Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da paolo11 »

http://www.beppegrillo.it/2015/07/pisap ... ilano.html
A danno della salute dei cittadini e contro la loro volontà alle 4 di oggi, di notte come i ladri, è iniziato l'inutile abbattimento di 573 alberi, molti dei quali secolari, nella zona di Viale Argonne a Milano. L'amministrazione comunale è complice di questo scempio che devasta uno dei polmoni verdi della città. La voce dei cittadini è rimasta inascolata. Sinistra, ecologia e libertà di farsi i cazzi propri. Partito di Pisapippa ci vediamo alle elezioni.

VIDEO Perchè non è necessario tagliare gli alberi per fare la M4
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Ciao
Paolo11
paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da paolo11 »

http://www.tzetze.it/redazione/2015/07/ ... g_ovation/
Alessandro Di Battista ha preso la parola in aula giovedì pomeriggio in occasione della votazione delle dimissioni dell'ex premier Enrico Letta. Il deputato 5 Stelle ha attaccato Matteo Renzi e il Pd per l'uscita di scena di Letta lo scorso anno: "Letta è stato vittima di ripugnanti pugnalate, di volgari menzogne, di osceni giochi di palazzo, portati avanti da chi sa solo tutelare i propri interessi e crede che il popoluccio sia un gregge di pecore che abboccano ai continui slogan, alle subdole promesse, agli annunci regolarmente disattesi da quel mentitore seriale, nonché mediocre giocatore di Play Station, nonché spin doctor di indagati e condannati, che si chiama Matteo Renzi".

Riportiamo di seguito il messaggio allegato al video pubblicato da Di Battista su Facebook:

"Oggi si sono votate le dimissioni di ENRICO LETTA. I piddini prima l'hanno pugnalato e poi gli hanno fatto la standing ovation. Sono degni rappresentati della Repubblica dell'ipocrisia. Io sono intervenuto e ho detto a Letta tutto quel che pensa il M5S. La Presidente Boldrini ha provato, come sempre, a censurarmi. Napolitano non si poteva nominare quando era Presidente. Oggi scopriamo che non si può farlo neppure oggi che è un ex-Presidente.
Non è facile alzare il microfono e dire quel che si pensa in questo palazzo di ipocriti. Ma i cittadini del M5S hanno questo dovere".
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iao
Paolo11
pancho
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da pancho »

pancho ha scritto:
paolo11 ha scritto:Ciao pancho.Ho girato il testo a Grillo.
Siccome Il M5S non ha giornali ecc....Si fa presto a denigrarlo.
Ciao
Paolo11
Sentiamo come risponde, se ti risponde.
Su quel tuo "si fa presto a denigrarlo, vorrei farti presente che hai tu stesso usato questo metodo con Crocetta mentre alcuni di noi giustamente han deciso di saperne di piu aspettando eventuali inchieste se ce ne saranno. Dopo non ci risparmieremo di caricare le ns. cartucce.

un salutone
Paolino, che ti hanno risposto? Pensi veramente che ti rispondano ? Ci credi veramente o sei(siamo) solo un numero del quale servirsi?

un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da paolo11 »

http://www.beppegrillo.it/2015/07/in_ca ... e.html?s=n
"Come in Grecia, in Calabria si muore per carenze nella sanità. Qui politica e ‘ndrangheta hanno rovinato il sistema, ma è anche colpa del peso dell'euro, che ha ridotto casse e reparti.
La sanità della Calabria prima del 2010 aveva un bilancio di 3,6 miliardi all'anno. Nei successivi quattro anni sono stati tagliati 400 milioni. Dei fondi destinati alla sanità regionale il 70% se ne vanno in stipendi, il resto in altri capitoli di spesa. Sapete quanto resta per gli investimenti? Zero. Tutto questo a causa della necessità di raggiungere il pareggio di bilancio. Si tratta di un paradosso suicida, perché senza investimenti non ci sono possibilità di tornare a crescere.
Dal momento che le strutture sanitarie della Calabria troppo spesso non sono in grado di garantire i servizi necessari ai suoi cittadini, la Regione sborsa ogni anno somme ingenti per consentirgli di andarsi a curare all'estero. Il saldo tra questi fondi e quelli che entrano nelle casse calabresi grazie ai cittadini che vanno a curarsi sul suo territorio è pesantemente negativo: -250 milioni all'anno.
All'ospedale di Corigliano (Cosenza) per un ecocardiogramma occorre un anno d'attesa e in Pediatria manca perfino la tachipirina. A Polistena (Reggio Calabria) un caposala mi confessa che addirittura non hanno i soldi per sostituire le maniglie delle porte. All'ospedale di Crotone il laboratorio analisi, la cui ristrutturazione è ferma da anni, sembra uno scantinato. A Serra San Bruno (Vibo Valentia) hanno in dotazione una sola ambulanza, per cui in caso d'incidente stradale che coinvolga più persone il medico deve scegliere chi caricare a bordo e chi lasciare a terra.
In questo angolo di Sud è perfino un problema far nascere un figlio. Infatti, le terapie intensive neonatali sono state ridotte drasticamente e per le emergenze mancano posti negli ospedali hub. Noi del M5S gli unici a lottare per la giustizia, a denunciare, a chiedere che le autorità intervengano per arginare il crollo di un sistema al collasso, schiacciato da tagli, clientele e illegalità.
Per cercare di tamponare l’emorragia in questi anni in Calabria si si sono succeduti diversi commissari, che hanno solo tagliato posti letto e risorse, dimostrando che la politica dell’emergenza non risolve i problemi alla radice né gli sprechi.
Passano gli anni, cambiano i commissari e continuano i tagli. Il sistema clientelare della politica resta lì, immutabile, come nulla fosse.
Un esempio per tutti: recentemente è stato riattivato il punto nascite all'ospedale di Melito Porto Salvo (Reggio Calabria), nonostante fosse stato chiuso a seguito di precise e pressanti disposizioni ministeriali. Come mai questa decisione allora? Forse c’entra che Melito Porto Salvo è tra i feudi elettorali di Nico D'Ascola, nel 2014 candidato alla presidenza della Calabria con Ncd, il partito del ministro Lorenzin?
Qui i conti, oltre a essere in rosso, sono anche pazzi e fuori di ogni controllo. Lo scorso anno dall'Asp di Reggio Calabria sono usciti 393 milioni di euro senza che vi siano le relative tracce. Non bastasse, manca anche la certificazione ufficiale dell'andamento del debito, che spetterebbe al revisore Kpmg, pagato 3 profumati milioni all'anno. Quasi quattrocento milioni scomparsi nel nulla e nessuno, a parte noi del MoVimento, che abbia alzato un dito contro procedure che di legale non hanno nulla.
Infine, sempre a Reggio Calabria, troviamo lo scandalo “d’eccellenza” della sanità calabrese: il Centro Cuore con la Cardiochirurgia. Una struttura nuova di zecca, pronta per da tre anni ma non ancora aperta; anche, forse, per una storia di conflitto d'interessi nella vecchia direzione generale, dove c'era l'amministratore di una società privata di diagnostica. Il danno erariale, stimato dalla Guardia di Finanza, è di 40 milioni, il danno umano invece è incalcolabile. Oggi in tutta la Calabria esistono due soli altri reparti di cardiochirurgia e si trovano entrambi a Catanzaro.
Adesso il tempo delle vacche da mungere in Calabria è finito, insieme ai soldi. Per il crollo definitivo della sanità è solo questione di tempo e la Grecia non è mai stata così vicina."
PS: E' disponibile, in offerta libera, il libro #MuriamoEquitalia che raccoglie le testimonianze degli sventurati che hanno avuto a che fare con Equitalia e hanno raccontato la loro storia nei commenti sul blog!
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Paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da paolo11 »

Strada finanziata dal M5S, Mentana: 'Piccolo, grande miracolo'
Ribattezzata via dell'Onestà Viadotto crollato in Sicilia: apre al traffico la scorciatoia finanziata dal M5S La strada, inaugurata ieri mattina, è lunga circa un chilometro ed è costata poco più di 300 mila euro. E' stata ripristinata in tempi record (appena 37 giorni) e 'ricuce' la Sicilia spezzata in due dopo il cedimento ad aprile scorso di alcuni piloni nel ponte Himera lungo l'autostrada A19 che collega Palermo a Catania - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... b01ef.html
Caltavuturo (Pa) 01 agosto 2015Apre oggi al traffico la scorciatoia inaugurata ieri a Caltavuturo, nel palermitano, per alleggerire il traffico sulla A19 dopo la chiusura di un tratto di autostrada nei pressi di Scillato. La strada, inaugurata ieri mattina, in origine era una regia trazzera borbonica e veniva utilizzata per la transumanza delle greggi. E' stata finanziata dai deputati del M5S ed è costata poco più di 300 mila euro ed è stata inaugurata ieri mattina. Si trova a qualche chilometro di distanza dalla zona collinare franata ad aprile. La scorciatoia, lunga circa un chilometro e ripristinata in tempi rcord (37 giorni circa), è stata ribattezzata via dell'Onestà e 'ricuce' la Sicilia, spezzata in due dopo il cedimento di alcuni piloni nel ponte Himera lungo l'autostrada A19 che da Palermo conduce a Catania. La scorciatoia consentirà agli automobilisti di risparmiare almeno trenta minuti per raggiungere Tremonzelli, dopo l'interdizione del tratto lungo la A19 altezza dello svincolo di Scillato. Per metterla in sicurezza i deputati grillini hanno donato il finanziamento a un comitato civico di Caltavuturo. Il collegamento dà anche una risposta ai cittadini di Caltavuturo e a quelli dei paesi vicini, rimasti 'isolati' dopo la chiusura del tratto d'autostrada. In centinaia hanno preso parte alle cerimonia di inaugurazione di ieri: dai deputati regionali agli attivisti del movimento 5 Stelle fino al sindaco di Caltavuturo Domenico Giannopolo, al viceparroco del Paese Don Salvatore Blanda. "Questa strada è il segno tangibile dei tempi - ha detto ieri l'ex capogruppo all'Ars del M5S Giancarlo Cancelleri - abbiamo voluto dimostrare che siamo una forza politica che vuole conquistarsi la credibilità della gente. Ogni volta, quello che abbiamo detto lo abbiamo fatto. Se qualcuno vorrà definirle promesse elettorali lo faccia, però oggi con quella che qualcuno definisce promessa elettorale la gente potrà andare al mare e al lavoro anche se in emergenza, avrà una opportunità in più". Condividi - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 2b01ef.htm
http://www.tzetze.it/redazione/2015/08/ ... _miracolo/
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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http://www.beppegrillo.it/
Parente Serpente
Qualcuno si chiederà che fine ha fatto il reddito di cittadinanza. La solita fine delle buone leggi. Impantanata alla Commissione Lavoro presieduta da Annamaria Parente che non ha avuto il tempo di metterla in discussione prima della chiusura del Senato. Doveva prima avviare le varie porcate del Jobs Act. La Parente è piddina (e ti pareva) e al Pd dà fastidio una legge che tutela le fasce più povere dei cittadini italian ed elimina il rapporto di sudditanza.
Il reddito di cittadinanza è un diritto, non un'elemosina come gli 80 euro del ciarlatano di Rignano. Tutte le nazioni della UE ne dispongono tranne la Grecia e la stessa UE ha chiesto all'Italia a suo tempo di adottarlo. I partiti invocano "Ce lo chiede l'Europa" solo quando devono tutelare i loro interessi. Riepiloghiamo (ma è tutto descritto in questo minisito):
Il reddito di cittadinanza è pari a 780 euro al mese (definito come soglia di povertà dalla UE)
- non è incostituzionale
- non è assistenzialismo ma aiuto (dovuto) alle fasce più deboli
- non può essere cumulato in presenza di altri redditi
- ne hanno diritto i cittadini italiani
- viene perso dopo tre offerte di lavoro rifiutate
- le coperture finanziarie pari a 17 miliardi sono state trovate con tagli agli sprechi
La Parente dopo le vacanze estive non ha più scuse (si riposi nel frattempo...).
I cittadini italiani in difficoltà economica potranno rivolgersi a lei per accelerare le procedure sicuri di trovare ascolto che sicuramente verrà dato.
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Paolo11
iospero
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da iospero »

ANALISI-- ESPRESO
Così il Movimento 5 Stelle è diventato grande
E adesso può fare a meno di Beppe Grillo
Dopo due anni nelle istituzioni, i grillini escono dall’isolamento. Diventano di lotta e di governo, tessono rapporti con la Russia di Putin, il Vaticano, il Sudamerica. E soprattutto non hanno più bisogno del loro guru
DI MARCO DAMILANO

Si sono messi in proprio. Hanno lasciato l’unica istituzione che davvero unisce tutti i deputati e senatori al di sopra delle bandiere politiche: la Nazionale di calcio parlamentari. Gli onorevoli del Movimento 5 Stelle hanno comunicato al presidente della squadra di Montecitorio, il sottosegretario Ncd Gioacchino Alfano, la nascita di una loro formazione, la Nazionale 5 Stelle, guidata dal deputato Angelo Tofalo, ingegnere e calciatore in prima e terza categoria. Non è stato un esordio con il botto: il 12 luglio sul campo di Montelabbate in provincia di Pesaro-Urbino, i 5 Stelle in maglia gialla hanno perso contro le squadre locali in un torneo di solidarietà per i comuni alluvionati. Ma non importa, la vera partita per il Movimento è quella politica, comincerà dopo le vacanze. In palio, le grandi città, le regioni. E il governo nazionale.

Estate a 5 Stelle. Tutti li cercano, tutti li vogliono. Gli emissari di Vladimir Putin e il Vaticano, il Forum Ambrosetti che ha invitato Alessandro Di Battista a Cernobbio e Comunione e Liberazione che li sdogana al meeting di Rimini. L’opposto di quanto avvenne un anno fa, quando la sconfitta alle elezioni europee aveva gettato nella depressione Beppe Grillo e fatto temere ai militanti una dissoluzione del Movimento.

Oggi Grillo parla dalle spiagge, vorrebbe tornare in Rai, fa concorrenza a destra a Matteo Salvini sui rimpatri degli immigrati. Ma sul resto lascia fare i suoi ragazzi, tanto da annunciare: «Mi defilo dal movimento perché ho un’età pazzesca, una famiglia numerosa. Ho fatto il mio tempo, Però ci sono, il Movimento è la mia vita».

Non c’era Grillo quando una folla di sindaci, consiglieri e parlamentari guidati da Luigi Di Maio si è riunita all’inizio di agosto sull’autostrada A19 tra Palermo e Catania, all’uscita tra Scillato e Caltavuturo, per inaugurare la strada finanziata dai deputati regionali siciliani di M5S con il taglio dei loro stipendi. Uno sterrato di campagna lungo un chilometro, una trazzera, costata 360mila euro, ribattezzata via dell’Onestà, per rimediare al crollo dei piloni del viadotto Himera. Secondo i calcoli dei grillini fa risparmiare quaranta minuti al giorno a cinquemila macchine che passano sul tracciato aperto dalla scritta «divieto di transito a Crocetta e alla sua casta», con le cinque stelle disegnate per terra. Un bello spot. Il nuovo biglietto da visita del Movimento. Nel 2013 minacciavano di aprire il Parlamento «come una scatola di tonno», i devastatori del sistema, oggi si presentano come la forza tranquilla, manco fossero Mitterrand: gli altri partiti distruggono, noi ricostruiamo.

Un’immagine che piace. I sondaggi danno il Movimento fondato da Grillo e Gianroberto Casaleggio al 25 per cento o sopra. In aumento rispetto allo storico risultato del 25 febbraio 2013, quando M5S conquistò quasi 9 milioni di voti e 162 parlamentari. Più che i numeri conta il crescente peso politico: nel Palazzo per quasi due anni i grillini si sono segnalati per scomuniche, scissioni, gaffes e totale irrilevanza. Ora entrano in partita, a costo di tradire i dogmi delle origini. La candidatura di Carlo Freccero per il cda Rai non è stata sottoposta al voto della Rete, è stata decisa dal direttorio, i cinque parlamentari che reggono M5S (oltre a Di Maio, Alessandro Di Battista, il presidente della commissione vigilanza Rai Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia).

Un altro segnale arriva da Bologna. Per le elezioni comunali del 2016 i consiglieri uscenti Massimo Bugani e Marco Piazza progettano di selezionare i nomi in lista limitando il potere di scelta della rete: «Nel 2011 non eravamo pronti a governare la città, ora sì. In lista devono esserci persone equilibrate, che sappiano resistere alle tensioni della politica», dice Bugani, probabile candidato sindaco. Si corre per vincere, bisogna schierare i nomi più forti, nei partiti di un tempo si faceva così. Sorpresa: uno non vale più uno, neppure per i 5 Stelle.

Vacilla anche l’ultimo dei tabù, il divieto per i parlamentari di candidarsi nelle città e nelle regioni. In caso di voto anticipato a Roma, Di Battista partirebbe favorito nei sondaggi riservati che circolano a Palazzo Chigi. Tanto è bastato per consigliare a Matteo Renzi di sopportare ancora per un po’ Ignazio Marino. In Sicilia, il granaio di voti, dove M5S già governa cinque comuni, tra cui Gela, la città di Rosario Crocetta, se ci fossero nuove elezioni il capogruppo all’assemblea regionale Giancarlo Cancellieri sarebbe l’uomo da battere: «All’inaugurazione della trazzera è arrivato in versione star hollywoodiana. Accolto come uno sposo ai matrimoni», lo ha presentato il moderatissimo “Giornale di Sicilia”.

A Torino, altra città che voterà nella primavera 2016, il sindaco Piero Fassino ha perso la pazienza con la consigliera comunale 5 Stelle Chiara Appendino: «Un giorno si segga lei al mio posto e vediamo se è capace!». Brivido in aula: nel 2012 l’ex segretario dei Ds aveva sfidato Grillo («Faccia un partito e vediamo quanti voti prende!») e si è visto com’è andata. Il Pd fa gli scongiuri. E teme che anche la seconda profezia di Fassino si avveri.

Di lotta e di governo. Orgoglioso della sua diversità ma capace di risolvere problemi concreti. Senza le sezioni tradizionali, M5S è sempre più simile ai partiti di una volta, anzi, al più partito di tutti, il Partito comunista. «La nostra è una visione del mondo: chi votava Pci non lo faceva perché c’era Natta, ma per l’idea che rappresentava», conferma Grillo. E così M5S farà la festa nazionale a Imola, cuore della Romagna rossa.

L’operazione Freccero nel cda Rai, ricorda la funzione che avevano per il Pci gli indipendenti. Sul piano internazionale ci sono le relazioni privilegiate con Russia e America Latina: al convegno organizzato a luglio alla Camera sui Brics, le nazioni emergenti, hanno parlato Andrey Klimov, vice presidente della commissione Esteri della Duma, e i consiglieri politici delle ambasciate di Cina, Brasile e Sudafrica, ottimi i rapporti con Bolivia e Ecuador. E c’è la strategia di accreditamento con il mondo che più affascinava gli uomini di Botteghe Oscure: il Vaticano.

In primavera i parlamentari romani hanno chiesto un incontro con l’arcivescovo Rino Fisichella in vista del Giubileo di papa Francesco. Udienza immediatamente concessa. Qualche settimana fa, nuovo incontro con monsignor Fisichella, questa volta durante una lectio, la lettura e l’interpretazione del Vangelo. Il deputato grillino Mattia Fantinati debutterà il 26 agosto al meeting ciellino di Rimini. E il quotidiano dei vescovi “Avvenire” segue con grande attenzione il Movimento: il 31 luglio ha dedicato a Di Maio una lunga intervista lanciata in prima pagina. Titolo: «Il premier fa annunci e la mia terra muore. Basta slogan, la soluzione sono microcredito e reddito di cittadinanza». Un piano di 17 miliardi, apertura all’Alleanza contro la povertà promossa dalla Caritas e dalle associazioni cattoliche. Un programma di governo alternativo a Renzi, affidato al giornale della Cei. E in 204 righe di testo non compare mai la parola Grillo, né nelle domande né nelle risposte.

Di Maio è il naturale candidato premier di 5 Stelle, il volto rassicurante e istituzionale del Movimento, a 29 anni è freddo come un killer consumato nei talk show e cammina da solo, senza la tutela di Grillo. M5S prova a interpretare l’anti-renzismo, ma senza schiacciarsi a sinistra. Guarda alla Spagna, dove il leader di Podemos Pablo Iglesias sta pagando con una caduta nei sondaggi un’identità troppo izquierdista. Anche il feeling con Tsipras (Grillo e i suoi erano ad Atene il giorno del referendum) è stato abbandonato.

In Italia il bacino su cui puntare è la voragine nell’elettorato moderato provocata dalla fine del berlusconismo. Grillo apre il fronte immigrati per contendere a Salvini i voti di destra. E in caso di elezioni con l’Italicum, se dovesse arrivare al ballottaggio contro il Pd, M5S potrebbe unire un fronte trasversale e diventare molto pericoloso per Renzi. In vista della partita i post-grillini si preparano. E intercettano una certa stanchezza verso i leader auto-riferiti Berlusconi, Salvini, Renzi. Provano a mettere da parte Grillo e a presentarsi come una squadra, una comunità più che una community.

Come diceva Renzi, i 5 Stelle sono usciti dal blog. La loro second life, su cui vinceranno o perderanno, si chiama normalità. Che in Italia è la vera rivoluzione.

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Resta un problema fondamentale, DA SOLI NON SI GOVERNA, si deve trovare una SOLUZIONE sulle alleanze con chi non ha scheletri da nascondere.
Vedremo come sarà definita la LEGGE ELETTORALE , perché adesso le cose sono cambiate, non siamo più ai tempi delle europee e i sondaggi dicono tuttaltro.
paolo11
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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Abbiamo i dati e le chiacchiere stanno a zero. Sull’andamento della pressione fiscale in Italia nel 2015 ci siamo. La verità è arrivata e se nel 2014 le chiacchiere sulle tasse stavano a zero, dopo i dati dei primi sei mesi del 2015 stanno sottozero. Guardateli bene questi dati, perché sono quelli ufficiali del Ministero delle Finanze. Da questi dati risulta, in particolare, che nel 2015 il prelievo fiscale in Italia continua ad aumentare, e lo fa sempre più in fretta. Infatti, in base ai numeri dello stesso Ministero, nei primi sei mesi dell’anno le tasse statali e locali sono complessivamente aumentate di 3,2 miliardi di euro (+1,5% sul primo semestre 2014). E per capire l’enormità di questa cifra, basti pensare che l’aumento di tutto il 2014 fu di 2,7 miliardi (+0,6% sul 2013).
Nei dati ufficiali troviamo poi anche altre interessanti conferme, e cioè che:
- la tanto propagandata diminuzione delle "tasse statali” si dimostra una volta di più completamente falsa perché, come nel 2014, anche nel 2015 le tasse statali aumentano, e lo fanno però ad un ritmo addirittura maggiore di quello del 2014, visto che nel 2015 sono aumentate di quasi 1,4 miliardi in soli sei mesi (contro una crescita di 1 miliardo in tutto il 2014);
- questo risultato si aggiunge alla riduzione e al taglio ormai quotidiano dei costi e dei servizi pubblici e sociali e si somma all’aumento ancora maggiore delle "tasse locali” (Imu, Irap, Tari, Tasi, addizionali e via dicendo) che da sole, e sempre in soli sei mesi, nel 2015 sono aumentate di 1,8 miliardi (e quindi, anche in questo caso, più di quanto erano aumentate in tutto il 2014, quando l’incremento totale fu di 1,7 miliardi).
Insomma, il tempo passa e la verità è sempre più chiaramente scolpita nella pietra: da quando c’è il premier, le tasse in Italia aumentano costantemente e anzi accelerano (3,2 miliardi in più nella sola prima parte del 2015 contro i 2,7 miliardi di aumento di tutto il 2014); e questo, oltretutto, in assenza di qualunque reale ripresa dell'economia e delle basi imponibili anche solo in parte idonea a giustificare questi incrementi di gettito (com’è dimostrato ad esempio dal fatto che l’aumento dell’1,5% del gettito fiscale nel primo semestre del 2015 rappresenta una crescita tripla rispetto a quella del prodotto interno lordo, che nello stesso periodo è infatti cresciuto di un ben più modesto 0,5%). In soldoni e in conclusione, perciò, grazie al premier, lo Stato, le Regioni ed i Comuni danno agli italiani sempre meno servizi, ma prendono loro sempre più tasse. Questo è, dati alla mano, il vero “fare” del Governo. E le chiacchiere stanno sottozero".
Salvatore Lantino - Avvocato Tributarista e Docente di Fiscalità Internazionale
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Cos'è la destra? Cos'è la sinistra?
Se proponiamo il reddito di cittadinanza siamo di SINISTRA,
- se vogliamo regolamentare i flussi migratori siamo di DESTRA,
- se proponiamo il taglio delle pensioni d'oro siamo di SINISTRA,
- se vogliamo smettere di finanziare i giornali siamo di DESTRA,
- se diciamo basta all'acquisto degli F35 siamo di SINISTRA,
- se vogliamo dare più fondi alle forze di polizia siamo di DESTRA,
- se vogliamo riconoscere lo Stato di Palestina siamo di SINISTRA,
- se diciamo NO alle sanzioni alla Russia siamo di DESTRA,
- se vogliamo tassare il gioco d'azzardo siamo di SINISTRA,
- se invece vogliamo abolire l'IRAP siamo di DESTRA,
- se vogliamo il ritiro dall'Afghanistan siamo di SINISTRA,
- se vogliamo abolire Equitalia siamo di DESTRA,
- se chiediamo pene più alte per i reati dei colletti bianchi siamo di SINISTRA,
- se votiamo contro ai decreti svuota-carceri siamo di DESTRA,
- se vogliamo alzare le pensioni minime siamo di SINISTRA,
- se vogliamo l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti siamo di DESTRA,
- se vogliamo acqua pubblica, scuola pubblica, sanità pubblica e trasporti pubblici siamo di SINISTRA,
- se vogliamo valutare la qualità del lavoro dei dipendenti della pubblica amministrazione siamo di DESTRA,
- se non vogliamo più partecipare a guerre mascherate da missioni di pace siamo di SINISTRA,
- se condanniamo la deposizione violenta di Gheddafi siamo di DESTRA,
- se vogliamo vederci chiaro sulle cooperative “bianche” siamo di SINISTRA,
- se vogliamo vederci chiaro sulle cooperative “rosse” siamo di DESTRA,
Ma se in Parlamento ci tagliamo gli stipendi e sosteniamo le piccole e medie imprese, in Friuli doniamo mezzo milione di euro ad un fondo di sviluppo per l'impresa e l'artigianato locale e in Sicilia i deputati dell'ARS - con i loro soldi - costruiscono una strada, nessuno ci dice se siamo di DESTRA o di SINISTRA. Sapete perché? Perché lo facciamo solo noi!
Metteteci alla prova. Difenderemo i vostri soldi!"
Alessandro Di Battista
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Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

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http://www.beppegrillo.it/2015/08/fantinati_cl.html

Vi ringrazio per l’invito: non sono qui per prendere applausi, non sono qui per cercare consensi. Per il Movimento 5 Stelle la politica è partecipazione e coinvolgimento dal basso, ed è fatta proprio per essere la cassa di risonanza dei più deboli e non delle prepotenti lobby. Non è un caso che il Movimento 5 Stelle sia nato il 4 Ottobre, il giorno di San Francesco; non è un caso, la marcia di qualche mese fa Assisi-Perugia per promuovere il reddito di cittadinanza: uno stipendio minimo per 10 milioni di italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà, in cambio di formazione; non una forma di assistenzialismo, non un sussidio, ma uno strumento per creare occupazione, per restituire la dignità a chi il lavoro è stato tolto o l’ha perso. Allo stesso modo, abbiamo creato un fondo di 10 milioni per il microcredito con il taglio dei nostri stipendi per aiutare decine di migliaia di aziende, e prossimamente lo faremo anche per le famiglie in difficoltà. Gli italiani non vogliono i finanziamenti ai partiti. Quei soldi basta non prenderli, senza aspettare leggi o lungaggini burocratiche. Non abbiamo percepito 42mil di euro di rimborsi elettorali. Tanto in campagna elettorale avevamo detto. Tanto abbiamo fatto. Noi siamo coerenti. Lo facciamo perché ci crediamo, e ci riusciamo, senza scendere a patti con corrotti, senza stringere alleanze anomale, senza intascarci soldi extra. Fare politica dal basso significa fare una politica al servizio del cittadino, anche a costo di perdere consensi o andare contro i grandi interessi di pochi: nei comuni dove governiamo i sindaci fanno scegliere dove destinare parte delle finanze pubbliche ai cittadini, e non agli elettori e la differenza permettermi è sostanziale. La nostra politica è realizzabile solo da chi è veramente libero (da interessi, da voti, voglia di potere, finanziamenti) ed è per questo che Movimento 5 Stelle non crede ai politici che passano allegramente da posti in Banche, Fondazioni, Casse, Ministeri, Enti… I partiti tradizionali non potranno mai fare gli interessi dei cittadini perché saranno sempre prigionieri di sistemi di consensi e di potere da cui non sanno e non vogliono slegarsi. Nessuno di noi è un politico di professione, e sicuramente nessuno di noi rimarrà in politica tanto a lungo da poterlo diventare. Io, da ingegnere ho lasciato il lavoro per mettermi al servizio dei cittadini; non come molti di voi che sono entrati in politica per migliorare il proprio lavoro. Essere del Movimento 5 Stelle significa essere coerente, trasparente, libero ed onesto. Onestà e verità al di là di scelte scomode e compromessi con il potere.
Ed oggi, proprio onestamente sono qui per denunciare come Comunione e Liberazione, la più potente lobby italiana, abbia trasformato l’esperienza spirituale morale, in un paravento di interessi personali, finalizzati sempre e comunque a denaro e potere. La politica deve essere laica, perché deve fare il bene comune, di tutti. Non esiste una politica cristiana, Esiste un cristiano che fa politica. Il Movimento 5 stelle si indigna che si possa strumentalizzare in questo modo tanta brava gente e credenti cattolici. Negli anni avete generato un potere politico capace di influenzare sanità, scuole private cattoliche, università e appalti. Sempre dalla parte dei potenti, sempre dalla parte di chi comanda. Sempre in nome di Dio. (“non potete servire Dio ed il denaro”, Luca 16,13) 1 Avete applaudito, il prescritto per associazione mafiosa, pace all'anima sua: Giulio Andreotti. Non credo perché andasse in chiesa ogni mattina ma perché egli rappresentava una visione politica assolutamente in linea con la vostra: l’inciucio sempre comunque ed a tutti i costi, pur di allargare la propria cerchia di alleati che un giorno sarebbero potuti tornare utili per il proprio tornaconto, dentro e fuori alle stanze della politica. Il vero maestro dell’arte del compromesso, mai un sì e mai un no, ma sempre dipende. Dopo il Giulio Nazionale avete osannato il suo rampollo Silvio: anche lui condannato per frode fiscale, falso in bilancio, appropriazione indebita. Per non parlare del suo entourage e della vita non proprio secondo i valori cattolici che faceva da palazzo Grazioli alle sue ville in Sardegna. Sulla scia di Berlusconi avete steso tappeti rossi per “il celeste” (non certo per il colore delle giacche) Formigoni, finito sotto processo per corruzione per tangenti multi-milionarie sulla sanità lombarda. A suon di vacanze pagate da lobbisti senza scrupoli si ritrova ora indagato con l’accusa di aver distribuito appalti a destra e a sinistra ai soliti amici della casta, ma forse sarebbe più giusto chiamarla cosca. Caduto in disgrazia Formigoni, vi siete girati verso il governo dell’inciucio Letta e del premier attuale, uguali, perché sostenuti dalla stessa maggioranza: la vostra vera vittoria elettorale, con 2 ministri. Mauro, ministro della guerra, e Lupi ministro della cementificazione. Dal primo la spinta verso gli armamenti era garantita; Finmeccanica, uno dei vostri sponsor, ringrazia. Dal secondo, avevate la certezza dello sblocco degli appalti per gli associati alla Compagnia delle Opere, il vostro braccio armato composto da 35000 iscritti: aziende, professionisti, per un giro d’affari di 70mld, pronti ad aiutarsi tra loro. Scambi privilegiati, credito facilitato, distribuzione di appalti pubblici, secondo il motto: “io do una mano a te, tu la dai a me, ed insieme le mettiamo in tasca degli Italiani”! Ora che avete perso anche i due ministri, il premier mai eletto, accortosi che i boy-scout sono troppo giovani per votare e che oramai non ha più il consenso dell’anno scorso, viene qui a ricevere la vostra benedizione baciando pantofole ed anelli. Il presidente imbonitore e venditore di speranze, quelle speranze che oramai sono state disattese tanto da portare il 51% degli italiani a non fidarsi più della politica. Ma questi nomi sono solo la punta dell’iceberg. Esiste anche un sottobosco di persone di Comunione e Liberazione, che di cattolico non hanno nulla, tanto meno di senso civico. Non sorprende più ormai come tra voi si possa trovare Don Mauro Inzoli detto “don Mercedes” (per il suo stile di vita non propriamente francescano e una forte passione per i minorenni) oppure come il vostro nome possa finire legato agli scandali di Mafia Capitale tramite la “Cooperativa Bianca” - La Cascina. Siete l’immagine di una Chiesa privata, che, ogni anno, forte del suo bacino di voti, si ritrova qui a parlare di valori cristiani e dell’amicizia, ma ne esce rinnovata negli affari. Lo dimostrano anche i vostri sponsor che rimangono gli stessi di sempre, tra big privati, Regioni, partecipate dello Stato o sue grosse concessionarie ed imprese della galassia della Compagnia delle Opere:
- Finmeccanica: l’azienda dell’ ex presidente Orsi (vicino a CL), arrestato.
- Intesa San Paolo: Una delle banche più aiutata dal decreto IMU-Bankitalia. Una banca che ama la guerra, investendo milioni in armi
- Eni: costruisce da anni sulla corruzione internazionale e la politica estera di tutti i governi che si sono succeduti, di destra di sinistra, di centro. (ricordiamo l’AD Descalzi accusato per corruzione)
- Nestlè: una multinazionale che ha causato disastri e drammi sociali in tutto il mondo, dalle infrazioni legate alla commercializzazione del latte materno, al cibo contaminato venduto in 2 Venezuela, all’uso – non dichiarato - di prodotti transgenici, fino alle denunce per schiavitù e manodopera minorile.
- Lottomatica: in un paese dove la malattia del gioco d'azzardo è considerata una delle patologie emergenti a causa della crisi: ringrazia per i condoni fiscali del governo.

Per noi la politica è un’altra cosa. Un politico deve essere onesto ed avere il coraggio di dire la verità. Il coraggio di dire sì, e il coraggio di dire no. Indipendentemente da quali siano i propri tornaconti personali. Ho iniziato a fare politica, perché ho capito che finché ci sono sistemi come il vostro, i nostri talenti veri, guadagneranno un decimo di una velina o un centesimo di un calciatore se non “si ammanicheranno” con le persone giuste. IO NON CI STO!! Ed io sono venuto qui, in un terreno scomodo, per venirvele a dire, e a farvi qualche domanda:
- Cos'è comunione e liberazione?
- Che cosa rappresenta per la politica italiana?
- Perché ogni anno, ministri, Presidente del Consiglio, sentono la necessità di chiedere la benedizione venendo in pellegrinaggio a Rimini, come una volta facevano i Re con i Papi?
- Quando la Chiesa caccerà i mercanti dal Tempio?
Il Movimento 5 Stelle non ha bisogno di benedizioni, ma di risposte. Grazie".
Mattia Fantinati, Portavoce M5s Camera
...............................
Ciao
Paolo11
erding
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Iscritto il: 21/02/2012, 22:55

Re: Grillo è un COMICO ...certo! Ma... gli ALTRI?

Messaggio da erding »

L'intervento di Mattia Fantinati, postato da paolo11, e' bene leggerlo, conoscerlo, diffonderlo se non altro per il coraggio e la schiettezza con cui il rappresentante 5stelle ha saputo e voluto dire cio' che da tempo tutti vedono e sentono e nessuno osa dire.
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