato calcolato nei dettagli, costerà 1,8 miliardi di euro come annunciato nella conferenza di Salonicco a settembre. Syriza non fa facili promesse, soprattutto quando si parla dei più poveri“.
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Re: G R E C I A
Grecia, Tsipras: non rispetteremo austerità. Scontro con Berlino
"Syriza rispetta obblighi Grecia in Ue, l'austerità non lo è"
E' finita la campagna elettorale in Grecia. E si è chiusa con la tensione alle stelle tra il 'vincitore in pectore' Alexis Tsipras e il severo custode dell'austerità, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. Parlando da World Ecomic Forum di Davos, l'esponente del governo Merkel ha gelato gli entusiasmi suscitati in Grecia dall'annuncio di Mario Draghi sull'acquisto dei titoli ellenici. ''Se ho capito bene se la Grecia rifiuta il programma non farà parte del Quantitative easing''. Non si è fatta attendere la risposta altrettanto tagliente di Tsipras, in conferenza stampa ad Atene: un governo Syriza, ha detto, ''non rispetterà accordi firmati dal governo precedente''.
Il giovane leader della Sinistra, che giovedì sera ha scatenato gli entusiasmi dei suoi sostenitori con un discorso ispirato e deciso sulla 'nuova era' che attende la Grecia in caso di sua vittoria, ha spiegato che ''il nostro partito rispetta gli obblighi che derivano dalla partecipazione della Grecia alle istituzioni europee. Ma l'austerità non fa parte dei trattati di fondazione dell'Ue''. E alla Germania ha riservato una stoccata particolare, dicendo che ''il mio primo viaggio all'estero (da capo del governo) non sarà a Berlino, sarà a Cipro...Merkel non è più speciale di altri leader Ue''. E pensare che toni ottimisti erano stati riservati al futuro della Grecia dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dalla cancelliera Angela Merkel nel corso del loro incontro a Firenze. ''Voglio ricordare che alla base dei nostri principi c'è la solidarietà. Voglio che la Grecia, nonostante le difficoltà, continui a far parte della nostra storia'', aveva affermato Merkel.
E Renzi aveva spiegato: ''Non sono preoccupato per i risultati delle elezioni greche, rispetto la libera determinazione dei cittadini e dalla prossima settimana i partner lavoreranno'' con il nuovo premier ''nel rispetto del percorso già avviato''. Il premier aveva quindi ribadito il ''desiderio di tenere la Grecia dentro la storia Ue''. Tuttavia, nonostante i toni rigidi di Schaeuble e Tsipras, spazi di manovra potrebbero esserci perché, almeno secondo il presidente di Syriza ''l'annuncio della Bce stabilisce il calendario del negoziato (con i creditori) e lo fa arrivare a luglio'', quando la Grecia sarà 'papabile' per l'acquisto di titoli. ''E' la stessa scadenza indicata da noi, cioè non si chiude il 28 febbraio. Sono certo che per allora avremo trovato una soluzione possibile, accettabile da tutti''.
Il piano di salvataggio Ue scade tecnicamente il 28 febbraio e esponenti comunitari da tempo indicano che la Grecia dovrebbe chiedere un rinvio; per Tsipras, che non vuole estendere in ogni caso i termini dell'odiato Memorandum, il rinvio è ora nei fatti. E stasera ha parlato anche al suo comizio di chiusura il premier Antonis Samaras, combattivo anche se in evidente affanno sul rivale che continua a staccarlo nei sondaggi. Samaras ieri aveva affermato che solo con le politiche di Nea Dimokratia la Grecia non uscirà dal QE della Banca centrale.
Stasera, parlando con toni combattivi in un palazzetto dello sport a Palaio Faliro, sulla costa ateniese, pieno di bandiere bianche e blu, ha detto che ''Tsipras è al servizio della lobby della dracma'', affermando tra l'altro che la Grecia ''farebbe la fine di Cipro'' con il disastro delle banche se la sinistra di Syriza vincerà domenica. Samaras, chiedendo retoricamente ''chi volete come capitano al timone in momenti difficili?'' e incalzando con ''siamo di più, vinceremo'', ha quindi rivendicato la fermezza del suo governo nei negoziati con la troika e il miglioramento dell'economia ellenica, promettendo tagli alle tasse e invitando gli indecisi a votare per Nuova Democrazia. La parola passa ora agli elettori.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/e ... d9559.html
"Syriza rispetta obblighi Grecia in Ue, l'austerità non lo è"
E' finita la campagna elettorale in Grecia. E si è chiusa con la tensione alle stelle tra il 'vincitore in pectore' Alexis Tsipras e il severo custode dell'austerità, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble. Parlando da World Ecomic Forum di Davos, l'esponente del governo Merkel ha gelato gli entusiasmi suscitati in Grecia dall'annuncio di Mario Draghi sull'acquisto dei titoli ellenici. ''Se ho capito bene se la Grecia rifiuta il programma non farà parte del Quantitative easing''. Non si è fatta attendere la risposta altrettanto tagliente di Tsipras, in conferenza stampa ad Atene: un governo Syriza, ha detto, ''non rispetterà accordi firmati dal governo precedente''.
Il giovane leader della Sinistra, che giovedì sera ha scatenato gli entusiasmi dei suoi sostenitori con un discorso ispirato e deciso sulla 'nuova era' che attende la Grecia in caso di sua vittoria, ha spiegato che ''il nostro partito rispetta gli obblighi che derivano dalla partecipazione della Grecia alle istituzioni europee. Ma l'austerità non fa parte dei trattati di fondazione dell'Ue''. E alla Germania ha riservato una stoccata particolare, dicendo che ''il mio primo viaggio all'estero (da capo del governo) non sarà a Berlino, sarà a Cipro...Merkel non è più speciale di altri leader Ue''. E pensare che toni ottimisti erano stati riservati al futuro della Grecia dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dalla cancelliera Angela Merkel nel corso del loro incontro a Firenze. ''Voglio ricordare che alla base dei nostri principi c'è la solidarietà. Voglio che la Grecia, nonostante le difficoltà, continui a far parte della nostra storia'', aveva affermato Merkel.
E Renzi aveva spiegato: ''Non sono preoccupato per i risultati delle elezioni greche, rispetto la libera determinazione dei cittadini e dalla prossima settimana i partner lavoreranno'' con il nuovo premier ''nel rispetto del percorso già avviato''. Il premier aveva quindi ribadito il ''desiderio di tenere la Grecia dentro la storia Ue''. Tuttavia, nonostante i toni rigidi di Schaeuble e Tsipras, spazi di manovra potrebbero esserci perché, almeno secondo il presidente di Syriza ''l'annuncio della Bce stabilisce il calendario del negoziato (con i creditori) e lo fa arrivare a luglio'', quando la Grecia sarà 'papabile' per l'acquisto di titoli. ''E' la stessa scadenza indicata da noi, cioè non si chiude il 28 febbraio. Sono certo che per allora avremo trovato una soluzione possibile, accettabile da tutti''.
Il piano di salvataggio Ue scade tecnicamente il 28 febbraio e esponenti comunitari da tempo indicano che la Grecia dovrebbe chiedere un rinvio; per Tsipras, che non vuole estendere in ogni caso i termini dell'odiato Memorandum, il rinvio è ora nei fatti. E stasera ha parlato anche al suo comizio di chiusura il premier Antonis Samaras, combattivo anche se in evidente affanno sul rivale che continua a staccarlo nei sondaggi. Samaras ieri aveva affermato che solo con le politiche di Nea Dimokratia la Grecia non uscirà dal QE della Banca centrale.
Stasera, parlando con toni combattivi in un palazzetto dello sport a Palaio Faliro, sulla costa ateniese, pieno di bandiere bianche e blu, ha detto che ''Tsipras è al servizio della lobby della dracma'', affermando tra l'altro che la Grecia ''farebbe la fine di Cipro'' con il disastro delle banche se la sinistra di Syriza vincerà domenica. Samaras, chiedendo retoricamente ''chi volete come capitano al timone in momenti difficili?'' e incalzando con ''siamo di più, vinceremo'', ha quindi rivendicato la fermezza del suo governo nei negoziati con la troika e il miglioramento dell'economia ellenica, promettendo tagli alle tasse e invitando gli indecisi a votare per Nuova Democrazia. La parola passa ora agli elettori.
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Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: G R E C I A
Niente di strano,iospero ha scritto:da Huffingtonpost.it
Dimitris Liakos, consigliere economico di Tsipras: "Renzi è un nostro alleato, bene Draghi ma sul debito non cambiamo idea"
E’ vero che Renzi vi vuole incontrare?
“Si confermo“.
Il giovincello fiorenzuolo gioca la sua furbata cercando di salire sul treno Greco poiche intravede che questa ondata si propaghi un po' dappertutto e sopratutto in Italia.
Il suo obiettivo sara' quello di condizionare Tsipras facendosi passare per amico.
Un amico magari mandato dai poteri forti con l'obiettivo di salvare il salvabile.
Cmq, allerta massima anche da parte nostra. Questi giochi non dovranno MAI avere un inizio.
Potrà sembrare fantapolitica questa mia preoccupazione, ma purtroppo ora si gioca di brutto e la posta e' molto alta e tutto puo' succedere.
un salutone
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Re: G R E C I A
Cmq, allerta massima anche da parte nostra. Questi giochi non dovranno MAI avere un inizio.
Potrà sembrare fantapolitica questa mia preoccupazione, ma purtroppo ora si gioca di brutto e la posta e' molto alta e tutto puo' succedere.
pancho
^^^^^
Concordo,…….ma come si può impedire che tutto accada?
Potrà sembrare fantapolitica questa mia preoccupazione, ma purtroppo ora si gioca di brutto e la posta e' molto alta e tutto puo' succedere.
pancho
^^^^^
Concordo,…….ma come si può impedire che tutto accada?
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Re: G R E C I A
PARTECIPAZIONE!!!!!!camillobenso ha scritto:Cmq, allerta massima anche da parte nostra. Questi giochi non dovranno MAI avere un inizio.
Potrà sembrare fantapolitica questa mia preoccupazione, ma purtroppo ora si gioca di brutto e la posta e' molto alta e tutto puo' succedere.
pancho
^^^^^
Concordo,…….ma come si può impedire che tutto accada?
Portare la politica fuori dai loft.
Ma poi non rimanere a casa ma partecipare a tutto quello che ci si presenta e dire la nostra facendo capire che ora non ci faremo piu' infinocchiare e che dalle sezioni o circoli non saremo piu noi ad uscire ma chi non rispetterà i patti e/o programmi concordati in fase di costituzione.
E questa volta useremo certamente i forconi!!!!
Quindi, dipendera' sempre da noi e dalla ns. partecipazione alla gestione della cosa PUBBLICA.
Contrariamente la storia si ripetera'
Tutto qui caro Zione
un salutone
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Re: G R E C I A
Più che altro può essere che Tsipras non voglia rispettare il modo in cui Merkel e affiliati hanno imposto di ripianare il debito, cioè esclusivamente dal lato della distruzione dello stato sociale e senza far pagare i potentati. Cosa che vogliono fare anche con l'Italia.
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Re: G R E C I A
cielo 70 ha scritto:Più che altro può essere che Tsipras non voglia rispettare il modo in cui Merkel e affiliati hanno imposto di ripianare il debito, cioè esclusivamente dal lato della distruzione dello stato sociale e senza far pagare i potentati. Cosa che vogliono fare anche con l'Italia.
Beh.
Diciamo che se per noi la soluzione (antiliberista) del problema
sarebbe nell'ordine:
- abolizione dei privilegi (fiscali e previdenziali prima di tutto)
- lotta all'evasione fiscale
- lotta alla corruzione
- raddrizzare la PA
- e solo in ultima istanza tagliare i servizi sociali
Per il fronte liberista le priorità sono esattamente invertite.
Per i cialtroliberisti all'amatriciana solo l'ultimo punto è percorribile.
Non ce l'ha ordinato l'Europa.
E' che in Europa c'è una maggioranza liberista.
Che, per altro, osserva con disgusto la nostra incapacità ad agire.
Per cui ci dicono: "sentite, dato che non siete buoni a nulla tagliate almeno i servizi sociali".
Ma nessuno in Europa ha vietato le altre vie.
Neanche alla Grecia dove, se ricordate il periodo di apice della polemica,
il programma di riforme prevedeva anche i primi punti sopra elencati.
E tuttavia in Grecia, come in Italia, evasori, corrotti, corruttori e furbi
in generale la fanno da padrone.
soloo42000
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- Iscritto il: 21/02/2012, 19:25
Re: G R E C I A
Grecia: exit poll, Syriza ha maggioranza assoluta 35, 5-39, 5%
18:17 25 GEN 2015
(AGI) - Atene, 25 gen. -
La sinistra radicale di Syriza ce l'avrebbe fatta al primo colpo a guadagnare da sola la maggioranza assoluta dei seggi (151 su 300) alle elezioni aniticipate greche.
Secondo il primo exit poll il partito di Alexis Tsipras ha ottenuto tra 35,5-39,5%.
Staccatissimi i conservatori di Nea Dimokratia del premier uscente, Antonis Samaras dai tra il 23 ed il 27%.
L'estrema destra di Alba Dorata e To Potami, centro-sinistra, si contendono il trezo posto.
Se i risultati definitivi confermeranno la vittoria di Syriza, Alexis Tsipras diventerebbe il piu' giovane premier greco degli ultimi 150 anni.
To Potami e Alba Dorata sono dati entrambi al 6,4-8%. I comunisti del Kke al 4,7/5,7%.
I socialisti del Pasok di Evangelos Venizelos al 4,2/5,2%.
Ultimi a superare la soglia del 3% necessaria per entrare in Parlamento Greci Indipendenti, riposta di destra a Syrriza, su posizionei anti austerita', nato da una scissione di Nea Dimokratia: sono dati tra il 3,5/4,5%.
Resterebbero fuori tra gli altri Kinima, la neo-formazione dell'ex premier socialista George Papandreou, fondata solo il 2 gennaio scorso.
https://www.agi.it/estero/notizie/greci ... st-rt10046
--------------------------------------------------------------------------------------------------
Lo storico partito socialista Pasok al 4,2/5,2 %
Anche questo partito a guida George Papandreou aveva ottenuto nel 2009 il 43,9% di consensi.
Poi le politiche alle Renzi lo han fatto scendere piano piano fino ad arrivare ad oggi a questi miseri risultati.
Noi, per struttura mentale e per (s)formazione politica, purtroppo abbiamo bisogno di piu' tempo. Abbiamo bisogno di condottieri o pecorai.
Quando gli italiani, pecoroni, si accorgeranno dove li sta portando il fiorenzuolo, tocchera pure al PD.
Speriamo presto.
un salutone
18:17 25 GEN 2015
(AGI) - Atene, 25 gen. -
La sinistra radicale di Syriza ce l'avrebbe fatta al primo colpo a guadagnare da sola la maggioranza assoluta dei seggi (151 su 300) alle elezioni aniticipate greche.
Secondo il primo exit poll il partito di Alexis Tsipras ha ottenuto tra 35,5-39,5%.
Staccatissimi i conservatori di Nea Dimokratia del premier uscente, Antonis Samaras dai tra il 23 ed il 27%.
L'estrema destra di Alba Dorata e To Potami, centro-sinistra, si contendono il trezo posto.
Se i risultati definitivi confermeranno la vittoria di Syriza, Alexis Tsipras diventerebbe il piu' giovane premier greco degli ultimi 150 anni.
To Potami e Alba Dorata sono dati entrambi al 6,4-8%. I comunisti del Kke al 4,7/5,7%.
I socialisti del Pasok di Evangelos Venizelos al 4,2/5,2%.
Ultimi a superare la soglia del 3% necessaria per entrare in Parlamento Greci Indipendenti, riposta di destra a Syrriza, su posizionei anti austerita', nato da una scissione di Nea Dimokratia: sono dati tra il 3,5/4,5%.
Resterebbero fuori tra gli altri Kinima, la neo-formazione dell'ex premier socialista George Papandreou, fondata solo il 2 gennaio scorso.
https://www.agi.it/estero/notizie/greci ... st-rt10046
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Lo storico partito socialista Pasok al 4,2/5,2 %
Anche questo partito a guida George Papandreou aveva ottenuto nel 2009 il 43,9% di consensi.
Poi le politiche alle Renzi lo han fatto scendere piano piano fino ad arrivare ad oggi a questi miseri risultati.
Noi, per struttura mentale e per (s)formazione politica, purtroppo abbiamo bisogno di piu' tempo. Abbiamo bisogno di condottieri o pecorai.
Quando gli italiani, pecoroni, si accorgeranno dove li sta portando il fiorenzuolo, tocchera pure al PD.
Speriamo presto.
un salutone
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Re: G R E C I A
LA GRECIA ALLA FAME SFIDA LA TROIKA
E’ il titolo di un servizio de “La Gabbia” mandato in onda qualche minuto fa.
La sfida di Tsipras comincia adesso.
E’ il titolo di un servizio de “La Gabbia” mandato in onda qualche minuto fa.
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Re: G R E C I A
non capisco alcuni giornali, questo clima da enalotto bingo...manca un seggio no mancano 2 seggi per la maggioranza, mi sembra che c è un accordo con la sinistra socialista potami per governare comunque insieme e non c è da escludere appoggio esterno dei comunisti quindi si tratta di una vittoria epocale della sinistra greca.
probabilmente la coalizione sarà molto omogenea politicamente .
eventuali divisioni potrebbero essere all' interno del partito di maggioranza perche nuovo ma sembrano molto difficili in quanto la tragica situazione greca unisce.
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eventuali divisioni potrebbero essere all' interno del partito di maggioranza perche nuovo ma sembrano molto difficili in quanto la tragica situazione greca unisce.
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