G R E C I A
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Re: G R E C I A
DA CIWATI
Da Madrid a Venezia
A Madrid c'è una sindaca di sinistra, perché il Psoe ha deciso di appoggiarla e la destra, che pure era avanti di un seggio nei risultati elettorali, non ha trovato alleati con cui formare una nuova giunta (sarebbe stata l'ennesima).
Ciò dimostra un bel po' di cosette, che la politica italiana non considera da troppo tempo.
La prima: è vero che il governo di Madrid non si è costituito la sera stessa delle elezioni (come vuole un mantra governativo che prescinde da qualsiasi riferimento alla rappresentanza per puntare tutto sulla governabilità, a prescindere dai risultati), ma si è costituito in poche settimane, nonostante le differenze dei profili dei candidati e dei loro programmi.
La seconda: che la sinistra più 'radicale' e Podemos non si sono congelati al secondo posto, come invece è accaduto spesso in Italia (speriamo che non succeda domenica a Venezia). Se nel 2013 il M5s avesse fatto come Podemos (e se il Pd avesse fatto come ha fatto il Psoe, parallelamente), saremmo stati tutti in un'altra storia. Se ci pensate, anche a Madrid si sarebbero potuti accordare Pp e Psoe, con le larghe intese (chissà come si dice in spagnolo).
Ecco speriamo che a Venezia qualcuno, domenica, pensi a Madrid. E al 2013. E a tutto quello che è venuto dopo.
Da Madrid a Venezia
A Madrid c'è una sindaca di sinistra, perché il Psoe ha deciso di appoggiarla e la destra, che pure era avanti di un seggio nei risultati elettorali, non ha trovato alleati con cui formare una nuova giunta (sarebbe stata l'ennesima).
Ciò dimostra un bel po' di cosette, che la politica italiana non considera da troppo tempo.
La prima: è vero che il governo di Madrid non si è costituito la sera stessa delle elezioni (come vuole un mantra governativo che prescinde da qualsiasi riferimento alla rappresentanza per puntare tutto sulla governabilità, a prescindere dai risultati), ma si è costituito in poche settimane, nonostante le differenze dei profili dei candidati e dei loro programmi.
La seconda: che la sinistra più 'radicale' e Podemos non si sono congelati al secondo posto, come invece è accaduto spesso in Italia (speriamo che non succeda domenica a Venezia). Se nel 2013 il M5s avesse fatto come Podemos (e se il Pd avesse fatto come ha fatto il Psoe, parallelamente), saremmo stati tutti in un'altra storia. Se ci pensate, anche a Madrid si sarebbero potuti accordare Pp e Psoe, con le larghe intese (chissà come si dice in spagnolo).
Ecco speriamo che a Venezia qualcuno, domenica, pensi a Madrid. E al 2013. E a tutto quello che è venuto dopo.
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Re: G R E C I A
da Corriere.it
Sorprendono però quasi tutte le critiche di Tsipras alle attuali proposte Ue. Chi conosce i documenti sa che nessuno, ma proprio nessuno sta chiedendo alla Grecia di «abolire le pensioni più basse e i sussidi che riguardano i cittadini più poveri». L’invito è semmai quello di riformare un sistema sperequato a favore dei redditi più alti, che ancora consente ai dipendenti pubblici di ritirarsi dal lavoro prima dei 55 anni (costo: 1 miliardo e mezzo di euro l’anno, quasi un punto di Pil, solo per queste pensioni). A gennaio sarebbe dovuta entrare in vigore una riforma che avrebbe, fra l’altro, rafforzato le prestazioni più basse. Tsipras ha «ucciso» (parole sue) questa riforma. Quanto ai sussidi ai più poveri, la Commissione invita la Grecia a razionalizzare gli strumenti esistenti e a introdurre un reddito minimo garantito. Il ministro per gli Affari sociali ha risposto che il reddito minimo «è roba da Africa» e che il governo vuole procedere con altre misure.
Intanto, una delle prime mosse del nuovo governo è stata la firma di un generoso contratto per i dipendenti della Depa (equivalente greco dell’Enel). E nel ministero delle Finanze sono stati riassunti centinaia di addetti alle pulizie, con tanto di indennità aggiuntiva. Prima della riassunzione, una cooperativa esterna puliva il palazzo con 30 persone.
Gli esempi potrebbero continuare. Il punto da sottolineare è, tristemente, questo: Tsipras e Varoufakis fanno prediche «di sinistra» quando parlano all’Europa, ma in casa propria sono schierati a difesa di uno status quo che avvantaggia selezionate categorie di lavoratori del settore pubblico, altamente sindacalizzate, e del mondo delle professioni (piccole e grandi).
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L' Italia di Renzi (se c'è) chieda alla Grecia di fare chiarezza
Sorprendono però quasi tutte le critiche di Tsipras alle attuali proposte Ue. Chi conosce i documenti sa che nessuno, ma proprio nessuno sta chiedendo alla Grecia di «abolire le pensioni più basse e i sussidi che riguardano i cittadini più poveri». L’invito è semmai quello di riformare un sistema sperequato a favore dei redditi più alti, che ancora consente ai dipendenti pubblici di ritirarsi dal lavoro prima dei 55 anni (costo: 1 miliardo e mezzo di euro l’anno, quasi un punto di Pil, solo per queste pensioni). A gennaio sarebbe dovuta entrare in vigore una riforma che avrebbe, fra l’altro, rafforzato le prestazioni più basse. Tsipras ha «ucciso» (parole sue) questa riforma. Quanto ai sussidi ai più poveri, la Commissione invita la Grecia a razionalizzare gli strumenti esistenti e a introdurre un reddito minimo garantito. Il ministro per gli Affari sociali ha risposto che il reddito minimo «è roba da Africa» e che il governo vuole procedere con altre misure.
Intanto, una delle prime mosse del nuovo governo è stata la firma di un generoso contratto per i dipendenti della Depa (equivalente greco dell’Enel). E nel ministero delle Finanze sono stati riassunti centinaia di addetti alle pulizie, con tanto di indennità aggiuntiva. Prima della riassunzione, una cooperativa esterna puliva il palazzo con 30 persone.
Gli esempi potrebbero continuare. Il punto da sottolineare è, tristemente, questo: Tsipras e Varoufakis fanno prediche «di sinistra» quando parlano all’Europa, ma in casa propria sono schierati a difesa di uno status quo che avvantaggia selezionate categorie di lavoratori del settore pubblico, altamente sindacalizzate, e del mondo delle professioni (piccole e grandi).
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L' Italia di Renzi (se c'è) chieda alla Grecia di fare chiarezza
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Re: G R E C I A
Domanda: il Corriere è ancora un quotidiano credibile?
Renzi elenca i successi del governo. “Sarò breve”.
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Re: G R E C I A
Che vuoi che si faccia chiarezza se questo popolo e' alla fame? C'e' poco da chiarire!!iospero ha scritto:da Corriere.it
Sorprendono però quasi tutte le critiche di Tsipras alle attuali proposte Ue. Chi conosce i documenti sa che nessuno, ma proprio nessuno sta chiedendo alla Grecia di «abolire le pensioni più basse e i sussidi che riguardano i cittadini più poveri». L’invito è semmai quello di riformare un sistema sperequato a favore dei redditi più alti, che ancora consente ai dipendenti pubblici di ritirarsi dal lavoro prima dei 55 anni (costo: 1 miliardo e mezzo di euro l’anno, quasi un punto di Pil, solo per queste pensioni). A gennaio sarebbe dovuta entrare in vigore una riforma che avrebbe, fra l’altro, rafforzato le prestazioni più basse. Tsipras ha «ucciso» (parole sue) questa riforma. Quanto ai sussidi ai più poveri, la Commissione invita la Grecia a razionalizzare gli strumenti esistenti e a introdurre un reddito minimo garantito. Il ministro per gli Affari sociali ha risposto che il reddito minimo «è roba da Africa» e che il governo vuole procedere con altre misure.
Intanto, una delle prime mosse del nuovo governo è stata la firma di un generoso contratto per i dipendenti della Depa (equivalente greco dell’Enel). E nel ministero delle Finanze sono stati riassunti centinaia di addetti alle pulizie, con tanto di indennità aggiuntiva. Prima della riassunzione, una cooperativa esterna puliva il palazzo con 30 persone.
Gli esempi potrebbero continuare. Il punto da sottolineare è, tristemente, questo: Tsipras e Varoufakis fanno prediche «di sinistra» quando parlano all’Europa, ma in casa propria sono schierati a difesa di uno status quo che avvantaggia selezionate categorie di lavoratori del settore pubblico, altamente sindacalizzate, e del mondo delle professioni (piccole e grandi).
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L' Italia di Renzi (se c'è) chieda alla Grecia di fare chiarezza
Un popolo messo alla fame dai passati governi . Se una colpa ce l'hanno e' quella di aver votato i loro governanti e non e' poca cosa.
Bisogna chiedersi, però, che fine hanno fatto quei revisori dei conti europei che hanno convalidato, allora, lo stato del bilancio greco prima di farli entrare nella U.E.?
Da cosa e' dovuto questo loro non accorgendosi che il tutto era falsato?
Chi sono?
Che nome hanno e in quale partito stanno?
Dove stanno coloro che hanno falsato il bilancio?
In questi ultimi tempi non si e' mai parlato di costoro se non in pochissime righe ma solo all'inizio di questa "tragedia"..
Ma di questi errori l'europa non deve pagare la sua parte di negligenza?
Ma state attenti bene. L'Italia è esposta verso la Grecia per circa 40 miliardi di euro e questi qualcuno dovrebbe pagarli o dovremmo trovare il modo di farli rientrare .
E come?
Dai Greci che non hanno pèiu' nemmeno piu' il fiato per respirare?
Da chi non si e' accordo dei conti fasulli?
Dai precedenti governi che hanno fatto il buco e poi coperto?
Da chi insomma?
Purtroppo sempre dai soliti, Greci compresi
.
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: G R E C I A
flaviomob ha scritto:Domanda: il Corriere è ancora un quotidiano credibile?
Dipende dai punti di vista con cui poni il problema della credibilità.
Esempio:
Stamani, Maria Teresa Meli, intervenendo ad Agorà in materia di immigrazione, ha sostenuto con Giuliano Ferrara, che i problemi dell'immigrazione sono esageratamente amplificati dalla televisione.
Maria Teresa Meli si è dimostrata spudoratamente renziana.
Anche il suo intervento di stamani mirava ad alzare una barriera di protezione nei confronti del suo eroe.
La scorsa settimana in materia di sovraesposizione sul tema immigrati è stato fatto notare che almeno per un anno i media sugli immigrati si sono spesi solo nei casi obbligati di cronaca.
Il tema è stato sottovalutato per favorire il premier che non gradiva una sovraesposizione in materia perché non in grado di risolvere il problema.
Inoltre questo è un tema che fa perdere voti e Matteo La Qualunque che mira al successo non intende affrontare fino in fondo il problema.
In questo caso può essere credibile la Meli quando scrive del suo pupillo Renzi sul Corriere della Sera?
Eppure gli passano anche un regolare stipendio.
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Re: G R E C I A
LA CRISI GRECA
Tsipras avverte: «Pronti a grande no a cattivo accordo»
Varoufakis, ministro a terra
(e triste) in parlamento: foto
Il premier: «La nostra proposta assicura che centreremo gli obiettivi di bilancio fissati per il 2015 e 2016»
http://www.corriere.it/index.shtml?refresh_ce
Tsipras avverte: «Pronti a grande no a cattivo accordo»
Varoufakis, ministro a terra
(e triste) in parlamento: foto
Il premier: «La nostra proposta assicura che centreremo gli obiettivi di bilancio fissati per il 2015 e 2016»
http://www.corriere.it/index.shtml?refresh_ce
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Re: G R E C I A
scusa pancho,
se è vero che c'è
un sistema sperequato a favore dei redditi più alti, che ancora consente ai dipendenti pubblici di ritirarsi dal lavoro prima dei 55 anni (costo: 1 miliardo e mezzo di euro l’anno, quasi un punto di Pil, solo per queste pensioni).
non mi sembra giusto lasciare questa situazione.
se è vero che c'è
un sistema sperequato a favore dei redditi più alti, che ancora consente ai dipendenti pubblici di ritirarsi dal lavoro prima dei 55 anni (costo: 1 miliardo e mezzo di euro l’anno, quasi un punto di Pil, solo per queste pensioni).
non mi sembra giusto lasciare questa situazione.
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Re: G R E C I A
Quando si parla di welfare greco lo si deve aprire tutto.iospero ha scritto:scusa pancho,
se è vero che c'è
un sistema sperequato a favore dei redditi più alti, che ancora consente ai dipendenti pubblici di ritirarsi dal lavoro prima dei 55 anni (costo: 1 miliardo e mezzo di euro l’anno, quasi un punto di Pil, solo per queste pensioni).
non mi sembra giusto lasciare questa situazione.
Le liquidazioni sono state decurtate gia' del 30% e chissa le prenderanno mai.
Per non parlare poi di sanita, di stipendi e di disoccupazione alle stelle.
Certo si puo innalzare a 62 ma allora che gli rimane a questo popolo?
L'Europa vuole i soldi indietro e dove li possono prendere se non dai soliti?
Gli altri son scappati coi forzieri e con le intere banche in tempo ( volgiamo vedere chi erano questi o abbiamo paura di far dispetto a qualcuno?)ma loro che potevano fare.?
Se errori ci sono stati l'europa non e' esente e la sua parte la deve pagare.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12 ... e/1245297/
http://it.blastingnews.com/lavoro/2015/ ... 31231.html
un salutone
Ultima modifica di pancho il 17/06/2015, 22:53, modificato 1 volta in totale.
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: G R E C I A
Grecia: Morando, problema con Ue è politico e non economico
Roma, (AdnKronos) - "La situazione greca è molto diversa rispetto al passato, il problema non è economico ma prettamente politico". Così Enrico Morando, viceministro dell'Economia, a margine di un convegno del Censis.Il problema, spiega, è legato al rapporto che dovrà determinarsi tra "il nuovo orientamento del governo greco, il vecchio programma e quello nuovo che deve essere pattuito. Non c'è dubbio - sostiene il viceministro - che da un lato ci sono Paesi europei che hanno già realizzato i vecchi programmi e che pretendono non cambi nulla. Così si mette il governo greco in una difficoltà politica difficilmente superabile. Dall'altro lato il governo greco - avverte Morando - deve sapere che la pretesa di cambiare tutto e di ignorare il vecchio programma è a sua volta una decisione politicamente insostenibile. Al momento questa intesa non c'è", conclude.
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Ma questi politici europei si rendono conto che i soldi contano relativamente rispetto alla posizione strategica della Grecia ?
Roma, (AdnKronos) - "La situazione greca è molto diversa rispetto al passato, il problema non è economico ma prettamente politico". Così Enrico Morando, viceministro dell'Economia, a margine di un convegno del Censis.Il problema, spiega, è legato al rapporto che dovrà determinarsi tra "il nuovo orientamento del governo greco, il vecchio programma e quello nuovo che deve essere pattuito. Non c'è dubbio - sostiene il viceministro - che da un lato ci sono Paesi europei che hanno già realizzato i vecchi programmi e che pretendono non cambi nulla. Così si mette il governo greco in una difficoltà politica difficilmente superabile. Dall'altro lato il governo greco - avverte Morando - deve sapere che la pretesa di cambiare tutto e di ignorare il vecchio programma è a sua volta una decisione politicamente insostenibile. Al momento questa intesa non c'è", conclude.
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Ma questi politici europei si rendono conto che i soldi contano relativamente rispetto alla posizione strategica della Grecia ?
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Re: G R E C I A
Chi ti da i soldi non fa tutte le elucubrazioni mentali che dovrebbe fare.iospero ha scritto:Grecia: Morando, problema con Ue è politico e non economico
Roma, (AdnKronos) - "La situazione greca è molto diversa rispetto al passato, il problema non è economico ma prettamente politico". Così Enrico Morando, viceministro dell'Economia, a margine di un convegno del Censis.Il problema, spiega, è legato al rapporto che dovrà determinarsi tra "il nuovo orientamento del governo greco, il vecchio programma e quello nuovo che deve essere pattuito. Non c'è dubbio - sostiene il viceministro - che da un lato ci sono Paesi europei che hanno già realizzato i vecchi programmi e che pretendono non cambi nulla. Così si mette il governo greco in una difficoltà politica difficilmente superabile. Dall'altro lato il governo greco - avverte Morando - deve sapere che la pretesa di cambiare tutto e di ignorare il vecchio programma è a sua volta una decisione politicamente insostenibile. Al momento questa intesa non c'è", conclude.
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Ma questi politici europei si rendono conto che i soldi contano relativamente rispetto alla posizione strategica della Grecia ?
Li vuole e basta e non gli interessa che tu li rubi a tua madre o fai patire la fame ai tuoi figli. Cosi' funziona il sistema e nel sistema ci siamo anche noi e quindi gli errori li fanno pagare a noi. Nessuno mai paga di persona gli errori che fa, nei piani alti.
Si rivolterebbero magari se Putin dovesse far loro credito con interessi zero.
Come vedi ci son obiettivi ben diversi da quello che pensiamo noi.
Obiettivi a lungo raggio per aver un'europa su misura del capitale(non umano).
Gira e rigira la storia e' sempre quella da centinaia di anni.
Prima con le guerre e ora con i sistemi di questo tempo.
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
Chi c’è in linea
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