Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzione?

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camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

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Da Il Tempo:


EMERGENZA IMMIGRAZIONE
Consiglio Europeo, redistribuire 40 mila immigrati da Italia e Grecia: ma non è obbligatorio
Il Consiglio Europeo approva il testo sull'immigrazione lasciandolo interpretabile. Renzi scalpita ma non troppo:"Sono tranquillo"
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

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Dal Corriere:



SULLA RIPARTIZIONE DELLE QUOTE DEI PROFUGHI

Migranti, accordo nella notte: 40.000 ridistribuiti in 2 anni, poi altri 20.000
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

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Da Il Giornale:


17:48
25 Giu


videogallery
"Accogliere solo i rifugiati"
Ma il Nord chiude a Renzi
Andrea Indini

Vertice a Palazzo Chigi sull'immigrazione. Il premier: "I naufraghi vanno salvati, sono orgoglioso di farlo". E chiede ai governatori di accogliere i rifugiati. Maroni, Zaia e Toti fanno muro
lucfig
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da lucfig »

Se guardiamo al passato abbiamo un ottimo esempio nell'Italia Meridionale su come gestire i profughi delle guerre e carestie.

Gli albanesi d'Italia o Arabeschi son presenti nella Italia Meridionale dal 1400 ed è un esempio di come da un problema diventa una soluzione, una risorsa.

Vi chiedo di leggere questo pezzo di storia che descrive la soluzione
https://it.wikipedia.org/wiki/Arb%C3%ABresh%C3%AB

Accogliere anche un milione di persone, non sarebbe un problema se un po' di lume ci fosse a Montecitorio!
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pancho
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da pancho »

lucfig ha scritto:Se guardiamo al passato abbiamo un ottimo esempio nell'Italia Meridionale su come gestire i profughi delle guerre e carestie.

Gli albanesi d'Italia o Arabeschi son presenti nella Italia Meridionale dal 1400 ed è un esempio di come da un problema diventa una soluzione, una risorsa.

Vi chiedo di leggere questo pezzo di storia che descrive la soluzione
https://it.wikipedia.org/wiki/Arb%C3%ABresh%C3%AB

Accogliere anche un milione di persone, non sarebbe un problema se un po' di lume ci fosse a Montecitorio!
Luca, i problemi sull'integrazione di un popolo come pure della loro migrazione riferiti al 15-18 secolo non si possono essere paragonati con quelli dell'attuale secolo. Le condizioni sono assolutamente diverse .

L'accoglienza e la buona umanità verso coloro che stanno peggio non risolve il problema se non affrontiamo le cause che generano tutto questo.


L'attuale crisi che ci sta attanagliando da qualche decennio ha creato milioni di disuccupati che ora molti di questi sono facili preda della malavita. Ora vogliamo aggiungerne altri?


Analisi fatte da De Masi e non solo, spiegano a chiare lettere quelle possono essere le soluzioni.

Da mesi, a parole mie ho insistito su questo ma purtroppo se non ne veniamo a capo del problema e insistiamo SOLAMENTE sulla soluzione urgente. Sacrosanta sia chiaro ma deve avere un tempo limitato appunto perché non risolve il problema.

Se non riusciamo nemmeno noi a fare queste conclusioni la vedo brutta e perseverare su quest'anno strada perdendo tempo prezioso non facciamo altro che peggiorare la situazione.

È' dovuto a questa inconsapevolezza , magari anche voluta, che in Europa ognuno prende la strada che più gli conviene e lascia i cocci a chi è PI scoperto a queste situazioni.

La provocazione della Lega e cioè quella di sparare ai barconi era una provocazione che nessuno a voluto prendere seriamente in considerazione per frontale il problema.

Ora siamo arrivati al dunque e mi sembra un po' da ipocriti accusare un popolo che si ribella a queste migrazioni visto che chi li governa non è stato in grado di trovare soluzioni.

Spesso un popolo si difende passando per soluzioni facili che possono esserne anche controverse ma non per questo possono essere contestato dai benpensanti(a parole)che di questo problema non sono per niente sfiorati.
Comincino i politici a dialogare col popolo e , forse, potranno capire i loro problemi.

Vogliamo accogliere tutti coloro che intendono lasciar il loro paese ?

D'accordo, facciamolo. E poi qualcuno vorrà dirmi dove li mettiamo?

In campi di concentramento perennemente?

Che diamo da fare a costoro?

Se qualcuno è in grado di darmi soluzioni fattibili e concrete senza formulare soluzioni che non rispecchiano la nostra attuale realtà, si faccia avanti.
Non mi chiudo a riccio sulle mie posizioni. Son disposto a rivedermi qualora le,proposte siano,fattibili.
Questa società fatta in questo modo, non la ho creata io ma son disposto anche anche a cambiarla poiché solo in questo modo alcune proposte sono fattibili .

Ma attenti! La globalizzazione ci ha imposto degli obblighi che per forza di cose rende le situazioni sempre più difficili al cambiamento e che solo con l'unità dei popoli questo potrà essere possibile.

Da solo non sarà possibile fare nemmeno un passo

La globalizzazione l'abbiamo voluta sopratutto noi è come al solito ci siamo fatti fottere sperando quello che non avrebbe mai potuto succedere .

aerriviamo sempre secondi per questa ne. Fottuta incapacità di anAlisi approfondite e per mancanza di una vera leadership politica in grado di capire i problemi in anticipo prima che sia il potere economico e finanziario a farlo.

Ora mi fermo perché mi rendo conto che mi ripeto in continuazione su questo tema e credo , per il momento di non vera altro da aggiungere, per ora .

Un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
lucfig
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da lucfig »

Luca, i problemi sull'integrazione di un popolo come pure della loro migrazione riferiti al 15-18 secolo non si possono essere paragonati con quelli dell'attuale secolo. Le condizioni sono assolutamente diverse .
Non credo.

Da quando è apparso l'uomo su questo pianeta egli ha sempre emigrato da un luogo all'altro e lo ha fatto o con le buone o con le cattive maniere.
E' nel suo DNA e dal DNA conferma che proprio l'Italia è stato uno dei luoghi dove da sempre varie popolazioni si sono riversate.

E' un problema di sempre.

Allora abbiamo due strade, accettarlo o non accettarlo, ma i barconi non si fermeranno né ora, né mai.

Che fare?

La soluzione meno cruenta l'hanno fatto i Borboni, che se un individuo lavora, studia, paga le tasse e rispetta e accetta le leggi o le regole, allora avrà la cittadinanza. Una forma di integrazione tale che si è formato il fenomeno degli Arabeschi. Una forma d'integrazione che ha prosperato nei luoghi dove sono stati accolti.

Non accettarlo diventerà una fonte di odio e di contrasto che porterà a qualcosa di peggio, qualcosa che è stata fatta da un'altra etnia, quella ebraica.

Su questa soluzione molti mi parlano di disoccupazione, di crisi ... argomenti validi ma ininfluenti se si pensa che il numero comunque che si parla è di 40.000 ... presso a poco il 0,07% della popolazione!
Se fossero 1.000.000 sarebbero meno del 2% ... ininfluente sui numeri della disoccupazione e della crisi.

Quindi, mi chiedo, dov'è il problema? Basta una buona politica e un po' di capacità organizzative e questo problema diventa una soluzione.

E' interessante un articolo sulla Stampa che spiega che questo è solo un falso problema e che ieri come oggi si grida al lupo per poter speculare sugli ultimi:
http://www.lastampa.it/2015/06/26/itali ... agina.html

IL vero problema è che abbiamo perso la bussola, la rotta.
Questo odio, questo rancore verso il diverso, verso l'altro è solo la dimostrazione che la chiesa, lo stato, la scuola ha fallito, ha fallito il suo principale compito.

Chi non conosce la Storia è costretto a riviverla.
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pancho
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

Messaggio da pancho »

lucfig ha scritto:
Luca, i problemi sull'integrazione di un popolo come pure della loro migrazione riferiti al 15-18 secolo non si possono essere paragonati con quelli dell'attuale secolo. Le condizioni sono assolutamente diverse .
Non credo.

Da quando è apparso l'uomo su questo pianeta egli ha sempre emigrato da un luogo all'altro e lo ha fatto o con le buone o con le cattive maniere.
E' nel suo DNA e dal DNA conferma che proprio l'Italia è stato uno dei luoghi dove da sempre varie popolazioni si sono riversate.

E' un problema di sempre.

Allora abbiamo due strade, accettarlo o non accettarlo, ma i barconi non si fermeranno né ora, né mai.

Che fare?

La soluzione meno cruenta l'hanno fatto i Borboni, che se un individuo lavora, studia, paga le tasse e rispetta e accetta le leggi o le regole, allora avrà la cittadinanza. Una forma di integrazione tale che si è formato il fenomeno degli Arabeschi. Una forma d'integrazione che ha prosperato nei luoghi dove sono stati accolti.

Non accettarlo diventerà una fonte di odio e di contrasto che porterà a qualcosa di peggio, qualcosa che è stata fatta da un'altra etnia, quella ebraica.

Su questa soluzione molti mi parlano di disoccupazione, di crisi ... argomenti validi ma ininfluenti se si pensa che il numero comunque che si parla è di 40.000 ... presso a poco il 0,07% della popolazione!
Se fossero 1.000.000 sarebbero meno del 2% ... ininfluente sui numeri della disoccupazione e della crisi.

Quindi, mi chiedo, dov'è il problema? Basta una buona politica e un po' di capacità organizzative e questo problema diventa una soluzione.

E' interessante un articolo sulla Stampa che spiega che questo è solo un falso problema e che ieri come oggi si grida al lupo per poter speculare sugli ultimi:
http://www.lastampa.it/2015/06/26/itali ... agina.html

IL vero problema è che abbiamo perso la bussola, la rotta.
Questo odio, questo rancore verso il diverso, verso l'altro è solo la dimostrazione che la chiesa, lo stato, la scuola ha fallito, ha fallito il suo principale compito.

Chi non conosce la Storia è costretto a riviverla.
caro Luca, credo che sul problema senza rendertene conto hai già dato la risposta e cioè se ti integri e se trovi lavoro, facendo riferimento ai Borboni, potresti essere accettato.
Perfetto! Ma se il lavoro, le case ed altri problemi non riusciamo a darle nemmeno agli italiani come potresti darle a costoro?
Certo che le migrazioni ci son sempre state poiché eravamo un popolo nomade per natura poi siamo diventati stanziali e le "transumanze" si sono avute solo per necessità professionali o per mancanza di manodopera. Quindi far riferimento alle origini non ha alcun senso in queste società .
In queste società si devono creare rapporti commerciali, culturali e quant'altro è solo in questo modo poi dare la possibilità ad un popolo di emanciparsi poiché solo col lavoro e senza perdere la radici puoi arrivarci.

In questo mondo globalizzato in cui ognuno può trasferirsi da un punto all'altro del pianeta senza grossi intoppi non esclude però che i problemi della gestione dei singoli stati siano eliminati. Il problema invece è quello di capire come risolvere strutturalmente questi disguidi che rendono un popolo a fuggire dalla propria terra per poter sopravvivere.

Ti pregherei quindi di leggere attentamente i link collegati sia dalla Zione che da me e casomai discutere su quanto analizzato in questi.

Su questo e su quant'altro che ti ho chiesto precedentemente, vorrei da te una risposta.

Un salutone
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erding
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

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Migranti, a Spoleto prete vieta ingresso in chiesa ai razzisti: “Tornate a casa vostra”

Cronaca


Dopo le proteste a Quinto in provincia di Treviso e a Roma, don Gianfranco Formenton ha affisso
un cartello sul portone della parrocchia e spiega a ilfattoquotidiano.it:
"Lega e CasaPound stanno facendo come Hitler e Mussolini: se la prendono con i più poveri per raccogliere consensi"

di Alex Corlazzoli | 20 luglio 2015


“In questa chiesa è vietato l’ingresso ai razzisti. Tornate a casa vostra!”. A lasciare questo messaggio sul portone della casa di Dio è don Gianfranco Formenton, parroco di Sant’Angelo in Mercole a Spoleto. Il prete, di origini venete ma incardinato nella diocesi umbra dal giorno dell’ordinazione, non ha dimenticato le sue origini e di fronte a quanto accaduto nei giorni passati a Quinto in provincia di Treviso, dove i residenti hanno dato fuoco a materassi e mobili per impedire l’alloggio di un centinaio di immigrati, ha deciso di farsi sentire.

“Ho voluto dare una risposta ai fatti di Treviso e Roma. Lo slogan più diffuso oggi è tornate a casa vostra. Con questo messaggio voglio far sapere a chi grida queste parole che ci sono anche luoghi, come la casa di Dio, dove anche loro non sono ben accetti. Tra l’altro son stato persino gentile. Gesù è molto più duro. Racconta il vangelo di Matteo che disse ‘Ero straniero e non mi avete accolto. Lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno'”.

Il parroco di Sant’Angelo pensa al presidente della Regione: “Zaia dice di essere contro la violenza stando dalla parte dei cittadini ma in questo modo giustifica il terrorismo messo in atto arrivando al punto da appiccare il fuoco. Queste azioni squadriste si sono già verificate negli anni Venti”.
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Don Formenton non ha peli sulla lingua: “Auspico che la Chiesa di Treviso dica una parola, anche una sola. La voce del Papa è stata inequivocabile: le parole di Francesco nelle sue ultime encicliche sono dirompenti. La Chiesa ha ricominciato a sottolineare le esigenze evangeliche. Siamo in un’emergenza mondiale causata dall’uomo e non da Dio e la comunità cristiana deve dare una risposta. C’è una violenza inaudita sul tema profughi, è l’emergere delle pulsioni peggiori dell’umana specie, coltivate da questi quattro politici che hanno una memoria storica non più lunga di tre mesi e che fomentano questo odio”.

Per il parroco umbro l’unica voce affidabile è quella di Bergoglio: “Tra i politici che cavalcano questa protesta non c’è nessuno che fa l’analisi di cui è stato capace il pontefice dicendo che questi profughi vengono a chiederci il conto di centinaia di anni di sfruttamento e ingiustizia”. Il sacerdote ce l’ha con la Lega Nord: “Noi dobbiamo scegliere se prendercela con i più poveri oppure con i furbi che hanno causato ciò. Purtroppo quest’ultimi sono lì ad indicarci i nemici di turno. Hanno fatto così Hitler, Mussolini e lo stanno facendo anche la Lega e CasaPound che hanno compreso quanto in questo modo si raccolgano consensi. Mi creda, ormai anche nella mia parrocchia c’è pieno di razzisti di qualsiasi parte politica”.

Parole dure che hanno fatto discutere anche i fedeli del prete che sulla sua pagina Facebook si sono scatenati. Nulla di personale, ha voluto sottolineare don Gianfranco che continua a pensare alla responsabilità della politica: “Se mi avessero chiamato a benedire la sede della Lega a Spoleto avrei detto le stesse cose a Matteo Salvini”.
Intanto in centinaia hanno letto la presa di posizione del parroco e in tutta la città si sta discutendo di questa provocazione nella speranza che arrivi qualche segnale da Roma.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... a/1889228/

Don Gianfranco Formenton, parroco di Sant’Angelo in Mercole a Spoleto, rigorosamente coerente, da sempre,
con l'insegnamento evangelico non poteva non prendere posizione su un tema così cruciale ed attuale come quello dell'accoglienza,
apponendo, provocatoriamente credo, questo cartello sulla porta della sua chiesa parrocchiale.

Don Formento è lo stesso che, ai tempi del terremoto in umbria scrisse la famosa lettera a babbo natale,
riportata in prima pagina dal manifesto.
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

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Accordo Ue per 32.500 immigrati in due anni.

Tg3 Ore 19,10

Mò, Alfano e La Qualunque se la grattano.
camillobenso
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion

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La stessa notizia vista da 2 angolazioni.


Il Fatto Quotidiano:

Quote immigrati: “35mila redistribuiti”. Alfano: ‘Primo passo, coperti per un anno’

Diritti

Verso l'accordo a Bruxelles: si ipotizza una chiusura al ribasso rispetto al piano della Commissione che ne prevedeva quarantamila

di F. Q. | 20 luglio 2015
Commenti (6)


Saranno circa 35mila gli immigrati che verranno accolti e redistribuiti nell’Ue, tra quelli giunti in Italia e Grecia.

L’accordo, raggiunto dal Consiglio europeo degli Affari interni, secondo il ministro dell’Interno italiano, Angelino Alfano, “E’ un primo passo. Noi siamo completamente coperti per il primo anno” del piano biennale, mentre “il secondo anno non è ancora stato definito nei dettagli”.

Secondo le indiscrezioni, l’intesa sarebbe stata raggiunta tra i ventotto Paesi membri dell’Unione europea riguardo alla quota di migranti bisognosi di protezione internazionale.

Si tratterebbe comunque di una decisione al ribasso, rispetto a quanto stabilito dal piano della Commissione, che ne prevedeva quarantamila. Secondo le prime indiscrezioni, tra sei mesi si rifarà il punto della situazione per stabilire ulteriori cifre e nuove modalità di ricollocamento.


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Il Giornale:


La Ue prende in giro Renzi: prende 5mila profughi in meno

Accordo raggiunto tra i 28, ma ben al di sotto dell’obiettivo. Saranno appena 35mila i ricollocamenti dei profughi: cifra ben lontana rispetto ai già irrisori 40mila previsti dal piano della Commissione. La decisione non è stata ancora sottoscritta: se ne riparla tra sei mesi. Alfano esulta: "Abbiamo ottenuto di più dei governi precedenti"
Sergio Rame - Lun, 20/07/2015 - 19:18


Già 40mila unità da ricollocare era una cifra da presa in giro. Solo nel 2014 tra profughi e clandestini sono sbarcati sulle coste italiane oltre 180mila disperati.

Da inizio anno il Viminale ha calcolato oltre 80mila arrivi. Ma, nonostante l'evidente emergenza in cui si trova l'Italia, i 28 capi di Stato che siedono a Bruxelles hanno raggiunto un accordo ben al di sotto dell'obiettivo. Saranno, infatti, intorno ai 35mila i ricollocamenti degli immigrati che hanno bisogno di protezione internazionale e non 40mila come era appunto previsto dal piano della Commissione Ue. La cifra, già di per sé irrisoria, non è nemmeno definitiva. I Paesi dell'Unione europea rifaranno il punto della situazione tra sei mesi per vedere se sarà possibile raggiungere comunque l’obiettivo iniziale di 40mila. Cifra che, è bene ricordarlo, dovrà poi essere spartita tra Italia e Grecia.

I ministri degli Interni dell’Unione europea, riuniti questo pomeriggio per discutere del piano per la redistribuzione di migranti con diritto d’asilo dalla Grecia e dall’Italia, sono orientati ad accettare le proposte provenienti dai diversi Stati per accoglierne in totale 35mila. La cifra inizialmente stabilita nel programma della Commissione Ue era di 40mila, ma alcuni paesi hanno dato una disponibilità inferiore alle attese (Spagna, Austria, Repubblica ceca, Slovacchia, Polonia) mentre solo l’Irlanda e la Germania hanno dato cifre più elevate. I ministri potrebbero in questo caso decidere di fare un punto della situazione entro la fine dell’anno ed eventualmente aumentare il numero complessivo delle relocation. Quanto al reinsediamento dei 20mila rifugiati già presente nei campi profughi del Medio Oriente, invece, la disponibilità dei Paesi è superiore e al meccanismo partecipano anche alcuni paesi terzi (Islanda, Norvegia, Liechtenstein).

Eppure Angelino Alfano si loda pure: "Abbiamo avuto molto di più di quello che tutti i governi precedenti avevano mai pensato di avere", ha detto il ministro, "Noi abbiamo fatto tutto quello che dovevamo fare, ciascuno stato si è assunto la responsabilità di partecipare o meno: è chiaro che noi non abbiam avuto quello che avevano stabilito i capi di stato e di governo, ma io ricordo tutto il dibattito sul burden sharing e l’equa distribuzione dei paesi che portò a nulla i precedenti governi: oggi possiamo dire che siamo andati avanti e il primo anno l’abbiamo completato".


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Libero:




La farsa di Bruxelles
Immigrazione, c'è l'accordo Ue: da Italia e Grecia redistribuiti solo 35mila profughi


Saranno meno di 35mila i richiedenti asilo che da Italia e Grecia saranno ridistribuiti nel resto dell'Unione europea. È quanto si apprende da fonti diplomatiche, mentre è in corso la riunione del Consiglio Ue straordinario degli Affari interni. La Commissione europea aveva proposto di ricollocare 40mila rifugiati, ma fra gli Stati membri è mancato l'accordo per arrivare a quella soglia.
Superato, invece, il tetto dei 20mila richiedenti asilo attualmente ospitati nei campi profughi fuori dall'Europa. Secondo quanto
riferiscono le fonti, gli Stati membri avrebbero concordato di accogliere 24mila rifugiati e il margine di 4mila persone sarebbe
stato dirottato sul numero di profughi da ricollocare da Italia e Grecia. Gli Stati Ue si riuniranno nuovamente a dicembre per cercare di arrivare all'obiettivo di 40mila indicato dall'esecutivo di Bruxelles.


20 Luglio 2015
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