Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzione?
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
cristiana_c. • 2 ore fa
Ecco. Sospensione del trattato di Schengen. Quindi, chi è fuori è fuori e chi è dentro è dentro. Cioè, gli immigrati che arrivano da noi diretti in Germania restano bloccati nel nostro paese...
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Ecco. Sospensione del trattato di Schengen. Quindi, chi è fuori è fuori e chi è dentro è dentro. Cioè, gli immigrati che arrivano da noi diretti in Germania restano bloccati nel nostro paese...
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Migranti, la Germania è spaccata: Merkel cambia rotta e apre all’accoglienza per isolare i movimenti xenofobi e neonazisti
Zonaeuro
Dopo essere rimasta in silenzio per mesi, la cancelliera ha annunciato la svolta. L'elemento scatenante sono stati i fatti di Heidenau, in Sassonia, dove gruppi neonazi hanno organizzato cortei in strada contro l’apertura di un centro accoglienza per profughi, per poi scatenare scontri con la polizia, il tutto con la tacita approvazione degli abitanti. Nel Paese nel solo 2015 si sono verificati oltre 200 episodi di violenza con matrice di estrema destra
di Tonino Bucci | 1 settembre 2015
Ottocentomila persone, tante saranno le persone che per dicembre potrebbero aver varcato i confini della Germania quest’anno.
Non a caso, questo è stato il tema sul quale Angela Merkel più si è soffermata nel corso del tradizionale faccia a faccia con i giornalisti, quest’anno spostato a fine agosto per gli impegni di luglio legati alla crisi greca.
Domande non facili.
Per rispondere Merkel si è presa novantasette minuti. Da più parti la cancelliera è stata accusata in questi ultimi mesi di aver sottovalutato la questione immigrazione. Troppi tentennamenti, troppi silenzi.
A lungo Angela Merkel si è astenuta dall’intervenire su un tema che ormai pare infiammare gli animi.
Non solo le divergenze all’interno del suo partito, non solo l’atteggiamento molto più restrittivo della formazione gemella bavarese, la Csu, non solo la concorrenza alla propria destra di Alternativa per la Germania (AfD), che vorrebbe mettere una croce sull’euro e una disciplina più severa sull’immigrazione.
Angela Merkel deve vedersela anche con i movimenti di cittadini che scendono in piazza per difendere l’Europa da presunti rischi di islamizzazione e per far sì che la Germania pensi “prima di tutto” ai tedeschi.
Dall’inizio di quest’anno – solo per citare un numero – si sono registrati sul territorio nazionale oltre 200 episodi di violenza con matrice di estrema destra, soprattutto nei Länder dell’est e del sud: aggressioni, attentati incendiari, fiamme appiccate ai centri che accolgono gli stranieri in attesa di asilo.
La cancelliera si è fatta attendere troppo, si dice, indecisa sul a farsi rispetto a un tema che muove consensi e che, elettoralmente, può pesare molto.
Finora aveva delegato la faccenda al ministro degli interni Thomas de Maizière che, a sua volta, aveva confidato in una gestione controllata: qualche strumento in più all’ufficio federale per l’immigrazione, decreti di espulsione più veloci e campagne di dissuasione dal partire alla volta della Germania, condotte nei paesi balcanici.
A questo si è limitata la stessa Merkel nelle poche occasioni pubbliche nelle quali, in passato, si era espressa sull’argomento: condanne degli episodi di razzismo, ma aperture sul fronte giuridico poche o niente.
Solo negli ultimi giorni la cancelliera ha realizzato che il tema non può essere affrontato in modalità ordinaria.
L’elemento scatenante sono stati i fatti di Heidenau, cittadina nella Sassonia, poco distante da Dresda, dove gruppi neonazisti hanno organizzato cortei in strada contro l’apertura di un centro accoglienza per profughi, per poi scatenare scontri con la polizia e, quel che più è grave, con la tacita approvazione degli abitanti.
Proprio in questa cittadina la cancelliera ha toccato con mano la virulenza dei sentimenti xenofobici, qui è stata accolta al grido di «traditrice del popolo tedesco».
Ora, finalmente è arrivata la risposta. «Prendete le distanze da quelle persone che nel cuore hanno l’odio», ha detto Angela Merkel nella conferenza, rivolgendosi in particolare a quanti hanno partecipato alle manifestazioni contro i migranti.
«Non ci sarà nessuna tolleranza verso coloro che mettono in discussione la dignità di altri esseri umani».
La Germania è spaccata.
Ogni notte bruciano centri di soggiorno temporaneo per migranti, anche se la stampa, Spiegel in testa, assicurano che la maggioranza è per l’accoglienza e che i tedeschi rimangano convinti che gli immigrati siano un elemento di forza per la Germania.
«Alla lunga però – ammette il ministro de Mazière – 800 mila sono troppi». Anche per un paese ricco. Anche per la Germania.
Il governo si impegnerà a varare un pacchetto di misure entro il 24 settembre, tra cui regole per accelerare le pratiche per l’asilo e lo snellimento delle normative per istituire centri di prima accoglienza.
«La precisione tedesca è magnifica, ma ora bisogna mettere in campo la flessibilità tedesca».
L’obiettivo è l’integrazione in tempi record per quei migranti cui venga riconosciuto il diritto d’asilo.
«Quelli che hanno bisogno di protezione devono essere integrati più velocemente nel nostro sistema di vita.
A quelli che invece non hanno il diritto di rimanere più a lungo deve essere detto che devono andare via». Il riferimento è ai migranti provenienti dai Balcani.
Ma Angela Merkel sa che i tedeschi non possono farcela da soli.
L’Europa intera deve assumersi le proprie responsabilità e dotarsi di una politica sull’immigrazione. Tutti dovranno condividere equamente i costi. Troppi morti, troppe vittime ci sono state. Nel Mediterraneo, da tempo.
L’ultimo caso in Austria, dove 71 persone di nazionalità straniera, per ora ancora senza identità, sono morte in un camion.
«Occorre una politica comune, così non funziona».
E’ un sistema iniquo che pesa soprattutto su Italia e Grecia.
«Non è giusto che soltanto tre, quattro paesi debbano accogliere tutti i profughi».
La cancelliera lo sa.
Su questo tema c’è poco da guadagnare e molto da rischiare.
Per non scontentare l’opinione pubblica Angela Merkel prometterà più severità nel concedere l’asilo e nei decreti di espulsioni.
Ma sa anche che si esporrà alla critica di voler cavalcare il sentimento anti-immigrazione di parte dei tedeschi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09 ... i/1999091/
Zonaeuro
Dopo essere rimasta in silenzio per mesi, la cancelliera ha annunciato la svolta. L'elemento scatenante sono stati i fatti di Heidenau, in Sassonia, dove gruppi neonazi hanno organizzato cortei in strada contro l’apertura di un centro accoglienza per profughi, per poi scatenare scontri con la polizia, il tutto con la tacita approvazione degli abitanti. Nel Paese nel solo 2015 si sono verificati oltre 200 episodi di violenza con matrice di estrema destra
di Tonino Bucci | 1 settembre 2015
Ottocentomila persone, tante saranno le persone che per dicembre potrebbero aver varcato i confini della Germania quest’anno.
Non a caso, questo è stato il tema sul quale Angela Merkel più si è soffermata nel corso del tradizionale faccia a faccia con i giornalisti, quest’anno spostato a fine agosto per gli impegni di luglio legati alla crisi greca.
Domande non facili.
Per rispondere Merkel si è presa novantasette minuti. Da più parti la cancelliera è stata accusata in questi ultimi mesi di aver sottovalutato la questione immigrazione. Troppi tentennamenti, troppi silenzi.
A lungo Angela Merkel si è astenuta dall’intervenire su un tema che ormai pare infiammare gli animi.
Non solo le divergenze all’interno del suo partito, non solo l’atteggiamento molto più restrittivo della formazione gemella bavarese, la Csu, non solo la concorrenza alla propria destra di Alternativa per la Germania (AfD), che vorrebbe mettere una croce sull’euro e una disciplina più severa sull’immigrazione.
Angela Merkel deve vedersela anche con i movimenti di cittadini che scendono in piazza per difendere l’Europa da presunti rischi di islamizzazione e per far sì che la Germania pensi “prima di tutto” ai tedeschi.
Dall’inizio di quest’anno – solo per citare un numero – si sono registrati sul territorio nazionale oltre 200 episodi di violenza con matrice di estrema destra, soprattutto nei Länder dell’est e del sud: aggressioni, attentati incendiari, fiamme appiccate ai centri che accolgono gli stranieri in attesa di asilo.
La cancelliera si è fatta attendere troppo, si dice, indecisa sul a farsi rispetto a un tema che muove consensi e che, elettoralmente, può pesare molto.
Finora aveva delegato la faccenda al ministro degli interni Thomas de Maizière che, a sua volta, aveva confidato in una gestione controllata: qualche strumento in più all’ufficio federale per l’immigrazione, decreti di espulsione più veloci e campagne di dissuasione dal partire alla volta della Germania, condotte nei paesi balcanici.
A questo si è limitata la stessa Merkel nelle poche occasioni pubbliche nelle quali, in passato, si era espressa sull’argomento: condanne degli episodi di razzismo, ma aperture sul fronte giuridico poche o niente.
Solo negli ultimi giorni la cancelliera ha realizzato che il tema non può essere affrontato in modalità ordinaria.
L’elemento scatenante sono stati i fatti di Heidenau, cittadina nella Sassonia, poco distante da Dresda, dove gruppi neonazisti hanno organizzato cortei in strada contro l’apertura di un centro accoglienza per profughi, per poi scatenare scontri con la polizia e, quel che più è grave, con la tacita approvazione degli abitanti.
Proprio in questa cittadina la cancelliera ha toccato con mano la virulenza dei sentimenti xenofobici, qui è stata accolta al grido di «traditrice del popolo tedesco».
Ora, finalmente è arrivata la risposta. «Prendete le distanze da quelle persone che nel cuore hanno l’odio», ha detto Angela Merkel nella conferenza, rivolgendosi in particolare a quanti hanno partecipato alle manifestazioni contro i migranti.
«Non ci sarà nessuna tolleranza verso coloro che mettono in discussione la dignità di altri esseri umani».
La Germania è spaccata.
Ogni notte bruciano centri di soggiorno temporaneo per migranti, anche se la stampa, Spiegel in testa, assicurano che la maggioranza è per l’accoglienza e che i tedeschi rimangano convinti che gli immigrati siano un elemento di forza per la Germania.
«Alla lunga però – ammette il ministro de Mazière – 800 mila sono troppi». Anche per un paese ricco. Anche per la Germania.
Il governo si impegnerà a varare un pacchetto di misure entro il 24 settembre, tra cui regole per accelerare le pratiche per l’asilo e lo snellimento delle normative per istituire centri di prima accoglienza.
«La precisione tedesca è magnifica, ma ora bisogna mettere in campo la flessibilità tedesca».
L’obiettivo è l’integrazione in tempi record per quei migranti cui venga riconosciuto il diritto d’asilo.
«Quelli che hanno bisogno di protezione devono essere integrati più velocemente nel nostro sistema di vita.
A quelli che invece non hanno il diritto di rimanere più a lungo deve essere detto che devono andare via». Il riferimento è ai migranti provenienti dai Balcani.
Ma Angela Merkel sa che i tedeschi non possono farcela da soli.
L’Europa intera deve assumersi le proprie responsabilità e dotarsi di una politica sull’immigrazione. Tutti dovranno condividere equamente i costi. Troppi morti, troppe vittime ci sono state. Nel Mediterraneo, da tempo.
L’ultimo caso in Austria, dove 71 persone di nazionalità straniera, per ora ancora senza identità, sono morte in un camion.
«Occorre una politica comune, così non funziona».
E’ un sistema iniquo che pesa soprattutto su Italia e Grecia.
«Non è giusto che soltanto tre, quattro paesi debbano accogliere tutti i profughi».
La cancelliera lo sa.
Su questo tema c’è poco da guadagnare e molto da rischiare.
Per non scontentare l’opinione pubblica Angela Merkel prometterà più severità nel concedere l’asilo e nei decreti di espulsioni.
Ma sa anche che si esporrà alla critica di voler cavalcare il sentimento anti-immigrazione di parte dei tedeschi.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09 ... i/1999091/
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
SILENZIO ASSOLUTO DA PARTE DEL PILOTA DELLE RUSPE DI FORMULA 1.
Salva donna da suicidio in metrò: si cerca l'eroe sconosciuto ...
http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 3a45.shtml
1 giorno fa ... L'episodio è accaduto lo scorso 26 agosto, alla fermata di Sesto Marelli della linea 1 rossa. Da poco passate le 8.30, una donna, italiana, ...
Metro' M1 Sesto Marelli (Milano): uomo salva donna da suicidio
http://www.milanotoday.it/cronaca/tenta ... donna.html
1 giorno fa ... Stazione del metrò di Sesto Marelli, 26 agosto, otto e mezza di mattina. ... Ma, scrive il Corriere, un uomo - un immigrato di colore - si accorge di ...
Salva da suicidio donna in metro: si cerca l'eroe sconosciuto ...
http://notizie.virgilio.it/videonews/er ... sesto.html
Salva da suicidio donna in metro: si cerca l'eroe sconosciuto. L'uomo avrebbe ... Pubblicato il 02/09/15 in Videonews|TAGS: sesto marelli, sesto san giovanni, metropolitana, cronaca, eroe ... Immigrazione, Bruxelles: "Regole comuni su asilo ".
Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa - Leggo
http://www.leggo.it/flashnews/tenta_sui ... 7317.shtml
1 giorno fa ... Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa ... 26 agosto, voleva suicidarsi nella stazione Sesto Marelli della metropolitana di Milano. ... 2015-09- 01 16:53:00 Immigrazione: Ungheria invia 3500 militari al confine.
Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa
http://www.ilmessaggero.it/flashnews.ph ... 139269.txt
1 giorno fa ... Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa ... 26 agosto, voleva suicidarsi nella stazione Sesto Marelli della metropolitana di Milano. ... 01-09- 2015 16:53 Immigrazione: Ungheria invia 3500 militari al confine.
Salva una donna dal suicidio Milano cerca l'eroe anonimo - Il Giornale
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 65510.html
13 ore fa ... Il tunnel della depressione è lungo come un corridoio del metrò. ... Sesto Marelli è una fermata lontana dal centro. ... Forse un immigrato.
Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa - Il Gazzettino
http://www.ilgazzettino.it/flashnews/te ... 7317.shtml
1 giorno fa ... Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa ... 26 agosto, voleva suicidarsi nella stazione Sesto Marelli della metropolitana di Milano. ... 1/09/2015 16:53 Immigrazione: Ungheria invia 3500 militari al confine.
Milano, salva donna da suicidio in metrò: caccia all'eroe sconosciuto ...
http://247.libero.it/focus/33376454/1/m ... onosciuto/
23 ore fa ... Milano, salva donna da suicidio in metrò: caccia all'eroe sconosciuto ... Persone: sesto marelli. Organizzazioni: atm. Luoghi: milanosesto san giovanni .... Non sorprende che gli autisti si rifiutino di trasportare gli immigrati sui ...
Sesto Notizie - Notizie di cronaca di Sesto san giovanni
http://www.sestonotizie.it/
Donna tenta il suicidio a Sesto Marelli e un uomo di origine africana la salva afferrandola mentre si stava per gettare sotto il metrò ... Immigrazione, la denuncia della sestese Sardone (F.I.): "Marocchino aggredisce poliziotti alla Stazione
Salva donna da suicidio in metrò: si cerca l'eroe sconosciuto ...
http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 3a45.shtml
1 giorno fa ... L'episodio è accaduto lo scorso 26 agosto, alla fermata di Sesto Marelli della linea 1 rossa. Da poco passate le 8.30, una donna, italiana, ...
Metro' M1 Sesto Marelli (Milano): uomo salva donna da suicidio
http://www.milanotoday.it/cronaca/tenta ... donna.html
1 giorno fa ... Stazione del metrò di Sesto Marelli, 26 agosto, otto e mezza di mattina. ... Ma, scrive il Corriere, un uomo - un immigrato di colore - si accorge di ...
Salva da suicidio donna in metro: si cerca l'eroe sconosciuto ...
http://notizie.virgilio.it/videonews/er ... sesto.html
Salva da suicidio donna in metro: si cerca l'eroe sconosciuto. L'uomo avrebbe ... Pubblicato il 02/09/15 in Videonews|TAGS: sesto marelli, sesto san giovanni, metropolitana, cronaca, eroe ... Immigrazione, Bruxelles: "Regole comuni su asilo ".
Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa - Leggo
http://www.leggo.it/flashnews/tenta_sui ... 7317.shtml
1 giorno fa ... Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa ... 26 agosto, voleva suicidarsi nella stazione Sesto Marelli della metropolitana di Milano. ... 2015-09- 01 16:53:00 Immigrazione: Ungheria invia 3500 militari al confine.
Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa
http://www.ilmessaggero.it/flashnews.ph ... 139269.txt
1 giorno fa ... Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa ... 26 agosto, voleva suicidarsi nella stazione Sesto Marelli della metropolitana di Milano. ... 01-09- 2015 16:53 Immigrazione: Ungheria invia 3500 militari al confine.
Salva una donna dal suicidio Milano cerca l'eroe anonimo - Il Giornale
http://www.ilgiornale.it/news/politica/ ... 65510.html
13 ore fa ... Il tunnel della depressione è lungo come un corridoio del metrò. ... Sesto Marelli è una fermata lontana dal centro. ... Forse un immigrato.
Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa - Il Gazzettino
http://www.ilgazzettino.it/flashnews/te ... 7317.shtml
1 giorno fa ... Tenta suicidio in metro, eroe di colore la salva e scappa ... 26 agosto, voleva suicidarsi nella stazione Sesto Marelli della metropolitana di Milano. ... 1/09/2015 16:53 Immigrazione: Ungheria invia 3500 militari al confine.
Milano, salva donna da suicidio in metrò: caccia all'eroe sconosciuto ...
http://247.libero.it/focus/33376454/1/m ... onosciuto/
23 ore fa ... Milano, salva donna da suicidio in metrò: caccia all'eroe sconosciuto ... Persone: sesto marelli. Organizzazioni: atm. Luoghi: milanosesto san giovanni .... Non sorprende che gli autisti si rifiutino di trasportare gli immigrati sui ...
Sesto Notizie - Notizie di cronaca di Sesto san giovanni
http://www.sestonotizie.it/
Donna tenta il suicidio a Sesto Marelli e un uomo di origine africana la salva afferrandola mentre si stava per gettare sotto il metrò ... Immigrazione, la denuncia della sestese Sardone (F.I.): "Marocchino aggredisce poliziotti alla Stazione
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
…...LA PREVISIONE DEL PROF. AMADORI E’ UN EMBRIONE CHE STA PRENDENDO FORMA………
Mario Monti questa sera ad in Onda ha magnificato il modus operandi della cancelliera Merkel.
“Procede lentamente, ma poi alla fine riesce a portarsi dietro il consenso dei suoi”.
Ovviamente in aperta antitesi con il modus operandi del nostro premier che fa annunci turbo, ma poi non riesce ad ottenere il consenso nazionale. Soprattutto di questi tempi, in cui gli italiani hanno fatto il callo in maggioranza, alle sue proverbiale supercazzole spaziali?????
E fin qui ci potrebbe anche stare.
Ma nel caso dei migranti potremmo dire che la lungaggine con cui la cancelliera Merkel ha affrontato il problema è completamente sbagliato nella tempistica.
Doveva affrontarlo seriamente almeno 30 mesi fa, quando il premier italiano Enrico Letta era stato costretto a mettere in campo l'operazione navale Mare Nostrum, nel Sud Europa.
Avrebbe dovuto capire, la cancelliera, o dovrebbero averlo intuito i suoi collaboratori, tenuto conto della proverbiale efficienza tedesca, che non si trattava di un’emergenza qualsiasi. Ma di un exodus di proporzioni bibliche.
Lasciano molto a desiderare i servizi segreti tedeschi che non hanno approfondito la materia, ragguagliando la cancelliera con un relazione dettagliata su quanto accadeva nel Continente africano.
Sempre molto attivi sul territorio italiano, gli spioni di Berlino non hanno fatto il loro dovere 16 anni fa quando un articolo dettagliato su La Repubblica spiegava per filo e per segno come e perché avrebbe preso forma l’exodus.
Passi per i servizi segreti italiani, abituati a trascurare queste notizie, ma molto efficienti nelle trame contro il Bel Paese. Ai tedeschi però quell’informativa non doveva passare in secondo piano, per studiare e tenere sotto controllo quel fenomeno al fine di poterlo gestire nei dovuti modi.
Niente di tutto questo è avvenuto da parte della Panzer divisionen.
Un sospetto però rimane. Non sarà stata intenzionale l’assenza di una presa di posizione su di un tema delicatissimo come questo???? Al fine di condurre al caos l’intera Europa???
Questo per il momento non ci è dato a sapere.
Sta di fatto che le mosse della cancelliera Merkel stanno portando scompiglio in una parte di Europa.
Da anni la Germania ha assunto il ruolo guida della Ue.
Ma in questo caso sta dimostrando di non essere all’altezza del compito.
Lascia ad esempio desiderare la scelta privilegiata per i siriani, non di pelle nera per evitare il diniego delle forze della ultradestra germanica e per l’esistenza di un grado di scolarizzazione superiore dei siriani, adatto per la società e l’industria tedesca.
Gli “scarti”, di pelle nera, generosamente frau Angela li offre ai restanti Paesi europei.
E questa scelta partigiana genererà attrito all’interno della Ue, per questo calcolo “generoso” della cancelliera, che preferisce privilegiare il suo Paese.
Il malumore inizia a serpeggiare all’interno della Ue. L’Ungheria ha accusato la Merkel per il caos che si sta registrando al loro interno.
La Gran Bretagna chiude l’ingresso anche ai comunitari.
E questo è solo l’inizio.
Le prossime non saranno settimane facili per l’Ue.
Mario Monti questa sera ad in Onda ha magnificato il modus operandi della cancelliera Merkel.
“Procede lentamente, ma poi alla fine riesce a portarsi dietro il consenso dei suoi”.
Ovviamente in aperta antitesi con il modus operandi del nostro premier che fa annunci turbo, ma poi non riesce ad ottenere il consenso nazionale. Soprattutto di questi tempi, in cui gli italiani hanno fatto il callo in maggioranza, alle sue proverbiale supercazzole spaziali?????
E fin qui ci potrebbe anche stare.
Ma nel caso dei migranti potremmo dire che la lungaggine con cui la cancelliera Merkel ha affrontato il problema è completamente sbagliato nella tempistica.
Doveva affrontarlo seriamente almeno 30 mesi fa, quando il premier italiano Enrico Letta era stato costretto a mettere in campo l'operazione navale Mare Nostrum, nel Sud Europa.
Avrebbe dovuto capire, la cancelliera, o dovrebbero averlo intuito i suoi collaboratori, tenuto conto della proverbiale efficienza tedesca, che non si trattava di un’emergenza qualsiasi. Ma di un exodus di proporzioni bibliche.
Lasciano molto a desiderare i servizi segreti tedeschi che non hanno approfondito la materia, ragguagliando la cancelliera con un relazione dettagliata su quanto accadeva nel Continente africano.
Sempre molto attivi sul territorio italiano, gli spioni di Berlino non hanno fatto il loro dovere 16 anni fa quando un articolo dettagliato su La Repubblica spiegava per filo e per segno come e perché avrebbe preso forma l’exodus.
Passi per i servizi segreti italiani, abituati a trascurare queste notizie, ma molto efficienti nelle trame contro il Bel Paese. Ai tedeschi però quell’informativa non doveva passare in secondo piano, per studiare e tenere sotto controllo quel fenomeno al fine di poterlo gestire nei dovuti modi.
Niente di tutto questo è avvenuto da parte della Panzer divisionen.
Un sospetto però rimane. Non sarà stata intenzionale l’assenza di una presa di posizione su di un tema delicatissimo come questo???? Al fine di condurre al caos l’intera Europa???
Questo per il momento non ci è dato a sapere.
Sta di fatto che le mosse della cancelliera Merkel stanno portando scompiglio in una parte di Europa.
Da anni la Germania ha assunto il ruolo guida della Ue.
Ma in questo caso sta dimostrando di non essere all’altezza del compito.
Lascia ad esempio desiderare la scelta privilegiata per i siriani, non di pelle nera per evitare il diniego delle forze della ultradestra germanica e per l’esistenza di un grado di scolarizzazione superiore dei siriani, adatto per la società e l’industria tedesca.
Gli “scarti”, di pelle nera, generosamente frau Angela li offre ai restanti Paesi europei.
E questa scelta partigiana genererà attrito all’interno della Ue, per questo calcolo “generoso” della cancelliera, che preferisce privilegiare il suo Paese.
Il malumore inizia a serpeggiare all’interno della Ue. L’Ungheria ha accusato la Merkel per il caos che si sta registrando al loro interno.
La Gran Bretagna chiude l’ingresso anche ai comunitari.
E questo è solo l’inizio.
Le prossime non saranno settimane facili per l’Ue.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
…...LA PREVISIONE DEL PROF. AMADORI E’ UN EMBRIONE CHE STA PRENDENDO FORMA………
Migranti, Berlino chiede più controlli al Brennero
La linea Merkel: sì ai siriani, agli altri ci pensi l’Ue
Italia, Francia e Germania: “L’Europa risponda subito”. A Praga profughi marchiati dalla polizia (leggi)
Cortinovis (Ismu): ‘Fase 2 della cancelliera: dopo l’apertura, chiede impegno a altri Paesi’ (di G. Rosini)
Mondo
Italia, Francia e Germania all’Ue: “Fate presto” sull’immigrazione. L’afflusso di migranti in Europa, ormai dalle rotte più diverse (dalla Spagna alla Macedonia), si sta trasformando in dramma. Berlino ha ottenuto da Roma più controlli al Brennero, sospendendo di fatto Schengen: così a Bolzano ci sono 700 migranti in attesa (leggi). Nel frattempo oltre 100 persone sono state trovate in un tir in Grecia. Polemiche sulla “numerazione” dei migranti in Repubblica Ceca (leggi). Oltre mille persone salvate dalla Guardia Costiera tra Sicilia e Libia
^^^^
Migranti, “Germania ‘apre’ ai siriani ma chiede garanzie a Ue su chi viene da Mediterraneo e Balcani”
Roberto Cortinovis, ricercatore della Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità), spiega che la strategia della Merkel mira a chiedere la collaborazione dell'Europa, visto che a Berlino entro il 2015 arriveranno 800mila persone. E a "dare una risposta a tutti quei Paesi che si sono già spesi per garantire accoglienza”
di Gianni Rosini | 2 settembre 2015
“Quella della cancelliera tedesca, Angela Merkel, è la seconda fase della strategia pensata dal governo di Berlino in materia di immigrazione: dopo l’apertura ai rifugiati siriani, è arrivato il momento di chiedere maggiore impegno e garanzie anche agli altri Paesi europei”. Così Roberto Cortinovis, ricercatore della Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità), interpreta il dietrofront del governo tedesco che, dopo aver aperto le porte del Paese ai siriani, ha chiesto una sospensione temporanea di Schengen e maggiori controlli alla frontiera del Brennero, da dove transitano i migranti diretti in Baviera. “La scelta – dice il ricercatore – è conseguenza anche delle richieste dei governatori delle regioni maggiormente interessate dal flusso di migranti, come la Baviera, ma è anche un modo per far capire all’Europa che, adesso, è arrivato il momento di dare una risposta a tutti quei Paesi che si sono già spesi per garantire accoglienza”.
I circa 800mila arrivi previsti in Germania entro la fine del 2015 preoccupano Berlino. Il governo tedesco sa di non poter accogliere un così alto numero di rifugiati e per questo motivo sta correndo ai ripari facendo pressione sugli altri membri dell’Unione Europea. “La Germania è e continuerà a essere il paese che offre più aiuto ai richiedenti asilo – continua Cortinovis – Certo, gli 800mila arrivi, rispetto ai circa 250mila previsti inizialmente, sono un numero molto elevato. È in quest’ottica che, a mio parere, devono essere lette le mosse tedesche. Loro hanno aperto le porte ai rifugiati siriani in arrivo, ma dall’altra parte si sono rivolti all’Europa chiedendo più garanzie. In questo contesto si capisce il motivo di questo improvviso ‘blocco’ del flusso migratorio dall’Italia”. Senza una cooperazione comune europea, la Germania rischia di veder arrivare centinaia di migliaia di migranti provenienti dalla rotta mediterranea e da quella balcanica.
L’apertura ai rifugiati siriani, quindi, si colloca all’interno di una strategia in cui la Germania chiede maggiori garanzie all’Europa e, in questo caso, a Paesi come l’Italia. “Scegliere di accogliere i siriani non è una mossa troppo difficile da giustificare – spiega Cortinovis – In questo momento sono la popolazione che più di tutte necessita di aiuto a causa della guerra, anche se è sbagliato dire, come fa qualcuno, che i migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana sono migranti economici, quando invece anche loro fuggono da situazioni di pericolo, da guerre o da regimi dittatoriali.
Inoltre, i siriani sono più facilmente integrabili rispetto agli immigrati di altre nazionalità: sono generalmente più ricchi, non a caso riescono a compiere il viaggio in tempi minori perché hanno più possibilità di pagare i trafficanti, hanno un livello di scolarizzazione più elevato e, quindi, possono essere considerati anche una risorsa dal punto di vista professionale”. Dopo questo passo in avanti, la Germania ha però avanzato le proprie richieste: ha chiesto all’Europa di farsi carico di una parte degli immigrati e all’Italia di rafforzare i controlli e identificare i migranti che sbarcano sulla Penisola. “Così – continua Cortinovis – si crea però una sorta di scontro tra chi, come la Germania, vuole evitare che nasca un flusso incontrollato che dall’Italia porti i migranti in Baviera e chi, come il governo italiano, sa che identificare tutti gli immigrati senza garanzie da parte degli altri Paesi dell’Unione vorrebbe dire farsi carico di centinaia di migliaia di persone”.
Twitter: @GianniRosini
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09 ... i/2003651/
Migranti, Berlino chiede più controlli al Brennero
La linea Merkel: sì ai siriani, agli altri ci pensi l’Ue
Italia, Francia e Germania: “L’Europa risponda subito”. A Praga profughi marchiati dalla polizia (leggi)
Cortinovis (Ismu): ‘Fase 2 della cancelliera: dopo l’apertura, chiede impegno a altri Paesi’ (di G. Rosini)
Mondo
Italia, Francia e Germania all’Ue: “Fate presto” sull’immigrazione. L’afflusso di migranti in Europa, ormai dalle rotte più diverse (dalla Spagna alla Macedonia), si sta trasformando in dramma. Berlino ha ottenuto da Roma più controlli al Brennero, sospendendo di fatto Schengen: così a Bolzano ci sono 700 migranti in attesa (leggi). Nel frattempo oltre 100 persone sono state trovate in un tir in Grecia. Polemiche sulla “numerazione” dei migranti in Repubblica Ceca (leggi). Oltre mille persone salvate dalla Guardia Costiera tra Sicilia e Libia
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Migranti, “Germania ‘apre’ ai siriani ma chiede garanzie a Ue su chi viene da Mediterraneo e Balcani”
Roberto Cortinovis, ricercatore della Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità), spiega che la strategia della Merkel mira a chiedere la collaborazione dell'Europa, visto che a Berlino entro il 2015 arriveranno 800mila persone. E a "dare una risposta a tutti quei Paesi che si sono già spesi per garantire accoglienza”
di Gianni Rosini | 2 settembre 2015
“Quella della cancelliera tedesca, Angela Merkel, è la seconda fase della strategia pensata dal governo di Berlino in materia di immigrazione: dopo l’apertura ai rifugiati siriani, è arrivato il momento di chiedere maggiore impegno e garanzie anche agli altri Paesi europei”. Così Roberto Cortinovis, ricercatore della Fondazione Ismu (Iniziative e Studi sulla Multietnicità), interpreta il dietrofront del governo tedesco che, dopo aver aperto le porte del Paese ai siriani, ha chiesto una sospensione temporanea di Schengen e maggiori controlli alla frontiera del Brennero, da dove transitano i migranti diretti in Baviera. “La scelta – dice il ricercatore – è conseguenza anche delle richieste dei governatori delle regioni maggiormente interessate dal flusso di migranti, come la Baviera, ma è anche un modo per far capire all’Europa che, adesso, è arrivato il momento di dare una risposta a tutti quei Paesi che si sono già spesi per garantire accoglienza”.
I circa 800mila arrivi previsti in Germania entro la fine del 2015 preoccupano Berlino. Il governo tedesco sa di non poter accogliere un così alto numero di rifugiati e per questo motivo sta correndo ai ripari facendo pressione sugli altri membri dell’Unione Europea. “La Germania è e continuerà a essere il paese che offre più aiuto ai richiedenti asilo – continua Cortinovis – Certo, gli 800mila arrivi, rispetto ai circa 250mila previsti inizialmente, sono un numero molto elevato. È in quest’ottica che, a mio parere, devono essere lette le mosse tedesche. Loro hanno aperto le porte ai rifugiati siriani in arrivo, ma dall’altra parte si sono rivolti all’Europa chiedendo più garanzie. In questo contesto si capisce il motivo di questo improvviso ‘blocco’ del flusso migratorio dall’Italia”. Senza una cooperazione comune europea, la Germania rischia di veder arrivare centinaia di migliaia di migranti provenienti dalla rotta mediterranea e da quella balcanica.
L’apertura ai rifugiati siriani, quindi, si colloca all’interno di una strategia in cui la Germania chiede maggiori garanzie all’Europa e, in questo caso, a Paesi come l’Italia. “Scegliere di accogliere i siriani non è una mossa troppo difficile da giustificare – spiega Cortinovis – In questo momento sono la popolazione che più di tutte necessita di aiuto a causa della guerra, anche se è sbagliato dire, come fa qualcuno, che i migranti provenienti dall’Africa sub-sahariana sono migranti economici, quando invece anche loro fuggono da situazioni di pericolo, da guerre o da regimi dittatoriali.
Inoltre, i siriani sono più facilmente integrabili rispetto agli immigrati di altre nazionalità: sono generalmente più ricchi, non a caso riescono a compiere il viaggio in tempi minori perché hanno più possibilità di pagare i trafficanti, hanno un livello di scolarizzazione più elevato e, quindi, possono essere considerati anche una risorsa dal punto di vista professionale”. Dopo questo passo in avanti, la Germania ha però avanzato le proprie richieste: ha chiesto all’Europa di farsi carico di una parte degli immigrati e all’Italia di rafforzare i controlli e identificare i migranti che sbarcano sulla Penisola. “Così – continua Cortinovis – si crea però una sorta di scontro tra chi, come la Germania, vuole evitare che nasca un flusso incontrollato che dall’Italia porti i migranti in Baviera e chi, come il governo italiano, sa che identificare tutti gli immigrati senza garanzie da parte degli altri Paesi dell’Unione vorrebbe dire farsi carico di centinaia di migliaia di persone”.
Twitter: @GianniRosini
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Ultima modifica di camillobenso il 03/09/2015, 12:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
http://ilmanifesto.info/
Niente asilo
Non ha nome, non avrà terra:
è l’immagine choc del piccolo profugo siriano trovato cadavere sulla spiaggia di Bodrum in Turchia,
dopo l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo. E mentre l’Unione europea si dissolve sulla chiusura delle frontiere,
il governo della Repubblica Ceca identifica i migranti «marchiandoli» con dei numeri.
A Budapest profughi ancora bloccati alla stazione
Niente asilo
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
… tamurriata nera …
Io non capisco alle volte che succede: è sotto gli occhi tutti che fino a quando il problema, perché di questo si tratta, di un problema, è stato considerato come solo italiano, l’intransigenza, i regolamenti, i patti convenuti, erano sacri ed intangibili; allor quando la migrazione ha cominciato a tracimare in maniera crescente e massiccia dalle lande itale e greche a quelle del resto d’europa (minuscolo) si è cominciato a parlare di solidarietà, della necessità di aiutare Italia e Grecia, del modo in cui occorreva RISOLVERE E porre fine al “ PROBLEMA”. Sentire la Merkel che nel suo dire assume le vesti di un prete di strada qualunque, non stupisce, rende il tutto surreale, anacronistico e fuorviante.
Centinaia di migliaia di persone si accalcano alle frontiere degli stati obbligatoriamente di passaggio quali sono Italia e Grecia. Sono persone che hanno ben chiara nella propria testa la miseria e la regressione avvenuta in queste terre e, dunque, il loro desiderio non è quello di scampare da una guerra per finire in stato di morbosa schiavitù, se non di fatto, comunque sociale, in una terra dove nel migliore dei casi li si sfrutta per addensare attorno ad idee sballate la malignità insita nell’animo umano; sono persone che anelano ad un vita migliore di quella da cui sono fuggiti e perciò guardano alla Germania, all’Inghilterra, alle terre nordiche come se fossero, e lo sono per gli autoctoni, quell’isola che non c’è la quale sta diventando sempre più il sogno anche di moltissimi italiani.
Pagano fior di quattrini per ottenere un imbarco verso la morte che solo per mera fortuna per la maggior parte di loro riesce ad essere un continuare a vivere, sempre ammesso e non concesso, che essere rinchiusi per mesi in un lager, uscirne per diventare schiavi nei campi di pomodori, al semaforo di un incrocio o battitori liberi di scope e calzini per le strade italiane sia vivere e non lentamente morire almeno per quanto riguarda le proprie speranze, i propri sogni, la propria personale sacrosanta dignità.
Eppure, per quanto animale tutto questo sia, i migranti che restano in “questopaese” trovano ancora una sorta di convenienza ultima; essi, infatti ed almeno per ora, non vengono marchiati come bestie da macello; non hanno quella ignobile scritta sulle braccia che li classificaherebbe come non appartenenti alla razza umana ed a sancire essi sono il “problema” anziché essere la derivata ultima di tutta una serie di cause che da generazioni spingono a questi risultati.
Qui, in questo paese, infatti ed almeno per ora, prima o poi finiscono per trovare una loro collocazione, riescono in qualche modo ad integrarsi, imparano che l’Italiano in fondo non è cattivo, ne trasmettono a voce tra di loro e, per quanto ne sappiamo, è forse solo per questo, e nonostante i Salvini, le Meloni, per certi versi i Grillo e qualche stronzo genetico sempre pronto alla cazzata euro mondiale, che non abbiamo avuto anche qui dei Charlie Ebdo.
L’Ungheria, fascista nell’animo, la Polonia, serva squallida per decenni di una Russia antistorica, schiavista ed imperialista benché di professione comunista, quei miserabili conta soldi dei paesi bassi, quei morti di fame dei finlandesi, gli stessi francesi della chiusura delle frontiere e quei NAZISTI, PER ALTRI VERSI, dei tedeschi dovrebbero prendere esempio dagli islandesi che hanno accolto, nutrito e protetto migliaia di persone addirittura andando a prenderle senza aspettare che vi arrivassero per sbaglio. Gli stessi americani, popolo creatosi tale dalla fusione di quanto più diverso esiste in natura dovrebbero stare zitti invece di pronunciare sentenze di condanna verso chi che sia visto che al confine con il Messico si spara, senza pensarci su due volte, su coloro che tentano di entrare negli States.
Dunque La Merkel, quindi il surreale, perciò il fuorviante.
La persona che costringe i greci a morire, sì, a morire; la persona che consente ad imprese tedesche di profittare avidamente delle disgrazie altrui, colpevoli o no che costoro fossero; la persona che fino a ieri ci diceva che i trattati di Shengen e/o di Vattelapesca erano la legge, adesso ci deve spiegare il perché della dichiarata accoglienza per tutti i siriani ad arrivare: ci sono forse pozzi di petrolio nuovi?, miniere di uranio, d’oro o di diamanti di cui ancora non abbiamo notizia e di cui magari nemmeno i Siriani sanno ancora nulla?.
Quindi il surreale. Chi si pone le domande di cui sopra e non si limita ad accettare il tutto come una conversione, ma tu guarda caso, sulla strada di Damasco?. Perché noi gente comune dobbiamo in ogni caso passare per dei fessi da condizionare?; Cosa importa se a farlo è Salvini, il putto fiorentino, Grillo o un nano di merda bavoso e lercio pedofilo?. Quando sarà che al sano, genetico, cuore italiano si aggiungerà l’altrettanta sana razionalità di un Macchiavelli ed il coraggio di un Masaniello, di un Pietro Micca, di un Silvio Pellico, di uno qualsiasi dei migliaia di partigiani che hanno regalato una speranza a questo paese?.
Perciò il fuorviante. Lo scopo è disorientare, scompaginare, confondere ed annichilire. Lo scopo ultimo è continuare in una opera di perversa stabilizzazione di un potere economico che vede sempre più fronde aprirsi e cominciare a sbrillucicare al sole della rivolta ad un regime che strozza, soffoca ed alla fine uccide. Non c’è umanità nelle parole della Merkel, c’è solo qualche alto interesse nascosto da cui uscirà l’ennesima inculata per qualcuno e temo che quel qualcuno, in un modo o nell’altro, comunque saremo noi medititerranei.
La creatura europa è uscita nera …
Mo’, mo cu chi t’a vuo’ piglia?!.
Francesco Briganti
Io non capisco alle volte che succede: è sotto gli occhi tutti che fino a quando il problema, perché di questo si tratta, di un problema, è stato considerato come solo italiano, l’intransigenza, i regolamenti, i patti convenuti, erano sacri ed intangibili; allor quando la migrazione ha cominciato a tracimare in maniera crescente e massiccia dalle lande itale e greche a quelle del resto d’europa (minuscolo) si è cominciato a parlare di solidarietà, della necessità di aiutare Italia e Grecia, del modo in cui occorreva RISOLVERE E porre fine al “ PROBLEMA”. Sentire la Merkel che nel suo dire assume le vesti di un prete di strada qualunque, non stupisce, rende il tutto surreale, anacronistico e fuorviante.
Centinaia di migliaia di persone si accalcano alle frontiere degli stati obbligatoriamente di passaggio quali sono Italia e Grecia. Sono persone che hanno ben chiara nella propria testa la miseria e la regressione avvenuta in queste terre e, dunque, il loro desiderio non è quello di scampare da una guerra per finire in stato di morbosa schiavitù, se non di fatto, comunque sociale, in una terra dove nel migliore dei casi li si sfrutta per addensare attorno ad idee sballate la malignità insita nell’animo umano; sono persone che anelano ad un vita migliore di quella da cui sono fuggiti e perciò guardano alla Germania, all’Inghilterra, alle terre nordiche come se fossero, e lo sono per gli autoctoni, quell’isola che non c’è la quale sta diventando sempre più il sogno anche di moltissimi italiani.
Pagano fior di quattrini per ottenere un imbarco verso la morte che solo per mera fortuna per la maggior parte di loro riesce ad essere un continuare a vivere, sempre ammesso e non concesso, che essere rinchiusi per mesi in un lager, uscirne per diventare schiavi nei campi di pomodori, al semaforo di un incrocio o battitori liberi di scope e calzini per le strade italiane sia vivere e non lentamente morire almeno per quanto riguarda le proprie speranze, i propri sogni, la propria personale sacrosanta dignità.
Eppure, per quanto animale tutto questo sia, i migranti che restano in “questopaese” trovano ancora una sorta di convenienza ultima; essi, infatti ed almeno per ora, non vengono marchiati come bestie da macello; non hanno quella ignobile scritta sulle braccia che li classificaherebbe come non appartenenti alla razza umana ed a sancire essi sono il “problema” anziché essere la derivata ultima di tutta una serie di cause che da generazioni spingono a questi risultati.
Qui, in questo paese, infatti ed almeno per ora, prima o poi finiscono per trovare una loro collocazione, riescono in qualche modo ad integrarsi, imparano che l’Italiano in fondo non è cattivo, ne trasmettono a voce tra di loro e, per quanto ne sappiamo, è forse solo per questo, e nonostante i Salvini, le Meloni, per certi versi i Grillo e qualche stronzo genetico sempre pronto alla cazzata euro mondiale, che non abbiamo avuto anche qui dei Charlie Ebdo.
L’Ungheria, fascista nell’animo, la Polonia, serva squallida per decenni di una Russia antistorica, schiavista ed imperialista benché di professione comunista, quei miserabili conta soldi dei paesi bassi, quei morti di fame dei finlandesi, gli stessi francesi della chiusura delle frontiere e quei NAZISTI, PER ALTRI VERSI, dei tedeschi dovrebbero prendere esempio dagli islandesi che hanno accolto, nutrito e protetto migliaia di persone addirittura andando a prenderle senza aspettare che vi arrivassero per sbaglio. Gli stessi americani, popolo creatosi tale dalla fusione di quanto più diverso esiste in natura dovrebbero stare zitti invece di pronunciare sentenze di condanna verso chi che sia visto che al confine con il Messico si spara, senza pensarci su due volte, su coloro che tentano di entrare negli States.
Dunque La Merkel, quindi il surreale, perciò il fuorviante.
La persona che costringe i greci a morire, sì, a morire; la persona che consente ad imprese tedesche di profittare avidamente delle disgrazie altrui, colpevoli o no che costoro fossero; la persona che fino a ieri ci diceva che i trattati di Shengen e/o di Vattelapesca erano la legge, adesso ci deve spiegare il perché della dichiarata accoglienza per tutti i siriani ad arrivare: ci sono forse pozzi di petrolio nuovi?, miniere di uranio, d’oro o di diamanti di cui ancora non abbiamo notizia e di cui magari nemmeno i Siriani sanno ancora nulla?.
Quindi il surreale. Chi si pone le domande di cui sopra e non si limita ad accettare il tutto come una conversione, ma tu guarda caso, sulla strada di Damasco?. Perché noi gente comune dobbiamo in ogni caso passare per dei fessi da condizionare?; Cosa importa se a farlo è Salvini, il putto fiorentino, Grillo o un nano di merda bavoso e lercio pedofilo?. Quando sarà che al sano, genetico, cuore italiano si aggiungerà l’altrettanta sana razionalità di un Macchiavelli ed il coraggio di un Masaniello, di un Pietro Micca, di un Silvio Pellico, di uno qualsiasi dei migliaia di partigiani che hanno regalato una speranza a questo paese?.
Perciò il fuorviante. Lo scopo è disorientare, scompaginare, confondere ed annichilire. Lo scopo ultimo è continuare in una opera di perversa stabilizzazione di un potere economico che vede sempre più fronde aprirsi e cominciare a sbrillucicare al sole della rivolta ad un regime che strozza, soffoca ed alla fine uccide. Non c’è umanità nelle parole della Merkel, c’è solo qualche alto interesse nascosto da cui uscirà l’ennesima inculata per qualcuno e temo che quel qualcuno, in un modo o nell’altro, comunque saremo noi medititerranei.
La creatura europa è uscita nera …
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Francesco Briganti
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
erding ha scritto:http://ilmanifesto.info/
Niente asilo
Non ha nome, non avrà terra:
è l’immagine choc del piccolo profugo siriano trovato cadavere sulla spiaggia di Bodrum in Turchia,
dopo l’ennesimo naufragio nel Mediterraneo. E mentre l’Unione europea si dissolve sulla chiusura delle frontiere,
il governo della Repubblica Ceca identifica i migranti «marchiandoli» con dei numeri.
A Budapest profughi ancora bloccati alla stazione
Dal primo Tg della7, sappiamo che quella fotografia ha fatto il giro del mondo.
Da La Stampa che pubblica anch'essa la fotografia in prima pagina, mentre i quotidiani che sostengono il pilota di formula uno delle ruspe la evitano strumentalmente, possimo leggere:
La spiaggia su cui muore l’Europa
Mentre la polizia ceca “marchia” i migranti, Italia, Francia e Germania chiedono all’Ue di rivedere le norme sull’asilo. Una foto scuote il mondo
http://www.lastampa.it/2015/09/03/cultu ... agina.html
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MIGRANTI
Aylan, il bimbo morto sulla spiaggia
«La famiglia sognava il Canada»
I media turchi: «Il bambino, di 3 anni, stava fuggendo con la famiglia da Kobane». La zia dal Canada: «Le autorità canadesi avevano rifiutato la richiesta di asilo»
di Marta Serafini
Articolo+Video
http://www.corriere.it/esteri/15_settem ... 73e1.shtml
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La versione del Fatto Quotidiani.
Migranti, la storia di Aylan: il bimbo della foto simbolo di un popolo in fuga dalla guerra. Aveva 3 anni, il visto per il Canada era stato rifiutato
Era nato a Kobane e durante la traversata è morto anche il fratello di cinque anni. Insieme ai genitori avrebbero voluto raggiungere il Canada, dove vive una zia. Ma non sono riusciti ad ottenere il visto
di F. Q. | 3 settembre 2015
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09 ... o/2004833/
Ultima modifica di camillobenso il 03/09/2015, 15:27, modificato 2 volte in totale.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
…...LA PREVISIONE DEL PROF. AMADORI E’ UN EMBRIONE CHE STA PRENDENDO FORMA………
ORA DOPO ORA
Migranti, presa d’assalto stazione di Budapest
Orban avverte la Merkel: “Il problema è suo”
Centinaia salgono su convogli. Premier ungherese: “Ue ha fallito”. Tusk: “Redistribuire 100mila persone”
SALVINI DOMANI IN VISITA AL CARA DI MINEO. MINISTRO ALFANO: “RAZZISTA CHE SPECULA SUI MORTI”
Mondo
“Detto tra noi, il problema non è europeo, è un problema tedesco“. Viktor Orban lancia un segnale a Berlino: “Tutti vogliono andare in Germania. Nessuno vuole restare in Ungheria, Slovacchia o Estonia. Vogliono andare tutti in Germania”, ha detto Orban. Questa mattina migliaia di migranti sono tornati ad affollare la stazione Keleti dopo che la polizia ha tolto il blocco e in centinaia hanno dato l’assalto ad un treno fermo ad un binario e diretto alla frontiera ovest. Gli altoparlanti continuano comunque a diffondere annunci che non partiranno treni diretti in Europa occidentale
ORA DOPO ORA
Migranti, presa d’assalto stazione di Budapest
Orban avverte la Merkel: “Il problema è suo”
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SALVINI DOMANI IN VISITA AL CARA DI MINEO. MINISTRO ALFANO: “RAZZISTA CHE SPECULA SUI MORTI”
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
camillobenso ha scritto:…...LA PREVISIONE DEL PROF. AMADORI E’ UN EMBRIONE CHE STA PRENDENDO FORMA………
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