Diario della caduta di un regime.

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lucameni1
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da lucameni1 »

L'informazione un problema per questi signori? Mentono anche su questo, ma è normale. Quando non c'è dignità che sperare?
Proprio in merito alle cosiddette "grandi opere" questi signori sono stati e sono supportati dalla netta maggioranza dei cosiddetti opinionisti. Quelli che a fronte di contrarietà o perplessità su cementificazioni o spese micidiali come quelle dell'AV non avevano remore a tacciarti di essere un cavernicolo e di simpatie estremiste. Poi a seguire nei forum chi si accodava con copia incolla e argomenti risibili.
Quindi una (dis)informazione che ha fatto per anni la sua parte, visto che pian piano emerge (ma solo grazie ad inchieste della magistratura) qual è il sistema della "legge obiettivo".

E puntano il dito sull'informazione, loro serva. Vabbè.
cardif
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da cardif »

caro camillobenso, sfiori tanti temi che non posso dire la mia su ciascuno.

Se ho capito bene, il regime sarebbe 'la Repubblica', che ad ogni nuovo scoppio di incheste guadagna un numero? Se è così va aggiornata la numerazione:
http://espresso.repubblica.it/attualita ... o-1.205172

Siamo d'accordo, mi pare:
- quel sistema tangentizio del '92 fece crollare DC e PSI, tanto che alle elezioni del '94 non si presentarono nemmeno.
- Berlusconi, dovendosi salvare dal fallimento, approfittò del momento per lui fortunato del vuoto creatosi e scelse di 'scendere in campo' abbassando il livello politico e morale della società.
- Molti parlarono di passaggio da Prima a Seconda Repubblica.

Ma molti altri, compreso me, dicono una Repubblica cambia non se cambia qualche partito ma se cambia sostanzialmente la Costituzione. E questo non è avvenuto.
Se poi il cambiamento lo si associa alla scoperta di un sistema truffaldino, si dovrebbe dire che cambiamento non c'è stato, visto 'mafia capitale' e tutto il resto che continua ad esistere.
Per fare davvero pulizia forse ci vorrebbe una rivoluzione: si spazza via tutto, si scrive una nuova Costituzione e si fa nascere una nuova Repubblica.
Ma il vigile di Cuneo lo mandiamo all'estero? E con lui quanti altri?
Voglio dire che la rivoluzione dovrebbe essere culturale e partire dall'educazione civica nelle scuole elementari, col rispetto della cosa pubblica (dai banchi ai muri). E più avanti con la trasparenza dei bilanci dell'istituto scolastico.
Se si trovano abbastanza insegnanti per farlo, forse tra una generazione ci sarà una nuova Repubblica di cittadini.
Ma non si vede niente all'orizzonte. Secondo me non è la Repubblica che fallisce, è solo che gli italiani non cambiano.

Altro tema.
Valuta quello che ho scritto, se vuoi, indipendentemente dal fatto che io abbia 20 anni ed essermi documentato o 60 anni ed averlo vissuto. Che cambia?
Per me è un altro elemento di libertà non conoscere chi scrive: dietro un nick ci può essere un vigile urbano di Cuneo o Mattarella, io mi riferisco a quello che leggo senza essere condizionato. Ma questa è solo una mia opinione, naturalmente.

cardif
camillobenso
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

- Molti parlarono di passaggio da Prima a Seconda Repubblica.

Ma molti altri, compreso me, dicono una Repubblica cambia non se cambia qualche partito ma se cambia sostanzialmente la Costituzione. E questo non è avvenuto.

cardif


Se non c’è stata una mutazione della Costituzione, qualcosa di determinante però era avvenuto:

1) Noi abbiamo definito erroneamente la Prima Repubblica, democratica. Ma democratica non lo era per via della presenza del maggior partito comunista europeo. Il Pci anche se avesse vinto le elezioni non avrebbe mai potuto governare perché l’imperatore d’Occidente e la Nato non lo avrebbero mai permesso.

2) Già Berlinguer aveva staccato il Pci dall’ombrello sovietico per metterlo sotto quello della Nato, sapendo che in caso contrario non poteva accedere alla guida del governo.

3) Il Pci cambia nome in Pds, Partito democratico della sinistra. In via teorica niente a che vedere con il vecchio comunismo. La convenzio ad escludendum nei suoi confronti viene tolta.

4) Ma anche un’altra convenzio ad escludendum viene tolta. I vecchi missini che hanno cambiato nome in Alleanza nazionale entrano a tutto titolo nell’arco costituzionale, con possibilità di accedere al governo del Paese dopo mezzo secolo.

Siamo sostanzialmente passati da una democrazia bloccata ad una democrazia compiuta. Questo è un elemento sostanziale che può giustificare la definizione di Seconda Repubblica.
iafran
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da iafran »

cardif ha scritto:Altro tema.
Valuta quello che ho scritto, se vuoi, indipendentemente dal fatto che io abbia 20 anni ed essermi documentato o 60 anni ed averlo vissuto. Che cambia? Per me è un altro elemento di libertà non conoscere chi scrive: dietro un nick ci può essere un vigile urbano di Cuneo o Mattarella, io mi riferisco a quello che leggo senza essere condizionato. Ma questa è solo una mia opinione, naturalmente.
Ognuno ha l'età che si ritrova con l'esperienza, il sapere (e, forse, anche con le capacità analitiche) che, per la loro quantità e qualità, dovrebbero sempre lasciare "insoddisfatti" ... ;)
cardif
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da cardif »

camillobenso
sono d'accordo che in quegli anni, dopo la caduta del muro, ci sia stato un notevole cambiamento dell'assetto partitico nei punti da te elencati. E soprattutto c'è stata l'alternanza al governo mentre prima c'era una democrazia bloccata.
Io avevo capito che ci si riferisse a Tangentopoli del '92 causa della caduta della Prima Repubblica e a Mafia capitale oggi, possibile causa di caduta della Seconda.

Avevo letto questo: "Perché : Diario della caduta di un regime. Perché il fatto accaduto a Roma il 2 dicembre scorso, a mio avviso è paragonabile a quanto accaduto nella Prima Repubblica il 17 dicembre 1992. A Milano veniva arrestato Mario Chiesa per le tangenti del Pio Albergo Trivulzio. Mafia capitale, mi sembra che anch’esso assuma la valenza di un caso politico – giudiziario molto simile"

E questo: " gli avvenimenti politici che ci stanno pressando negli ultimi 15 giorni non sono di poco conto. Sono tali da chiudere tranquillamente la Seconda Repubblica per fallimento conclamato."

Forse avevo frainteso ;)

La trasformazione più vistosa, poi, è il leaderismo, la personalizzazione dei partiti. Ma questa è cominciata già dal '95, con nome di Berlusconi nel simbolo.
Poi Lista Dini del '96, Casini, Monti, Grillo fino all'NCD di Alfano. Bersani aveva resistito. Renzi non si sa.
Ma anche questa trasformazione non mi pare un cambio di Repubblica.
iafran ha scritto:Ognuno ha l'età che si ritrova con l'esperienza, il sapere (e, forse, anche con le capacità analitiche) che, per la loro quantità e qualità, dovrebbero sempre lasciare "insoddisfatti" ... ;)
Caro Francesco,
non sempre ti capisco.
Spesso le tue opinioni
son 'velate' allusioni.
A volte i tuoi enigmi
sembran paradigmi.
Hai scritto 'insoddisfatti'
e lasci stupefatti.
Però con quel che scrivi
lasci ognor giulivi.

(m'è venuta 'sta cretinata; se po' fa'? non mi criticare, ho curato solo le rime, non la metrica :D )

ciao
cardif
iafran
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da iafran »

cardif ha scritto:Caro Francesco,
non sempre ti capisco.
Spesso le tue opinioni
son 'velate' allusioni.
A volte i tuoi enigmi
sembran paradigmi.
Hai scritto 'insoddisfatti'
e lasci stupefatti.
Però con quel che scrivi
lasci ognor giulivi.
Grazie per la sviolinata ...

Per rimediare al trascorrere del tempo non si deve mai smettere di imparare (o di ritenersi "soddisfatto", appagato, del proprio grado di conoscenze) ...
Qualcuno (che mi sfugge) ha parlato di vedere il mondo sempre con gli occhi e la curiosità di un bambino.

Fra me e te: tu non trovi alcuna differenza fra un prete e un monaco? :)
cardif
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da cardif »

iafran ha scritto:tu non trovi alcuna differenza fra un prete e un monaco?
Purtroppo non posso risponderti. Non ne ho frequentati abbastanza né ho fatto ricerche su di loro per farmi un'idea delle differenze. Mi potrei rifare a poche conoscenze. Celestino V e san Francesco erano un frati. Però c'è pure Don Ciotti, che è un prete.

Quello che m'interessa della loro attività sociale è espresso da Michele Ainis.
http://espresso.repubblica.it/attualita ... 7-1.203649

D’altra parte, avverte Ainis, la sinistra «è anche quella che accetta i benefit di cui gode il Vaticano o in generale lo statuto di favore attribuito alla confessione cattolica» in un’Italia che, Costituzione alla mano, non ha certo una religione di Stato. Fino al caso dei famosi prof di religione, che finiscono per mettere in tasca più quattrini dei colleghi di ginnastica. Tanto per dimostrare anche nel portafoglio, come lo spirito e il corpo non valgano uguale in Cielo, ma nemmeno sulla Terra.
E tanto per ricordare, come Ainis fa, che la legge sulla libertà religiosa fu proposta «dal più democristiano fra i politici democristiani (Andreotti durante il suo sesto governo, nel 1990), e poi mai approvata dagli esecutivi di sinistra che si sono alternati nel quarto di secolo successivo». Vale a dire Prodi, per due volte, D’Alema, Amato, Letta e Renzi.

Anche se, oggi, non sono solo monaci e preti ad insegnare religione.
Una cosa è stata aggiustata, con la legge del 2003, per cui entrano con concorso e non per scelta della curia diocesana.
Ma quello che non mi va è che insegnano Religione (cattolica apostolica romana) e non Storia delle Religioni.

Mannaggia, sono andato fuori tema
cardif
paolo11
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da paolo11 »

https://www.youtube.com/watch?v=CitEAeI ... gest-vrecs
La Tessera Sanitaria contiene Codici Militari, Commerciali, Bancari!!!
Guardatelo
Ciao
Paolo11
Nessuno mi aveva risposto come mai.
iafran
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da iafran »

cardif ha scritto:Purtroppo non posso risponderti. Non ne ho frequentati abbastanza né ho fatto ricerche su di loro per farmi un'idea delle differenze. Mi potrei rifare a poche conoscenze. Celestino V e san Francesco erano un frati. Però c'è pure Don Ciotti, che è un prete.
Nel mio paese non ho mai visto un prete che facesse la cerca casa per casa come una volta faceva l'umile fra' Serafino (accolto con il sorriso anche dai meno abbienti).
Don Ciotti è speciale.
camillobenso
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Re: Diario della caduta di un regime.

Messaggio da camillobenso »

Nel tutti contro tutti che impazza in questi giorni ci mettiamo anche questo.

De Girolamo, Mussolini: “Com’è diventata deputata? Lo so, ma non lo dico”. Ira Ncd



http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03 ... a/1527596/
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