Rosario Crocetta. Vattene.

[paolo11]

Sicilia, si è dimessa l’assessore Lucia Borsellino
L'assessore regionale alla Sanità della Sicilia Lucia Borsellino ha formalizzato le sue dimissioni irrevocabili, annunciate qualche giorno fa al suo staff. La decisione della figlia del magistrato ucciso da Cosa Nostra nel '92 è arrivata all'indomani dell'arresto del primario dell'ospedale Villa Sofia, Matteo Tutino, medico personale del governatore Rosario Crocetta, accusato di truffa aggravata e peculato. «Vari sono stati gli accadimenti che hanno aggredito la credibilità dell'istituzione Crocetta: l’impegno instancabile per l’efficienza del sistema sanitario non è stato valorizzato
«Le dimissioni di Lucia Borsellino mi hanno posto delle riflessioni», ha commentato il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. «La prima, quella della ragion di Stato che vorrebbe evitare la crisi di governo e un possibile effetto domino persino incontrollabile, in una fase difficile per la Sicilia e con i possibili danni derivanti per l'immagine del governo. La seconda riflessione è quella che viene dettata dal cuore, che mi porta non solo a comprendere quella scelta, ma persino a condividerla, perché avrei fatto lo stesso quando per due anni e mezzo l'impegno instancabile e incessante per l'efficienza del sistema sanitario e il contrasto al malaffare, non sono stati politicamente e
La lettera di dimissioni di Lucia Borsellino
Ecco la lettera con cui Lucia Borsellino si è dimessa: «Prevalenti ragioni di ordine etico e morale e quindi personale, sempre più inconciliabili con la prosecuzione del mio mandato, mi spingono a questa decisione anche in considerazione del mio percorso professionale di oltre vent'anni in seno all'amministrazione regionale della Salute», scrive l'assessore Lucia Borsellino nella lettera inviata al presidente della Regione, Rosario Crocetta. «Questa mia determinazione, della quale mi assumo ogni e piena responsabilità, interviene a seguito di riflessione tanto meditata e di non facile maturazione, quanti sono stati lo spirito di servizio e l'abnegazione con i quali ho accolto e, credo, condotto il prestigioso incarico da lei conferitomi», ha scritto Lucia.
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Crocetta L'hai aiutata molto a svolgere il suo lavoro nella sanita.
Non dirmi che non eri a conoscenza di come funzionava la Sanità in Sicilia.
VATTENE
Ciao
Paolo11

[camillobenso]

Caro Paolo,

questo è un tipico giallo italiano della prima Repubblica con la Mafia sullo sfondo. Quindi non facile da decifrare.

Anche le letture sono tante, senza sposarne una come la verità assoluta.

Ad esempio, dalle prime pagine dei quotidiani è sparita la notizia del coinvolgimento dell’azienda energetica di De Benedetti, nel solito pasticiaccio all’italiana.

L’Espresso è di proprietà di De Benedetti.

Un caso? Forse.

In un caso così complesso a tagliare la testa al toro spetterebbe all’Espresso produrre la prova dell’esistenza del nastro.

Visto che la Procura di Palermo e i Carabinieri del Ros negano la presenza del nastro.

Visto come si sono comportati quelli della Polizia di Palermo quando era guidata da Arnaldo La Barbera, e di conseguenza la Magistratura che si è bevuta tutti i depistaggi, come ha scritto Travaglio, è più che doveroso che spetti all’Espresso chiarire l’arcano.

Visto che insiste che il nastro esiste.

Dopo 5 giorni è giunto il momento di tirarlo fuori, sto benedetto nastro.

Oppure anche l’Espresso sta giocando una partita tutta sua?

Noi siamo messi malissimo, non abbiamo bisogno di degradare oltre le istituzioni.


L’Espresso ha poi una tradizione. Cinquantuno anni fa quando era una lenzuolata immane, è stato il primo a denunciare il tentativo di Colpo di Stato del generale De Lorenzo.

Questo non significa difendere a priori Crocetta, ma in un casino di questo tipo, visto che tutte le settimane l’Espresso denuncia il malfunzionamento dello Stato, dei partiti e della società italiana faccia un passo avanti per primo.

Se il nastro esiste siamo di fronte allo sputtanamento della Procura di Palermo e del suo capo Lo Voi.

Oltre alla Benemerita.

Crocetta dovrebbe andarsene seduta stante.

In caso contrario se il nastro non esce se ne deve andare il direttore dell’Espresso.

Crocetta non è mai stato visto bene dal Pd.

Un esponente della Mafia Pd, è partito in quarta nelle prime ore, poi si è ridimensionato.

La lotta politica interna sta giocando il suo ruolo.


Una ragione in più per giocare a carte scoperte, a meno che qualcuno abbia l’interesse di tenerle coperte.

[pancho]

Visto che insiste che il nastro esiste.

Dopo 5 giorni è giunto il momento di tirarlo fuori, sto benedetto nastro.

Oppure anche l’Espresso sta giocando una partita tutta sua?

Il cerino ora deve assolutamente passare nelle mani dell'espresso e se questo giornale si ritiene "pulito" deve uscire all'aperto. Non puo' aspettare oltre.

Se la procura fa queste dichiarazioni perche' il giornale continua a sostenere che le sue fonti sono attendibili e si ferma solo a queste dichiarazioni.

Lancia il sasso e tira indietro il braccio?

Di questi tempi bisogna andar oltre e questo vale anche per la procura e per lo stesso PD. Un'inchiesta urgente deve assolutamente avviarsi. Qui si gioca un bel po' di democrazia e di credibilita nei partiti(per qual che ne rimane)

Quindi, Paolino, su queste cose bisogna andarci con i piedi di piombo e l'impulsivita bisogna lasciarla da parte poiche alimenta ancor di piu' la mala politica ed io a questo gioco non ci sto'

Aspettiamo ma coloro che devono indagare lo facciamo subito e non aspettino "ordini" da qualcuno.Poi saro' molto duro sul giudicare i colpevoli.

un salutone

[camillobenso]

Sicilia, tutti contro “l’insostenibile Crocetta”
Orfini: “Pd valuta la sfiducia al governatore”

Dopo il caso intrecettazioni, i dem cercano il modo di liberarsi del presidente. Anche Udc si sfila
Dalla lotta alle poltrone alle telefonate di Tutino: ecco i “tre anni di croce” di Lucia Borsellino

Dopo il caso dell’intercettazione di Tutino, il Pd vuole liberarsi di Crocetta, inviso anche al resto della maggioranza. Un sondaggio però suona l’allarme: i dem sarebbero 17 percento mentre il M5S viaggia sul 25. Intanto le parole con cui Lucia Borsellino si è dimessa da assessore alla Sanità aprono il sottobosco dei camici bianchi siciliani: mesi di pressioni e conflitti, come testimoniato dagli atti dell’inchiesta Tutino. “Prevalenti ragioni di ordine etico e morale”, scrive lei: dalla lotta alla spartizione delle poltrone ai complotti, ecco i tre anni “di croce” – come descritti dal fratello Manfredi – della figlia del magistrato
di Giuseppe Pipitone



Sicilia, il Pd scarica Crocetta e pensa a nuove elezioni. Ma il M5S è favorito


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/07 ... ito/189040

[paolo11]

Ciao camillobenso.Crocetta ha messo la Borsellino a capo della sanità Siciliana.Della telefonata di Crocetta non mi interessa niente, se c'è stata o no.Mi interessa sapere l'appoggio che ha dato Crocetta alla Borsellino che a fine Giugno si è dimessa.Non mi si venga a dire che Crocetta non sia stato informato di come funzionava la sanità Siciliana.
Ciao
Paolo11

[flaviomob]

Mah. Le intercettazioni pare che siano state ascoltate, trascritte dal giornalista e poi che possano essere state distrutte in quanto irrilevanti alle indagini. Difficile pensare che Espresso abbia pubblicato dati falsi, ma sarà difficile ora dimostrare che esistono le fonti. Difficile anche dare un giudizio alla vicenda, dato che Crocetta potrebbe essersi limitato ad un silenzio dovuto a una mancata ricezione del messaggio. Io penso che alcune cose buone le abbia fatte, ma ora abbiano preparato una bella tagliola per farlo fuori. E questo porterà alle lotte intestine nel PD, allo scontento popolare e a una vittoria M5S: l'occasione per rinnovare completamente la classe dirigente siciliana e moralizzarne la politica.

[camillobenso]

Nello spazio temporale in cui flavio stava postando il post precedente, sulla hp dell'Espresso, nel settore lettere veniva postato quanto segue:


« L'uomo dal colpo in canna
Pensieri di un catanese sul caso Crocetta

Ritorna lo spettro dell'Italia degii scoop, dei dossier, dei complotti, quanto veri o falsi non si sa. La lettura del libro di Eco, "Numero zero", è molto istruttiva nel far capire come sia facile distruggere un persona propagando anche delle semplici insinuazioni. Senza voler fare paragoni impossibili, il metodo, quello di far circolare false notizie per screditare una persona e distruggerla moralmente è caro anche alla mafia che evita così di ricorrere a metodi più brutali.

Non entro nel merito se sia vera o no l'intercettazione in cui Tutino si augurava per Lucia Borsellino la stessa fine del padre e il conseguente silenzio di Crocetta. Crocetta smentisce, il direttore dell 'Espresso conferma. Spero che dopo la querela di Crocetta la magistratura faccia luce e chi ha sbagliato paghi. Ma è il metodo seguito che è deplorevole: annunciare una notizia, non esibire subito le prove e lasciare che su questa notizia si crei un'amplificazione a livello nazionale, con la speranza che accadano fatti politici irreversibili prima ancora che sia stata accertata la verità. Non si fa un buon servizio nè alla libertà di stampa nè alla politica, nè al Paese.

Alessandro Stramondo, Catania

Su questa faccenda ognuno può farsi la propria libera opinione. Ma questa non può basarsi sulla richiesta di esibire le prove. Un giornale non è un tribunale e il giornalismo investigativo si basa proprio sulla segretezza delle fonti che è infatti tutelata dalla giurisprudenza in merito. E' un elemento che è bene tenere a mente.

Scritto mercoledì, 22 luglio, 2015 alle 16:11 nella categoria Lettere e risposte. Puoi seguire i commenti a questo post attraverso il feed RSS 2.0. Puoi lasciare un commento, o fare un trackback dal tuo sito.


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La risposta dell'Espresso non mi convince.

Qual'é il vs. parere?

[camillobenso]

Ciao camillobenso.Crocetta ha messo la Borsellino a capo della sanità Siciliana.Della telefonata di Crocetta non mi interessa niente, se c'è stata o no.Mi interessa sapere l'appoggio che ha dato Crocetta alla Borsellino che a fine Giugno si è dimessa.Non mi si venga a dire che Crocetta non sia stato informato di come funzionava la sanità Siciliana.
Ciao
Paolo11

Sono due cose separate.


Sappiamo tutti come funziona la Sanità in Italia.

In Lombardia, ad esempio, da decenni è nelle mani di Comunione e Fatturazione, che non si comporta tanto diversamente dalla Sanità in Sicilia.

Ed anche qui non c'è molto da fare perchè ai lombardi ed agli italiani sta bene così.

Però l'Espresso ha amplificato il caso sulla minaccia inaccettabile a Lucia Borsellino.

[camillobenso]

La vox populi della lettera all'Espresso.


3 commenti a “Pensieri di un catanese sul caso Crocetta”
Strale scrive:
22 luglio 2015 alle 17:18

Cara Rossini,
vero è che un giornale non è un tribunale, ma se si dà una notizia compromettente per una persona, soprattutto se è un politico, c'è il dovere morale, non dico di rivelare la fonte, ma almeno di mettere a disposizione della pubblica opinione "ilcorpo del reato"(amche se reato nom c'è). Non averlo fatto ha una sola spiegazione, come ho già detto nella lettera: fare modo che accadano fatti irrrversibili( per essere più chiari, le dimissioni di Crocetta)prima che venga appurata la veritá.



Salva Tores scrive:
22 luglio 2015 alle 16:35

Non è perché Crocetta e Vendola siano entrambi gay, ma il loro politichese poetico forse gli fa venir meno la grinta al momento opportuno. Quella grinta sarebbe emersa se si fosse accesa la luce rossa di una cinepresa.



Salva Tores scrive:
22 luglio 2015 alle 16:20

Mi è piaciuto il collegamento che ha fatto Aldo in un suo post in cui abbina la vicenda Tutino-Crocetta all'ahimè famosa risata di Nichi Vendola sulla questione ILVA.
Sono sicuro che i politici, dietro le quinte, siano fatti di ben altro stile e non mi riferisco alle dita nel naso.

[camillobenso]

Mah. Le intercettazioni pare che siano state ascoltate, trascritte dal giornalista e poi che possano essere state distrutte in quanto irrilevanti alle indagini. Difficile pensare che Espresso abbia pubblicato dati falsi, ma sarà difficile ora dimostrare che esistono le fonti. Difficile anche dare un giudizio alla vicenda, dato che Crocetta potrebbe essersi limitato ad un silenzio dovuto a una mancata ricezione del messaggio. Io penso che alcune cose buone le abbia fatte, ma ora abbiano preparato una bella tagliola per farlo fuori. E questo porterà alle lotte intestine nel PD, allo scontento popolare e a una vittoria M5S: l'occasione per rinnovare completamente la classe dirigente siciliana e moralizzarne la politica.

Potrebbe essere andata così. Solo che mi sembra poco professionale la decisione del giornalista di pubblicare una notizia indimostrabile. Altrettanto da parte del direttore dell'Espresso e della redazione.


Comprensibile che essendo notizie irrilevanti da punto di vista giudiziario potevano essere alienate. Ma trascriverle diventa una scelta personale, un dato personale per quanto comunque grave dal punto di vista sociale.

Un'informazione a futura memoria, ma distante dall'imbastire un caso giornalistico.

Ad, esempio.

In questi mesi, ma soprattutto in questi giorni, Il Fatto Quotidiano sta producendo una attacco frontale senza precedenti nei confronti di Matteo Renzi.

In queste ore, tramite Davide Vecchi, il giornalista che da sempre indaga su Renzi, lo stanno attaccando sui finanziamenti privati alle organizzazioni messe in piedi dal premier per raccattare fondi.

Vecchi, sostiene che solo il 30 % dei finanziatori è reperibile. Il resto sono occulti.

Palazzo Chigi continua a rimandare da mesi i nominativi dei finanziatori.

E si può capire il perché.


Tutto continua come sempre. Ieri si chiedevano se alcune nomine fatte dal premier siano legate a questi finanziamenti.

Renzi può dire quel che vuole, ma quei finanziamenti occulti ci rimandano alla Prima Repubblica.

La mancanza delle fonti di finanziamento non lo rendono credibile, come non diventano credibili i giornalisti che fanno gli scoop, senza mettere a disposizioni le fonti per sostenere quanto si afferma.