La Terza Guerra Mondiale

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camillobenso
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da camillobenso »

Quando si è di fronte ad una intervista/rivelazione di questo tipo la prudenza é d'obbligo.

Questo è un pianeta dominato da informazioni e disinformazioni.

Ragion per cui bisogna pulire i filtri e procedere con i piedi di piombo.

Vedremo in futuro se questa informazione verrà confermata da oltre fonti.

Comunque, sempre con riserva, anche se non mi stupisce, perché altre fonti sostengono che l'Isis sia manovrata da personaggi che non hanno a che fare con l'Islam, ma la manovrano a piacere, questa informazione di Karzai, resa dopo aver lasciato la presidenza dell'Afgahanistan, poterbbe essere credibile fino a prova contraria.

^^^^^^^^


Karzai ammette: Al-Qaeda? Mai esistita, era un’invenzione

Scritto il 22/9/15 • LIBRE nella Categoria: segnalazioni

L’ex presidente afghano Hamid Karzai, intervistato l’11 settembre 2015 da un giornalista di “Al Jazeera”, spazza via 14 anni di narrativa ufficiale occidentale dichiarando che Al-Qa’ida è una mera invenzione.


Lo dice senza alcun tentennamento: «Per me è un’invenzione. Non ho mai ricevuto un solo rapporto da una qualunque fonte afghana su Al-Qa’ida o su quello che stessero facendo. Noi non li vediamo, non riusciamo a visualizzarli, per noi non esistono. Non ho mai ricevuto rapporti dalla nostra intelligence, o dalla nostra gente. Non ho mai avuto a che fare con loro».


Il video con l’intervista (sottotitolato in italiano da “luogocomune” e ripreso da “Pandora Tv”) non è stato ancora citato con rilievo dai nostri grandi media.

Eppure la notizia è importante.


La traduciamo anche in un semplice concetto: gli enormi costi economici e umani dell’invasione dell’Afghanistan da 14 anni in qua sono imposti ai popoli sulla base di un pretesto inventato.


Esattamente come fu per la guerra in Iraq.


Ulteriore traduzione: si corre a cercare negli occhi degli altri popoli pagliuzze da chiamare “criminali di guerra”,mentre abbiamo travi conficcate nei nostri democratici occhi occidentali. Come definire altrimenti un Tony Blair?
(campione della nuova sinistra così tanto osannato in Italia)



La classe dirigente neocolonialista che ha trascinato il mondo nella guerra afghana – e poi nella serie di successive distruzioni di altri Stati – ha mentito sistematicamente, rendendosi responsabile della devastazione di grandi comunità umane.


Cosa sia Hamid Karzaistata Al-Qa’ida negli ultimi quindici anni è dunque una delle questioni cruciali per capire la nostra epoca.

La disgrazia è che la natura di Al-Qa’ida nelle redazioni dei grandi media rimane un soggetto “tabù”, affrontato con un mix micidiale di malafede, ignoranza, camaleontismo intellettuale.


I fili che portano alla verità, quando il giornalismo volesse seguirli e fare il suo mestiere, ci sarebbero pure.

Ma rimangono sconosciuti ai più.

Come fu nel caso delle dichiarazioni di uno dei massimi esponenti dello spionaggio francese, Alain Chouet, l’uomo che aveva plasmato le strutture antiterrorismo ai vertici dei servizi segreti d’Oltralpe negli stessi anni in cui Washington e Londra elaboravano le favole e gli spettri della Guerra Infinita.


Leggetele: quelle dichiarazioni di Chouet smontavano tutto quel che i grandi organi di informazione avevano fin lì raccontato su Al-Qa’ida.

Quegli stessi organi si guardarono bene dal dargli peso.

È perciò ipotizzabile che al-Qa’ida, così come caratterizzata e spiegata dall’amministrazione Usa e da quella britannica quale nucleo di un minaccioso ed esteso complotto terroristico su scala planetaria, non esista affatto?


Che cioè sia un’illusione gonfiata e deformata dai politici?

Un cupo imbroglio che si è moltiplicato tramite i governi di mezzo mondo, i servizi di sicurezza e l’informazione internazionale, senza che nessuno osasse contestarlo.


Rispondere correttamente a queste domande può aiutare a spiegare le crisi di oggi (e, temiamo, di domani): le guerre, le migrazioni di masse di profughi, l’isteria mediatica, il futuro di tutti noi.

Sia chiaro. Qui non si dubita del fatto che crudeli e ricchi esponenti delle petromonarchie, ben inseriti nei giochi delle classi dirigenti, organizzino un flusso smisurato di finanziamenti a favore di gruppi di fanatici islamisti introdotti alla lotta terroristica (si pensi anche all’Isis, di cui si dirà più avanti).


Non si dubita neanche del fatto che una variante aberrante dell’Islam fondamentalista abbia provocato massacri e tensioni ovunque nel pianeta.


Ma le ondate di rivelazioni di Bin Laden questi anni demoliscono alla radice l’esistenza di una minaccia terroristica internazionale unificata antioccidentale e autonoma di portata equiparabile alla cosiddetta “minaccia sovietica” del tempo che fu.

L’agenda politica imposta dai neoconservatori (sia quelli autentici, sia le loro varianti di sinistra) è falsa.


Però pretende che noi crediamo senza prove, senza logica, spogliati dei normali parametri di analisi politica (perché, se osi adoperarli, ti aggrediscono come indemoniati incolpandoti di complottismo, di inammissibili dietrologie, ecc).


Dunque dobbiamo credere, e perciò obbedire, e alla fine anche combattere il nemico invisibile, indefinibile, incalcolabile, dicendo di sì a un puzzle i cui pezzi non s’incastrano uno con l’altro.


Uno dei giornali turchi più importanti (e recentemente più perseguitati dal regime di Erdoğan), il quotidiano “Zaman”, nel 2004, si chiedeva: “Al-Qa’ida, un’operazione dei servizi segreti?”: «Gli specialisti di intelligence turchi concordano sul fatto che non c’è un’organizzazione come al-Qa’ida. Semmai, al-Qa’ida è il nome di un’operazione da servizi segreti. Il concetto “combattere il terrore” è il background del modello di guerra a bassa intensità, condotta nell’ordine mondiale monopolare. L’oggetto di questa strategia della tensione è denominato al-Qa’ida».

Abbiamo innumerevoli conferme che aiutano a rileggere il fenomeno Al-Qa’ida come una porta girevole in cui transitano e vengono ingaggiati migliaia di tagliagole fanatizzati che operano al servizio delle strategie imperiali.

Se si considera quanta gente abbia lungamente soggiornato nei “gulag offshore” dell’Occidente (Guantánamo e i suoi fratelli), per poi uscirne ancora più armata di prima, quei luoghi somigliano tanto a campi di condizionamento e reclutamento.

Loro, i miliziani jihadisti brutti e cattivi, non si caricano delle responsabilità giuridiche che il diritto bellico imporrebbe a normali soldati inquadrati in eserciti più tradizionali.

Il crimine di guerra rimane orfano: partendo da loro non si risale facilmente lungo la catena di comando, quella che passa dal criminale di guerra che sgozza i civili sino ai burattinai dei suoi burattinai, quei criminali di guerra più David Petraeusgrossi e puliti che se ne stanno nel back-office, mentre lanciano le guerre umanitarie e inaugurano gli ospedali. Poi, va detto, li vediamo agire d’amore e d’accordo, come è accaduto in tante guerre degli ultimi anni.

Oggi il generale David Petraeus, ex direttore della Cia, propone di riciclare miliziani di Al-Nusra (in altri momenti definita come Al-Qa’ida inSiria) per combattere contro l’Isis.


Un investimento nel caos, come quello auspicato da George Friedman, il capo della Stratfor, espressione del complesso militare-industriale Usa, quando rivendica con orgoglio la volontà dell’Impero di mettere interi popoli l’uno contro l’altro.


A proposito dell’Isis, sembra il “next level” del videogioco Al-Qa’ida. Mentre Al-Qa’ida è una vecchia sigla che svolge alcuni limitati servizi, l’Isis appare un progetto più organico e più ambizioso nell’ambito della Guerra Infinita.

Ha il compito Alain Chouettemerario di distruggere l’ordine statuale che perdurava nel Vicino Oriente in continuità con i trattati successivi alla prima guerra mondiale, per instaurarne uno del tutto nuovo, con altri confini, divisioni etniche, poteri.

Ed è anche la piattaforma militare-terroristica da cui potrebbe partire una guerra non ortodossa nel cuore dell’Eurasia, contro gli attuali alleati di Russia e Cina e contro gli stessi giganti eurasiatici.


Un incubo geopolitico in mano agli stessi doppiogiochisti e triplogiochisti che finanziano sia Al-Qa’ida sia nuovi grattacieli londinesi.


Ecco perché l’intervista a Karzai rompe molti schemi.


È molto significativo che il suo giovane intervistatore si accorga subito che il quadro lì dipinto in diretta stia inconcepibilmente uscendo dalla solita cornice.


Non può collocarsi nella bolla mediatica di riferimento – sta per forza in un altro frame – tanto che gli domanda: «Quando lei dice che sono un’invenzione, e che non ha mai visto le prove, la definiscono un “complottista”? Qualcuno potrebbe dire che lei sembra un complottista».

Più che una domanda, è un riflesso condizionato pavloviano. Lo stesso stimolo a cui rispondono ancora in troppi, nel mondo forgiato dall’11 settembre 2001.

(Pino Cabras, “Hamid Karzai: Al-Qaida è un’invenzione”, da “Megachip” del 16 settembre 2015).
paolo11
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da paolo11 »

Karzai.Quando governava lui queste cose come mai non le ha dette?
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da camillobenso »

paolo11 ha scritto:Karzai.Quando governava lui queste cose come mai non le ha dette?
Ciao
Paolo11

E' una condizione normale per tanti politici. Allora Karzai governava su mandato degli americani, non poteva di certo sputtanarli in questo modo.

Se l'avesse fatto allora cosa sarebbe successo???
paolo11
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da paolo11 »

http://www.informarexresistere.fr/2015/ ... -islamico/
La Cina in Siria? Pronta ad unirsi alla Russia nella lotta allo Stato islamico
E ASSAD CHIEDE, LA CINA PUÒ SCHIERARE TRUPPE IN SIRIA”
Un articolo riferisce che 3500 uiguri si stabiliscono in un villaggio nei pressi di Jisr al-Shugur appena occupato nei pressi della roccaforte del Partito islamico del Turkestan (TIP) dell’esercito della Conquista appoggiato dalla Turchia. Presumibilmente sotto la supervisione dell’intelligence turca, accusata di fornire passaporti falsi per reclutare uiguri per la jihad in Siria. La notizia arriva dopo che il TIP ha occupato una base aerea siriana e acquisito aerei da combattimento e altre armi avanzate, come il SIIL aveva catturato avanzate armi statunitensi dell’esercito iracheno. Segue anche l’attentato di Bangkok presso un santuario frequentato da turisti cinesi, dato che le autorità thailandesi collegano gli uiguri “alla banda che ha attaccato il consolato tailandese in Turchia”, riferendosi ai Lupi Grigi della Turchia. Ciò sembra corroborare la valutazione dell’analista dell’IHS Jane Anthony Davis, secondo cui i Lupi grigi sono i probabili colpevoli date le proteste anticinesi e le violente dimostrazioni di luglio. Con il sostegno della Turchia all’esercito della conquista, il TIP è salito alla ribalta nella coalizione anti-Assad e ha giocato un ruolo chiave nella sconfitta dell’esercito siriano a Jisr al-Shughur, all’inizio dell’anno. Il combattente del TIP più importante apparso sui video di Jisr al-Shughur era il portavoce del TIP “del ramo in Siria” dal 2014, Abu Ridha al-Turqistani. Nel video si vedono i combattenti occupare un edificio e alzare sulla torre dell’orologio una bandiera nera di Jabhat al-Nusra su cui era scritto “Turkestan Islamic Party” in arabo. Tali militanti uiguri hanno compiuto una serie di gravi attentati in Cina nel 2013 e 2014, con alcuni uiguri che chiedono l’intifada contro il regime comunista cinese. Ora che il TIP ha una base in Siria ed espande la propria presenza e reclutamento, grazie ai mandanti turchi, la Cina dovrà seguire la propria raccomandazione del 2013, “combattere l’ETIM prima che la minaccia cresca” e schierare truppe in Siria.
Non interferenza non significa inazione sugli interessi fondamentali
Alcuni esperti indicano il principio della non-interferenza della Cina quale vicolo cieco. Tuttavia, il principio di non ingerenza della Cina è più in riferimento all’intromettersi negli altri affari politici nazionali di altri Paesi, come ad esempio la propensione occidentale a intervento e violazione della sovranità di altri Paesi per rovesciare i regimi autocratici che non amano. Politica di non interferenza non significa inazione quando sicurezza e interessi della Cina sono minacciati. Non è difficile per la Cina agire quando i propri interessi principali sono minacciati, il che significa violazione di sovranità, integrità territoriale, sviluppo economico e sopravvivenza del regime. All’Asia Security Summit IISS 2011, il ministro della Difesa cinese Liang Guanglie enunciò così gli interessi fondamentali della Cina: “Gli interessi fondamentali sono tutto ciò che riguarda sovranità, stabilità e forma di governo. La Cina ora persegue il socialismo. Se c’è qualche tentativo di rifiutare questa strada, toccherà gli interessi fondamentali della Cina. Oppure, se vi è qualche tentativo d’incoraggiare un qualche parte della Cina alla secessione, si toccano sempre gli interessi fondamentali della Cina su terra, mare o aria. Quindi, tutto ciò che è legato allo sviluppo economico e sociale nazionale della Cina tocca anche gli interessi fondamentali della Cina“. Se il TIP continua a guadagnare potere nell’esercito della conquista, una filiazione degli stregoni jihadisti collegati ad al-Qaida e agli estremisti salafiti, il Xinjiang potrebbe diventare il prossimo Afghanistan e seguire il modello di Afpak e Siria/Iraq, con locali forze terroristiche con santuari che attirano combattenti stranieri, godendo del sostegno materiale e diplomatico di Turchia e altre potenze dai comuni ideologia e interessi. Inoltre, il regime di Assad è attualmente ancora il governo legale e riconosciuto dall’ONU della Siria, nonostante controlli 1/3 del territorio. Se Assad chiede e dà il permesso a Russia, Cina e altri membri della SCO di assisterlo militarmente, sarà conforme al diritto internazionale. Ciò differisce dagli attuali attacchi aerei della coalizione anti-SIIL degli USA in Siria, che non opera nell’ambito del mandato delle Nazioni Unite, né con il permesso del governo sovrano, anche se gode dell’autorizzazione implicita, in una certa misura, del regime di Assad per combattere il SIIL. Nel 2014 l’inglese David Cameron esitò a partecipare ad attacchi aerei siriani proprio a causa del timore di violare la legge internazionale.
Guerra per procura della Turchia contro la Cina
Con Erdogan che scatena una guerra per procura islamista contro Cina, curdi, Assad, Sisi, Netanyahu tramite gli affiliati di al-Qaida, esercito della Conquista, Fratelli musulmani e Hamas, non c’è da meravigliarsi che Siria ed Egitto abbiano chiesto di aderire alla SCO a giugno. Così Siria e Cina sono minacciate dall’esercito della conquista che attacca Assad e Xinjiang cinese. Come Peter Lee ha notato, i cinesi si sono preoccupati anche quando il presidente palestinese Abbas visitò il nuovo palazzo presidenziale di Erdogan, nel gennaio 2015, dove le guardie d’onore erano vestite con costumi di guerrieri storici, tra cui un uiguro. Ogni guerriero rappresenta uno dei 16 “grandi (o storici) imperi turchi” commemorati dal sigillo ufficiale della Turchia, uno dei quali è il Kanato uiguro che sottopose la dinastia Tang a un rapporto tributario, quando l’impero cinese era debole. Grazie ad Hurriyet, sappiamo che il guerriero uiguro era il sesto uomo dalla cima della scalinata sulla sinistra. Erdogan, espandendo l’influenza della Turchia in Siria e le ambizioni di ricostituire il “mondo turco dal Mare Adriatico alla Grande Muraglia”, spingerà l’aspirante socio della SCO, la Siria, a chiedere aiuto e concedere il permesso alla Cina di far marciare le truppe sulla Via della Seta “per combattere l’ETIM prima che la minaccia cresca“.
Ciao
Paolo11
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da paolo11 »

http://www.tzetze.it/redazione/2015/09/ ... _nucleare/
Russia, Mosca pronta ad 'abbandonare' trattato di non proliferazione nucleare
Pesa la volontà degli Stati Uniti di dispiegare 20 testate nucleari B61-12 in Germania.
Test della bomba B61-12, senza testata atomica, nel poligono del Nevada
© FOTO: NNSA
Russia, Cremlino: Piani Usa su bombe nucleari in Germania alimentano tensioni
Mosca potrebbe decidere di "abbandonare" il trattato di non proliferazione nucleare firmato durante il periodo sovietico con Washington, qualora gli Stati Uniti decidessero di collocare 20 testate nucleari B61-12 in Germania, nella base aerea militare di Buechel.
Lo ha detto il presidente della commissione Difesa della Camera Alta russa Viktor Ozerov.
Il trattato Inf, firmato nel 1987, prevedeva l'eliminazione delle minacce nucleari capaci di colpire obiettivi sul continente europeo. Il portavoce del dipartimento della Difesa Usa, Joe Sowers, ha invece sottolineato nei giorni scorsi come Washington ritenga l'implementazione delle armi nucleari in Germania perfettamente conformi agli obblighi del trattato.
Leggi tutto: http://it.sputniknews.com/mondo/2015092 ... z3mf3phukF
Ciao
Paolo11
camillobenso
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da camillobenso »

il manifesto 24.9.15
Ragazza di Hebron uccisa, non regge la legittima difesa
Cisgiordania occupata
. Hadil Hashlamoun, 18 anni, uccisa due giorni fa a un posto di blocco israeliano aveva davvero tentato di accoltellare un soldato o il militare ha aperto il fuoco su una persona che non rappresentava una minaccia reale?

di Michele Giorgio

La 18enne palestinese Hadil Hashlamoun, uccisa due giorni fa ad un posto di blocco israeliano tra le zone H1 e H2 di Hebron, aveva davvero tentato di accoltellare un soldato o il militare ha aperto il fuoco su una persona che non rappresentava una minaccia reale? L’interrogativo, sorto subito dopo il diffondersi della notizia, si è fatto ancora più pressante quando in rete sono cominciate a circolare foto e un video che non mostrano la ragazza in atteggiamenti aggressivi. Un portavoce dell’esercito ha spiegato che ad Hashlamoun è stato ordinato di fermarsi dopo che aveva passato il metal detector. La ragazza invece di rallentare è andata avanti e ad un certo punto ha tirato fuori un coltello minacciando un militare. I soldati presenti hanno sparato prima alle gambe e ai piedi per impedirle di avanzare e quando la giovane ha continuato a dirigersi verso di loro le hanno sparato all’addome. Alcuni testimoni parlano invece di una “reazione eccessiva” a una minaccia percepita ma non vera e che, in ogni caso, non c’era bisogno di uccidere Hashlamoun.
Le immagini disponibili mostrano i soldati che puntano le armi verso una persona con il niqab (il velo islamico integrale) ferma al checkpoint prima della sparatoria e la stessa persona che, in apparenza, cerca di lasciare il posto di blocco. In nessuna delle foto la donna appare con armi in mano. Secondo Fawaz Abu Aisheh, uno dei testimoni, Hashlamoun non comprendeva le intimazioni in ebraico urlate dai soldati. Lo stesso Abu Aishe ha detto di aver aperto una porta per permettere alla ragazza di tornare indietro ma i soldati hanno sparato. «Quella ragazza avrebbe dovuto saltare una barriera alta circa un metro per raggiungere un soldato», ha spiegato il testimone. «Erano presenti sei o sette militari con armi pesanti. Non c’era bisogno di questo assassinio».
L’Esercito afferma inoltre che i medici israeliani hanno cercato di fare il possibile per tenere in vita la donna, sul luogo stesso della sparatoria prima del trasferimento in ospedale (dove è poi spirata). Un video pubblicato da un’agenzia di stampa locale dice il contrario. Il filmato mostra la donna che viene lasciata a sanguinare sul terreno – per circa 30 minuti – e che poi viene trascinata via da alcuni soldati. Sempre due giorni fa un altro palestinese è rimasto ucciso in una esplosione nei pressi di un villaggio vicino Hebron. Per il portavoce militare stava cercando di lanciare un ordigno. I palestinesi non confermano.
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da camillobenso »

2°Fronte di guerra – Il Medio Oriente – Siria ed Iraq.




Isis, Francia lancia raid aerei in Siria. New York Times: “30mila foreign fighters”. Renzi: “Evitare Libia bis”
L'Eliseo ha annunciato in un comunicato i bombardamenti nei territori dell'autoproclamato Califfato. Tra i bersagli anche la città di Raqqa, roccaforte dei jihadisti. E il quotidiano Usa, citando fonti di intelligence, stima il numero di combattenti stranieri che si sono uniti a Daesh. Il premier italiano: "Non facciamo blitz e strike"
di F. Q. | 27 settembre 2015



“Il nostro Paese conferma il suo impegno risoluto a combattere contro la minaccia terroristica rappresentata da Daesh. Colpirà ogni volta che la nostra sicurezza nazionale è in gioco”. Così, in un comunicato, l’Eliseo ha annunciato ha annunciato di aver condotto i primi attacchi aerei in Siria contro lo stato islamico, in coordinamento con la coalizione internazionale. Tra le città colpite dai bombardamenti, anche Raqqa, roccaforte dell’autoproclamato Califfato. La Francia ha detto che gli attacchi sono stati condotti utilizzando le informazioni raccolte nel corso di questi voli di ricognizione e lanciati in collaborazione con i suoi partner. L’obiettivo dei raid saranno campi di adestramento e centri logistici dell’organizzazione terroristica, non verranno fatte azioni a tappeto, ma incursioni mirate.

“Bisogna evitare che si ripeta una Libia bis”, ha detto il premier Matteo Renzi da New York. “La posizione italiana è sempre la stessa – ha aggiunto – non facciamo blitz e strike” ma collaboriamo con la coalizione internazionale.
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E sempre in chiave anti-Isis, il governo di Baghdad prende le distanze dall’alleanza con gli Stati Uniti e dichiara di cooperare con Russia, Siria e Iran. Una conferma che rafforza l’asse sciita in chiave pro Assad e che arriva dopo le indiscrezioni giunte da Mosca che parlavano di un affiancamento “nel prossimo futuro”. Il comando centrale di Baghdad, scrive al Arabiya, ha annunciato che la cooperazione è già operativa, smentendo alcune dichiarazioni di esponenti del governo che che avevano escluso la cooperazione con Mosca. L’Iraq, precisa la nota, partecipa con delegati dell’intelligence militare. Già sabato 26 settembre una fonte diplomatica russa aveva annunciato che i quattro Paesi avevano siglato un’alleanza militare contro i jihadisti, lavorando alla creazione di un centro d’analisi a Baghdad per coordinare future operazioni delle forze armate sul terreno.

Intanto, secondo fonti di intelligence Usa citate dal New York Times, sarebbero “almeno 30mila” i foreign fighters in Siria e Iraq, partiti da altri paesi per combattere nelle file dell’Isis. In 12 mesi, a quanto risulta, il loro numero “è raddoppiato” e i reclutamenti “sono in costante crescita, con quasi mille nuovi combattenti al mese”. In tutto, i cittadini americani sarebbero almeno 250.


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09 ... s/2071661/

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Isis: "Chiamatelo Daesh e non Stato Islamico". La guerra ...
http://www.huffingtonpost.it/.../isis-c ... islamico_n_...
15 set 2014 - Chiamatelo Daesh, e non più Stato Islamico. Potrebbe sembrare una pedante disquisizione lessicale, ma tra le due definizioni c'è una ...


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L'Istituto per la secolarizzazione della Islamic Society [1] Stato Islamico in Iraq e il Levante (ISIL), o lo Stato islamico in Iraq e Siria (ISIS), precedentemente conosciuto come lo Stato islamico dell'Iraq (ISI), il Consiglio della Shura Mujaheddin [ 2], Organizzazione di base del Jihad in Mesopotamia (informalmente indicato come Al Qaeda in Iraq) [3] e Organizzazione del Monoteismo e Jihad [4] e attualmente auto-descritto come lo Stato Islamico [5] (in realtà come cambiare il loro nome ), anche se il mondo arabo li conosce peggiorativo con l'acronimo داعش, tipicamente romanizzato [wp] come DAESH [6] [7], è un espansionista militarista gruppo salafita-jihadista violenta anti-sciita terrorismo costituito da insorti e combattenti stranieri che operano nel paesi precedentemente noto come l'Iraq e la Siria [2] con molti gruppi affiliati che operano in altri Paesi, in particolare Libia e Nigeria.

Nel 2014, DAESH sequestrato una notevole quantità di torba in Siria e in Iraq e ha dichiarato le territori occupati che controllavano ad essere uno Stato sovrano e un nuovo califfato sotto la leadership di Abu Bakr al-Baghdadi. Bande jihadisti locali nelle aree non contigue dello Yemen, l'Arabia Saudita, il Sinai, Gaza, [8] l'Afghanistan, il Pakistan, [9] allegiance Libia, Algeria, le Filippine, il Caucaso e diverse repubbliche dell'Asia centrale della Federazione russa hanno giurato al Califfato e molti ora sono considerati dallo Stato islamico come province. [10] il movimento Boko Haram della Nigeria ha espresso sostegno per Baghdadi come califfo [11] ed è stata apparentemente accettato da DAESH come parte dello Stato islamico. [12] DAESH vanta anche legioni di operatori solitario lupo mondiali del jihad globale.
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Re: La Terza Guerra Mondiale

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La vox populi



Andrea D'Ambra • tra 2 ore

Perché se li fa Assad sono bombardamenti e se li fa Hollande "raid"?


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Forzaecoraggio • tra 2 ore

Storie.

L`Italia fa esattamente tutto quello che la zia Angelina dice.

Né più né meno.

Se no salta il posto.

Con cordialità.


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Mauritius • in un'ora

chiaro come il sole che Usa Francia Inghilterra non hanno mai combattuto Isis
che Israele gioisce per Isis che porta Stati vicini ad Israele spappolati e impotenti
che Arabia Saudita, Quatar e Turchia hanno nei fatti sempre sostenuto qualsiasi estremismo islamico compreso Isis
quindi chi sta combattendo Isis??? Di sicuro i Curdi, i Russi mandati da Putin e localmente ovviamente tutti gli Sciiti
quindi non c'è da chiedersi neanche per scherzo perché Isis è avanzato quando è avanzato
è avanzato per merito dell'occidente e dei suoi alleati che lo hanno permesso
l'unica speranza è che la Russia ora li rada al suolo nonostante le disarmanti e ridicole dichiarazioni della diplomazia occidentale che critica i russi in Siria

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Carlo Galifi • tra 36 minuti

adesso l'europa se la sta facendo addosso


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antonia 46 • tra 34 minuti

cioè...fatemi capire, i francesi bombardano e renzi da ny. dice che nun se fa?


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antonia 46 • tra 27 minuti

renzino ha parlato..o tuittato?


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mfenati • tra 21 minuti

Renzi conti(amo) come un 2 di coppe a briscola, almeno riconosci chi ha palle e fa fatti concreti . L'IS va stroncato subito, prima che questo voluto caos si propaghi oltre. Insomma Renzi le tue chiacchiere e distintivo non servono.

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cittadino stufo • tra 7 minuti

com'è la storia dei romani contro i cartaginesi e del sale???

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IoNonMiArrendo • tra 2 minuti

C'è qualcuno che in cuor suo dice : “Il nostro Paese conferma il suo impegno risoluto a combattere contro la minaccia terroristica rappresentata da USA e ISRAELE. Colpirà ogni volta che la nostra sicurezza nazionale è in gioco”???
C'è!

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scarlattina IoNonMiArrendo • tra 36 minuti

Ti pareva che non ci fosse qualcuno che associasse Israele con la minaccia terrorista? mai stato, vero, in Israele?
Mai conosciuto gente che ci vive, vero? Israeliani di fede ebraica, cristiana e musulmana, vero? ma sei pronto a sostenere che Israele sia un paese terrorista.
Se non ti sembra troppo arduo..potresti indicarmi un solo attentato terroristico in cui faceva parte un israeliano di fede ebraica o cristiana, please? Uno solo. Thanks.
1

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massimo balestrino • alcuni secondi fa

Mi sembra una mossa per distogliere l'attenzione dai casini che stanno combinando nell' Africa Occidentale.


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Saival_87 • un minuto fa

Renzi hai avuto il permesso dalla Merkel di fare queste dichiarazioni o te le dovrai rimangiare tra poco?

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bimbo bamba • 3 minuti fa

per bombardare, i Francesi non chiedono il permesso a Bruxelles

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camillobenso
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Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da camillobenso »

ARMIAMOCI E PARTITE



Scrive Magdi Cristiano Allam nel libro “ISLAM SIAMO IN GUERRA”, uscito in libreria la scorsa settimana:

Capitolo 1 – La Terza guerra mondiale
Pagina 25

Ci hanno dichiarato guerra:
prendiamone atto e combattiam
o
L’Italia è oggettivamente il paese più esposto al rischio del terrorismo islamico, non perché distiamo circa 300 chilometri dalla costa libica, considerando che solo 14 chilometri lungo lo Stretto di Gibilterra separano il Marocco dalla Spagna, ma siamo governati da ignoranti, irresponsabili e traditori.
I nostri governanti hanno fatto dell’Italia l’unico Stato al mondo che investe per favorire l’auto –invasione di clandestini. Si ostinano a ripetere che su barconi non ci sarebbero dei terroristi islamici, nonostante che dal 2011 le coste libiche sono controllate da bande islamiche che filtrano chi sale a bordo delle carrette del mare. Il risultato è che hanno notevolmente leso la sicurezza interna e reso estremamente fragile il fronte interno. L’esponente del Pd Federica Mogherini, a cui hanno concessola carica di Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica della sicurezza, proprio perché non conta nulla, è arrivata a sostenere sul Foglio del 26 giugno 2015 che <<una politica di accoglienza seria ed efficace è un modo concreto di combattere il terrorismo>>! Quando capiranno che questa invasione di clandestini è parte integrante della strategia di islamizzazione dell’Italia e dell’Europa sarà troppo tardi.
L’Italia continua a cullarsi nell’illusione di poter scendere a patti con il terrorismo islamico così come accadeva negli anni Settanta e Ottanta con il terrorismo palestinese. Chi è preposto alla gestione della Sicurezza non ha ancora capito che i terroristi islamici non conoscono il concetto di pace ma solo quello di tregua, intesa islamicamente come uno stratagemma per promuovere i propri piani di conquista fino a quando non saranno in grado di annientarci pugnalandoci alle spalle.
Il nostro tallone di Achille sono le nostre leggi che continuano a concepire il terrorismo islamico come una variante della criminalità organizzata e, pertanto, impongono che la repressione possa avvenire solo in presenza delle armi o di un piano concreto per compiere un’attentato. Ciò che non è stato ancora ben compreso e recepito a livello giuridico, è che il singolo terrorista islamico o il predicatore d’odio sono solo la punta dell’iceberg.
E’ un illusione immaginare che potremo vincere la guerra contro il terrorismo islamico limitandoci a intercettare e reprimere la punta dell’iceberg. Solo confrontandoci con l’iceberg, ossia con la filiera che attraverso il lavaggio del cervello trasforma le persone in robot della morte, noi potremmo scardinare e sconfiggere il terrorismo islamico.
Fintantoché non faremo legislativamente un salto di qualità, sanzionando il lavaggio del cervello che trasforma i fedeli in aspiranti <<martiri>>, non riusciremo mai a sconfiggere il terrorismo islamico.


Continua
camillobenso
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Iscritto il: 06/04/2012, 20:00

Re: La Terza Guerra Mondiale

Messaggio da camillobenso »

Vuol dire qualcosa???


Mentana nel pre Tg7:

Putin:Ci vuole una grande alleanza come quella che sconfisse i nazisti negli anni '40.
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