Tombini di ghisa..........
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Re: Tombini di ghisa..........
da IL FATTO Q
maiconsalvini: Roma antifascista e meticcia dice no a Salvini, ma i media tacciono di Fabio Marcelli
Lo stato davvero deplorevole dell’informazione in Italia, mentre Berlusconi, protetto da Renzi, acquisisce nuovi strumenti, dalle torri televisive a RCS, è ben illustrato dalle reazioni di stampa e televisioni alle manifestazioni svoltesi ieri a Roma.
E’ chiaro a tutti e confermato anche dalle cifre fornite, che il grande corteo , formato prevalentemente da giovani, che ha percorso le vie di Roma in opposizione al comizio di Salvini e Casa Pound in piazza del Popolo, ha abbondantemente surclassato quest’ultimo, non solo, com’era ovvio, in termini di contenuti politici, ma anche di partecipanti. Successo tanto più notevole se si pensa che si trattava di una mobilitazione solo romana a fronte della manifestazione nazionale convocata da Salvini & C. nel tentativo di proporsi come leader della destra disorientata e sconfitta da Renzi che ha fatto propri tutti i contenuti di destra, a cominciare dal sostegno a spada tratta a qualsiasi iniziativa e desiderio imprenditoriale.
Eppure la stampa e i media in genere hanno accordato molta più attenzione al becero scimmiottatore di Marine Le Pen che ai suoi antagonisti. Sembra quasi che in questi casi i media rispondano, più che alla realtà dei fatti che dovrebbero registrare, a una sorta di copione scritto in precedenza. Lo stesso copione, per intenderci, che ha fatto di Matteo Salvini (insieme al suo omonimo fiorentino) la star dei salotti televisivi. Una sorta di carta riserva dei poteri forti, una volta che, come appare inevitabile, l’altro Matteo, nel giro di qualche anno, dovesse miseramente fallire il suo tentativo.
Nulla di nuovo in realtà. Il tentativo di dividere il popolo, introducendo nel suo seno i veleni del razzismo e della contrapposizione, fa parte del codice fondativo della Lega. Abbandonato, almeno per il momento, lo sciagurato obiettivo della secessione del Nord, essa tenta di riciclarsi in veicolo delle frustrazioni degli italiani maltrattati dalla crisi e dalle politiche distruttive adottate su scala europea, A tale fine essa indica due obiettivi: l’Europa e i migranti, ma si guarda ovviamente bene dal mettere realmente in discussione l’assetto dei poteri costituiti di cui è fino in fondo servo e strumento.
Quanto all’Europa, è ovviamente giusto prendersela con l’istigatore all’evasione fiscale Juncker, Frau Merkel e il loro codazzo di yesmen fra i quali Renzi. Ma per rilanciare un’unione diversa tra i popoli europei a cominciare da quelli mediterranei, non già per rispolverare il più trito nazionalismo, come fanno per l’appunto Marine Le Pen in Francia e, paradossalmente, Salvini, con i residuati di Fratelli d’Italia e qualche neonazista più o meno bene camuffato.
Quanto ai migranti, occorre, come ho sempre fatto, litigando con razzisti doc e persone dal cervello confuso e inadeguato, affermarne il ruolo fondamentale per la costruzione dell’Italia e dell’Europa di domani. Ruolo che stanno già assolvendo in termini di contributo alla natalità e all’economia e che deve trovare il giusto riconoscimento su tutti i piani, incluso quello della cittadinanza.
E’ la stessa biologia del resto a insegnarci che la riproduzione sessuata, consentendo la mescolanza del patrimonio genetico, contribuisce al miglioramento della razza umana. E coloro che vaneggiano di purezza razziale sono destinati a fare una brutta fine e ad alimentare, come fecero i nazisti, i peggiori orrori del secolo passato.
Una delle principali scommesse che abbiamo di fronte è quella dell’integrazione dei migranti, basata su di una cultura comune che spazzi via ogni fondamentalismo e ogni razzismo (compresi ovviamente quelli dei banditi terroristi dell’Isis e simili come hanno fatto i Kurdi ed altri a Kobane).
Tale cultura comune deve essere basata sul dialogo, l’accoglienza, la lotta contro i veri nemici a cominciare dal potere finanziario, la solidarietà e l’universalità dei diritti a cominciare da quelli sociali. Tutti contenuti affermati nella giornata di ieri dal grande corteo di oltre ventimila giovani su cui purtroppo i media hanno voluto stendere un inammissibile velo di ignoranza, venendo a meno alla loro funzione di garantire una corretta informazione.
maiconsalvini: Roma antifascista e meticcia dice no a Salvini, ma i media tacciono di Fabio Marcelli
Lo stato davvero deplorevole dell’informazione in Italia, mentre Berlusconi, protetto da Renzi, acquisisce nuovi strumenti, dalle torri televisive a RCS, è ben illustrato dalle reazioni di stampa e televisioni alle manifestazioni svoltesi ieri a Roma.
E’ chiaro a tutti e confermato anche dalle cifre fornite, che il grande corteo , formato prevalentemente da giovani, che ha percorso le vie di Roma in opposizione al comizio di Salvini e Casa Pound in piazza del Popolo, ha abbondantemente surclassato quest’ultimo, non solo, com’era ovvio, in termini di contenuti politici, ma anche di partecipanti. Successo tanto più notevole se si pensa che si trattava di una mobilitazione solo romana a fronte della manifestazione nazionale convocata da Salvini & C. nel tentativo di proporsi come leader della destra disorientata e sconfitta da Renzi che ha fatto propri tutti i contenuti di destra, a cominciare dal sostegno a spada tratta a qualsiasi iniziativa e desiderio imprenditoriale.
Eppure la stampa e i media in genere hanno accordato molta più attenzione al becero scimmiottatore di Marine Le Pen che ai suoi antagonisti. Sembra quasi che in questi casi i media rispondano, più che alla realtà dei fatti che dovrebbero registrare, a una sorta di copione scritto in precedenza. Lo stesso copione, per intenderci, che ha fatto di Matteo Salvini (insieme al suo omonimo fiorentino) la star dei salotti televisivi. Una sorta di carta riserva dei poteri forti, una volta che, come appare inevitabile, l’altro Matteo, nel giro di qualche anno, dovesse miseramente fallire il suo tentativo.
Nulla di nuovo in realtà. Il tentativo di dividere il popolo, introducendo nel suo seno i veleni del razzismo e della contrapposizione, fa parte del codice fondativo della Lega. Abbandonato, almeno per il momento, lo sciagurato obiettivo della secessione del Nord, essa tenta di riciclarsi in veicolo delle frustrazioni degli italiani maltrattati dalla crisi e dalle politiche distruttive adottate su scala europea, A tale fine essa indica due obiettivi: l’Europa e i migranti, ma si guarda ovviamente bene dal mettere realmente in discussione l’assetto dei poteri costituiti di cui è fino in fondo servo e strumento.
Quanto all’Europa, è ovviamente giusto prendersela con l’istigatore all’evasione fiscale Juncker, Frau Merkel e il loro codazzo di yesmen fra i quali Renzi. Ma per rilanciare un’unione diversa tra i popoli europei a cominciare da quelli mediterranei, non già per rispolverare il più trito nazionalismo, come fanno per l’appunto Marine Le Pen in Francia e, paradossalmente, Salvini, con i residuati di Fratelli d’Italia e qualche neonazista più o meno bene camuffato.
Quanto ai migranti, occorre, come ho sempre fatto, litigando con razzisti doc e persone dal cervello confuso e inadeguato, affermarne il ruolo fondamentale per la costruzione dell’Italia e dell’Europa di domani. Ruolo che stanno già assolvendo in termini di contributo alla natalità e all’economia e che deve trovare il giusto riconoscimento su tutti i piani, incluso quello della cittadinanza.
E’ la stessa biologia del resto a insegnarci che la riproduzione sessuata, consentendo la mescolanza del patrimonio genetico, contribuisce al miglioramento della razza umana. E coloro che vaneggiano di purezza razziale sono destinati a fare una brutta fine e ad alimentare, come fecero i nazisti, i peggiori orrori del secolo passato.
Una delle principali scommesse che abbiamo di fronte è quella dell’integrazione dei migranti, basata su di una cultura comune che spazzi via ogni fondamentalismo e ogni razzismo (compresi ovviamente quelli dei banditi terroristi dell’Isis e simili come hanno fatto i Kurdi ed altri a Kobane).
Tale cultura comune deve essere basata sul dialogo, l’accoglienza, la lotta contro i veri nemici a cominciare dal potere finanziario, la solidarietà e l’universalità dei diritti a cominciare da quelli sociali. Tutti contenuti affermati nella giornata di ieri dal grande corteo di oltre ventimila giovani su cui purtroppo i media hanno voluto stendere un inammissibile velo di ignoranza, venendo a meno alla loro funzione di garantire una corretta informazione.
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Re: Tombini di ghisa..........
L'eterno problema del diverso
Piovono Rane
di Alessandro Gilioli
02 mar
La laida coerenza della Lega nord
Invece, c'è una certa coerenza tra la Lega anti romana e anti meridionale di qualche anno fa e quella di adesso, nazionalista e tricolore.
Sì, c'è una notevole coerenza.
Vedete, io me li ricordo bene gli immigrati dal Sud Italia in Lombardia, negli anni Sessanta e Settanta. Arrivavano a centinaia di migliaia e parlavano una lingua che noi non capivamo. Facevano i mestieri più bassi - spesso pagati di meno - e quindi i milanesi li accusavano di rubare loro il lavoro. Si mettevano in fila per le case popolari e grazie ai loro redditi inferiori salivano nelle graduatorie più dei locali. Si riunivano nei loro bar ed erano guardati con sospetto dagli altri. Avevano talvolta setto-otto figli che arrivavano nelle nostre scuole elementari e medie senza capire cosa dicesse l'insegnante - quindi le madri dei miei compagni li accusavano di tenere indietro tutta la classe.
Questa era l'immigrazione a Milano, negli anni Settanta. E in questo mix di disprezzo e paura verso i nuovi arrivati ha pesantemente intinto - nei suoi primi tempi - la Lega Lombarda, poi ribattezzata Lega Nord. Si rivolgeva ai penultimi della società - gli autoctoni proletari e sottoproletari - mettendoli in conflitto con gli ultimi, quelli da poco arrivati.
Ha funzionato - e pure a lungo. In fondo non è molti anni fa che Salvini cantava "napoletani colerosi". Ha funzionato soprattutto nelle periferie e nei centri più piccoli, come Varese, Lecco, Bergamo. Meno a Milano, per vari motivi, ma un po' anche lì, per un po'.
Comunque, la leadership della Lega non è mai stata milanese - Bossi, Maroni, Speroni, Calderoli, Castellazzi etc - fino all'arrivo di Matteo Salvini. Che, complici i cambiamenti avvenuti nel Paese, ha capito che all'antimeridionalismo si poteva più proficuamente sostituire un'altra conflittualità verso il basso, più contemporanea e potenzialmente molto più ampia per consenso. Infatti oggi i nuovi ultimi non sono più i meridionali, ma gli immigrati extracomunitari e i rom.
Così è nata la nuova Lega di Salvini. Esattamente con le stesse dinamiche di prima: convincere i penultimi che la causa dei loro mali sono gli ultimi; e insegnare loro a odiarli.
Del resto, proprio come i migranti dal mezzogiorno italiano quarant'anni fa, i nuovi arrivati dall'Africa e dall'Asia sono brutti e malvestiti, parlano un lingua diversa, ci sopravanzano nelle graduatorie delle case popolari, ci ingrossano la fila negli ospedali, ci "rubano il lavoro" - e così via.
Oggi, se non ci fossero i migranti non ci sarebbe neppure la Lega. Un partito che vive quasi esclusivamente di quell'odio lì.
Il più contento, quando arrivano i barconi, è proprio colui che a parole dice di non volerli, cioè Salvini. Perché sa bene che così si alimenta il meccanismo dei penultimi scagliati contro gli ultimi. Cioè si alimenta il consenso della Lega. Che applica lo stesso meccanismo identico dei suoi primordi, solo cambiandone l'oggetto di conflitto.
Piovono Rane
di Alessandro Gilioli
02 mar
La laida coerenza della Lega nord
Invece, c'è una certa coerenza tra la Lega anti romana e anti meridionale di qualche anno fa e quella di adesso, nazionalista e tricolore.
Sì, c'è una notevole coerenza.
Vedete, io me li ricordo bene gli immigrati dal Sud Italia in Lombardia, negli anni Sessanta e Settanta. Arrivavano a centinaia di migliaia e parlavano una lingua che noi non capivamo. Facevano i mestieri più bassi - spesso pagati di meno - e quindi i milanesi li accusavano di rubare loro il lavoro. Si mettevano in fila per le case popolari e grazie ai loro redditi inferiori salivano nelle graduatorie più dei locali. Si riunivano nei loro bar ed erano guardati con sospetto dagli altri. Avevano talvolta setto-otto figli che arrivavano nelle nostre scuole elementari e medie senza capire cosa dicesse l'insegnante - quindi le madri dei miei compagni li accusavano di tenere indietro tutta la classe.
Questa era l'immigrazione a Milano, negli anni Settanta. E in questo mix di disprezzo e paura verso i nuovi arrivati ha pesantemente intinto - nei suoi primi tempi - la Lega Lombarda, poi ribattezzata Lega Nord. Si rivolgeva ai penultimi della società - gli autoctoni proletari e sottoproletari - mettendoli in conflitto con gli ultimi, quelli da poco arrivati.
Ha funzionato - e pure a lungo. In fondo non è molti anni fa che Salvini cantava "napoletani colerosi". Ha funzionato soprattutto nelle periferie e nei centri più piccoli, come Varese, Lecco, Bergamo. Meno a Milano, per vari motivi, ma un po' anche lì, per un po'.
Comunque, la leadership della Lega non è mai stata milanese - Bossi, Maroni, Speroni, Calderoli, Castellazzi etc - fino all'arrivo di Matteo Salvini. Che, complici i cambiamenti avvenuti nel Paese, ha capito che all'antimeridionalismo si poteva più proficuamente sostituire un'altra conflittualità verso il basso, più contemporanea e potenzialmente molto più ampia per consenso. Infatti oggi i nuovi ultimi non sono più i meridionali, ma gli immigrati extracomunitari e i rom.
Così è nata la nuova Lega di Salvini. Esattamente con le stesse dinamiche di prima: convincere i penultimi che la causa dei loro mali sono gli ultimi; e insegnare loro a odiarli.
Del resto, proprio come i migranti dal mezzogiorno italiano quarant'anni fa, i nuovi arrivati dall'Africa e dall'Asia sono brutti e malvestiti, parlano un lingua diversa, ci sopravanzano nelle graduatorie delle case popolari, ci ingrossano la fila negli ospedali, ci "rubano il lavoro" - e così via.
Oggi, se non ci fossero i migranti non ci sarebbe neppure la Lega. Un partito che vive quasi esclusivamente di quell'odio lì.
Il più contento, quando arrivano i barconi, è proprio colui che a parole dice di non volerli, cioè Salvini. Perché sa bene che così si alimenta il meccanismo dei penultimi scagliati contro gli ultimi. Cioè si alimenta il consenso della Lega. Che applica lo stesso meccanismo identico dei suoi primordi, solo cambiandone l'oggetto di conflitto.
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Re: Tombini di ghisa..........
DALL'ITALIA
CasaPound: «Noi siamo mussoliniani e vogliamo governare il Paese con Salvini»
In piazza a Roma con la Lega anche il movimento neofascista -
Nino Luca - immagini H24 /CorriereTv
http://video.corriere.it/casapound-noi- ... afc7c38977
CasaPound: «Noi siamo mussoliniani e vogliamo governare il Paese con Salvini»
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Re: Tombini di ghisa..........
Il testo della legge afferma:
“E’ garantita parità di condizioni nell’esposizione di opinioni e posizioni politiche nelle tribune politiche, nei dibattiti, nelle tavole rotonde, nelle presentazioni in contraddittorio di programmi politici, nei confronti, nelle interviste e in ogni altra trasmissione nella quale assuma carattere rilevante l’esposizione di opinioni e valutazioni politiche”.
In pratica, la legge dovrebbe consentire parità d’accesso a tutte le forze politiche. A garanzia di tutto ciò ci sarebbe, appunto, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).
Il voto dei cittadini è direttamente proporzionale alla possibilità di informarsi, conoscere, approfondire, giudicare e quindi esprimere il proprio consenso.
Da il Centro di ascolto radicale risulta che c'è una stretta correlazione tra le presenze nei media e il risultato elettorale
Per due Matteo il risultato è sotto gli occhi di tutti: le presenze di Renzi prima delle elezioni e prima delle primarie quando era solo sindaco, le presenze di Salvini che l'hanno portato dal
4% al 15 % con un continuo bombardamento su tutti i canali ( Salvini un semplice segretario
di partito merita una tale sovraesposizione ? ).
Credo che un reclamo all' AGCom dovrebbe essere fatto in maniera forte,
pur sapendo che una situazione del genere non dispiace aRenzi
“E’ garantita parità di condizioni nell’esposizione di opinioni e posizioni politiche nelle tribune politiche, nei dibattiti, nelle tavole rotonde, nelle presentazioni in contraddittorio di programmi politici, nei confronti, nelle interviste e in ogni altra trasmissione nella quale assuma carattere rilevante l’esposizione di opinioni e valutazioni politiche”.
In pratica, la legge dovrebbe consentire parità d’accesso a tutte le forze politiche. A garanzia di tutto ciò ci sarebbe, appunto, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).
Il voto dei cittadini è direttamente proporzionale alla possibilità di informarsi, conoscere, approfondire, giudicare e quindi esprimere il proprio consenso.
Da il Centro di ascolto radicale risulta che c'è una stretta correlazione tra le presenze nei media e il risultato elettorale
Per due Matteo il risultato è sotto gli occhi di tutti: le presenze di Renzi prima delle elezioni e prima delle primarie quando era solo sindaco, le presenze di Salvini che l'hanno portato dal
4% al 15 % con un continuo bombardamento su tutti i canali ( Salvini un semplice segretario
di partito merita una tale sovraesposizione ? ).
Credo che un reclamo all' AGCom dovrebbe essere fatto in maniera forte,
pur sapendo che una situazione del genere non dispiace aRenzi
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Re: Tombini di ghisa..........
da repubblica
Stacchio, i tormenti del benzinaio
'Non sparate in mio nome, no al Far West'
Uccise un rapinatore e per molti è un eroe
Ma lui: 'Non sono simbolo né esempio da imitare"
una bella risposta a Salvini
-----------------------------------------
Non sarebbe ora di intervenire in massa presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) per togliere Salvini dagli schermi ?
L'abuso fatto finora dai media dovrebbe essere recuperato fin tanto da dare pari opportunità a tutte le altre forze politiche presenti .
Stacchio, i tormenti del benzinaio
'Non sparate in mio nome, no al Far West'
Uccise un rapinatore e per molti è un eroe
Ma lui: 'Non sono simbolo né esempio da imitare"
una bella risposta a Salvini
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Non sarebbe ora di intervenire in massa presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) per togliere Salvini dagli schermi ?
L'abuso fatto finora dai media dovrebbe essere recuperato fin tanto da dare pari opportunità a tutte le altre forze politiche presenti .
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Re: Tombini di ghisa..........
ricorrere in tempi stretti al ripristino dell’equilibrio e della parità di trattamento tra i vari soggetti politici”.
Un esposto da presentare contro i Tg Rai, Mediaset, La7 indirizzato all’Agcom e alla presidente del servizio pubblico Anna Maria Tarantola
Dall’Osservatorio di Pavia.
26 feb 2015 16:37
SALVINI DALL’ALBA AL TRAMONTO! IL LEADER LEGHISTA FISSO IN VIDEO E RAITRE LO SANTIFICA: IN UN MESE SU TELEKABUL HA AVUTO IL DOPPIO DELLO SPAZIO DI RENZI, IL QUADRUPLO DI DI VENDOLA E SETTE VOLTE IL FORZISTA TOTI!
I dati dell’Osservatorio di Pavia inchiodano la rete di Vianello: nel mese dal 17 gennaio al 13 febbraio Salvini in voce per 4.723 secondi, Renzi 2.561, Vendola 1.221, Toti 667. Il piddino Anzaldi attacca: “La Lega alle elezioni ha preso il 4%, perché tutto questo spazio?”…
La continua presenza del leader della Lega nelle trasmissioni tv, in particolare in alcune del servizio pubblico, è stata notata da più parti. Ho deciso, quindi, di verificare attraverso i dati che l'Osservatorio di Pavia fornisce settimanalmente alla Rai e alla commissione parlamentare di Vigilanza. Verificando le rilevazioni dell'ultimo mese monitorato, dal 17 gennaio al 13 febbraio, emerge un dato che appare decisamente sconvolgente: Salvini ha avuto da Raitre un spazio incomparabilmente più alto rispetto ad altri leader dell'opposizione e addirittura doppio rispetto al premier e segretario del Pd, Matteo Renzi.
I tempi di parola (Tdg, tempo gestito direttamente), ovvero gli spazi tv in cui l'esponente politico parla direttamente ai telespettatori, dicono che nel periodo considerato Salvini ha avuto su Raitre 4.723 secondi di spazio. Per Renzi, che assomma la responsabilità di governo a quella di leader del partito di maggioranza relativa, lo spazio è stato circa la metà: 2.561 secondi. Se si considerano alcuni leader colleghi di Salvini all'opposizione, il divario con il segretario leghista è abissale: Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia, ha avuto 667 secondi, mentre Nichi Vendola, leader di Sel, 1.221 secondi.
Un trattamento di favore, quello riservato da Raitre a Salvini, che si fatica a comprendere. La Lega, sebbene sia accreditata con numeri positivi nei sondaggi, ha preso il 4,09% alle elezioni Politiche del 2013 e il 6,2% alle elezioni Europee del 2014. In parlamento i gruppi leghisti contano su un numero molto ridotto di componenti: 20 deputati (il minimo per un gruppo) e 15 senatori, pari rispettivamente al 3% e al 4,5% dell'assemblea. Non si comprende come sia possibile che un partito con questo peso elettorale e parlamentare possa avere il doppio dello spazio riservato al presidente del Consiglio, leader del partito che alle elezioni europee ha preso il 40,8% dei consensi.
Di fronte a questi numeri, imbarazzanti, viene da chiedersi chi, a Raitre, abbia la responsabilità di controllare che non si creino squilibri del genere e perché non abbia controllato. In Rai esistono molteplici figure - direttori, vicedirettori, capistruttura, capiredattori, capiservizio - preposte al controllo, il tutto finanziato da quasi 2 miliardi di euro del canone dei cittadini. Presenterò una interrogazione alla Rai per chiedere chiarimenti e risposte. In questa maniera viene tutelato il pluralismo dal servizio pubblico?
Un esposto da presentare contro i Tg Rai, Mediaset, La7 indirizzato all’Agcom e alla presidente del servizio pubblico Anna Maria Tarantola
Dall’Osservatorio di Pavia.
26 feb 2015 16:37
SALVINI DALL’ALBA AL TRAMONTO! IL LEADER LEGHISTA FISSO IN VIDEO E RAITRE LO SANTIFICA: IN UN MESE SU TELEKABUL HA AVUTO IL DOPPIO DELLO SPAZIO DI RENZI, IL QUADRUPLO DI DI VENDOLA E SETTE VOLTE IL FORZISTA TOTI!
I dati dell’Osservatorio di Pavia inchiodano la rete di Vianello: nel mese dal 17 gennaio al 13 febbraio Salvini in voce per 4.723 secondi, Renzi 2.561, Vendola 1.221, Toti 667. Il piddino Anzaldi attacca: “La Lega alle elezioni ha preso il 4%, perché tutto questo spazio?”…
La continua presenza del leader della Lega nelle trasmissioni tv, in particolare in alcune del servizio pubblico, è stata notata da più parti. Ho deciso, quindi, di verificare attraverso i dati che l'Osservatorio di Pavia fornisce settimanalmente alla Rai e alla commissione parlamentare di Vigilanza. Verificando le rilevazioni dell'ultimo mese monitorato, dal 17 gennaio al 13 febbraio, emerge un dato che appare decisamente sconvolgente: Salvini ha avuto da Raitre un spazio incomparabilmente più alto rispetto ad altri leader dell'opposizione e addirittura doppio rispetto al premier e segretario del Pd, Matteo Renzi.
I tempi di parola (Tdg, tempo gestito direttamente), ovvero gli spazi tv in cui l'esponente politico parla direttamente ai telespettatori, dicono che nel periodo considerato Salvini ha avuto su Raitre 4.723 secondi di spazio. Per Renzi, che assomma la responsabilità di governo a quella di leader del partito di maggioranza relativa, lo spazio è stato circa la metà: 2.561 secondi. Se si considerano alcuni leader colleghi di Salvini all'opposizione, il divario con il segretario leghista è abissale: Giovanni Toti, consigliere politico di Forza Italia, ha avuto 667 secondi, mentre Nichi Vendola, leader di Sel, 1.221 secondi.
Un trattamento di favore, quello riservato da Raitre a Salvini, che si fatica a comprendere. La Lega, sebbene sia accreditata con numeri positivi nei sondaggi, ha preso il 4,09% alle elezioni Politiche del 2013 e il 6,2% alle elezioni Europee del 2014. In parlamento i gruppi leghisti contano su un numero molto ridotto di componenti: 20 deputati (il minimo per un gruppo) e 15 senatori, pari rispettivamente al 3% e al 4,5% dell'assemblea. Non si comprende come sia possibile che un partito con questo peso elettorale e parlamentare possa avere il doppio dello spazio riservato al presidente del Consiglio, leader del partito che alle elezioni europee ha preso il 40,8% dei consensi.
Di fronte a questi numeri, imbarazzanti, viene da chiedersi chi, a Raitre, abbia la responsabilità di controllare che non si creino squilibri del genere e perché non abbia controllato. In Rai esistono molteplici figure - direttori, vicedirettori, capistruttura, capiredattori, capiservizio - preposte al controllo, il tutto finanziato da quasi 2 miliardi di euro del canone dei cittadini. Presenterò una interrogazione alla Rai per chiedere chiarimenti e risposte. In questa maniera viene tutelato il pluralismo dal servizio pubblico?
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Re: Tombini di ghisa..........
Crozza – Combattenti di terra, di mare e di ghisa!
08/03/2015 di triskel182
https://triskel182.wordpress.com/
08/03/2015 di triskel182
https://triskel182.wordpress.com/
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Re: Tombini di ghisa..........
Perché ci vorrebbe la presenza di Amalia Signorelli oppure di uno psicoterapeuta sul forum.
Non basta la buona volontà a capire.
Salvini: “I campi rom? Li raderei al suolo”
Vaticano: “Propaganda e frasi stupide”
di F.Q.
Pensare di crescere facendo leva solo sulla panza dei razzisti, non è da politici ma da ciarlatani di quinta categoria.
Ma questo non basta:
Diaz, Buonanno (Lega) shock: “La polizia ha fatto bene, avrei dato più botte”
Video
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/04/ ... te/357475/
“Io sono dalla parte delle forze dell’ordine contro questa sentenza della Corte di Strasburgo. Hanno fatto bene le forze dell’ordine, cosa dovevano fare? La polizia ha dato qualche botta. Io ne avrei date anche di più”. Così l’europarlamentare della Lega Nord, Gianluca Buonanno, a La Zanzara (Radio24), commenta la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per tortura, a seguito del blitz delle forze dell’ordine alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001. “Alla Diaz hanno commesso crimini?” – continua – “Macché crimini! ‘Quelli’ hanno occupato abusivamente e hanno fatto irruzione nella scuola senza permesso. Era gente fuori posto. Hanno sfasciato di tutto e di più e chi è passato dalla parte del torto? Le forze dell’ordine e invece doveva essere il contrario. Ma poi chi è che ha pagato per tutto quello che hanno sfasciato?”. Il sindaco di Borgosesia rivela: “Nel 2001 ero andato al G8 di Genova, con un cartello nascosto sotto il giubbotto, per dare la mia solidarietà alle forze dell’ordine. Io volevo solo testimoniare che stavo dalla loro parte e ho avuto il coraggio di andare là”. Poi si pronuncia su Carlo Giuliani: “Mi dispiace che sia morto, ma uno al posto di quel carabiniere non avrebbe usato la pistola? Quel ragazzo se l’è andata a cercare. Peggio per lui. E’ giustificato sparare un colpo di pistola, ci mancherebbe altro. E’ legittima difesa”. E rincara: “Hanno intitolato una sala del senato a Giuliani, siamo alla demenza della democrazia. Lui non è un esempio da seguire, è tutt’altro. Non può passare per eroe. Però, siccome siamo in Italia, se muore anche il più disgraziato dei disgraziati, diventa bravo di colpo… E tutti lì a dire: ‘Eh, poverino, mi dispiace… ma sì, era un bravo ragazzo’”
di Gisella Ruccia
Non basta la buona volontà a capire.
Salvini: “I campi rom? Li raderei al suolo”
Vaticano: “Propaganda e frasi stupide”
di F.Q.
Pensare di crescere facendo leva solo sulla panza dei razzisti, non è da politici ma da ciarlatani di quinta categoria.
Ma questo non basta:
Diaz, Buonanno (Lega) shock: “La polizia ha fatto bene, avrei dato più botte”
Video
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/04/ ... te/357475/
“Io sono dalla parte delle forze dell’ordine contro questa sentenza della Corte di Strasburgo. Hanno fatto bene le forze dell’ordine, cosa dovevano fare? La polizia ha dato qualche botta. Io ne avrei date anche di più”. Così l’europarlamentare della Lega Nord, Gianluca Buonanno, a La Zanzara (Radio24), commenta la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo che ha condannato l’Italia per tortura, a seguito del blitz delle forze dell’ordine alla scuola Diaz durante il G8 di Genova del 2001. “Alla Diaz hanno commesso crimini?” – continua – “Macché crimini! ‘Quelli’ hanno occupato abusivamente e hanno fatto irruzione nella scuola senza permesso. Era gente fuori posto. Hanno sfasciato di tutto e di più e chi è passato dalla parte del torto? Le forze dell’ordine e invece doveva essere il contrario. Ma poi chi è che ha pagato per tutto quello che hanno sfasciato?”. Il sindaco di Borgosesia rivela: “Nel 2001 ero andato al G8 di Genova, con un cartello nascosto sotto il giubbotto, per dare la mia solidarietà alle forze dell’ordine. Io volevo solo testimoniare che stavo dalla loro parte e ho avuto il coraggio di andare là”. Poi si pronuncia su Carlo Giuliani: “Mi dispiace che sia morto, ma uno al posto di quel carabiniere non avrebbe usato la pistola? Quel ragazzo se l’è andata a cercare. Peggio per lui. E’ giustificato sparare un colpo di pistola, ci mancherebbe altro. E’ legittima difesa”. E rincara: “Hanno intitolato una sala del senato a Giuliani, siamo alla demenza della democrazia. Lui non è un esempio da seguire, è tutt’altro. Non può passare per eroe. Però, siccome siamo in Italia, se muore anche il più disgraziato dei disgraziati, diventa bravo di colpo… E tutti lì a dire: ‘Eh, poverino, mi dispiace… ma sì, era un bravo ragazzo’”
di Gisella Ruccia
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- Iscritto il: 22/02/2012, 14:30
Re: Tombini di ghisa..........
Salvini lega LA7 Trasmissione della Gruber, di ieri sera.Interrogato dalla conduttrice su la legge contro la tortura, che esiste da anni negli altri paesi (democratici) ha risposto negativamente.Genova Diaz non hanno esagerato! Cucchi non hanno esagerato Aldobrandi non hanno esagerato ecc.....?
Salvini vai A C.........
Ciao
Paolo11
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Paolo11
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