Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzione?
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
ernesto ceriana • 36 minuti fa
Ascolti la tv e ti dicono molto seriosamente che l'italia è in crisi demografica,non si fanno più figli e abbiamo bisogno dei clandestini africani per ripopolarci.Poi pensi,ma se il 99% di costoro che sbarcano sono maschi con chi ripopolano?Con le pidine evidentemente.
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QudamahII • 39 minuti fa
Sono morti perchè li hanno chiusi appositamente per farli morire con lo scopo di impietosire e continuare a trasportarne altri.
Se vedono che la tattica funziona la useranno sempre. Dare la colpa agli italiani è profondamente ingiusto. E' l'unica nazione che li sta accogliendo.
I vescovi dovrebbero vergognarsi
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QUESTO E' UNO CHE HA CAPITO TUTTO,.........SARA' DEL PD
Ascolti la tv e ti dicono molto seriosamente che l'italia è in crisi demografica,non si fanno più figli e abbiamo bisogno dei clandestini africani per ripopolarci.Poi pensi,ma se il 99% di costoro che sbarcano sono maschi con chi ripopolano?Con le pidine evidentemente.
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QudamahII • 39 minuti fa
Sono morti perchè li hanno chiusi appositamente per farli morire con lo scopo di impietosire e continuare a trasportarne altri.
Se vedono che la tattica funziona la useranno sempre. Dare la colpa agli italiani è profondamente ingiusto. E' l'unica nazione che li sta accogliendo.
I vescovi dovrebbero vergognarsi
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QUESTO E' UNO CHE HA CAPITO TUTTO,.........SARA' DEL PD
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Certo che la Lega se ne approfitta di questa situazione ma almeno da una sua soluzione. Buona o cattiva e perdipiu che possa essere attuabile pero' la da'.
Questo governo, ma non solo il governo Zione, di alternative non ne pone se non dire che dobbiamo essere ospitali.
Parola santa questa ma non risolve il problema. E' un fatto di necessità umanitaria dovuto ma poi?
Che dice questa pseudo sinistra su questo problema se non accodarsi alle parole del Papa? Ecchè dovrebbe dire la Chiesa su questo? Fa il suo dovere ma purtroppo quello della politica e' un'altro. Trovare soluzioni che possano invertire questo continuo fuggi fuggi da questi paesi e come?
Se andiamo a vedere senza fare tante analisi dottorali, ci accorgeremo che i motivi son pochi ma sebbene siano pochi questi incidono enormemente sul tenore di vita di noi occidentali:
-Guerre di conquiste e d economiche per dominare i popoli
-Vendita di armi e tutto quello che ne consegue
-Sfruttamento dei loro paesi di origine.
Potrei fermami solo su questi 3 elementi per dire che risolti questi, avremmo risolto tutto compreso anche questi esodi epocali sforzati.
Pero' di fronte a tutto questo si continua a far presa giustificando il tutto e dimostrando con spregiudicata sfrontezza che un tempo eravamo noi a scappare.
Certo, questo e' vero ma mai viene in mente a nessuno di dire che era sbagliato erano sbagliate anche allora queste migrazioni poiche erano il frutto di uno sfruttamento di popolo a favore di pochi. Se prima lo si risolveva con le guerre poi si e' passati alle migrazioni "forzate" e purtroppo si continua a dire che questo sono piu che naturale.
Ci siamo sempre mischiati come razze e questo e' un modo per rafforzarle, dicono i soliti benpensanti . Certo e' giusto dire anche questo poiche le migrazioni se naturali fanno parte dell'essere umano ma non quelle forzate per biechi interessi di potere. Qui siamo ben distanti dalla naturalezza volontaria di spostamento.
Me ne rendo conto che chi ha il potere faccia continuamente questi riferimenti illogici ma mi incazzo quando questa pseudo sinistra(che non esiste ma vuole continuare a sentirsi tale) si accodo alla sola carita' umana ed all'ospitalita' cristiana che sicuramente sono dei pregi ma costoro devono andar oltre poiche e' compito della politica andar oltre.
Purtroppo il mondo va cosi' e diventiamo giorno dopo giorno sempre piu egoisti e sempre meno altruisti e questo non puo' che portarci al fallimento totale delle societa poiche solo con la cooperazione di popoli si costruisce qualcosa mentre con il solo egoismo si va incontro a tutto quello che oggi possiamo verificare con i ns. occhi.
mi fermo,.... per ora
un salutone
Questo governo, ma non solo il governo Zione, di alternative non ne pone se non dire che dobbiamo essere ospitali.
Parola santa questa ma non risolve il problema. E' un fatto di necessità umanitaria dovuto ma poi?
Che dice questa pseudo sinistra su questo problema se non accodarsi alle parole del Papa? Ecchè dovrebbe dire la Chiesa su questo? Fa il suo dovere ma purtroppo quello della politica e' un'altro. Trovare soluzioni che possano invertire questo continuo fuggi fuggi da questi paesi e come?
Se andiamo a vedere senza fare tante analisi dottorali, ci accorgeremo che i motivi son pochi ma sebbene siano pochi questi incidono enormemente sul tenore di vita di noi occidentali:
-Guerre di conquiste e d economiche per dominare i popoli
-Vendita di armi e tutto quello che ne consegue
-Sfruttamento dei loro paesi di origine.
Potrei fermami solo su questi 3 elementi per dire che risolti questi, avremmo risolto tutto compreso anche questi esodi epocali sforzati.
Pero' di fronte a tutto questo si continua a far presa giustificando il tutto e dimostrando con spregiudicata sfrontezza che un tempo eravamo noi a scappare.
Certo, questo e' vero ma mai viene in mente a nessuno di dire che era sbagliato erano sbagliate anche allora queste migrazioni poiche erano il frutto di uno sfruttamento di popolo a favore di pochi. Se prima lo si risolveva con le guerre poi si e' passati alle migrazioni "forzate" e purtroppo si continua a dire che questo sono piu che naturale.
Ci siamo sempre mischiati come razze e questo e' un modo per rafforzarle, dicono i soliti benpensanti . Certo e' giusto dire anche questo poiche le migrazioni se naturali fanno parte dell'essere umano ma non quelle forzate per biechi interessi di potere. Qui siamo ben distanti dalla naturalezza volontaria di spostamento.
Me ne rendo conto che chi ha il potere faccia continuamente questi riferimenti illogici ma mi incazzo quando questa pseudo sinistra(che non esiste ma vuole continuare a sentirsi tale) si accodo alla sola carita' umana ed all'ospitalita' cristiana che sicuramente sono dei pregi ma costoro devono andar oltre poiche e' compito della politica andar oltre.
Purtroppo il mondo va cosi' e diventiamo giorno dopo giorno sempre piu egoisti e sempre meno altruisti e questo non puo' che portarci al fallimento totale delle societa poiche solo con la cooperazione di popoli si costruisce qualcosa mentre con il solo egoismo si va incontro a tutto quello che oggi possiamo verificare con i ns. occhi.
mi fermo,.... per ora
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Una risposta di questo genere non è assolutamente da politico che mira alla poltrona di Palazzo Chigi. L’altro Matteo è sempre rimasto il solito leoncavallino, oppure quello che faceva il palo nella Banda dell’Ortica(quartiere milanese).
Comunque rimango dell’avviso che per qualche mese sulla poltrona di Palazzo Chigi ci si possa sedere anche lui.
Tanto non cambia niente. Stiamo sprofondando con le supercazzole di La Qualunque, possiamo sprofondare con quelle del felpato.
Almeno dopo abbiamo chiuso per un certo tempo con la destra.
La Lega rientrerà nel suo zoccolo duro del 3,5%. Più pericoloso sarà se avverrà dopo, se in Francia trionferà la Le Pen e Le Plume.
^^^^^^^^^
Salvini: “Galantino non
rompa le palle ai sindaci
si candidi con Vendola”
(Di F. Q.)
L’accoppiata Salvini – Del Debbio ha dato spettacolo nel palazzetto di Ponte Di Legno, gremito di sostenitori del Carroccio. Il segretario della Lega Nord, sostenuto dagli interventi del giornalista, è tornato sulla polemica ingaggiata con il Vaticano. E’ proprio Paolo Del Debbio ad introdurre il tema, con un ragionamento sarcastico che ha mandato in visibilio il pubblico: “Non avevo mai visto in Italia questa forza delle critiche della Chiesa verso te e la Lega, in particolare monsignor Galantino, mi chiedo, siccome in Italia c’è un problema di dove piazzarli questi qui… e siccome c’è una crisi di vocazioni in questo paese, no… e siccome ci sono i seminari vuoti…”. Ma l’affondo arriva da Matteo Salvini, che ribadisce le sue critiche al segretario della Cei monsignor Galantino: “La premessa d’obbligo – dice – con tutto il rispetto, lo dico da ultimo dei peccatori: libera Chiesa in libero Stato, il vescovo fa il vescovo e non rompe le palle ai sindaci! Se Salvini sbaglia ed è cattivo ed egoista, un vescovo non dovrebbe insultarlo, dovrebbe consigliargli la retta via” e poi conclude: “C’è qualche vescovo con il portafoglio pieno che dovrebbe candidarsi con Vendola al posto di parlare a nome di Papa Francesco e del Vaticano”
Video
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/08/ ... la/405461/
Salvini la diplomazia la tiene sotto gli scarponi chiodati.
Poteva chiedere conto di come avviene la gestione degli esseri umani come segnalato flaviomod:
http://espresso.repubblica.it/inchieste ... 8?ref=fbpe
oppure chiedere a monsignor Galantino, quanti migranti sta ospitando in questo momento nel suo appartamento Vaticano di 700 metri quadri il cardinal Bertone.
Ma Salvini è stato tagliato giù con l’accetta, come dicono dalle sue parti.
Comunque rimango dell’avviso che per qualche mese sulla poltrona di Palazzo Chigi ci si possa sedere anche lui.
Tanto non cambia niente. Stiamo sprofondando con le supercazzole di La Qualunque, possiamo sprofondare con quelle del felpato.
Almeno dopo abbiamo chiuso per un certo tempo con la destra.
La Lega rientrerà nel suo zoccolo duro del 3,5%. Più pericoloso sarà se avverrà dopo, se in Francia trionferà la Le Pen e Le Plume.
^^^^^^^^^
Salvini: “Galantino non
rompa le palle ai sindaci
si candidi con Vendola”
(Di F. Q.)
L’accoppiata Salvini – Del Debbio ha dato spettacolo nel palazzetto di Ponte Di Legno, gremito di sostenitori del Carroccio. Il segretario della Lega Nord, sostenuto dagli interventi del giornalista, è tornato sulla polemica ingaggiata con il Vaticano. E’ proprio Paolo Del Debbio ad introdurre il tema, con un ragionamento sarcastico che ha mandato in visibilio il pubblico: “Non avevo mai visto in Italia questa forza delle critiche della Chiesa verso te e la Lega, in particolare monsignor Galantino, mi chiedo, siccome in Italia c’è un problema di dove piazzarli questi qui… e siccome c’è una crisi di vocazioni in questo paese, no… e siccome ci sono i seminari vuoti…”. Ma l’affondo arriva da Matteo Salvini, che ribadisce le sue critiche al segretario della Cei monsignor Galantino: “La premessa d’obbligo – dice – con tutto il rispetto, lo dico da ultimo dei peccatori: libera Chiesa in libero Stato, il vescovo fa il vescovo e non rompe le palle ai sindaci! Se Salvini sbaglia ed è cattivo ed egoista, un vescovo non dovrebbe insultarlo, dovrebbe consigliargli la retta via” e poi conclude: “C’è qualche vescovo con il portafoglio pieno che dovrebbe candidarsi con Vendola al posto di parlare a nome di Papa Francesco e del Vaticano”
Video
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/08/ ... la/405461/
Salvini la diplomazia la tiene sotto gli scarponi chiodati.
Poteva chiedere conto di come avviene la gestione degli esseri umani come segnalato flaviomod:
http://espresso.repubblica.it/inchieste ... 8?ref=fbpe
oppure chiedere a monsignor Galantino, quanti migranti sta ospitando in questo momento nel suo appartamento Vaticano di 700 metri quadri il cardinal Bertone.
Ma Salvini è stato tagliato giù con l’accetta, come dicono dalle sue parti.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Pero' di fronte a tutto questo si continua a far presa giustificando il tutto e dimostrando con spregiudicata sfrontezza che un tempo eravamo noi a scappare.
Certo, questo e' vero ma mai viene in mente a nessuno di dire che era sbagliato erano sbagliate anche allora queste migrazioni poiche erano il frutto di uno sfruttamento di popolo a favore di pochi. Se prima lo si risolveva con le guerre poi si e' passati alle migrazioni "forzate" e purtroppo si continua a dire che questo sono piu che naturale.
pancho
Questo è un popolo di emigranti. Dal 1876 al 1915 ne sono emigrati 24 milioni. Dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni ’60 di “Pane e cioccolata” (https://it.wikipedia.org/wiki/Pane_e_cioccolata) è ripartita l’emigrazione. Usa, Canada, Argentina, Brasile, Australia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Svizzera.
Allora si partiva con la valigia di cartone.
Oggi si riparte con la Samsonite.
Istat, triplicato in dieci anni il numero di laureati che lasciano l'Italia ...
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -49591630/ 28 dic 2012 ... Le principali mete dei "cervelli" italiani sono la Germania, Svizzera, Regno Unito e Francia, che ne "assorbono" il 44%. Fuori Europa, i giovani ..
• Istat: "Boom di italiani che il lasciano Paese. E gli immigrati tornano ...
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/1 ... 102464313/ 9 dic 2014 ... I dati sono i più alti degli ultimi dieci anni. L'Italia torna ad essere una nazione di emigranti (nel 2013 il 20,7% in più rispetto all'anno.
Gli italiani che lasciano l'Italia. Il nostro è un Paese per vecchi ...
http://berlinocacioepepemagazine.com/gl ... er-vecchi/ 4 giu 2015 ... Il rapporto ufficiale dell'Istat dell'anno 2013 parla di 82 mila italiani che ... I giovani migranti sono coloro che, pur amando l'Italia, non sono
Tor Sapienza, la rivolta diventa guerriglia: nuovo assalto ai rifugiati ...
http://www.romatoday.it/cronaca/tor-sap ... randi.html 11 nov 2014 ... I dati parlano chiaro: lo scorso anno 94000 italiani hanno lasciato l'Italia per andare ... Nel 2013 erano stati circa 60mila mentre nel 2014, fino a questo ...... è solo gente esasperata e che si sente abbandonata dalle istituzioni ..
Non credo che tutti quegli italiani e le loro famiglie siano state contente di ricorrere all’emigrazione come risoluzione dei loro problemi.
Dobbiamo prendere atto una volta di più che questa è una tribù di teste di c…….
Non bisognava essere dei geni per capire che l’impostazione del nostro modello di società non avrebbe potuto assorbire il numero di diplomati e laureati sempre maggiore.
Ma il potere è sempre lo stesso.
Prima impediva di accedere alle scuole superiori i figli delle classi inferiori.
Adesso li costringe ad emigrare.
Trovare insieme il modo di una società diversa, neanche a parlarne.
Siamo diventati matti???
Per varie ragioni succede in altri Paesi.
Questo è un problema di grandi dimensioni.
Sta a noi cercare di risolverlo possibilmente usando la testa e non altre Parti del corpo.
Ma dubito fortemente che si possa fare con la tribù che ci ritroviamo.
Da ottobre il numero degli sbarchi rallenteranno. E il governo tirerà il fiato, facendo finta che il problema non esiste. Ma poi con la bella stagione del 2016 si ricomincia daccapo.
Ne abbiamo sentite di tutti i colori in questi mesi di soluzioni proposte dai vari “piazzisti da 4 soldi”. Ma nessuna che affronti il cuore del problema.
Di solito il chirurgo che ti apre va alla ricerca della fonte del tumore per estirparlo. Bloccarlo alla fonte.
Qui invece si tira a campare sperando nel solito stellone italico.
Alfango tira la palla in tribuna accusando i poteri stranieri di disinteressarsi del problema. Dimenticando che Kazzinga, dopo il suo insuccesso in Europa aveva dichiarato che se non ci danno una mano faremo da soli.
Lo vedo bene come stiamo facendo da soli.
Non parla mai del problema altrimenti crolla nei consensi. Ci fa però un mazzo con il Senato ed altre scemenze che non interessano a nessuno.
E’ più che evidente che a breve andremo a sbattere, se non c’è chi affronta il problema.
Certo, questo e' vero ma mai viene in mente a nessuno di dire che era sbagliato erano sbagliate anche allora queste migrazioni poiche erano il frutto di uno sfruttamento di popolo a favore di pochi. Se prima lo si risolveva con le guerre poi si e' passati alle migrazioni "forzate" e purtroppo si continua a dire che questo sono piu che naturale.
pancho
Questo è un popolo di emigranti. Dal 1876 al 1915 ne sono emigrati 24 milioni. Dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni ’60 di “Pane e cioccolata” (https://it.wikipedia.org/wiki/Pane_e_cioccolata) è ripartita l’emigrazione. Usa, Canada, Argentina, Brasile, Australia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Belgio, Svizzera.
Allora si partiva con la valigia di cartone.
Oggi si riparte con la Samsonite.
Istat, triplicato in dieci anni il numero di laureati che lasciano l'Italia ...
http://www.repubblica.it/economia/2012/ ... -49591630/ 28 dic 2012 ... Le principali mete dei "cervelli" italiani sono la Germania, Svizzera, Regno Unito e Francia, che ne "assorbono" il 44%. Fuori Europa, i giovani ..
• Istat: "Boom di italiani che il lasciano Paese. E gli immigrati tornano ...
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/1 ... 102464313/ 9 dic 2014 ... I dati sono i più alti degli ultimi dieci anni. L'Italia torna ad essere una nazione di emigranti (nel 2013 il 20,7% in più rispetto all'anno.
Gli italiani che lasciano l'Italia. Il nostro è un Paese per vecchi ...
http://berlinocacioepepemagazine.com/gl ... er-vecchi/ 4 giu 2015 ... Il rapporto ufficiale dell'Istat dell'anno 2013 parla di 82 mila italiani che ... I giovani migranti sono coloro che, pur amando l'Italia, non sono
Tor Sapienza, la rivolta diventa guerriglia: nuovo assalto ai rifugiati ...
http://www.romatoday.it/cronaca/tor-sap ... randi.html 11 nov 2014 ... I dati parlano chiaro: lo scorso anno 94000 italiani hanno lasciato l'Italia per andare ... Nel 2013 erano stati circa 60mila mentre nel 2014, fino a questo ...... è solo gente esasperata e che si sente abbandonata dalle istituzioni ..
Non credo che tutti quegli italiani e le loro famiglie siano state contente di ricorrere all’emigrazione come risoluzione dei loro problemi.
Dobbiamo prendere atto una volta di più che questa è una tribù di teste di c…….
Non bisognava essere dei geni per capire che l’impostazione del nostro modello di società non avrebbe potuto assorbire il numero di diplomati e laureati sempre maggiore.
Ma il potere è sempre lo stesso.
Prima impediva di accedere alle scuole superiori i figli delle classi inferiori.
Adesso li costringe ad emigrare.
Trovare insieme il modo di una società diversa, neanche a parlarne.
Siamo diventati matti???
Per varie ragioni succede in altri Paesi.
Questo è un problema di grandi dimensioni.
Sta a noi cercare di risolverlo possibilmente usando la testa e non altre Parti del corpo.
Ma dubito fortemente che si possa fare con la tribù che ci ritroviamo.
Da ottobre il numero degli sbarchi rallenteranno. E il governo tirerà il fiato, facendo finta che il problema non esiste. Ma poi con la bella stagione del 2016 si ricomincia daccapo.
Ne abbiamo sentite di tutti i colori in questi mesi di soluzioni proposte dai vari “piazzisti da 4 soldi”. Ma nessuna che affronti il cuore del problema.
Di solito il chirurgo che ti apre va alla ricerca della fonte del tumore per estirparlo. Bloccarlo alla fonte.
Qui invece si tira a campare sperando nel solito stellone italico.
Alfango tira la palla in tribuna accusando i poteri stranieri di disinteressarsi del problema. Dimenticando che Kazzinga, dopo il suo insuccesso in Europa aveva dichiarato che se non ci danno una mano faremo da soli.
Lo vedo bene come stiamo facendo da soli.
Non parla mai del problema altrimenti crolla nei consensi. Ci fa però un mazzo con il Senato ed altre scemenze che non interessano a nessuno.
E’ più che evidente che a breve andremo a sbattere, se non c’è chi affronta il problema.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Caro amico Zione, la situazione che abbiamo difronte pure noi con la disoccupazione sopratutto da parte dei giovani fa si che questi con la loro "meritograzia" possano emigrare ma per questo tempo lo possono fare qualora i paesi destinatari avranno raggiunto le loro richieste?
Certo, fino a che l'istruzione viene vista come la sola occasione per buon accesso nel mondo del lavoro (e qui sappiano come viene distribuita la ricchezza) e non come un'occasione per migliorare il proprio lavoro qualunque sia con una coo-partecipazione degli utili(e' d'obbligo un punto di domanda poiche su questo tema ci si deve maggiormente addentrare) e' chiaro che possa succedere tutto quello che stiamo vedendo in questi anni dopo l'apertura delle frontiere europee.
Tutto, finora, veniva sopito dai confini che in qualche modo controllavano le entrate e le uscite.
Ora tutto questo non esiste piu e non e' che non sapessero che poteva succedere questo. Non erano degli sprovveduti.
Forse noi ma loro proprio no.
L'obiettivo era piu che chiaro: Smantellare tutto il sistema di protezioni/stato sociale, mettere i sindacati l'uno contro l'altro magari creando tra di loro anche dei validi motivi per tenerli divisi(Bonanni docet). Abbassare i costi per fare ulteriori profitti altrimenti altrimenti disloco in un altro paese piu povero.
In questa situazione di emergenza come e' possibile che il popolo non si crei domande difronte a tutta questa migrazione di popoli.
Certo, dovrebbe fare determinate analisi su questo perche ma un popolo lasciato a se stesso per anni e spoliticizzato come ora queste analisi non saranno mai fatte. Guardano solo al presente e su questo presente vogliono risposte.
Se dovessero fare tutte quelle elucubrazioni mentali necessarie ora il tutto si ripercuoterebbe su di loro e questo, giustamente per alcuni e non giustamente per altri,vsarebbe come farsi un harakiri.
Ora spetta ai maitre a penser risolvere il tutto dando anche risposte a costoro "ignoranti" per costrizione.
Sperare che lo possano risolvere questi ministri fra i quali un perito chimico quarantenne viceministro dell'istruzione o un suo capo docente associato di Glottologia e Linguistica, ho parecchi dubbi.
Niente contro il loro titolo di studi ma almeno avessero qualche cognizione di causa.
Il minimo richiesto visto che si parla sempre di meritocrazie. Ma che metro usa per verificare questo Bimbopitti?
un salutone
Certo, fino a che l'istruzione viene vista come la sola occasione per buon accesso nel mondo del lavoro (e qui sappiano come viene distribuita la ricchezza) e non come un'occasione per migliorare il proprio lavoro qualunque sia con una coo-partecipazione degli utili(e' d'obbligo un punto di domanda poiche su questo tema ci si deve maggiormente addentrare) e' chiaro che possa succedere tutto quello che stiamo vedendo in questi anni dopo l'apertura delle frontiere europee.
Tutto, finora, veniva sopito dai confini che in qualche modo controllavano le entrate e le uscite.
Ora tutto questo non esiste piu e non e' che non sapessero che poteva succedere questo. Non erano degli sprovveduti.
Forse noi ma loro proprio no.
L'obiettivo era piu che chiaro: Smantellare tutto il sistema di protezioni/stato sociale, mettere i sindacati l'uno contro l'altro magari creando tra di loro anche dei validi motivi per tenerli divisi(Bonanni docet). Abbassare i costi per fare ulteriori profitti altrimenti altrimenti disloco in un altro paese piu povero.
In questa situazione di emergenza come e' possibile che il popolo non si crei domande difronte a tutta questa migrazione di popoli.
Certo, dovrebbe fare determinate analisi su questo perche ma un popolo lasciato a se stesso per anni e spoliticizzato come ora queste analisi non saranno mai fatte. Guardano solo al presente e su questo presente vogliono risposte.
Se dovessero fare tutte quelle elucubrazioni mentali necessarie ora il tutto si ripercuoterebbe su di loro e questo, giustamente per alcuni e non giustamente per altri,vsarebbe come farsi un harakiri.
Ora spetta ai maitre a penser risolvere il tutto dando anche risposte a costoro "ignoranti" per costrizione.
Sperare che lo possano risolvere questi ministri fra i quali un perito chimico quarantenne viceministro dell'istruzione o un suo capo docente associato di Glottologia e Linguistica, ho parecchi dubbi.
Niente contro il loro titolo di studi ma almeno avessero qualche cognizione di causa.
Il minimo richiesto visto che si parla sempre di meritocrazie. Ma che metro usa per verificare questo Bimbopitti?
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Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Hai ragione pancho, nel Novembre del 1989 ero fra i pessimisti in mezzo a un oceano di ottimisti ma non pensavo che la realtà dopo soli 25 anni avrebbero superato ogni previsione in peggio.
In un quarto di secolo abbiamo distrutto una società che più o meno "funzionava" e che aveva bisogno solo di qualche correttivo ritornando indietro di molti decenni e togliendo man mano la parola speranza dal vocabolario di milioni di persone.
Chi aveva almeno 25/30 anni nel 1989 oggi è un cinquantenne che cerca di difendere il suo posto di lavoro fino a una pensione che si allontana sempre di più e vorrebbe lottare ma si sente sempre più solo dato che gli under 50, cresciuti in un ambiente apolitico e acerebrato, sono sempre più simili a quei politicanti da strapazzo veri dilettanti allo sbaraglio che citi nel messaggio precedente.
La gente al massimo si inc***a per una sera a sentire Salvini o Grillo quando sparano le loro c****te poi va a dormire e il giorno dopo ritorna al suo stato lobotomizzato; non c'è una presa di coscienza di un malessere vero che si può risolvere solo con la vera mobilitazione di più classi sociali per costringere il Governo a cambiare rotta, quella del liberal-capital-consumismo è tragicamente fallita, o ad andarsene a casa.
Ma loro, i governanti, non temono niente. Sabato ricomincia la Serie A, a Settembre riparte "X Factor" e "Amici" e i lobotomizzati torneranno al loro stato di Zombies pronti ad accettare tutto.
Noi siamo pochi e vulnerabili per tanti motivi e loro lo sanno benissimo...
In un quarto di secolo abbiamo distrutto una società che più o meno "funzionava" e che aveva bisogno solo di qualche correttivo ritornando indietro di molti decenni e togliendo man mano la parola speranza dal vocabolario di milioni di persone.
Chi aveva almeno 25/30 anni nel 1989 oggi è un cinquantenne che cerca di difendere il suo posto di lavoro fino a una pensione che si allontana sempre di più e vorrebbe lottare ma si sente sempre più solo dato che gli under 50, cresciuti in un ambiente apolitico e acerebrato, sono sempre più simili a quei politicanti da strapazzo veri dilettanti allo sbaraglio che citi nel messaggio precedente.
La gente al massimo si inc***a per una sera a sentire Salvini o Grillo quando sparano le loro c****te poi va a dormire e il giorno dopo ritorna al suo stato lobotomizzato; non c'è una presa di coscienza di un malessere vero che si può risolvere solo con la vera mobilitazione di più classi sociali per costringere il Governo a cambiare rotta, quella del liberal-capital-consumismo è tragicamente fallita, o ad andarsene a casa.
Ma loro, i governanti, non temono niente. Sabato ricomincia la Serie A, a Settembre riparte "X Factor" e "Amici" e i lobotomizzati torneranno al loro stato di Zombies pronti ad accettare tutto.
Noi siamo pochi e vulnerabili per tanti motivi e loro lo sanno benissimo...
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Gli USA per quale motivo non ospitano gli Immigrati?
Le guerre in giro per il mondo chi le ha iniziate?
Afganistan.Ci sono immigrati pure da quel paese che arrivano da noi.
Somaglia.Immigrati pure da li.
Iraq immigrati pure da li.
Libia una guerra senza averci ragionato sopra.La Francia è stata la prima a intervenire con L'Inghilterra e Usa e Italia.Questi paesi si sono tirati fuori dall'accoglienza degli immigrati.
Poi abbiamo paghistani Indiani ecce....che non sono profughi di guerre.
Questa comincia ad essere una invasione di massa che non possiamo permetterci piu.
O si fa un accordo con la Libia per mandare la Nato a presidiare le coste libiche con tutti i mezzi necessari.
Isis è gia arrivata in Libia dobbiamo aspettarci che arrivino pure qui da noi?
In Libia ci siamo andati per destituire un dittatore.Ora ci possiamo andare per i motivi citati sopra.
Isis Avete notato nei filmati le colonne relative a pick toyota chi li fornisce il giappone o chi.
Ciao
Paolo11
Le guerre in giro per il mondo chi le ha iniziate?
Afganistan.Ci sono immigrati pure da quel paese che arrivano da noi.
Somaglia.Immigrati pure da li.
Iraq immigrati pure da li.
Libia una guerra senza averci ragionato sopra.La Francia è stata la prima a intervenire con L'Inghilterra e Usa e Italia.Questi paesi si sono tirati fuori dall'accoglienza degli immigrati.
Poi abbiamo paghistani Indiani ecce....che non sono profughi di guerre.
Questa comincia ad essere una invasione di massa che non possiamo permetterci piu.
O si fa un accordo con la Libia per mandare la Nato a presidiare le coste libiche con tutti i mezzi necessari.
Isis è gia arrivata in Libia dobbiamo aspettarci che arrivino pure qui da noi?
In Libia ci siamo andati per destituire un dittatore.Ora ci possiamo andare per i motivi citati sopra.
Isis Avete notato nei filmati le colonne relative a pick toyota chi li fornisce il giappone o chi.
Ciao
Paolo11
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Lo spreco di cibo in Italia e nel mondo
Metà del cibo al mondo finisce nella spazzatura. Uno spreco da 2 miliardi di tonnellate denunciato dall'istituto britannico Ime. Le cifre e i modi per ridurlo.
La metà del cibo che viene prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce nella spazzatura, benché sia in gran parte commestibile. Il dato emerge da un rapporto del gennaio 2013 dell’Institution of Mechanical Engineers, associazione degli ingegneri meccanici britannici.
Fra le cause di questo spreco di massa ci sono le cattive abitudini di milioni di persone, che non conservano i prodotti in modo adeguato. Ma anche le date di scadenza troppo rigide apposte sugli alimenti, le promozioni che spingono i consumatori a comprare più cibo del necessario, i numerosi passaggi dal produttore al consumatore nelle catene di montaggio dei cibi industriali.
A fronte dei miliardi di tonnellate di cibo gettato nella spazzatura, c’è un miliardo di persone al mondo che non ha accesso a sufficienti risorse alimentari.
Lo spreco di cibo nel mondo Questa stima è lievemente superiore – ma in linea – con quella della FAO secondo cui oltre un terzo del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano, cioè circa 1,3 miliardi di tonnellate, va perduto o sprecato, contenuta nello studio intitolato Global Food Losses and Food Waste (Perdite e spreco alimentare a livello mondiale). Lì si dice che i paesi industrializzati e i paesi in via di sviluppo sperperano, rispettivamente, 670 e 630 milioni di tonnellate di cibo ogni anno. Il documento era stato commissionato dalla FAO all’Istituto Svedese per il cibo e la biotecnologia (SIK) in occasione di Save the Food. Solutions for a world aware of its resources, nel 2011. Solo nei Paesi industrializzati vengono buttate 222 milioni di tonnellate di cibo ogni anno: una quantità che sarebbe sufficiente a sfamare l’intera popolazione dell’Africa Sub Sahariana.
Lo spreco di cibo in Europa In Europa, la quantità ammonta a 89 milioni di tonnellate, ovvero a una media di 180 kg pro capite. Lo spreco domestico maggiore pro capite si registra in Inghilterra, con 110 kg a testa, seguono Stati Uniti (109 kg) e Italia (108 kg), Francia (99 kg), Germania (82 kg), Svezia (72 kg). “Il 42% degli sprechi alimentari in Europa avvengono tra le mura di casa” precisa Francesco Mele, responsabile della campagna contro lo spreco alimentare di Slow Food Italia.
Lo spreco di cibo in Italia In Italia secondo il Barilla Center for Food and Nutrition ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un valore di circa 37 miliardi di euro. Un costo di 450 euro all’anno per famiglia. Cibo che basterebbe a sfamare, secondo la Coldiretti, circa 44 milioni di persone.
Chi per motivazioni economiche, chi per etica, chi per la sostenibilità ambientale, sono oltre 8 su 10 gli italiani che dicono no allo spreco alimentare, secondo il sondaggio Swg per Last Minute Market. Lo spreco alimentare “ognuno dovrebbe evitarlo” (8,7%), “andrebbe evitato per aiutare i bisognosi” (8,3), “è immorale quando c’è chi muore di fame” (8,3), “produce più rifiuti da smaltire” (8,2), “è un difetto del sistema economico” (8,0), “è perdita di risorse che mette a repentaglio il futuro del pianeta” (7,8). Il 78% degli italiani chiede l’assunzione di responsabilità di ogni cittadino nel suo piccolo per evitare gli sprechi alimentari. Il 67% del campione immagina leggi che prevedono sgravi fiscali per chi adotta soluzioni antispreco donando le eccedenze. E secondo il 62% degli intervistati nelle scuole si dovrà insegnare la “neo-economia domestica” con corsi obbligatori che spiegano come sfruttare bene in cucina tutti gli alimenti. Secondo l’Osservatorio sugli sprechi, a livello domestico in Italia si sprecano mediamente il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini. Per una famiglia italiana questo significa una perdita di 1.693 euro l’anno
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Spreco alimentare: presentato il Rapporto 2014
Più di 8 miliardi di euro di cibo all’anno vengono gettati nella spazzatura. Questo è quanto emerge dal Rapporto 2014 Waste Watcher - Knowledge for Expo presentato da Andrea Segré, presidente di Last Minute Market, e dal presidente di SWG Maurizio Pessato alla presenza del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali con delega per Expo Milano 2015 Maurizio Martina. “Non sprecare” è l’appello che il 63% degli italiani rivolge al proprio Paese, l’auspicio per un’Italia futura più parsimoniosa soprattutto in campo alimentare. Un’Italia che oggi si presenta tendenzialmente attenta agli sprechi e che è migliorata rispetto al 2013, sa leggere le etichette e controlla se il cibo scaduto è ancora buono prima di gettarlo (lo fa l’81% degli italiani).
L’educazione riveste un ruolo fondamentale per gettare le basi di un futuro migliore. Come ha ricordato anche il Ministro Maurizio Martina: “Uno dei grandi temi che anche Expo Milano 2015 sta sviluppando è portare l’educazione alimentare nelle scuole, attraverso un programma educativo che includerà anche l’educazione sugli sprechi domestici”. Un tema preliminare perché “se è vero che dobbiamo ‘Nutrire il Pianeta’ e se è vero che, con l’aumento della popolazione, la produzione dovrà aumentare del 60% (come dicono i dati FAO) e che sprechiamo un terzo di questa produzione, allora dobbiamo ripartire dalla prevenzione e dall’attenzione agli sprechi” afferma Andrea Segré.
Dare valore al cibo, ristabilire l’importanza della sua qualità ci potrebbe forse far riscoprire e riapprezzare la nostra identità umana e sociale. “Perché sprechiamo l’equivalente di 8 miliardi di euro in cibo?” continua Segré. “Perché non diamo più valore al cibo e dobbiamo impegnarci a combattere la perdita di questo valore, più che lo spreco in sé. E’ una lotta che ci porterà a restituire valore al cibo e alle relazioni. Se gettiamo nella spazzatura una confezione danneggiata lo facciamo perché è diversa. Noi rifiutiamo il diverso. Per migliorare dobbiamo invece lavorare in questa direzione: promuovere le relazioni umane attraverso i beni.”
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A Salvini e a quelli che la pensano come lui
Immigrazione e emigrazione sono una piaga dell'umanità e non solo del nostro millennio, chi pensa di risolverla fa solo della demagogia.
L'accoglienza è possibile e dovrebbe essere alla base di ogni civiltà, dovrebbe essere insegnata nelle scuole e diventare una prassi normale per ogni paese, dove lo Stato dovrebbe organizzarsi e non improvvisare, le risorse bisogna cercarle dove ci sono e ci sono abbastanza per tutti.
Certo è giusto risalire alle cause primarie del fenomeno e cercare gli opportuni rimedi possibili,
certo è corretto risalire ai responsabili principali ! e poi che fare ?
Alla fine il dovere per tutti noi resta sempre l'accoglienza , la prima cosa urgente da fare , perchè le persone non possono aspettare che si risolvano le complesse problematiche internazionali.
E' sbagliato come fa Salvini ed altri , tirarsi fuori dai problemi e lasciare agli altri trovare la soluzione dell'immediato, come prima cosa organizzarsi per dare la giusta accoglienza a chi arriva poi darsi da fare
per cambiare laddove è possibile a livello internazionale.
Nessuno credo sia desideroso di lasciare la propria terra natia e rischiare la propria vita , quindi tutti dobbiamo farci carico per trovare le soluzioni possibili per migliorare l'esistenza del genere umano.
"Tutti per uno, uno per tutti!» dovrebbe essere il nostro motto
Metà del cibo al mondo finisce nella spazzatura. Uno spreco da 2 miliardi di tonnellate denunciato dall'istituto britannico Ime. Le cifre e i modi per ridurlo.
La metà del cibo che viene prodotto nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce nella spazzatura, benché sia in gran parte commestibile. Il dato emerge da un rapporto del gennaio 2013 dell’Institution of Mechanical Engineers, associazione degli ingegneri meccanici britannici.
Fra le cause di questo spreco di massa ci sono le cattive abitudini di milioni di persone, che non conservano i prodotti in modo adeguato. Ma anche le date di scadenza troppo rigide apposte sugli alimenti, le promozioni che spingono i consumatori a comprare più cibo del necessario, i numerosi passaggi dal produttore al consumatore nelle catene di montaggio dei cibi industriali.
A fronte dei miliardi di tonnellate di cibo gettato nella spazzatura, c’è un miliardo di persone al mondo che non ha accesso a sufficienti risorse alimentari.
Lo spreco di cibo nel mondo Questa stima è lievemente superiore – ma in linea – con quella della FAO secondo cui oltre un terzo del cibo prodotto ogni anno per il consumo umano, cioè circa 1,3 miliardi di tonnellate, va perduto o sprecato, contenuta nello studio intitolato Global Food Losses and Food Waste (Perdite e spreco alimentare a livello mondiale). Lì si dice che i paesi industrializzati e i paesi in via di sviluppo sperperano, rispettivamente, 670 e 630 milioni di tonnellate di cibo ogni anno. Il documento era stato commissionato dalla FAO all’Istituto Svedese per il cibo e la biotecnologia (SIK) in occasione di Save the Food. Solutions for a world aware of its resources, nel 2011. Solo nei Paesi industrializzati vengono buttate 222 milioni di tonnellate di cibo ogni anno: una quantità che sarebbe sufficiente a sfamare l’intera popolazione dell’Africa Sub Sahariana.
Lo spreco di cibo in Europa In Europa, la quantità ammonta a 89 milioni di tonnellate, ovvero a una media di 180 kg pro capite. Lo spreco domestico maggiore pro capite si registra in Inghilterra, con 110 kg a testa, seguono Stati Uniti (109 kg) e Italia (108 kg), Francia (99 kg), Germania (82 kg), Svezia (72 kg). “Il 42% degli sprechi alimentari in Europa avvengono tra le mura di casa” precisa Francesco Mele, responsabile della campagna contro lo spreco alimentare di Slow Food Italia.
Lo spreco di cibo in Italia In Italia secondo il Barilla Center for Food and Nutrition ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un valore di circa 37 miliardi di euro. Un costo di 450 euro all’anno per famiglia. Cibo che basterebbe a sfamare, secondo la Coldiretti, circa 44 milioni di persone.
Chi per motivazioni economiche, chi per etica, chi per la sostenibilità ambientale, sono oltre 8 su 10 gli italiani che dicono no allo spreco alimentare, secondo il sondaggio Swg per Last Minute Market. Lo spreco alimentare “ognuno dovrebbe evitarlo” (8,7%), “andrebbe evitato per aiutare i bisognosi” (8,3), “è immorale quando c’è chi muore di fame” (8,3), “produce più rifiuti da smaltire” (8,2), “è un difetto del sistema economico” (8,0), “è perdita di risorse che mette a repentaglio il futuro del pianeta” (7,8). Il 78% degli italiani chiede l’assunzione di responsabilità di ogni cittadino nel suo piccolo per evitare gli sprechi alimentari. Il 67% del campione immagina leggi che prevedono sgravi fiscali per chi adotta soluzioni antispreco donando le eccedenze. E secondo il 62% degli intervistati nelle scuole si dovrà insegnare la “neo-economia domestica” con corsi obbligatori che spiegano come sfruttare bene in cucina tutti gli alimenti. Secondo l’Osservatorio sugli sprechi, a livello domestico in Italia si sprecano mediamente il 17% dei prodotti ortofrutticoli acquistati, il 15% di pesce, il 28% di pasta e pane, il 29% di uova, il 30% di carne e il 32% di latticini. Per una famiglia italiana questo significa una perdita di 1.693 euro l’anno
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Spreco alimentare: presentato il Rapporto 2014
Più di 8 miliardi di euro di cibo all’anno vengono gettati nella spazzatura. Questo è quanto emerge dal Rapporto 2014 Waste Watcher - Knowledge for Expo presentato da Andrea Segré, presidente di Last Minute Market, e dal presidente di SWG Maurizio Pessato alla presenza del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali con delega per Expo Milano 2015 Maurizio Martina. “Non sprecare” è l’appello che il 63% degli italiani rivolge al proprio Paese, l’auspicio per un’Italia futura più parsimoniosa soprattutto in campo alimentare. Un’Italia che oggi si presenta tendenzialmente attenta agli sprechi e che è migliorata rispetto al 2013, sa leggere le etichette e controlla se il cibo scaduto è ancora buono prima di gettarlo (lo fa l’81% degli italiani).
L’educazione riveste un ruolo fondamentale per gettare le basi di un futuro migliore. Come ha ricordato anche il Ministro Maurizio Martina: “Uno dei grandi temi che anche Expo Milano 2015 sta sviluppando è portare l’educazione alimentare nelle scuole, attraverso un programma educativo che includerà anche l’educazione sugli sprechi domestici”. Un tema preliminare perché “se è vero che dobbiamo ‘Nutrire il Pianeta’ e se è vero che, con l’aumento della popolazione, la produzione dovrà aumentare del 60% (come dicono i dati FAO) e che sprechiamo un terzo di questa produzione, allora dobbiamo ripartire dalla prevenzione e dall’attenzione agli sprechi” afferma Andrea Segré.
Dare valore al cibo, ristabilire l’importanza della sua qualità ci potrebbe forse far riscoprire e riapprezzare la nostra identità umana e sociale. “Perché sprechiamo l’equivalente di 8 miliardi di euro in cibo?” continua Segré. “Perché non diamo più valore al cibo e dobbiamo impegnarci a combattere la perdita di questo valore, più che lo spreco in sé. E’ una lotta che ci porterà a restituire valore al cibo e alle relazioni. Se gettiamo nella spazzatura una confezione danneggiata lo facciamo perché è diversa. Noi rifiutiamo il diverso. Per migliorare dobbiamo invece lavorare in questa direzione: promuovere le relazioni umane attraverso i beni.”
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A Salvini e a quelli che la pensano come lui
Immigrazione e emigrazione sono una piaga dell'umanità e non solo del nostro millennio, chi pensa di risolverla fa solo della demagogia.
L'accoglienza è possibile e dovrebbe essere alla base di ogni civiltà, dovrebbe essere insegnata nelle scuole e diventare una prassi normale per ogni paese, dove lo Stato dovrebbe organizzarsi e non improvvisare, le risorse bisogna cercarle dove ci sono e ci sono abbastanza per tutti.
Certo è giusto risalire alle cause primarie del fenomeno e cercare gli opportuni rimedi possibili,
certo è corretto risalire ai responsabili principali ! e poi che fare ?
Alla fine il dovere per tutti noi resta sempre l'accoglienza , la prima cosa urgente da fare , perchè le persone non possono aspettare che si risolvano le complesse problematiche internazionali.
E' sbagliato come fa Salvini ed altri , tirarsi fuori dai problemi e lasciare agli altri trovare la soluzione dell'immediato, come prima cosa organizzarsi per dare la giusta accoglienza a chi arriva poi darsi da fare
per cambiare laddove è possibile a livello internazionale.
Nessuno credo sia desideroso di lasciare la propria terra natia e rischiare la propria vita , quindi tutti dobbiamo farci carico per trovare le soluzioni possibili per migliorare l'esistenza del genere umano.
"Tutti per uno, uno per tutti!» dovrebbe essere il nostro motto
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
TG7 ore 13,30.
Sono un indiano e un pakistano i responsabili dell'esecuzione dei due coniugi bresciani gestori della pizzeria aperta di giorno e di notte.
La rabbia della gente, aggiunge Gaia Tortora.
Attenzione alla rabbia della gente,..........e a chi la strumentalizza ed indirizza.
Sono un indiano e un pakistano i responsabili dell'esecuzione dei due coniugi bresciani gestori della pizzeria aperta di giorno e di notte.
La rabbia della gente, aggiunge Gaia Tortora.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Non mi sembra un dato tale da spostare il dibattito sulla immigrazione.camillobenso ha scritto:TG7 ore 13,30.
Sono un indiano e un pakistano i responsabili dell'esecuzione dei due coniugi bresciani gestori della pizzeria aperta di giorno e di notte.
La rabbia della gente, aggiunge Gaia Tortora.
Attenzione alla rabbia della gente,..........e a chi la strumentalizza ed indirizza.
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