Diritti! Diritti!
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Re: Diritti! Diritti!
La storia ha dell'assurdo. Un 26enne brasiliano è sposato con un italiano di 24 e due giorni fa è giunto a Malpensa in compagnia del marito. Le autorità aeroportuali, però, l'hanno respinto e gli hanno vietato l'ingresso sul territorio italiano con l'intenzione di rimpatriarlo in Brasile.
Il giovane è stato inizialmente trattenuto nell'area controlli dell'aeroporto affinché fosse verificata presso la Questura di Cuneo la cessazione degli effetti di un decreto espulsivo emesso a suo carico nel 2013 ma sarebbe stato ricacciato senza che questa fosse stata realmente interpellata perché le sue nozze, celebrate dieci giorni fa in Brasile, non risultavano trascritte in Italia ed erano perciò da considerarsi prive di validità ed efficacia nel nostro territorio.
«Siamo al paradosso -protesta Flavio Romani, presidente di Arcigay- viene richiesta una trascrizione che la circolare dell'attuale Ministro dell'Interno, muovendosi tra l'altro al di fuori delle proprie funzioni, ha espressamente vietato. Prima il danno e poi la beffa. Ma il punto gravissimo è che quella trascrizione è solo un bieco pretesto: i pronunciamenti delle Alte Corti italiane, oltre a numerosissime sentenze dei nostri tribunali e a un'inequivocabile circolare del Ministero dell'Interno datata 26/10/2012 (Ministra Anna Maria Cancellieri, ndr) chiariscono che il matrimonio tra persone dello stesso sesso, previsto in numerosi Paesi d'Europa e del mondo, deve considerarsi a tutti gli effetti valido ai fini dell'esercizio del diritto di libera circolazione, al seguito di cittadino Ue o italiano. Quei due ragazzi sono una famiglia, tanto per il Paese in cui sono state celebrate le nozze quanto nel nostro. Ed è proprio in virtù di questa considerazione che il Viminale ha disposto nel 2012 che le Questure rilasciassero regolare carta di soggiorno ai coniugi extracomunitari di cittadini italiani, uniti in matrimonio nei Paesi in cui è normata l'unione tra persone dello stesso sesso. Il comportamento delle autorità italiane infierisce sulla disparità di trattamento delle coppie omosessuali nel nostro Paese forzando al ribasso le poche norme esistenti a loro tutela e mettendo in atto, di fatto, un grave arretramento nel riconoscimento dei diritti. Pochissimo abbiamo e quel poco ci viene pure negato, brutalmente e senza curarsi della vessazione che questi comportamenti rappresentano per chi ne è destinatario. Chiediamo conto al Governo di questa grave ingiustizia e pretendiamo il tempestivo intervento delle autorità competenti, affinché venga ristabilita la piena legalità e venga riconosciuto al giovane brasiliano il diritto di entrare in territorio italiano in quanto coniuge di un nostro concittadino».
E CHIEDIAMO PURE, ANCORA UNA VOLTA, LE DIMISSIONI DI ALFANO.
Il giovane è stato inizialmente trattenuto nell'area controlli dell'aeroporto affinché fosse verificata presso la Questura di Cuneo la cessazione degli effetti di un decreto espulsivo emesso a suo carico nel 2013 ma sarebbe stato ricacciato senza che questa fosse stata realmente interpellata perché le sue nozze, celebrate dieci giorni fa in Brasile, non risultavano trascritte in Italia ed erano perciò da considerarsi prive di validità ed efficacia nel nostro territorio.
«Siamo al paradosso -protesta Flavio Romani, presidente di Arcigay- viene richiesta una trascrizione che la circolare dell'attuale Ministro dell'Interno, muovendosi tra l'altro al di fuori delle proprie funzioni, ha espressamente vietato. Prima il danno e poi la beffa. Ma il punto gravissimo è che quella trascrizione è solo un bieco pretesto: i pronunciamenti delle Alte Corti italiane, oltre a numerosissime sentenze dei nostri tribunali e a un'inequivocabile circolare del Ministero dell'Interno datata 26/10/2012 (Ministra Anna Maria Cancellieri, ndr) chiariscono che il matrimonio tra persone dello stesso sesso, previsto in numerosi Paesi d'Europa e del mondo, deve considerarsi a tutti gli effetti valido ai fini dell'esercizio del diritto di libera circolazione, al seguito di cittadino Ue o italiano. Quei due ragazzi sono una famiglia, tanto per il Paese in cui sono state celebrate le nozze quanto nel nostro. Ed è proprio in virtù di questa considerazione che il Viminale ha disposto nel 2012 che le Questure rilasciassero regolare carta di soggiorno ai coniugi extracomunitari di cittadini italiani, uniti in matrimonio nei Paesi in cui è normata l'unione tra persone dello stesso sesso. Il comportamento delle autorità italiane infierisce sulla disparità di trattamento delle coppie omosessuali nel nostro Paese forzando al ribasso le poche norme esistenti a loro tutela e mettendo in atto, di fatto, un grave arretramento nel riconoscimento dei diritti. Pochissimo abbiamo e quel poco ci viene pure negato, brutalmente e senza curarsi della vessazione che questi comportamenti rappresentano per chi ne è destinatario. Chiediamo conto al Governo di questa grave ingiustizia e pretendiamo il tempestivo intervento delle autorità competenti, affinché venga ristabilita la piena legalità e venga riconosciuto al giovane brasiliano il diritto di entrare in territorio italiano in quanto coniuge di un nostro concittadino».
E CHIEDIAMO PURE, ANCORA UNA VOLTA, LE DIMISSIONI DI ALFANO.
Renzi elenca i successi del governo. “Sarò breve”.
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Re: Diritti! Diritti!
http://www.amnesty.it/elenco-appelli-firma-online.html
Appelli on line di Amnesty International
13/02/15 - Appello - Iran: giovane curdo a rischio esecuzione
Saman Naseem©Archivio privato
L'iraniano Saman Naseem è stato condannato a morte per aver partecipato ad attività armate contro lo stato, reati commessi quando era ancora minorenne.
11/02/15 - Appello - Messico: giustizia per Miriam Lopez!
Miriam_Isaura_Lopez_Vargas© Agencia Reforma
Nel 2011 Miriam López, una trentenne casalinga messicana e madre di quattro figli, è stata torturata e violentata da soldati messicani. Ad oggi ancora nessuno è stato condannato per questo crimine!
05/02/15 - Azione urgente Russia: giornalista condannata per "propaganda Lgbti"
Elena Klimova© Natalia Korelina
Elena Klimova, giornalista e fondatrice di Children 404, progetto online di supporto agli adolescenti Lgbti, è stata condannata al pagamento di una multa con l'accusa di "propaganda di relazioni sessuali non tradizionali tra minori".
28/01/15 - Azione urgente Iran: condannato a morte per aver insultato il Profeta
Soheil Arabi© Archivio privato
La Corte suprema iraniana ha confermato la condanna a morte di Soheil Arabi, per "aver insultato il Profeta dell'Islam". L'uomo è stato condannato per aver postato messaggi ritenuti offensivi sul suo profilo Facebook.
23/01/15 - Appello Francia: presidente Hollande difenda le nostre libertà!
©Amnesty International
Qualsiasi misura sarà intrapresa per difendere la sicurezza del paese e per combattere il terrorismo, la Francia deve rispettare i diritti fondamentali e tutti i trattati di cui è parte.
22/01/15 - Appello Giappone: Hakamada Iwao, una vita nel braccio della morte
Hakamada Iwao © Archivio Privato
Hakamada Iwao ha 78 anni; ne ha trascorsi 45 nel braccio della morte, in Giappone.
22/01/15 - Appello Stati Uniti d'America: grazia per Jacqueline Montanez
Jacqueline Montanez ©Archivio Privato
Jacqueline Montanez sta scontando una condanna all'ergastolo senza possibilità di libertà vigilata per un crimine commesso quando era ancora una bambina.
22/01/15 - Appello Russia: nessuna cura per Rasul Kudaev!
Rasul Kudaev ©Archivio Privato
Il 23 ottobre 2005, Kudaev è stato arrestato con l'accusa di aver organizzato attacchi terroristici. Ho subito torture e maltrattamenti. La sua salute è in pericolo, ma non è mai stato ne visitato ne curato.
09/01/15 - Azione urgente Arabia Saudita: Raif Badawi fustigato
Raif Badawi © Archivio privato
Aggiornamento Raif Badawi, blogger saudita e prigioniero di coscienza, è stato flagellato pubblicamente il 9 gennaio. La fustigazione viola il divieto assoluto di tortura.
19/12/14 - Azione chiusa Azerbaigian: giornalista arrestata per motivi politici
Khadija Ismayilova © IRFS
Grazie a quanti hanno firmato questo appello. Vi terremo aggiornati sull'evoluzione della situazione.
12/12/14 - SOS Europa, le persone prima delle frontiere
L'Unione europea ha risposto alzando barriere, reali e invisibili, che mettono a rischio la vita di coloro che per disperazione affrontano viaggi molto pericolosi e muoiono nel tentativo di raggiungere le frontiere del nostro continente.
19/11/14 - Azione urgente Arabia Saudita: religioso condannato a morte dopo un processo iniquo
Sheikh Nimr al-Nimr© Archivio privato
Sheikh Nimr al-Nimr, eminente religioso musulmano sciita dell'Arabia Saudita, è stato condannato a morte con accuse generiche in seguito a un processo iniquo. La sua condanna deve essere annullata e deve essere rilasciato immediatamente.
13/11/14 - Azione urgente Messico: giustizia per i 43 studenti uccisi a Iguala
© Amnesty International
È stato confermato che i 43 studenti dell'istituto per maestri di Ayotzinapa scomparsi il 26 settembre a Iguala sono stati uccisi e bruciati e i loro resti gettati in un fiume.
07/11/14 - Azione urgente Bahrein: Nabeel Rajab di nuovo arrestato per aver offeso le autorità
Nabeel Rajab © Archivio privato
Aggiornamento Nabeel Rajab è stato rilasciato ma con il divieto di lasciare il Bahrain in attesa della prossima udienza, il 20 gennaio.
05/11/14 - Azione chiusa Macedonia: divieto di matrimoni fra persone dello stesso sesso in attesa di approvazione
bacio proiettato su muro
Grazie a quanti hanno firmato l'appello. Vi terremo aggiornati sull'evoluzione della situazione.
Appelli on line di Amnesty International
13/02/15 - Appello - Iran: giovane curdo a rischio esecuzione
Saman Naseem©Archivio privato
L'iraniano Saman Naseem è stato condannato a morte per aver partecipato ad attività armate contro lo stato, reati commessi quando era ancora minorenne.
11/02/15 - Appello - Messico: giustizia per Miriam Lopez!
Miriam_Isaura_Lopez_Vargas© Agencia Reforma
Nel 2011 Miriam López, una trentenne casalinga messicana e madre di quattro figli, è stata torturata e violentata da soldati messicani. Ad oggi ancora nessuno è stato condannato per questo crimine!
05/02/15 - Azione urgente Russia: giornalista condannata per "propaganda Lgbti"
Elena Klimova© Natalia Korelina
Elena Klimova, giornalista e fondatrice di Children 404, progetto online di supporto agli adolescenti Lgbti, è stata condannata al pagamento di una multa con l'accusa di "propaganda di relazioni sessuali non tradizionali tra minori".
28/01/15 - Azione urgente Iran: condannato a morte per aver insultato il Profeta
Soheil Arabi© Archivio privato
La Corte suprema iraniana ha confermato la condanna a morte di Soheil Arabi, per "aver insultato il Profeta dell'Islam". L'uomo è stato condannato per aver postato messaggi ritenuti offensivi sul suo profilo Facebook.
23/01/15 - Appello Francia: presidente Hollande difenda le nostre libertà!
©Amnesty International
Qualsiasi misura sarà intrapresa per difendere la sicurezza del paese e per combattere il terrorismo, la Francia deve rispettare i diritti fondamentali e tutti i trattati di cui è parte.
22/01/15 - Appello Giappone: Hakamada Iwao, una vita nel braccio della morte
Hakamada Iwao © Archivio Privato
Hakamada Iwao ha 78 anni; ne ha trascorsi 45 nel braccio della morte, in Giappone.
22/01/15 - Appello Stati Uniti d'America: grazia per Jacqueline Montanez
Jacqueline Montanez ©Archivio Privato
Jacqueline Montanez sta scontando una condanna all'ergastolo senza possibilità di libertà vigilata per un crimine commesso quando era ancora una bambina.
22/01/15 - Appello Russia: nessuna cura per Rasul Kudaev!
Rasul Kudaev ©Archivio Privato
Il 23 ottobre 2005, Kudaev è stato arrestato con l'accusa di aver organizzato attacchi terroristici. Ho subito torture e maltrattamenti. La sua salute è in pericolo, ma non è mai stato ne visitato ne curato.
09/01/15 - Azione urgente Arabia Saudita: Raif Badawi fustigato
Raif Badawi © Archivio privato
Aggiornamento Raif Badawi, blogger saudita e prigioniero di coscienza, è stato flagellato pubblicamente il 9 gennaio. La fustigazione viola il divieto assoluto di tortura.
19/12/14 - Azione chiusa Azerbaigian: giornalista arrestata per motivi politici
Khadija Ismayilova © IRFS
Grazie a quanti hanno firmato questo appello. Vi terremo aggiornati sull'evoluzione della situazione.
12/12/14 - SOS Europa, le persone prima delle frontiere
L'Unione europea ha risposto alzando barriere, reali e invisibili, che mettono a rischio la vita di coloro che per disperazione affrontano viaggi molto pericolosi e muoiono nel tentativo di raggiungere le frontiere del nostro continente.
19/11/14 - Azione urgente Arabia Saudita: religioso condannato a morte dopo un processo iniquo
Sheikh Nimr al-Nimr© Archivio privato
Sheikh Nimr al-Nimr, eminente religioso musulmano sciita dell'Arabia Saudita, è stato condannato a morte con accuse generiche in seguito a un processo iniquo. La sua condanna deve essere annullata e deve essere rilasciato immediatamente.
13/11/14 - Azione urgente Messico: giustizia per i 43 studenti uccisi a Iguala
© Amnesty International
È stato confermato che i 43 studenti dell'istituto per maestri di Ayotzinapa scomparsi il 26 settembre a Iguala sono stati uccisi e bruciati e i loro resti gettati in un fiume.
07/11/14 - Azione urgente Bahrein: Nabeel Rajab di nuovo arrestato per aver offeso le autorità
Nabeel Rajab © Archivio privato
Aggiornamento Nabeel Rajab è stato rilasciato ma con il divieto di lasciare il Bahrain in attesa della prossima udienza, il 20 gennaio.
05/11/14 - Azione chiusa Macedonia: divieto di matrimoni fra persone dello stesso sesso in attesa di approvazione
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Grazie a quanti hanno firmato l'appello. Vi terremo aggiornati sull'evoluzione della situazione.
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Re: Diritti! Diritti!
Fanno turni massacranti sotto al sole del deserto, senza cibo né acqua, senza potersene andare: migliaia di lavoratori in Qatar sono gli schiavi del nostro secolo. E noi abbiamo un’occasione per liberarli.
Lo scorso anno, in uno dei mega-cantieri per i Mondiali di calcio del 2022 è morto un lavoratore ogni due giorni. Gran parte di questo progetto da 1 miliardo di dollari lo gestisce una multinazionale USA la cui direttrice vive in una tranquilla cittadina in Colorado. Se 1 milione di noi chiederà la libertà di queste persone, andremo direttamente da lei e ogni volta che uscirà di casa, ogni volta che andrà al lavoro troverà il nostro messaggio. Finché non farà qualcosa per mettere fine a questo dramma.
Questa stessa tattica, nel giro di pochi giorni, ha spinto Hilton a proteggere le donne dallo sfruttamento sessuale nei suoi hotel. Unisciti all’appello per liberare questi moderni schiavi del Qatar.
--
Noi cittadini di tutto il mondo osserviamo con profonda preoccupazione le condizioni in cui i lavoratori immigrati in Qatar sono costretti a lavorare per il Mondiale di calcio del 2022. Vi chiediamo di varare al più presto una politica pubblica che garantisca che ogni lavoratore dei cantieri del Mondiale possa conservare il proprio passaporto, abbia la garanzia di ottenere un visto di uscita dal Paese e veda riconosciuti i diritti basici e di sicurezza. Chiediamo inoltre al governo del Qatar di riformare il suo programma per la forza lavoro estera, permettendo a tutti i lavoratori stranieri il diritto di tornare alle loro case. Queste modifiche aumenterebbero la fiducia mondiale nei confronti del Qatar e di CH2M Hill, e avrebbero un impatto enorme sulla vita di 1,4 milioni di lavoratori immigrati al lavoro nel Paese.
Appello da firmare:
https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_w ... ab&v=54156
Lo scorso anno, in uno dei mega-cantieri per i Mondiali di calcio del 2022 è morto un lavoratore ogni due giorni. Gran parte di questo progetto da 1 miliardo di dollari lo gestisce una multinazionale USA la cui direttrice vive in una tranquilla cittadina in Colorado. Se 1 milione di noi chiederà la libertà di queste persone, andremo direttamente da lei e ogni volta che uscirà di casa, ogni volta che andrà al lavoro troverà il nostro messaggio. Finché non farà qualcosa per mettere fine a questo dramma.
Questa stessa tattica, nel giro di pochi giorni, ha spinto Hilton a proteggere le donne dallo sfruttamento sessuale nei suoi hotel. Unisciti all’appello per liberare questi moderni schiavi del Qatar.
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Noi cittadini di tutto il mondo osserviamo con profonda preoccupazione le condizioni in cui i lavoratori immigrati in Qatar sono costretti a lavorare per il Mondiale di calcio del 2022. Vi chiediamo di varare al più presto una politica pubblica che garantisca che ogni lavoratore dei cantieri del Mondiale possa conservare il proprio passaporto, abbia la garanzia di ottenere un visto di uscita dal Paese e veda riconosciuti i diritti basici e di sicurezza. Chiediamo inoltre al governo del Qatar di riformare il suo programma per la forza lavoro estera, permettendo a tutti i lavoratori stranieri il diritto di tornare alle loro case. Queste modifiche aumenterebbero la fiducia mondiale nei confronti del Qatar e di CH2M Hill, e avrebbero un impatto enorme sulla vita di 1,4 milioni di lavoratori immigrati al lavoro nel Paese.
Appello da firmare:
https://secure.avaaz.org/it/bloodiest_w ... ab&v=54156
Renzi elenca i successi del governo. “Sarò breve”.
Chi c’è in linea
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