"Casa comune della sinistra e dei democratici"

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
pancho
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da pancho »

@aaaa42
Se dobbiamo aprirci a tutte quelle forze che nei loro obiettivi vogliono un mondo diverso e più a misura d'uomo quale migliore strada ci può essere se non quella del dialogo con tutti senza escludere alcuni?
Nello stesso tempo dobbiamo ricordare che abbiamo una ns. "mission" a cui dobbiamo rispondere ed è questa il ns. "alzare la testa".

Con questa ns. "mission" ci presentiamo a tutti coloro che vogliono dialogare e nelle ns. diversità dobbiamo trovare assieme una strada che possa portarci agli obiettivi condivisi fra di noi.

Questo è solo un forum che può dare un'importante contributo ma dobbiamo essere coscienti che la vita è fuori è quindi il grosso del ns. lavoro è' in mezzo alla gente ed in tutti i luoghi.

Ora , se dobbiamo dare un senso a questo forum, l'obiettivo deve essere quello di allargare in qualsiasi modo il gruppo di discussione altrimenti sarebbe un fallimento questa ns. iniziativa che già fin dall'inizio ne conoscevamo le difficoltà.

Impostare ed avviare un forum non è cosa semplice ma è solo una piccola parte del lavoro se vuoi differenziarti dagli attuali che non hanno anima o sono solamente espressione di correnti chiuse in se stesse.

Quindi, cerchiamo di dare un senso ben diverso a questo forum mantenedo le ns. diversità ma nello stesso modo cercare punti di incontro condivisi con altri che vogliono dialogare senza pretesa di avere certezze.

Se ognuno di noi si sente di avere delle motivazioni valide per convincere altri, lo faccia poiche questo è il vero motivo del confronto e per cui nascono i forum di discussione.

Riusciremo a far alzare la testa a tutti i dialoganti?

Questo è' il grosso dilemma che avremo davanti e co riusciremo solo se le ns."convinzioni" saranno ritenute valide da altri.
Contrariamente vorrà dire che dovremmo trovare altre strade e solo col dialogo con chi ha i ns. stessi obiettivi finali lo potremmo fare. Ostentarci su posizioni che potrebbero allontanare anche un inizio di contatto non porta acqua ai ns. obiettivi.

La ns. bella Costituzione è' proprio frutto di questa ricerca di trovare un'unità condivisa partendo dai dei paletti fissi che non erano altro che la lotta di liberazione dal fascismo ma che avevano anche capito che solo le regole condivise avrebbero potuto allontanare quei virus che avevano permesso tutto questo.

Purtroppo questa ns. Costituzione e' stata e continua ad essere in'osservata ed e' propio per questo che si notano questi rigurgiti antidemocratici.

Noi qui ci siamo dati degli obiettivi chiari e su questo dobbiamo trovare un'unità condivisa con tutti coloro che la condividono senza scartare a priori anche coloro che hanno qualcosa da suggerire su questo.

L'abbigliamento che vorresti farmi mettere probabilmente potrei già esserne in possesso ma non è questo che potrebbe risolvere il problema.

Solo la forza della parola convincente può risolvere tutto questo è se ci sentiamo di averla cerchiamo di farla sentire a chicchessia e non solo a chi in partenza la pensa come noi magari nelle loro diversità.
Ma quale cosa migliore potrebbe esserci se non dialogare con tutti quelli che son disposti a trovare le soluzione per arrivare a questi obiettivi, Antonio?


Un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
camillobenso
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da camillobenso »

SMS per iospero, aaaa42, pancho



Vorrei ricordarvi che ci stiamo muovendo dentro alla fase finale della ex sinistra italiana.

Travaglio ha scelto di descrivere questa fase finale prendendo a prestito“La rivolta dei santi maledetti” di Curzio Malaparte sulla rotta di Caporetto:

“Fuggivano gli imboscati,i comandi,le clientele,fuggivano gli adoratori dell’eroismo altrui, i fabbricanti di belle parole, i decorati della zona temperata, i cantinieri, i giornalisti, fuggivano i napoleoni degli Stati Maggiori, gli organizzatori delle difese arretrate, i monopolizzatori dell’eroismo degli angoli morti e delle retrovie, decisi a tutto fuorché al sacrificio, fuggivano gli ammiratori del fante, i dispensatori di oleografie e di cartoline illustrate, gli snob della guerra, gli ‘imbottitori di crani’, gli avvocati e i letterati dei comandi, i preti del Quartier Generale e gli ufficiali d’ordinanza, fuggivano i ‘roditori’della guerra,i fornitori di carne andata a male e di paglia putrefatta, i buoni borghesi quarantotteschi che non volevano dare asilo al fante perché portava in casa pidocchi e cenci da lavare e parlavano del Re come del ‘primo soldato d’Italia’, fuggivano tutti in una miserabile confusione, in un intrico di paura, di carri, di meschinerie, di fagotti, di egoismi, e di suppellettili, fuggivano tutti imprecando ai vigliacchi e ai traditori che non volevano più combattere farsi ammazzare per loro”.

Mutatis mutandis, sostituendo le trincee con gli scranni vellutati e solitamente deserti di Montecitorio, i fanti contadini con i pingui deputati da 18 mila euro al mese, il pericolo di morte col rischio di poltrona, non c’è migliore ritratto della disfatta che va in scena ogni giorno a Montecitorio, fra proclami tonitruanti e bellicosi in tv e fughe di massa al momento delle votazioni in aula.

I cittadini, ma soprattutto i militanti ingenui che confidavano in un sussulto di dignità e coerenza dai vari Bersani, Cuperlo, Letta, Bindi, Damiano, persino Speranza e Fassina, hanno visto in tv le desolanti scritte sul tabellone luminoso dell’aula: “Bersani non ha risposto”, “Cuperlo non ha risposto”, “Letta non ha risposto”.

Noi cittadini, che ce ne infischiamo della coesione della Ditta e dell’unità del Partito, ma vorremmo solo tornare a eleggere i parlamentari con un sistema normale e decente, non ci meritiamo né Renzi né i suoi cosiddetti avversari: gli imboscati, i comandi, le clientele, gli adoratori dell’eroismo altrui, i fabbricanti di belle parole, i decorati della zona temperata, i cantinieri, i napoleoni degli Stati Maggiori, gli organizzatori delle difese arretrate, i monopolizzatori dell’eroismo degli angoli morti e delle retrovie, i dispensatori di oleografie e di cartoline illustrate, gli snob, gli imbotti-tori di crani, gli avvocati e i letterati dei comandi, i preti del Quartier Generale e gli ufficiali d’ordinanza, i ‘roditori’ e i fornitori di carne andata a male e di paglia putrefatta che ora fuggono in questo miserabile intrico di paura, di carri, di meschinerie, di fagotti, di egoismi, e di suppellettili, imprecando ai vigliacchi e ai traditori che non vogliono più combattere farsi ammazzare per loro. Sono loro che si meritano a vicenda.
aaaa42
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da aaaa42 »

caro conte Camillo
a me della sinistra vitalizia PD non me ne frega nulla
sei tu Camillo benso in qualità di portavoce ufficiale di questo forum
interessato a dormire da lunedì a sabato a roma nel letto con il landini ?
ovviamente con porto d armi e pistola ?
non perderti in frattaglie piccolo borghesi.
perche abbiamo scelto te ?
avevamo in mente uno donna le donne piu fredde e razionali
ma la moglie di landini se incassata dico incassata come una iena
quindi abbiamo pensato a te.
chiedo al forum di eleggere il camillo benso portavoce ufficiale del foru!m.
Ultima modifica di aaaa42 il 03/05/2015, 16:46, modificato 1 volta in totale.
iospero
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da iospero »

Ciao Camillobenso,
tu scrivi
ci stiamo muovendo dentro alla fase finale della ex sinistra italiana.,

questo modo di pensare mi rattrista, preferisco il rovescio della medaglia, cioé

ci stiamo muovendo in una fase iniziale di un movimento che al di là delle ideologie di destra e sinistra sta dalla parte di tutti i lavoratori traditi dalle promesse irragiungibili del neoliberismo, la coesione sociale dei lavoratori deve mettere le basi possibili per una distribuzione equa della ricchezza, queste basi le troviamo nella solidarietà , nella giustizia, nella conoscenza.
Se si vuole prendere in considerazione i miti della sinistra e della destra , possiamo cogliere del buono da ambo le parti avendo presente sempre " prima la persona, l'uomo, il lavoro " .
pancho
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da pancho »

In risposta a Camillobenso. iospero e aaaa42 e a quelli che ci hanno seguito in questo 3D ma non hanno partecipato alla discussione

Qui si sta' cercando la cause che hanno ridotto cosi' un elettorato che non sa piu che pesci pigliare e che non riesce a ricostruire un movimento tale da contrastare questo andazzo politico che si accomuna in tutto e si differenzia soltanto con gli insulti reciproci.

Come ho gia fatto notare in altri post (auspicavo : una nuova sinistra che dovra' risorgere come l'araba fenice dalle macerie di una societa' colassata su se stessa per mancanza di ideologie tali da imprimere passione, etica e morale per poter dare il proprio contributo affinché potesse prendere forma una societa' diversa da quella attuale), a mio avviso la perdita delle ideologie e di conseguenza la perdita dei valori e' la vera responsabile di tutto e chi ha contribuito affinche questo dovesse succedere lo ha fatto in malafede poiche non era cosi difficile a prevedere tutto questo.

A tale proposito mi associo su quanto scriveva Leonardo Rinella sul Corriere delle Puglie nel "lontano" 16 gennaio 2012

La caduta delle ideologie è anche la morte della “politica

C’è chi ha esultato quando, con la caduta del muro di Berlino, sembrarono venir meno anche le ideologie che per decenni avevano guidato la vita di Nazioni e che avevano influenzato anche la vita dei cittadini delle stesse.

Invece, a mio parere, la caduta delle ideologie ha segnato anche la fine della “Politica”, quella con la lettera maiuscola, che indirizzava le scelte nel costruire una società conforme alle ideologie di chi a quel compito era preposto e che, conseguentemente, aiutava l’elettore ad individuare quei partiti e quegli uomini che meglio avrebbero saputo portare a compimento quelle scelte.

Chi votava comunismo sapeva benissimo quale società avrebbe costruito se avesse preferito quell’ideologia; assolutamente diversa dalla società posta a base degli ideali liberali, o socialdemocratici o cattolici.

E, si badi quella decisa scelta ideologica non era affatto di ostacolo alla collaborazione fra partiti che coscientemente rinunciavano a parte delle scelte individuali per costruire uno Stato o realizzare un governo che potesse avere il consenso della maggioranza dei cittadini. Non si dimentichi che la nostra Costituzione, fra le più belle ed equilibrate del mondo, fu approvata da forze fra di loro così diverse nelle ideologie professate (cattolici, comunisti e liberali), ognuna delle quali seppe rinunciare a proprie prerogative per costruire insieme quello Stato di cui tutti noi dovremmo essere orgogliosi di far parte.

Oggi siamo passati da un bipolarismo apparente, che in realtà presenta schieramenti contrapposti solo nell’insulto e nell’invettiva, ma per i quali è difficile capire in che cosa si sostanzi la differenza, a un governo di “tecnici” che sanno solo elaborare provvedimenti contingenti, sedicenti destinati a migliorare le condizioni economiche del Paese, ma nei quali è difficile individuare scelte “politiche” destinate ad offrirci un tipo di società bene individuata ed articolata nelle sue componenti sociali.

Per il resto la musica è sempre la stessa: privilegi di una casta solidale, governanti che non disdegnano l’acquisto di case di lusso a prezzi stracciati o vacanze a spese di imprenditori di pochi scrupoli, uomini incapaci di costruire un Paese diverso, nel quale i poveri aumentano, il disagio giovanile si accentua, la disoccupazione cresce, la disperazione travolge e conduce a preferire la morte di fronte a prospettive di vita senza futuro.

Perdonate loro perché non sanno quello che fanno, ma non sanno quello che fanno perché non hanno un’ideologia che li guidi e sostegni il loro agire.

L’ideologia, qualunque essa sia, è per definizione cosa nobile e molto diversa dall’interesse personale o di casta, come anche della cosiddetta “tecnica” che guiderebbe oggi chi ci governa.

http://www.corrieredellepuglie.com/inde ... -politica/

E badate bene: Qui siamo all'inizio delll'anno 2012 e come potete constatare nulla e' cambiato dopo 3 anni rispetto ad allora per il semplice fatto che nulla puo' cambiare all'interno di questo "meccanismo" politico.

Un meccanismo politico che purtroppo ha assorbito anche noi e lo dimostra tutte le difficolta che incontriamo per mettere assieme qualcosa che lo possa contrastare.

Ne facciamo oramai parte anche noi poiche non ci permette riappropriarci del maltolto e questo fa si che ogni volta partiamo da 3 tenendoci appresso sempre le vere cause di tutto questo e quindi facendoci rimanere sempre al palo.

A mio avviso, se non riusciamo a capire questo, ogni volta troveremo sempre un capo espiatorio diverso a cui affibbiare tutte le colpe senza colpire il vero virus di tutto questo.

I poteri forti( in senso lato) come tutti i media hanno lavorato bene su questo e noi come il solito ci siamo cascati magari dando retta a questo o a quest'altro giornale politico che sotto certe visti ci faceva pensare di essere dalla ns. parte.

Grave errore questo poiche MAI i media saranno dalla ns. parte poiche i loro editori non hanno i ns. obiettivi.

Potra' salvarci solo il WEb se saremo capaci di servircene in modo corretto e fruttuoso


un salutone
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pancho
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da pancho »

Spagna: Podemos in crisi? L'ideologo si dimette
Juan Carlos Monedero: " Sarò libero dai freni degli organi collegiali e dalle emergenze elettorali"

Fra tre tre settimane, in Spagna, si vota per le elezioni municipali e per il rinnovo di 13 Comunidades su 17 totali (le nostre elezioni regionali). E' un test molto importante, in vista delle consultazioni generali del prossimo autunno e, ovviamente, c'è grande attesa per il risultato che riuscirà ad ottenere Podemos, il movimento anty-auterity guidato da Pablo Iglesias.

Il soggetto politico, nato dall'esperienza di protesta degli Indignados, potrebbe certamente avere una buona affermazione e usare le elezioni locali come trampolino di lancio per candidarsi alla guida del paese. Tuttavia, come spesso accade a realtà emerse dai movimenti, il partito di Iglesias sta vivendo una piccola crisi interna che rischia lasciare il segno.

Giovedì scorso, Juan Carlos Monedero, ideo­logo e co-fondatore di Pdemos ha lasciato ogni incarico direttivo per divergenze sulla strategia politica, a suo avviso troppo pragmatica.


Monedero ha presentato le sue dimissioni in una lettera, pubblicata a comiendotierra.es. Ivi, rimprovera l'eccessiva burocratizzazione di Podemos, voluta dagli altri membri del comitato esecutivo.

"Oggi ho lasciato i miei incarichi direzionali in Podemos con una sola intenzione: spingere con più forza il nostro progetto. Senza i freni degli organi collegiali; senza le difficoltà organizzative; senza badare all'emergenza elettorale. Senza il veleno dei media.."
Queste parole non lasciano presagire una vera e propria rottura, l' "ideologo" fa capire che rimane a disposizione di Podemos e non rinnega la straordinario percorso fatto finora. Iglesias, per parte sua, non ha condiviso le critiche ma ha espresso grande stima per il suo ex compagno di partito: "Juan Car­los è un intellettuale che ha biso­gno di volare, il suo pun­golo è più neces­sario che mai".

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Che vorrà dire tutto questo? Che un qualsiasi movimento di protesta deve avere una capacita politica seria chiara poichè la sola protesta può che risolvere solo un momento di una daterminata situazione ma non corregge le cause che l'hanno determinata.

Questo vale anche per tutte le situazioni alternative che andranno a crearsi anche da noi. Non basta raccogliere la protesta per quanto sacrosanta che sia. Devi avere anche una capacita' intellettuale/politica tale che ti fa proseguire la lotta che altrimenti sarai costretto a dividerti nei singoli problemi che si presenteranno davanti. Attenti quando si vuol costruire qualcosa. Un partito non puo raccogliere tutte le proteste poiche queste spesso possono essere in contraddizioni tra di loro. Darsi un programma e degli obiettivi brevi e a lungo respiro e poi esporli all'elettorato


un salutone
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camillobenso
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da camillobenso »

Parto dal fondo dell’ultimo intervenuto, pancho.

Potra' salvarci solo il WEb se saremo capaci di servircene in modo corretto e fruttuoso

^^^^^^

In via teorica non posso non auspicare che possa salvarci il WEB. Almeno quello. Lo auspicavo quando 13 anni fa ho iniziato a scrivere su Ulivo.it. Adesso un po’ meno.

Come mi è capitato di segnalare più volte circa quanto mi ero prefisso all’epoca, io oggi, tirando le somme, ho fallito.

Non sono stato capace di trasmettere nel modo giusto quanto pensavo potesse capitarci. Siamo arrivati al punto in cui siamo e non sono stato in grado di far capire a cosa andavamo in contro.

Adesso siamo all’interno di un caos inimmaginabile che non ha soluzioni di sorta.

Non so voi quanto parliate con gli indigeni che frequentate.

A me capita spesso tutti i giorni. E da quanto ti confidano in tutti i settori della vita, e della società, viene fuori una conclusione a senso unico.

Questa società ha esaurito tutte le sue risorse. E’ all’interno di un lago melmoso senza avere gli strumenti per uscirne.

Quando faccio l’analisi approfondita con tutti gli amici di una vita, anche di sponde politiche opposte, settantenni e ottantenni, le conclusioni sono sempre le stesse. Univoche, senza l’intralcio dell’appartenenza politica. E' sparita ogni divisione, sinistra, centro, destra.

Da questa situazione non se ne esce più.

Se a qualcuno venisse l’idea, dopo aver letto quanto sopra, che io sia preda di una depressione o sia pessimista, metta da parte questa ipotesi.

A me piace la vita e sono sempre incazzato con chi per una ragione o per l’altra regolarmente me la rovina.

Negli ultimi 20 anni Berlusconi e la cosidetta sinistra, adesso Pittibimbo.
iospero
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da iospero »

Potra' salvarci solo il WEb se saremo capaci di servircene in modo corretto e fruttuoso ?

Il web va benissimo, ma fra poco dovremo andare a votare, non si può ignorare che c'è un soggetto politico che chiede fiducia per fare quelle cose che tutti noi da tempo stiamo chiedendo, voglio vederlo alla prova, voglio che sia un movimento partecipato, voglio un movimento che sia capace di ascoltare e in grado di dare l'esempio con i suoi rappresentanti.
Per questo cerco di impegnarmi affinché cresca e possa raccogliere i consensi più larghi , cerco di tenere aperto un filo diretto , cerco di non rassegnarmi a pensare che Adesso ognuno pensa solo agli interessi propri.
pancho
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da pancho »

iospero ha scritto:Potra' salvarci solo il WEb se saremo capaci di servircene in modo corretto e fruttuoso ?

Il web va benissimo, ma fra poco dovremo andare a votare, non si può ignorare che c'è un soggetto politico che chiede fiducia per fare quelle cose che tutti noi da tempo stiamo chiedendo, voglio vederlo alla prova, voglio che sia un movimento partecipato, voglio un movimento che sia capace di ascoltare e in grado di dare l'esempio con i suoi rappresentanti.
Per questo cerco di impegnarmi affinché cresca e possa raccogliere i consensi più larghi , cerco di tenere aperto un filo diretto , cerco di non rassegnarmi a pensare che Adesso ognuno pensa solo agli interessi propri.
Il teoria caro iospero, potrei dirti che sono d'accordo con te ma dove sta' questo nuovo movimento? Non sento alcun vagito se non quelle poche chiacchiere che si notano sul web.

Anch'io mi do da fare su questo ma purtroppo con mia amarezza incontro un popolo senza anima e corpo, spoliticizzato che potrebbe spostarsi in un qualsiasi altro movimento. Dico pure che in questa troppa confusione noto anche faccie di coloro che ne sono stato causa e che per vari motivi ora sono senza "lavoro".

Certo, a differenza dello Zione io sono un po' pessimista ma chi non lo potrebbe essere in questi momenti quando ti accorgi che lo stesso Podemos in Spagna certa di esaurire la sua forza propulsiva solo per il fatto che la solo protesta non puo tenere in piedi un movimento politico se non ha una base politicizzata.

Da tempo noto questo e credo che anche questa nuova iniziativa non possa prendere piede xche gli syessi che la propongono si stanno rendendo condo che puo diventare essa stessa una "controrivoluzione" se oltre ad una classe dirigemnte molto preparata non dovesse avere anche una base politica anch'essa preparata e con gli stessi obiettivi politici.

Potrebbe capitare di formare un'altro partito fotocopia del M5S forte come protesta ma debole e senza anima politica. In questo modo succederebbe di aver sparato anche le ultime cartucce rimastoci.

Ora non siamo davanti ad un avversario come poteva averlo i servi della gleba allora in Russia. Ora abbiamo un mondo globalizzato in cui si scontra un potere economico mondiale sempre unito e sempre piu' forte ed un popolo suddito che per varie ragioni non riesce a coalizzarsi. Un popolo che e' stato diviso in classi e che davanti ad una crisi mondiale anziche trovare l'unione ognuno cerca di salvare la propria posizione poiche la considera cmq sempre migliore di quella che sta sotto la sua.

La storia si ripete purtroppo e la mia domanda e' questa: Quanto tempo ci vorra' per dare un'anima a questi popoli o saremo costretti continuamente a subire per il semplice fatto che l'essere umano per natura rimarra' sempre egoista e quindi ci dovremo sempre barcamenare individualmente in questo mondo disuguale?

Che posso aggiungere, iospero se non di aspettare che tu riesca a farmi un'iniezione di fiducia. Si dice che volere e' potere ma questa e' solo teoria. In pratiche se si accorgono che potresti avere qualche chance per riuscirci, ti spezzano subito le reni. Questo e' successoa gli inizi del '900 a parecchi movimenti o Paesi e per costoro e' stata facile questa soluzione.

Quando in questi momenti vedi cosa stanno facendo alcuni movimenti giovanili (ma non tanto) di primo acchito vien la voglia di condannarli senza se e senza visto cosa combinano ma se poi cerchi di metterti nei panni di costoro che per anni son senza alcun lavoro, dipendono esclusivamente dalla famiglia quando se lo possono permettere e per giunta non vedono prospettive davanti e quini una vita gia' buttato allo sbando, beh allora un'analisi piu' approfondita saremo costretti a fare.

Che sia la che puo' essere strada giusta o sbagliata , ma cmq una strada in cui si individua una insofferenza contro questo sistema.

Se poi aggiungiamo che in queste situazioni ci si puo intrufolare chiunque questo e' anche vero ma allora come possono dimostrare il loro dissenso queste nuove generazioni visto che la politica oramai non trova piu' consensi e quindi e' arrivata al macero? Dovrebbero aspettare quel Godot che non passa mai e che purtroppo non passera mai perche' anche a questo han tolto l'anima?

Rivolucion? Potrebbe anche essere ma che obiettivi abbiamo poi per il dopo se non riusciamo nemmeno a risolvere il presente?

Oppure non ci resta che aggiungerci ai movimenti di protesta che affrontano il presente ma non sanno che fare per il futuro?

Questa potrebbe essere un'idea per l'immediato oppure no?


un salutone

ps: Affrettati iospero con la tua iniezione
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iospero
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Re: "Casa comune della sinistra e dei democratici"

Messaggio da iospero »

Caro pancho,

forse l'iniezione l'ha già tentato di dartela aaaa42 , io posso dirti che attualmente è difficile che questo nuovo soggetto entri nell'ambaradam della politica attuale, si sta preparando per la prossima tenzone politico elettorale , per adesso cerchiamo di prepararci.
Una cosa è certa il PD attuale non è più riconosciuto dai suoi elettori tradizionali, quindi non stanno più in piedi i paragoni con i tentativi passati di trovare un'altro soggetto politico a sinistra del PD, ora la situazione è del tutto nuova. Il Renzi delle riforme costituzionali, il Renzi del job act , il Renzi che abolisce l'art 18, il Renzi che va con Marchionne contro i sindacati NON è più lo stesso Renzi delle primarie del PD per eleggere il segretario o il Renzi delle elezioni europee , il PD che alle regionali attuali si accorda con la destra è un'altra cosa che , forse non tutti, ma molti che votavano PD oggi non lo riconoscono più e stanno cercando un'altro soggetto politico con le idee più chiare.
Quindi forse non si riuscirà a partorire il meglio possibile, ma cerchiamo almeno di dare una risposta ai tanti che vogliono votare ben sapendo che il non voto favorisce chi sta al comando.
Diamoci da fare perché quanto sta succedendo in Liguria non è certo il massimo, si sarebbe dovuto trovare una soluzione migliore e condivisa. Chi ci deve rappresentare oltre ad essere competente non deve avere scheletri nell'armadio e neanche ombre contrarie che possono influire negativamente.
Coraggio, capita che Davide vinca e Golia perda.
ciao da iospero
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