Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzione?
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
https://www.youtube.com/watch?v=XBq10Vexe3Q
La sconvolgente verità sull'immigrazione spiegata da Diego Fusaro
Ciao
Paolo11
La sconvolgente verità sull'immigrazione spiegata da Diego Fusaro
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Paolo11
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Difendo le tue analisi non perché le condivida ma perché esprimi le tue opinioni, Mario.matteo ha scritto:Non raccolgo la provocazione: se io ho definito "di parte" (cosa che non dovrebbe essere offensiva per chi non nasconde, anzi è orgoglioso, di stare dalla parte che ritiene giusta) una certa analisi, in risposta, con un giro di parole, mi ritrovo accusato di essere di fatto un berlusconiano.soloo42001 ha scritto:"ESSERE DI PARTE", altro modo ideologico per screditare l'analisi fatta da un interlocutore prossimo che ha le sue IDEE.
Non per niente i berlusconiani ci hanno sommerso per decenni con l'accusa di essere DI PARTE.
Come se loro stessi non fossero invece UNA PARTE: la loro, quella del liberismo cialtrone all'italiana.
Il vostro problema è che non concepite la possibilità che qualcuno possa avere delle proprie idee (giuste o sbagliate) senza essere schierato da qualche parte.
A riprova, è bastato che affermassi che una certa analisi mi sembrava ideologica e che le ideologie ed i nazionalismi sono stati i principali flagelli del '900, per essere catalogato, più o meno esplicitamente, come un filo-capitalista, negazionista dell'esistenza di un'ideologia liberista (cosa mai affermata) o peggio di un liberista "cialtrone all'italiana".
Proseguite pure così il vostro "congresso permanente". I risultati si vedono e temo che continueranno a vedersi.
E' proprio xche certe volte la pensiamo diversamente che la discussione diventa di una certa importanza. ed interessante.
Quindi continua ad esporre le tue opinioni siano esse giuste o sbagliate e continuiamo a confrontarci senza sentirci o minoranza o provocatori.
Nessuno deve sentirsi accusato e poi di che cosa? Perché esprimi la tua opinione? Certo no!
Qui ci devono stare più opinioni poiche abbiamo assolutamente bisogno di un confronto continuo e non abbiamo assolutamente bisogno di parlarci addosso.
La verita' in bocca credo non ce l'abbiano nessuno ed e' x questo che cerchiamo continuamente il dialogo anche con chi non la pensa come noi.
Certo, qualche volta lo "scontro" puo esserci ma suvvia... siamo umani e abbiamo bisogno anche di scaricare le ns. rabbie qualora troviamo qualcuno che non la pensa come noi. Questi diventa per un momento "la valvola di scarico" se viene fatta entro il rispetto reciproco.
Cmq siamo uomini e su queste cose non dobbiamo soffermarci piu' di tanto. Sappiamo inoltre che su determinate questioni spesso ci troviamo anche d'accordo ed e' questo molto importante.
Cmq e' importante che tutto venga fatto in buona fede e su questo ci credo molto. Siamo uomini ma soprattutto siamo umani.
un salutone
Cercando l'impossibile, l'uomo ha sempre realizzato e conosciuto il possibile, e coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che sembrava possibile non sono mai avanzati di un sol passo.(M.A.Bakunin)
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
matteo ha scritto:Non raccolgo la provocazione: se io ho definito "di parte" (cosa che non dovrebbe essere offensiva per chi non nasconde, anzi è orgoglioso, di stare dalla parte che ritiene giusta) una certa analisi, in risposta, con un giro di parole, mi ritrovo accusato di essere di fatto un berlusconiano.soloo42001 ha scritto:"ESSERE DI PARTE", altro modo ideologico per screditare l'analisi fatta da un interlocutore prossimo che ha le sue IDEE.
Non per niente i berlusconiani ci hanno sommerso per decenni con l'accusa di essere DI PARTE.
Come se loro stessi non fossero invece UNA PARTE: la loro, quella del liberismo cialtrone all'italiana.
Il vostro problema è che non concepite la possibilità che qualcuno possa avere delle proprie idee (giuste o sbagliate) senza essere schierato da qualche parte.
A riprova, è bastato che affermassi che una certa analisi mi sembrava ideologica e che le ideologie ed i nazionalismi sono stati i principali flagelli del '900, per essere catalogato, più o meno esplicitamente, come un filo-capitalista, negazionista dell'esistenza di un'ideologia liberista (cosa mai affermata) o peggio di un liberista "cialtrone all'italiana".
Proseguite pure così il vostro "congresso permanente". I risultati si vedono e temo che continueranno a vedersi.
Perchè ti arrabbi?
Non ho fatto altro che usare gli stessi tuoi argomenti per risponderti.
Se tu mi dici che sono "di parte" ti mostro che tutti noi siamo "di parte", quindi anche tu, e per questo tu ti offendi?
Se parli di "presunto liberismo" insinuando che gli altri sono preda di ideologismi vari, e io ti dico che questa negazione dell'ideologia principe è in realtà IL problema perchè impedisce ALLA RADICE il confronto di idee, tu che fai?
Anzichè rispondere "va bene allora confrontiamoci ognuno con le sue idee lasciando perdere le accuse di ideologismo", invece tu ti offendi?
Sei il benvenuto sul forum, per quanto mi riguarda.
Ma per discutere per capire.
Non per insegnare (nel senso di indicare) da quali idee vuoi partire e come dialogare.
Ciao.
soloo42001
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
E quindi che facciamo, alziamo muri come in Ungheria o li ributtiamo in mare?paolo11 ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=XBq10Vexe3Q
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Paolo11
Certo che come furbata non è male: poiché è impopolare sostenere che dobbiamo accoglierli, anche rimettendoci uno zero virgola del pil, diciamo che non lo facciamo per il loro bene: per non sfruttarli!
Questa fa il paio con "è tutta colpa del liberismo": ottimi argomenti per schivare il problema.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
matteo ha scritto:E quindi che facciamo, alziamo muri come in Ungheria o li ributtiamo in mare?paolo11 ha scritto:https://www.youtube.com/watch?v=XBq10Vexe3Q
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Paolo11
Certo che come furbata non è male: poiché è impopolare sostenere che dobbiamo accoglierli, anche rimettendoci uno zero virgola del pil, diciamo che non lo facciamo per il loro bene: per non sfruttarli!
Questa fa il paio con "è tutta colpa del liberismo": ottimi argomenti per schivare il problema.
Non solo chi propone il respingimento, ma anche chi propone l'accoglienza non propone soluzioni
e schiva abilmente il problema.
Non mi risulta che il "fanfarone" proponga una soluzione, però è abbastanza intelligente da capire per
tempo che non può evitarlo, a differenza dei suoi predecessori e di Grillo.
Renzi, tramite Alfano, a parte interrompere mare nostrum causando una miriade di morti affogati e poi
ribaltare il problema all'Europa, altro non ha fatto ne propone.
A parlare sono buoni tutti.
Però io ancora devo vederlo qualche liberista centrista che dica:
- allora, adesso si pagano le tasse, tutte e tutti (invece aboliamo l'IMU sui castelli e non riformiamo il catasto...)
- con queste ci paghiamo più forze dell'ordine e più giustizia per garantire la sicurezza
- in più ci paghiamo le politiche di integrazione, formazione, scuola serale per gli immigrati e i loro figli
- in più combattiamo il caporalato per evitare lo sfruttamento, a cominciare dagli italiani (invece emerge il "sospetto" che buona parte dell'agroalimentare italiano si regga solo sullo sfruttamento... poi diciamo
che il problema è la tedesca VW)
- in più se serve ci paghiamo anche eventuali interventi militari mirati
La priorità adesso è il voto centrista, perchè il PD deve sganciarsi dalla sinistra e diventare PDN.
Per cui giù a massacrare sinistra e sindacati.
Carezze a evasori ed elusori ("pori pupi è corpa deo stato si nun pagheno e tasse").
Al massimo per le migrazioni propongono il campo profughi (gestito da oscure cooperative,
mica dallo stato visto che si parla di sicurezza).
Con il tacito e ipocrita accordo che tanto poi scappano altrove.
Questo è il nuovo che avanza.
Renzi o Grillo che sia.
Siamo al becerume politico totale, ma la priorità dei benpensanti è criticare chi
ha IDEE proprie in quanto "estremista ideologizzato" a prescindere.
Invece di partire dal malaffare che avanza a macchia d'olio, ci si ostina invece
a mortificare chi ha passione politica, gli attivisti, i sindacalisti.
Perchè sono vittime facili da dileggiare e da additare al popolino becero.
Forti coi deboli, deboli coi forti.
Quando il nuovo che avanza si scaglierà frontalmente con la stessa virulenza usata
contro sindacati e sinistra, anche contro mafie, corruzione, evasori ed elusori.
Allora ci saranno gli elementi per dire che il nuovo che avanza è anche buono.
Ma fino ad allora... teniamoci ognuno le sue IDEE.
soloo42001
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Caro Paolo, se vuoi vedere Fusaro in azione guarda questa sera LA GABBIA su La7.
Tieni però presente che passa per filosofo di sinistra.
Tieni però presente che passa per filosofo di sinistra.
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Immigrazione, ci stiamo comprando l’Africa (migranti inclusi)
Roberto Rosso, l’uomo che dai jeans ha ricavato un mondo che ora vale milioni di euro, qualche giorno fa si domandava: “Come mai spendiamo 34 euro al giorno per ospitare un migrante se con sei dollari al dì potremmo renderlo felice e sazio a casa sua?”. Già, come mai? E perchè non li aiutiamo a casa loro? Casa loro? Andiamoci piano con le parole. Perché la loro casa è in vendita e sta divenendo la nostra. Per dire: il Madagascar ha ceduto alla Corea del Sud la metà dei suoi terreni coltivabili, circa un milione e trecentomila ettari. La Cina ha preso in leasing tre milioni di ettari dall’Ucraina: gli serve il suo grano. In Tanzania acquistati da un emiro 400mila ettari per diritti esclusivi di caccia. L’emiro li ha fatti recintare e poi ha spedito i militari per impedire che le tribù Masai sconfinassero in cerca di pascoli per i loro animali. La loro vita.
E gli etiopi che arrivano a Lampedusa, quelli che Salvini considera disgraziati di serie B, non accreditabili come rifugiati, giungono dalla bassa valle dell’Omo, l’area oggetto di un piano di sfruttamento intensivo da parte di capitali stranieri che ha determinato l’evacuazione di circa duecentomila indigeni. E tra i capitali stranieri molta moneta, circa duecento milioni di euro, è di Roma. Il governo autoritario etiope, che rastrella e deporta, è l’interlocutore privilegiato della nostra diplomazia che sostiene e finanzia piani pluriennali di sviluppo. Anche qui la domanda: sviluppo per chi?
Pubblicità
L’Italia intera conta 31 milioni di ettari. La Banca mondiale ha stimato, ma il dato è fermo al 2009, che nel mondo sono stati acquistati o affittati per un periodo che va dai venti ai 99 anni 46 milioni di ettari, due terzi dei quali nell’Africa subsahariana. In Africa i titoli di proprietà non esistono (la percentuale degli atti certi rogitati varia dal 2 al 10 per cento). Si vende a corpo e si vende con tutto dentro. Vende anche chi non è proprietario. Meglio: vende il governo a nome di tutti. Case, villaggi, pascoli, acqua se c’è. Il costo? Dai due ai dieci dollari ad ettaro, quanto due chili d’uva e uno di melanzane al mercato del Trionfale a Roma. Sono state esaminate 464 acquisizioni, ma sono state ritenute certe le estensioni dei terreni solo in 203 casi. Chi acquista è il “grabbatore”, chi vende è il “grabbato”. La definizione deriva dal fenomeno, che negli ultimi vent’anni ha assunto proporzioni note e purtroppo gigantesche e negli ultimi cinque una progressione pari al mille per cento secondo Oxfam, il network internazionale indipendente che combatte la povertà e l’ingiustizia. Il fenomeno si chiama land grabbing e significa appunto accaparramento della terra.
I Paesi ricchi chiedono cibo e biocombustibili ai paesi poveri. In cambio di una mancia comprano ogni cosa. Montagne e colline, pianure, laghi e città. Sono circa cinquanta i Paesi venditori, una dozzina i Paesi compratori, un migliaio i capitali privati (fondi di investimento, di pensione, di rischio) che fanno affari. E’ più facile trasportare una tonnellata di cereali dal Sudan che le mille tonnellate d’acqua necessarie per coltivarle. E allora la domanda: aiutiamoli a casa loro? Siamo proprio sicuri che abbiano ancora una casa? Le cronache sono zeppe di indicazioni su cosa stia divenendo questo neocolonialismo che foraggia guerre e governi dittatoriali pur di sviluppare il suo business. In Uganda 22mila persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per far posto alle attività di una società che commercia legname, l’inglese New Forest Company. Aveva comprato tutto: terreni e villaggi. I residenti sono divenuti ospiti ed è giunto l’avviso di sfratto…Dove non arriva il capitale pulito si presenta quello sporco. La cosiddetta agromafia. Sempre laggiù, nascosti dai nostri occhi e dai nostri cuori, si sversano i rifiuti tossici che l’Occidente non può smaltire. La puzza a chi puzza…
Chi ha fame vende. Anzi regala. L’Etiopia ha il 46 per cento della popolazione a rischio fame. E’ la prima a negoziare cessioni ai prezzi ridicoli che conosciamo. Seguono la Tanzania (il 44 per cento degli abitanti sono a rischio) e il Mali (il 30 per cento è in condizioni di “insicurezza alimentare”). Comprano i ricchi. Il Qatar, l’Arabia Saudita, la Cina, il Giappone, la Corea del Sud, anche l’India. E nelle transazioni, la piccola parte visibile e registrata della opaca frontiera coloniale, sono considerate terre inutilizzate quelle coltivate a pascolo.
Il presidente del Kenya, volendo un porto sul suo mare, ha ceduto al Qatar, che si è offerto di costruirglielo, 40mila ettari di terreno con tutto dentro. Nel pacco confezionato c’erano circa 150 mila pastori e pescatori. Che si arrangiassero pure!
L’Africa ha bisogno di acqua, di grano, di pascoli anzitutto. Noi paesi ricchi invece abbiamo bisogno di biocombustibile. Olio di palma, oppure jatropha, la pianta che – lavorata – permette di sfamare la sete dei grandi mezzi meccanici. E l’Africa è una riserva meravigliosa. In Africa parecchie società italiane si sono date da fare: il gruppo Tozzi possiede 50mila ettari, altrettanti la Nuova Iniziativa Industriale. 26mila ettari sono della Senathonol, una joint-venture italosenegalese controllata al 51 per cento da un gruppo italiano. Le rose sulle nostre tavole, e quelle che distribuiscono i migranti a mazzetti, vengono dall’Etiopia e si riversano nel mondo intero. Belle e profumate, rosse o bianche. Recise a braccia. Lavoratori diligenti, disponibili a infilarsi nelle serre anche con quaranta gradi. E pure fortunati perchè hanno un lavoro.
Il loro salario? Sessanta centesimi al giorno.
il Fatto Quotidiano, 25 settembre 2015
Roberto Rosso, l’uomo che dai jeans ha ricavato un mondo che ora vale milioni di euro, qualche giorno fa si domandava: “Come mai spendiamo 34 euro al giorno per ospitare un migrante se con sei dollari al dì potremmo renderlo felice e sazio a casa sua?”. Già, come mai? E perchè non li aiutiamo a casa loro? Casa loro? Andiamoci piano con le parole. Perché la loro casa è in vendita e sta divenendo la nostra. Per dire: il Madagascar ha ceduto alla Corea del Sud la metà dei suoi terreni coltivabili, circa un milione e trecentomila ettari. La Cina ha preso in leasing tre milioni di ettari dall’Ucraina: gli serve il suo grano. In Tanzania acquistati da un emiro 400mila ettari per diritti esclusivi di caccia. L’emiro li ha fatti recintare e poi ha spedito i militari per impedire che le tribù Masai sconfinassero in cerca di pascoli per i loro animali. La loro vita.
E gli etiopi che arrivano a Lampedusa, quelli che Salvini considera disgraziati di serie B, non accreditabili come rifugiati, giungono dalla bassa valle dell’Omo, l’area oggetto di un piano di sfruttamento intensivo da parte di capitali stranieri che ha determinato l’evacuazione di circa duecentomila indigeni. E tra i capitali stranieri molta moneta, circa duecento milioni di euro, è di Roma. Il governo autoritario etiope, che rastrella e deporta, è l’interlocutore privilegiato della nostra diplomazia che sostiene e finanzia piani pluriennali di sviluppo. Anche qui la domanda: sviluppo per chi?
Pubblicità
L’Italia intera conta 31 milioni di ettari. La Banca mondiale ha stimato, ma il dato è fermo al 2009, che nel mondo sono stati acquistati o affittati per un periodo che va dai venti ai 99 anni 46 milioni di ettari, due terzi dei quali nell’Africa subsahariana. In Africa i titoli di proprietà non esistono (la percentuale degli atti certi rogitati varia dal 2 al 10 per cento). Si vende a corpo e si vende con tutto dentro. Vende anche chi non è proprietario. Meglio: vende il governo a nome di tutti. Case, villaggi, pascoli, acqua se c’è. Il costo? Dai due ai dieci dollari ad ettaro, quanto due chili d’uva e uno di melanzane al mercato del Trionfale a Roma. Sono state esaminate 464 acquisizioni, ma sono state ritenute certe le estensioni dei terreni solo in 203 casi. Chi acquista è il “grabbatore”, chi vende è il “grabbato”. La definizione deriva dal fenomeno, che negli ultimi vent’anni ha assunto proporzioni note e purtroppo gigantesche e negli ultimi cinque una progressione pari al mille per cento secondo Oxfam, il network internazionale indipendente che combatte la povertà e l’ingiustizia. Il fenomeno si chiama land grabbing e significa appunto accaparramento della terra.
I Paesi ricchi chiedono cibo e biocombustibili ai paesi poveri. In cambio di una mancia comprano ogni cosa. Montagne e colline, pianure, laghi e città. Sono circa cinquanta i Paesi venditori, una dozzina i Paesi compratori, un migliaio i capitali privati (fondi di investimento, di pensione, di rischio) che fanno affari. E’ più facile trasportare una tonnellata di cereali dal Sudan che le mille tonnellate d’acqua necessarie per coltivarle. E allora la domanda: aiutiamoli a casa loro? Siamo proprio sicuri che abbiano ancora una casa? Le cronache sono zeppe di indicazioni su cosa stia divenendo questo neocolonialismo che foraggia guerre e governi dittatoriali pur di sviluppare il suo business. In Uganda 22mila persone hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per far posto alle attività di una società che commercia legname, l’inglese New Forest Company. Aveva comprato tutto: terreni e villaggi. I residenti sono divenuti ospiti ed è giunto l’avviso di sfratto…Dove non arriva il capitale pulito si presenta quello sporco. La cosiddetta agromafia. Sempre laggiù, nascosti dai nostri occhi e dai nostri cuori, si sversano i rifiuti tossici che l’Occidente non può smaltire. La puzza a chi puzza…
Chi ha fame vende. Anzi regala. L’Etiopia ha il 46 per cento della popolazione a rischio fame. E’ la prima a negoziare cessioni ai prezzi ridicoli che conosciamo. Seguono la Tanzania (il 44 per cento degli abitanti sono a rischio) e il Mali (il 30 per cento è in condizioni di “insicurezza alimentare”). Comprano i ricchi. Il Qatar, l’Arabia Saudita, la Cina, il Giappone, la Corea del Sud, anche l’India. E nelle transazioni, la piccola parte visibile e registrata della opaca frontiera coloniale, sono considerate terre inutilizzate quelle coltivate a pascolo.
Il presidente del Kenya, volendo un porto sul suo mare, ha ceduto al Qatar, che si è offerto di costruirglielo, 40mila ettari di terreno con tutto dentro. Nel pacco confezionato c’erano circa 150 mila pastori e pescatori. Che si arrangiassero pure!
L’Africa ha bisogno di acqua, di grano, di pascoli anzitutto. Noi paesi ricchi invece abbiamo bisogno di biocombustibile. Olio di palma, oppure jatropha, la pianta che – lavorata – permette di sfamare la sete dei grandi mezzi meccanici. E l’Africa è una riserva meravigliosa. In Africa parecchie società italiane si sono date da fare: il gruppo Tozzi possiede 50mila ettari, altrettanti la Nuova Iniziativa Industriale. 26mila ettari sono della Senathonol, una joint-venture italosenegalese controllata al 51 per cento da un gruppo italiano. Le rose sulle nostre tavole, e quelle che distribuiscono i migranti a mazzetti, vengono dall’Etiopia e si riversano nel mondo intero. Belle e profumate, rosse o bianche. Recise a braccia. Lavoratori diligenti, disponibili a infilarsi nelle serre anche con quaranta gradi. E pure fortunati perchè hanno un lavoro.
Il loro salario? Sessanta centesimi al giorno.
il Fatto Quotidiano, 25 settembre 2015
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Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
LA VOX POPULI ALL'ARTICOLO PRECEDENTE
severino49 • 5 ore fa
Il Suo articolo è veramente molto interessante. Sig. Caporale. Ci fa capire innanzi tutto che solo gli Africani stessi potranno difendere le loro terre da speculazioni, sfruttamenti, espropriamenti. Essi hanno contto non solo le voraci multinazionali, ma spesso anche i loro politici ed amministratori corrotti. Credo sia molto meglio per gli Africani restare in Africa e combattere queste piaghe. Nessun altro lo farà per loro. Non certo l' ONU, non il Papa e neppure le buone intenzioni.
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camillobenso severino49 • 2 minuti fa Tieni duro, questo commento deve ancora essere approvato da Il Fatto Quotidiano.
Combattere contro le multizionali e i Paesi del mondo Occidentale e non???
Ma se non sono in grado di combattere neppure contro i loro dittatori!!
Chi li arma e li sostiene economicamente????
Gli stessi Stati predatori????
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aladino • 8 ore fa
leggendo questo articolo mi chiedo tanti perchè, le risposte potrebbero essere tante ma la conclusione è sempre la stessa è l'uomo che con la sua fame di denaro crea tutti questi sconci e purtroppo come sta andando il modo è difficile porre rimedio
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Tony Lanzara • 14 ore fa
OMG.... mi sto comprando l'Africa e manco lo sapevo ?!?!?!
E, soprattutto, chi mi darà il 16 dicembre i soldi per pagare l'IMU sui terreni agricoli ?!?!?!
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fleur • 18 ore fa
Quello a cui assistiamo tutti i giorni,ormai da troppo tempo, é uno "spettacolo" a dir poco sconvolgente; é chiaro che a gestire il tutto sono i poteri forti.Dovremmo,però,porci una domanda:che fine ha fatto l'UMANITAS ?
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Forzaecoraggio • 20 ore fa
Ma per favore.
Io non ho alcuna proprietà in Africa.
Se i loro governi se la svendono a tutti, Inghilterra, Qatar, l’Arabia Saudita, la Cina, il Giappone, la Corea del Sud, India, ecc. ecc.ecc., perché vengono a prendersela con me?
E non se ne stanno lì a prendersela con i loro governanti che gliela svendono?
Con cordialità.
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Vomito • un giorno fa
Caro Caporale, si stanno comprando l Africa, noi la stiamo pagando
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Walter White • un giorno fa
ma quando dice "CI" a chi si riferisce? no perchè io non mi sento nè cinese nè coreano, nè arabo...
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Mkbrix • un giorno fa
se io domani entrassi in una banca con una pistola e mi facessi dare tutto il denaro presente come mi definireste poi,ricco o...?
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koralloxxxxx Mkbrix • un giorno fa
bah, tu fallo.
secondo me finisci all'obitorio, ma se proprio ci tieni, chi ti impedisce di provarci?
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Mkbrix koralloxxxxx • un'ora fa
continua a guardare il dito mentre ti viene indicata la luna,genio
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CAMPIONI-FORZA VIOLA • un giorno fa
Veramente,i migranti,se li comprano quelli che li sfruttano per il lavoro nero,o per altre illegalita',non ci guadagnano certo i cittadini che pagano le tasse per l'accoglienza,oppure che si ritrovano i clandestini a lavorare al proprio posto.
Quanto alla fame,se pensano solo a sfornare un bambino all'anno per donna,certo che non la sconfiggeranno mai.
50-60 anni fa,erano 300 milioni,fossero rimasti a quella cifra,vivrebbero benissimo,visto che le risorse ce le hanno.
se poi non sanno organizzarsi e svendono il proprio paese,di chi e' la colpa ?
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luigi rodini CAMPIONI-FORZA VIOLA • 21 ore fa
scantati, i colonizzatori sfuttano ed insegnano soprattutto la corruzione.
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severino49 luigi rodini • 5 ore fa
Quando CAMPIONI FORZA VIOLA si sarà scantato il problema sarà risolto?
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CAMPIONI-FORZA VIOLA luigi rodini • 18 ore fa
Mica e' colpa nostra.
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rikypower CAMPIONI-FORZA VIOLA • un giorno fa
dei DITTATORI pagati dalle grandi società finanziare , non certo delle popolazioni.
sei un azionista di qualcuna di quelle citate ??
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CAMPIONI-FORZA VIOLA rikypower • un giorno fa
Io non sono azionista di niente,mica ci guadagno da questa situazione,preferirei che ognuno stesse a casa sua.
Quanto ai dittatori,si ribellino come fecero i francesi durante la rivoluzione,e mettano il popolo al potere,non e' crto fuggeno che si risolvono i problemi.
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severino49 • 5 ore fa
Il Suo articolo è veramente molto interessante. Sig. Caporale. Ci fa capire innanzi tutto che solo gli Africani stessi potranno difendere le loro terre da speculazioni, sfruttamenti, espropriamenti. Essi hanno contto non solo le voraci multinazionali, ma spesso anche i loro politici ed amministratori corrotti. Credo sia molto meglio per gli Africani restare in Africa e combattere queste piaghe. Nessun altro lo farà per loro. Non certo l' ONU, non il Papa e neppure le buone intenzioni.
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camillobenso severino49 • 2 minuti fa Tieni duro, questo commento deve ancora essere approvato da Il Fatto Quotidiano.
Combattere contro le multizionali e i Paesi del mondo Occidentale e non???
Ma se non sono in grado di combattere neppure contro i loro dittatori!!
Chi li arma e li sostiene economicamente????
Gli stessi Stati predatori????
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aladino • 8 ore fa
leggendo questo articolo mi chiedo tanti perchè, le risposte potrebbero essere tante ma la conclusione è sempre la stessa è l'uomo che con la sua fame di denaro crea tutti questi sconci e purtroppo come sta andando il modo è difficile porre rimedio
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Tony Lanzara • 14 ore fa
OMG.... mi sto comprando l'Africa e manco lo sapevo ?!?!?!
E, soprattutto, chi mi darà il 16 dicembre i soldi per pagare l'IMU sui terreni agricoli ?!?!?!
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fleur • 18 ore fa
Quello a cui assistiamo tutti i giorni,ormai da troppo tempo, é uno "spettacolo" a dir poco sconvolgente; é chiaro che a gestire il tutto sono i poteri forti.Dovremmo,però,porci una domanda:che fine ha fatto l'UMANITAS ?
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Forzaecoraggio • 20 ore fa
Ma per favore.
Io non ho alcuna proprietà in Africa.
Se i loro governi se la svendono a tutti, Inghilterra, Qatar, l’Arabia Saudita, la Cina, il Giappone, la Corea del Sud, India, ecc. ecc.ecc., perché vengono a prendersela con me?
E non se ne stanno lì a prendersela con i loro governanti che gliela svendono?
Con cordialità.
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Vomito • un giorno fa
Caro Caporale, si stanno comprando l Africa, noi la stiamo pagando
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Walter White • un giorno fa
ma quando dice "CI" a chi si riferisce? no perchè io non mi sento nè cinese nè coreano, nè arabo...
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Mkbrix • un giorno fa
se io domani entrassi in una banca con una pistola e mi facessi dare tutto il denaro presente come mi definireste poi,ricco o...?
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koralloxxxxx Mkbrix • un giorno fa
bah, tu fallo.
secondo me finisci all'obitorio, ma se proprio ci tieni, chi ti impedisce di provarci?
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Mkbrix koralloxxxxx • un'ora fa
continua a guardare il dito mentre ti viene indicata la luna,genio
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CAMPIONI-FORZA VIOLA • un giorno fa
Veramente,i migranti,se li comprano quelli che li sfruttano per il lavoro nero,o per altre illegalita',non ci guadagnano certo i cittadini che pagano le tasse per l'accoglienza,oppure che si ritrovano i clandestini a lavorare al proprio posto.
Quanto alla fame,se pensano solo a sfornare un bambino all'anno per donna,certo che non la sconfiggeranno mai.
50-60 anni fa,erano 300 milioni,fossero rimasti a quella cifra,vivrebbero benissimo,visto che le risorse ce le hanno.
se poi non sanno organizzarsi e svendono il proprio paese,di chi e' la colpa ?
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luigi rodini CAMPIONI-FORZA VIOLA • 21 ore fa
scantati, i colonizzatori sfuttano ed insegnano soprattutto la corruzione.
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severino49 luigi rodini • 5 ore fa
Quando CAMPIONI FORZA VIOLA si sarà scantato il problema sarà risolto?
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CAMPIONI-FORZA VIOLA luigi rodini • 18 ore fa
Mica e' colpa nostra.
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rikypower CAMPIONI-FORZA VIOLA • un giorno fa
dei DITTATORI pagati dalle grandi società finanziare , non certo delle popolazioni.
sei un azionista di qualcuna di quelle citate ??
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CAMPIONI-FORZA VIOLA rikypower • un giorno fa
Io non sono azionista di niente,mica ci guadagno da questa situazione,preferirei che ognuno stesse a casa sua.
Quanto ai dittatori,si ribellino come fecero i francesi durante la rivoluzione,e mettano il popolo al potere,non e' crto fuggeno che si risolvono i problemi.
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- Iscritto il: 24/02/2012, 18:16
Re: Immigrazione-La piaga del nuovo millennio.Quale soluzion
Avevo iniziato a scrivere su il titolo "SIRIA"
dove risulta che in un paese di circa 23 milioni di abitanti ci sono ben 8 milioni di profughi , di cui buona parte nei paesi confinanti Libano e Giordania e quasi un milione in Europa.
Dice il filosofo Cacciari in quella situazione in cui l'Isis sta dominando non resta che appoggiare il tiranno Assad , forse potremmo dire noi Europa di concordare con la Russia un appoggio per un governo più democratico che da un lato permetta il rientro dei profughi (sostenuto anche finanziariamente dall'Europa per una ricostruzione del paese) e nello stesso tempo permettere alla Russia di mantenere la sua influenza ( volente o nolente gli USA) e fare in modo che
siano i siriani a combattere l'ISIS in cambio di uno stato più democratico.
dove risulta che in un paese di circa 23 milioni di abitanti ci sono ben 8 milioni di profughi , di cui buona parte nei paesi confinanti Libano e Giordania e quasi un milione in Europa.
Dice il filosofo Cacciari in quella situazione in cui l'Isis sta dominando non resta che appoggiare il tiranno Assad , forse potremmo dire noi Europa di concordare con la Russia un appoggio per un governo più democratico che da un lato permetta il rientro dei profughi (sostenuto anche finanziariamente dall'Europa per una ricostruzione del paese) e nello stesso tempo permettere alla Russia di mantenere la sua influenza ( volente o nolente gli USA) e fare in modo che
siano i siriani a combattere l'ISIS in cambio di uno stato più democratico.
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