Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzione?
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Leggo spesso le opinioni di questi intellettualoidi di sinistra. Non li capisco e probabilmente non li capiro' mai. Sono e continuano ad esserlo ancora oggi molto lontani dal mio pensiero.
Di sicura sara' un problema personale da cui non son capace di uscirne per' c'e' da dire che finora nessuno e' ancora riuscito a far cambiare questa mia ottusa idea su questo tema.
Mi domando e domando pure a voi per l'ennesima volta, come mai tutti questi uomini di sinistra, cosi' perlomeno si definiscono, si foffermano solo sull'accoglienza e non vogliono andar oltre?
Cosa c'e' di male nel dire che si l'accoglienza va bene ma dev'essere solo un'accoglienza momentanea perche tutti i popoli hanno il sacrosanto diritto di vivere dignitosamente nel loro paese mantenendo le loro culture e le loro politiche nazionali.
Che c'e' di male ne dire aiutiamoli a costruirsi un loro futuro e non incentivarli a fuggire?
Non si sono mai chiesti neppure loro sul perche costoro fuggono e come si potrebbe fare per non farli fuggire?
Purtroppo spesso mi vien voglia di pensare che anche a costoro vada tutto sommato bene questa situazione. Se continuano a ragionare solo per il presente non hanno niente di sinistra poiche la sinistra va oltre il presente. E sinistra anche per questo.
Il lato umano e l'accoglienza per un cristiano e non solo e' un fatto importante ma la politica deve , per sua natura, trovare le soluzioni affinche tutto cio' non accada continuamente.
Il girovagare per il mondo, anche questo e' un sacrosanto diritto dei popoli ma quanto le politiche sono pianificate secondo determinati schemi, logici o illogici che siano, bisogna tenerne conto altrimenti si possono creare conflitti tali poi da non saperli governare.
Ogni stato si fa le proprie politiche secondo la volontà del proprio popolo e se alcuni popoli non riescono a venirne fuori da quelle illogiche situazioni nazionali, e' qui che bisogna dar loro aiuto e non approfittarne per in ns. loschi interessi.
L'Africa, l'Asia e non solo, son sotto il dominio straniero che prosciuga tutte le energie di questi popoli. Questo e' il vero problema che nessun vuole parlarne.
Questa pseudo sinistra del cacchio perche non si sofferma spesso su questo argomento invece di dire le solite cazzate? Di che hanno paura? Che questi ultimi si prendano il maltolto e quindi li impoveriscano?
Questi intellettualoidi del cacchio ci hanno sempre fregato sotto mentite spoglie.
Quindi, se di sinistra dobbiamo parlare, parliamone ma attenti ai soliti furbetti della politica. Li potremmo ritrovare da noi.
Quindi, son io che son fuori di testa, ho son gli altri che ci vogliono far andar fuori di testa e quindi fuori da ns. principi che oltre religiosi/umani devono anche essere politici?
un salutone
Di sicura sara' un problema personale da cui non son capace di uscirne per' c'e' da dire che finora nessuno e' ancora riuscito a far cambiare questa mia ottusa idea su questo tema.
Mi domando e domando pure a voi per l'ennesima volta, come mai tutti questi uomini di sinistra, cosi' perlomeno si definiscono, si foffermano solo sull'accoglienza e non vogliono andar oltre?
Cosa c'e' di male nel dire che si l'accoglienza va bene ma dev'essere solo un'accoglienza momentanea perche tutti i popoli hanno il sacrosanto diritto di vivere dignitosamente nel loro paese mantenendo le loro culture e le loro politiche nazionali.
Che c'e' di male ne dire aiutiamoli a costruirsi un loro futuro e non incentivarli a fuggire?
Non si sono mai chiesti neppure loro sul perche costoro fuggono e come si potrebbe fare per non farli fuggire?
Purtroppo spesso mi vien voglia di pensare che anche a costoro vada tutto sommato bene questa situazione. Se continuano a ragionare solo per il presente non hanno niente di sinistra poiche la sinistra va oltre il presente. E sinistra anche per questo.
Il lato umano e l'accoglienza per un cristiano e non solo e' un fatto importante ma la politica deve , per sua natura, trovare le soluzioni affinche tutto cio' non accada continuamente.
Il girovagare per il mondo, anche questo e' un sacrosanto diritto dei popoli ma quanto le politiche sono pianificate secondo determinati schemi, logici o illogici che siano, bisogna tenerne conto altrimenti si possono creare conflitti tali poi da non saperli governare.
Ogni stato si fa le proprie politiche secondo la volontà del proprio popolo e se alcuni popoli non riescono a venirne fuori da quelle illogiche situazioni nazionali, e' qui che bisogna dar loro aiuto e non approfittarne per in ns. loschi interessi.
L'Africa, l'Asia e non solo, son sotto il dominio straniero che prosciuga tutte le energie di questi popoli. Questo e' il vero problema che nessun vuole parlarne.
Questa pseudo sinistra del cacchio perche non si sofferma spesso su questo argomento invece di dire le solite cazzate? Di che hanno paura? Che questi ultimi si prendano il maltolto e quindi li impoveriscano?
Questi intellettualoidi del cacchio ci hanno sempre fregato sotto mentite spoglie.
Quindi, se di sinistra dobbiamo parlare, parliamone ma attenti ai soliti furbetti della politica. Li potremmo ritrovare da noi.
Quindi, son io che son fuori di testa, ho son gli altri che ci vogliono far andar fuori di testa e quindi fuori da ns. principi che oltre religiosi/umani devono anche essere politici?
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Caro pancho,
tu scrivi
E' doveroso provare a cambiare , ma volere una cosa non basta se non hai il potere per farla.
Io altrove segnalavo che questa non è una piaga di questo millennio, ma una piaga dell'UMANITà DAGLI ALBORI DEL GENERE UMANO, per cui nell'attesa che si riesca a cambiare qlc resta fondamentale l'ACCOGLIENZA, considerato poi che noi, rispetto ad altri, di sprechi siamo sommersi.
tu scrivi
Quello che scrivi è vero solo in parte, perché tutti concordano sul fatto che ogni persona dovrebbe avere il diritto di vivere degnamente nel proprio paese di origine, ma purtroppo la realtà che dobbiamo accettare e non abbiamo la possibilità di cambiare è quella che stiamo vivendo.Mi domando e domando pure a voi per l'ennesima volta, come mai tutti questi uomini di sinistra, cosi' perlomeno si definiscono, si foffermano solo sull'accoglienza e non vogliono andar oltre?
Cosa c'e' di male nel dire che si l'accoglienza va bene ma dev'essere solo un'accoglienza momentanea perche tutti i popoli hanno il sacrosanto diritto di vivere dignitosamente nel loro paese mantenendo le loro culture e le loro politiche nazionali
E' doveroso provare a cambiare , ma volere una cosa non basta se non hai il potere per farla.
Io altrove segnalavo che questa non è una piaga di questo millennio, ma una piaga dell'UMANITà DAGLI ALBORI DEL GENERE UMANO, per cui nell'attesa che si riesca a cambiare qlc resta fondamentale l'ACCOGLIENZA, considerato poi che noi, rispetto ad altri, di sprechi siamo sommersi.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Intanto la Germania e il servile Hollande scaricano sull'Italia che deve in pochi anni arrivare al 60% del debito l'onere di accogliere gli immigrati.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
perché dovremmo accettare questa realtà che non ci porta da nessuna parte anzi ci crea ulteriori problemi a quelli che già abbiamo?iospero ha scritto:Caro pancho,
tu scrivi
Quello che scrivi è vero solo in parte, perché tutti concordano sul fatto che ogni persona dovrebbe avere il diritto di vivere degnamente nel proprio paese di origine, ma purtroppo la realtà che dobbiamo accettare e non abbiamo la possibilità di cambiare è quella che stiamo vivendo.Mi domando e domando pure a voi per l'ennesima volta, come mai tutti questi uomini di sinistra, cosi' perlomeno si definiscono, si foffermano solo sull'accoglienza e non vogliono andar oltre?
Cosa c'e' di male nel dire che si l'accoglienza va bene ma dev'essere solo un'accoglienza momentanea perche tutti i popoli hanno il sacrosanto diritto di vivere dignitosamente nel loro paese mantenendo le loro culture e le loro politiche nazionali
E' doveroso provare a cambiare , ma volere una cosa non basta se non hai il potere per farla.
Io altrove segnalavo che questa non è una piaga di questo millennio, ma una piaga dell'UMANITà DAGLI ALBORI DEL GENERE UMANO, per cui nell'attesa che si riesca a cambiare qlc resta fondamentale l'ACCOGLIENZA, considerato poi che noi, rispetto ad altri, di sprechi siamo sommersi.
Il potere di farlo dipende da noi o perlomeno se ci rendiamo conto che questo diventa difficile perlomeno facciamo presente che non la pensiamo così e quindi non siamo dispostii ad accodarci al pensiero unico vigente. Almeno facciamo questo .
I benpensanti seduti comodamente sulle loro poltrone possono fare certe dichiarazioni visto che di questi problemi non saranno mai investiti.
Quindi, caro amico mio, non vedo perché tu possa dire che solo in parte è vero quello che ho scritto.
Un salutone
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Caro pancho, non intendo affatto polemizzare, non mi interessa in linea di principio. Ma solo capire.
…….perché dovremmo accettare questa realtà che non ci porta da nessuna parte anzi ci crea ulteriori problemi a quelli che già abbiamo?
Il potere di farlo dipende da noi…………..
In quello che affermi ci sono due verità.
perché dovremmo accettare questa realtà che non ci porta da nessuna parte anzi ci crea ulteriori problemi a quelli che già abbiamo?
E’ una verità, ma una verità teorica perché quando poi passi a :
Il potere di farlo dipende da noi…………..
Ti chiedo, come?
Come intendi smuovere l’enorme massa dei menefreghisti tricolore a partire dal quel governo di carziofen?
Ma poi basta?
Manco per niente. Perché non è solo un problema europeo, ma planetario. Si dovrebbe imporre un nuovo modo di vivere che la maggior parte degli umani non vuole.
Frau Merkel, ieri ha annunciaten topo il verticen con il buon Hollande, che :
“ Immicrazionen è il primen problemen ti Europen”
Alla faccia del bicarbonato di sodio. Se ne è accorta pure lei.
…….perché dovremmo accettare questa realtà che non ci porta da nessuna parte anzi ci crea ulteriori problemi a quelli che già abbiamo?
Il potere di farlo dipende da noi…………..
In quello che affermi ci sono due verità.
perché dovremmo accettare questa realtà che non ci porta da nessuna parte anzi ci crea ulteriori problemi a quelli che già abbiamo?
E’ una verità, ma una verità teorica perché quando poi passi a :
Il potere di farlo dipende da noi…………..
Ti chiedo, come?
Come intendi smuovere l’enorme massa dei menefreghisti tricolore a partire dal quel governo di carziofen?
Ma poi basta?
Manco per niente. Perché non è solo un problema europeo, ma planetario. Si dovrebbe imporre un nuovo modo di vivere che la maggior parte degli umani non vuole.
Frau Merkel, ieri ha annunciaten topo il verticen con il buon Hollande, che :
“ Immicrazionen è il primen problemen ti Europen”
Alla faccia del bicarbonato di sodio. Se ne è accorta pure lei.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Era un foglio di colore paglierino; sopra stampigliato, in evidenza,portava un grosso numero: 443,
un luogo: Verona, una data: 3 marzo 1966, una cifra: D.M. 4,32; era, questa, la paga oraria stabilita
come corrispettivo del lavoro di muratore.
Il contratto era redatto in duplice lingua, tedesco e italiano; al contratto era allegato un altro foglio in cui
tra l'altro era scritto: “Il lavoratore sa leggere e scrivere e conosce le quattro operazioni”.
All' hauptbahnhof del capoluogo bavarese (la Baviera era di fatto ancora condizionata dalla presenza dell'esercito americano)
il primo approccio con gli indigeni, la difficoltà dell'idioma sconosciuto e con altri compagni l'attesa della nuova destinazione
di lavoro e di domicilio. Poco più che adolescente, nulla mi spaventava né mi pesava, neanche l'essere chiamato all'appello
con un numero per poi ricevere un biglietto ferroviario con destinazione Freising, due decine di km di distanza da lì.
Abitare in baracca, apprendere una lingua sconosciuta, la successiva conquista di un alloggio autonomo superando le
diffidenze degli affittacamere, il misurarsi sul lavoro con i tedeschi.
Successivamente sperimentavo anche l'emigrazione in Francia con una parentesi parigina. La smania dei vent'anni,
la rive gauche a portata di mano, il '68 francese vissuto in diretta, le conquiste sociali... la convinzione che il domani
sarebbe stato migliore, l'ingenua incoscienza che mi faceva apparire tutto come una straordinaria avventura, come un gioco.
Oggi, alla luce delle drammatiche vicende a cui stiamo assistendo, il ripensare alla mia esperienza di emigrante,
in un clima globale completamente cambiato, fa affiorare ricordi che mi fanno un certo effetto.
Ora tutto è estremamente più drammatico per i numeri, le condizioni, i contesti. Allora il tutto era abbastanza disciplinato,
c'era una Europa da ricostruire si era chiamati dove servivano braccia e il trovare lavoro non era un problema.
Queste masse che arrivano, famiglie e bambini, indubbiamente spinte dal bisogno, rischiando la vita e spesso perdendola,
chiedono integrazione e lavoro. La ricerca di occupazione, che è già scarsa per gli autoctoni, scatena egoismi e guerre
tra poveri fino a vere e proprie forme di deprecabile razzismo.
Una cosa sembrerebbe certa: i vecchi sistemi sembrano arnesi inservibili ormai, la politica ha perso la capacità di avere
una nuova visione del tutto, sono assenti figure autorevoli capaci di guida.
C'è rabbia e rassegnazione cose che non possono portare nulla di buono.
Necessita un nuovo pensiero per un nuovo assetto, serve bandire il miope egoismo in una visione nuova ma, sopratutto, serve...
un UOMO NUOVO che abbia la consapevolezza che: "Il sole passaporto non ha"!
un luogo: Verona, una data: 3 marzo 1966, una cifra: D.M. 4,32; era, questa, la paga oraria stabilita
come corrispettivo del lavoro di muratore.
Il contratto era redatto in duplice lingua, tedesco e italiano; al contratto era allegato un altro foglio in cui
tra l'altro era scritto: “Il lavoratore sa leggere e scrivere e conosce le quattro operazioni”.
All' hauptbahnhof del capoluogo bavarese (la Baviera era di fatto ancora condizionata dalla presenza dell'esercito americano)
il primo approccio con gli indigeni, la difficoltà dell'idioma sconosciuto e con altri compagni l'attesa della nuova destinazione
di lavoro e di domicilio. Poco più che adolescente, nulla mi spaventava né mi pesava, neanche l'essere chiamato all'appello
con un numero per poi ricevere un biglietto ferroviario con destinazione Freising, due decine di km di distanza da lì.
Abitare in baracca, apprendere una lingua sconosciuta, la successiva conquista di un alloggio autonomo superando le
diffidenze degli affittacamere, il misurarsi sul lavoro con i tedeschi.
Successivamente sperimentavo anche l'emigrazione in Francia con una parentesi parigina. La smania dei vent'anni,
la rive gauche a portata di mano, il '68 francese vissuto in diretta, le conquiste sociali... la convinzione che il domani
sarebbe stato migliore, l'ingenua incoscienza che mi faceva apparire tutto come una straordinaria avventura, come un gioco.
Oggi, alla luce delle drammatiche vicende a cui stiamo assistendo, il ripensare alla mia esperienza di emigrante,
in un clima globale completamente cambiato, fa affiorare ricordi che mi fanno un certo effetto.
Ora tutto è estremamente più drammatico per i numeri, le condizioni, i contesti. Allora il tutto era abbastanza disciplinato,
c'era una Europa da ricostruire si era chiamati dove servivano braccia e il trovare lavoro non era un problema.
Queste masse che arrivano, famiglie e bambini, indubbiamente spinte dal bisogno, rischiando la vita e spesso perdendola,
chiedono integrazione e lavoro. La ricerca di occupazione, che è già scarsa per gli autoctoni, scatena egoismi e guerre
tra poveri fino a vere e proprie forme di deprecabile razzismo.
Una cosa sembrerebbe certa: i vecchi sistemi sembrano arnesi inservibili ormai, la politica ha perso la capacità di avere
una nuova visione del tutto, sono assenti figure autorevoli capaci di guida.
C'è rabbia e rassegnazione cose che non possono portare nulla di buono.
Necessita un nuovo pensiero per un nuovo assetto, serve bandire il miope egoismo in una visione nuova ma, sopratutto, serve...
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Per via del dibattito che si è svolto in questo 3D, per il dibattito che si sviluppa nei talk show, per il dibattito che si sta sviluppando nel Paese diventa un obbligo ascoltare l’intervento del Prof. Amadori, vicepresidente dell’Istituto Piepoli, effettuato lunedì 24 agosto a Omnibus.
http://www.la7.it/omnibus/rivedila7/mig ... 015-160928
Dal punto :32:00
L’intervento di Amadori è molto professionale e va suddiviso in due parti.
La parte inerente al sondaggio sulle preoccupazioni percepite dagli italiani in materia di migranti, e la sua previsione per quanto potrà succedere in Europa, tra 3 anni, anno più anno meno.
L’esposizione sul sondaggio italiano è condotta in modo professionale, merce rara nell’attuale mondo della comunicazione. Complimenti al Professore.
Ma quello che mi preme fare osservare è la conclusione su cosa succederà in Europa.
“Io mi aspetto una rivoluzione di atteggiamento brusco”
“O si interviene politicamente in modo forte, forte oppure avremmo qualcosa di simile agli anno ‘20”
A questo punto la conduttrice interviene chiedendo/precisando che il Prof. Amadori sta riferendosi al ritorno del nazismo e del comunismo.
Amadori risponde che tutto questo è storicamente superato.
Ma molto probabilmente Amadori non vive in mezzo alla gente comune, e non sa che da molti mesi, anche da parte della sinistra storica a livello popolare, quando si comprende la portata del fenomeno globale(economia, lavoro, perdita di tutti i valori, tradizionali, crisi morale ed etica associata alle altre crisi), si torna ad evocare il modello di società ben presente negli ultimi 100 anni. “Qui ci vuole un altro Mussolini”
E Amadori lo fa intuire indirettamente accennando al ritorno degli anni ’20 e 30, ma non si è sentito di dirlo perché il fascismo è stata una nostra creatura, e questo può spaventare i più.
http://www.la7.it/omnibus/rivedila7/mig ... 015-160928
Dal punto :32:00
L’intervento di Amadori è molto professionale e va suddiviso in due parti.
La parte inerente al sondaggio sulle preoccupazioni percepite dagli italiani in materia di migranti, e la sua previsione per quanto potrà succedere in Europa, tra 3 anni, anno più anno meno.
L’esposizione sul sondaggio italiano è condotta in modo professionale, merce rara nell’attuale mondo della comunicazione. Complimenti al Professore.
Ma quello che mi preme fare osservare è la conclusione su cosa succederà in Europa.
“Io mi aspetto una rivoluzione di atteggiamento brusco”
“O si interviene politicamente in modo forte, forte oppure avremmo qualcosa di simile agli anno ‘20”
A questo punto la conduttrice interviene chiedendo/precisando che il Prof. Amadori sta riferendosi al ritorno del nazismo e del comunismo.
Amadori risponde che tutto questo è storicamente superato.
Ma molto probabilmente Amadori non vive in mezzo alla gente comune, e non sa che da molti mesi, anche da parte della sinistra storica a livello popolare, quando si comprende la portata del fenomeno globale(economia, lavoro, perdita di tutti i valori, tradizionali, crisi morale ed etica associata alle altre crisi), si torna ad evocare il modello di società ben presente negli ultimi 100 anni. “Qui ci vuole un altro Mussolini”
E Amadori lo fa intuire indirettamente accennando al ritorno degli anni ’20 e 30, ma non si è sentito di dirlo perché il fascismo è stata una nostra creatura, e questo può spaventare i più.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Certo, non siamo al passo con il ritmo giornaliero di Auschwitz-Birkenau, ma volendo con un po’ più d’impegno possiamo sempre migliorare.
Austria, decine di migranti asfissiati in un Tir
E l’Europa resta a guardare la mattanza
Mezzo abbandonato in corsia d’emergenza in autostrada. Ieri 51 morti soffocati nella stiva di un barcone
VIDEO – TRA POLIZIA, MURI E DISPERAZIONE, IL REPORTAGE DALLA FRONTIERA TRA SERBIA E UNGHERIA
Cronaca
Un numero ancora imprecisato di migranti – tra 20 e 50 – trovati morti in un camion parcheggiato su una corsia d’emergenza dell’autostrada A4 in Austria, tra le località di Neusiedl e Parndorf. Secondo le prime informazioni, sarebbero deceduti all’interno del mezzo, quasi sicuramente soffocati. E’ la seconda tragedia in due giorni, sulle due principali rotte che portano i migranti in Europa. Solo ieri 51 persone erano state trovate morte nella stiva di un barcone soccorso di fronte alle coste libiche dalla nave svedese Poseidon
^^^^^^^^^^^^^^^^^
Migranti, almeno 30 cadaveri trovati nel cassone di un camion abbandonato lungo un’autostrada in Austria
Cronaca
Il mezzo era parcheggiato sulla corsia d'emergenza dell'autostrada A4, ancora in corso di accertamento il numero delle vittime, che potrebbero essere addirittura 50. Il ministro dell'interno austriaco ha tenuto una conferenza stampa sul tema, promettendo massimo sforzo per individuare i responsabili e chiedendo azioni concrete all'Europa
di F. Q. | 27 agosto 2015
Video + articolo
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08 ... a/1987412/
Austria, decine di migranti asfissiati in un Tir
E l’Europa resta a guardare la mattanza
Mezzo abbandonato in corsia d’emergenza in autostrada. Ieri 51 morti soffocati nella stiva di un barcone
VIDEO – TRA POLIZIA, MURI E DISPERAZIONE, IL REPORTAGE DALLA FRONTIERA TRA SERBIA E UNGHERIA
Cronaca
Un numero ancora imprecisato di migranti – tra 20 e 50 – trovati morti in un camion parcheggiato su una corsia d’emergenza dell’autostrada A4 in Austria, tra le località di Neusiedl e Parndorf. Secondo le prime informazioni, sarebbero deceduti all’interno del mezzo, quasi sicuramente soffocati. E’ la seconda tragedia in due giorni, sulle due principali rotte che portano i migranti in Europa. Solo ieri 51 persone erano state trovate morte nella stiva di un barcone soccorso di fronte alle coste libiche dalla nave svedese Poseidon
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Migranti, almeno 30 cadaveri trovati nel cassone di un camion abbandonato lungo un’autostrada in Austria
Cronaca
Il mezzo era parcheggiato sulla corsia d'emergenza dell'autostrada A4, ancora in corso di accertamento il numero delle vittime, che potrebbero essere addirittura 50. Il ministro dell'interno austriaco ha tenuto una conferenza stampa sul tema, promettendo massimo sforzo per individuare i responsabili e chiedendo azioni concrete all'Europa
di F. Q. | 27 agosto 2015
Video + articolo
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08 ... a/1987412/
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Ti leggo ora Zione poiché sono un po' lontano da casa e non sempre wireless funziona correttamente.camillobenso ha scritto:Caro pancho, non intendo affatto polemizzare, non mi interessa in linea di principio. Ma solo capire.
…….perché dovremmo accettare questa realtà che non ci porta da nessuna parte anzi ci crea ulteriori problemi a quelli che già abbiamo?
Il potere di farlo dipende da noi…………..
In quello che affermi ci sono due verità.
perché dovremmo accettare questa realtà che non ci porta da nessuna parte anzi ci crea ulteriori problemi a quelli che già abbiamo?
E’ una verità, ma una verità teorica perché quando poi passi a :
Il potere di farlo dipende da noi…………..
Ti chiedo, come?
Come intendi smuovere l’enorme massa dei menefreghisti tricolore a partire dal quel governo di carziofen?
Ma poi basta?
Manco per niente. Perché non è solo un problema europeo, ma planetario. Si dovrebbe imporre un nuovo modo di vivere che la maggior parte degli umani non vuole.
Frau Merkel, ieri ha annunciaten topo il verticen con il buon Hollande, che :
“ Immicrazionen è il primen problemen ti Europen”
Alla faccia del bicarbonato di sodio. Se ne è accorta pure lei.
Tu mi chiedi come affrontare questo problema?
Io ti ho risposto che questi metodi non risolvono un cacchio anzi peggiorano le situazioni che potrebbero dar loro una mano concreta.
Oggi il problema si è aggravato sia per i conflitti interni in questi paesi sia per la consapevolezza che questo business porta in saccoccia più della droga e quindi non mi stupisco più di tanto per quello che sta succedendo.
Questo problema e' sempre esistito ed è sempre stato uno sfogo dei paesi non in grado di risolvere internamente i loro problemi. Un tempo c'erano le guerre poi sono avvenute le migrazioni "forzate" che hanno la stessa faccia della stessa medaglia.
Allora dovremmo capire il perché di tutto questo. Perché succedono queste cose?
Se siamo in grado di analizzarle per bene e questo siamo in grado di farlo verrebbe fuori che siamo proprio noi i responsabili politici dello sfruttamento di queste terre come pure i fautori di tutti i focolai di guerra in giro.
Certo se dovessimo accorgerci di questo probabilmente le situazioni nel mondo credo che migliorerebbero . I tempi non sarebbero brevi ma iniziare ad aiutarli in loco sarebbe un buon inizio. Son lustri che perdiamo di queste situazioni ed ogni volta ci domandiamo come risolverli ogni volta rispondiamo con le solite risposte ovvie che entravano anche nel manifesto di tutta la sinistra.
Ti sei mai chiesto perché non si inizia mai su questa strada?
Io me la sono data una risposta ed è quella che,comunque tutto, questo sta bene a tutti altrimenti dovremmo dividere più equamente la ricchezza e questo purtroppo nessuno e' disposto. Non è disposto il riccone è quello che fa le leggi e tantomeno quello che vive al limite della sopravvivenza poiché costoro sanno che il tutto si riverserebbe come sempre sulla loro pelle già ora a forte rischio.
Io sono disposto a queste accoglienze poiché è un fatto umano da cui nessuno può tirarsi indietro se ha un po di morale è un po di religiosità. Però non posso soffermarsi solo a questo. Qui deve mettersi in moto la politica ma finora non vedo alcuna politica con la P maiuscola in grado di affrontare questo problema che sicuramente peggiorerà nei mesi prossimi come pure negli anni se non si invertono le cose.
Alcuni decenni fa tutto questo non avveniva poiché le cortine di ferro non lo permettevano come non lo permettevano gli stessi governi buono o cattivi che fossero.
Noi governi occidentali per i nostri interessi nazionali abbiamo smosso dei vespai dai quali non riusciamo più a venirne fuori. Si dice che volevamo portare la ns. democrazie nascondendo i veri scopi di queste "missioni umanitarie"
Chiudo qui perché mi sta prendendo la mano e potrei ripetermi.
Quindi, amico mio, si all'accoglienza ma che questa non sia la solita solita per far pagare il tutto ai soliti innestando pure tutte quelle contraddizioni che contraddistinguono le società quando vengono messe di fronte a culture, usi e costumi che spesso fanno insorgere conflitti.
Un salutone.......di fretta
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Partirò dal fondo.
Chiudo qui perché mi sta prendendo la mano e potrei ripetermi.
Quindi, amico mio, si all'accoglienza ma che questa non sia la solita per far pagare il tutto ai soliti innestando pure tutte quelle contraddizioni che contraddistinguono le società quando vengono messe di fronte a culture, usi e costumi che spesso fanno insorgere conflitti.
pancho
Io, sulla questione dell’accoglienza ho una convinzione piuttosto ferma e pratica.
Insisterò in eterno su “i limiti dimensionali”.
Il primo limite dimensionale è rappresentato dal numero massimo che fisicamente si possono accogliere migranti.
Quando Don Colmegna, che opera all’interno della Fondazione Casa della Carità, in Milano, circa due mesi fa ha fatto sapere che non ha più letti a disposizione per i migranti che arrivavano in città, ha stabilito “un limite dimensionale”, privato e circoscritto.
Don Colmegna, che è l’esatto contrario della Banda Salvini deve essere ritenuto credibile per l’attività che svolge.
Il concetto di “limite dimensionale fisico”, non è difficile da comprendere.
Oltre un certo limite non si possono accogliere esseri umani.
Perché anche l’accoglienza impone un minimo di vita standard decente per chi viene accolto.
Non possiamo ammassarli uno sopra l’altro solo in nome della carità cristiana, e della pietas civile.
Ad esempio, al di là delle solite salvinate, e delle solite belinate di Libero ed Il Giornale che si muovono come i politici al solo scopo di portare voti al Cd, esiste una realtà oggettiva di come vengono accolti questi esseri umani.
Lunedì 24 agosto, u.s., la tv ha mandato in onda la rivolta in casa nostra(di queste parti).
Viale Fulvio Testi è al limite comunale con Bresso e Cinisello, sul ns. territorio.
parco nord
Fulvio Testi, protesta dei migranti
Bloccata la strada, traffico in tilt
Un centinaio di profughi del campo della Croce Rossa di Bresso si è riversato nell’arteria che collega Sesto San Giovanni a Milano. Sul posto carabinieri, vigili urbani e 118
di Redazione Milano online e Federico Berni
http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 8093.shtml
e certo la tendopoli in cui sono alloggiati ha grossi limiti. Non mi dispiacerebbe se facessero la stessa esperienza per almeno 2 mesi, la Serracchiani, la Boschi, Algerino Alfano, il cardinal Bertone e tanti altri.
Salvini ce lo piazzerei a vita, sperando che nel tempo possa diventare un essere umano e non un caporal maggiore della Gestapo.
BISOGNA POI TENERE PRESENTE CHE STIAMO ANDANDO VERSO LA STAGIONE AUTUNNALE E POI INVERNALE. NON POSSIAMO TRATTARLI COME BESTIE.
Sembra che Algerino Alfano ed il figlio segreto di Vanna Marchi non ne vogliano tenere conto.
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Chiudo qui perché mi sta prendendo la mano e potrei ripetermi.
Quindi, amico mio, si all'accoglienza ma che questa non sia la solita per far pagare il tutto ai soliti innestando pure tutte quelle contraddizioni che contraddistinguono le società quando vengono messe di fronte a culture, usi e costumi che spesso fanno insorgere conflitti.
pancho
Io, sulla questione dell’accoglienza ho una convinzione piuttosto ferma e pratica.
Insisterò in eterno su “i limiti dimensionali”.
Il primo limite dimensionale è rappresentato dal numero massimo che fisicamente si possono accogliere migranti.
Quando Don Colmegna, che opera all’interno della Fondazione Casa della Carità, in Milano, circa due mesi fa ha fatto sapere che non ha più letti a disposizione per i migranti che arrivavano in città, ha stabilito “un limite dimensionale”, privato e circoscritto.
Don Colmegna, che è l’esatto contrario della Banda Salvini deve essere ritenuto credibile per l’attività che svolge.
Il concetto di “limite dimensionale fisico”, non è difficile da comprendere.
Oltre un certo limite non si possono accogliere esseri umani.
Perché anche l’accoglienza impone un minimo di vita standard decente per chi viene accolto.
Non possiamo ammassarli uno sopra l’altro solo in nome della carità cristiana, e della pietas civile.
Ad esempio, al di là delle solite salvinate, e delle solite belinate di Libero ed Il Giornale che si muovono come i politici al solo scopo di portare voti al Cd, esiste una realtà oggettiva di come vengono accolti questi esseri umani.
Lunedì 24 agosto, u.s., la tv ha mandato in onda la rivolta in casa nostra(di queste parti).
Viale Fulvio Testi è al limite comunale con Bresso e Cinisello, sul ns. territorio.
parco nord
Fulvio Testi, protesta dei migranti
Bloccata la strada, traffico in tilt
Un centinaio di profughi del campo della Croce Rossa di Bresso si è riversato nell’arteria che collega Sesto San Giovanni a Milano. Sul posto carabinieri, vigili urbani e 118
di Redazione Milano online e Federico Berni
http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 8093.shtml
e certo la tendopoli in cui sono alloggiati ha grossi limiti. Non mi dispiacerebbe se facessero la stessa esperienza per almeno 2 mesi, la Serracchiani, la Boschi, Algerino Alfano, il cardinal Bertone e tanti altri.
Salvini ce lo piazzerei a vita, sperando che nel tempo possa diventare un essere umano e non un caporal maggiore della Gestapo.
BISOGNA POI TENERE PRESENTE CHE STIAMO ANDANDO VERSO LA STAGIONE AUTUNNALE E POI INVERNALE. NON POSSIAMO TRATTARLI COME BESTIE.
Sembra che Algerino Alfano ed il figlio segreto di Vanna Marchi non ne vogliano tenere conto.
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