Regionali 2015

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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camillobenso
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Re: Regionali 2015

Messaggio da camillobenso »

Crozza-Renzi in ‘Balle spaziali show’: “Cambiare verso? Io cambierò l’universo”


http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/05/ ... so/370034/
camillobenso
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Re: Regionali 2015

Messaggio da camillobenso »

IL RICHIAMO DELLA FORESTA


Pittibimbo non attrae i giovani. Quando i vecchi babbioni, sollecitano a dargli una mano rispondono: "Sì ma a spingerlo giù dal burrone".

Ad essere attratti, anche in casa degli ex Pci, sono solo i vecchi babbioni che hanno il ricordo del Duce supremo.

^^^^^^^

Regionali, Mussolini (FI): “Liste di De Luca piene di fascistoni, sono più a destra di me”

Video


http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/05/ ... ra/371515/

“De Luca in Campania ha messo in lista di tutto, ci sono certi fascistoni che nemmeno io all’epoca di Alternativa Sociale ce li avevo. Sono più a destra del mio vecchio partito, ma di brutto”.

E’ il commento di Alessandra Mussolini, capolista per Forza Italia per il rinnovo del Consiglio regionale della Campania e ospite di “Ho scelto Cusano”, su Radio Cusano Campus.

“C’è pure il mio vecchio amico Adriano Tilgher” – continua – “lui è di ‘destrissima’.

Poco ci manca che mi candido io col Pd. E’ una cosa incredibile.

Il primo da non votare è proprio Vincenzo De Luca, che, se dovesse essere eletto, dovrebbe essere sospeso per effetto della legge Severino.

Le regole devono valere per tutti. Quali sono questi impresentabili? De Luca tirasse fuori i nomi, così la gente non vota né lui, né questi”.

E aggiunge: “Forse non dice i nomi degli impresentabili, perché i voti gli piacciono. Lui di quello che dice Raffaele Cantone e della legge Severino se ne frega e sta facendo questa campagna elettorale che è una truffa.

Chi sarà il governatore della Campania al posto suo, se vince? In nessun’altra regione questo sarebbe permesso”. L’europarlamentare prosegue: “De Luca sta raccattando pezzi di nostri che se ne sono andati, tant’è che Renzi è confuso. Riesce a fare l’Italicum con il parlamento mezzo vuoto e non riesce a togliere De Luca? Lui è un condannato e ha mancato totalmente di rispetto per le leggi: se lo ha fatto nel Comune di Salerno, non voglio pensare alla Regione Campania quello che può succedere con gli amici di De Luca.

Sai quanti ne piazza?”. Parole di encomio, invece, per lo scrittore Roberto Saviano, mentre sul suo partito chiosa: “Il centrodestra non può prescindere da Berlusconi.

Bisognerà che tutti questi galli, galletti e galline che ci sono in Forza Italia abbassino le pelle per il bene degli elettori.

Salvini? E’ un corpo estraneo. E’ nella coalizione, ma gioca una partita solitaria e non di coalizione”

di Gisella Ruccia
camillobenso
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Re: Regionali 2015

Messaggio da camillobenso »

Regionali Veneto, gaffe e professionisti della carega: è la patria del trasformismo
Politica
Razzisti, indipendentisti incalliti ovunque, fascisti di ritorno, omofobi in ordine sparso: le liste venete sono un caleidoscopio di facce da bar sport, infarcite di ex e new entry a caccia di promozione. Tra i quasi 1100 nomi chi voleva usare i mitra con i migranti, l'assessore che "saluta romano" e perfino la cugina di Putin
di Alessandro Madron | 17 maggio 2015


Articolo + Video

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05 ... o/1690551/
pancho
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Re: Regionali 2015

Messaggio da pancho »

Dalle mie parti nei vecchi compagni sembra prenda piede il voto disgiunto. Ma e' la soluzione?

D'altronde quale altra alternativa per non andare a votare?

Cmq anche questa alternativa non e' cosa facile visto chi mi si presenta davanti.

Piu' facile nelle regionali ma nella comunali e' cosa da far accapponare la pelle visto i candidati.

Mai visto cose simili nella tanto vituperata 1^ repubblica.

Se questo dovrebbe essere il nuovo che avanza(altri lo chiamano rinnovamento) e' chiaro poi trovarsi davanti un grande rifiuto verso la politica o ancor piu' incontrare pifferai di tutti i tipi. :cry:

In regione la Moretti MAI! Nelle comunali mi si presentano volti di tutti i tipi. Volri nuovi sicuramente ma di incerta capacita' politica e di ideali. Per capirci, la nuova Dc che avanza.
E allora?
Ho tempo 2 settimane per analizzare bene come fare anch'io questo voto disgiunto che sicuramente andra' verso qualche amico di vera fede di sinistra ma al simbolo ci devo ragionare per bene e non escludo dal mio ragionamento, nessuno.

Alcuni amici mi dicono che son fermo nel secolo scorso ma a costoro rispondo sempre che gli ideali non hanno eta' e che se il rinnovamento (mio) deve passare per questo loro analisi (a)politiche, ben ritorni il "vecchio".


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
camillobenso
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Re: Regionali 2015

Messaggio da camillobenso »

pancho ha scritto:Dalle mie parti nei vecchi compagni sembra prenda piede il voto disgiunto. Ma e' la soluzione?

D'altronde quale altra alternativa per non andare a votare?

Cmq anche questa alternativa non e' cosa facile visto chi mi si presenta davanti.

Piu' facile nelle regionali ma nella comunali e' cosa da far accapponare la pelle visto i candidati.

Mai visto cose simili nella tanto vituperata 1^ repubblica.

Se questo dovrebbe essere il nuovo che avanza(altri lo chiamano rinnovamento) e' chiaro poi trovarsi davanti un grande rifiuto verso la politica o ancor piu' incontrare pifferai di tutti i tipi. :cry:

In regione la Moretti MAI! Nelle comunali mi si presentano volti di tutti i tipi. Volri nuovi sicuramente ma di incerta capacita' politica e di ideali. Per capirci, la nuova Dc che avanza.
E allora?
Ho tempo 2 settimane per analizzare bene come fare anch'io questo voto disgiunto che sicuramente andra' verso qualche amico di vera fede di sinistra ma al simbolo ci devo ragionare per bene e non escludo dal mio ragionamento, nessuno.

Alcuni amici mi dicono che son fermo nel secolo scorso ma a costoro rispondo sempre che gli ideali non hanno eta' e che se il rinnovamento (mio) deve passare per questo loro analisi (a)politiche, ben ritorni il "vecchio".


un salutone


Alcuni amici mi dicono che son fermo nel secolo scorso ma a costoro rispondo sempre che gli ideali non hanno eta' e che se il rinnovamento (mio) deve passare per questo loro analisi (a)politiche, ben ritorni il "vecchio".
pancho



A volte capita di sentire anche da queste parti questo tipo di supercazzola.

Ma che cavolo vuole dire essere fermi al secolo scorso??????


Quando approfondisci con “i rinnovatori” il grado di conoscenza della politica di chi usa questa formula ti accorgi che questi con la politica non hanno niente a che fare.

Mi ricorda tanto un certo Veltroni Uolter, l’ammericano, che oggi fa il regista. Era meglio se si fosse dedicato subito dopo diplomato al cinema, invece di concorrere all’affossamento della sinistra.

Quando un Paese crolla la confusione è ai massimi livelli.

Su questo mi sono preparato da tempo ad affrontare questo tipo di situazione.

Ma le supercazzole rimangono sempre tali, anche nei momenti più difficili.

Dalla battaglia di Stalingrado sono passati 72 anni, ma a volte i problemi sono sempre gli stessi.

Il Commissario politico Krucev, a Stalingrado, rendendosi conto della situazione disse ai soldati dell’Armata rossa: “Compagni dobbiamo smettere di parlare di politica, ….adesso dobbiamo pensare a riempire le pance dei combattenti.” Visto che come sul fronte tedesco cominciavano a mangiarsi tra di loro.

Lo stesso accade oggi. La soglia di povertà coinvolge milioni di italiani e quindi bisogna pensare a loro. A riempire le loro pance, a trovare il modo di procurarsi un lavoro dignitoso che possa dare un reddito, e quindi poter mangiare. Il nuovo, il rinnovamento paventato da qualcuno sono emerite cazzate, perché esistono delle priorità.

Il fumo negli occhi renziano relativo alla rottamazione e al rinnovamento sono emerite cazzate.

Non sa neppure da che parte si comincia.

Ha dichiarato questa settimana che non spetta al governo la programmazione industriale.

E allora a chi spetta? A mio nonno in carriola?????

Questa generazione non capisce un caXXo.

Non a caso D’Agostino può permettersi di scrivere :
E’ CAMBIATA L’ARIA PER IL PREMIER CAZZONE E RUTELLI VA IN SOCCORSO DI RENZI.


Nella Prima Repubblica non ci si sarebbe mai rivolti così anche verso il più brocco dei premier democristiani.

Questo è un segno che siamo alla fine.
camillobenso
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Re: Regionali 2015

Messaggio da camillobenso »

E poi il rinnovamento cosa vuol dire??? Che in Campania si rinnova tutto e per il Pd concorre Gomorra o i fascistoni più a destra di Alessandra Mussolini, come ha dichiarato ieri l'esponente di FI???
iospero
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Re: Regionali 2015

Messaggio da iospero »

ciao pancho , tu scrivi
Ho tempo 2 settimane per analizzare bene come fare anch'io questo voto disgiunto che sicuramente andra' verso qualche amico di vera fede di sinistra ma al simbolo ci devo ragionare per bene e non escludo dal mio ragionamento, nessuno.
Oggi su Il Fatto Quotidiano fanno un sondaggio tra i lettori :
L'astensionismo dilaga, ma serve a qualcosa non votare?
Sì, il non-voto di massa serve a erodere credibilità a partiti e governo
No, è una protesta che fa il gioco del sistema politico( per me)
E' una scelta legittima, meglio astenersi che votare a oltranza per il meno peggio
Più che una protesta è il sintomo dell'insoddisfazione di ampie fasce di popolazione rispetto ai partiti

Vedo che la maggioranza la pensa come me, il voto disgiunto può essere una soluzione,
comunque meglio persone oneste e capaci.
iospero
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Re: Regionali 2015

Messaggio da iospero »

da Ciwati
Argomento definitivo contro il penoso ricorso al cosiddetto «voto utile»
Ho già spiegato un miliardo di volte che il voto utile è argomento molto triste, soprattutto se, come in Liguria, difficilmente chi vince riuscirà a governare da solo.

Ma c'è (molto) di più.

Chi non votava il Pd, perché più a sinistra, non si capisce perché dovrebbe votare il Pd, proprio adesso e proprio con quella candidatura. Proprio ora che guarda a destra e che è alleato della destra. E ma così fate governare la destra! E perché, il Pd che cosa fa da anni?

Chi ha lasciato il Pd per colpa della gestione locale e nazionale, difficilmente voterà il Pd e la candidata che è all'origine dell'allontanamento di molte persone, che proprio per certe questioni collegate alla sua candidatura, non si sono più iscritte al Pd.

Chi ha lasciato il Pd, peraltro, non fa più parte del Pd, quindi non si capiscono i richiami del Pd a quelli che non sono più del Pd. Che vi hanno rinunciato, per ragioni che si possono ritenere legittime o illegittime, ma che comunque ne sono usciti. «Se ne sono fatti una ragione»: del resto erano caldamente invitati a farlo, no? E per di più il segretario del Pd ha spiegato in più occasioni che «è un problema loro».

Chi si è allontanato dal Pd per le politiche antisindacali, antiambientali, per la cosiddetta riforma della scuola, perché dovrebbe votarlo ora, che tutti questi bei progetti giungono a compimento?

E chi non ha fiducia nel Pd per via delle larghe intese perché dovrebbe votarlo ora che è impegnato con le larghe intese per altri tre anni? Dopo magari si potrà chiedergli di tornare a votare, ma ora è un po' insensato.

Si dice infine che siano pochissimi quelli come Civati, quindi dov'è il problema? Nella Liguria governata da anni, se sono pochissimi, che fastidio vi danno?

Insomma, la domanda agli strateghi del Pd è: che cosa dovrebbero fare quelli che non hanno intenzione di votare il Pd in Liguria? Non andare a votare? Stracciare la tessera elettorale? Votare un partito che non vogliono votare e che non avrebbero votato o anche solo un Presidente che a loro non piace per niente tanto da mettere in discussione la loro iscrizione al Pd?

Dovrebbero cambiare residenza? Dovrebbero darsi malati?

No, davvero, perché forse quelli che non hanno intenzione di votare Paita non votano Paita. Soprattutto se non sono del Pd, se non lo sono più e se non lo sono mai stati.

Quindi?

P.S.: Alessandro Robecchi sostiene che l'argomento è peraltro reversibile. Elettori del Pd, perché non votate Pastorino? Sarebbe un voto utile, perché sicuramente si aggiungerebbe a chi ha già deciso di votare Pastorino. Un bel paradosso, che dovrebbe mettere a tacere tutti quelli che non hanno altri argomenti e parlano solo di questo. Incessantemente.
pancho
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Re: Regionali 2015

Messaggio da pancho »

Venerdì, 15 maggio 2015
Carmela Cenicola ritira la candidatura. Sel: la politica deve andare il buon esempio di serietà e rigore

Carmela Cenicola, candidata nella lista ‘Noi a sinistra per la Puglia’ promossa dal presidente della Regione uscente, il leader di Sel, Nichi Vendola, e schierata con Michele Emiliano, ha deciso di ritirarsi. Lo annuncia lei stessa in una nota dopo l’articolo apparso questa mattina su Repubblica in cui si rivela che la candidata è la sorella di un killer della malavita foggiana.
La decisione di Cenicola avviene dopo che il segretario pugliese di Sel, Ciccio Ferrara, il senatore Dario Stefano e Guglielmo Minervini a nome della lista ‘Noi a Sinistra per la Puglia’ le hanno chiesto “un atto di responsabilità”.

“Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la famiglia Cenicola – affermano – erano a noi sconosciute fino a quando non le abbiamo apprese dalla stampa stamattina. Pur restando fermamente garantisti, nel caso di processi in corso e tanto più dinanzi ad una sentenza di assoluzione, riconosciamo una possibile nostra disattenzione nell’aver accettato la sua proposta di candidatura nelle nostre liste. Carmela Cenicola è estranea a qualsiasi vicenda giudiziaria e tuttavia per ragioni di opportunità non avrebbe dovuto far parte della nostra squadra”.
“Siamo convinti – proseguono Ferrara, Stefano e Minervini – che la politica debba essere sempre la prima a dare il buon esempio, a partire da una rigida selezione dei candidati e delle candidate, anche da un punto di vista della opportunità. La nostra diversità passa anche da questo: dal riconoscere gli errori quando si sbaglia e provare a porvi rimedio immediatamente. Affrontiamo questa vicenda nel l’unico modo in cui il nostro partito sa fare, con serietà e rigore, chiedendo un atto di responsabilità a Carmela Cenicola faccia un passo indietro e ritiri la propria candidatura al consiglio regionale pugliese dalla lista Noi a Sinistra per la Puglia”.

Dal canto suo Cenicola spiega in una lettera: “Un articolo del giornale La Repubblica rischia di essere strumentalizzato a ignobili fini politico-elettorali: denigrare persone che stimo e danneggiare la lista nella quale sono candidata per le imminenti elezioni regionali. Ritiro pertanto la mia candidatura. Chiedo scusa per tale gesto ai miei compagni di lavoro, a quelli che hanno riposto fiducia in me e che tanto si sono adoperati per propormi. Pensavo che l’aver dedicato una vita al lavoro, l’essere uscita indenne da procedimenti penali fossero sufficienti per godere appieno dei diritti civili e per essere degna di rappresentare gli interessi dei lavoratori nelle Istituzioni politiche. Devo amaramente constatare che non per tutti è cosi. Resta comunque immutato il mio impegno a difesa dei loro interessi”.

http://www.sinistraecologialiberta.it/n ... -e-rigore/
..............................................................................................................................................
“Le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la famiglia Cenicola – affermano – erano a noi sconosciute fino a quando non le abbiamo apprese dalla stampa stamattina......
Ma stiamo diventando pazzi?????

Ammesso che su questo tema ci sia da aprire un dibattito se sia il caso o no di candidare persone imparentare o con qualche sospetto , ma una volta deciso questo, un partito serio dovrebbe essere in grado di poter verificare se una determinata persona rientra in questi "canoni" e non sia invece un qualsiasi giornalista a "smascherare" il tutto.

Ma dove viviamo?

Come possiamo fidarci di questi partiti qualora mettano cosi in evidenza la loro incapacita' politica di gestire questo?

Come possiamo fidarci di costoro?

E se ci permettiamo di criticarli vorrebbero farci passare per quelli che non capiscono un tubo poiche le cose oramai vanno cosi'. Siamo noi del secolo scorso o son loro piuttosto loro del secolo gattopardiano?

Di fronte a questi errori non sarebbe piu' giusto ed educativo politicamente far "saltare" coloro che sono stati causa di questi errori?

SEL, non sei arrivata anche te forse al capo linea e quindi da porti alcune domande?

Certo, son critiche dure le mie ma i fatti dimostrano che ho ragione come ritengo che, magari con un po di presunzione, che gli stessi sindacati siano arrivati al capo linea. E anche la stessa CGIL.

Sara' mai possibile che un semplice cittadino pensionato faccia ricorso alla Consulta per far rispettare i suoi diritti e non siano invece i sindacati e sopratutto la CGIL?

Ma dove siamo arrivati ?

Bartali direbbe:L'E' TUTTO SBAGLIATO, L'E' TUTTO DA RIFARE.

Non e' che avesse gia' visto allora come sarebbero andate le cose? :mrgreen:

Difronte a tutto questo, mi chiedo e chiedo a voi,come mai alcuni possano trovare strane le mie incertezze sul chi votare prossimamente e abbiano invece loro cosi tante certezze .

Sarò anche un'uomo del secolo scorso ma le mie barre a dritta continuo ad averle ancora alla faccia di chi pensa d'essere nella modernità politica.

Che posso aggiungere di piu?


un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
camillobenso
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Re: Regionali 2015

Messaggio da camillobenso »

La Liguria “mugugna” e il Pd trema. L’incubo della scossa a sinistra (Enrico Fierro)
21/05/2015 di triskel182


TRA IL “TRADIMENTO” DEGLI SCAJOLIANI E LA CAMPAGNA PER IL VOTO DISGIUNTO, LA CANDIDATA DI RENZI RISCHIA GROSSO. E PURE IL PARTITO.


La madre di tutte le battaglie Matteo Renzi la sta combattendo in Liguria.

È qui che si gioca la speranza di un 6 a 1 alle Regionali destinato a dare la spinta propulsiva al renzismo e al partito della nazione prossimo venturo.

Mancano dieci giorni al voto e i sondaggi suonano una musica stonata, con un dato che unisce i diversi istituti: Raffaella Paita, detta Lella, la candidata voluta da Claudio Burlando, non sfonda.

Non è destinata a stravincere, e se vincerà sarà di poco, molto al di sotto di quel 35% indispensabile per conquistare il premio di maggioranza e sedersi con tranquillità sulla poltrona più importante di Piazza de Ferrari.

Per questo Renzi ha deciso di impegnarsi in prima persona, sarà a Genova in questo ultimo scampolo di campagna elettorale, non una, ma due volte.


Sciopero contro il Jobs Act (nonostante i gufi)

La parola d’ordine è recuperare a sinistra.

Un’impresa titanica. Per capire bastava fare un salto ieri dalle parti di Sestri Ponente, allo sciopero indetto dalla Cgil, contro il Job Acts e nel giorno del quarantacinquesimo “compleanno” dello Statuto dei lavoratori.


Due cortei, migliaia di persone, “camalli” del porto, operai delle industrie in crisi, del commercio, dell’edilizia, delegazioni di insegnanti, tanti pensionati, finanche tassisti.


La città bloccata per ore e Ivano Bosco, segretario della Cgil di Genova, letteralmente imbufalito .


“Lasciatemi togliere una soddisfazione – dice all’inizio del comizio finale – sarò politicamente scorretto, la manifestazione è riuscita nonostante i tanti gufi che hanno lanciato fango e mancato di rispetto ai lavoratori”.


Per giorni Bosco e la Cgil sono stati attaccati da esponenti del Partito democratico.


“La vostra è una manifestazione elettorale”, il leit-motiv.


“Ma noi siamo qui per dire che sull’articolo 18 Renzi è riuscito a fare peggio di Berlusconi e Sacconi”.


Applausi al segretario e un coro allarmante (per Renzi, Burlando e Paita): “Siamo noi, siamo noi, la sinistra dell’Italia siamo noi”.


Insomma, se Lella non sfonda, Renzi non vince, almeno in questa piazza di Ponente e tra molti iscritti del Pd.

Duecento dirigenti hanno firmato un documento per rivendicare “libertà di scelta” alle elezioni.

Nomi che pesano come Claudio Montaldo, attuale vicepresidente della giunta regionale, e nervi alle stelle.

Ubaldo Benvenuti, ex consigliere regionale ed ex segretario del Pds: “Non mi turo il naso, vorrei un partito serio non un gruppo dirigente che lancia anatemi per paura di perdere”.

Il porto e la coppia di ferro che decide a lume di candela

L’incubo è il voto disgiunto.

“Voto Pd, ma non sono un paitiano”, dice Camillo Bassi, una vita nel vecchio Partito comunista.

Sull’immagine della Paita pesa l’alluvione dell’ottobre 2014, era assessore alle Infrastrutture ed è indagata per disastro e omicidio colposo in concorso e omissione di atti d’ufficio, ma a segnarla ancora di più è il ruolo del marito Luigi Merlo, che è presidente dell’autorità portuale di Genova.

Una coppia che vive il potere con intensità.

Lui, assessore regionale alle Infrastrutture fino al 2008 lascia per andare a occupare la poltrona di uno dei centri nevralgici dell’economia cittadina, e lei che eredita lo stesso assessorato del consorte.

Strenui difensori del diritto al “mugugno” (“sensa vin se naviga, sensa mugugno no”, recita l’antico proverbio dei marinai), i genovesi ironizzano sulle decisioni fondamentali per la città e il suo porto che in casa Paita-Merlo si prendevano a cena a lume di candela.

Dal 30 giugno non sarà più così, perché Merlo, offeso, si ritirerà. “Nonostante l’assenza di conflitti di interesse ho preso questa decisione per proteggere il porto da misere polemiche politiche”.

La cricca, il cemento e il potere alla frutta

Giochi, quote di potere che si ridistribuiscono, banche, enti, grosse catene commerciali, ciclo del cemento e cooperative.

“È il sistema Burlando”, spiega Luca Pastorino.

Il deputato quarantenne uscito dal Pd dopo le primarie per candidarsi a capo di Rete a sinistra, respinge le accuse che in questi giorni gli sono piovute addosso da ministri e dirigenti del Pd piombati in Liguria (“vuoi far vincere la destra”).

“Loro la destra ce l’hanno dentro, nelle liste piene di impresentabili, la verità è che non hanno altri argomenti, il loro obiettivo è difendere un sistema di potere ormai alla frutta”.

Già, la destra. Ormai non è un mistero per nessuno il sostegno alla Paita alle primarie degli uomini di Claudio Scajola.

“Ma è roba del passato”, sorride Giovanni Toti, l’ex direttore di Studio Aperto e del Tg4, ora europarlamentare, proiettato nella battaglia di Genova direttamente da Berlusconi.

“Con Claudio ci siamo visti poco fa, sto girando tra Imperia e Bordighera, e con me in macchina c’è il nipote Marco, candidato nelle mie liste.

La verità è che Renzi e il Pd hanno paura, non si aspettavano un centrodestra di nuovo unito.

In Liguria siamo riusciti nel miracolo.

I sondaggi dicono che tra me e la Paita il distacco e minimo, io dico che vincerò. Per Renzi la Liguria è un incubo, parla solo di queste elezioni”.

Movimenti anche nel mondo cattolico.

Nel listino della candidata Pd c’è Enrico Costa, presidente del Ceis, Centro di solidarietà, mentre assicura il suo sostegno Pier Luigi Vinai, ex fedelissimo di Scajola, ex candidato per il Pdl alle ultime elezioni a sindaco di Genova, cattolico vicinissimo al cardinale Bagnasco e fondatore di Open Liguria, associazione culturale per sua stessa definizione “renziana non del Partito democratico”.

“È questa la politica che vogliamo battere”. Parla Alice Salvatore, la candidata del Movimento Cinque Stelle.

“Sono in giro col mio camper, dietro non c’è il sistema di potere trasversale che ha voluto la Paita, loro hanno un solo obiettivo, fare gli interessi di una cricca di amici e parenti.

Renzi ha paura del voto disgiunto, ma quello non andrà a Pastorino, la battaglia è tra me e Paita, i sondaggi lo dicono con chiarezza.

Stiamo chiedendo il voto dei cittadini onesti, a loro la scelta tra chi ha impoverito la Liguria e distrutto le sue coste con cementificazioni selvagge, e chi punta su lavoro e difesa del territorio.

Pastorino è destinato a fare da stampella alla Paita.

Ma non sarà così perché vinciamo noi”.

La Liguria aspetta. Renzi trema.

Da Il Fatto Quotidiano del 21/05/2015.
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