Articolo 4
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Re: Articolo 4
Il fatto percepito è che Camillobenso voglia appropriarsi di singole frasi, come se, evidenziandole e colorandole, ne divenisse l'autore originario.
Iafran che da una sua personale interpretazione sul numero di riferimenti di articoli postati per flavliomod.
Rom che non aspettava altro per fare casino.
Adesso ci mancava solo la tua interpretazione riportata sopra.
Ma che cavolo vuol dire colorandole ne divenisse l'autore originario?????
Qua, caro lucfig, ci vuole l'intervento di Amalia Signorelli per capire cosa sta succedendo.
Iafran che da una sua personale interpretazione sul numero di riferimenti di articoli postati per flavliomod.
Rom che non aspettava altro per fare casino.
Adesso ci mancava solo la tua interpretazione riportata sopra.
Ma che cavolo vuol dire colorandole ne divenisse l'autore originario?????
Qua, caro lucfig, ci vuole l'intervento di Amalia Signorelli per capire cosa sta succedendo.
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Re: Articolo 4
L'invito ripetuto a Rom, flaviomob, cardif, E.T. e a me di saltare i post (rassegna stampa) che (secondo questi) comprometterebbero la fluidità della lettura, può essere benissimo rivolto ai gestori del forum di fare lo stesso: ignorare i post con le critiche che non piacciono.camillobenso ha scritto:Il fatto percepito è che Camillobenso voglia appropriarsi di singole frasi, come se, evidenziandole e colorandole, ne divenisse l'autore originario.
Iafran che da una sua personale interpretazione sul numero di riferimenti di articoli postati per flavliomod.
Rom che non aspettava altro per fare casino.
Adesso ci mancava solo la tua interpretazione riportata sopra.
Ma che cavolo vuol dire colorandole ne divenisse l'autore originario?????
Qua, caro lucfig, ci vuole l'intervento di Amalia Signorelli per capire cosa sta succedendo.
Se gli altri hanno torto puoi anche fare a meno di rispondere.
Non penso che le regole devono essere "più regole" per qualcuno.
A dire che i primi (diciamo i "dissidenti della forma") cercano di fare gruppo con gli altri (pur con i dovuti distinguo), ma gli "anziani" del forum vogliono starsene ... per conto proprio.
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Re: Articolo 4
Hai descritto esattamnte quello che avviene leggendo un giornale: se una notizia ti interessa, la leggi, se non t'interessa passi oltre.iospero ha scritto:concordo .E.T. ha scritto:Ragazzi, direi di piantarla con questa discussione.
Io, personalmente, salto tutti i post di CamilloBenso perchè gli articoli preferisco leggerli sul sito del Fatto, ed essere io a sceglierli.
E perchè so che si tratta solo di citazioni.
Io mi trovo a mio agio in questo Forum perché alle volte certe notizie ti sfuggono leggendo i giornali e allora , se ti interessano le leggi diversamente passi oltre.
Poi, dopo il giornale, capita di ascoltare un telegiornale: se una notizia t'interessa, ascolti, se no vai a fare la pipì.
Poi ti siedi davanti al PC, ti colleghi al forum e ti trovi davanti una serie di articoli: se uno o due t'interessano, li leggi, se no passi oltre ... e "oltre" ti ritrovi altri articoli, se t'interessano li leggi, se no passi oltre ...
Il dramma scatta poi: e se ti fosse sfuggita qualcosa anche dopo aver letto la rassegna stampa del forum? Esiste un secondo forum di appello, o magari un terzo grado di Cassazione, e poi un quarto per fare ricorso alla corte europea, o una Sacra Rota per il recupero delle Notizie Sfuggite?
E come fare, poi, per gli articoli pubblicati sul Messaggero, sul Corriere, sul Sole 24h, su Quattroruote, su Maxim, su Cosmopolitan, su Novella 2000, su Ciociaria Oggi e sulla Gazzetta di Rimini? E su Limes e Micromega? Chi ci pensa a questi? Si può dire di essere davvero informati, ignorando questo lato della luna giornalistica?
Va be', scherzavo, ma in realtà il problema esiste davvero.
Per quanto leggiamo, ci colleghiamo, c'informiamo, non esiste il tempo materiale per leggere tutto - e direi per fortuna, nel senso che sarebbe triste una vita nella quale ci limitassimo a leggere, leggere, leggere ed accumulare informazioni nel nostro hard-disk mentale.
Quindi esiste sempre una grande quantità di cose, delle quali non siamo informati, un gran numero di articoli e di notizie: di fronte a questa quantità, cinque o dieci articoli in più o in meno non fanno una grande differenza, ai fini della nostra "cultura informativa".
Peggio ancora, poi, se l'informazione non riguarda le pure "notizie", ma comprende anche, anzi è fatta soprattutto di opinioni e idee altrui: in questo caso, a maggior ragione, vale il concetto per cui quello che conta è l'uso che riusciamo a fare di questo apprendimento - e vale per altro il concetto che diventa essenziale il criterio di scelta e di selezione di queste idee, il nostro rapporto emotivo con esse, il percorso mentale che ce le ha fatte incontrare.
Le notizie e le "opinioni" (intese in senso sondaggistico) si possono accumulare, le idee no: hanno bisogno di spazio vitale e di essere "preziose", e di avere per quanto possibile un'itinerario personale e personalizzato, o almeno un contesto che consenta una finzione scenica in questo senso - com'è appunto il rituale del teatro, che, quando funziona, mette il singolo spettatore nella condizione di estraniarsi dalla platea di cui fa parte e sentirsi il destinatario esclusivo dell'azione che si svolge sul palcoscenico, o come avviene nella lettura di un libro
Quanto a ET, chiedo: perché dici di piantarla con questa discussione? Cosa c'è che non va?
Questa è l'unica discussione attualmente presente nel forum: amiamola come si fa con un neonato, compresi i piantarelli e i rigurgiti, che almeno sono il segno che è vivo.
E poi, vedi che -come in ogni discussione viva e sentita - di pagina in pagina vengono fuori molti spunti, e direi anche che viene fuori anche la vera identità intellettuale di chi partecipa, vengono fuori affermazioni e idee che fanno la differenza tra persone che pure condividono grosso modo la stessa posizione politica, ma hanno idee molto diverse per ciò che riguarda l'informazione, il valore dei media, la forma e il contenuto di un forum (e di riflesso, di un partito e dei suoi rapporti interni), il valore delle regole, etc.
Ti sembra poco?
Eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati. Eravamo bandiere rosse. E avevamo ragione.
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Re: Articolo 4
I cosiddetti "programmi televisivi di approfondimento" sono proprio quelle "grandi genialate" sfornate dalle menti (l'ex cavaliere è la loro punta di diamante) proprio per tenere "dipendenti" gli ascoltatori e per farli diventare massa amorfa.Rom ha scritto:Peggio ancora, poi, se l'informazione non riguarda le pure "notizie", ma comprende anche, anzi è fatta soprattutto di opinioni e idee altrui: in questo caso, a maggior ragione, vale il concetto per cui quello che conta è l'uso che riusciamo a fare di questo apprendimento - e vale per altro il concetto che diventa essenziale il criterio di scelta e di selezione di queste idee, il nostro rapporto emotivo con esse, il percorso mentale che ce le ha fatte incontrare.
Le notizie e le "opinioni" (intese in senso sondaggistico) si possono accumulare, le idee no: hanno bisogno di spazio vitale e di essere "preziose", e di avere per quanto possibile un'itinerario personale e personalizzato,
Queste speciali passerelle di opinionisti, che hanno fatto la fortuna dei vari conduttori (Vespa, Mentana, Fazio ... Del Debbio, Minzolini, Ferrara), nonché di Renzi e di Salvini (il nuovo super-politico, che avanza in tutte le TV), fanno, senz'altro, audience ... in giro e dove meno te lo aspetti, non certamente fra coloro che vogliono essere protagonisti (almeno, a dire la propria e a sentire quella degli altri), i quali si rivolgono ai forum con la speranza che possano surrogare le sezioni dei partiti, luoghi politici ormai in via di estinzione.
Io non penso di essere il solo che diserto i talk show ... e di rifiutare l'abbonamento all'Espresso anche a prezzo stracciato (chissà perché, invece, conservo il "papellum fotografico" spedito a tutti gli italiani dall'allora cavaliere?).
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Re: Articolo 4
Caro Camillo, se ti piace gestire o contribuire ad alcuni argomenti in modalità Rassegna stampa con coloriteformattazioni e una quasi totale assenza di commenti e all'amministrazione del forum va bene così, non ne facciamo un dramma.
Tuttavia evidenziamo questi argomenti, questi thread, come rassegne stampa o quelchelè e lasciamone ALTRI aperti ad una discussione sostenibile, privi di questo profluvio di byte riciclati. Qualcuno ha scritto che 8 email inquinano come un'auto che percorre un chilometro. Cerchiamo con spirito ecologico di contenerci, grazie
in amicizia,
Flavio
Tuttavia evidenziamo questi argomenti, questi thread, come rassegne stampa o quelchelè e lasciamone ALTRI aperti ad una discussione sostenibile, privi di questo profluvio di byte riciclati. Qualcuno ha scritto che 8 email inquinano come un'auto che percorre un chilometro. Cerchiamo con spirito ecologico di contenerci, grazie
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Flavio
Renzi elenca i successi del governo. “Sarò breve”.
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Re: Articolo 4
Come sempre, viene comodo cominciare dalla fine.camillobenso ha scritto: Vediamo di parlarci chiaro, perché in 13 anni di forum di Cs, è stato il modum operandi più opportuno per rimanere sui forum.
La materia del contendere, fin dal thread precedente, che si poteva considerare concluso, era il fastidio provato da alcuni per la presenza di articoli di quotidiani sul forum.
...
[un articolo citato è] un contributo informativo a chi si interessa di politica quotidianamente, come questo forum, e contemporaneamente innesca elementi di discussione in un forum politico.
Il condivido che si usava tempi addietro non viene più usato. Tanto che se non compare nulla l'articolo lo si ritiene condivisibile.
Altrimenti si riportano tutti i commenti sul perché integralmente od alcune sue parti non si ritengono condivisibili.
Pertanto, un articolo, equivale a qualsiasi post dei forumisti iscritti, con la sola differenza che dal punto di vista letterario presenta obbligatoriamente una fattura diversa.
Per questo motivo ho postato più articoli di quotidiani nella domanda a flaviomod, in modo di avere più elementi per comprendere, che gli articoli di giornale, rappresentano il pensiero e l'analisi dei vari autori.
Che alla fine corrispondono al pensiero o all'analisi di chi interviene sul forum a titolo personale.
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Rom che non aspettava altro per fare casino.
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Adesso ci mancava solo la tua interpretazione riportata sopra.
Ma che cavolo vuol dire colorandole ne divenisse l'autore originario?????
Qua, caro lucfig, ci vuole l'intervento di Amalia Signorelli per capire cosa sta succedendo.
Non sta succedendo niente: si sta discutendo.
Mi sfugge chi sia Amalia Signorelli, ma dal contesto immagino che sia una psicologa.
Quello che sfugge a te è che ET ha fatto proprio quello che tu vorresti che facesse la Signorelli: un po' di psicologia - cioè ET ha cercato di dare una spiegazione alle tue colorazioni e al loro significato.
ET può avere ragione o non avere ragione, o averla in parte: fai con lei quello che tu inviti tutti noi a fare davanti agli articoli di giornale, cioè cerca di capire quello che leggi, rispettando pregiudizialmente l'autore, poi rispondi, argomenta, interloquisci e obietta.
Non è necessario chiamarsi Amalia per essere degni di rispetto intellettuale e attenzione, e degni di una interlocuzione.
Su "Rom non aspettava altro per fare casino" non faccio commenti: mi limito ad aspettare una spiegazione, ma di quelle buone, tanto più che questa è già la terza o quarta volta che giri intorno a questo concetto piuttosto malevolo.
Veniamo al resto.
La presenza degli articoli.
Continui a far finta di non capire. Non è in discussione la "presenza" di articoli, ma la loro quantità e la loro prevaricante invadenza.
Contestare la citazione di un articolo, o la sua utilità, il suo interesse, sarebbe da cretini, e infatti nessuno si è mai sognato di pensarlo, specialmente nel contesto di un gruppo fatto di lettori di giornali e di libri, di gente che ama l'informazione e il confronto con le idee degli altri (altrimenti non parteciperebbero a un forum). Quindi è inutile che tu ti consumi i polpastrelli sulla tastiera per convincerci di qualcosa di cui siamo tutti, ovviamente, già perfettamente consapevoli fin da quando sedevamo sui banchi del liceo, o magari della scuola media.
Il problema della "misura" esiste per qualunque cosa, fosse pure la più buona, bella e indispensabile. O no?
Poi, "equivale a qualsiasi post dei forumisti".
Vale per questo quanto detto sopra: è ovvio, lo sappiamo. Non importa cosa ci sia in un post, è sempre e comunque una "proposta" da parte del suo autore, che evidentemente ritiene quel certo contenuto degno di essere portato all'attenzione degli altri.
Poi, "dal punto di vista letterario presenta obbligatoriamente una fattura diversa".
Questa è un'idea tua, largamente discutibile, specialmente per quanto riguarda l'avverbio "obbligatoriamnte" e l'aggettivo "letterario", più modestamnte sostituibile con "stilistico" - anche se capisco (Amalia Signorelli permettendo) che quando dici "letterario" inconsciamnte vuoi intendere qualcosa di più che il semplice stile di scrittura, ma alludi a un più elevato livello culturale, a una più acuta intelligenza, e tutto sommato a una maggiore autorevolezza.
Replicare a questa tua visione delle cose meriterebbe non un thread, ma un intero forum dedicato. Cerco di riassumere e sintetizzare.
-Io credo che il rispetto per le opinioni espresse in questi articoli, e per la loro eventuale acutezza e condivisibilità, non arrivi al punto da considerarli una specie di totem, di fronte ai quali inchinarsi con tanta "obbligatoria" devozione.
- Abbiamo impiegato cent'anni per liberarci dalla sudditanza psico-intellettuale verso il latinorum e verso "l'autorità" del testo scritto, e per recuperare la libertà critica e l'indipendenza mentale.
- La differenza tra la destra e la sinistra, sul piano antropologico, è che nella destra i "notabili" sono (per quanto nefasti) migliori dei loro sostenitori, mentre nella sinistra sono spesso migliori (più preparati, più onesti, più colti, più intelligenti) i sostenitori (il "popolo intelligente" pasoliniano) rispetto ai notabili e ai dirigenti del partito o dei partiti.
- Quando, in altri post, ho ricordato che certe tesi, certe analisi le abbiamo trattate e discusse dieci o quindici anni fa in altri forum, o nelle sezioni del partito, significa che qualcosa non quadra nell'ambito di questo giornalismo e di questa intellighenzia (altro che totem...) e significa che forse non è proprio così necessario che i nostri neuroni siano stimolati in modo massiccio da questa valanga di "obblighi letterari".
- Tuttavia, è ovvio che qualche articolo davvero interessante ci sia, nel corso della settimana. Qualche.
E poi, bisogna limitare il campo, innanzi tutto nella propria mente (la mente del selezionatore e citatore). Se si spazia dall'economia alle istituzioni, dal gossip ai flussi elettorali, dalla politica estera alla cronaca nera, e si trova "interessante" tutto, anche il pettegolezzo "illuminante" sui cognati delle zie dei sottosegretari, si finisce come nell'immagine manzoniana per cui "quando tutti si alzano, è come se tutti rimanessero seduti"
C'è poi la questione del "se ti piace leggi, se no passi oltre".
Questo è ovvio, a parte il fatto che "oltre" ci si ritrova con un altro articolo, e poi un altro, e poi un altro.
Ma il problema non è personale, riguarda il forum nel suo insieme.
Se in un post uno pubblica una foto porno, o un altro una svastica inneggiante al Duce, o altri fanno un uso spropositato di emoticon, o altri litigano ferocemente sulla Juventus insultandosi con i vaffanculo, etc, io posso pure fregarmente e passare oltre, ma di quei contenuti ne risente tutto il forum, indipendentemente dai nostri "passare oltre" individuali.
In fondo, quando parliamo, per esempio, della Tv spazzatura, noi certi (tanti) programmi scemi non li guardiamo, ma questo non cambia il giudizio sullo stato della Tv.
Con ciò non voglio paragonare la citazione di articoli con le svastiche, il porno o la De Filippi, ma parlo del concetto di "passare oltre" (il famoso telecomando, quando si parla di Tv) col quale si pensa di liquidare il problema, ogni volta che si cerca di analizzare un fenomeno.
Eravamo giovani, eravamo arroganti, eravamo ridicoli, eravamo eccessivi, eravamo avventati. Eravamo bandiere rosse. E avevamo ragione.
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Re: Articolo 4
iafran ha scritto:L'invito ripetuto a Rom, flaviomob, cardif, E.T. e a me di saltare i post (rassegna stampa) che (secondo questi) comprometterebbero la fluidità della lettura, può essere benissimo rivolto ai gestori del forum di fare lo stesso: ignorare i post con le critiche che non piacciono.camillobenso ha scritto:Il fatto percepito è che Camillobenso voglia appropriarsi di singole frasi, come se, evidenziandole e colorandole, ne divenisse l'autore originario.
Iafran che da una sua personale interpretazione sul numero di riferimenti di articoli postati per flavliomod.
Rom che non aspettava altro per fare casino.
Adesso ci mancava solo la tua interpretazione riportata sopra.
Ma che cavolo vuol dire colorandole ne divenisse l'autore originario?????
Qua, caro lucfig, ci vuole l'intervento di Amalia Signorelli per capire cosa sta succedendo.
Se gli altri hanno torto puoi anche fare a meno di rispondere.
Non penso che le regole devono essere "più regole" per qualcuno.
A dire che i primi (diciamo i "dissidenti della forma") cercano di fare gruppo con gli altri (pur con i dovuti distinguo), ma gli "anziani" del forum vogliono starsene ... per conto proprio.
Ecco che alla fine, dopo averci girato intorno in vario modo, che la sindrome iniziato/anziano puntualmente viene fuori.
Partiamo dall’origine di tutto questo casino.
Ma hai ragione: evidentemente il mio disagio deriva anche da una sensazione che accumulo al di fuori del forum.
Diciamo che ritrovare anche qui il medesimo linguaggio,
la medesima fraseologia,
soprattutto la medesima smaterializzazione,
la stessa lontananza che si ha leggendo il giornale o ascoltando i giornalisti nel talk show televisivi,
tutto questo accentua il senso di saturazione e di sottile frustrazione
- la frustrazione di poter solo ascoltare,
e non interloquire "umanamente", cioè umanizzare gli argomenti,
riempirli, infarinarli, impregnarli di quel genere di rapporto esclusivo che si crea tra persone che hanno ciascuna un'identità e un corpo, sia pure nei limiti epistolari di un forum.
Rom
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Ma hai ragione: evidentemente il mio disagio deriva anche da una sensazione che accumulo al di fuori del forum.
Quello che ho registrato nell’ultimo anno, nell’area metropolitana milanese è stato un progressivo e costante aumento del rifiuto della visione dei talk, per raggiunta saturazione.
Solo l’1 % continua a seguire i talk in modalità diversamente selettiva a secondo del gradimento del conduttore e dell’architettura del talk.
All’inizio della nuova stagione a settembre, i media della carta stampata hanno riportato la notizia della registrazione di un crollo verticale dell’audience di questo tipo di programmi.
Evidentemente il fenomeno saturazione ha raggiunto una dimensione nazionale.
Personalmente, nella seconda parte dell’era berlusconiana ho effettuato una scrematura evitando tutti i talk filo berlusconiani, o di fattura berlusconiana, in quanto avevano l’obbligo di sostenere, velatamente od in modo esplicito, la propaganda del Profeta di Hardcore.
Ma sul canale di Rai3 e de La7, non potevo evitare la presenza dei divulgatori del verbo berlusconiano.
Ne potevo pensare di ricorrere all’idea demenzial-popolare di chiedere alla direzione dei palinsesti della Rai e de La7, di escludere dai loro talk gli appartenenti alla fede del Grande Profeta brianzolo solo perché a me davano fastidio le palle somministrate in quantità industriale da una masnada di opportunisti truffatori operanti a garantire il sostegno del Profeta e quindi di riflesso dei loro personalissimi ed interessatissimi interessi personali.
Dato che nel complesso allora i talk potevano sembrare ancora accettabili, l’unico rimedio era quello di sfruttare la tecnologia esistente quando si esibivano le varie sacerdotesse alla Santanché o alla Biancofiore, o i corrispondenti maschietti, premendo un pulsante del telecomando, che inibiva l’audio quando parlavano i devoti di Silvietto, e ripristinandolo quando parlavano gli altri.
Lo stesso sta avvenendo ora con la masnada renziana che ha l’aggravante truffaldino di spacciarsi come appartenente al Csx.
La sindrome da talk, però non si registra con i quotidiani. Tanto che i quotidiani della Biblioteca centrale di SSG, vengono presi regolarmente d’assalto tutti i giorni oltre ad essere sufficientemente contesi.
Ha quindi senso che un disagio personale proibisca la pubblicazione di articoli tratti da quotidiani, proibendo contemporaneamente ad altri di venire a conoscenza del contenuto???
Che differenza esiste con il fatto che il mio personale fastidio per la presenza nei talk di berluscones e renzuscones, mi inducesse a chiedere a Rai e La7 di escluderli dai talk proibendo agli altri italiani di ascoltare quello che intendono propagandare????
E quale recondito collegamento si può intravvedere in tutto questo con la presunta sindrome novizi/anziani?????
Vorrei conoscere un tuo giudizio sul contenuto dell’articolo di Massimo Franco pubblicato nella precedente risposta.
Quali contenuti urticanti ci trovi per spingere verso la proibizione della pubblicazione????
E per quale motivo ad altri dovrebbe essere proibito l’apprendimento del Franco pensiero in materia di evoluzione dello stato dell’arte della politica italiana????????
Ultima modifica di camillobenso il 07/03/2015, 11:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: Articolo 4
Guarda, caro Camillo, che per venire a conoscenza di un articolo tratto da quotidiano, basta riportarne il link: non è necessario fare copia e incolla dell'intero contenuto, e ciò avviene indipendentemente dall'"anzianità di servizio" o dall'età anagrafica di qualsiasi iscritto. Siamo tutti in grado di aprire un link, se ci interessa!
Anche a me è capitato in passato, soprattutto su perlulivo, di riportare articoli senza intervenire personalmente: la riflessione di Rom mi fa pensare che si possa cambiare modalità e sia molto più stimolante, anche per se stessi, cimentarsi in un'analisi personale.
Per me personalmente è molto più importante, letto o meno l'articolesso in questione, o anche senza partire da un articolo ma da un fatto, da un tema, da un evento o da un semplice pensiero condiviso, sapere che cosa ne pensa Camillo, o Rom, o ET, o qualsiasi iscritto: che analisi fa personalmente del problema o dello spunto riportato, che sensazioni ne trae, che proposte (ri)elabora.
In due righe, quattro, venti, una pagina. E' questo il gusto e il senso di stare in un forum.
con amicizia,
Flavio
Anche a me è capitato in passato, soprattutto su perlulivo, di riportare articoli senza intervenire personalmente: la riflessione di Rom mi fa pensare che si possa cambiare modalità e sia molto più stimolante, anche per se stessi, cimentarsi in un'analisi personale.
Per me personalmente è molto più importante, letto o meno l'articolesso in questione, o anche senza partire da un articolo ma da un fatto, da un tema, da un evento o da un semplice pensiero condiviso, sapere che cosa ne pensa Camillo, o Rom, o ET, o qualsiasi iscritto: che analisi fa personalmente del problema o dello spunto riportato, che sensazioni ne trae, che proposte (ri)elabora.
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Renzi elenca i successi del governo. “Sarò breve”.
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Re: Articolo 4
Bisognerebbe chiedere ad Amalia Signorelli a cosa sono attribuibili questo genere di fastidi.flaviomob ha scritto:Guarda, caro Camillo, che per venire a conoscenza di un articolo tratto da quotidiano, basta riportarne il link: non è necessario fare copia e incolla dell'intero contenuto, e ciò avviene indipendentemente dall'"anzianità di servizio" o dall'età anagrafica di qualsiasi iscritto. Siamo tutti in grado di aprire un link, se ci interessa!
Anche a me è capitato in passato, soprattutto su perlulivo, di riportare articoli senza intervenire personalmente: la riflessione di Rom mi fa pensare che si possa cambiare modalità e sia molto più stimolante, anche per se stessi, cimentarsi in un'analisi personale.
Per me personalmente è molto più importante, letto o meno l'articolesso in questione, o anche senza partire da un articolo ma da un fatto, da un tema, da un evento o da un semplice pensiero condiviso, sapere che cosa ne pensa Camillo, o Rom, o ET, o qualsiasi iscritto: che analisi fa personalmente del problema o dello spunto riportato, che sensazioni ne trae, che proposte (ri)elabora.
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Che fastidio ti da' dal punto di tecnico un articolo letto qui o letto altrove????
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Re: Articolo 4
Hai ragione anche tu, in effetti.Rom ha scritto:iospero ha scritto:E.T. ha scritto:
Quanto a ET, chiedo: perché dici di piantarla con questa discussione? Cosa c'è che non va?
Questa è l'unica discussione attualmente presente nel forum: amiamola come si fa con un neonato, compresi i piantarelli e i rigurgiti, che almeno sono il segno che è vivo.
E poi, vedi che -come in ogni discussione viva e sentita - di pagina in pagina vengono fuori molti spunti, e direi anche che viene fuori anche la vera identità intellettuale di chi partecipa, vengono fuori affermazioni e idee che fanno la differenza tra persone che pure condividono grosso modo la stessa posizione politica, ma hanno idee molto diverse per ciò che riguarda l'informazione, il valore dei media, la forma e il contenuto di un forum (e di riflesso, di un partito e dei suoi rapporti interni), il valore delle regole, etc.
Ti sembra poco?
Io non ho mai frequentato sezioni di partito, ma ho un amico che mi diceva che, ai tempi del PCI, quando polemizzava su qualcosa, gli rispondevano immancabilmente: "parli così, perchè non hai letto l'ultimo articolo di Rinascita".
Come se quella lacuna, oltre che imperdonabile, ti sottraesse ogni necessario strumento di comprensione e rendesse impari la disputa.
Ognuno di noi si porta dietro un bagaglio di informazioni e di cultura più o meno limitato, che ci consente di elaborare a nostro modo visioni e teorie del mondo, per fortuna. Anche a chi possiede un bagaglio minimo e riesce a puntare maggiormente sull'esperienza diretta e la sensibilità personale.
Detto questo, non sento alcun bisogno del commento di Amalia Signorelli, anche perchè non fa parte del Forum, e questo sarebbe già un argomento dirimente se un forum è una comunità di discussione tra iscritti.
Le citazioni a valanga sono naturalmente ammissibili, ma il risultato è che l'unica discussione attualmente in atto su questo forum sia questa.
Pensi che ci sia una connessione?
Chi c’è in linea
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