Due coniugi omicidio suicidio Anziani?

[paolo11]

Giovedì 03 Maggio 2012 - 09:00
di Chiara Prazzoli
MILANO - Ha ucciso la moglie e poi si è ucciso, dopo troppi litigi e ottenebrato dalla depressione che da tempo minava la sua psiche nonostante le cure a Villa Turro. C’è probabilmente il male oscuro dietro la traumatica morte di due anziani coniugi, Umberto e Matilde Passa, 65 e 63 anni, trovati accoltellati ieri pomeriggio alle 15.30 nella loro abitazione di via Rizzoli 85, periferia nord est di Milano.
È stato il figlio Francesco, 40 anni, a trovare i due cadaveri.
Da ore provava a chiamare la madre, senza ottenere risposta, così appena ha potuto ha fatto un salto a casa. Dopo aver provato più volte a suonare il campanello, ha aperto la porta, facendo la traumatica scoperta. La madre giaceva esanime in camera da letto, il corpo trafitto da decine di coltellate. Il padre, invece, era sdraiato sul letto, il coltello piantato nel petto. Tutto in casa era in ordine perfetto, il portafoglio del pensionato era riposto sul comò. L’uomo ha chiamato il 118 e i carabinieri, ma i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dei due coniugi, probabilmente avvenuto in mattinata. E ai carabinieri Francesco Passa ha subito detto che a uccidere la madre poteva essere stato il padre, poi morto suicida. Tutta la famiglia sapeva della grave forma di depressione che affliggeva il capofamiglia, sarto da poco in pensione. La malattia, per cui era in cura a Villa Tutto, aveva anche minato i rapporti con la moglie. Umberto Passa, infatti, originario della Puglia, reduce da un intervento al cuore, forse per sfuggire al male, voleva tornare nella sua terra, dove ora vive la figlia, ma la moglie si rifiutava. Forse dopo l’ennesima lite sulla questione, è esplosa la violenza contro la donna. A quel punto, il pensionato ha deciso di compiere il gesto estremo.
Gli inquirenti confermano. Tutto nell’abitazione di via Rizzoli fa pensare a un omicidio suicidio: dall’arma del delitto, un coltello arraffato in cucina, alla dinamica, dalla posizione dei corpi al tipo di ferite. I carabinieri hanno rintracciato la psicologa che aveva in cura il pensionato E che forse potrà aiutare a capire cosa sia successo.

MILANO, CONIUGI TROVATI UCCISI IN CASA.
GLI INVESTIGATORI: "È OMICIDIO-SUICIDIO
I VICINI. Anche i vicini di casa confermano che Umberto Passa era depresso, c'è chi lo aveva visto più volte parlare da solo. Litigava spesso con la moglie Matilde, ex infermiera 63enne presso Villa Turro, struttura sanitaria che fa capo al San Raffaele. La donna voleva tornare al paese di origine, Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. I due avevano già acquistato la casa nel paese in cui vive la loro figlia Donatella, già madre e ora al terzo mese di gravidanza. Ma Umberto Passa non era convinto, aveva paura di allontanarsi dai medici che lo avevano operato al cuore, temeva di non trovare, al sud, strutture sanitarie all' altezza dei suoi problemi. Alla fine è stato questo dissidio insanabile a condurli all'ultimo, fatale litigio. I vicini, intanto, si affollano ai piedi del casermone bicolore. Ricordano Matilde, una donna bionda e bella che non dimostrava la sua età. Umberto, invece, non era più lo stesso uomo da quando aveva cominciato a soffrire di cuore, ma nessuno pensava potesse arrivare a tanto. C'è anche chi, come un settantenne lucano, confessa che in questi enormi condomini di periferia non ci si parla, non ci si conosce. E ricorda che proprio oggi l'Aler, che gestisce questi appartamenti di proprietà del Comune, ha cominciato a inviare delle lettere in cui segnala un aumento di fitto: da 312 a 1.007 euro al mese. Uno stabile sfortunato, quello del civico 85: nell'aprile dello scorso anno un uomo si è tolto la vita, impiccandosi nei locali sotterranei. Il figlio ora è lì che gioca nell'area verde antistante lo stabile, mentre a poche centinaia di metri splende la cupola dell'ospedale San Raffaele.
http://www.leggo.it/milano/nera/milano_ ... 8033.shtml
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Ho riportato questo articolo per un motivo che sia le TV e i giornali hanno riportato la parola ANZIANI.
Allora come dobbiamo chiamarli i lavoratori futuri che lavoreranno fino a 67 anni?
Giovani. maturi, anziani, o cosa.
Allora per il lavoro si è ancora giovani.Per altre cose si è anziani.
Ciao
Paolo11

[camillobenso]

beh,.. se no non sarebbe il Paese dei merli...