Il metodo è già stato collaudato per De Gregorio (3 milioni) dal danaroso (che forse la passerà liscia).camillobenso ha scritto:Blog Grillo, audio deputato Sc-ex M5S: “Se venite con noi 50mila euro al mese”
Diario della caduta di un regime.
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Re: Diario della caduta di un regime.
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Re: Diario della caduta di un regime.
Ed anche con :iafran ha scritto:Il metodo è già stato collaudato per De Gregorio (3 milioni) dal danaroso (che forse la passerà liscia).camillobenso ha scritto:Blog Grillo, audio deputato Sc-ex M5S: “Se venite con noi 50mila euro al mese”
https://www.youtube.com/watch?v=gNX_7w95Has
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Re: Diario della caduta di un regime.
IL PICCOLO DUCE, AMILCARE, ANDREA, BENITO, MATTEO RENZI
Riforme, tutte le opposizioni contro Renzi
“Vedrà i sorci verdi”. Premier: “No a ricatti”
Forza Italia, Fdi, Lega e Sel abbandonano i lavori. Minoranza Pd: “Non possiamo votare se aula vuota”
Brunetta: “Da martedì le minoranze saranno ricevute dal presidente Mattarella (cronaca ora per ora)
Politica
Dopo la rissa notturna (leggi) il caos in aula. Tutte le opposizioni abbandonano i lavori, compresi ex M5s e Fratelli d’Italia: “Le vostre riforme votatele da soli”. Il capo del governo: “Le opposizioni vogliono bloccare noi, non migliorare l’Italia. Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Io non mi faccio ricattare né da Berlusconi né da Grillo”. Ma il problema diventa interno al Pd: Fassina e Civati non votano. “Fatto politico gravissimo”
http://www.ilfattoquotidiano.it/
^^^
Riforme, M5s, Lega e Sel fuori dall’Aula. Renzi: “Non accetto lezioni di onestà”
CRONACA ORA PER ORA - Fuori tutte le opposizioni, compresi ex M5s e Fratelli d'Italia. Il capo del governo: "E' un problema loro. Io non mi faccio ricattare né da Berlusconi né da Grillo". Il leader M5s: "Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano". Ma il capo dello Stato martedì riceverà le opposizioni. E il problema diventa anche interno al Pd: Fassina e Civati non votano. "Fatto politico gravissimo"
di F. Q. | 13 febbraio 2015
Montecitorio vota il ddl sulle riforme istituzionali, ma l’Aula è mezza vuota. Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Lega Nord, Sel, Fratelli d’Italia e gli ex M5s di Alternativa Libera hanno abbandonato i lavori parlamentari: “E’ una deriva autoritaria” denuncia il capogruppo berlusconiano Renato Brunetta. Il Pd e il resto della maggioranza hanno deciso di andare avanti. “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme” ha detto Matteo Renzi ai deputati democratici. Le opposizioni hanno però chiesto “udienza” al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (saranno ricevuti al Quirinale martedì prossimo). Ma questa disponibilità non basta a Beppe Grillo che sul blog scrive: “Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano”.
Nel frattempo il problema diventa ancora una volta interno al Pd. La minoranza ha chiesto alla maggioranza di fermarsi perché votare le riforme da soli “è una scelta politica” sottolinea Rosy Bindi. Gianni Cuperlo ha chiesto “una pausa tecnica dei lavori della seduta fiume per consentire lo svolgimento di incontri per ricostruire quel clima costituente che deve contrassegnare i nostri lavori”. Stefano Fassina – che non vota come Pippo Civati – rileva come sia un “capolavoro politico” quello “di ricompattare tutte le opposizioni”. L’immagine inedita, infatti, è quella di Brunetta al fianco degli altri capigruppo dei partiti d’opposizione: al centro di una immagine inedita visto che parla al fianco di Arturo Scotto (Sel), Massimiliano Fedriga (Lega Nord), Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia). Brunetta promette una battaglia che si estenderà al resto del lavoro parlamentare: “Altro che Aventino, vedranno i sorci verdi. Pensiamo solo ai decreti in corso di esame in Parlamento”.
Renzi nel suo intervento all’assemblea dei deputati Pd ha detto di non voler accettare “lezioni di onestà da nessuno né lezioni da chi non ha trasparenza fin dallo statuto”. Nel suo intervento all’assemblea dei deputati del Pd, Matteo Renzi risponde così alle accuse delle opposizioni (con riferimento soprattutto ai 5 Stelle) sulla modalità con cui è stato condotto l’iter del disegno di legge sulle riforme istituzionali. “Abbiamo cercato una mediazione in tutte le sedi – aggiunge il capo del governo – Ora siamo ad un bivio”. “Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi – scandisce Renzi ai deputati democratici – E io non mi faccio ricattare e prendere in giro da nessuno. Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine. Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
CRONACA ORA PER ORA
19.11 – De Girolamo: “Primo passo tocca al governo”
“Mi auguro che il governo faccia il primo passo per riportare le opposizioni in Aula. Ha il dovere di farlo perché il dibattito sulle riforme costituzionali non è un talk show, ma la più alta espressione della democrazia di un popolo”. Così la capogruppo di Area Popolare (Ncd-Udc) Nunzia De Girolamo.
18.59 – Di Battista: “Si votano le riforme in 299″
“Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il Pd ha messo in ‘missionè molti dei suoi. Vergogna!”. Così il componente del direttorio M5s Alessandro di Battista su Twitter.
AlessandroDiBattista @ale_dibattista Segui
Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il PD ha messo in "missione" molti dei suoi. Vergogna!
18:41 - 13 Feb 2015
443 RETWEET 489 PREFERITI
17.29 – No maggioranza a proposta sospensione di Cuperlo
No della maggioranza alla richiesta di pausa tecnica avanzata da Gianni Cuperlo (Pd) durante l’esame delle riforme. Ad opporsi Andrea Mazziotti di Sc, secondo cui “non si può andare avanti con gli scontri interni al Pd”. “Quando ci sarà una pausa tecnica – ha detto Caterina Bini del Pd – continueremo la nostra assemblea di gruppo”.
16.56 – Fedriga (Lega): “Renzi non più interlocutore”
“Il dato di fatto è che il premier Renzi sta svendendo l’interesse del Paese per una sua campagna mediatica e pubblicitaria. A lui non interessa la riforma a lui interessa malgrado e a dispetto del danno al Paese, fare quelle scorrazzate in Aula. Esiste un premier che non riconosciamo più come interlocutore e dico mio malgrado che anche l’Arbitro non ha fischiato il fallo, è iniziata male.
16.53 – Brunetta: “Da martedì opposizioni al Quirinale”
“Abbiamo chiesto di essere ricevuti ed il presidente della Repubblica ci ha fatto sapere che da martedì prossimo ci riceverà gruppo per gruppo”. Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo di Fi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
16.46 – Il fittiano Romano (Fi) resta in Aula a votare
Saverio Romano di Forza Italia resta in Aula a votare sulle riforme costituzionali. Ed accanto a lui si vedono altri deputati del suo partito, come Stefania Prestigiacomo, Elena Centemero ed Annagrazia Calabria. Attorno a loro, banchi vuoti. “Forza Italia faccia in Aula, in modo istituzionale e politico una vera opposizione, puntando sui contenuti”, dice Romano in un intervento in cui spiega la propria scelta di restare in Aula.
16.33 – Fassina e Civati non votano
Stefano Fassina e Pippo Civati della minoranza Pd non parteciperanno alle votazioni sulle riforme dopo l’Aventino delle opposizioni. “Il fatto politico che si è verificato è gravissimo. Chiedo al Pd ed al governo di fermare i nostri lavori”, dice Fassina.
16.25 – Due deputati Sel e M5s restano in Aula come “sentinelle”
Due deputati di Sel e di M5S resteranno nell’Aula della Camera durante l’esame delle riforme per non far decadere gli emendamenti del loro gruppo parlamentare.
16.15 – Boldrini: “Mi auguro che deputati rientrino”
“Mi rammarico di questa situazione. Mi auguro ci sia un reale spazio per trovare un terreno comune e possano rientrare quanto prima i colleghi che hanno deciso di lasciare l’Aula”. Lo ha detto la presidente Laura Boldrini.
15.37 – Speranza: “Appello a opposizioni, tornate”
“Rivolgo all’opposizione un altro appello a tornare. Perchè non ancora un tavolo per trovare una soluzione comune ? Il prezzo che si paga è enorme”. Lo dice nell’Aula della Camera il capogruppo Pd Roberto Speranza riferendosi alle riforme.
15.32 – Dadone (M5s): “Riforme votatevele da soli”
“Non ci lasciate alcuna alternativa se non quella di farvi votare da soli questo obbrobrio di riforme”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Fabiana Dadone di M5S abbandonando l’Aula con il suo gruppo. “La seduta fiume peserà sulle vostre coscienze”, ha ammonito rivolta alla maggioranza.
15.19 – Minoranza Pd: “Se opposizione fuori, fermiamoci”
La minoranza del Pd è pronta a chiedere a Matteo Renzi una pausa di riflessione nel caso in cui le opposizioni decidessero di lasciare l’aula sulle riforme. “E’ una scelta politica” votare le riforme da soli, ha detto Rosy Bindi nell’assemblea del Pd sospesa per la ripresa dei lavori dell’aula.
15.14 – Tutte le opposizioni abbandonano l’Aula
Tutti i gruppi parlamentari d’opposizione annunciano di abbandonare i lavori parlamentari: Forza Italia, M5s, Lega Nord, Fratelli d’Italia, gli ex M5s di Alternativa Libera.
15.06 – Cuperlo: “Pd si fermi, non si votano riforme in Aula vuota”
Gianni Cuperlo, nel suo intervento all’assemblea del Pd, ha invitato a riaprire il confronto con le opposizioni, in particolare con M5S. “Non si votano le riforme nell’aula vuota”, ha detto, a quanto si apprende, l’esponente della sinistra invitando a cambiare le alleanze sulle riforme per attribuire l’onere della responsabilità.
14.34 – Renzi: “Minaccia non voto? Problema opposizioni”
“Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine”. Così Renzi, in assemblea Pd, aggiungendo: “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle,non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
14.27 – Renzi: “Opposizioni vogliono bloccare noi”
“Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi”. Matteo Renzi, a quanto si apprende, va così all’attacco delle minoranza all’assemblea dei deputati Pd sulle riforme.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... i/1422786/
Riforme, tutte le opposizioni contro Renzi
“Vedrà i sorci verdi”. Premier: “No a ricatti”
Forza Italia, Fdi, Lega e Sel abbandonano i lavori. Minoranza Pd: “Non possiamo votare se aula vuota”
Brunetta: “Da martedì le minoranze saranno ricevute dal presidente Mattarella (cronaca ora per ora)
Politica
Dopo la rissa notturna (leggi) il caos in aula. Tutte le opposizioni abbandonano i lavori, compresi ex M5s e Fratelli d’Italia: “Le vostre riforme votatele da soli”. Il capo del governo: “Le opposizioni vogliono bloccare noi, non migliorare l’Italia. Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Io non mi faccio ricattare né da Berlusconi né da Grillo”. Ma il problema diventa interno al Pd: Fassina e Civati non votano. “Fatto politico gravissimo”
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Riforme, M5s, Lega e Sel fuori dall’Aula. Renzi: “Non accetto lezioni di onestà”
CRONACA ORA PER ORA - Fuori tutte le opposizioni, compresi ex M5s e Fratelli d'Italia. Il capo del governo: "E' un problema loro. Io non mi faccio ricattare né da Berlusconi né da Grillo". Il leader M5s: "Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano". Ma il capo dello Stato martedì riceverà le opposizioni. E il problema diventa anche interno al Pd: Fassina e Civati non votano. "Fatto politico gravissimo"
di F. Q. | 13 febbraio 2015
Montecitorio vota il ddl sulle riforme istituzionali, ma l’Aula è mezza vuota. Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Lega Nord, Sel, Fratelli d’Italia e gli ex M5s di Alternativa Libera hanno abbandonato i lavori parlamentari: “E’ una deriva autoritaria” denuncia il capogruppo berlusconiano Renato Brunetta. Il Pd e il resto della maggioranza hanno deciso di andare avanti. “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme” ha detto Matteo Renzi ai deputati democratici. Le opposizioni hanno però chiesto “udienza” al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (saranno ricevuti al Quirinale martedì prossimo). Ma questa disponibilità non basta a Beppe Grillo che sul blog scrive: “Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano”.
Nel frattempo il problema diventa ancora una volta interno al Pd. La minoranza ha chiesto alla maggioranza di fermarsi perché votare le riforme da soli “è una scelta politica” sottolinea Rosy Bindi. Gianni Cuperlo ha chiesto “una pausa tecnica dei lavori della seduta fiume per consentire lo svolgimento di incontri per ricostruire quel clima costituente che deve contrassegnare i nostri lavori”. Stefano Fassina – che non vota come Pippo Civati – rileva come sia un “capolavoro politico” quello “di ricompattare tutte le opposizioni”. L’immagine inedita, infatti, è quella di Brunetta al fianco degli altri capigruppo dei partiti d’opposizione: al centro di una immagine inedita visto che parla al fianco di Arturo Scotto (Sel), Massimiliano Fedriga (Lega Nord), Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia). Brunetta promette una battaglia che si estenderà al resto del lavoro parlamentare: “Altro che Aventino, vedranno i sorci verdi. Pensiamo solo ai decreti in corso di esame in Parlamento”.
Renzi nel suo intervento all’assemblea dei deputati Pd ha detto di non voler accettare “lezioni di onestà da nessuno né lezioni da chi non ha trasparenza fin dallo statuto”. Nel suo intervento all’assemblea dei deputati del Pd, Matteo Renzi risponde così alle accuse delle opposizioni (con riferimento soprattutto ai 5 Stelle) sulla modalità con cui è stato condotto l’iter del disegno di legge sulle riforme istituzionali. “Abbiamo cercato una mediazione in tutte le sedi – aggiunge il capo del governo – Ora siamo ad un bivio”. “Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi – scandisce Renzi ai deputati democratici – E io non mi faccio ricattare e prendere in giro da nessuno. Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine. Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
CRONACA ORA PER ORA
19.11 – De Girolamo: “Primo passo tocca al governo”
“Mi auguro che il governo faccia il primo passo per riportare le opposizioni in Aula. Ha il dovere di farlo perché il dibattito sulle riforme costituzionali non è un talk show, ma la più alta espressione della democrazia di un popolo”. Così la capogruppo di Area Popolare (Ncd-Udc) Nunzia De Girolamo.
18.59 – Di Battista: “Si votano le riforme in 299″
“Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il Pd ha messo in ‘missionè molti dei suoi. Vergogna!”. Così il componente del direttorio M5s Alessandro di Battista su Twitter.
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Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il PD ha messo in "missione" molti dei suoi. Vergogna!
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17.29 – No maggioranza a proposta sospensione di Cuperlo
No della maggioranza alla richiesta di pausa tecnica avanzata da Gianni Cuperlo (Pd) durante l’esame delle riforme. Ad opporsi Andrea Mazziotti di Sc, secondo cui “non si può andare avanti con gli scontri interni al Pd”. “Quando ci sarà una pausa tecnica – ha detto Caterina Bini del Pd – continueremo la nostra assemblea di gruppo”.
16.56 – Fedriga (Lega): “Renzi non più interlocutore”
“Il dato di fatto è che il premier Renzi sta svendendo l’interesse del Paese per una sua campagna mediatica e pubblicitaria. A lui non interessa la riforma a lui interessa malgrado e a dispetto del danno al Paese, fare quelle scorrazzate in Aula. Esiste un premier che non riconosciamo più come interlocutore e dico mio malgrado che anche l’Arbitro non ha fischiato il fallo, è iniziata male.
16.53 – Brunetta: “Da martedì opposizioni al Quirinale”
“Abbiamo chiesto di essere ricevuti ed il presidente della Repubblica ci ha fatto sapere che da martedì prossimo ci riceverà gruppo per gruppo”. Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo di Fi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
16.46 – Il fittiano Romano (Fi) resta in Aula a votare
Saverio Romano di Forza Italia resta in Aula a votare sulle riforme costituzionali. Ed accanto a lui si vedono altri deputati del suo partito, come Stefania Prestigiacomo, Elena Centemero ed Annagrazia Calabria. Attorno a loro, banchi vuoti. “Forza Italia faccia in Aula, in modo istituzionale e politico una vera opposizione, puntando sui contenuti”, dice Romano in un intervento in cui spiega la propria scelta di restare in Aula.
16.33 – Fassina e Civati non votano
Stefano Fassina e Pippo Civati della minoranza Pd non parteciperanno alle votazioni sulle riforme dopo l’Aventino delle opposizioni. “Il fatto politico che si è verificato è gravissimo. Chiedo al Pd ed al governo di fermare i nostri lavori”, dice Fassina.
16.25 – Due deputati Sel e M5s restano in Aula come “sentinelle”
Due deputati di Sel e di M5S resteranno nell’Aula della Camera durante l’esame delle riforme per non far decadere gli emendamenti del loro gruppo parlamentare.
16.15 – Boldrini: “Mi auguro che deputati rientrino”
“Mi rammarico di questa situazione. Mi auguro ci sia un reale spazio per trovare un terreno comune e possano rientrare quanto prima i colleghi che hanno deciso di lasciare l’Aula”. Lo ha detto la presidente Laura Boldrini.
15.37 – Speranza: “Appello a opposizioni, tornate”
“Rivolgo all’opposizione un altro appello a tornare. Perchè non ancora un tavolo per trovare una soluzione comune ? Il prezzo che si paga è enorme”. Lo dice nell’Aula della Camera il capogruppo Pd Roberto Speranza riferendosi alle riforme.
15.32 – Dadone (M5s): “Riforme votatevele da soli”
“Non ci lasciate alcuna alternativa se non quella di farvi votare da soli questo obbrobrio di riforme”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Fabiana Dadone di M5S abbandonando l’Aula con il suo gruppo. “La seduta fiume peserà sulle vostre coscienze”, ha ammonito rivolta alla maggioranza.
15.19 – Minoranza Pd: “Se opposizione fuori, fermiamoci”
La minoranza del Pd è pronta a chiedere a Matteo Renzi una pausa di riflessione nel caso in cui le opposizioni decidessero di lasciare l’aula sulle riforme. “E’ una scelta politica” votare le riforme da soli, ha detto Rosy Bindi nell’assemblea del Pd sospesa per la ripresa dei lavori dell’aula.
15.14 – Tutte le opposizioni abbandonano l’Aula
Tutti i gruppi parlamentari d’opposizione annunciano di abbandonare i lavori parlamentari: Forza Italia, M5s, Lega Nord, Fratelli d’Italia, gli ex M5s di Alternativa Libera.
15.06 – Cuperlo: “Pd si fermi, non si votano riforme in Aula vuota”
Gianni Cuperlo, nel suo intervento all’assemblea del Pd, ha invitato a riaprire il confronto con le opposizioni, in particolare con M5S. “Non si votano le riforme nell’aula vuota”, ha detto, a quanto si apprende, l’esponente della sinistra invitando a cambiare le alleanze sulle riforme per attribuire l’onere della responsabilità.
14.34 – Renzi: “Minaccia non voto? Problema opposizioni”
“Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine”. Così Renzi, in assemblea Pd, aggiungendo: “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle,non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
14.27 – Renzi: “Opposizioni vogliono bloccare noi”
“Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi”. Matteo Renzi, a quanto si apprende, va così all’attacco delle minoranza all’assemblea dei deputati Pd sulle riforme.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... i/1422786/
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Re: Diario della caduta di un regime.
IL PICCOLO DUCE, AMILCARE, ANDREA, BENITO, MATTEO RENZI
CHE DIFFERENZA PASSA TRA ESSERE AUTOREVOLI ED ESSERE AUTORITARI???????
E' qual'è il confine tra le due posizioni??????
Riforme, tutte le opposizioni contro Renzi
“Vedrà i sorci verdi”. Premier: “No a ricatti”
Forza Italia, Fdi, Lega e Sel abbandonano i lavori. Minoranza Pd: “Non possiamo votare se aula vuota”
Brunetta: “Da martedì le minoranze saranno ricevute dal presidente Mattarella (cronaca ora per ora)
Politica
Dopo la rissa notturna (leggi) il caos in aula. Tutte le opposizioni abbandonano i lavori, compresi ex M5s e Fratelli d’Italia: “Le vostre riforme votatele da soli”. Il capo del governo: “Le opposizioni vogliono bloccare noi, non migliorare l’Italia. Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Io non mi faccio ricattare né da Berlusconi né da Grillo”. Ma il problema diventa interno al Pd: Fassina e Civati non votano. “Fatto politico gravissimo”
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Riforme, M5s, Lega e Sel fuori dall’Aula. Renzi: “Non accetto lezioni di onestà”
CRONACA ORA PER ORA - Fuori tutte le opposizioni, compresi ex M5s e Fratelli d'Italia. Il capo del governo: "E' un problema loro. Io non mi faccio ricattare né da Berlusconi né da Grillo". Il leader M5s: "Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano". Ma il capo dello Stato martedì riceverà le opposizioni. E il problema diventa anche interno al Pd: Fassina e Civati non votano. "Fatto politico gravissimo"
di F. Q. | 13 febbraio 2015
Montecitorio vota il ddl sulle riforme istituzionali, ma l’Aula è mezza vuota. Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Lega Nord, Sel, Fratelli d’Italia e gli ex M5s di Alternativa Libera hanno abbandonato i lavori parlamentari: “E’ una deriva autoritaria” denuncia il capogruppo berlusconiano Renato Brunetta. Il Pd e il resto della maggioranza hanno deciso di andare avanti. “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme” ha detto Matteo Renzi ai deputati democratici. Le opposizioni hanno però chiesto “udienza” al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (saranno ricevuti al Quirinale martedì prossimo). Ma questa disponibilità non basta a Beppe Grillo che sul blog scrive: “Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano”.
Nel frattempo il problema diventa ancora una volta interno al Pd. La minoranza ha chiesto alla maggioranza di fermarsi perché votare le riforme da soli “è una scelta politica” sottolinea Rosy Bindi. Gianni Cuperlo ha chiesto “una pausa tecnica dei lavori della seduta fiume per consentire lo svolgimento di incontri per ricostruire quel clima costituente che deve contrassegnare i nostri lavori”. Stefano Fassina – che non vota come Pippo Civati – rileva come sia un “capolavoro politico” quello “di ricompattare tutte le opposizioni”. L’immagine inedita, infatti, è quella di Brunetta al fianco degli altri capigruppo dei partiti d’opposizione: al centro di una immagine inedita visto che parla al fianco di Arturo Scotto (Sel), Massimiliano Fedriga (Lega Nord), Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia). Brunetta promette una battaglia che si estenderà al resto del lavoro parlamentare: “Altro che Aventino, vedranno i sorci verdi. Pensiamo solo ai decreti in corso di esame in Parlamento”.
Renzi nel suo intervento all’assemblea dei deputati Pd ha detto di non voler accettare “lezioni di onestà da nessuno né lezioni da chi non ha trasparenza fin dallo statuto”. Nel suo intervento all’assemblea dei deputati del Pd, Matteo Renzi risponde così alle accuse delle opposizioni (con riferimento soprattutto ai 5 Stelle) sulla modalità con cui è stato condotto l’iter del disegno di legge sulle riforme istituzionali. “Abbiamo cercato una mediazione in tutte le sedi – aggiunge il capo del governo – Ora siamo ad un bivio”. “Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi – scandisce Renzi ai deputati democratici – E io non mi faccio ricattare e prendere in giro da nessuno. Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine. Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
CRONACA ORA PER ORA
19.11 – De Girolamo: “Primo passo tocca al governo”
“Mi auguro che il governo faccia il primo passo per riportare le opposizioni in Aula. Ha il dovere di farlo perché il dibattito sulle riforme costituzionali non è un talk show, ma la più alta espressione della democrazia di un popolo”. Così la capogruppo di Area Popolare (Ncd-Udc) Nunzia De Girolamo.
18.59 – Di Battista: “Si votano le riforme in 299″
“Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il Pd ha messo in ‘missionè molti dei suoi. Vergogna!”. Così il componente del direttorio M5s Alessandro di Battista su Twitter.
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Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il PD ha messo in "missione" molti dei suoi. Vergogna!
18:41 - 13 Feb 2015
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17.29 – No maggioranza a proposta sospensione di Cuperlo
No della maggioranza alla richiesta di pausa tecnica avanzata da Gianni Cuperlo (Pd) durante l’esame delle riforme. Ad opporsi Andrea Mazziotti di Sc, secondo cui “non si può andare avanti con gli scontri interni al Pd”. “Quando ci sarà una pausa tecnica – ha detto Caterina Bini del Pd – continueremo la nostra assemblea di gruppo”.
16.56 – Fedriga (Lega): “Renzi non più interlocutore”
“Il dato di fatto è che il premier Renzi sta svendendo l’interesse del Paese per una sua campagna mediatica e pubblicitaria. A lui non interessa la riforma a lui interessa malgrado e a dispetto del danno al Paese, fare quelle scorrazzate in Aula. Esiste un premier che non riconosciamo più come interlocutore e dico mio malgrado che anche l’Arbitro non ha fischiato il fallo, è iniziata male.
16.53 – Brunetta: “Da martedì opposizioni al Quirinale”
“Abbiamo chiesto di essere ricevuti ed il presidente della Repubblica ci ha fatto sapere che da martedì prossimo ci riceverà gruppo per gruppo”. Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo di Fi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
16.46 – Il fittiano Romano (Fi) resta in Aula a votare
Saverio Romano di Forza Italia resta in Aula a votare sulle riforme costituzionali. Ed accanto a lui si vedono altri deputati del suo partito, come Stefania Prestigiacomo, Elena Centemero ed Annagrazia Calabria. Attorno a loro, banchi vuoti. “Forza Italia faccia in Aula, in modo istituzionale e politico una vera opposizione, puntando sui contenuti”, dice Romano in un intervento in cui spiega la propria scelta di restare in Aula.
16.33 – Fassina e Civati non votano
Stefano Fassina e Pippo Civati della minoranza Pd non parteciperanno alle votazioni sulle riforme dopo l’Aventino delle opposizioni. “Il fatto politico che si è verificato è gravissimo. Chiedo al Pd ed al governo di fermare i nostri lavori”, dice Fassina.
16.25 – Due deputati Sel e M5s restano in Aula come “sentinelle”
Due deputati di Sel e di M5S resteranno nell’Aula della Camera durante l’esame delle riforme per non far decadere gli emendamenti del loro gruppo parlamentare.
16.15 – Boldrini: “Mi auguro che deputati rientrino”
“Mi rammarico di questa situazione. Mi auguro ci sia un reale spazio per trovare un terreno comune e possano rientrare quanto prima i colleghi che hanno deciso di lasciare l’Aula”. Lo ha detto la presidente Laura Boldrini.
15.37 – Speranza: “Appello a opposizioni, tornate”
“Rivolgo all’opposizione un altro appello a tornare. Perchè non ancora un tavolo per trovare una soluzione comune ? Il prezzo che si paga è enorme”. Lo dice nell’Aula della Camera il capogruppo Pd Roberto Speranza riferendosi alle riforme.
15.32 – Dadone (M5s): “Riforme votatevele da soli”
“Non ci lasciate alcuna alternativa se non quella di farvi votare da soli questo obbrobrio di riforme”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Fabiana Dadone di M5S abbandonando l’Aula con il suo gruppo. “La seduta fiume peserà sulle vostre coscienze”, ha ammonito rivolta alla maggioranza.
15.19 – Minoranza Pd: “Se opposizione fuori, fermiamoci”
La minoranza del Pd è pronta a chiedere a Matteo Renzi una pausa di riflessione nel caso in cui le opposizioni decidessero di lasciare l’aula sulle riforme. “E’ una scelta politica” votare le riforme da soli, ha detto Rosy Bindi nell’assemblea del Pd sospesa per la ripresa dei lavori dell’aula.
15.14 – Tutte le opposizioni abbandonano l’Aula
Tutti i gruppi parlamentari d’opposizione annunciano di abbandonare i lavori parlamentari: Forza Italia, M5s, Lega Nord, Fratelli d’Italia, gli ex M5s di Alternativa Libera.
15.06 – Cuperlo: “Pd si fermi, non si votano riforme in Aula vuota”
Gianni Cuperlo, nel suo intervento all’assemblea del Pd, ha invitato a riaprire il confronto con le opposizioni, in particolare con M5S. “Non si votano le riforme nell’aula vuota”, ha detto, a quanto si apprende, l’esponente della sinistra invitando a cambiare le alleanze sulle riforme per attribuire l’onere della responsabilità.
14.34 – Renzi: “Minaccia non voto? Problema opposizioni”
“Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine”. Così Renzi, in assemblea Pd, aggiungendo: “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle,non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
14.27 – Renzi: “Opposizioni vogliono bloccare noi”
“Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi”. Matteo Renzi, a quanto si apprende, va così all’attacco delle minoranza all’assemblea dei deputati Pd sulle riforme.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... i/1422786/
CHE DIFFERENZA PASSA TRA ESSERE AUTOREVOLI ED ESSERE AUTORITARI???????
E' qual'è il confine tra le due posizioni??????
Riforme, tutte le opposizioni contro Renzi
“Vedrà i sorci verdi”. Premier: “No a ricatti”
Forza Italia, Fdi, Lega e Sel abbandonano i lavori. Minoranza Pd: “Non possiamo votare se aula vuota”
Brunetta: “Da martedì le minoranze saranno ricevute dal presidente Mattarella (cronaca ora per ora)
Politica
Dopo la rissa notturna (leggi) il caos in aula. Tutte le opposizioni abbandonano i lavori, compresi ex M5s e Fratelli d’Italia: “Le vostre riforme votatele da soli”. Il capo del governo: “Le opposizioni vogliono bloccare noi, non migliorare l’Italia. Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Io non mi faccio ricattare né da Berlusconi né da Grillo”. Ma il problema diventa interno al Pd: Fassina e Civati non votano. “Fatto politico gravissimo”
http://www.ilfattoquotidiano.it/
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Riforme, M5s, Lega e Sel fuori dall’Aula. Renzi: “Non accetto lezioni di onestà”
CRONACA ORA PER ORA - Fuori tutte le opposizioni, compresi ex M5s e Fratelli d'Italia. Il capo del governo: "E' un problema loro. Io non mi faccio ricattare né da Berlusconi né da Grillo". Il leader M5s: "Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano". Ma il capo dello Stato martedì riceverà le opposizioni. E il problema diventa anche interno al Pd: Fassina e Civati non votano. "Fatto politico gravissimo"
di F. Q. | 13 febbraio 2015
Montecitorio vota il ddl sulle riforme istituzionali, ma l’Aula è mezza vuota. Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Lega Nord, Sel, Fratelli d’Italia e gli ex M5s di Alternativa Libera hanno abbandonato i lavori parlamentari: “E’ una deriva autoritaria” denuncia il capogruppo berlusconiano Renato Brunetta. Il Pd e il resto della maggioranza hanno deciso di andare avanti. “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme” ha detto Matteo Renzi ai deputati democratici. Le opposizioni hanno però chiesto “udienza” al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (saranno ricevuti al Quirinale martedì prossimo). Ma questa disponibilità non basta a Beppe Grillo che sul blog scrive: “Il silenzio di Mattarella è peggio dei moniti di Napolitano”.
Nel frattempo il problema diventa ancora una volta interno al Pd. La minoranza ha chiesto alla maggioranza di fermarsi perché votare le riforme da soli “è una scelta politica” sottolinea Rosy Bindi. Gianni Cuperlo ha chiesto “una pausa tecnica dei lavori della seduta fiume per consentire lo svolgimento di incontri per ricostruire quel clima costituente che deve contrassegnare i nostri lavori”. Stefano Fassina – che non vota come Pippo Civati – rileva come sia un “capolavoro politico” quello “di ricompattare tutte le opposizioni”. L’immagine inedita, infatti, è quella di Brunetta al fianco degli altri capigruppo dei partiti d’opposizione: al centro di una immagine inedita visto che parla al fianco di Arturo Scotto (Sel), Massimiliano Fedriga (Lega Nord), Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia). Brunetta promette una battaglia che si estenderà al resto del lavoro parlamentare: “Altro che Aventino, vedranno i sorci verdi. Pensiamo solo ai decreti in corso di esame in Parlamento”.
Renzi nel suo intervento all’assemblea dei deputati Pd ha detto di non voler accettare “lezioni di onestà da nessuno né lezioni da chi non ha trasparenza fin dallo statuto”. Nel suo intervento all’assemblea dei deputati del Pd, Matteo Renzi risponde così alle accuse delle opposizioni (con riferimento soprattutto ai 5 Stelle) sulla modalità con cui è stato condotto l’iter del disegno di legge sulle riforme istituzionali. “Abbiamo cercato una mediazione in tutte le sedi – aggiunge il capo del governo – Ora siamo ad un bivio”. “Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi – scandisce Renzi ai deputati democratici – E io non mi faccio ricattare e prendere in giro da nessuno. Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine. Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle, non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
CRONACA ORA PER ORA
19.11 – De Girolamo: “Primo passo tocca al governo”
“Mi auguro che il governo faccia il primo passo per riportare le opposizioni in Aula. Ha il dovere di farlo perché il dibattito sulle riforme costituzionali non è un talk show, ma la più alta espressione della democrazia di un popolo”. Così la capogruppo di Area Popolare (Ncd-Udc) Nunzia De Girolamo.
18.59 – Di Battista: “Si votano le riforme in 299″
“Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il Pd ha messo in ‘missionè molti dei suoi. Vergogna!”. Così il componente del direttorio M5s Alessandro di Battista su Twitter.
AlessandroDiBattista @ale_dibattista Segui
Si stanno votando le riforme costituzionali in 299. Non manca il numero legale perché il PD ha messo in "missione" molti dei suoi. Vergogna!
18:41 - 13 Feb 2015
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17.29 – No maggioranza a proposta sospensione di Cuperlo
No della maggioranza alla richiesta di pausa tecnica avanzata da Gianni Cuperlo (Pd) durante l’esame delle riforme. Ad opporsi Andrea Mazziotti di Sc, secondo cui “non si può andare avanti con gli scontri interni al Pd”. “Quando ci sarà una pausa tecnica – ha detto Caterina Bini del Pd – continueremo la nostra assemblea di gruppo”.
16.56 – Fedriga (Lega): “Renzi non più interlocutore”
“Il dato di fatto è che il premier Renzi sta svendendo l’interesse del Paese per una sua campagna mediatica e pubblicitaria. A lui non interessa la riforma a lui interessa malgrado e a dispetto del danno al Paese, fare quelle scorrazzate in Aula. Esiste un premier che non riconosciamo più come interlocutore e dico mio malgrado che anche l’Arbitro non ha fischiato il fallo, è iniziata male.
16.53 – Brunetta: “Da martedì opposizioni al Quirinale”
“Abbiamo chiesto di essere ricevuti ed il presidente della Repubblica ci ha fatto sapere che da martedì prossimo ci riceverà gruppo per gruppo”. Lo afferma Renato Brunetta, capogruppo di Fi nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
16.46 – Il fittiano Romano (Fi) resta in Aula a votare
Saverio Romano di Forza Italia resta in Aula a votare sulle riforme costituzionali. Ed accanto a lui si vedono altri deputati del suo partito, come Stefania Prestigiacomo, Elena Centemero ed Annagrazia Calabria. Attorno a loro, banchi vuoti. “Forza Italia faccia in Aula, in modo istituzionale e politico una vera opposizione, puntando sui contenuti”, dice Romano in un intervento in cui spiega la propria scelta di restare in Aula.
16.33 – Fassina e Civati non votano
Stefano Fassina e Pippo Civati della minoranza Pd non parteciperanno alle votazioni sulle riforme dopo l’Aventino delle opposizioni. “Il fatto politico che si è verificato è gravissimo. Chiedo al Pd ed al governo di fermare i nostri lavori”, dice Fassina.
16.25 – Due deputati Sel e M5s restano in Aula come “sentinelle”
Due deputati di Sel e di M5S resteranno nell’Aula della Camera durante l’esame delle riforme per non far decadere gli emendamenti del loro gruppo parlamentare.
16.15 – Boldrini: “Mi auguro che deputati rientrino”
“Mi rammarico di questa situazione. Mi auguro ci sia un reale spazio per trovare un terreno comune e possano rientrare quanto prima i colleghi che hanno deciso di lasciare l’Aula”. Lo ha detto la presidente Laura Boldrini.
15.37 – Speranza: “Appello a opposizioni, tornate”
“Rivolgo all’opposizione un altro appello a tornare. Perchè non ancora un tavolo per trovare una soluzione comune ? Il prezzo che si paga è enorme”. Lo dice nell’Aula della Camera il capogruppo Pd Roberto Speranza riferendosi alle riforme.
15.32 – Dadone (M5s): “Riforme votatevele da soli”
“Non ci lasciate alcuna alternativa se non quella di farvi votare da soli questo obbrobrio di riforme”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Fabiana Dadone di M5S abbandonando l’Aula con il suo gruppo. “La seduta fiume peserà sulle vostre coscienze”, ha ammonito rivolta alla maggioranza.
15.19 – Minoranza Pd: “Se opposizione fuori, fermiamoci”
La minoranza del Pd è pronta a chiedere a Matteo Renzi una pausa di riflessione nel caso in cui le opposizioni decidessero di lasciare l’aula sulle riforme. “E’ una scelta politica” votare le riforme da soli, ha detto Rosy Bindi nell’assemblea del Pd sospesa per la ripresa dei lavori dell’aula.
15.14 – Tutte le opposizioni abbandonano l’Aula
Tutti i gruppi parlamentari d’opposizione annunciano di abbandonare i lavori parlamentari: Forza Italia, M5s, Lega Nord, Fratelli d’Italia, gli ex M5s di Alternativa Libera.
15.06 – Cuperlo: “Pd si fermi, non si votano riforme in Aula vuota”
Gianni Cuperlo, nel suo intervento all’assemblea del Pd, ha invitato a riaprire il confronto con le opposizioni, in particolare con M5S. “Non si votano le riforme nell’aula vuota”, ha detto, a quanto si apprende, l’esponente della sinistra invitando a cambiare le alleanze sulle riforme per attribuire l’onere della responsabilità.
14.34 – Renzi: “Minaccia non voto? Problema opposizioni”
“Se la minaccia è ‘ve la votate da soli’ è un problema loro. Se passa la logica per cui l’ostruzionismo blocca il diritto e dovere della maggioranza di fare le riforme è la fine”. Così Renzi, in assemblea Pd, aggiungendo: “Come non mi sono fatto ricattare da Berlusconi per il Colle,non mi faccio ricattare da Grillo sulle riforme”.
14.27 – Renzi: “Opposizioni vogliono bloccare noi”
“Il disegno delle opposizioni non è migliorare l’Italia ma rallentare e bloccare noi”. Matteo Renzi, a quanto si apprende, va così all’attacco delle minoranza all’assemblea dei deputati Pd sulle riforme.
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Re: Diario della caduta di un regime.
Mi chiedo: come fa Renzi a pensare che la sua riforma passerà al referendum del 2016, se le cose stanno così ora?
Secondo me è una vittoria di Pirro, se pure riesce ad ottenerla ora in Parlamento.
cardif
Secondo me è una vittoria di Pirro, se pure riesce ad ottenerla ora in Parlamento.
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Re: Diario della caduta di un regime.
Riforme, rissa alla Camera. Scazzottata fra deputati di Pd e Sel: ''ahh pezzo di m*rda''
https://www.youtube.com/watch?v=vowzSiJ7czA
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Re: Diario della caduta di un regime.
Anche i fedeli delle Br la pensano allo stesso modo. Sentiti stamani.cardif ha scritto:Mi chiedo: come fa Renzi a pensare che la sua riforma passerà al referendum del 2016, se le cose stanno così ora?
Secondo me è una vittoria di Pirro, se pure riesce ad ottenerla ora in Parlamento.
cardif
Sono euforici per il caso Mattarella, ma non hanno la visione d'insieme.
Le reazioni sono infantili. "Noi abbiamo i numeri per continuare". Mentre prima sostenevano che le riforme devono essere fatte con tutti.
A maggior ragione le Costituzionali.
Il successo personale viene prima degli interessi del Paese, per il Royal Baby.
Tirare troppo la corda si rompe. Non si erano mai visti Sel, Lega. FI, Fratelli d'Italia, M5S, protestare insieme. Prima o poi gliela faranno pagare.
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Re: Diario della caduta di un regime.
IL FOGLIO
CHIAMARE ARCORE PER SALVARE LA LEGISLATURA
No Cav., no riforme, no governo. Renzi e le opzioni per andare avanti - di Claudio Cerasa
^^
Il Giornale
Renzi abbandonato da tutti
Aventino delle opposizioni: via dall'Aula. Anche il Pd si spacca sulle riforme. La minoranza: “Matteo, fermiamoci”
^^
Il Corriere della Sera
DOPO AVER LASCIATO L’AULA
Riforme, opposizioni contro
Renzi|Foto «Un bullo»|Video
^^
Il Fatto Quotidiano
Riforme, tutte le opposizioni contro Renzi
“Vedrà i sorci verdi”. Premier: “No a ricatti”
^^
Il Messaggero
Riforme, l'opposizione attacca Renzi
«Vi faremo vedere i sorci verdi»
Pd diviso, il premier: vogliono fermarci Rissa alla Camera Video «Pezzo di m...»
^^
Il Sole 24 Ore
PD DIVISO, NUOVA ASSEMBLEA E CONTA ALLE 19,30
Riforme, le opposizioni via dall’Aula. Renzi: «No ai ricatti, andiamo avanti»
^^
Il Tempo
Camera dei Deputati - ddl Riforme
Caos riforme, opposizioni via dall'Aula. Renzi: "Andiamo avanti"
Nella notte rissa a Montecitorio: 13 espulsi, spintoni e un deputato in infermeria
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La Repubblica
Camera, è caos riforme: Pd diviso video - foto
Aventino opposizioni: "Vedranno sorci verdi"
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La Stampa
Riforme, si spacca il Pd Opposizioni via dall’Aula Renzi: avanti, no ai ricatti
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Libero
Il destino di Renzi e Boschi
nelle mani di Mattarella
Matteo nel caos, abbandonato da tutti
La rissa alla Camera: calci e.../Video
L'appello di Brunetta a Mattarella
CHIAMARE ARCORE PER SALVARE LA LEGISLATURA
No Cav., no riforme, no governo. Renzi e le opzioni per andare avanti - di Claudio Cerasa
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Il Giornale
Renzi abbandonato da tutti
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Il Corriere della Sera
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Renzi|Foto «Un bullo»|Video
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Riforme, tutte le opposizioni contro Renzi
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Pd diviso, il premier: vogliono fermarci Rissa alla Camera Video «Pezzo di m...»
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Riforme, le opposizioni via dall’Aula. Renzi: «No ai ricatti, andiamo avanti»
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Caos riforme, opposizioni via dall'Aula. Renzi: "Andiamo avanti"
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L'appello di Brunetta a Mattarella
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Re: Diario della caduta di un regime.
I GIORNI DIFFICILI
Mentre prestiamo attenzione a cosa succede a Minsk, e non siamo sicuri della pace anche dopo il cessate il fuoco, si apre la voragine a Sud. Il lancio di missili sulla Sicilia si fa più concreto per quanto succede in Libia.
In Parlamento si prendono a botte.
A Catania lasciano morire una bambina appena nata, e a Napoli per essere da meno rispondono con:
Napoli, muore una bambina di otto mesi
era stata dimessa ieri dall'ospedale
Mentre prestiamo attenzione a cosa succede a Minsk, e non siamo sicuri della pace anche dopo il cessate il fuoco, si apre la voragine a Sud. Il lancio di missili sulla Sicilia si fa più concreto per quanto succede in Libia.
In Parlamento si prendono a botte.
A Catania lasciano morire una bambina appena nata, e a Napoli per essere da meno rispondono con:
Napoli, muore una bambina di otto mesi
era stata dimessa ieri dall'ospedale
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Re: Diario della caduta di un regime.
GIORNI DIFFICILI
Riforme, Grillo: “Si torni al voto”. Di Battista: “Pronti a dimetterci tutti”
Il leader del Movimento 5 Stelle sul blog propone la sua soluzione dopo le polemiche sul ddl Boschi che modifica la seconda parte della Costituzione: "Siamo al limite del colpo di Stato bianco". I parlamentari: "Noi ci stiamo, ma gli altri non lo faranno"
di F. Q. | 14 febbraio 2015
Dimissioni delle opposizioni, scioglimento delle Camere e ritorno al voto. Dopo le polemiche sulle riforme costituzionali in discussione alla Camera, Beppe Grillo lancia l’appello: “Io sarei cauto nell’attaccare Sergio Mattarella”, scrive il leader del Movimento 5 stelle, “un presidente debole politicamente, mentre cercherei di creare le precondizioni per uno scioglimento delle Camere attraverso una richiesta congiunta di tutte le opposizioni, eventualmente supportata dalle dimissioni dei parlamentari di minoranza (e vediamo se anche quelli della sinistra Pd ci stanno, almeno in parte)”. Un appello che ha subito accolto il deputato e membro del direttorio Alessandro Di Battista: “Noi siamo pronti alle dimissioni per far cadere il parlamento e andare alla urne, ma siamo certi che le altre opposizioni non lo faranno, sono attaccati alle poltrone”. Intanto martedì 17 febbraio i grillini saranno ricevuti dal presidente della Repubblica.
Non è la prima volta che i 5 Stelle propongono l’addio in massa dei parlamentari. Già dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul Porcellum, Grillo aveva suggerito ai suoi di lasciare i banchi del Parlamento per tornare al voto. Ma non solo. A luglio 2014, lo stesso comico parlando ai suoi eletti aveva proposto di organizzare “il parlamento in piazza” e di lasciare Palazzo Madama e Montecitorio. In entrami i casi gli appelli sono rimasti simbolici.
Nelle scorse ore la maggioranza ha finito la discussione sugli emendamenti alla riforma costituzionale in un’Aula di Montecitorio semivuota: le opposizioni hanno deciso di non partecipare alle votazioni in segno di protesta. “Sulla questione delle riforme istituzionali”, continua Grillo, “siamo al limite del colpo di Stato bianco, quello che non si fa con carri armati e rastrellamenti, ma con colpi di mano di maggioranza. C’è una sola via d’uscita: sciogliere il Parlamento ed andare subito a nuove elezioni”. L’alternativa alle dimissioni dei parlamentari, secondo Grillo, può essere solo il “giudizio davanti alla Corte Costituzionale“.
Secondo il leader del Movimento 5 Stelle, il Parlamento “illegittimo” dovrebbe essere sciolto al più presto. “Questo”, scrive, “è un parlamento scaturito da una legge elettorale dichiarata incostituzionale, per cui, se per il principio della conservazione degli atti, resta in carica, appare per lo meno forzato che sia questo stesso parlamento a dover rifare la legge elettorale e, addirittura, la riforma della Costituzione”. Attacca poi i partiti che hanno subito scissioni e cambi di casacca. “Questo è un parlamento che non si sa se è ancora in grado di esprimere una reale maggioranza di governo ed è per lo meno discutibile che, nonostante i ripetuti rovesci, rotture di patti ecc, il presidente del Consiglio non abbia sentito il bisogno di verificare con un voto in entrambi i rami del parlamento, se ha ancora una maggioranza”. Grillo chiude criticando i presidente di Camera e Senato e la loro gestione dell’Aula durante la discussione delle riforme: “Questo è un parlamento i cui due presidenti si stanno comportando con una scorrettezza unica in materia di applicazione dei regolamenti e con una partigianeria neppure dissimulata”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02 ... o/1425393/
Riforme, Grillo: “Si torni al voto”. Di Battista: “Pronti a dimetterci tutti”
Il leader del Movimento 5 Stelle sul blog propone la sua soluzione dopo le polemiche sul ddl Boschi che modifica la seconda parte della Costituzione: "Siamo al limite del colpo di Stato bianco". I parlamentari: "Noi ci stiamo, ma gli altri non lo faranno"
di F. Q. | 14 febbraio 2015
Dimissioni delle opposizioni, scioglimento delle Camere e ritorno al voto. Dopo le polemiche sulle riforme costituzionali in discussione alla Camera, Beppe Grillo lancia l’appello: “Io sarei cauto nell’attaccare Sergio Mattarella”, scrive il leader del Movimento 5 stelle, “un presidente debole politicamente, mentre cercherei di creare le precondizioni per uno scioglimento delle Camere attraverso una richiesta congiunta di tutte le opposizioni, eventualmente supportata dalle dimissioni dei parlamentari di minoranza (e vediamo se anche quelli della sinistra Pd ci stanno, almeno in parte)”. Un appello che ha subito accolto il deputato e membro del direttorio Alessandro Di Battista: “Noi siamo pronti alle dimissioni per far cadere il parlamento e andare alla urne, ma siamo certi che le altre opposizioni non lo faranno, sono attaccati alle poltrone”. Intanto martedì 17 febbraio i grillini saranno ricevuti dal presidente della Repubblica.
Non è la prima volta che i 5 Stelle propongono l’addio in massa dei parlamentari. Già dopo la sentenza della Corte Costituzionale sul Porcellum, Grillo aveva suggerito ai suoi di lasciare i banchi del Parlamento per tornare al voto. Ma non solo. A luglio 2014, lo stesso comico parlando ai suoi eletti aveva proposto di organizzare “il parlamento in piazza” e di lasciare Palazzo Madama e Montecitorio. In entrami i casi gli appelli sono rimasti simbolici.
Nelle scorse ore la maggioranza ha finito la discussione sugli emendamenti alla riforma costituzionale in un’Aula di Montecitorio semivuota: le opposizioni hanno deciso di non partecipare alle votazioni in segno di protesta. “Sulla questione delle riforme istituzionali”, continua Grillo, “siamo al limite del colpo di Stato bianco, quello che non si fa con carri armati e rastrellamenti, ma con colpi di mano di maggioranza. C’è una sola via d’uscita: sciogliere il Parlamento ed andare subito a nuove elezioni”. L’alternativa alle dimissioni dei parlamentari, secondo Grillo, può essere solo il “giudizio davanti alla Corte Costituzionale“.
Secondo il leader del Movimento 5 Stelle, il Parlamento “illegittimo” dovrebbe essere sciolto al più presto. “Questo”, scrive, “è un parlamento scaturito da una legge elettorale dichiarata incostituzionale, per cui, se per il principio della conservazione degli atti, resta in carica, appare per lo meno forzato che sia questo stesso parlamento a dover rifare la legge elettorale e, addirittura, la riforma della Costituzione”. Attacca poi i partiti che hanno subito scissioni e cambi di casacca. “Questo è un parlamento che non si sa se è ancora in grado di esprimere una reale maggioranza di governo ed è per lo meno discutibile che, nonostante i ripetuti rovesci, rotture di patti ecc, il presidente del Consiglio non abbia sentito il bisogno di verificare con un voto in entrambi i rami del parlamento, se ha ancora una maggioranza”. Grillo chiude criticando i presidente di Camera e Senato e la loro gestione dell’Aula durante la discussione delle riforme: “Questo è un parlamento i cui due presidenti si stanno comportando con una scorrettezza unica in materia di applicazione dei regolamenti e con una partigianeria neppure dissimulata”
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