G R E C I A

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camillobenso
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Re: G R E C I A

Messaggio da camillobenso »

La vox populi



Antitanti • 37 minuti fa

Colpirne uno per educarne 27......



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SnowWhite***** • 38 minuti fa

Ma va? Solo i piddini non lo hanno capito!

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Atreides67 SnowWhite***** • 31 minuti fa

si veramente , una grande scoperta !!
Ma non è che i piddini non lo abbiano capito , è che gli hanno detto cosa dire e loro ripetono !!

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Marzia De Santis • un'ora fa

Capirai che rivelazione...............



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paolo11
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Re: G R E C I A

Messaggio da paolo11 »

Petizione Europea per una uscita della Germania dall'Europa
Hola
L'obiettivo principale dell'Unione Europea e dell'Euro era la solidarietà tra le persone, i paesi e le economie. Ciascun Paese dell'Unione o dell'area Euro ha beneficiato della solidarietà degli altri per crescere. Oggi, il
http://germanexit.wesign.it/it
Cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il suo Ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, vogliono seppellire il progetto Europeo. Non lasciamoglielo fare!
Firma la petizione per richiedere l'uscita della Germania dall'Eurozona!

Nota : La creazione e l'animazione di una petizione sulla nostra piattaforma sono gratuiti. Aiutare i nostri team per accompagnare più petizioni . Lascia un suggerimento per la nostra squadra QUI
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: G R E C I A

Messaggio da camillobenso »

paolo11 ha scritto:Petizione Europea per una uscita della Germania dall'Europa
Hola
L'obiettivo principale dell'Unione Europea e dell'Euro era la solidarietà tra le persone, i paesi e le economie. Ciascun Paese dell'Unione o dell'area Euro ha beneficiato della solidarietà degli altri per crescere. Oggi, il
http://germanexit.wesign.it/it
Cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il suo Ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, vogliono seppellire il progetto Europeo. Non lasciamoglielo fare!
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Paolo11

Come provocazione/avvertimento non è male ma dovrebbe raggiugere subito i media.
iospero
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Re: G R E C I A

Messaggio da iospero »

camillobenso ha scritto:
paolo11 ha scritto:Petizione Europea per una uscita della Germania dall'Europa
Hola
L'obiettivo principale dell'Unione Europea e dell'Euro era la solidarietà tra le persone, i paesi e le economie. Ciascun Paese dell'Unione o dell'area Euro ha beneficiato della solidarietà degli altri per crescere. Oggi, il
http://germanexit.wesign.it/it
Cancelliere tedesco, Angela Merkel, e il suo Ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, vogliono seppellire il progetto Europeo. Non lasciamoglielo fare!
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Paolo11

Come provocazione/avvertimento non è male ma dovrebbe raggiugere subito i media.
Mi sembra valida anche quella proposta di un referendum europeo contro l'austerità
camillobenso
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Re: G R E C I A

Messaggio da camillobenso »

iospero ha scritto:
camillobenso ha scritto:
paolo11 ha scritto:Petizione Europea per una uscita della Germania dall'Europa
Hola
L'obiettivo principale dell'Unione Europea e dell'Euro era la solidarietà tra le persone, i paesi e le economie. Ciascun Paese dell'Unione o dell'area Euro ha beneficiato della solidarietà degli altri per crescere. Oggi, il
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Paolo11

Come provocazione/avvertimento non è male ma dovrebbe raggiugere subito i media.
Mi sembra valida anche quella proposta di un referendum europeo contro l'austerità

In teoria anche questo contro la Germania.

L'austerità è un falso problema messo in campo da Berlino per ottenere i suoi obiettivi.

Io non ho mai sentito la Germania premere per eliminare la corruzione, che rappresenta uno spreco da 60 miliardi di euro/anno.

Nello stesso modo ha sempre taciuto sull'evasione fiscale, 180 miliardi, e l'economia sommersa 418 miliardi.

Letta aveva piazzato Cottarelli, ma La Qualunque, lo ha eliminato per mettere un suo uomo che fino adesso non ha dato risultati.


Unendo i due riferendum potrebbe uscire una grossa botta per la nuova Germania del Quaro Reich.
camillobenso
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Re: G R E C I A

Messaggio da camillobenso »

Mentana apre il TG7 accennando ad una corrente di pensiero che ritiene quanto accaduto in Grecia ad un Golpe.

Lo ha fatto anche Barbara Spinelli stamani nell'articolo di Piero Citati, riportato nella pagina precedente (40).

Spinelli: “Ad Atene hanno imposto un colpo di Stato postmoderno”
(STEFANO CITATI)


Poi nel sommario dei titoli compare che è Varoufakis a sostenere che si trratta di un golpe come nel '67.
camillobenso
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Re: G R E C I A

Messaggio da camillobenso »

Pancho - 1
Quello che ora vogliono gli avversari e' quello di dividerci mettendo loro stessi in risalto gli eventuali errori fatti dal giovane Tsipras.


Dividere gli avversari è una costante della lotta politica quotidiana. E purtroppo dobbiamo tenerne sempre debito conto. Ma non ci sono solo gli avversari. E’ un problema interno alla sinistra di un certa gravità.


^^^^^^^^^^

IL MINIMO COMUN DENOMINATORE E LE MILLE SFUMATURE DELLA SINISTRA


Pancho - 2
Chi a sinistra in questo momento cerca di andare oltre a casomai metterlo in difficoltà non ha niente a che fare con la sinistra. Si puo obiettare certamente all'interno della sinistra ma questa e' la democrazia.


Oggi il Fatto Quotidiano pubblica un articolo di Diego Fusaro, il giovane filosofo torinese che deve la sua folgorante ascesa mediatica alla 7:

Accordo Grecia: il fallimento di Tsipras

I mezzi tecnologi moderni, ci consentono di esprimere in tempo reale il pensiero umano. Ma non sempre questo può risultare positivo perché leggendo i commenti ci si accorge delle mille sfumature della sinistra.

Non conosco l’ambiente della destra, ma a grandi linee osservando la fase declinante del partito di Berlusconi, con l’operato di Alfano, Fitto, Verdini e di molti altri, mi sembra di capire che anche a destra ci siano in campo mille sfumature di destra.

In sostanza si tratta del pensiero dell’uomo e del mistero delle più di mille diversità che esprime.

A mio avviso non a caso Gramsci ha intitolato il suo giornale l’Unità, perché aveva compreso che uniti si vince e sparpagliati si é preda dell’avversario. Ma trovare il minimo comune denominatore in politica non è facile. Soprattutto in tempi come questi dove il caos domina la scena.

Magari a pillole, ma vale la pena di leggere le reazioni della sinistra telematica.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... s/1872572/

In Onda di Paragone nella parte iniziale tocca queste problematiche.
camillobenso
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Re: G R E C I A

Messaggio da camillobenso »

LA RADRICE QUADRATA DEL CAOS CONTINUA




Macché Grecia, Deutsche Bank esposta per 70.000 miliardi

Scritto il 14/7/15 • LIBRE nella Categoria: segnalazioni



Il problema non sono i soldi, sono gli “schiavi”: i greci, e con loro tutti noi “prigionieri” dell’Eurozona.


La crisi ellenica assume i caratteri di una tragica farsa, con Tsipras che indice il referendum e il giorno dopo annulla il “no” proponendo lui stesso le misure-capestro della Troika?

«La cosa che mi fa ridere è che tutta ’sta mucchia di cefali con l’insegnante di sostegno che sono praticamente tutti quelli che parlano della Grecia, vi fanno credere che il problema sono i debiti della Grecia verso creditori come Germania, Italia, Bce», scrive Paolo Barnard, proponendo di dare un’occhiata ai numeri: «La Grecia deve alla Germania 56 miliardi di euro, che sono 1/62esimo del Pil tedesco.


E il ministro delle finanze tedesco Schaeuble fa un putiferio, come se perdere quegli spiccioli rovinasse la Germania.


Però sta zitto, muto, bocca cucita, sul fatto che la sola Deutsche Bank ha il culo esposto a scommesse sui derivati per… SETTANTAMILA miliardi di euro.



Basta che ne perda una frazione e la sberla che si beccano i tedeschi sarebbe 200 volte il debito Grecia-Germania».


E allora non è questione di soldi, insiste Barnard: la posta in gioco è «non permettere alla Grecia di rompere il Tritaumani che Parigi e Berlino inventarono per rederci schiavi: la moneta unica».




Cifre che sfuggono, regolarmente, alle analisi sui media mainstream. «L’eroe di cartone Yanis Varoufakis – continua Barnard – fu dimesso da ministro delle finanze greche (fonte “Financial Times”) quasi due mesi fa a una riunione dell’Ecofin a Riga, il 24 aprile.



Fu un incontro simpatico, dove gli fu detto che era “un principiante, un cretino, un povero scemo, e che avrebbe vissuto poco”».


Barnard, autore de “Il più grande crimine” (saggio-profezia sulla catastrofe dell’Eurozona) ricorda che lo stesso Varoufakis non ascoltò il suo consiglio (“chiama Warren Mosler della Me-Mmt a dirigere la Greekexit”), preferendo ricorrere all’economista Jamie Galbraith, troppo “vicino” alle grandi agenzie finanziarie mondiali per poter scommettere davvero sul ripristino della sovranità monetaria, traguardo verso il quale, invece, Mosler ha approntato tappe precise (un paracadute sociale, per uscire senza troppi scossoni dall’euro e rimettere in moto l’economia proprio grazie alla moneta nazionale).




Varoufakis? E’ inutile che oggi faccia l’eroe, dice Barnard: è stato “licenziato” a Riga da Peter Kazimir, ministro delle finanze slovacco presente all’incontro, perché «non aveva una caXXo di idea su come salvare la sua gente. Io gliel’avevo data».


Il mediatico Yanis? «Ignorante, economista da Topolino».

«Come ho già scritto duemila volte, la storia della Grecia è una farsa», sostiene Barnard.

La “notizia dell’anno” è un’altra: «Il dinosauro cinese è impazzito, è fuori controllo», e soprattutto «è vivo e mostriosamente pericoloso».

Motivo: «Pechino ha voluto negli ultimi 10 anni seguire i consigli dei Chicago Boys, cioè vai con la tua atomica a tutta potenza sull’export (lo stesso che vorrebbero i “cago boys” italiani per l’Italia, cioè Borghi, Bagnai, Rinaldi), ma ora il gioco dell’export cinese, come sempre fu previsto dalla Mosler Economics, si è rotto.


Con bassa crescita, crollo dei salari reali e della domanda interna (tutti tipici dell’export), la Cina sta soffrendo il più colossale, cataclismatico e micidiale assets-run della storia umana».


Ovvero: «Gli investitori stanno svendendo tutto ciò che hanno comprato di cinese alla velocità del lampo, dai Corporate Bonds alle azioni, soprattutto azioni, titoli di Stato, riso cantonese, bastoncini, grappa alla rosa, ciabattine».


Le perdite complessive per la Cina «sono arrivate in meno di due mesi a tremila miliardi di dollari solo in azioni! Immaginate il resto».


Cina, dunque, non Grecia: «Quando il dinosauro cinese impazzisce e non mangia più come e quanto prima, noi non gli vendiamo più come prima, il petrolio crolla in prezzo, i minerali pure». Tutto questo, mentre la Grecia di Tsipras sembra consegnarsi definitivamente al suicidio a rate progettato dalla Troika.
camillobenso
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Re: G R E C I A

Messaggio da camillobenso »

La situazione è altamente tragica. E districarsi in mezzo a situazioni che non sono definibili neppure da un premio Nobel come Krugman aumenta la perplessità sulle ore che stiamo vivendo.

Cosa ne pensa Paul Krugman della situazione greca.



Meglio il Grexit, malgrado la Merkel e la catastrofe-Tsipras


Scritto il 14/7/15 • LIBRE nella Categoria: idee



Meglio il Grexit, a questo punto – benché in una situazione catastrofica – piuttosto che restare sotto le forche caudine dell’Eurozona e della Troika, interessate solo ad annientare l’economia greca.


Lo sostiene Paul Krugman, Premio Nobel per l’economia, di fronte alle drammatiche notizie provenienti da Bruxelles.


«Ovviamente le notizie che arrivano dall’Europa sono terribili, e c’è molta confusione su quanto sta accadendo».



Primo capitolo della disfatta, la devastante inadeguatezza di Tsipras: «A quanto pare si è lasciato convincere, qualche tempo fa, che l’uscita dall’euro era del tutto impossibile».


Peggio: «Sembra che Syriza non abbia nemmeno fatto alcun piano di emergenza per una moneta parallela (spero di scoprire che non sia così).

Questo – aggiunge Karugman – l’ha lasciata in una posizione negoziale senza speranza».

Inutile sorprendersi troppo, però: «So anche da persone che dovrebbero essere informate dei fatti che Ambrose Evans-Pritchard ha ragione quando dice che Tsipras sperava di perdere il referendum, per avere una scusa per la capitolazione».



Ma attenzione: «Una resa sostanziale non è sufficiente per la Germania, che vuole un cambiamento di regime e l’umiliazione totale – e c’è una fazione importante che vuole proprio buttar fuori la Grecia, e praticamente apprezzerebbe il fallimento di uno Stato come avvertimento per gli altri».


Infine, conclude Krugman in un post ripreso da “Voci dall’Estero”, «non so se qualche tipo di accordo potrebbe ancora essere approvato; ma anche se lo fosse, quanto tempo potrebbe durare?».


Si viaggia a fari spenti, verso schianti teoricamente anche fatali: «Il fatto è che tutti i sapientoni che dicono che un Grexit è impossibile, che porterebbe ad una implosione completa, non sanno di cosa stanno parlando», aggiunge il Premio Nobel statunitense, di scuola neo-keynesiana.


«Quando dico questo, non voglio dire che sono necessariamente in errore – credo che lo siano, ma chiunque sia convinto di qualcosa, qui, si sta illudendo. Quello che voglio dire, invece, è che nessuno ha esperienza di quanto sta accadendo davanti a noi».



Per Krugman, è «impressionante» come la “saggezza convenzionale” in questo caso «fraintenda completamente il parallelo più vicino, l’Argentina 2002», cioè il collasso dell’economia del paese sudamericano – vincolato al dollaro – cui seguì la “resurrezione”, grazie al recupero di sovranità della moneta.


«La solita narrativa è completamente sbagliata: la de-dollarizzazione non ha causato il collasso economico, ma lo ha seguito, e la ripresa è iniziata molto presto», insiste Krugman, ben sapendo che l’euro – cioè un sistema di cambi bloccati – ripropone lo stesso handicap dei pesos argentini vincolati al dollaro: la soluzione quindi è una sola, cioè lontano dall’euro.


Certo, c’è un problema in più e si chiama Tsipras: «A questo punto ci sono solo delle alternative terribili, grazie alla inettitudine del governo greco e, cosa molto più importante, alla campagna del tutto irresponsabile di intimidazione finanziaria condotta dalla Germania e dai suoi alleati».


Morale: «A meno che la Merkel non trovi miracolosamente un modo per offrire un piano molto meno distruttivo», secondo Krugman «il Grexit, per quanto possa essere terrificante, sarebbe meglio».
camillobenso
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Re: G R E C I A

Messaggio da camillobenso »

Siamo conciati da sbatter via..................




La mafia tedesca uccide la Grecia, ma l’Ue subirà rivolte


Scritto il 14/7/15 • LIBRE nella Categoria: idee



Per una volta consentitemelo: la previsione formulata la sera del referendum (“ora vedrete cos’è davvero l’Europa“) ha trovato drammatica conferma.



L’establishment europeo – e soprattutto quello tedesco – ha voluto umiliare il popolo greco per aver osato, legittimamente, opporsi alle regole dell’austerità in Europa che si traducono in un dominio ingiusto della stessa Germania. Sono logiche imperiali, del colonizzatore sul colonizzato, che perlomeno spazzano via la retorica della fratellanza europea, della solidarietà fra i popoli, dell’Unione costruita nell’interesse delle giovani generazioni.





I risultati del referendum rivelano che sono stati proprio i giovani greci ad esprimere a stragrande maggioranza (85% di no!) il rifiuto delle ricette europee.

Tsipras ha sbagliato la gestione del successo, violando una delle regole fondamentali: non inizi una guerra se non sei sicuro di vincerla.

E se non hai esaminato tutti gli scenari alternativi.


Tsipras non aveva un piano B.


Non ha capito che l’Europa non si fa riformare e che l’unica alternativa sarebbe stata l’uscita volontaria dall’euro.


Alla fine non ha avuto la tempra per resistere ed è stato costretto a firmare una resa che è devastante sotto ogni punto di vista ed è di gran lunga peggiore degli accordi rifiutati solo poco più di una settimana fa.

Ma sono funzionali al disegno della Germania e delle élite europee: servono da monito a tutti gli altri popoli, che, poveri ingenui democratici, devono sapere che esiste una sola salvezza, quella dell’euro e delle regole imposte dall’alto.
(Noi questo problema non l'abbiamo perché siamo governati da Kalabraghis-ndt)

E chi osa chiedere di cambiarle, le regole (in fondo era questo che voleva Tsipras) deve sapere che subirà le pene dell’inferno.


Sono regole mafiose o, se preferite, da moderno Reich.



Con un corollario di speranza.

L’intimidazione non basta per mascherare la realtà. E la realtà è racchiusa in un grafico pubblicato qualche giorno fa dal “New York Times”.


Oggi la disoccupazione in Grecia è più alta rispetto a quella degli Stati Uniti durante la Grande Crisi del ’29.

Solo che gli Usa uscirono da quella crisi spaventosa con uno straordinario programma di rilancio dell’economia, mentre le misure imposte dalla Ue ai greci avranno quale prevedibilissimo effetto quello di far sprofondare ancor di più l’economia reale, dunque di far salire ulteriormente la disoccupazione e con essa la disperazione sociale.
(Come fai a non definirli nazisti???-ndt)


La Grecia con i miliardi che riceverà tirerà avanti ancora qualche mese o qualche anno.

Poi la realtà prenderà il sopravvento e la gente non ascolterà più le illusioni di uno Tsipras, che peraltro è già politicamente morto.


La rivolta sarà estrema, forse anche violenta, e con un epilogo già scritto: l’uscita dall’euro, la spaccatura dell’Europa, la ribellione (e i greci non saranno soli) contro quella che un pensatore straordinario come Zinoviev, con straordinaria preveggenza aveva definito 15 anni fa la dittatura invisibile.
(Marcello Foa, “Possono schiacciare la Grecia, non possono manipolare la realtà”, dal blog di Foa su “Il Giornale” del 13 luglio 2015).
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