Due bambini in arrivo? L’ecografia si paga doppia
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Due bambini in arrivo? L’ecografia si paga doppia
Due bambini in arrivo? L’ecografia si paga doppia
Singolare richiesta per una prestazione non mutuabile all’ospedale di Cittadella Il direttore generale s’indigna: «Un’assurdità, farò restituire i soldi pagati in più»
di Giusy AndreoliSAN GIORGIO DELLE PERTICHE. «Sono due gemelli? Allora deve pagare due ecografie». È l’incredibile risposta che si è sentita dare Lucia Sambataro dalla dottoressa che in libera professione esegue ecografie con screening a pagamento all’ospedale di Cittadella. «E se fossero quattro gemelli?» ha prontamente ribattuto la madre della futura mammina «Allora me ne deve pagare quattro» è stata l’ancor più incredibile replica della dottoressa.
Venerdì Lucia Sambataro, incinta al terzo mese, insieme alla madre Ionella Gulisano, ha raggiunto l’ospedale di Cittadella. «Il ginecologo dell’ospedale di Camposampiero che segue mia figlia le ha consigliato di sottoporsi a un’ecografia con screening che, ci ha detto, purtroppo non è mutuabile. Questo accertamento si fa a Cittadella e costa 158 euro, comprensivo di un prelievo di sangue che va fatto contestualmente» dichiara la signora Ionella «Il ginecologo ci ha anche dato il nome della dottoressa, avvisandoci che opera in libera professione. Essendo una gravidanza a rischio e con altri problemi, nonostante l’elevato costo ho deciso che andava fatta».
Madre e figlia, con tanto di prescrizione del ginecologo, vanno dunque nell’ambulatorio cittadellese. «La dottoressa entra e le diamo il foglio del ginecologo di Camposampiero» continua Ionella Gulisano «“Ah, ma sono due, allora mi dovete pagare l’ecografia doppia” ci ha subito detto “E se fossero quattro?” Ho ribattuto incredula. “E se erano quattro mi pagavate quattro ecografie”, mi ha risposto. “Ma sta scherzando?” ho protestato, e lei si è quasi irritata».
Ne è nata una discussione durante la quale Ionella Gulisano è stata perentoriamente messa a tacere: «“Se lei parla ancora le faccio pagare due intere”, mi ha detto, quasi volevamo andarcene».
È seguita una telefonata tra il Cup e la dottoressa, al termine della quale è stata presa una salomonica quanto inusuale decisione: «“L’unica cosa che posso fare”, mi ha detto la dottoressa, “è farle pagare un’ecografia e mezzo”» afferma Ionella Gulisano, che aggiunge: «Peraltro l’ha eseguita in fretta, cinque minuti al massimo». Dopo la prestazione la donna è andata allo sportello a protestare, poi però ha pagato: 91 euro per l’ecografia ostetrica con ultra screen, 45 per ecografia in office a completamento visita e 2 di bollo. «Altri 78 euro dovrò pagarli al ritiro degli esami del sangue» conclude la futura nonna «Sono esterrefatta, a quella dottoressa non interessava che mia figlia fosse a rischio, si è comportata con tanta maleducazione e arroganza. Ho parlato con il nostro medico di base, volevo sapere se è una prassi normale che si faccia pagare un’ecografia in base al numero dei feti. Ma mi ha risposto di non aver mai sentito una cosa simile».
Interpellato in merito alla vicenda, il direttore generale del’Usl 15 Francesco Benazzi è sorpreso e incredulo. «È un’assurdità, lunedì (oggi, ndr) chiederò conto ai medici del loro operato e prenderò provvedimenti. Inoltre predisporrò che la signora venga rimborsata del sovrapprezzo pagato».
«Non è una questione di denaro ma di dignità, siamo indignati» ribatte Ionella Gulisano.
http://mattinopadova.gelocal.it/padova/ ... 1.11658477
Ciao
Paolo11
Singolare richiesta per una prestazione non mutuabile all’ospedale di Cittadella Il direttore generale s’indigna: «Un’assurdità, farò restituire i soldi pagati in più»
di Giusy AndreoliSAN GIORGIO DELLE PERTICHE. «Sono due gemelli? Allora deve pagare due ecografie». È l’incredibile risposta che si è sentita dare Lucia Sambataro dalla dottoressa che in libera professione esegue ecografie con screening a pagamento all’ospedale di Cittadella. «E se fossero quattro gemelli?» ha prontamente ribattuto la madre della futura mammina «Allora me ne deve pagare quattro» è stata l’ancor più incredibile replica della dottoressa.
Venerdì Lucia Sambataro, incinta al terzo mese, insieme alla madre Ionella Gulisano, ha raggiunto l’ospedale di Cittadella. «Il ginecologo dell’ospedale di Camposampiero che segue mia figlia le ha consigliato di sottoporsi a un’ecografia con screening che, ci ha detto, purtroppo non è mutuabile. Questo accertamento si fa a Cittadella e costa 158 euro, comprensivo di un prelievo di sangue che va fatto contestualmente» dichiara la signora Ionella «Il ginecologo ci ha anche dato il nome della dottoressa, avvisandoci che opera in libera professione. Essendo una gravidanza a rischio e con altri problemi, nonostante l’elevato costo ho deciso che andava fatta».
Madre e figlia, con tanto di prescrizione del ginecologo, vanno dunque nell’ambulatorio cittadellese. «La dottoressa entra e le diamo il foglio del ginecologo di Camposampiero» continua Ionella Gulisano «“Ah, ma sono due, allora mi dovete pagare l’ecografia doppia” ci ha subito detto “E se fossero quattro?” Ho ribattuto incredula. “E se erano quattro mi pagavate quattro ecografie”, mi ha risposto. “Ma sta scherzando?” ho protestato, e lei si è quasi irritata».
Ne è nata una discussione durante la quale Ionella Gulisano è stata perentoriamente messa a tacere: «“Se lei parla ancora le faccio pagare due intere”, mi ha detto, quasi volevamo andarcene».
È seguita una telefonata tra il Cup e la dottoressa, al termine della quale è stata presa una salomonica quanto inusuale decisione: «“L’unica cosa che posso fare”, mi ha detto la dottoressa, “è farle pagare un’ecografia e mezzo”» afferma Ionella Gulisano, che aggiunge: «Peraltro l’ha eseguita in fretta, cinque minuti al massimo». Dopo la prestazione la donna è andata allo sportello a protestare, poi però ha pagato: 91 euro per l’ecografia ostetrica con ultra screen, 45 per ecografia in office a completamento visita e 2 di bollo. «Altri 78 euro dovrò pagarli al ritiro degli esami del sangue» conclude la futura nonna «Sono esterrefatta, a quella dottoressa non interessava che mia figlia fosse a rischio, si è comportata con tanta maleducazione e arroganza. Ho parlato con il nostro medico di base, volevo sapere se è una prassi normale che si faccia pagare un’ecografia in base al numero dei feti. Ma mi ha risposto di non aver mai sentito una cosa simile».
Interpellato in merito alla vicenda, il direttore generale del’Usl 15 Francesco Benazzi è sorpreso e incredulo. «È un’assurdità, lunedì (oggi, ndr) chiederò conto ai medici del loro operato e prenderò provvedimenti. Inoltre predisporrò che la signora venga rimborsata del sovrapprezzo pagato».
«Non è una questione di denaro ma di dignità, siamo indignati» ribatte Ionella Gulisano.
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Paolo11
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