Un sistema PENSIONISTICO PIù GIUSTO
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Un sistema PENSIONISTICO PIù GIUSTO
Nascere ricchi o poveri non è un merito, nascere intelligenti o handicappati non è un merito, nascere pieni di energia o abulici non è un merito, si tratta solo di essere più fortunati o meno. Rawls critica la teoria delle pari opportunità perché non tiene conto delle disuguaglianze legate ai talenti naturali di ogni uomo, disuguaglianze immeritate perché arbitrarie. Egli ritiene che una giustizia distributiva equa debba tener conto delle disuguaglianze immeritate e creare un sistema dove i meno avvantaggiati possano ottenere il massimo possibile.
"In molti concordano con la teoria di Rawls , ma, come tutte le teorie filosofiche, non mancano le critiche (soprattutto dei sostenitori del liberalismo politico ed economico, come Friedman e Nozick). Tuttavia, Rawls ha dato uno dei maggiori contributi alla filosofia politica del XX secolo, questo lo dimostra il fatto che il suo grande rivale, Robert Nozick, ha ammesso che dopo Rawls i filosofi dovranno confrontarsi con la sua teoria."
Premesso che uno può non concordare con quanto sostenuto da Rawls resta il fatto che almeno per un sistema pensionistico più giusto per gli ultimi anni della VITA sarebbe una teoria da prendere in considerazione.
In pratica durante la vita lavorativa i più fortunati possono godere maggiormente sfruttando le loro qualità e dovrebbero versare proporzionalmente per un fondo pensionistico comune poi da pensionati
dovrebbero percepire una pensione se non uguale comunque di poco superiore a quella degli ultimi, non dimenticando che molti dei beni accumulati in passato restano .
"In molti concordano con la teoria di Rawls , ma, come tutte le teorie filosofiche, non mancano le critiche (soprattutto dei sostenitori del liberalismo politico ed economico, come Friedman e Nozick). Tuttavia, Rawls ha dato uno dei maggiori contributi alla filosofia politica del XX secolo, questo lo dimostra il fatto che il suo grande rivale, Robert Nozick, ha ammesso che dopo Rawls i filosofi dovranno confrontarsi con la sua teoria."
Premesso che uno può non concordare con quanto sostenuto da Rawls resta il fatto che almeno per un sistema pensionistico più giusto per gli ultimi anni della VITA sarebbe una teoria da prendere in considerazione.
In pratica durante la vita lavorativa i più fortunati possono godere maggiormente sfruttando le loro qualità e dovrebbero versare proporzionalmente per un fondo pensionistico comune poi da pensionati
dovrebbero percepire una pensione se non uguale comunque di poco superiore a quella degli ultimi, non dimenticando che molti dei beni accumulati in passato restano .
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Re: Un sistema PENSIONISTICO PIù GIUSTO
Mi sembra che attualmente la maggior parte dei cittadini non sentendosi più rappresentata da nessuno dei partiti presenti, vedendo una corruzione generalizzata, l'impossibilità di contare qlc o di poter partecipare
a delle scelte, ritenga doveroso trovare delle soluzioni personali per sopravvivere ( arrangiarsi).
Per capovolgere questa situazione si dovrebbe tentare di offrire un soggetto politico che :
- dia a tutti coloro che desiderano partecipare la possibilità di farlo in prima persona o per delega;
-abbia dei rappresentanti credibili che diano l'esempio con i loro comportamenti e la trasparenza su tutto
- offra UN PROGRAMMA DI CAMBIAMENTO RADICALE di concepire la società, dove la dignità dell'uomo viene prima di tutto, dove viene riconosciuto il merito , ma non la sopraffazione , dove a tutti spetta UN REDDITO MINIMO GARANTITO quando non si trova lavoro, dove la corruzione viene ridotta drasticamente e le tasse vengono abbassate, dove la ricchezza viene equamente distribuita, dove la pensione permette di vivere una vecchiaia tranquilla, dove un giovane possa realizzare la suA VITA.
Non è un soggetto politico impossibile , sembra che i diritti acquisiti , anche quelli più ingiusti, non si possano toccare, nulla vieta di prevedere una tassazione elevata a TUTTE le pensioni al di sopra di una certa soglia.
a delle scelte, ritenga doveroso trovare delle soluzioni personali per sopravvivere ( arrangiarsi).
Per capovolgere questa situazione si dovrebbe tentare di offrire un soggetto politico che :
- dia a tutti coloro che desiderano partecipare la possibilità di farlo in prima persona o per delega;
-abbia dei rappresentanti credibili che diano l'esempio con i loro comportamenti e la trasparenza su tutto
- offra UN PROGRAMMA DI CAMBIAMENTO RADICALE di concepire la società, dove la dignità dell'uomo viene prima di tutto, dove viene riconosciuto il merito , ma non la sopraffazione , dove a tutti spetta UN REDDITO MINIMO GARANTITO quando non si trova lavoro, dove la corruzione viene ridotta drasticamente e le tasse vengono abbassate, dove la ricchezza viene equamente distribuita, dove la pensione permette di vivere una vecchiaia tranquilla, dove un giovane possa realizzare la suA VITA.
Non è un soggetto politico impossibile , sembra che i diritti acquisiti , anche quelli più ingiusti, non si possano toccare, nulla vieta di prevedere una tassazione elevata a TUTTE le pensioni al di sopra di una certa soglia.
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Re: Un sistema PENSIONISTICO PIù GIUSTO
Non è all'ordine del giorno parlare di riformare il sistema pensionistico ex novo.
Detto questo nulla vieta di chiedersi se l'attuale sistema pensionistico basato sui contributi che ognuno versa per se stesso sia un sistema equo e sufficiente a permettere che chi va in pensione possa avere la certezza di vivere gli ultimi anni con una certa serenità.
Purtroppo la risposta è negativa per molti lavoratori e anzi si auspica che ognuno veda di provvedere con altra pensione aggiuntiva, cosa alquanto difficile per la maggior parte dei cittadini che o non riescono ad arrivare a fine mese con i miseri stipendi attuali o che non avendo un lavoro si arrangiano in qlc modo.
Allora ecco che la mia proposta diventa di pregnante attualità, cioè :
Una pensione dignitosa per tutti che preveda che la pensione massima di qualsiasi cittadino non superi di oltre quattro volte quella minima dei cittadini meno abbienti.
La filosofia di Rawls mi sostiene in questa proposta che renderebbe giustizia a chi dalla vita non ha avuto
la fortuna o le occasioni per emergere, ma comunque ha sempre una dignità che gli dovremmo riconoscere.
UN VOSTRO PARERE IN MERITO SAREBBE GRADITO
Detto questo nulla vieta di chiedersi se l'attuale sistema pensionistico basato sui contributi che ognuno versa per se stesso sia un sistema equo e sufficiente a permettere che chi va in pensione possa avere la certezza di vivere gli ultimi anni con una certa serenità.
Purtroppo la risposta è negativa per molti lavoratori e anzi si auspica che ognuno veda di provvedere con altra pensione aggiuntiva, cosa alquanto difficile per la maggior parte dei cittadini che o non riescono ad arrivare a fine mese con i miseri stipendi attuali o che non avendo un lavoro si arrangiano in qlc modo.
Allora ecco che la mia proposta diventa di pregnante attualità, cioè :
Una pensione dignitosa per tutti che preveda che la pensione massima di qualsiasi cittadino non superi di oltre quattro volte quella minima dei cittadini meno abbienti.
La filosofia di Rawls mi sostiene in questa proposta che renderebbe giustizia a chi dalla vita non ha avuto
la fortuna o le occasioni per emergere, ma comunque ha sempre una dignità che gli dovremmo riconoscere.
UN VOSTRO PARERE IN MERITO SAREBBE GRADITO
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Re: Un sistema PENSIONISTICO PIù GIUSTO
http://contropiano.org/news-politica/item/16552
Buco Inpdap, pensioni a rischio grazie a Monti
Un governo di tecnocrati astratti lascia dietro di sé guasti inenarrabili. Persino il Corriere della Sera è costretto a lanciare questo allarme: i dipendenti statali ed ex rischiano di non percepire la pensione "grazie" all'accorpamento con l'Inps voluto da Monti per "risparmiare".
Com'è possibile? In virtù delle diverse regole di accantonamento dei contributi vigente da sempre tra settore privato e settore pubblico. L'Inps, infatti, vede le proprie casse riempirsi con continuità grazie ai versamenti contributivi di imprese e lavoratori "privati". Mentre l'ex Inpdap non ha mai incassato nulla. Il perché è semplice: lo Stato, quando il dipendente se ne andava in pensione, provvedeva a pagargli la pensione attraverso le erogazioni mensili dell'Inpdap, facendo fronte ogni mese alle necessità di cassa.
Il problema è sorto solo con la "riunificazione" dell'Inpdap all'Inps. La cassa degli statali è arrivata infatti "vuota", e l'Inps si è trovata davanti un "buco" improvviso e colossale. Che non dipende da "squilibri del sistema pensionistico" (l'Inps è infatti strutturalmente in attivo), ma da una decisione scriteriata adottata da un governo cieco rispetto alla realtà delle istituzioni che andava manomettendo facendo finta di "fare pulizia".
I dettagli nell'articolo e nel video dal Corsera.
.........................................
Ho postato solo un pezzo.
Come tutti noi vecchi del forum ci ricordiamo della manovra fatta dal Governo Monti facendo entrare dentro INPS anche Inpdap Statali con un buco enorme coperto da INPS .Poi altre categorie sono entrate INPS quelle dei dirigenti privati in rosso pure quelle.(ricordo il mio direttore si vantava che la sua era in attivo anni che fu)Poi mettiamoci le pensioni di guerra
essendo una nazione che non si tira mai indietro vedi i focolai in giro per il mondo.Poi le pensioni dei parlamentari ecc....
tutto in quel calderone.Negli anni addietro avevo sempre detto che bisognava scindere le due cose tra pensioni da lavoro e pensioni sociali invalidità eccc.....
La prima si doveva occupare delle pensioni di chi ha lavorato.
La seconda un versamento obbligatorio in base al proprio reddito per le pensioni sociali.
Chi guadagna di piu versa di piu per le pensioni sociali ecc.
Altra cosa che ho sempre detto, quante persone muoiono ogni settimana per vari motivi incidenti stradali ecc.....e magari non sono neache persone sposate che magari hanno versato per anni i contributi, quelli sono soldi che rimangono a INPS.
Ciao
Paolo11
Buco Inpdap, pensioni a rischio grazie a Monti
Un governo di tecnocrati astratti lascia dietro di sé guasti inenarrabili. Persino il Corriere della Sera è costretto a lanciare questo allarme: i dipendenti statali ed ex rischiano di non percepire la pensione "grazie" all'accorpamento con l'Inps voluto da Monti per "risparmiare".
Com'è possibile? In virtù delle diverse regole di accantonamento dei contributi vigente da sempre tra settore privato e settore pubblico. L'Inps, infatti, vede le proprie casse riempirsi con continuità grazie ai versamenti contributivi di imprese e lavoratori "privati". Mentre l'ex Inpdap non ha mai incassato nulla. Il perché è semplice: lo Stato, quando il dipendente se ne andava in pensione, provvedeva a pagargli la pensione attraverso le erogazioni mensili dell'Inpdap, facendo fronte ogni mese alle necessità di cassa.
Il problema è sorto solo con la "riunificazione" dell'Inpdap all'Inps. La cassa degli statali è arrivata infatti "vuota", e l'Inps si è trovata davanti un "buco" improvviso e colossale. Che non dipende da "squilibri del sistema pensionistico" (l'Inps è infatti strutturalmente in attivo), ma da una decisione scriteriata adottata da un governo cieco rispetto alla realtà delle istituzioni che andava manomettendo facendo finta di "fare pulizia".
I dettagli nell'articolo e nel video dal Corsera.
.........................................
Ho postato solo un pezzo.
Come tutti noi vecchi del forum ci ricordiamo della manovra fatta dal Governo Monti facendo entrare dentro INPS anche Inpdap Statali con un buco enorme coperto da INPS .Poi altre categorie sono entrate INPS quelle dei dirigenti privati in rosso pure quelle.(ricordo il mio direttore si vantava che la sua era in attivo anni che fu)Poi mettiamoci le pensioni di guerra
essendo una nazione che non si tira mai indietro vedi i focolai in giro per il mondo.Poi le pensioni dei parlamentari ecc....
tutto in quel calderone.Negli anni addietro avevo sempre detto che bisognava scindere le due cose tra pensioni da lavoro e pensioni sociali invalidità eccc.....
La prima si doveva occupare delle pensioni di chi ha lavorato.
La seconda un versamento obbligatorio in base al proprio reddito per le pensioni sociali.
Chi guadagna di piu versa di piu per le pensioni sociali ecc.
Altra cosa che ho sempre detto, quante persone muoiono ogni settimana per vari motivi incidenti stradali ecc.....e magari non sono neache persone sposate che magari hanno versato per anni i contributi, quelli sono soldi che rimangono a INPS.
Ciao
Paolo11
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Re: Un sistema PENSIONISTICO PIù GIUSTO
da repubblica
L'Inps ricorda che in Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili e Corpo Forestale dello Stato , questi lavoratori maturano il diritto alla pensione di anzianità a 57 anni e tre mesi con 35 anni di anzianità contributiva, oppure - a prescindere dall’età anagrafica- con 40 anni e tre mesi di contributi non solo , ma Dallo studio - che documenta come le pensioni del Fondo con decorrenza successiva al 2009 si rapportano con le prestazioni che sarebbero state erogate applicando il metodo contributivo - si evince che più del 90% dei trattamenti in essere subirebbe, con il calcolo contributivo, una riduzione dell’importo compresa tra il 40% e il 60%.
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Capisco un trattamento di favore per chi è stato esposto a rischi , ma tanti di questi forse di rischi ne hanno visto pochi, comunque al di là di tutto credo che vada rivisto il sistema pensionistico in modo globale senza uno stretto legame ai contributi versati e tenendo conto soprattutto di dare a tutti almeno il minimo necessario
L'Inps ricorda che in Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Corpo nazionale dei vigili e Corpo Forestale dello Stato , questi lavoratori maturano il diritto alla pensione di anzianità a 57 anni e tre mesi con 35 anni di anzianità contributiva, oppure - a prescindere dall’età anagrafica- con 40 anni e tre mesi di contributi non solo , ma Dallo studio - che documenta come le pensioni del Fondo con decorrenza successiva al 2009 si rapportano con le prestazioni che sarebbero state erogate applicando il metodo contributivo - si evince che più del 90% dei trattamenti in essere subirebbe, con il calcolo contributivo, una riduzione dell’importo compresa tra il 40% e il 60%.
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Capisco un trattamento di favore per chi è stato esposto a rischi , ma tanti di questi forse di rischi ne hanno visto pochi, comunque al di là di tutto credo che vada rivisto il sistema pensionistico in modo globale senza uno stretto legame ai contributi versati e tenendo conto soprattutto di dare a tutti almeno il minimo necessario
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