Quale Senato ?

E' il luogo della libera circolazione delle idee "a ruota libera"
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iospero
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Re: Quale Senato ?

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da il F.Q.
Riforma del Senato come ultima trincea contro ‘l’antipolitica’
di Daniela Gaudenzi | 25 settembre 2015

Alla fine di questa corsa senza precedenti imposta dall’esecutivo per portare a casa la madre di tutte le riforme che “il paese aspetta da 70 anni”, e cioè da prima che i Padri costituenti delineassero l’aborrito bicameralismo perfetto, il leit motiv dei sostenitori è sempre lo stesso, sempre più insostenibile: “Se salta tutto vince l’antipolitica”.

E’ lo slogan che accomuna “la signora delle istituzioni”, Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, già pronta ad essere la prima donna al Colle, amata da Silvio e stoppata da Renzi per senso dell’opportunità e il grande “saggio” bipartisan Luciano Violante che ha messo in guardia dal dilagare dei veleni dell’antipolitica in caso di fallimento sul Senato.

En passant, nella stessa intervista al Corriere in cui poneva l’alternativa tra il successo delle riforme e viceversa il prevalere delle tossine del populismo che avvelenerebbero il sistema ha anche riconosciuto come tra i rischi non evidenziati adeguatamente dai contestatori delle riforme spicca quale indesiderabile effetto “collaterale” del combinato disposto Italicum-Senato la possibilità che il partito che ha ottenuto il premio collegato al 40% possa varare da solo l’amnistia e quindi “autoamnistiarsi”.

Dunque pur di sconfiggere il drago dagli occhi iniettati di sangue che con il fumo dalle narici si avventerebbe contro le istituzioni, incarnato forse da Luigi di Maio dato che Salvini non perde occasione per ribadire come “gli italiani con il Senato non mangiano”, bisogna andare avanti, mettere i piedi sulla testa della seconda carica dello Stato oggetto di insinuazioni inaudite e stringere i tempi con pressioni di ogni genere, dopo aver “mediato” con l’esangue e prostrata minoranza interna sul pasticcio della doppia lista dei designati e degli eletti.

E d’altronde se si tratta di tracciare la linea insuperabile di difesa della politica e del sistema dall’invasione letale della cosiddetta antipolitica, espressione sempre più priva di significato, varrà bene la pena come sostiene Anna Finocchiaro, una Giovanna D’Arco convertita al renzismo per amore delle istituzioni “credere in questa riforma perché è meglio una legge imperfetta che nessuna legge”.

Di questa corsa che dovrebbe concludersi entro il 15 ottobre come ha previsto e ordinato contemporaneamente Matteo Renzi con tanto di relativo ulteriore scontro con Piero Grasso, e che ha registrato tra molto altro un’altra trasmigrazione di “responsabili” nell’indifferenza della grande stampa più sensibile all’àplomb della Finocchiaro, quale immagine e quale impressione rimarrà negli occhi dei cittadini? Per quelli che come dice Calderoli del Senato se ne fregano e magari badano agli 80 euro e ora alle promesse fiscali sulla prima casa probabilmente sarà del tutto indifferente. Ma per gli altri, quelli che si domandano se davvero cambiare per cambiare sia per principio la cosa giusta e si interrogano su quali siano i vantaggi in termini di rappresentanza e di funzionalità del nuovo Senato renziano e se valeva la pena di imbarcare i verdiniani, forzare i tempi, andare a uno scontro istituzionale per avere con qualche aggiustamento il “Senato da dopolavoro”, secondo la definizione della presidente della Commissione Affari Costituzionali prima del suo ravvedimento operoso? Come può essere ascritto a successo della politica e del partito di governo un risultato così misero e sgangherato sul piano della qualità riformatrice e pericoloso sotto il profilo dell’immunità a consiglieri e soprattutto ai 21 sindaci-senatori, ingiustificata e scollegata sotto il profilo funzionale? Se sono queste le misure e gli argomenti con cui arginare “i pericoli del populismo”, come se Renzi non li rappresentasse nel modo più pieno e manifesto, lasciamo pure che i “rottamati” continuino ad essere i più convinti testimonial del renzismo
camillobenso
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Re: Quale Senato ?

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Pubblicato nei commenti del Fatto



camillobenso • 17 minuti fa

Questo è un documento del 2013

J.P. Morgan contro le Costituzioni del Sud-Europa

Sono Costituzioni - scrive la grande Banca d'affari
americana - che "mostrano una forte influenza delle idee socialiste, e
in ciò riflettono la grande forza politica raggiunta dai partiti di
sinistra dopo la sconfitta del fascismo".

Il mondo finanziario-parassitario sta spingendo perchè le lancette dell'orologio tornino indietro.

E' per questo motivo che Renzi al soldo di certi ambienti sta operando in questa direzione.
Dai tempi della Lehman Brothers le priorità erano la ripresa della produzione e dell'occupazione e non certo il Senato e tutte le altre priorità dello spregiudicato.

Se De Gasperi ed Einaudi nel 1945 si fossero comportati in questo modo, noi oggi saremmo un Paese del Terzo Mondo.

Anche il problema degli immigrati doveva avere da subito la stessa attenzione perché problema primario.

Ma lo spregiudicato mira solo a diventare Duce.


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camillobenso
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Re: Quale Senato ?

Messaggio da camillobenso »

Mima un rapporto orale alla senatrice Lezzi
Il craxiano del gruppo di Verdini si giustifica: “Facevo il gesto del microfono”. L’esponente M5S
“Volgare e scurrile, va espulso”. Grasso: “Escalation inaccettabile”. L’aula verso il voto sull’articolo 2

Politica
Il Senato discute su come cambiare la Costituzione del 1948, quella nata dall’antifascismo e dalla Resistenza, e intanto si trasforma in una bettola. La probabile fine della storia repubblicana dell’assemblea di Palazzo Madama per come si è conosciuta in questi quasi 70 anni rischia di essere triste, di sicuro triviale. Il merito è del senatore Lucio Barani, l’ultimo craxiano in Parlamento. Durante l’ennesimo scambi di insulti, grida e epiteti, ha guardato la collega Barbara Lezzi, del Movimento Cinque Stelle, e ha mimato un rapporto orale

^^^^


Riforme, Barani fa un gesto da padre costituente: mima un rapporto orale alla senatrice Lezzi (M5s)


Il Senato discute su come cambiare la Costituzione del 1948, quella nata dall’antifascismo e dalla Resistenza, e intanto si trasforma in una bettola. La probabile fine della storia dell’assemblea di Palazzo Madama per come si è conosciuta in questi quasi 70 anni rischia non solo di essere di finire triviale. Il merito è del senatore Lucio Barani, l’ultimo craxiano in Parlamento, ex sindaco di Aulla che per il suo Bettino eresse anche una statua nella piazza del suo paese in Lunigiana. Ora è capogruppo del verdiniano Alleanza liberalpopolare per le autonomie, quindi sostenitore delle riforme istituzionali e quindi sogna – con i suoi colleghi – di entrare nella maggioranza di governo. Barani, durante l’ennesimo scambi di insulti, grida e epiteti durante il dibattito sulle riforme, ha guardato la collega Barbara Lezzi, del Movimento Cinque Stelle, e ha mimato un rapporto orale. A raccontarlo non sono solo i senatori grillini, ma Aldo Di Biagio, eletto con Scelta Civica e ora passato in Area popolare, cioè il gruppo che riunisce Ncd e Udc, quindi in maggioranza. Barani nega, smentisce, giura che è stato un equivoco, che faceva il gesto di un microfono. Ma tra gli altri senatori non ce n’è uno che gli dia credito.
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Dopo il gesto osceno (che Barani esclude) esplode la protesta di larga parte dell’Aula del Senato. Paola Taverna, chiede subito a Grasso di intervenire contro Barani e fargli chiedere scusa. “Mi vergogno a rifarlo” dice la Taverna, gridando al microfono, mentre denuncia il comportamento del collega senatore. “Porco maiale” aggiunge per farsi capire bene da Barani, se fosse disattento. Così Grasso – come se si fosse alle medie a cercare chi ha nascosto il gesso della lavagna – chiede spiegazioni a Barani e lui, noto quasi solo perché va in giro con il garofano nel taschino, nega, fa il vago, cerca di toccarla in corner: “Io ho solo detto che dopo che avevano interrotto il senatore Falanga, ora lo abbiamo fatto parlare. Se loro lo vogliono interpretare male… Vogliono buttarla in rissa. Se è stato interpretato male io mi scuso”. Ma è come buttare carbonella, la Lezzi è furibonda: “E’ stato un gesto volgare e scurrile, non è stato male interpretato. Noi vogliamo che Lucio Barani venga espulso. E chiediamo che chieda scusa altrimenti non si può andare avanti”.

Ma non sono solo i Cinque Stelle a protestare. Anche altre senatrici di altri gruppi si lanciano contro Barani. La leghista Erika Rossi dice di aver visto il gestaccio e invita con fermezza a chiedere scusa. Ma Barani, niente, non ne vuole sapere, si trincera dietro la propria “onorabilità“: “Non ho fatto alcun gesto”, ripete. Ma non ci crede nessuno, almeno al Senato. Cinzia Bonfrisco, che come Barani è un’ex berlusconiana (ora è capogruppo dei fittiani) e prima ancora un’ex socialista, non molla un centimetro: “L’Aula deve essere difesa – scandisce rivolgendosi a Grasso – non deve essere un bivacco. Io prego il senatore Barani di chiedere formalmente scusa per questo gesto inqualificabile. E si tolga quel garofano che fa rivoltare nella tomba i socialisti. Togliti quel garofano che sei un pagliaccio”. C’è tensione come su un ring, Grasso sospende la seduta, subito dopo la richiesta di Valeria Fedeli (Pd, vicepresidente vicario di Palazzo Madama) di convocare un consiglio di presidenza. Grasso lo fissa per lunedì 5: lì saranno decise le sanzioni per Barani. “Chiedo la collaborazione di tutti i senatori per l’autodisciplina – dice Grasso – Chiedo ai capigruppo di fare opera nei rispettivi gruppi per prevenire, per evitare provvedimenti rigorosi che possono arrivare a togliere la possibilità di partecipare ai lavori d’aula. Chiedo la massima collaborazione per ripristinare l’ordine e poter usare l’Aula per la funzione per cui è stata pensata, discutere e votare”. Il problema è che Barani è lui stesso un capogruppo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... s/2090453/
camillobenso
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Re: Quale Senato ?

Messaggio da camillobenso »

E' partita la vox populi




Forzaecoraggio • alcuni secondi fa

È questo il Nuovo Senato della Nuova Costituzione?

Voluta dal P"D"?

Con cordialità.


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oi17425 • un minuto fa

per tutti i parlamentari va abolito l'appellativo di "onorevole". non ha nessun riferimento all'eloquio, al comportamento, agli atteggiamenti degli eletti-ma-non-scelti.


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ConteZero76 • 8 minuti fa

Alla fine i senatori hanno imparato come comunicare col M5S.

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Cobra89 ConteZero76 • 7 minuti fa

Sentirti difendere il verdiniano che mima il rapporto orale ti qualifica definitivamente.
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Cercoquelloonesto. • 9 minuti fa

*****
Dovete capirlo...quella è la sua massima espressione di intelligenza...

D'altronde sono abituati a mandare il paese a p.....e!

O_O

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Cobra89 • 11 minuti fa

E la super femminista Boldrini cosa dice?

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zi ti • 12 minuti fa

Prove generali per lo stupro della Costituzione.

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Cobra89 • 14 minuti fa

Massima solidarietà alla Lezzi.
Renzi si proponeva come il rottamatore e invece è diventato il riciclatore dei personaggi più squallidi come Barani, D'Anna e Verdini.
Una indecenza unica.

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silvano de lazzari Cobra89 • 8 minuti fa

Non mi pare di avere letto tue professioni di solidarietà nei confronti di Rita Levi-Montalcini quando il tuo boss l'aveva apostrofata in maniera molto più diretta e scurrile. Motivo per il quale è stato condannato.
Vero campione dei due pesi e delle due misure?
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reddoctor1 • 14 minuti fa

Ma che padre costituente,quelli come lui devono sempre fare la prova del dna per sapere di chi sono figli.

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vince bruno • 14 minuti fa

che cosa ti aspetti con uno che sta con verdini? abituati a cene eleganti

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zi ti • 14 minuti fa

Aspettarsi buona educazione e buoni intenti da questo parlamento è una barzelletta.
Tanto da una parte quanto dall'altra.
Mica come nel passato quando mortadella e cappio giravano liberamente.
In definitiva noi siamo fortunati una buona parte dei disonorevoli li mandiamo in parlamento, al governo ecc. e ce li togliamo dalla strada dove sarebbero di pessimo esempio per i bambini.

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Lorenzo • 15 minuti fa

L'eredità di De Gasperi è in buone mani.

Viva l'Italia.

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bruno 70 • 15 minuti fa

E questi sarebbero quelli che vogliono riformare la Costtituzione! E Grasso chiede..chiede..chiede, ma non risolve nulla. Ah, l'amore, però per la poltrona, veleggia anche sulla seconda carica dello Stato.

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rictkd . • 15 minuti fa

vabbe ma c'è da capirlo.. è abituato li dentro a vedere certe cose e gli è proprio venuto spontaneo chiedere alla Lezzi che di fatto è una new entry: "ma pure tu per caso?"


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Luciano Coniglione • 16 minuti fa

buttatelo fuori dal senato,e fine della legislatura.


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camillobenso
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Re: Quale Senato ?

Messaggio da camillobenso »

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gaetano,gallo • 21 minuti fa

Questo cavallo senatore va espulso e dimissionato quando non rispetta il modo civile della connivenza. Anche se fa parte dell'opposizione, deve rispettare tutti, altrimenti non farà mai buona causa alla Democrazia


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IacopoV • 21 minuti fa

Io ce l'ho con tutti quelli che "il M5S non è ancora maturo per governare". Se questi sono i vostri "maturi", non meritate proprio altro.... ma spero che presto diventiate una minoranza irrilevante.

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fivefeet_and_half • 21 minuti fa

Diversamente lecchino...


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Giacomo Terrevoli • 25 minuti fa

se il gesto è inaccettabile, ed infatti lo è nella maniera più assoluta, lo si dovrà buttare fuori in malo modo.
In caso contrario, il gesto sarà stato di fatto accettato.

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Nibbio • 25 minuti fa

E' un gesto di un onorevole, la maggioranza approva.

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Davide Lak • 26 minuti fa

suvvia, non facciamone un dramma...poverino.
è che l'abitudine a fare p...ni ai potenti lo ha tradito.


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BosF • 26 minuti fa

Non è una escalation ...ma quello che ci ritroviamo al parlamento.
Per questo vogliono cambiare la Costituzione... per tenere il posto, i privilegi e facendosi leggine e provvedimenti a loro uso e consumo.


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marcoc • 27 minuti fa

E questi si fanno chiamare onorevoli?


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Wyatt Earp • 27 minuti fa

L'Unita', giornale del Pd (95 milioni di debito pagati dai cittadini grazie ad una leggina made Pd) non sa far di meglio che rovistare tra i tweet di Grillo.
Su Di Maio poi si scatenano come i peggiori giornali berlusconiani. Rovistano nel nulla.


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magnamagna • 27 minuti fa

Stellini, Leghisti e Forzitalioti... pagati per perder tempo ed intascare lo stipendio aggratis...

meno male che con questa riforma, buona parte li rispediamo a casa...


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irene48 • 27 minuti fa

Se il gestaccio lo faceva alla Boldrini, i 5* avrebbero applaudito...........


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silvano de lazzari • 27 minuti fa

Volgare e scurrile?
Senz'altro.
Ma da che pulpito, eh!


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Cobra89 silvano de lazzari • 17 minuti fa

Guarda che il M5S è attualmente il gruppo politico coi parlamentari più competenti presente in Parlamento.
Sarebbe interessante assistere a un dibattito sull'economia tra la Lezzi e Renzi. Ma ovviamente quest'ultimo non accetterebbe.
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silvano de lazzari Cobra89 • 15 minuti fa

Più competenti?
Perché l'hai deciso tu?
La Lezzi?
Ma stendiamo un velo pietoso!
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Davide Lak silvano de lazzari • 26 minuti fa

tu non conosci vergogna, ormai vai avanti senza freni inibitori.

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AvvisoDiSfratto silvano de lazzari • 26 minuti fa

sono gia' partiti i "si, ma..."

evidentemente e' piu' grave di quello che sembra

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Capitan_Findus • 27 minuti fa

Un giorno, tra tanti anni, un papà indicando il viminale
al suo bimbo dirà:"Qui, una volta, era tutta carfagna"... :D

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Frisella • 29 minuti fa

Prima craxiano, poi berlusconiano, oggi renziano....almeno è coerente...la mia solidarietà alla Lezzi!

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zi ti Frisella • 18 minuti fa

Uno che per il potere si mette a 90° sempre problemi.
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Domenico Gentilozzi • 29 minuti fa

Il governo Renzi si regge con questi personaggi?
Quanto puo' durare?
La dignita' di chi lo appoggia prima o poi si ribellera'

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Diwi Domenico Gentilozzi • 18 minuti fa

Prima di ribellarsi, la DIGNITÀ bisogna averla. Avendo inglobato questi personaggi da aggiungersi ai FORMIGONI, ALFANO, GIOVANARDI, ECC. Credo che non abbiano mai neanche sentito per caso .la parola DIGNITÀ.
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Alex • 29 minuti fa

In altre parole, è la prima volta che un senatore dimostra cosa pensa realmente la politica dei cittadini italiani.

Sono pure dei poveri vigliacchi.

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matteiotone • 30 minuti fa

Ovviamente la paladina dei diritti delle donne Madam Boldren non dira' nulla, perche la Lezzi e' stata votata da un branco di potenziali stupratori.

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fivefeet_and_half matteiotone • 20 minuti fa

Visto che la cosa è successa al Senato, fingerà di non aver sentito, come quando faceva la paladina dei migranti e manco sapeva che c'erano degli italiani in povertà assoluta...
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Mariolino matteiotone • 23 minuti fa

L'episodio è avvenuto in senato non alla camera

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giemme74 • 32 minuti fa

non capisco cosa ci sia da meravigliarsi, è prontissimo per entrare in maggioranza, si è adeguato al target....

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Condor • 33 minuti fa

Bella gente che è entrata nel PD, ora si trovano a loro agio, e lo dimostrano, ma vi rendete conto di chi sta cambiando la Costituzione???
Sono la VERGOGNA dell' Italia da 25 anni.

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camillobenso
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Re: Quale Senato ?

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Riforma Senato, Renzi: “Censurare gesti volgari. Verdini? Non è mostro Lochness”

“Ogni gesto volgare va censurato. Verdini? Non è il mostro di Lochness“. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un’intervista a Repubblica ha commentato la seduta del Senato e il gesto che imita il sesso orale verso una parlamentare M5S di cui è accusato il senatore verdiniano Barani: “Ogni gesto volgare, in modo particolare verso le donne, va censurato senza se e senza ma”, ha detto.

Il presidente del Consiglio ha poi respinto la ricostruzione secondo cui lui starebbe cercando i voti del gruppo Ala dell’ex berlusconiano Denis Verdini. “Io voglio il Pd unito”, ha detto. “Verdini ormai è diventato il paravento per qualsiasi paura. Tutti lo evocano anche vedendolo dove non c’è: ormai è raffigurato come una sorta di mostro di Lochness nostrano e credo che questa definizione lo faccia contento e sorridente come non mai”. Si potrebbe accettare l’ingresso dei verdiniani in maggioranza? “Verdini e i suoi non fanno parte della maggioranza di governo. Votano le riforme non la fiducia”, ha risposto.
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Intanto la seduta di venerdì con gli scontri e gli insulti in Aula continua a far discutere. “In Senato”, scrive il quotidiano Avvenire in un commento, “si sta affrontando una riforma storica e l’Aula non può assomigliare a un asilo“. E continua con un appello al presidente Pietro Grasso affinché “con l’aiuto dei capigruppo faccia quanto in suo potere per riprendere in mano la situazione”. Il giornale dei vescovi fa presente come “da alcuni giorni l’Aula del Senato sembra essere diventato uno dei posti peggiori in cui portare un bambino. Gesti dell’ombrello, parolacce, minacce, insulti a piede libero, addirittura boccacce”. E’ “una deriva e un malcostume cui si assiste da anni” ma “questa volta i fattacci e le volgarità stonano un pò di più” perché “i senatori sono impegnati nell’esame di un disegno di legge che cambia profondamente la Costituzione”. E allora “se proprio non si riesce ad avere rispetto per le persone, e per le donne in particolare, sulle quali ci si accanisce nelle offese con il peggiore spirito da taverna, quantomeno si potrebbe provare ad averlo per la storia della nostra Repubblica”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10 ... s/2091131/
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Re: Quale Senato ?

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il manifesto 6.10.15
L’antropologa Amalia Signorelli: «Dietro ai gesti sessisti c’è la pochezza di sé»
Intervista. Amalia Signorelli: brutto panorama, quando il vocabolario è estremamente limitato, lo è anche il pensiero

di Fabio Veronica Forcella

Decisamente preoccupata per le riforme costituzionali che il Senato sta votando, l’antropologa Amalia Signorelli giudica troppo «indulgente» la sanzione dell’Ufficio di presidenza di palazzo Madama sui gravi gesti sessisti dei senatori verdiniani Barani e D’Anna. E nel merito delle riforme, anche lei parla di «torsione autoritaria».
Professoressa, venerdì la politica italiana ha toccato il fondo. A palazzo Madama due verdiniani hanno rivolto gesti osceni all’indirizzo di una senatrice del Movimento 5 Stelle, Barbara Lezzi. Come leggere questo degrado?
Un panorama agghiacciante direi, soprattutto per la fortissima carica di aggressività e di disprezzo che contiene. Il turpiloquio e quei gesti sono un grave indicatore, non solo di un aumento di ignoranza, ma anche di violenza.
Come valuta i 5 giorni di sospensione per Barani e D’Anna?
Estremamente indulgenti. Un’indulgenza ispirata, probabilmente, a valutazioni di convenienza politica, date le votazioni sulle riforme.
Condivide la linea dura in casi gravi come questo?
Sì, anche perché, come abbiamo visto, c’è una forte tendenza a minimizzare la gravità di tutto quello riguarda le donne. Qui non c’è tanto una questione femminile, quanto una questione maschile.
Cosa nasconde, in realtà, il sessismo dei due senatori?
Dietro a un gesto così, c’è la disistima e la pochezza di sé, che per rassicurarsi e consolidarsi deve trovare un oggetto da inferiorizzare e da vittimizzare. E le donne vanno sempre bene per questo.
Da antropologa, vede una relazione tra sessismo e potere?
Sì. Oltre alla volontà di sottomettere l’altro, traspare la volontà di volerlo ridurre a oggetto, a cosa. Un vecchio atteggiamento maschile nei confronti delle donne. Il sessismo, in fondo, è questo: una metà dell’umanità che nasce inferiore e inferiore deve restare.
Per Vittorio Feltri si è trattato solo di un «gesto inelegante» e aggiunge che è la «conseguenza dell’uguaglianza dei generi».
Poveretto, cosa posso commentare. D’altronde sere fa, intervistato in un talk, è riuscito a dichiarare che per lui i giornali sono come le donne, dopo un po’ si stufa. La tipica concezione della donna come strumento per i propri comodi. Consiglierei a Feltri maggiore prudenza. La parità fra i sessi non è assolutamente un dato raggiunto, basterebbe osservare le statistiche sulle disparità salariali o i dati sulla disoccupazione giovanile, dove le donne mostrano percentuali ancora molto elevate. Se tutto questo il signor Feltri lo considera un dato di parità lo inviterei, con umiltà, a studiare, non dico Marx, che è troppo impegnativo, ma almeno qualche rapporto di economia o società.
È possibile rinvenire una relazione tra i linguaggi adottati e la natura di ciò che si stava votando?
Penso proprio di sì. È dovuta anche allo svuotamento di senso del parlamento. Esiste una connessione piuttosto netta tra come si pensa e come si parla e quando il vocabolario è estremamente limitato, anche il pensiero è estremamente limitato.
In tutto questo clamore ci si è quasi dimenticati del merito. Come giudica la riforma del Senato che si sta delineando?
Mi limito a citare quanto dice la costituzionalista Lorenza Carlassare e molti altri costituzionalisti. Intanto abbiamo delle riforme partorite da un Parlamento illegale e incostituzionale, delle riforme costituzionali messe in cantiere su iniziativa del governo quando dovrebbero essere del parlamento. Nel merito, poi, esce fuori un progetto di riforma confuso e pasticciato, utile solo a dare l’immunità parlamentare ad alcuni consiglieri regionali che, come sappiamo, non sono proprio una categoria di specchiate virtù. Questa storia poi del popolo che elegge e del consiglio che ratifica non mi convince per niente. E cosa succederebbe ove il consiglio non volesse ratificare nomi eletti dal popolo? Infine, il popolo vota che cosa? Chi? Una lista chiusa, una lista aperta? Non si capisce. Sono convinta che non sia questo il modo giusto con cui si fanno le riforme costituzionali.
Che futuro disegna il combinato disposto con la riforma della legge elettorale?
È proprio questo il punto. Bersani parlò di «torsione autoritaria». Avendo il controllo totale del parlamento potranno condizionare non solo il governo — ovviamente — ma, addirittura, la Corte Costituzionale, e l’elezione del Presidente della Repubblica. Questo, secondo me, è un regime totalitario. Light, ma totalitario. Come se non bastasse, un membro della Commissione di vigilanza sulla Rai, Anzaldi, muove un attacco senza precedenti al Tg3 e a Rai Tre. Una volta al governo, credono di essere diventati monarchi assoluti, al punto da rivendicare un allineamento automatico alla linea del governo. Non stiamo andando verso una Repubblica delle banane, ma ci siamo già con tutti e due i piedi dentro.
iospero
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Re: Quale Senato ?

Messaggio da iospero »

Su La 7 : L'intervista di Floris a Corrado Augias: "Renzi non mi piace, ma credo ci serva ", secondo Augias il premier "sta provando alla sua maniera da bullo fiorentino a far girare le cose dopo vent'anni in cui non è cambiato niente".

C.Augias è un personaggio colto e saggio che di regola " fa opinione" , ma in questo caso ha ragione ?
Questa mania di cambiare a tutti i costi è sicuro che alla fine serva all'Italia.
Io, da persona di sinistra, valuto dai probabili risultati che le sue riforme potranno avere per il nostro paese.
Ne segue quindi una serie di domande, in merito alle riforme di Renzi, che vorrei fare al prof. Corrado Augias:
1)il lavoratore acquista più diritti e vantaggi economici ?
2)i cittadini, ai quali è riconosciuta la sovranità dalla Costituzione, hanno maggiori possibilità di esprimersi e di contare sulle decisioni che vengono prese ?
soloo42001
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Re: Quale Senato ?

Messaggio da soloo42001 »

Una riforma costituzionale in contraddizione con la Carta. Il presidente del Senato che non è più super partes. Un testo pieno di errori materiali. Le opposizioni non riescono ad avere la meglio in Aula, a Palazzo Madama, nonostante i problemi della maggioranza che arriva addirittura a 143 voti con i quali ha respinto un emendamento (leggi) e scrivono una lettera a Sergio Mattarella. Le minoranze non intervengono nel dibattito e si limitano a votare. Poi, poche ore dopo l’annuncio della missiva, una nutrita pattuglia di Forza Italia si schiera con la maggioranza nel voto di un articolo sui criteri per la dichiarazione dello stato di guerra

Ve l'avevo detto o no?
Alfano e Verdini sono dei sotto-brand di Berlusconi.
Dietro c'è sempre lui.

Che vi dicevo settimane fa?
Berlusconi è un genio.

Si porta a casa un nuovo Porcellum (grazie al quale riaggregando il vecchio CDX rischia di vincere).
Si porta a casa le riforme liberiste.
Si porta a casa la rifroma costituzionale in senso presidenziale.

Il tutto fatto coi voti del PD, dilaniando il CSX e uscendone pulito come un neonato.


soloo42001
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