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camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

I commenti de Il Fatto Quotidiano

andbat 5 ore ago
prima di andartene (prima o poi capita a tutti) se fossi uno statista raccontaci tutto (non tramite bruno vespa) grazie. faresti un servizio al paese quello che non hai mai fatto



ionic35 3 ore ago in risposta a andbat
purtroppo per Noi, non avremo questo regalo, se ne andrà come Cossiga, con i suoi segreti, custoditi sino alla fine, farebbero la fortuna di questo Paese se fossero svelati, invece dovremo patire ancora!



carlozen 7 minuti ago in risposta a ionic35
concordo, è un uomo dai mille segreti che non rivelerà giammai.
mantiene il suo stile anche adesso: persino la sua prognosi è riservata



Guest 3 ore ago in risposta a andbat
Commento rimosso

carlozen 3 ore ago in risposta a Guest
quando accadrà chissà se verrà sepolto nella cappella di Renatino De Pedis oppure nel mausoleo di Arcore

a CatoCensorius4472 e ad altri 11 piace questo commento Mi piace! Rispondi

ShirohigeEN 46 minuti ago in risposta a carlozen
Nessuno delle due, soprattutto non ad Arcore. Tra "qualcuno" ed Andreotti c'è un abisso, come tra Don Rodrigo e l'Innominato



Guest 3 ore ago in risposta a carlozen
Commento rimosso

Guest 3 ore ago in risposta a Guest
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CatoCensorius4472 2 ore ago in risposta a Guest
A me fa pena.



julia.c 4 ore ago in risposta a andbat
Un servizio al paese può essere un disservizio al Vaticano.. quindi non lo farà (FQ: non mi farete diventare un "guest", spero)

a Elli e ad altri 5 piace questo commento Mi piace! Rispondi

ShirohigeEN 44 minuti ago in risposta a julia.c
Tutti hanno diritto a diventare Guest. Ancora più che a "Cortesie per gli Ospiti" di Real Time.



Cristian Lo Monaco 11 minuti ago in risposta a andbat
Questo e' highlander... Ci mettevia tutti!



triumph 37 minuti ago in risposta a andbat
lo abbiamo combattuto con tutte le forze in quanto ha rappresentato quarant'anni di potere democristiano, misteri ed ombre, ma paragonato ai governanti dell'ultimo ventennio é un gigante sotto ogni punto di vista, come ministro degli esteri rimane ancora il migliore che l'italietta abbia avuto



krtgdl 2 ore ago in risposta a andbat
tutto cosa?



carlozen 5 ore ago
Un malore? Fesserie, Belzebù è immortale.

"Sempre più si diffonde sulla nostra stampa il brutto vezzo di chiamare Andreotti col nome di Belzebù. Piantiamola. Belzebù potrebbe anche darci querela".
(Indro Montanelli)



sergio19 3 ore ago in risposta a carlozen
grazie, citazione bellissima,
il fatto che se ne andrà cosi suoi segreti come quell'altro miserabile con Aldo Moro
e tanti altri sulla coscienza è un ulteriore insulto a noi come popolo, ai familiari di tutte le stragi di stato e un ulteriore dimostrazione di quale miserabile democrazia a sovranità limitata ( da washington ) siamo....

a zuchov e ad altri 4 piace questo commento Mi piace! Rispondi

animabella 5 ore ago in risposta a carlozen
grazie!



animabella 5 ore ago
scompare un padrino della patria



elicotteram 5 ore ago in risposta a animabella
o Padrone?



GeoGeoGeoGeo 4 ore ago in risposta a animabella
E per PATRIA si INTENDE la GODFATHER's COUNTRY,....ovvio...alle dipendenze anche di HOLLYWOOD..che con IL PADRINO..spalmo' nel mondo l'IMMAGINE DIFFAMATORI dell'ITALIA **SOLO MAFIA***

Grazie Francis Ford Coppola..e grazie MARTIN SCORSESE..chissa' che qualche pernacchia presto vi arrivi dal Paese dove di nascosto vivete e su cui avete CREATO la VOSTRA FORTUNA..diffamando nel Mondo INTERO..(Laggiu' non c'e' l'aria condizionata)



carlozen 2 ore ago in risposta a animabella
grazie!



eknate 5 ore ago
L'estrazione della scatola nera dalla gobba è rimandata...



Sanzo 6 ore ago
Poverino è così giovane e ha fatto così tanto bene al paese!



DragoniNeri 6 ore ago
Non si azzardi a mollarci PRIMA DI ESSER PASSATO DALLA CASSA!

Ha dei conti in sospeso!



elicotteram 5 ore ago in risposta a DragoniNeri
Sono prescritti

a itaglioni_bravagente e ad altri 1 piace questo commento Mi piace! Rispondi

Liberocentauro 34 minuti ago in risposta a DragoniNeri
Purtroppo non li pagherà mai. La sua dipartita potrà solamente giovare all'Italia.



Guest 5 ore ago
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13settembre1999 5 ore ago in risposta a Guest
domani si riprende
mica come mio padre che dopo una vita di lavoro ci ha lasciato le penne agli 80
il lavoro LOGORA (si, noi)



carlozen 4 ore ago in risposta a 13settembre1999
Chissà perché è stato portato all'ospedale Gemelli (di proprietà del vaticano) quando l'abitazione di Andreotti dista non più di cento (leggasi 100) metri da uno dei più importanti ospedali romani, il S.Spirito.
L'ambulanza di Andreotti ha così dovuto percorrere almeno 5-6 km nel traffico romano per raggiungere l'ospedale. L'altro giorno anche la signora Monti, che ha avuto un leggero malessere, è stata ricoverata al Gemelli. Non è altamente indicativo della situazione in cui versa la sanità pubblica e al tempo stesso vergognoso il fatto che costoro non hanno nessuna fiducia nelle strutture sanitarie italiane?
Amadeus

Re: Top News

Messaggio da Amadeus »

Imu, ecco quanto ci costerà
"200 euro sulla prima abitazione"
Controffensiva del governo dopo le critiche. Il 30 per cento dei proprietari è esente e con due figli costerà meno della vecchia Ici. "L'Italia è tra i Paesi con la più bassa tassazione immobiliare". Ma le aliquote possono ancora salire
repubblica.it

ROMA - Controffensiva del ministero del Tesoro sul caso Imu. A poco più di un mese dal fatidico 18 giugno quando si pagherà la prima rata e di fronte alla minaccia di "rivolta fiscale" della Lega "l'uomo del fisco" di Via Venti Settembre, il sottosegretario all'Economia Vieri Ceriani, replica con numeri e tabelle. "Il 30 per cento dei proprietari di prime case sarà esente dall'Imu mentre il restante 70 per cento pagherà in media 200 euro", ha dichiarato ieri in un breve incontro con la stampa.

DIFFERENZE IMPERCETTIBILI
Ma dalle tabelle diffuse in serata emerge anche un altro aspetto: nel confronto tra la vecchia Ici, eliminata da Berlusconi nel 2008, mossa definita un errore da Monti nei giorni scorsi, e la nuova Imu, le differenze sono impercettibili. Se si confrontano le due tasse, con la stessa aliquota al 4 per mille, considerando la detrazione Ici più bassa (era di 103,29 euro) e quella dell'Imu più alta (200 euro) e tenendo conto anche della rivalutazione delle rendite catastali del 60 per cento, la partita della tassa più pesante è in molti casi vinta dalla vecchia Ici.
Se si prende, ad esempio, una casa con una rendita di 400 euro, in pratica di 80 metri quadrati in un quartiere popolare, per un single si scopre - secondo le tabelle del ministero dell'Economia - che con l'Ici si pagavano per lo stesso appartamento 64,7 euro e con l'Imu solo 68,8 euro, in pratica 4,1 euro in più.

FAMIGLIE CON FIGLI
Per le famiglie con figli il vantaggio dell'Imu prima casa rispetto all'Ici prima casa è ancora più evidente, visto che c'è una detrazione aggiuntiva di 50 euro per ciascun figlio a carico. Ad esempio per una famiglia con due figli (detrazione pari a 300 euro) che abita in un appartamento con una rendita catastale media di 500 euro, di solito una zona modesta, il risparmio con l'Imu, rispetto ad una ipotetica Ici del 2012, è di 70,7 euro. Per case più modeste e con quattro figli, l'Imu arriva addirittura ad essere azzerata: è il caso delle abitazioni con rendite catastali da 100 a 500 euro per una famiglia di quattro figli che non pagheranno nulla. Il Tesoro propone anche un raffronto tra una ipotetica aliquota Ici al 5 per mille e l'attuale aliquota dell'Imu al 4 per mille. Questo caso, più aderente alla realtà giacché l'aliquota media dell'Ici in tutti i Comuni italiani prima dell'abolizione era del 4,8 per mille, mostra che i risparmi dell'Imu rispetto all'Ici sono ancora più marcati. Il risultato del confronto si inverte per le abitazioni di maggior pregio. In questo caso, dicono i grafici del ministero dell'Economia, si pagherà più oggi con l'Imu che ieri con l'Ici. Con le due aliquote al 4 per mille, il costo dell'Imu comincia a battere considerevolmente l'Ici oltre agli 800 euro di rendita catastale. Ad esempio per una appartamento con una rendita di 2.000 euro, situato in una zona residenziale e in categoria elevata, l'aggravio dell'Imu potrà arrivare fino a 407 euro, anche in questo caso la presenza dei figli potrà, per effetto delle detrazioni, mitigare la "gabella" sulla casa.

L'AIUTO DELLE DETRAZIONI
A conti fatti, spiega la nota del Tesoro, ci saranno 4,6 milioni di immobili (il 23,9%) che grazie alle detrazioni non pagheranno nulla. Per il restante 76,1% il peso medio della tassa per quest'anno per immobile sarà di 235 euro. Mentre se si prendono i singoli proprietari, su 24,3 milioni di italiani che hanno una casa di proprietà 6,8 milioni saranno esenti, mentre 17,5 milioni, ovvero il 72%, pagheranno in media 194 euro. La nota del Tesoro, che ricorda come l'Imu sulla prima casa è stata reintrodotta con "l'obiettivo del consolidamento dei conti pubblici", non manca di sottolineare "l'anomalia italiana", come l'ha definita Ceriani: nessuno dei principali paesi dell'Ocse esenta infatti la prima casa e in Italia il peso del prelievo sugli immobili è pari allo 0,6% del Pil, mentre in Francia è del 2,4 e in Gran Bretagna del 3,5.

I MARGINI DEI COMUNI
Naturalmente il confronto Imu-Ici è fatto dal Tesoro con una aliquota Imu ferma al 4 per mille e una Ici alla media pre-abolizione. Tuttavia i conti effettivi potranno farsi solo a fine anno: infatti già 13 comuni di città capoluogo, come testimonia l'Osservatorio della Uil servizi territoriali, hanno deciso di portare l'Imu prima casa in alcuni casi oltre il 5 per mille e avranno tempo fino al 30 settembre. Senza contare che anche l'aliquota di base potrà variare con un decreto del governo se il gettito non produrrà i 21,4 miliardi attesi.
(04 maggio 2012) © RIPRODUZIONE RISERVATA
shiloh
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Re: Top News

Messaggio da shiloh »


Imu, ecco quanto ci costerà
"200 euro sulla prima abitazione"
...omissis...

DIFFERENZE IMPERCETTIBILI
Ma dalle tabelle diffuse in serata emerge anche un altro aspetto:
nel confronto tra la vecchia Ici, eliminata da Berlusconi nel 2008, mossa definita un errore da Monti nei giorni scorsi, e la nuova Imu, le differenze sono impercettibili.

differenze impercettibili eh...ecco un'altra ,l'ennesima presa per il culo che ci rivolge senza vergogna il mago Monti do Nascimiento:

l'ICI era una tassa i cui introiti rimanevano agli enti locali.
(per quanto riguarda il mio comune ad esempio,il gettito ICI rappresentava il 15% delle entrate...)

il gettito dell'IMU andrà tutto allo stato centrale.
(quindi il mio comune continuerà a dover tagliare il 15% di spese per i bisogni dei residenti...scuole,assistenza,strade ecc...ecc...)

e tu chiamale se vuoi "differenze impercettibili"...
Amadeus

election day in europa

Messaggio da Amadeus »

Roma, 6 mag. (Adnkronos) - E' una superdomenica elettorale quella di oggi in Europa. Oltre alle amministrative in Italia si svolgono infatti elezioni parlamentari in Grecia - segnata dal clima di difficoltà ed incertezza legato alla crisi - elezioni in Francia - dove il ballottaggio per le presidenziali potrebbe sancire un cambio al vertice del paese - ed in Germania, dove sono chiamati a rinnovare il parlamento regionale gli elettori dello Schleswig-Holstein, in quello che viene considerato un altro difficile test per la cancelliera Angela Merkel. Oggi si vota per le presidenziali, legislative e locali anche in Serbia, paese che ha ottenuto lo status di candidato all'adesione all'Ue.

Un clima di particolare incertezza regna in Grecia dove si affrontano oggi 32 partiti, 10 dei quali potrebbero superare la soglia di sbarramento del 3%, con la conseguente probabile formazione di un parlamento frammentato. Incerto l'esito del voto per i due principali partiti del paese, membri della coalizione guidata dall'economista Lucas Papademos, Nuova democrazia e Pasok, che i greci duramente colpiti dalla crisi sembrano decisi a punire mentre da più parti vengono invitati a pronunciarsi contro l'euro e i programmi di risparmio.
Il leader conservatore Antonis Samaras ha escluso ieri di voler ripetere la coalizione con il Pasok e non è chiaro quale maggioranza potrà essere formata se il voto di oggi farà emergere una maggioranza in suo favore. Ad ogni modo il nuovo governo dovrà comunque soddisfare le condizioni imposte da Unione Europea e Fondo monetario internazionale in cambio dei prestiti concessi al paese per evitare la bancarotta.
In Francia il voto potrebbe sancire l'alternanza alla massima carica dello stato tra il candidato presidente Nicolas Sarkozy, fedelissimo alleato di Angela Merkel e convinto sostenitore della sua politica in Europa e il candidato socialista Francois Hollande, che vuole integrare il fiscal compact con politiche di rilancio della crescita. L'attesa per il voto è grande anche in considerazione dell'esito dei sondaggi, che hanno dato per grande favorito Hollande per quasi tutta la campagna elettorale, ma che comunque hanno visto negli ultimi giorni risalire il suo avversario.
In Germania Angela Merkel si trova ad affrontare un'altra prova elettorale, la prima di due test tanto importanti quanto difficili per il capo del governo. La Cdu di Angela Merkel sembra infatti avviata a una nuova sconfitta parlamentare regionale nello Schleswig-Holstein, dove sembra difficile che dal voto possa emergere una riedizione dell'attuale coalizione Cdu-Fdp. L'unica speranza per il partito della Merkel potrebbe essere quella di una grande coalizione con la Spd, in cui il partito maggiormente votato esprimerebbe il capo del governo.
Ma l'attuale leader socialdemocratico nel Land, Torsten Albig, spera di potere evitare questa soluzione e optare invece per una coalizione tripartita con i Verdi e il movimento che rappresenta la minoranza linguistica danese. Le elezioni nello Schleswig-Holstein si celebrano peraltro solo ad una settimana da quelle nel NordReno-Westfalia, domenica prossima, il Land più popolato del paese, situato nella parte occidentale della Germania, un voto atteso come un banco di prova in vista delle elezioni generali dell'anno prossimo.
Angela Merkel, sottolinea la stampa tedesca, seguirà con particolare attenzione le elezioni in Francia, Grecia e Germania, che rischiano di mettere fortemente in discussione la sua politica europea di rigore e quella nazionale. "A livello federale in Germania la Merkel sembra invincibile, i suoi rivali si indeboliscono ma negli stati federati tedeschi il suo potere vacilla e la Cdu teme una nuova sconfitta", ha scritto 'Der Spiegel'. E in questo caso un'eventuale sconfitta elettorale della Cdu avrebbe anche un valore simbolico particolare perché segnerebbe il passaggio di una maggioranza di stati - 8 a 7 - sotto il controllo della Spd.
Oggi si vota anche in uno dei paesi che si affaccia all'Unione Europea, la Serbia, paese candidato all'adesione. Sette milioni di elettori sono chiamati alle urne per le elezioni presidenziali, parlamentari e locali. Un appuntamento elettorale al centro del quale - per la prima volta da anni - i timori per la situazione economica sembrano destinati a pesare più delle rivendicazioni sul Kosovo e del tema delle relazioni con l'Occidente.
Due gli schieramenti che si contendono i voti dell'elettorato: il DS, o Partito democratico :o che fa capo al presidente uscente, Boris Tadic ed il Partito progressista (SNS) serbo di Tomislav Nikolic, ex nazionalista convinto che con il tempo si è spostato su posizioni più moderate. Le elezioni presidenziali sono state anticipate di otto mesi e convocate dopo le dimissioni di Tadic il mese scorso, una mossa - commentano gli analisti locali - destinata nelle intenzioni del presidente uscente a dare maggiori chances al suo partito di fronte ad un elettorato deluso per il deterioramento della situazione economica e per le concessioni fatte all'ex provincia del Kosovo.
peanuts
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Re: Top News

Messaggio da peanuts »

Infatti non è vero un accidente, come sostiene il governo, che l'importo sarà come quello dell'Ici, più o meno.
A me, se mettono il 5 x 1000, aumenta di un sacco di soldi.
Il problema è che tolsero l'ici senza coprirla, siamo sempre là. I miracoli finanziari. La finanza creativa del caimano. Le balle per prendere voti.
Comunque, si può alleggerire. Metti il 4 x 1000 anche per la seconda rata e tassi i grandi patrimoni immobiliari e levi una valanga di soldi ai più ricchi. Fai l'accordo fiscale con la Svizzera come hanno fatto altri per tassare di brutto i grandi patrimoni all'estero.
Ma chi lo fa, monti? passera? Capirai.
"Ma anche i furbi commettono un errore quando danno per scontato che tutti gli altri siano stupidi. E invece non tutti sono stupidi, impiegano solo un po' più di tempo a capire, tutto qui".
Robert Harris, "Archangel"
Amadeus

bruttissimo segnale

Messaggio da Amadeus »

Genova, 07-05-2012
La gambizzazione del dirigente dell'Ansaldo Roberto Adinolfi e' "un chiaro atto terroristico". Se ne dicono convinti gli inquirenti che stanno lavorando al caso. La tecnica dell'agguato e l'arma usata confermerebbero questa ipotesi anche se al momento manca una rivendicazione.
Sono le 8.20: l'amministratore delegato di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi e' a terra, e' stato appena ferito da due uomini che gli hanno teso l'agguato a bordo di una moto. E' il figlio Francesco, 22 anni, a telefonare al medico, amico di famiglia, per chiedere aiuto. Gli attentatori gli hanno sparato a bruciapelo. Un colpo da dietro, sotto il ginocchio. Francesco era uscito di casa pochi minuti prima, come ogni mattina.
E' stato Francesco a telefonare all'amico medico per chiedere aiuto: "dottor Santolini, aiuto, hanno sparato a papa"'. Per pura coincidenza, il medico sarebbe stato lo stesso che avrebbe operato Adinolfi. Quando arriva all'ospedale, racconta il chirurgo, Adinolfi e' cosciente.
Dopo i primi accertamenti, Adinolfi e' entrato in sala operatoria e durante tutto l'intervento, compiuto in anestesia locale, ha chiesto a Santolini e all'anestesista Angelo Grattarola di spiegargli quello che stavano facendo. "E' sempre stato molto lucido nonostante lo choc", ricorda il chirurgo. Roberto Adinolfi, 59 anni, laurea nel 1976 in Ingegneria Nucleare al Politecnico di Milano, e' amico del dottor Santolini da anni. Entrambi hanno frequentato associazioni di volontariato cattolico.

Se le indagini confermeranno la matrice terroristica dell'attentato al dirigente dell'Ansaldo Roberto Adinolfi, e' una storia che si ripete. Una storia che vede nascere proprio nel capoluogo ligure la prima formazione di sinistra armata del Paese, la Banda XXII Ottobre, da cui prendera' poi le mosse la spietata colonna cittadina delle Brigate Rosse, autrice di nove omicidi e 16 ferimenti tra il 1975 ed il 1980. Tra le vittime, il procuratore Francesco Coco, il primo omicidio politico pianificato dalle Br. Colpiti anche dirigenti delle due principali aziende, Italsider ed Ansaldo. Venti anni dopo, nel luglio 2001, Genova brucia ancora: nel corso dei violenti scontri di piazza per il G8 viene ucciso il manifestante ventenne Carlo Giuliani.

........
questa notizia mi ha rovinato la contentezza per hollande+ juve+ debacle pdl....
...ma le motivazioni ....sarebbero?
mariok

Re: Top News

Messaggio da mariok »

bruttissimo segnale

la componente terroristica ha sempre accompagnato questo paese nei passaggi più difficili...con le conseguenze che purtroppo conosciamo
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

mariok ha scritto:bruttissimo segnale

la componente terroristica ha sempre accompagnato questo paese nei passaggi più difficili...con le conseguenze che purtroppo conosciamo
Mi sono sempre chiesto perché non fosse successo ancora nulla di simile a quanto accaduto in precedenza, a partire dal 1968.

All’epoca non c’era una crisi economica mondiale di queste dimensioni. All’epoca non c’era una serie di suicidi come in questa fase. Eppure, c’è stata una reazione, giusta o sbagliata che fosse.

Il malessere di oggi è di gran lunga superiore a quello in cui tutto ha avuto inizio dopo l’arrivo in Italia del vento del maggio francese. Evidentemente dipende dal livello di preparazione culturale dei giovani e meno giovani di allora rispetto alle stesse categorie di oggi.

In più ci troviamo nel mezzo di un vuoto di potere che ai tempi non c’era. Sono forse spariti tutti i manovratori dietro le quinte come negli anni ‘60/’70?

La massoneria deviata, i servizi segreti deviati, la P2, hanno smesso di agire nell’ombra. Berlusconi ha interpretato in parte il programma di Rinasciata democratica di Licio Gelli? Il gran maestro ha smesso di tramare? Adesso che B. ha fallito, tutto quel mondo cos’ha in programma per il futuro?

Qualcuno ha già avanzato l’ipotesi che l’attentato di oggi sia opera degli anarchici insurrezionalisti.

Questa sigla è ritornata spesso in questi anni quando si vuol giustificare qualcosa.

Chi ha passato gli anni della “Notte della Repubblica” drizza subito le orecchie all’atto di apprendere la notizia di Genova. L’analogia con il passato è grande e quindi anche i timori si amplificano di conseguenza.

Sarebbe consolante anche sapere qualcosa dell’attentato al militante dell’Udc di Torino. Ma si brancola nel buoi evidentemente.

Genova è una città industriale con un non trascurabile porto. Ma di lavoro non ce n’è più. Situazioni come queste generano inevitabili fantasmi del passato.

Staremo a vedere nei prossimi giorni e se a breve ci sarà una rivendicazione per l’agguato.
camillobenso
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Re: Top News

Messaggio da camillobenso »

«TECNICA BRIGATISTA, AZIONE FORTEMENTE SIMBOLICA»
Il criminologo: «Si riapre fronte estremista»
Vasaturo: «Dinamica, città e orario sono elementi indicativi» «Tutto fa pensare al terrorismo, come negli anni '70 e '80»


MILANO - «Tecnica brigatista». «Azione fortemente simbolica». Sembrano lasciare poco spazio ad altre ipotesi (pista personale, questioni legate al lavoro) alcune dichiarazioni degli investigatori impegnati a dipanare la matassa dell'agguato a Roberto Adinolfi, colpito da un proiettile a una gamba lunedì mattina, sotto la sua abitazione, a Genova.
Anche il ministro Paola Severino ha parlato di «modalità che evocano tempi di 40 anni fa». Pur sottolineando che «sembra imprudente dare giudizi prima che le indagini siano espletate».


Il ministro Paola Severino
RITORNO AL PASSATO - Il timore degli inquirenti ha un nome: emulazione. Contagio. Rischio che altre cellule silenti nel paese, dopo Genova, decidano di muoversi. Perchè anche se non si ritiene che esista, oggi in Italia, un'organizzazione strutturata come le Br, non si può escludere che nuovi estremisti politici cerchino consenso attraverso azioni eclatanti. Un tragico ritorno al passato. Proprio nella città di Riccardo Dura e di quella colonna ligure delle Br che non ebbe esitazioni ad uccidere Francesco Coco e Guido Rossa. Uno dei primi attentati delle Br fu proprio all'Ansaldo negli anni '70. Inquietanti analogie.
FRANGE ESTREME - «Tutti gli elementi che stanno emergendo in queste ore sembrano confermare l'ipotesi che si siano risvegliate frange di estremismo politico radicale - sostiene Giulio Vasaturo, criminologo dell'Università La Sapienza di Roma che da anni studia i fenomeni dei movimenti politici estremi in Italia -. La dinamica dell'attentato, la scelta della città-simbolo delle vecchie e nuove lotte operaie - la contingenza elettorale, l'obiettivo strategico, persino l'orario dell'agguato: tutto fa pensare a un'azione dei nuovi estremisti politici che cercano consenso, proprio come facevano negli anni '70 e '80, colpendo i dirigenti industriali più esposti». Non un tentativo di condizionare il responso dell'urna, precisa Vasaturo. Ma comunque un segnale politico: «Genova oggi si confronta con la crisi di Fincantieri, del settore marittimo, con i problemi legati alla crisi dei grandi gruppi industriali. Nuove frange eversive potrebbero aver eletto la città a luogo simbolico da cui far partire una campagna che unisca elemento politico e "militare"».


Riccardo Dura, il brigatista genovese ucciso in via Fracchia
GRUPPO ORGANIZZATO - La scelta dell'obiettivo - «un alto dirigente di un gruppo simbolo di un sistema di potere politico ed economico, ritenuto causa della crisi in atto» - e la pianificazione del gesto «che presuppone un monitoraggio attento» fanno pensare a un gruppo organizzato. «Ad urne ancora aperte - aggiunge l'analista - i nuovi terroristi potrebbero cercare consensi fra le masse di cittadini esasperati dalla crisi economica, colpendo un'azienda che nei blog dell'area antagonista è descritta come il simbolo di un sistema di potere economico e politico da abbattere». Secondo Vasaturo, ci sarebbe nella città della Lanterna l'humus culturale che mette in relazione ideale vecchi militanti e attivisti del fronte estremista. In quest'ottica passerebbe in secondo piano, secondo lo studioso, la pista anarco-ambientalista, che mirerebbe a colpire il cuore del business di Ansaldo Nucleare.
RIVENDICAZIONE - «Ora - prosegue - dobbiamo solo aspettare il documento di rivendicazione, per verificare se questi timori sono fondati e se davvero si possa parlare dell'atto di inizio di un nuovo fronte politico-militare dell'estremismo politico più violento».

I SERVIZI - Timori avallati dalle informative dei servizi segreti che segnalavano il pericolo presentando, in febbraio, la Relazione semestrale sulla politica dell'informazione per la sicurezza al Parlamento. Nel capitolo dedicato alla minaccia eversiva tra conflittualità sociale e strumentalizzazioni estremiste, gli uomini dell'intelligence sostengono infatti che «l'aggravarsi della crisi economica e le misure adottate per fronteggiarla a livello nazionale e internazionale sono ritenute dal circuito antagonista una favorevole opportunità per riproporre "schemi movimentisti" tesi a catalizzare e radicalizzare il disagio sociale».

Antonella De Gregorio
7 maggio 2012 | 20:23
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere.it
mariok

Re: Top News

Messaggio da mariok »

L'ANALISI DEL LEADER UDC DOPO IL VOTO: MODERATI SOTTO UN CUMULO DI MACERIE

E Casini "chiude" il Terzo polo

«Non rappresenta più la novità»
«I partiti tradizionali sono stati sconfitti. Un segnale serio per assumersi responsabilità e non per togliere sostegno a Monti»

MILANO - «Il terzo polo è stato importante per chiudere la stagione Berlusconi, non è in grado di rappresentare la richiesta di cambiamento e novità»: così su Twitter Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, dà il benservito al Terzo polo. I risultati del voto amministrativo sono favorevoli per l'Udc ma non soddisfano affatto il leader Pier Ferdinando Casini che si dice «estremamente scontento». «I partiti tradizionali sono stati sconfitti e i moderati sono sotto un cumulo di macerie», dice in una pausa del Consiglio nazionale del suo partito riunito per una prima analisi dell'esito delle amministrative. «Se qualcuno pensa che il messaggio del voto è scaricare Monti, sbaglia. Il risultato - ribadisce Casini - è un segnale molto serio che impone di assumersi responsabilità, non certo di togliere il sostegno al governo».
RIPENSARE IL TERZO POLO - Insomma, secondo Casini «ora più che mai è necessario procedere con le riforme di cui il Paese ha bisogno». Ma per il leader centrista il dato emerso dalle urne riapre le future strategie per l'Udc e più in generale per i moderati. «C'è da andare molto oltre l'Udc, molto oltre il Terzo Polo» dice Casini.

«ME NE ANDREI IN UN EREMO» - Sottolineando la necessità che la politica si fermi per riflettere su quanto sta accadendo, Casini aggiunge; «Io rifletto, sto riflettendo, in politica ogni tanto bisogna fermarsi a pensare». E per ribadire il concetto aggiunge: «Adesso me ne andrei, quasi, in un eremo per poter pensare meglio».

CONFRONTO CON GRILLO -«L'analisi del voto risulta positiva per noi, ma solo in termini strettamente numerici. Siamo l'unico partito oltre i grillini che cresce. Ma questo non significa affatto che siamo contenti. Anzi...». L'ex presidente della Camera non crede «che nel nostro Paese i grillini siano in grado di governare».

VOTI DEL PDL - «I voti di Pdl e Lega non li abbiamo certo presi noi» spiega Casini. Dopo la debacle alle amministrative ripete Casini, «i moderati sono sotto un cumulo di macerie» e ci vogliano «progetti politici nuovi».

VERTICI ABC- «Ho vissuto tanti anni senza vertici, posso continuare a farne a meno» afferma il leader dell'Udc commentando le parole di Angelino Alfano che lunedì ha detto basta ai vertici Abc. «Ho vissuto con e senza vertici e non ho visto tanta differenza» ironizza.

SBAGLIO A PALERMO - «La differenza dello 0,1% con il Pd, questo vi sembra il fallimento di Palermo? Certo sul candidato...». Così Casini commenta l'esito della corsa di Massimo Costa a sindaco di Palermo. «Abbiamo avuto il 26-27% con le liste -fa notare il leader centrista arrivando al consiglio nazionale dell'Udc- e il 12% con il candidato. Qualcosa che non fila c'è, non c'è bisogno di una laurea ad Oxford per capirlo» conclude Casini.


Redazione online
8 maggio 2012 | 23:28

http://www.corriere.it/politica/12_magg ... 45d6.shtml
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