Come se ne viene fuori ?
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Re: Come se ne viene fuori ?
Il virus Burlesquoni ha colpito la stragrande maggioranza della classe politica
Bersani: «Elezioni anticipate?
Non voglio vincere sulle macerie del Paese»
Ma quale vittoria? Non ha gli uomini per governare.
L'INTERVISTA A SKY TG24
Bersani: «Elezioni anticipate?
Non voglio vincere sulle macerie del Paese»
Il leader del Pd: il caso Formigoni, segno della fine di un'epoca
La replica: «Che ipocrisia: dimentica Lusi, Tedesco e Penati»
Pierluigi Bersani (Fotogramma)
MILANO - Non vogliamo «vincere sulle macerie del nostro Paese. Non si può destabilizzare un Paese che è ancora in piena crisi». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani a SkyTg24, sulla possibilità di giocare la partita di elezioni anticipate se, con la vittoria di Hollande in Francia, dovesse tornare a spirare un vento favorevole alla sinistra in Europa.
FRANCIA - Nella stessa intervista, a proposito degli equilibri europei, Bersani aggiunge: «Penso che Angela Merkel, a fronte di una vittoria di Hollande, ragionerà un pò meglio». E si dice convinto che «dopo la cura della destra in Europa, ci si sia resi conto che così non si va da nessuna parte e che il venir meno della solidarietà in Europa è uno dei fattori della crisi».
POLITICA E ANTI-POLITICA - Bersani torna quindi sull'Italia. A partire dall'anti-politica. «C'è rabbia in giro per la situazione sociale ed economica, per le favole finite in niente, per una cattiva idea che si è creata sulla politica e si mette insieme tutto. È una rabbia che capisco e Grillo la sta interpretando - premette il leader Pd -. Ma il cambiamento ha bisogno di binari altrimenti si finisce in proposte che non portano a nulla».
Quindi ribatte sull'idea di Berlusconi di cambiare il nome al suo partito: «Siamo alla stagione del restyling, ma se Berlusconi vuol fare il partito "Viva la mamma" non è che noi facciamo subito il partito "Viva il papà". Noi siamo il Pd, siamo pronti a cambiare quello che va cambiato, a migliorare, ma rimaniamo il Pd». «Sarebbe ora - aggiunge - che si esca da questo eccezionalismo all'italiana. Dobbiamo riformare il sistema di finanziamento dei partiti, riformare i partiti stessi, fare le riforme istituzionali e la riforma elettorale perché è questo che serve per il Paese».
TASSE E LAVORO - «Servono ammortizzatori per i parasubordinati, si tratta di 300-400 milioni di euro che noi sappiamo dove poter prendere - dice Bersani a proposito del tema caldo del lavoro -. Si può chiudere sulla riforma già la prossima settima con questo aggiustamento». Infine una risposta all'ex ministro Maroni a proposito della disobbedienza fiscale sull'Imu: «In questo Paese c'è già troppa gente che fa lo sciopero fiscale facendo gravare il peso addosso ai soliti noti».
BOTTA E RISPOSTA - Una nota, infine, su Roberto Formigoni: «C'è un'iniziativa del Pd nel Consiglio Regionale per le dimissioni e quindi la sostengo anche io». E ancora: «Quando si arriva a un tale compiacimento, quando si arriva al delirio, alla lontananza cosmica con i cittadini vuol dire che una storia sta finendo, e non riguarda solo Formigoni ma tutta quella accozzaglia di Pdl, Lega e tutti populismi che ci sono stati fin qui. È tutta una stagione che sta finendo. Formigoni è solo un "di cui" di questa schiera».
«QUANTA IPOCRISIA» - Immediata la replica di Formigoni, che via Twitter sottolinea: «Bersani, quanta ipocrisia: m'attacca, benché io non sia indagato, e non parla di Tedesco, Lusi, Vendola, de Magistris, De Filippo e Penati», e completa il suo pensiero con una nota: «L'ipocrisia di Bersani e del Pd è senza fondo. Attaccano come un disco rotto sempre e soltanto me, benchè la magistratura non sollevi alcun dubbio sulla mia azione». Il commento del numero uno lombardo prosegue: «Bersani dimentica il numero enorme di uomini e di donne del Pd che hanno ricevuto richieste di arresto e avvisi di garanzia a dozzine: dal senatore Tedesco, al senatore Lusi con le sue decine di milioni sottratti, ai governatori Errani e Vendola, al sindaco De Magistris, ai governatori De Filippo e Lombardo, per finire con Filippo Penati, collaboratore personale di Bersani, scelto direttamente da lui. Tutti casi di malaffare conclamato davanti ai quali Bersani dovrebbe sprofondare nella vergogna e nel silenzio».
AMICI - «Di molte cose Bersani e il Pd devono rendere conto: ad esempio della vicenda che ha portato la Procura di Piacenza (proprio la città di Bersani) a indagare un consigliere regionale del Partito Democratico e sei dirigenti dell'Asl con l'accusa di truffa, abuso d'ufficio e falso ideologico in atti pubblici (come ha riportato il Fatto Quotidiano) - ha sottolineato ancora Formigoni - Il consigliere regionale indagato è Marco Carini, amico intimo di Bersani, e l'inchiesta va avanti da metà aprile».
DIGNITÀ - «Come spesso capita - conclude il presidente - Bersani e il Pd godono della benevolenza di alcuni quotidiani nazionali che su questo fatto continuano a tacere. Bersani però conosce bene come stanno le cose e, se avesse ancora un po' di dignità politica, dovrebbe parlarcene. Sarebbe bello che anche il Pd lombardo ne chiedesse conto al Pd emiliano».
Redazione Online
29 aprile 2012 | 18:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere.it
Bersani: «Elezioni anticipate?
Non voglio vincere sulle macerie del Paese»
Ma quale vittoria? Non ha gli uomini per governare.
L'INTERVISTA A SKY TG24
Bersani: «Elezioni anticipate?
Non voglio vincere sulle macerie del Paese»
Il leader del Pd: il caso Formigoni, segno della fine di un'epoca
La replica: «Che ipocrisia: dimentica Lusi, Tedesco e Penati»
Pierluigi Bersani (Fotogramma)
MILANO - Non vogliamo «vincere sulle macerie del nostro Paese. Non si può destabilizzare un Paese che è ancora in piena crisi». Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani a SkyTg24, sulla possibilità di giocare la partita di elezioni anticipate se, con la vittoria di Hollande in Francia, dovesse tornare a spirare un vento favorevole alla sinistra in Europa.
FRANCIA - Nella stessa intervista, a proposito degli equilibri europei, Bersani aggiunge: «Penso che Angela Merkel, a fronte di una vittoria di Hollande, ragionerà un pò meglio». E si dice convinto che «dopo la cura della destra in Europa, ci si sia resi conto che così non si va da nessuna parte e che il venir meno della solidarietà in Europa è uno dei fattori della crisi».
POLITICA E ANTI-POLITICA - Bersani torna quindi sull'Italia. A partire dall'anti-politica. «C'è rabbia in giro per la situazione sociale ed economica, per le favole finite in niente, per una cattiva idea che si è creata sulla politica e si mette insieme tutto. È una rabbia che capisco e Grillo la sta interpretando - premette il leader Pd -. Ma il cambiamento ha bisogno di binari altrimenti si finisce in proposte che non portano a nulla».
Quindi ribatte sull'idea di Berlusconi di cambiare il nome al suo partito: «Siamo alla stagione del restyling, ma se Berlusconi vuol fare il partito "Viva la mamma" non è che noi facciamo subito il partito "Viva il papà". Noi siamo il Pd, siamo pronti a cambiare quello che va cambiato, a migliorare, ma rimaniamo il Pd». «Sarebbe ora - aggiunge - che si esca da questo eccezionalismo all'italiana. Dobbiamo riformare il sistema di finanziamento dei partiti, riformare i partiti stessi, fare le riforme istituzionali e la riforma elettorale perché è questo che serve per il Paese».
TASSE E LAVORO - «Servono ammortizzatori per i parasubordinati, si tratta di 300-400 milioni di euro che noi sappiamo dove poter prendere - dice Bersani a proposito del tema caldo del lavoro -. Si può chiudere sulla riforma già la prossima settima con questo aggiustamento». Infine una risposta all'ex ministro Maroni a proposito della disobbedienza fiscale sull'Imu: «In questo Paese c'è già troppa gente che fa lo sciopero fiscale facendo gravare il peso addosso ai soliti noti».
BOTTA E RISPOSTA - Una nota, infine, su Roberto Formigoni: «C'è un'iniziativa del Pd nel Consiglio Regionale per le dimissioni e quindi la sostengo anche io». E ancora: «Quando si arriva a un tale compiacimento, quando si arriva al delirio, alla lontananza cosmica con i cittadini vuol dire che una storia sta finendo, e non riguarda solo Formigoni ma tutta quella accozzaglia di Pdl, Lega e tutti populismi che ci sono stati fin qui. È tutta una stagione che sta finendo. Formigoni è solo un "di cui" di questa schiera».
«QUANTA IPOCRISIA» - Immediata la replica di Formigoni, che via Twitter sottolinea: «Bersani, quanta ipocrisia: m'attacca, benché io non sia indagato, e non parla di Tedesco, Lusi, Vendola, de Magistris, De Filippo e Penati», e completa il suo pensiero con una nota: «L'ipocrisia di Bersani e del Pd è senza fondo. Attaccano come un disco rotto sempre e soltanto me, benchè la magistratura non sollevi alcun dubbio sulla mia azione». Il commento del numero uno lombardo prosegue: «Bersani dimentica il numero enorme di uomini e di donne del Pd che hanno ricevuto richieste di arresto e avvisi di garanzia a dozzine: dal senatore Tedesco, al senatore Lusi con le sue decine di milioni sottratti, ai governatori Errani e Vendola, al sindaco De Magistris, ai governatori De Filippo e Lombardo, per finire con Filippo Penati, collaboratore personale di Bersani, scelto direttamente da lui. Tutti casi di malaffare conclamato davanti ai quali Bersani dovrebbe sprofondare nella vergogna e nel silenzio».
AMICI - «Di molte cose Bersani e il Pd devono rendere conto: ad esempio della vicenda che ha portato la Procura di Piacenza (proprio la città di Bersani) a indagare un consigliere regionale del Partito Democratico e sei dirigenti dell'Asl con l'accusa di truffa, abuso d'ufficio e falso ideologico in atti pubblici (come ha riportato il Fatto Quotidiano) - ha sottolineato ancora Formigoni - Il consigliere regionale indagato è Marco Carini, amico intimo di Bersani, e l'inchiesta va avanti da metà aprile».
DIGNITÀ - «Come spesso capita - conclude il presidente - Bersani e il Pd godono della benevolenza di alcuni quotidiani nazionali che su questo fatto continuano a tacere. Bersani però conosce bene come stanno le cose e, se avesse ancora un po' di dignità politica, dovrebbe parlarcene. Sarebbe bello che anche il Pd lombardo ne chiedesse conto al Pd emiliano».
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29 aprile 2012 | 18:08
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Re: Come se ne viene fuori ?
eh...pare anche a me .camillobenso ha scritto:Il virus Burlesquoni ha colpito la stragrande maggioranza della classe politica
Bersani: «Elezioni anticipate?
Non voglio vincere sulle macerie del Paese»
Ma quale vittoria? Non ha gli uomini per governare.
e intanto il paese sprofonda sotto i colpi dei banchieri...
stavo anche considerando che in un paese "normale" i partiti più o meno restano sempre quelli anche per decenni,
quello che cambia è la classe politica che compone quei partiti,intesa come classe dirigente.
basti pensare ai due principali partiti Americani,o ai due principali partiti inglesi,ma è così anche per Francia,Germania,Spagna...
qui da noi invece succede l'inverso i partiti si rinnovano la facciata in continuazione,
passiamo dalla DC all'UDC dal PCI al PDS ai DS al PD da Forza Italia al PDL...ma le persone che tengono le redini dei "nuovi" partiti,
son sempre quelle vecchie facce che vediamo da almeno 20 alternarsi sullo "scenario"...
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Re: Come se ne viene fuori ?
C’è da chiedersi se Bersani legge i commenti degli italiani in generale.
Se li dovesse leggere Livia Turco si rimetterebbe a piangere.
Quando si arriva a certi punti è preferibile tenere la bocca chiusa anche rifiutando interviste,….ma soprattutto fare i fatti, non esiste altra via.
già...
29.04|19:28 volano
è molto più comodo prendere lo stipendio e stare a guardare senza prendersi responsabilità
Prima il bene del PAESE
29.04|19:28 Lettore_2175394
Giusto caro Bersani cerchiamo di non vincere le elezioni su di un cumulo di macerie: questa prerogativa lasciamola al partito dei “faccendieri” che se ne fregano del bene del PAESE, ma cerchiamo di vincerle nemmeno nel prossimo anno sopra un cumulo di “morti”. Fare pressione perché Monti cambi la sua politica anti- keynesiana (imposta dall’UE) e si faccia veramente qualcosa di EQUO. Se i soldi non si trovano per rilanciare l’economia: Bene la tassa sulle transazioni, e mettiamo una buona volta la PATRIMONIALE. I LAVORATORI, PENSIONATI, DISOCCUPATI, ecc., hanno già dato e anche molto. BASTA! BASTA! BASTA! Fate pagare i responsabili e imponete all’UE un cambio di rotta almeno di 180°. Speriamo in Hollande... SPAY-42-COMO
E chi è responsabile di queste macerie ?
29.04|19:24 colombanus
Di queste macerie, tu Bersani ne sai niente? Non ti senti in parte responsabile anche tu, con la tua finta opposizione, con le ruberie ( a tua insaputa?) del tuo partito, con i soliti discorsi ipocriti populisti e demagogici? La verità caro Bersani è che se andate alle elezioni perdete un casino di cadreghini, raccontala giusta per favore.
Bersani l'hai capito
29.04|19:16 beppefirenze
che non ne possiamo più dei politici come te! Formigoni però dovrebbe avere la decenza di chetarsi e sparire in qualche mare esotico con le sue magnifiche camice a fiori,prima che sia tardi.
Bersani ed il trio ABC.....
29.04|18:27 silvi50
altro che vincere!..........Alle elezioni, tu e gli altri componenti del trio.....siete attesi da.....una (A)lta (B)atosta (C)erta.......
Legge elettorale, subito!
29.04|18:18 caesar2009
L'unica cosa che dovete fare, caro Bersni, è la nuova legge elettorale che ci permetta di SCEGLIERE. Poi vediamo chi vince e chi perde, di certo pochi di voi attuali parlamentari saranno rieletti. E' questa la vostra vera paura...le macerie siete voi!
Ma quale vittoria!
29.04|17:59 GabrieleR
Bersani, lascia perdere! L'Italia è distrutta. Non accanirti, fatti da parte (insieme a Casini e Berlusconi) e lancia davvero un giovane capace.
Bersani dimettiti
29.04|17:54 skywalkerluke
Il caso Penati richiede le dimissioni immediate. Se non sai un cialtrone, dimettiti.
BERSANI, TU SI' CHE SEI UN COMICO... ALTRO CHE BEPPE GRILLO!!!
29.04|17:54 gioman
"Non voglio vincere sulle macerie del Paese"??? ah ah ah, molto divertente... Bersani tu sì che sei un comico, altro che Beppe Grillo!!! La verità è che nessuno dei cosidetti leader dei partiti tradizionali (il famigerato ABC) intende andare al voto perchè sa benissimo che prenderebbe una batosta di dimensioni epiche...
Ma quale vittoria
29.04|17:52 Velc80
Tra l'assenteismo e gli insulti nelle schede si e no prenderebbero i voti degli amici e dei conoscenti che sono stati raccomandati e sistemati negli impieghi pubblici. PD un partito che non fa appello alla democrazia delle elezioni, non ha un atteggiamento critico su nulla e che si cala i pantaloni ad ogni votazione. Un partito che appropriandosi dei soldi dello stato vorrebbe ergersi a partito moralista. Ma quale credibilità credono di avere? Soldi dati per nulla, visto che la vera campagna elettorale si fa nelle TV, che ospitano tutti i partiti dando loro spazio eguale nel periodo di elezioni. Senza contare giornali di partito (già sovvenzionati), radio e web, tutto gratis.
Non voglio vincere sulle macerie del paese? Siete solo dei gregari
29.04|17:52 Chattanooga
Dopo 5 anni passati a romperci le scatole proponendovi come valida alternativa al governo Berlusconi, vi siete tirati indietro nel momento decisivo. Questa frase mi conferma che dietro ogni critica al governo precedente non c'era alcunchè di costruttivo nè alcuna volontà vera di prendere il suo posto. Siete sempre stati dei gregari bravi solo a muovere da dietro le quinte, e sempre resterete gregari.
Bersani
29.04|17:43 testamento
Beato costruttore di macerie
Il coraggio di rappresentare il paese Lei Bersani non lo merita.
29.04|17:42 Free Burma
Onorevole Bersani, si vergogni. se un partito vince le elezioni vuol dire che ha il consenso per governare e fare proposte per la cresccita del paese. se fa simili affermazioni "non voglio vincere sulle macerie del paese" .... a mio parere non merita di governare ne lei ne chi lei rappresenta in quanto è incapace di pensare al paese ed ha paura di governare. il resto sono quisquilie e punzellacchere. si vergogni.
Non vuole vincere ?
29.04|17:41 Lettore-1165429
Per quello che mi riguarda faro' il possibile per aiutarlo , non dimentichero' alle elezioni che il diluvio di tasse che dovro' pagare lo devo a Monti , Bersani e soci .
Caro Bersani, vi aspetta una bella batosta...
29.04|17:27 Ventodelnord88
penso proprio che il trio A-B-C che sostiene Monti si becchi una bella batosta alle elezioni, altro che vittoria della sinistra?!? siete una manica di inquisiti al pari del PDL, se poi manderete al parlamento esemplari come Calearo, penso che Grillo diventerà presidente del consiglio dai voti che prenderà... comincia a restituire i finanziamenti al PD!!!!
Bersani vende la pelle del lupo prima di ucciderlo.
29.04|17:25 milo_vito
Come fa Bersani ad essere cosi' sicuro di vincere:ancora la strada è lunga è tutto puo' succedere. Da solo il PD non ha i numeri per vincere. Se si allea con i partiti di sinistra ed estrema sinistra probabilmente vincerà , ma poi governare è tutta un'altra cosa ( vedi l'esperienza dell'ultimo governo di PD piu' partiti di sinistra). Se si allea con i partiti di centro e con questi vincerà le elezioni se la dovrà vedere con Casini.Fini e Rutelli che è tutto dire.
Sicuro?
29.04|17:10 saropr
Il problema per il buon Bersani non è vincere sulle macerie del paese, ma se perde e resta seduto sulle macerie del suo partito.
Amministrative come Referendum contro Monti per Elezioni Politiche Anticipate!
29.04|17:10 dalessa
No CARO Bersani ! Ora siamo stufi. Visto che non ti rendi conto, è meglio che tu e tutti quelli che appoggiano il Governo vadano a cas definitivamente. L'Italia non ha bisogno di Leaders e Partiti che non capiscono la gravità della Situazione del Mondo del Lavoro, Imprese, Professionisti, Lavoratori, Artigiani, Famiglie, Pensionati, Giovani. Noi sappiamo cosa fare e ci costruiremo il Ns. Partito dell'Italia che Vogliamo per il ns. Futuro e quello dei Ns. Figli. Con le Elezioni Amministrative ci sarà un maremoto. Diciamo agli Elettori di trasformare le Prossime Amministrative in Referendum per Elezioni Politiche Anticipate, contro Monti, di Votare i partiti all'Opposizione o Annullare con una X la Scheda Elettorale. No all'astensionismo, perchè verrebbe Tacitato come disamore della Politica. Se la Somma delle Schede Annullate unite a quelle dell'Opposizione daranno la Maggioranza dei Voti, il Presidente della Repubblica non Potrà Rifiutarsi di Sciogliere le Camere. Giacomo Dalessandro
Siete responsabili si, è vero: alla prova dei fatti vi dileguate.
29.04|17:04 Lettore_828685
Con la vittoria del 2006 avete governato un anno e mezzo in un periodo di congiuntura favorevole (Europa +3%, Italia a traino col +2). Poi siete caduti come ricordiamo. Il problema era Berlusconi? Si è fatto da parte. Ed ora dite che non volete governare in una fase del genere. Vergognatevi. E' una affermazione di una stupidità tale che mi colpisce che la pronunciate da mesi con vanto. Sarà la frase simbolo con cui verrete bastonati nel 2013.
Fossi in Bersani non sarei così sicuro di vincere
29.04|16:59 nirav2028
Forse un 30% è sicuro di andare a votare ed esprimere una preferenza. L'altro 70% non è sicuro di andare a votare e non saprebbe a che santo votarsi (vista la penosa situazione in cui ci hanno cacciato). Per quanto mi riguarda mai e poi mai voterei questi palloni gonfiati. C'è bisogno di rinnovamento e "loro" non sono in grado neanche di pensarlo. Hanno scaricato sui soliti noti vagonate di tasse, eliminato i pochi diritti, rapinato i risparmi e dovrei ancora fidarmi di questi qui? Sciò, circolare, trovatevi un lavoro, se ci riuscite. Altrimenti fatevi mantenere dagli evasori che avete coccolato per decenni...
Ma per favore!
29.04|16:56 emerenziano
Rispondendo ad un interlocutore che gli chiedeva come potevano sopravvivere le famiglie con 1.200 euro al mese in seguito le manovra Monti, Bersani ha replicato: "Uè, calma anch'io ho famiglia, quindi so quanto sia difficile campare ai giorni nostri." Avete capito bene, Bersani con i milioni che guadagna vuole fare credere che vive in casa la stessa angoscia delle famiglie italiane.
Bersani per piaaacere
29.04|16:43 Tiggo
Già l'avete resuscitato una volta il berlusca, ma due sarebbe diabolico. Se avete paura di prendere in mano il paese vuol dire che non meritate di governare. Senta Bersani corra a casa, svelto svelto che la mamma ha fatto gli gnocci
Non vinci proprio, è per questo che non ci vuoi andare alle elezioni!
29.04|16:30 Urukhai
Dovevi farlo un anno fa ma non hai avuto il coraggio.
DUE DOMANDE A BERSANI
29.04|16:26 oggiarino
!°) Sei così sicuro di vincere, dopo tutte le fesserie che continui a dire su ogni questione, in buona compagnia con Alfano e Casini? 2°) Ancora non hai capito che per vincere, devi proporre idee valide che siano uscite dalla tua testa e non pavoneggiarti di luce riflessa con le vittorie degli altri "sinistri" in giro per il mondo? Questo errore l'avete già fatto molte volte in passato (Francia, Grecia, Spagna, U.S.A., etc..), salvo poi fare precipitose retromarce, non appena vi accorgeste che le idee applicate, non erano in realtà nemmeno simili alle vostre!
Figuriamoci!
29.04|16:25 ivocgn
Quest'uomo e' ipocrita tanto quanto potrebbe esserlo un dirigente comunista quanto i comunisti in generale (sembro berlusconiano ma non lo sono). E nemmeno si rende conto che con questa frase praticamente dice di essere inadatto a risollevare le sorti del paese o semplicemente sta dicendo che se ne lava le mani! L'ultima ipotesi, non certo confortante, e' che voglia lasciare a Monti il tempo di terminare il lavoro sporco e tornate a comiziare con sperimentata demagogia. Spero che un bagliore accecante illumini le menti degli elettori...
Wow... è sicuro di se
29.04|16:25 Andros2009
Ma dove si crede di andare ? Alle prossime tutti i partiti, lui compreso, si beccano una scoppola che non si immaginano neppure !
Bersani e la sindrome di Chamberlain
29.04|16:08 Buono a sapersi
Bersani é affetto dalla sindrome di Chamberlain e dalla politica dell' 'appeasement. Una politica di concessioni alle controparti per poter garantirsi la propria sopravvivenza in seno al PD. Non ha idee e le pseudo idee che tenta di ventilare sono già morte prima di nascere. Tenta di temporeggiare e di negoziare con UDC e PDL per poter trovare un quieto vivere, che ormai non esiste più e serve ai partiti per "riarmarsi e ripulirsi" in vista delle prossime elezioni. È un leader ormai finito di un partito agonizzante. Mr. B. ringrazia!
Nn vimci proprio
29.04|16:06 Lettore_2597255
Guarda caro Bersani che nn vinci proprio. Forse e' proprio per questo che eviti le elezioni anticipate.
Solo un uomo poteva rilanciare politicamente Berlusconi
29.04|15:32 hcarlo
E quest'uomo era Bersani il quale, non contento, continua con queste uscite che rendono evidente come non abbia assolutamente compreso i reali problemi del paese. Mi domando se sia poca avvedutezza politica o se ci sia un accordo segreto con Berlusconi stesso. Peccato che nel frattempo ci troviamo davanti altri problemi ben più rilevanti.
CORRESPONSABILITÀ ILLIMITATA'
29.04|15:31 zucchetto
Di quelle macerie che lui critica, ne è responsabile al pari di ogni altro Politico. Anche se adotta la furbizia di criticarle per attivare in chi legge o ascolta il meccanismo inconsulto che automaticamente fa: se le critica sono attribuibili ad altri, ma non funziona più. Se il dialogo che Bersani fa con Monti, sapendo che media tra lui ed il PDL, lo avesse fatto DIRETTAMENTE con il PDL qualche anno or sono, saremmo stati in vantaggio rispetto alla crisi che stiamo vivendo. NON E' POSSIBILE INDICARE "IL COLPEVOLE" DI QUESTO TRACOLLO, PERCHÉ OGNI PARTITO POLITICO IN PARLAMENTO HA LE SUE RESPONSABILITÀ. Quindi non si spacci per un puro perché non incanta più nessuno. zucchetto
ma sei sicuro ?
29.04|15:24 barukk
Bersani, chi ti dice che vincerai. Sarai sconfitto. L'Italia non ha bisogno fi burocrati geigi. La nomenklatura deve andare via, tu e quel tuo amico D'Alema
Paura e pochezza di idee
29.04|15:18 regret
IL PD mi appare ancora una volta che non abbia trovato una sua bussola e, come dice lo stesso Bersani giustamente, "il cambiamento ha bisogno di binari altrimenti si finisce in proposte che non portano a nulla" Se il PD riiene di avere la maggioranza nel paese e se vuole conservarla, non deve aspettare che qualcuno altro glieli indichi o costruisca questi binari temporeggiando e cercando di ridurre il ruolo di Beppe Grillo a fustigatore di costumi senza progetti (il che non è vero), allorchè le priorità del PD si concentrano in fumose riforme istituzionali posto che la legge fondante della Repubblica, che si dice da un lato all'avangaurdia dall'altro , mentre dall'altro si sostiene che è vecchia, forse perchè incompiuta ?. Ci si dimentica che la Costituzione degli US è ben più vecchia e nessuno americano si è sognato di sotituirla. Ponete al centro dell'Italia una politica industriale adeguata alla globalizzazione e non la salvaguardia delle banche il cui ruolo deve rimenere al servizio dell'Industria. Bella la intervista di Cesare Romiti che ne ha di esperienze e di memoria storica.
quanto scrivo è fuori tema tuttavia, visto che non ho un'altro spazio da utilizzare
29.04|15:17 ultimino
chiedo a Bersani perchè è contrario ai tagli alle spese militari che il ministro Giarda intende proporre nel piano da presentare in consiglio dei ministri!!!!!!
Illusioni
29.04|15:12 lorentz01
Sono tutti convinti di aggiudicarsi i voti degli italiani arrabbiati, offesi, delusi... Io non sarei così tanto convinto. Si può sempre annullare la scheda. Cosa che faccio da ormai 10 anni! E cosa succederebbe se il primo partito che esce dalle elezioni fosse quello del nonvoto? Peccato sia sempre il sud a salvare i partiti, con i meccanismi che ben conosciamo.
per surreal
29.04|15:05 Lettore_2586242
se è un paese di vecchi, a questi vecchi bisognerebbe cominciare a pensarci. Come mai tanti rinunciano persino alle cure mediche e, in alcuni casi, a cibo sostanzioso, perché non se lo possono permettere? Io li ho visti al supermercato scartare i prodotti dopo averne controllato il prezzo, sentiti mentre dicevano che a cena solo latte e pane, perché non si riusciva. Da almeno un paio d'anni: non adesso, non ad opera di Monti. Il disastro si è lentamente preparato in questi ventanni di abominio. Sapeste che rabbia incontrare finalmente ammutoliti quelli che hanno votato Berlusconi, e ad ogni parola detta in favore delle classi più deboli, hanno risposto che non ne potevano più del mio politically correct.
Bersani .... non ci vuole un mago per predirti : GRILLI VERDI !!!!
29.04|15:02 silonofrio
Vedrai i Grilli Verdi, Bersani, e se anche avrai un pò di voti da quei morti intellettuali che votano per abitudine e per scarsa cultura, ti sentirai intorno tanti, ma tanti, cri cri cri cri....
Più Fatti Reali e Meno Parole...
29.04|15:01 Lettore_2591824
Siete Tutti Bravi a chiedere Sacrifici e Nuove Tasse ai Vostri Elettori ma Voi non fate Sacrifici e Non Rinunciate a Niente... Voi dovete dare l'Esempio... Più Fatti Reali e Meno Parole...alle Elezioni ci divertiremo...
MACERIE?????
29.04|14:59 Lettore_2597312
Non dire eresie!! Sai che sotto le macerie ci finireste tu e i tuoi degni compari!!!
Bersani
29.04|14:59 Lettore_2586242
tanti guardavano a voi e ora sono un po' sconfortati. Non credo che non si volgiano fare sacrifici, ma sacrifici che non portino a licenziamnti, in ogni caso. A noi, più del pareggio di bilancio, importa che la maggior parte di noi abbia un lavoro: così si potranno aiutare i più sfortunati. Lo farebbero le famiglie, la Chiesa, come sempre. Iniziate a far politica fra la gente: ascoltateci. Parta ciascuno dalla propria città, capillarmente: soldi zero. Una sala dove riunirsi e basta. Riprendete vigore morale dall'austerità. Tornate fra la gente.
E poi il comico sarebbe Grillo...
29.04|14:54 Lettore_2597296
Bersani se ti e' rimasto un briciolo di dignita' dimettiti e goditi i soldi che hai guadagnato in 30 anni con la politica, e stesso consiglio vale per tutti e 1000 che sedete in parlamento...quello che non avete capito e' che gli ITALIANI NON VI VOGLIONO PIU' VEDERE!!!...Voi cambiate le sigle, i nomi ai partiti, le alleanze...DOVETE ANDARE VIA TUTTI...avete fatto 20 anni di politica dello scaricabarile e ora voi sareste il futuro???...il Movimento 5 stelle non sarà' il salvatore della patria, ma almeno sono cittadini NORMALI e non professionisti della politica come voi...e per questo che avete PAURA!!!
Se li dovesse leggere Livia Turco si rimetterebbe a piangere.
Quando si arriva a certi punti è preferibile tenere la bocca chiusa anche rifiutando interviste,….ma soprattutto fare i fatti, non esiste altra via.
già...
29.04|19:28 volano
è molto più comodo prendere lo stipendio e stare a guardare senza prendersi responsabilità
Prima il bene del PAESE
29.04|19:28 Lettore_2175394
Giusto caro Bersani cerchiamo di non vincere le elezioni su di un cumulo di macerie: questa prerogativa lasciamola al partito dei “faccendieri” che se ne fregano del bene del PAESE, ma cerchiamo di vincerle nemmeno nel prossimo anno sopra un cumulo di “morti”. Fare pressione perché Monti cambi la sua politica anti- keynesiana (imposta dall’UE) e si faccia veramente qualcosa di EQUO. Se i soldi non si trovano per rilanciare l’economia: Bene la tassa sulle transazioni, e mettiamo una buona volta la PATRIMONIALE. I LAVORATORI, PENSIONATI, DISOCCUPATI, ecc., hanno già dato e anche molto. BASTA! BASTA! BASTA! Fate pagare i responsabili e imponete all’UE un cambio di rotta almeno di 180°. Speriamo in Hollande... SPAY-42-COMO
E chi è responsabile di queste macerie ?
29.04|19:24 colombanus
Di queste macerie, tu Bersani ne sai niente? Non ti senti in parte responsabile anche tu, con la tua finta opposizione, con le ruberie ( a tua insaputa?) del tuo partito, con i soliti discorsi ipocriti populisti e demagogici? La verità caro Bersani è che se andate alle elezioni perdete un casino di cadreghini, raccontala giusta per favore.
Bersani l'hai capito
29.04|19:16 beppefirenze
che non ne possiamo più dei politici come te! Formigoni però dovrebbe avere la decenza di chetarsi e sparire in qualche mare esotico con le sue magnifiche camice a fiori,prima che sia tardi.
Bersani ed il trio ABC.....
29.04|18:27 silvi50
altro che vincere!..........Alle elezioni, tu e gli altri componenti del trio.....siete attesi da.....una (A)lta (B)atosta (C)erta.......
Legge elettorale, subito!
29.04|18:18 caesar2009
L'unica cosa che dovete fare, caro Bersni, è la nuova legge elettorale che ci permetta di SCEGLIERE. Poi vediamo chi vince e chi perde, di certo pochi di voi attuali parlamentari saranno rieletti. E' questa la vostra vera paura...le macerie siete voi!
Ma quale vittoria!
29.04|17:59 GabrieleR
Bersani, lascia perdere! L'Italia è distrutta. Non accanirti, fatti da parte (insieme a Casini e Berlusconi) e lancia davvero un giovane capace.
Bersani dimettiti
29.04|17:54 skywalkerluke
Il caso Penati richiede le dimissioni immediate. Se non sai un cialtrone, dimettiti.
BERSANI, TU SI' CHE SEI UN COMICO... ALTRO CHE BEPPE GRILLO!!!
29.04|17:54 gioman
"Non voglio vincere sulle macerie del Paese"??? ah ah ah, molto divertente... Bersani tu sì che sei un comico, altro che Beppe Grillo!!! La verità è che nessuno dei cosidetti leader dei partiti tradizionali (il famigerato ABC) intende andare al voto perchè sa benissimo che prenderebbe una batosta di dimensioni epiche...
Ma quale vittoria
29.04|17:52 Velc80
Tra l'assenteismo e gli insulti nelle schede si e no prenderebbero i voti degli amici e dei conoscenti che sono stati raccomandati e sistemati negli impieghi pubblici. PD un partito che non fa appello alla democrazia delle elezioni, non ha un atteggiamento critico su nulla e che si cala i pantaloni ad ogni votazione. Un partito che appropriandosi dei soldi dello stato vorrebbe ergersi a partito moralista. Ma quale credibilità credono di avere? Soldi dati per nulla, visto che la vera campagna elettorale si fa nelle TV, che ospitano tutti i partiti dando loro spazio eguale nel periodo di elezioni. Senza contare giornali di partito (già sovvenzionati), radio e web, tutto gratis.
Non voglio vincere sulle macerie del paese? Siete solo dei gregari
29.04|17:52 Chattanooga
Dopo 5 anni passati a romperci le scatole proponendovi come valida alternativa al governo Berlusconi, vi siete tirati indietro nel momento decisivo. Questa frase mi conferma che dietro ogni critica al governo precedente non c'era alcunchè di costruttivo nè alcuna volontà vera di prendere il suo posto. Siete sempre stati dei gregari bravi solo a muovere da dietro le quinte, e sempre resterete gregari.
Bersani
29.04|17:43 testamento
Beato costruttore di macerie
Il coraggio di rappresentare il paese Lei Bersani non lo merita.
29.04|17:42 Free Burma
Onorevole Bersani, si vergogni. se un partito vince le elezioni vuol dire che ha il consenso per governare e fare proposte per la cresccita del paese. se fa simili affermazioni "non voglio vincere sulle macerie del paese" .... a mio parere non merita di governare ne lei ne chi lei rappresenta in quanto è incapace di pensare al paese ed ha paura di governare. il resto sono quisquilie e punzellacchere. si vergogni.
Non vuole vincere ?
29.04|17:41 Lettore-1165429
Per quello che mi riguarda faro' il possibile per aiutarlo , non dimentichero' alle elezioni che il diluvio di tasse che dovro' pagare lo devo a Monti , Bersani e soci .
Caro Bersani, vi aspetta una bella batosta...
29.04|17:27 Ventodelnord88
penso proprio che il trio A-B-C che sostiene Monti si becchi una bella batosta alle elezioni, altro che vittoria della sinistra?!? siete una manica di inquisiti al pari del PDL, se poi manderete al parlamento esemplari come Calearo, penso che Grillo diventerà presidente del consiglio dai voti che prenderà... comincia a restituire i finanziamenti al PD!!!!
Bersani vende la pelle del lupo prima di ucciderlo.
29.04|17:25 milo_vito
Come fa Bersani ad essere cosi' sicuro di vincere:ancora la strada è lunga è tutto puo' succedere. Da solo il PD non ha i numeri per vincere. Se si allea con i partiti di sinistra ed estrema sinistra probabilmente vincerà , ma poi governare è tutta un'altra cosa ( vedi l'esperienza dell'ultimo governo di PD piu' partiti di sinistra). Se si allea con i partiti di centro e con questi vincerà le elezioni se la dovrà vedere con Casini.Fini e Rutelli che è tutto dire.
Sicuro?
29.04|17:10 saropr
Il problema per il buon Bersani non è vincere sulle macerie del paese, ma se perde e resta seduto sulle macerie del suo partito.
Amministrative come Referendum contro Monti per Elezioni Politiche Anticipate!
29.04|17:10 dalessa
No CARO Bersani ! Ora siamo stufi. Visto che non ti rendi conto, è meglio che tu e tutti quelli che appoggiano il Governo vadano a cas definitivamente. L'Italia non ha bisogno di Leaders e Partiti che non capiscono la gravità della Situazione del Mondo del Lavoro, Imprese, Professionisti, Lavoratori, Artigiani, Famiglie, Pensionati, Giovani. Noi sappiamo cosa fare e ci costruiremo il Ns. Partito dell'Italia che Vogliamo per il ns. Futuro e quello dei Ns. Figli. Con le Elezioni Amministrative ci sarà un maremoto. Diciamo agli Elettori di trasformare le Prossime Amministrative in Referendum per Elezioni Politiche Anticipate, contro Monti, di Votare i partiti all'Opposizione o Annullare con una X la Scheda Elettorale. No all'astensionismo, perchè verrebbe Tacitato come disamore della Politica. Se la Somma delle Schede Annullate unite a quelle dell'Opposizione daranno la Maggioranza dei Voti, il Presidente della Repubblica non Potrà Rifiutarsi di Sciogliere le Camere. Giacomo Dalessandro
Siete responsabili si, è vero: alla prova dei fatti vi dileguate.
29.04|17:04 Lettore_828685
Con la vittoria del 2006 avete governato un anno e mezzo in un periodo di congiuntura favorevole (Europa +3%, Italia a traino col +2). Poi siete caduti come ricordiamo. Il problema era Berlusconi? Si è fatto da parte. Ed ora dite che non volete governare in una fase del genere. Vergognatevi. E' una affermazione di una stupidità tale che mi colpisce che la pronunciate da mesi con vanto. Sarà la frase simbolo con cui verrete bastonati nel 2013.
Fossi in Bersani non sarei così sicuro di vincere
29.04|16:59 nirav2028
Forse un 30% è sicuro di andare a votare ed esprimere una preferenza. L'altro 70% non è sicuro di andare a votare e non saprebbe a che santo votarsi (vista la penosa situazione in cui ci hanno cacciato). Per quanto mi riguarda mai e poi mai voterei questi palloni gonfiati. C'è bisogno di rinnovamento e "loro" non sono in grado neanche di pensarlo. Hanno scaricato sui soliti noti vagonate di tasse, eliminato i pochi diritti, rapinato i risparmi e dovrei ancora fidarmi di questi qui? Sciò, circolare, trovatevi un lavoro, se ci riuscite. Altrimenti fatevi mantenere dagli evasori che avete coccolato per decenni...
Ma per favore!
29.04|16:56 emerenziano
Rispondendo ad un interlocutore che gli chiedeva come potevano sopravvivere le famiglie con 1.200 euro al mese in seguito le manovra Monti, Bersani ha replicato: "Uè, calma anch'io ho famiglia, quindi so quanto sia difficile campare ai giorni nostri." Avete capito bene, Bersani con i milioni che guadagna vuole fare credere che vive in casa la stessa angoscia delle famiglie italiane.
Bersani per piaaacere
29.04|16:43 Tiggo
Già l'avete resuscitato una volta il berlusca, ma due sarebbe diabolico. Se avete paura di prendere in mano il paese vuol dire che non meritate di governare. Senta Bersani corra a casa, svelto svelto che la mamma ha fatto gli gnocci
Non vinci proprio, è per questo che non ci vuoi andare alle elezioni!
29.04|16:30 Urukhai
Dovevi farlo un anno fa ma non hai avuto il coraggio.
DUE DOMANDE A BERSANI
29.04|16:26 oggiarino
!°) Sei così sicuro di vincere, dopo tutte le fesserie che continui a dire su ogni questione, in buona compagnia con Alfano e Casini? 2°) Ancora non hai capito che per vincere, devi proporre idee valide che siano uscite dalla tua testa e non pavoneggiarti di luce riflessa con le vittorie degli altri "sinistri" in giro per il mondo? Questo errore l'avete già fatto molte volte in passato (Francia, Grecia, Spagna, U.S.A., etc..), salvo poi fare precipitose retromarce, non appena vi accorgeste che le idee applicate, non erano in realtà nemmeno simili alle vostre!
Figuriamoci!
29.04|16:25 ivocgn
Quest'uomo e' ipocrita tanto quanto potrebbe esserlo un dirigente comunista quanto i comunisti in generale (sembro berlusconiano ma non lo sono). E nemmeno si rende conto che con questa frase praticamente dice di essere inadatto a risollevare le sorti del paese o semplicemente sta dicendo che se ne lava le mani! L'ultima ipotesi, non certo confortante, e' che voglia lasciare a Monti il tempo di terminare il lavoro sporco e tornate a comiziare con sperimentata demagogia. Spero che un bagliore accecante illumini le menti degli elettori...
Wow... è sicuro di se
29.04|16:25 Andros2009
Ma dove si crede di andare ? Alle prossime tutti i partiti, lui compreso, si beccano una scoppola che non si immaginano neppure !
Bersani e la sindrome di Chamberlain
29.04|16:08 Buono a sapersi
Bersani é affetto dalla sindrome di Chamberlain e dalla politica dell' 'appeasement. Una politica di concessioni alle controparti per poter garantirsi la propria sopravvivenza in seno al PD. Non ha idee e le pseudo idee che tenta di ventilare sono già morte prima di nascere. Tenta di temporeggiare e di negoziare con UDC e PDL per poter trovare un quieto vivere, che ormai non esiste più e serve ai partiti per "riarmarsi e ripulirsi" in vista delle prossime elezioni. È un leader ormai finito di un partito agonizzante. Mr. B. ringrazia!
Nn vimci proprio
29.04|16:06 Lettore_2597255
Guarda caro Bersani che nn vinci proprio. Forse e' proprio per questo che eviti le elezioni anticipate.
Solo un uomo poteva rilanciare politicamente Berlusconi
29.04|15:32 hcarlo
E quest'uomo era Bersani il quale, non contento, continua con queste uscite che rendono evidente come non abbia assolutamente compreso i reali problemi del paese. Mi domando se sia poca avvedutezza politica o se ci sia un accordo segreto con Berlusconi stesso. Peccato che nel frattempo ci troviamo davanti altri problemi ben più rilevanti.
CORRESPONSABILITÀ ILLIMITATA'
29.04|15:31 zucchetto
Di quelle macerie che lui critica, ne è responsabile al pari di ogni altro Politico. Anche se adotta la furbizia di criticarle per attivare in chi legge o ascolta il meccanismo inconsulto che automaticamente fa: se le critica sono attribuibili ad altri, ma non funziona più. Se il dialogo che Bersani fa con Monti, sapendo che media tra lui ed il PDL, lo avesse fatto DIRETTAMENTE con il PDL qualche anno or sono, saremmo stati in vantaggio rispetto alla crisi che stiamo vivendo. NON E' POSSIBILE INDICARE "IL COLPEVOLE" DI QUESTO TRACOLLO, PERCHÉ OGNI PARTITO POLITICO IN PARLAMENTO HA LE SUE RESPONSABILITÀ. Quindi non si spacci per un puro perché non incanta più nessuno. zucchetto
ma sei sicuro ?
29.04|15:24 barukk
Bersani, chi ti dice che vincerai. Sarai sconfitto. L'Italia non ha bisogno fi burocrati geigi. La nomenklatura deve andare via, tu e quel tuo amico D'Alema
Paura e pochezza di idee
29.04|15:18 regret
IL PD mi appare ancora una volta che non abbia trovato una sua bussola e, come dice lo stesso Bersani giustamente, "il cambiamento ha bisogno di binari altrimenti si finisce in proposte che non portano a nulla" Se il PD riiene di avere la maggioranza nel paese e se vuole conservarla, non deve aspettare che qualcuno altro glieli indichi o costruisca questi binari temporeggiando e cercando di ridurre il ruolo di Beppe Grillo a fustigatore di costumi senza progetti (il che non è vero), allorchè le priorità del PD si concentrano in fumose riforme istituzionali posto che la legge fondante della Repubblica, che si dice da un lato all'avangaurdia dall'altro , mentre dall'altro si sostiene che è vecchia, forse perchè incompiuta ?. Ci si dimentica che la Costituzione degli US è ben più vecchia e nessuno americano si è sognato di sotituirla. Ponete al centro dell'Italia una politica industriale adeguata alla globalizzazione e non la salvaguardia delle banche il cui ruolo deve rimenere al servizio dell'Industria. Bella la intervista di Cesare Romiti che ne ha di esperienze e di memoria storica.
quanto scrivo è fuori tema tuttavia, visto che non ho un'altro spazio da utilizzare
29.04|15:17 ultimino
chiedo a Bersani perchè è contrario ai tagli alle spese militari che il ministro Giarda intende proporre nel piano da presentare in consiglio dei ministri!!!!!!
Illusioni
29.04|15:12 lorentz01
Sono tutti convinti di aggiudicarsi i voti degli italiani arrabbiati, offesi, delusi... Io non sarei così tanto convinto. Si può sempre annullare la scheda. Cosa che faccio da ormai 10 anni! E cosa succederebbe se il primo partito che esce dalle elezioni fosse quello del nonvoto? Peccato sia sempre il sud a salvare i partiti, con i meccanismi che ben conosciamo.
per surreal
29.04|15:05 Lettore_2586242
se è un paese di vecchi, a questi vecchi bisognerebbe cominciare a pensarci. Come mai tanti rinunciano persino alle cure mediche e, in alcuni casi, a cibo sostanzioso, perché non se lo possono permettere? Io li ho visti al supermercato scartare i prodotti dopo averne controllato il prezzo, sentiti mentre dicevano che a cena solo latte e pane, perché non si riusciva. Da almeno un paio d'anni: non adesso, non ad opera di Monti. Il disastro si è lentamente preparato in questi ventanni di abominio. Sapeste che rabbia incontrare finalmente ammutoliti quelli che hanno votato Berlusconi, e ad ogni parola detta in favore delle classi più deboli, hanno risposto che non ne potevano più del mio politically correct.
Bersani .... non ci vuole un mago per predirti : GRILLI VERDI !!!!
29.04|15:02 silonofrio
Vedrai i Grilli Verdi, Bersani, e se anche avrai un pò di voti da quei morti intellettuali che votano per abitudine e per scarsa cultura, ti sentirai intorno tanti, ma tanti, cri cri cri cri....
Più Fatti Reali e Meno Parole...
29.04|15:01 Lettore_2591824
Siete Tutti Bravi a chiedere Sacrifici e Nuove Tasse ai Vostri Elettori ma Voi non fate Sacrifici e Non Rinunciate a Niente... Voi dovete dare l'Esempio... Più Fatti Reali e Meno Parole...alle Elezioni ci divertiremo...
MACERIE?????
29.04|14:59 Lettore_2597312
Non dire eresie!! Sai che sotto le macerie ci finireste tu e i tuoi degni compari!!!
Bersani
29.04|14:59 Lettore_2586242
tanti guardavano a voi e ora sono un po' sconfortati. Non credo che non si volgiano fare sacrifici, ma sacrifici che non portino a licenziamnti, in ogni caso. A noi, più del pareggio di bilancio, importa che la maggior parte di noi abbia un lavoro: così si potranno aiutare i più sfortunati. Lo farebbero le famiglie, la Chiesa, come sempre. Iniziate a far politica fra la gente: ascoltateci. Parta ciascuno dalla propria città, capillarmente: soldi zero. Una sala dove riunirsi e basta. Riprendete vigore morale dall'austerità. Tornate fra la gente.
E poi il comico sarebbe Grillo...
29.04|14:54 Lettore_2597296
Bersani se ti e' rimasto un briciolo di dignita' dimettiti e goditi i soldi che hai guadagnato in 30 anni con la politica, e stesso consiglio vale per tutti e 1000 che sedete in parlamento...quello che non avete capito e' che gli ITALIANI NON VI VOGLIONO PIU' VEDERE!!!...Voi cambiate le sigle, i nomi ai partiti, le alleanze...DOVETE ANDARE VIA TUTTI...avete fatto 20 anni di politica dello scaricabarile e ora voi sareste il futuro???...il Movimento 5 stelle non sarà' il salvatore della patria, ma almeno sono cittadini NORMALI e non professionisti della politica come voi...e per questo che avete PAURA!!!
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Re: Come se ne viene fuori ?
Taglio alle province e liberalizzazioni
La ricetta Bce per la spesa pubblica
Lunedì Giarda presenta al governo gli interventi in
tema di «spending review»:caccia a 4 miliardi per evitare l'aumento Iva al 23%
Corriere.it
****
E’ terrificante questo governo Monti, non sa come recuperare soldi, ma aspetta 5 mesi per il bando delle frequenze, non vuole assolutamente mettere mano alla PATRIMONIALE, esita a vendere i beni dello Stato, non fa una legge anticorruzione ad hoc e così via.
PS. Pierazzurro è in questo momento da Fazio e ci sta prendendo per il kulen.
Domanda perché non è stata fatta la patrimoniale: E’ perché Monti non è convinto che possa portare a casa un gettito superiore a quello delle tasse sulla casa. I beni di certi patrimoni non sono facilmente individuabili.
Balle, balle, balle balle spaziali.
La Banca d’Italia ha stimato in 9.732 miliardi di euro nel 2010.
Come ha fatto a stimare questa cifra, se Pierazzurro e Monti sostengono che i patrimoni sono difficilmente individuabili?
Come hanno stabilito alla Banca d’Italia che il 10 % degli italiani detiene il 44,7 % della ricchezza privata?
La Banca d’Italia è in grado di determinarlo e Monti no?
Il Pd – continua Pierazzurro – si è sacrificato non andando ad elezioni che poteva vincere.
Come sostengono don Farinella e don Mazzoleni, questi politici credono che siamo tutti imbecilli.
L’ora dei forconi si avvicina……
La ricetta Bce per la spesa pubblica
Lunedì Giarda presenta al governo gli interventi in
tema di «spending review»:caccia a 4 miliardi per evitare l'aumento Iva al 23%
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E’ terrificante questo governo Monti, non sa come recuperare soldi, ma aspetta 5 mesi per il bando delle frequenze, non vuole assolutamente mettere mano alla PATRIMONIALE, esita a vendere i beni dello Stato, non fa una legge anticorruzione ad hoc e così via.
PS. Pierazzurro è in questo momento da Fazio e ci sta prendendo per il kulen.
Domanda perché non è stata fatta la patrimoniale: E’ perché Monti non è convinto che possa portare a casa un gettito superiore a quello delle tasse sulla casa. I beni di certi patrimoni non sono facilmente individuabili.
Balle, balle, balle balle spaziali.
La Banca d’Italia ha stimato in 9.732 miliardi di euro nel 2010.
Come ha fatto a stimare questa cifra, se Pierazzurro e Monti sostengono che i patrimoni sono difficilmente individuabili?
Come hanno stabilito alla Banca d’Italia che il 10 % degli italiani detiene il 44,7 % della ricchezza privata?
La Banca d’Italia è in grado di determinarlo e Monti no?
Il Pd – continua Pierazzurro – si è sacrificato non andando ad elezioni che poteva vincere.
Come sostengono don Farinella e don Mazzoleni, questi politici credono che siamo tutti imbecilli.
L’ora dei forconi si avvicina……
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Re: Come se ne viene fuori ?
Caro Camillobenso,
efficaci questi post dei lettori, peraltro alcuni postati sia sui giornali paraculi come il corriere, che altri postati sui giornali "amici" vedi l'Unità.
La cosa interessante è che quelli + arrabbiati postano sul corriere ... altri sull'unità ma leggendoli (ed io lo faccio) qui ci troviamo a casa.
Concordo con le critiche e letture fatte nei post sulle dichiarazioni di Bersani, che appunto fanno cadere le braccia.
In soldoni Bersani ha cercato di convincerci che Monti va bene perchè "è ben visto in europa dove gode di una buona autorevolezza (diamine, dopo Burlesque sarebbe stato difficile fare peggio anche a volerlo) e che ancora siamo sul baratro e quindi non c'è altro che il rigore di Monti!!"
Appunto ...il Rigor Mortis di grilliana definizione.
Caro Bersani, come fai a farti scavalcare da Angelino Jolie sul fatto delle tasse? Lui dice che non le vuole, così B e C rimango con il cerino in mano a dar luce al defunto Mortis.
Bersani ... dove la stà la gioiosa macchina da guerra?
Secondo me la puzza di essersela fatta sotto all'idea che il PD possa essere chiamato al governo, Bersani non la può nascondere neanche parlando dentro il tubo catodico della TV (la si sente ... la si sente).
Ho detto! Augh
efficaci questi post dei lettori, peraltro alcuni postati sia sui giornali paraculi come il corriere, che altri postati sui giornali "amici" vedi l'Unità.
La cosa interessante è che quelli + arrabbiati postano sul corriere ... altri sull'unità ma leggendoli (ed io lo faccio) qui ci troviamo a casa.
Concordo con le critiche e letture fatte nei post sulle dichiarazioni di Bersani, che appunto fanno cadere le braccia.
In soldoni Bersani ha cercato di convincerci che Monti va bene perchè "è ben visto in europa dove gode di una buona autorevolezza (diamine, dopo Burlesque sarebbe stato difficile fare peggio anche a volerlo) e che ancora siamo sul baratro e quindi non c'è altro che il rigore di Monti!!"
Appunto ...il Rigor Mortis di grilliana definizione.
Caro Bersani, come fai a farti scavalcare da Angelino Jolie sul fatto delle tasse? Lui dice che non le vuole, così B e C rimango con il cerino in mano a dar luce al defunto Mortis.
Bersani ... dove la stà la gioiosa macchina da guerra?
Secondo me la puzza di essersela fatta sotto all'idea che il PD possa essere chiamato al governo, Bersani non la può nascondere neanche parlando dentro il tubo catodico della TV (la si sente ... la si sente).
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‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: Come se ne viene fuori ?
Ad integrazione.camillobenso ha scritto:Taglio alle province e liberalizzazioni
La ricetta Bce per la spesa pubblica
Lunedì Giarda presenta al governo gli interventi in
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E’ terrificante questo governo Monti, non sa come recuperare soldi, ma aspetta 5 mesi per il bando delle frequenze, non vuole assolutamente mettere mano alla PATRIMONIALE, esita a vendere i beni dello Stato, non fa una legge anticorruzione ad hoc e così via.
PS. Pierazzurro è in questo momento da Fazio e ci sta prendendo per il kulen.
Domanda perché non è stata fatta la patrimoniale: E’ perché Monti non è convinto che possa portare a casa un gettito superiore a quello delle tasse sulla casa. I beni di certi patrimoni non sono facilmente individuabili.
Balle, balle, balle balle spaziali.
La Banca d’Italia ha stimato in 9.732 miliardi di euro nel 2010.
Come ha fatto a stimare questa cifra, se Pierazzurro e Monti sostengono che i patrimoni sono difficilmente individuabili?
Come hanno stabilito alla Banca d’Italia che il 10 % degli italiani detiene il 44,7 % della ricchezza privata?
La Banca d’Italia è in grado di determinarlo e Monti no?
Il Pd – continua Pierazzurro – si è sacrificato non andando ad elezioni che poteva vincere.
Come sostengono don Farinella e don Mazzoleni, questi politici credono che siamo tutti imbecilli.
L’ora dei forconi si avvicina……
Pierferdinando (Casinì Royale) sotto l'incalzare di Fabio Fazio ha prima affermato che gli va bene una legge elettorale proporzionale alla tedesca, bocciando il bipolarismo perdente sia di Prodi che di Berlusconi, e anche che auspicherebbe la continuazione del governo Monti, o con Monti o con uno come lui (credo che volesse dire un tecnico),
Solo che le proiezioni non danno né il PD né il PDL vincenti da soli, e che neanche l'UDC possa fare da ago della bilancia tra i due partiti.
Ergo la soluzione auspicata dal Celeste sarebbe la continuazione della gross-koalition .... cioè encefalogramma piatto per l'Italia.
Ho detto! Augh
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Re: Come se ne viene fuori ?
L’egemonia della scemenza
di Pierfranco Pellizzetti | 29 aprile 2012 Commenti (40)
Domanda: la comunicazione dispensa dai ragionamenti provvisti di un capo e di una coda? Insomma, non conta più fare affermazioni che stiano in piedi, visto che basta ripetere all’infinito una scemenza perché diventi automaticamente verità di fede?
Maurizio Gasparri – con quella faccia da Rugantino soddisfatto, “che ne ha prese tante, ma gliene ha dette…” – si piazza davanti ai microfoni dei Tg e annuncia l’opposizione del conglomerato berlusconiano contro le modifiche omeopatiche al testo sulla riforma del lavoro del duo Fornero-Monti; in quanto – dice lui – scarse di effetti occupazionali. Ossia la tesi sul demenziale andante che per aumentare il numero degli occupati occorre moltiplicare quello dei licenziati.
Ma – direte voi – l’ex giovane neofascista non fa testo; perché è un tipico “trota” ante litteram, nello stagno di pesci sprovvisti di fosforo a cui si è ridotta la nostra politica. Prendiamola – allora – più alla larga, in materia di accreditamento mediante mediatizzazione di qualsivoglia follia. Dall’Angela Merkel agli opinionisti de la Repubblica e del Corriere della Sera ci stanno sfinendo con il motivetto che per salvare l’economia bisogna tagliare la spesa sociale. Tesi avvalorata ai massimi livelli nazionali dagli uomini delle banche che attualmente ci governano. Un’altra baggianata comunicativamente certificata.
Facciamo mente locale: la contrazione degli investimenti pubblici (intrecciata con la crescente disoccupazione) ha il primo e principale effetto di abbassare la capacità d’acquisto delle famiglie. Allo stesso tempo un’economia risanata dovrebbe tradursi nell’aumentata immissione di beni sul mercato. Ma se impoveriamo un numero crescente di persone, scaraventandole oltre le soglie della pura sopravvivenza, chi se li comprerà quei beni sempre più abbondanti? Senza essere dei geni mercatisti, basta guardare le vetrine dei negozi dove spuntano come funghi i cartelli che annunciano i saldi, mentre nei retrobottega si accumulano cataste di prodotti invenduti, per darsi da soli la risposta. Qualcuno ti spiega che così facendo si favoriscono le esportazioni. Ritenete pensabile un mondo in cui tutti esportano e nessuno compra?
Nient’altro che il tipico esempio del cane che si mangia la coda; che non induce a eccessiva fiducia nel buon senso e nella lungimiranza dei signori del denaro, dei chierici imbonitori lautamente ingaggiati per fare da grancassa alle tesi a favore di tali signori, nonché dei politicanti che reggono loro bordone mettendo in pratica politiche fiscali che sembrano la rotta del Titanic. In sostanza, la conferma di un’incredibile smemoratezza. Visto che la società di massa, su cui le centrali capitalistiche continuano a basare il loro arricchimento, nacque quando Henry Ford sr. (nel suo intimo, simpatizzante fascista) ne comprese l’essenza: se voleva vendere un mucchio di automobili (il modello “T”), doveva mettere in condizione queste masse di potersele acquistare; per primi i suoi stessi operai, a cui aumentò il salario.
Roba da studenti della scuola dell’obbligo. Va bene che i politici come Gasparri non pare siano nelle condizioni di capire. Ma da pensosi soci del club degli straricchi e dai loro ben remunerati consulenti ci si attenderebbe qualcosina di più, in termini di comprensione degli effetti autolesionistici delle loro stesse azioni. Ovviamente al di là di ogni valutazione d’ordine morale o ideale, nel loro caso senza dubbio fuori luogo (difatti nessuno chiacchiera più di “etica degli affari”, fortunatamente).
Si vede che anche a loro le spire della comunicazione hanno avvolto le menti; convincendoli che le stupidaggini propagandistiche messe in giro a favore dei propri porci comodi non sarebbero più tali. Sono diventate verità egemonica. La verità vera, rimasta largamente incomunicabile, è che qui stanno scassando tutto
Il Fatto Quotidiano
di Pierfranco Pellizzetti | 29 aprile 2012 Commenti (40)
Domanda: la comunicazione dispensa dai ragionamenti provvisti di un capo e di una coda? Insomma, non conta più fare affermazioni che stiano in piedi, visto che basta ripetere all’infinito una scemenza perché diventi automaticamente verità di fede?
Maurizio Gasparri – con quella faccia da Rugantino soddisfatto, “che ne ha prese tante, ma gliene ha dette…” – si piazza davanti ai microfoni dei Tg e annuncia l’opposizione del conglomerato berlusconiano contro le modifiche omeopatiche al testo sulla riforma del lavoro del duo Fornero-Monti; in quanto – dice lui – scarse di effetti occupazionali. Ossia la tesi sul demenziale andante che per aumentare il numero degli occupati occorre moltiplicare quello dei licenziati.
Ma – direte voi – l’ex giovane neofascista non fa testo; perché è un tipico “trota” ante litteram, nello stagno di pesci sprovvisti di fosforo a cui si è ridotta la nostra politica. Prendiamola – allora – più alla larga, in materia di accreditamento mediante mediatizzazione di qualsivoglia follia. Dall’Angela Merkel agli opinionisti de la Repubblica e del Corriere della Sera ci stanno sfinendo con il motivetto che per salvare l’economia bisogna tagliare la spesa sociale. Tesi avvalorata ai massimi livelli nazionali dagli uomini delle banche che attualmente ci governano. Un’altra baggianata comunicativamente certificata.
Facciamo mente locale: la contrazione degli investimenti pubblici (intrecciata con la crescente disoccupazione) ha il primo e principale effetto di abbassare la capacità d’acquisto delle famiglie. Allo stesso tempo un’economia risanata dovrebbe tradursi nell’aumentata immissione di beni sul mercato. Ma se impoveriamo un numero crescente di persone, scaraventandole oltre le soglie della pura sopravvivenza, chi se li comprerà quei beni sempre più abbondanti? Senza essere dei geni mercatisti, basta guardare le vetrine dei negozi dove spuntano come funghi i cartelli che annunciano i saldi, mentre nei retrobottega si accumulano cataste di prodotti invenduti, per darsi da soli la risposta. Qualcuno ti spiega che così facendo si favoriscono le esportazioni. Ritenete pensabile un mondo in cui tutti esportano e nessuno compra?
Nient’altro che il tipico esempio del cane che si mangia la coda; che non induce a eccessiva fiducia nel buon senso e nella lungimiranza dei signori del denaro, dei chierici imbonitori lautamente ingaggiati per fare da grancassa alle tesi a favore di tali signori, nonché dei politicanti che reggono loro bordone mettendo in pratica politiche fiscali che sembrano la rotta del Titanic. In sostanza, la conferma di un’incredibile smemoratezza. Visto che la società di massa, su cui le centrali capitalistiche continuano a basare il loro arricchimento, nacque quando Henry Ford sr. (nel suo intimo, simpatizzante fascista) ne comprese l’essenza: se voleva vendere un mucchio di automobili (il modello “T”), doveva mettere in condizione queste masse di potersele acquistare; per primi i suoi stessi operai, a cui aumentò il salario.
Roba da studenti della scuola dell’obbligo. Va bene che i politici come Gasparri non pare siano nelle condizioni di capire. Ma da pensosi soci del club degli straricchi e dai loro ben remunerati consulenti ci si attenderebbe qualcosina di più, in termini di comprensione degli effetti autolesionistici delle loro stesse azioni. Ovviamente al di là di ogni valutazione d’ordine morale o ideale, nel loro caso senza dubbio fuori luogo (difatti nessuno chiacchiera più di “etica degli affari”, fortunatamente).
Si vede che anche a loro le spire della comunicazione hanno avvolto le menti; convincendoli che le stupidaggini propagandistiche messe in giro a favore dei propri porci comodi non sarebbero più tali. Sono diventate verità egemonica. La verità vera, rimasta largamente incomunicabile, è che qui stanno scassando tutto
Il Fatto Quotidiano
Re: Come se ne viene fuori ?
la frase di Bersani ha irritato anche me, gliene ho dette di tutti i colori.....
poi ho potuto guardare TUTTA l'intervista con Maria Latella ....effettivamente la frase perde l'effetto bomba/ presa per i fondelli. Bersani dice molto altro e non è cos' lontano dalla realtà ( alla fine è chiarissimo il riferimento al mondo reale) .
la delusione verso il pd è grande, però estrapolare una singola infelice frase per avvalorare una tesi non è operazione intelligente.
IMHO.
se potete ascoltatela anche voi.
poi ho potuto guardare TUTTA l'intervista con Maria Latella ....effettivamente la frase perde l'effetto bomba/ presa per i fondelli. Bersani dice molto altro e non è cos' lontano dalla realtà ( alla fine è chiarissimo il riferimento al mondo reale) .
la delusione verso il pd è grande, però estrapolare una singola infelice frase per avvalorare una tesi non è operazione intelligente.
IMHO.
se potete ascoltatela anche voi.
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Re: Come se ne viene fuori ?
Amà, la frase non l'abbiamo estrapolato noi, ma i media.Amadeus ha scritto:la frase di Bersani ha irritato anche me, gliene ho dette di tutti i colori.....
poi ho potuto guardare TUTTA l'intervista con Maria Latella ....effettivamente la frase perde l'effetto bomba/ presa per i fondelli. Bersani dice molto altro e non è cos' lontano dalla realtà ( alla fine è chiarissimo il riferimento al mondo reale) .
la delusione verso il pd è grande, però estrapolare una singola infelice frase per avvalorare una tesi non è operazione intelligente.
IMHO.
se potete ascoltatela anche voi.
Se poi mi dici che un politico vaccinato come Bersani, non sa gestire la comunicazione è peggio ancora.
Cmq raccolgo il tuo invito a vedere tutta l'intervista di Latella, ma almeno dacci il link. Grazie
Con affetto. Joblack
Ho detto! Augh
Toro Seduto (Ta-Tanka I-Yo-Tanka)
‘‘Lo Stato perirà nel momento in cui il potere legislativo sarà più corrotto dell’esecutivo’’. C.L. Montesquieu
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Re: Come se ne viene fuori ?
I soliti chiaroscuri del solito sassoinbocca.
La crisi in Europa inizia nell'autunno del 2008. Con il cav Burlesque appronta un piano di salvataggio delle banche italiane. Ma non servirà perché i derivati presenti all'interno dei nostri istituti di credito non erano al livello delle altre nazioni europee. Dopodiché tutto finisce lì.
Non ci voleva molto a capire che la dimensione di questa crisi di tipo finanziario avrebbe intaccato l'economia produttiva, anche perché bastava solo mettersi alla finestra e vedere cosa mettevano in campo gli altri Stati.
La Germania ad esempio, è entrata massicciamente per salvare le banche tedesche, ma subito dopo altrettanto massicciamente ha sostenuto l'economia produttiva. Noi no.
Ridotto ai minimi termini, i soldi a disposizione servivano per le solite cricche compresi i fondi destinati alle imprese amiche.
Il cav Bulrlesque, confidando sulla sua capacità comunicativa raccontò agli italioti che la crisi non esisteva e che si trattava solo della solita propaganda distruttiva della sinistra. In quel modo siamo arrivati al fallimento.
Tremonti, che cretino non è, non doveva accettare una impostazione bucaniera di quel tipo. Avrebbe dovuto dimettersi per non essere complice dello sciamannato, ma non lo ha fatto. Adesso ne paghiamo il fio compresi gli errori di un Monti solo.
Ma su una cosa devo dargli ragione,... quando afferma:
" «L'impressione è che dopo le riunioni al Fondo monetario, si addensino sull'Europa nubi di tempesta: la scelta di lasciarla al suo destino. È evidente nella dinamica dei mercati: c'è una progressiva drammatizzazione dello scenario. A fronte, si muove una classe politica europea che dà l'impressione di non aver mai letto un libro di storia»."
Addirittura. Cosa glielo fa pensare?
«Lo spirito che domina è quello dell' appeasement anteguerra. E invece noi siamo una generazione che ha un appuntamento con il suo destino. Non è una photo-opportunity , non è un giro di parole, come il growth compact . È un passaggio importante: ci sarà da decidere quanto dobbiamo conservare dello Stato sociale».
È un giudizio molto severo su chi ci governa per un ministro che ha lasciato appena pochi mesi fa.
«I popoli per primi stanno capendo che il loro destino non può dipendere da governanti in leasing o da banchieri centrali che fanno politica. I popoli stanno cominciando a comprendere che quest'assetto non sta in piedi, che la finanza prima ci distrugge e poi si autodistrugge, che queste tecnopolitiche non hanno senso comune».
L'INTERVISTA - «LA FINANZA PRIMA DISTRUGGE, POI SI AUTODISTRUGGE»
Tremonti: il rigore? C'è un buco da 20 miliardi
«Scelte solamente tasse e tariffe, manovra squilibrata
Dai tecnici idee erronee sull'Imu per la seconda casa»
ROMA - Professor Tremonti, il governo Monti si appresta a mettere mano al capitolo della spesa pubblica. Pensa che sia un'impresa possibile?
«Intanto vedo una situazione molto difficile per il nostro Paese: una doppia criticità da affrontare».
A cosa si riferisce?
«C'è una questione esterna e una interna: una europea e una fiscale che fanno dell'Italia un caso del tutto particolare».
Vediamo la prima.
«L'impressione è che dopo le riunioni al Fondo monetario, si addensino sull'Europa nubi di tempesta: la scelta di lasciarla al suo destino. È evidente nella dinamica dei mercati: c'è una progressiva drammatizzazione dello scenario. A fronte, si muove una classe politica europea che dà l'impressione di non aver mai letto un libro di storia».
Addirittura. Cosa glielo fa pensare?
«Lo spirito che domina è quello dell' appeasement anteguerra. E invece noi siamo una generazione che ha un appuntamento con il suo destino. Non è una photo-opportunity , non è un giro di parole, come il growth compact . È un passaggio importante: ci sarà da decidere quanto dobbiamo conservare dello Stato sociale».
È un giudizio molto severo su chi ci governa per un ministro che ha lasciato appena pochi mesi fa.
«I popoli per primi stanno capendo che il loro destino non può dipendere da governanti in leasing o da banchieri centrali che fanno politica. I popoli stanno cominciando a comprendere che quest'assetto non sta in piedi, che la finanza prima ci distrugge e poi si autodistrugge, che queste tecnopolitiche non hanno senso comune».
Mi scusi, ma mi sembra di sentire Grillo...
«Sono cose che ho scritto nel mio libro e nei miei documenti tecnici e che ora ho letto nel programma del francese Hollande e dei socialisti tedeschi quando dicono che la finanza è una locusta. L'ho sempre detto che bisognava separare l'attività produttiva delle banche da quella speculativa, vietare i derivati, fare gli eurobond...».
Lei era ministro dell'Economia di un governo di larga maggioranza, poteva andare oltre la semplice analisi?
«Perché Obama ha potuto fare qualcosa? Un singolo ministro può dire queste cose, ma quando sei al G20 alla fine sei uno contro 19».
Si possono costruire alleanze? Il nostro Paese è stato a lungo isolato .
«Alleanze con chi? Allora non si potevano fare. Non con la Merkel o Sarkozy, non con gli inglesi o gli olandesi. Ora si apre una fase nuova ma non la faranno questi governanti: lo spirito minimalista, estetico, fotografico, tecnico non basta. La faranno i popoli: domenica prossima si vota in Francia, Grecia, Irlanda e così via».
Parliamo dell'Italia.
«Oltre alla crisi europea ne abbiamo una interna, quella fiscale, che è questione politica per eccellenza, quella su cui da sempre si giocano le sorti dei governi e dei popoli. Non è roba da tecnici. Le faccio un esempio: la seconda casa. Se hai un approccio tecnico, hai in mente il superfluo: la casa in un luogo di villeggiatura. Ma in un Paese come il nostro, che ha avuto enormi migrazioni da Sud a Nord, dall'Appennino alla pianura, la "seconda casa" è quella di origine e per questo sfitta. Non mi pare che sia stato considerato nella tassazione».
C'erano dei conti da mettere in sicurezza. L'Ici l'aveva tolta il suo governo. Cosa avrebbe dovuto fare Monti secondo lei?
«Avevamo lasciato a questo governo una delega previdenziale e assistenziale molto ampia, allargando le basi imponibili, riducendo la tax expenditure , spostando il prelievo dalle persone alle cose, riducendo un welfare generoso anche con i ricchi, si poteva fare una manovra fortemente equilibrata e portare a casa, da novembre, dei risultati molto consistenti».
Di che ordine di grandezza?
«A regime si potevano ottenere 10-15 miliardi. Quella era la via maestra. E invece è stata scelta la via delle tasse e delle tariffe. Non solo. Dal governo sono stati restituiti tagli di spesa: alle Regioni per un miliardo e mezzo e ai Comuni per 500 milioni, mentre sulle Province non si è fatto nulla. E adesso ci ritroviamo a metà anno con un fabbisogno che va da 17 a 20 miliardi».
Come arriva a questa cifra?
«Intanto bisogna gestire "errori di attività", come il caso degli esodati. O quello dell'Imu, visto che, in base ai calcoli, i Comuni devono avere di più. E poi ci sono le minori entrate da minor crescita, cui vanno aggiunte le spese per interessi, che non credo scenderanno visto che lo spread è a 400. E infine c'è il "quadro esigenziale", che va definito da subito sull'anno prossimo, e sono altri 7-8 miliardi tra missioni all'estero, 5 per mille, autotrasporto, ecc».
Sta dicendo che, oltre ai 4 miliardi da trovare per evitare l'innalzamento dell'Iva, al governo servono altre risorse entro l'anno?
«La questione dell'Iva, come ha detto al Corriere il sottosegretario Vieri Ceriani, non l'abbiamo introdotta noi. Noi pensavamo di fare la delega e, come salvaguardia, tagliare le agevolazioni fiscali. L'Iva appare nel Salva-Italia di Monti. Due punti e mezzo di Iva, a regime, fanno 14 miliardi introdotti per avere credibilità. A toglierli si rischia il boomerang sui mercati. E in ogni caso, per aver 4 miliardi di tagli già sul 2012, a giugno bisogna definire tagli a regime per 12 miliardi. Insomma, come ho detto, servono in tutto 20 miliardi. Ed è un dato che conoscono centinaia di analisti internazionali».
C'è bisogno di una manovra aggiuntiva o basterà la spending review?
«Io non lo so. Sulla spending review il governo in sei mesi ha prodotto solo un documento che di numeri contiene solo quello delle pagine...».
Ma secondo lei si può fare?
«Facciamo qualche esempio: anch'io mi sono messo d'impegno su capitoli come gli aerei blu, la vendita e l'accorpamento degli immobili, ecc. È tutto necessario ma non è sufficiente. Capisco che i simboli siano necessari sul piano etico-politico ma non fanno i numeri reali. Attendo la spending review con estremo interesse ma gli unici tagli che danno i grandi numeri sono quelli sugli stipendi, sui salari, sui diritti dei cittadini».
Il capitolo delle spese intermedie in realtà è molto corposo.
«I cosiddetti consumi intermedi sono concentrati nella sanità, dove la spesa italiana è sotto la media europea e contiene di tutto: da eccellenze a fenomeni di malgoverno. Alla fine tagliare significa mettere mano al Fondo sanitario, significa abbattere gli acquisti, le Tac... La stessa cosa per i trasferimenti alle imprese: si tratta dei contratti di servizio di Ferrovie, Poste, Anas. Vogliamo tagliarli? E poi i soldi ai partiti? Quelli all'editoria?».
Insomma alla spending review non ci crede.
«Io sono un parlamentare. Ora abbiamo un governo tecnico, vediamo. Finora ho visto solo tasse, tariffe e niente tagli».
Di lei si ricordano i «tagli lineari». Pur avendo avuto alle spalle un forte governo politico e una congiuntura migliore
«Nel 2008, superando le prerogative del Parlamento, si è introdotto il principio che ogni ministero faceva la sua finanziaria, mettendo i tagli lineari come salvaguardia. Alla fine è venuto fuori che nessuno quella finanziaria l'ha fatta, tranne gli Interni, e così siamo arrivati ai lineari. Noto che i lineari Monti li ha mantenuti. Di più: il primo taglio che ha fatto a copertura dell'Imu è stato lineare».
Ammetterà che non è facile, in così poco tempo, mettere mano a tagli già contabiliz zati?
«Io ho fatto una Finanziaria in 4 giorni. E comunque in tutto il mondo i tagli sono lineari e un ministro non può entrare nella gestione di un altro ministero».
Ma alla fine i suoi tagli lineari sono realistici?
«Sì, alla fine lo saranno. Sono stati recepiti. Ma il problema ora è un altro: in novembre si è edificato un monumento equestre. Io penso che invece di uccidere il cavallo, cioè l'economia, si sarebbe dovuto metterlo a regime. Con la delega fiscale».
Sicuro di non volere tornare al suo posto?
«Sicuro. Non ho rimpianti».
Antonella Baccaro
30 aprile 2012 | 8:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere.it
La crisi in Europa inizia nell'autunno del 2008. Con il cav Burlesque appronta un piano di salvataggio delle banche italiane. Ma non servirà perché i derivati presenti all'interno dei nostri istituti di credito non erano al livello delle altre nazioni europee. Dopodiché tutto finisce lì.
Non ci voleva molto a capire che la dimensione di questa crisi di tipo finanziario avrebbe intaccato l'economia produttiva, anche perché bastava solo mettersi alla finestra e vedere cosa mettevano in campo gli altri Stati.
La Germania ad esempio, è entrata massicciamente per salvare le banche tedesche, ma subito dopo altrettanto massicciamente ha sostenuto l'economia produttiva. Noi no.
Ridotto ai minimi termini, i soldi a disposizione servivano per le solite cricche compresi i fondi destinati alle imprese amiche.
Il cav Bulrlesque, confidando sulla sua capacità comunicativa raccontò agli italioti che la crisi non esisteva e che si trattava solo della solita propaganda distruttiva della sinistra. In quel modo siamo arrivati al fallimento.
Tremonti, che cretino non è, non doveva accettare una impostazione bucaniera di quel tipo. Avrebbe dovuto dimettersi per non essere complice dello sciamannato, ma non lo ha fatto. Adesso ne paghiamo il fio compresi gli errori di un Monti solo.
Ma su una cosa devo dargli ragione,... quando afferma:
" «L'impressione è che dopo le riunioni al Fondo monetario, si addensino sull'Europa nubi di tempesta: la scelta di lasciarla al suo destino. È evidente nella dinamica dei mercati: c'è una progressiva drammatizzazione dello scenario. A fronte, si muove una classe politica europea che dà l'impressione di non aver mai letto un libro di storia»."
Addirittura. Cosa glielo fa pensare?
«Lo spirito che domina è quello dell' appeasement anteguerra. E invece noi siamo una generazione che ha un appuntamento con il suo destino. Non è una photo-opportunity , non è un giro di parole, come il growth compact . È un passaggio importante: ci sarà da decidere quanto dobbiamo conservare dello Stato sociale».
È un giudizio molto severo su chi ci governa per un ministro che ha lasciato appena pochi mesi fa.
«I popoli per primi stanno capendo che il loro destino non può dipendere da governanti in leasing o da banchieri centrali che fanno politica. I popoli stanno cominciando a comprendere che quest'assetto non sta in piedi, che la finanza prima ci distrugge e poi si autodistrugge, che queste tecnopolitiche non hanno senso comune».
L'INTERVISTA - «LA FINANZA PRIMA DISTRUGGE, POI SI AUTODISTRUGGE»
Tremonti: il rigore? C'è un buco da 20 miliardi
«Scelte solamente tasse e tariffe, manovra squilibrata
Dai tecnici idee erronee sull'Imu per la seconda casa»
ROMA - Professor Tremonti, il governo Monti si appresta a mettere mano al capitolo della spesa pubblica. Pensa che sia un'impresa possibile?
«Intanto vedo una situazione molto difficile per il nostro Paese: una doppia criticità da affrontare».
A cosa si riferisce?
«C'è una questione esterna e una interna: una europea e una fiscale che fanno dell'Italia un caso del tutto particolare».
Vediamo la prima.
«L'impressione è che dopo le riunioni al Fondo monetario, si addensino sull'Europa nubi di tempesta: la scelta di lasciarla al suo destino. È evidente nella dinamica dei mercati: c'è una progressiva drammatizzazione dello scenario. A fronte, si muove una classe politica europea che dà l'impressione di non aver mai letto un libro di storia».
Addirittura. Cosa glielo fa pensare?
«Lo spirito che domina è quello dell' appeasement anteguerra. E invece noi siamo una generazione che ha un appuntamento con il suo destino. Non è una photo-opportunity , non è un giro di parole, come il growth compact . È un passaggio importante: ci sarà da decidere quanto dobbiamo conservare dello Stato sociale».
È un giudizio molto severo su chi ci governa per un ministro che ha lasciato appena pochi mesi fa.
«I popoli per primi stanno capendo che il loro destino non può dipendere da governanti in leasing o da banchieri centrali che fanno politica. I popoli stanno cominciando a comprendere che quest'assetto non sta in piedi, che la finanza prima ci distrugge e poi si autodistrugge, che queste tecnopolitiche non hanno senso comune».
Mi scusi, ma mi sembra di sentire Grillo...
«Sono cose che ho scritto nel mio libro e nei miei documenti tecnici e che ora ho letto nel programma del francese Hollande e dei socialisti tedeschi quando dicono che la finanza è una locusta. L'ho sempre detto che bisognava separare l'attività produttiva delle banche da quella speculativa, vietare i derivati, fare gli eurobond...».
Lei era ministro dell'Economia di un governo di larga maggioranza, poteva andare oltre la semplice analisi?
«Perché Obama ha potuto fare qualcosa? Un singolo ministro può dire queste cose, ma quando sei al G20 alla fine sei uno contro 19».
Si possono costruire alleanze? Il nostro Paese è stato a lungo isolato .
«Alleanze con chi? Allora non si potevano fare. Non con la Merkel o Sarkozy, non con gli inglesi o gli olandesi. Ora si apre una fase nuova ma non la faranno questi governanti: lo spirito minimalista, estetico, fotografico, tecnico non basta. La faranno i popoli: domenica prossima si vota in Francia, Grecia, Irlanda e così via».
Parliamo dell'Italia.
«Oltre alla crisi europea ne abbiamo una interna, quella fiscale, che è questione politica per eccellenza, quella su cui da sempre si giocano le sorti dei governi e dei popoli. Non è roba da tecnici. Le faccio un esempio: la seconda casa. Se hai un approccio tecnico, hai in mente il superfluo: la casa in un luogo di villeggiatura. Ma in un Paese come il nostro, che ha avuto enormi migrazioni da Sud a Nord, dall'Appennino alla pianura, la "seconda casa" è quella di origine e per questo sfitta. Non mi pare che sia stato considerato nella tassazione».
C'erano dei conti da mettere in sicurezza. L'Ici l'aveva tolta il suo governo. Cosa avrebbe dovuto fare Monti secondo lei?
«Avevamo lasciato a questo governo una delega previdenziale e assistenziale molto ampia, allargando le basi imponibili, riducendo la tax expenditure , spostando il prelievo dalle persone alle cose, riducendo un welfare generoso anche con i ricchi, si poteva fare una manovra fortemente equilibrata e portare a casa, da novembre, dei risultati molto consistenti».
Di che ordine di grandezza?
«A regime si potevano ottenere 10-15 miliardi. Quella era la via maestra. E invece è stata scelta la via delle tasse e delle tariffe. Non solo. Dal governo sono stati restituiti tagli di spesa: alle Regioni per un miliardo e mezzo e ai Comuni per 500 milioni, mentre sulle Province non si è fatto nulla. E adesso ci ritroviamo a metà anno con un fabbisogno che va da 17 a 20 miliardi».
Come arriva a questa cifra?
«Intanto bisogna gestire "errori di attività", come il caso degli esodati. O quello dell'Imu, visto che, in base ai calcoli, i Comuni devono avere di più. E poi ci sono le minori entrate da minor crescita, cui vanno aggiunte le spese per interessi, che non credo scenderanno visto che lo spread è a 400. E infine c'è il "quadro esigenziale", che va definito da subito sull'anno prossimo, e sono altri 7-8 miliardi tra missioni all'estero, 5 per mille, autotrasporto, ecc».
Sta dicendo che, oltre ai 4 miliardi da trovare per evitare l'innalzamento dell'Iva, al governo servono altre risorse entro l'anno?
«La questione dell'Iva, come ha detto al Corriere il sottosegretario Vieri Ceriani, non l'abbiamo introdotta noi. Noi pensavamo di fare la delega e, come salvaguardia, tagliare le agevolazioni fiscali. L'Iva appare nel Salva-Italia di Monti. Due punti e mezzo di Iva, a regime, fanno 14 miliardi introdotti per avere credibilità. A toglierli si rischia il boomerang sui mercati. E in ogni caso, per aver 4 miliardi di tagli già sul 2012, a giugno bisogna definire tagli a regime per 12 miliardi. Insomma, come ho detto, servono in tutto 20 miliardi. Ed è un dato che conoscono centinaia di analisti internazionali».
C'è bisogno di una manovra aggiuntiva o basterà la spending review?
«Io non lo so. Sulla spending review il governo in sei mesi ha prodotto solo un documento che di numeri contiene solo quello delle pagine...».
Ma secondo lei si può fare?
«Facciamo qualche esempio: anch'io mi sono messo d'impegno su capitoli come gli aerei blu, la vendita e l'accorpamento degli immobili, ecc. È tutto necessario ma non è sufficiente. Capisco che i simboli siano necessari sul piano etico-politico ma non fanno i numeri reali. Attendo la spending review con estremo interesse ma gli unici tagli che danno i grandi numeri sono quelli sugli stipendi, sui salari, sui diritti dei cittadini».
Il capitolo delle spese intermedie in realtà è molto corposo.
«I cosiddetti consumi intermedi sono concentrati nella sanità, dove la spesa italiana è sotto la media europea e contiene di tutto: da eccellenze a fenomeni di malgoverno. Alla fine tagliare significa mettere mano al Fondo sanitario, significa abbattere gli acquisti, le Tac... La stessa cosa per i trasferimenti alle imprese: si tratta dei contratti di servizio di Ferrovie, Poste, Anas. Vogliamo tagliarli? E poi i soldi ai partiti? Quelli all'editoria?».
Insomma alla spending review non ci crede.
«Io sono un parlamentare. Ora abbiamo un governo tecnico, vediamo. Finora ho visto solo tasse, tariffe e niente tagli».
Di lei si ricordano i «tagli lineari». Pur avendo avuto alle spalle un forte governo politico e una congiuntura migliore
«Nel 2008, superando le prerogative del Parlamento, si è introdotto il principio che ogni ministero faceva la sua finanziaria, mettendo i tagli lineari come salvaguardia. Alla fine è venuto fuori che nessuno quella finanziaria l'ha fatta, tranne gli Interni, e così siamo arrivati ai lineari. Noto che i lineari Monti li ha mantenuti. Di più: il primo taglio che ha fatto a copertura dell'Imu è stato lineare».
Ammetterà che non è facile, in così poco tempo, mettere mano a tagli già contabiliz zati?
«Io ho fatto una Finanziaria in 4 giorni. E comunque in tutto il mondo i tagli sono lineari e un ministro non può entrare nella gestione di un altro ministero».
Ma alla fine i suoi tagli lineari sono realistici?
«Sì, alla fine lo saranno. Sono stati recepiti. Ma il problema ora è un altro: in novembre si è edificato un monumento equestre. Io penso che invece di uccidere il cavallo, cioè l'economia, si sarebbe dovuto metterlo a regime. Con la delega fiscale».
Sicuro di non volere tornare al suo posto?
«Sicuro. Non ho rimpianti».
Antonella Baccaro
30 aprile 2012 | 8:32
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